Michael Jackson non è mai cresciuto?

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BillieJean88
00venerdì 1 febbraio 2008 20:12
Il mito di Peter Pan e l'infanzia rubata di Michael.
Non è un titolo stupido e neanche una provocazione, soltanto una domanda per "stuzzicare" una discussione su un argomento un pò delicato e direi anche abbastanza frequente in questo forum:
Michael Jackson non ha mai avuto un'infanzia; davvero lo pensate?

Non so se questa sezione sia la più adatta, ma comunque se non dovesse andare bene, ovviamente spostatela pure in King Of Pop, però è un argomento che mi sta abbastanza "a cuore". Può sembrare anche banale, però ne vorrei parlare apertamente, senza condizionarci l'un l'altro, cerchiamo di dire quello che veramente pensiamo... in pratica, dimentichiamoci per un secondo di essere fan di Michael [SM=g27816].

Innanzitutto questo topic è stato "ispirato" da un commento che ho letto in un'altra discussione, sempre in questa sezione, riguardante i limiti di MJ. Il commento è di djdark, se non erro ed era pressappoco così: essendo Peter Pan, ha superato anche l'ultimo limite umano. L'ultimo limite umano sarebbe il restare per sempre giovani, giusto? Ho capito bene il concetto? Ecco, questa era l'affermazione che mi ha ispirato.

Chiudendo questa lunga premessa... passiamo alla mia opinione. Una volta lessi su internet una biografia su MJ che cominciava proprio parlando di questo argomento. Non ricordo le parole precise però cercherò di sintetizzare a modo mio: si racconta che MJ non abbia mai avuto un'infanzia, ma in realtà egli ha avuto l'infanzia più lunga di chiunque altro al mondo. Ed io per un attimo mi trovai d'accordo: forse era l'unica frase sensata e degna di riflessione di quel concentrato di gossip che si ostinavano a chiamare "biografia".
Molti associano la figura di Peter Pan a Michael ed egli stesso si definisce tale, perchè in fondo si considera un uomo dai sentimenti puri e di un'ingenuità tale da ritenersi quasi infantile. Però ho l'idea che sotto questo punto di vista, MJ venga idealizzato un pò troppo. Discutiamone.

Michael Jackson HA avuto un'infanzia; solo che non l'ha avuta, come dire... uguale agli altri. Michael ha sempre vissuto come in una campana di vetro, salvaguardato dal male, non si è mai trovato a combattere per ottenere qualcosa (fino ad un certo punto, è ovvio... il processo dove lo mettiamo?!). Forse per una cosa avrà lottato senza dubbio, per ricevere uno straccio di amore da suo padre, che non era tanto in vena di carezze... ma a livello sociale, economico etc, non ha mai dovuto preoccuparsi di qualcosa... e questo "stato" per me è l'infanzia, l'essere irresponsabili, spensierati etc. L'infanzia perduta può essere di quei bambini che vivono in povertà, in quei paesi dove i bambini CRESCONO con la guerra davanti agli occhi, dove i bambini vengono sfruttati, violentati abbandonati... non di Micheal.
Michael Jackson ha sacrificato una fetta della sua vita per la musica e in qualche modo è stato ripagato dei suoi sacrifici; fino a non poco tempo fa aveva il suo parcogiochi dove vivere, gli animali, le giostre... ma quei bambini che nascono sotto le bombe cos'hanno? Qualcuno li ha ripagati? Già è tanto se riescono a viverla un'infanzia, con la mortalità infantile che c'è in quei paesi.

