Indagini lunghe, tutto dipende dagli esami tossicologici,Battaglie legali in vista sul patrimonio della pop star
NEW YORK (20 luglio) - Non è omicidio la morte di Michael Jackson. Lo afferma una fonte vicina all'inchiesta, citata oggi dal Los Angeles Times, mentre è stata rinviata al 3 agosto l'udienza per la custodia dei figli della star. La battaglia legale per i figli vede opposti la moglie Debbie Rowe, la madre Katherine e il dermatologo Arnold Klein. Tutti chiedono la custodia dei bambini, destinati ad ereditare una belal fetta del patrimonio dell'ex re del Pop.
Intanto da un insider alle indagini arriva la risposta alle accuse del padre Joe e della sorella La Toya, convinti sostenitori della tesi omicida. «Non c'è niente che faccia pensare a un omicidio. È semplicemente un'ipotesi remota e non sostenuta dai fatti raccolti finora», ha detto la fonte, rimasta anonima.
È dunque poco probabile che la prima fase di indagini si concluda con un'incriminazione a carico dei medici, in testa a tutti Conrad Murray, presente al momento del decesso, e lo stesso Klein, al massimo colpevoli di prescrizioni improprie.
Le cose cambierebbero però se il referto tossicologico sulla salma di Michael Jackson dovesse addebitare la morte al Propofol, l'anestetico trovato a casa del cantante. In tal caso, secondo l'esperta Vesna Maras, ex procuratore a Los Angeles, si potrebbe arrivare a una condanna per omicidio involontario.
Secondo le indiscrezioni, la conclusione delle indagini è comunque «molto lontana», anche perchè il referto tossicologico richiederà molto tempo per essere rilasciato. Fuori dalle aule dei tribunali, a Wall Street sono partite le grandi manovre di alcune società finanziarie attorno al patrimonio della star.
La posta in gioco è il 50% di Sony/ATV Music Publishing, la società che controlla la maggior parte delle canzoni di Beatles. La quota, appartenuta a Michael Jackson, vale oltre 500 milioni di dollari e interessa, tra gli altri, a Colony Capital, Kohlberg Kravis Roberts e Plainfield asset management.
Metà della torta potrebbe però aggiudicarsela proprio la Sony, che ha un diritto di opzione e sarebbe già in trattativa con la famiglia attraverso Howard Stringer. Gli ultimi giorni del Re de pop, intanto, potrebbero presto diventare un film documentario. Secondo il Wall Street Journal la Aeg live, l'impresa di spettacolo che si era occupata del ritorno di Jackson dal vivo a Londra, sta cercando di vendere i diritti delle immagini prove del tour a uno studio di Hollywood per 50 milioni di dollari. Aeg avrebbe già mostrato il suo archivio di circa 100 ore a Paramount, Sony, Universal e Fox.