Michael Jackson ha subito violenze da suo padre e questo rappresenta un trauma non indifferente. Non importa se mi dite che prima (e forse anche oggi) i genitori facevano così per educare i figli, che era un'abitudine etc; ad ogni modo è sbagliato, perchè i bambini non si toccano, non si alzano le mani! Primo, perchè non si risolve niente; secondo, perchè così si terrorizzano soltanto. MJ POTEVA avere un'infanzia migliore dal punto di vista affettivo, avrebbe potuto fare altre scelte, trovarsi in altre situazioni; e invece ha sacrificato la sua infanzia per qualcosa di concreto.
Guardate cos'è oggi invece. Beh nessuno è in grado di dire chi è Michael Jackson OGGi, perchè nessuno vive con lui etc, però forse una mezza idea di come la pensa ce la possiamo fare. Io personalmente vedo soltanto un uomo con un grande talento, che ha fatto di tutto per NON somigliare a suo padre (compreso cambiarsi i connotati del viso) e che volente o nolente verrà ricordato. Eh sì, vedo anche un padre affettuoso e premuroso, almeno da quel poco che si riesce a "captare" dai vari specials e interviste.
In conclusione, MJ per me ha avuto un'infanzia particolare e non è mai cresciuto veramente. Ora chiamatelo disturbo mentale, sindrome di Peter Pan, capricci di una star della musica. Forse avrò una definizione tutta stramba dell'infanzia e per questo la penso in questo modo. Per me l'infanzia è una fase in cui l'essere umano non se la sà cavare, deve sempre dipendere da qualcun altro, circondarsi di cose futili per sentirsi soddisfatto. Non so cosa ne pensa MJ del matrimonio, della convivenza etc, ma non s'è mai vista una relazione d'amore o d'amicizia duratura con una donna, che non fosse più grande di lui: due banalissimi esempi, Liz Taylor e Diana Ross; due figure quasi "materne" che ritornanno sempre nel percorso della sua vita. Per quanto riguarda le altre relazioni non si sà molto; o è un grande attore oppure ha saputo ben rifugiarsi dagli sguardi indiscreti dei giornalisti (peccato che non ci riuscisse sempre!); ma queste rimangono sempre MIE sensazioni, perchè la vita privata si chiama "privata" proprio per questo motivo, nessuno dovrebbe ficcarvi il naso, ma essendo un personaggio famoso, sembra quasi impossibile tralasciarla, qualcosa va sempre a finire sulle riviste scandalistiche, come le foto insieme a Brooke Shields, Madonna etc. L'impressione che ho io quando vedo MJ mano nella mano con una donna è quella di un grande affetto e stima reciproca; inoltre fa anche tanta tenerezza, perchè sembra che prenda per mano sua madre più che una fidanzata, una compagna; io non vedo malizia, ma neanche passione, solo tenerezza e ingenuità.
Nello special "Secret Childhood" si dà un'immagine di Michael un pò particolare, quasi di una persona "impacciata" con le donne. La famiglia attuale di Michael (cioè Michael e figli, al momento) non si può dire che rispecchi l'immagine "tradizionale" di famiglia, ma comunque niente di male fin qui; un bel coraggio anzi a portare avanti una famiglia da single, se non fosse Michael Jackson... una persona agiata che può permettersi 10 tate per i figli e che tuttavia priva i suoi stessi figli della loro madre. Eccoci che scivoliamo nella vita privata e nelle scelte personali, ma purtroppo è inevitabile essendo l'infanzia stessa qualcosa di personale e privata; eppure tutti sono pronti a dire che MJ non abbia avuto un'infanzia. Beh io ho voluto proporre un'altra "chiave di lettura" dei fatti. Ci tengo a sottolineare che si tratta soltanto di mie opinioni e riflessioni personalissime e liberissime di essere contraddete e, se riuscite ad essere convincenti, anche rettificate, se è il caso.
Spero che il discorso non sia troppo banale e che per la fine della prossima settimana, riesca a vedere una o due risposte [SM=g27828].
Mi rendo conto che può essere banale come argomento, ma sono rimasti aperti topic "peggiori" di questo... quindi io parto consapevole e prevenuta.
Fraisdangerous
00venerdì 1 febbraio 2008 21:50
Ammazza quanto scrivi... Quando avrò voglia e tempo di leggere ti risponderò... ;) mai pensato di scrivere un libro?
_djdark_
00venerdì 1 febbraio 2008 23:13
Non morire mai. Essere Peter Pan vuol dire rimanere giovani ma anche non morire mai. Gli Artisti sono destinati a vivere per sempre e questo accade grazie alle loro opere.
Non ho la più pallida idea di chi sia MJ nel privato ma in tutto quello che ho letto, visto e sentito IO non ci ho visto mai niente di bizzarro. I figli sono il ritratto della serenità : giocano, ridono, desiderano essere come il padre, corrono incontro al padre, baciano sulle labbra il loro padre! (un segno di affetto che conosco e che ho con il mio papino). La relazione tra Mj e D. è semplicemnte finita, come accade a molte coppie e non sono i primi a divorziare!
Cmq tutto intorno a Mj tende sempre a diventare mastodontico e incontrollabile. Potrebbe anche non aver mai divorziato da D.
Quello che mi da fastidio è la mancanza di rispetto. A Michael non gli viene dato un briciolo di margine, ma proprio mai. Ma perchè.
Che significa : desiderio di diventare bianco? E perchè dovrrebbe desideralo? Forse perchè molte persone pensano che essere bianchi significhi essere migliori? ...uhmmm.
Perdere la propria identità gradualmente, giorno dopo giorno senza poter fare niente e imparare ad accettarsi questo è essere migliori.
Chi ha inventato la regola che a 45 anni non ci si può circondare di bambini? Perchè non deve esistere la libertà di aiutare e di amare senza avere un motivo perverso? Non si può fare mai niente per niente.Il fatto è che dopo una certa età sei portato ad uniformarti e se sei anche solo un pochino differente sei out. Figuriamoci se la persona a non essere uniformata è un'artista geniale, non più nero e con il naso rifatto.
Cmq penso che la sua ricerca sia terminata con l'arrivo dell'infanzia dei suoi bambini e sono sicura che grazie a loro finalmente sta ricevendo quelle sensazioni che tanto cercava.
Chi è MJ oggi? Una persona di tutto rispetto.
BillieJean88
00venerdì 1 febbraio 2008 23:16
Re:
Fraisdangerous, 01/02/2008 21.50:

Ammazza quanto scrivi... Quando avrò voglia e tempo di leggere ti risponderò... ;) mai pensato di scrivere un libro?




[SM=g27828] [SM=g27828]
A me piace chiarire bene i concetti. Specialmente nel mondo virtuale in cui spesso possono esserci fraintendimenti e bla bla bla, non si sà mai dove si va a finire [SM=g27834] .
Fraisdangerous
00sabato 2 febbraio 2008 14:14
Ecco brava, tornando alla discussione che stavamo facendo dall'altra parte... Fai benissimo a chiarire i concetti, e la bravura sta nel non ripetersi e nell'essere completamente esaustivi, per evitare fraintendimenti... Io molte volte divago, per questo preferisco non dilatarmi troppo e risponderti, anche se tristemente, in qualche riga... Vabbè vabbè! Commenti Off Topic a parte...

Allora, vorrei provare intanto a fare un appunto. Ma Debbie Rowe non aveva detto nella controintervista a Bashir che era stata scelta sua che i figli crescessero solo col padre? Potrei sbagliarmi...

E comunque non sono d'accordo con te riguardo alla questione dell'infanzia che ha avuto, a quanto dici te, Michael. La questione che proponi te, il fatto che l'infazia sia semplicemente distinta da disimpegno, non responsabilità e spensieratezza per me è un concetto puramente assolutistico e astratto, troppo generico, quasi volessi darne una definizione.
Io non credo di poter chiamare infanzia quella di Mike, anche perchè tu parli di mancanza di responsabilità quando lui all'età di 5 anni è entrato a far parte del gruppo dei fratelli, divenendone col tempo leader incontrastato e dovendo subire estenuanti allenamenti, prove, performance in giro per l'Indiana, e poi per l'America ed il mondo intero.
Un bambino, una vera Infanzia dovrebbe essere vissuta senza problemi, senza impegni, come dici te, ma a me pare che Mike ne abbia avuti anche abbastanza per l'età che aveva! Anzi, era anche sovraccarico di responsabilità, a mio avviso, perchè tutti credevano nel suo talento e lui non poteva deludere i suoi sostenitori, i bambini quando sono sostenuti non tendono mai a tirarsi indietro, tendenzialmente sono abbastanza egocentrici, e quando possono si mettono in mostra. Ma ciò per Mike ha richiesto un enorme impegno, sia fisico che psicologico, impegno che solitamente ad un bambino non è richiesto, che l'ha indotto a professionalizzarsi (scusate per il neologismo) e a crescere precocemente per affrontare il prima possibile con la lucidità di un "adulto" il mondo discografico che se lo stava contendendo.
Se Mike non si fosse visto rubare dal suo stesso successo la propria infanzia, credi che ora andrebbe in cerca di quella spensieratezza, di quella gioia e quella serenità che avrebbe avuto in infanzia? Non credo, a meno che non l'abbia proprio avuta! Questa è la mia idea, che Mike ora stia cercando di vivere ciò che non ha potuto fare quando avrebbe dovuto, e questo a mio avviso è rischioso, perchè tante cose vanno vissute in certi tempi e con un certo tipo di testa, è forse per questo che è stato subito catagolato come caso patologico, perchè non è "normale" vivere da bambini quando la testa è già adulta...

Spero di essermi spiegata...
sungirl11
00sabato 2 febbraio 2008 19:17
Io ammiro molto Michael. Secondo me, visto che quando era piccolo non era particolarmente amato da suo padre, ora, per dimostrare di essere diverso da lui, dedica gran parte del suo tempo ai suoi figli,amandoli come un vero papà. Resta il fatto che per me è cmq un po' "bambinone", in quanto solo ora mi rendo conto che attraverso l'immagine del suo sorriso mi trasmette un'idea di dolcezza e di tenerezza [SM=x47949] . è cmq un argomento difficile da trattare,ma visto che io non tendo a guardare al passato e cerco di lasciarmi alle spalle le brutte esperienze guardando al futuro, ripongo tutte le mie speranze e la mia fiducia nel Michael di oggi, sperando che le brutte esperienze che ha vissuto non mettano nell'ombra il suo talento e non gli impediscano di ritornare dai suoi amati fans!
BillieJean88
00sabato 2 febbraio 2008 22:08
Re:
Fraisdangerous, 02/02/2008 14.14:



Allora, vorrei provare intanto a fare un appunto. Ma Debbie Rowe non aveva detto nella controintervista a Bashir che era stata scelta sua che i figli crescessero solo col padre? Potrei sbagliarmi...

E comunque non sono d'accordo con te riguardo alla questione dell'infanzia che ha avuto, a quanto dici te, Michael. La questione che proponi te, il fatto che l'infazia sia semplicemente distinta da disimpegno, non responsabilità e spensieratezza per me è un concetto puramente assolutistico e astratto, troppo generico, quasi volessi darne una definizione.Io non credo di poter chiamare infanzia quella di Mike, anche perchè tu parli di mancanza di responsabilità quando lui all'età di 5 anni è entrato a far parte del gruppo dei fratelli, divenendone col tempo leader incontrastato e dovendo subire estenuanti allenamenti, prove, performance in giro per l'Indiana, e poi per l'America ed il mondo intero.
Un bambino, una vera Infanzia dovrebbe essere vissuta senza problemi, senza impegni, come dici te, ma a me pare che Mike ne abbia avuti anche abbastanza per l'età che aveva! Anzi, era anche sovraccarico di responsabilità, a mio avviso, perchè tutti credevano nel suo talento e lui non poteva deludere i suoi sostenitori, i bambini quando sono sostenuti non tendono mai a tirarsi indietro, tendenzialmente sono abbastanza egocentrici, e quando possono si mettono in mostra. Ma ciò per Mike ha richiesto un enorme impegno, sia fisico che psicologico, impegno che solitamente ad un bambino non è richiesto, che l'ha indotto a professionalizzarsi (scusate per il neologismo) e a crescere precocemente per affrontare il prima possibile con la lucidità di un "adulto" il mondo discografico che se lo stava contendendo.
Se Mike non si fosse visto rubare dal suo stesso successo la propria infanzia, credi che ora andrebbe in cerca di quella spensieratezza, di quella gioia e quella serenità che avrebbe avuto in infanzia? Non credo, a meno che non l'abbia proprio avuta! Questa è la mia idea, che Mike ora stia cercando di vivere ciò che non ha potuto fare quando avrebbe dovuto, e questo a mio avviso è rischioso, perchè tante cose vanno vissute in certi tempi e con un certo tipo di testa, è forse per questo che è stato subito catagolato come caso patologico, perchè non è "normale" vivere da bambini quando la testa è già adulta...

Spero di essermi spiegata...



La parte che ho evidenziato in grassetto è sufficiente a spiegare la nostra divergenza di opinione. Quindi si tratta semplicemente di questo, cioè divergenza di opinioni.
Io ho la tendenza a ragionare forse troppo sulle cose (è per questo che ho scritto tanto [SM=g27828]) e a voler trovare a tutti i costi una spiegazione a tutto. Evidentemente noi abbiamo due modi diversi di considerare l'infanzia.
Io non nego che MJ sia stato sottoposto ad uno stress non indifferente per la sua età; non nego che abbia subito violenza da suo padre; non nego che abbia fatto cose che un bambino "comune" non avrebbe fatto. Non posso neanche ammettere la probabilità che gli altri, suo padre o chi altro, abbia deciso al suo posto della sua vita: Michael dice sempre che è cresciuto su un palcoscenico, per lui era naturale cantare, ballare etc. Tuttavia il successo è stato comunque, arrivati ad un certo punto, una situazione quasi di imbarazzo. Nell'intervista con Bashir, Michael ammette che avrebbe preferito salire sul palcoscenico con una maschera pur di coprire il suo volto; questo è indice di insicurezza, dimostra il fatto che comunque non stava bene con se stesso, per innumerevoli ragioni da ricercare forse ANCHE nella sua infanzia. E' per questo che ne parlo. Ricollegandomi anche al discorso che faceva sungirl11... anch'io ho fiducia nel Michael di oggi e anch'io credo che arrivi per tutti il momento di buttare indietro il passato e andare avanti per la propria strada... ma il Michael di oggi, non è altro che la conseguenza di QUEL Michael di "ieri", il bambino-Michael.
Provando a fare un compromesso con FraisDangerous, potrei dire che una parte di Michael è cresciuta, mentre un'altra parte è rimasta all'infanzia, bloccata al "trauma" subito. La parte di Michael-adulto è quella che cerca la compagnia femminile, quella che prova il desiderio di una paternità etc; mentre la parte di Michael-bambino è quella che gli permette di giocare con i bambini, di immedesimarsi in loro, di DORMIRE con loro nella stessa stanza o nello stesso letto, come faceva con i suoi stessi fratelli o come un bambino "comune" farebbe con i suoi amichetti. Questa è la motivazione per cui io non credo che MJ sia un ped*lo, perchè una parte di Michael non è cresciuta e come tutti i bambini è impossibilitata nel fare del male. Ecco come giustifico la "buona fede" di Michael nei confronti dei bambini: semplicemente perchè mentalmente si sente ancora come uno di loro.

Per quanto riguarda la faccenda di Debbie... anch'io ricordo che abbia detto quelle cose nelle contro-intervista e ricordo anche che Debbie ha difeso più volte Michael, nelle occasioni più disparate... ed è per questo che a volte non sopporto i fanatici che "maltrattano" Debbie... perchè noi in fondo cosa ne sappiamo? Io penso soltanto questo: soltanto una donna è capace di "crescere" nel proprio grembo dei bambini per poi rinunciarvi a favore del padre, difendere semrpe e comunque una persona che in fin dei conti... cosa ha fatto per lei? Eppure lei ha fatto questo, lo difende, gli "dona" dei figli, rinunciando ad essi, di sua spontanea volontà. Secondo te una donna che fa questo ed altro non ama Michael? Io non lo farei mai. Mi sembra una scelta impegnativa e piuttosto dolorosa, rinunciare ai figli... una donna innamorata più arrivare a tanto, mi domando? Questo sempre che la mia "tesi" possa avere dei riscontri nella realtà; può darsi anche che io stia dicendo delle grandi stravaganze, oppure che io abbia viaggiato un pò troppo con la fantasia. Insomma, tutto questo preambolo per dire che io non me la sento di giudicare Debbie, senza sapere praticamente nulla. E invece leggo che molti qui lo fanno; ora non so se è perchè forse hanno il privilegio di conoscere più cose, oppure avranno visto coi loro occhi qualcosa per poter giudicare... boh, non lo so. Io ho precisato che quello che scrivo è tutto frutto di una mia riflessione che può benissimo non trovare riscontro nella realtà dei fatti e non essere condivisa[SM=g27811].


bbjbgp
00sabato 2 febbraio 2008 23:05
sincerametne se devo essere onesto non rieco a parlare da non fan, ma certamente michael ha avuto un'infanzia questo lo devo dire, ma probabilmete non come la poteva volere lui. noi parliamo di michael come cantante che ha avuto degli enormi ricompensi nell'arco della vita a motivo dei suoi sacrifici in campo musicale (menomale che li ha avuti) e lo ha fatto perchè suo padre l'ha cresciuto così e quindi si è portato appresso questo insegnamento. ma chi non ci dice che mj da piccolo volesse fare una vita normale come tutti gli altri, giocare a basket o a basebal, mangiare gelato, andare in bicicletta insomma fare tutte quelle cose che facevano i binbi della sua età? io PERSONALMENTE penso proprio di SI altrimenti ora come ora non rimpiagerebbe spesso la sua infanzia perduta, non avrebbe la cosidetta sindrome di peter pan, forse da quando è cresciuto ha cercato magari di recuoerare quei momenti di felicità innocente che poteva avere da piccolo. forse si definisce lui stesso un uomo dai sentimenti innocenti proprio perchè ha subito violenze fisiche di botte e percosse da un uomo che più un padre è stato un padrone in tutti i sensi parlando. queso può spiegare perchè ora michael sia così tanto attaccato ai bambini (ammettiamo che magari lo sia più del normale), e sia un padre l'opposto di quello che lui ha avuto cioè il nonno dei suoi tre figli. tutto ciò sicuramente giustifica in parte il comportamento di michael, ma se devo parlare come UOMO e non come FAN però dico senza cattiveria ovviamente che michael ha uan mente con cui ragionare e poteva comportarsi in maniera diversa dimostrandosi magari più maturo facendo una vita da vero adulto e comportandosi da tale (come le sue canzoni perchè le sue canzoni non sono da bambini con il significato che hanno visto che trattano temi molto importanti spesso e volentieri), dimenticando i brutti e terribili traumi che ha avuto. e sono pienamente DACCORDO con BILLIE JEAN 88 che ha detto che non bisogna dimenticare quei bambini poveri che vivono in nazioni con un tasso di mortalità altissimo e vivono con il pericolo di essere fatti schiavi, venduti e fatti prostituire, violentati, uccisi per la guerra che magari innocentemente giocano e sono sfortunati di essere in un campo minato, di essere uccisi per il commercio di organi, questi bambini hanno veramente un'infanzia perduta, e forse di loro potrò meglio capire di quanto abbia fatto con michael che da grandi con la speranza che vi possano arrivare di dire: NOI NON ABBIANO AVUTO IL PRIVILEGIO DI ESSERE BAMBINI E DI VIVERE COME TALE
"Dangerous boy"
00sabato 2 febbraio 2008 23:31
Re:
_djdark_, 01/02/2008 23.13:

Non morire mai. Essere Peter Pan vuol dire rimanere giovani ma anche non morire mai. Gli Artisti sono destinati a vivere per sempre e questo accade grazie alle loro opere.
Non ho la più pallida idea di chi sia MJ nel privato ma in tutto quello che ho letto, visto e sentito IO non ci ho visto mai niente di bizzarro. I figli sono il ritratto della serenità : giocano, ridono, desiderano essere come il padre, corrono incontro al padre, baciano sulle labbra il loro padre! (un segno di affetto che conosco e che ho con il mio papino). La relazione tra Mj e D. è semplicemnte finita, come accade a molte coppie e non sono i primi a divorziare!
Cmq tutto intorno a Mj tende sempre a diventare mastodontico e incontrollabile. Potrebbe anche non aver mai divorziato da D.
Quello che mi da fastidio è la mancanza di rispetto. A Michael non gli viene dato un briciolo di margine, ma proprio mai. Ma perchè.
Che significa : desiderio di diventare bianco? E perchè dovrrebbe desideralo? Forse perchè molte persone pensano che essere bianchi significhi essere migliori? ...uhmmm.
Perdere la propria identità gradualmente, giorno dopo giorno senza poter fare niente e imparare ad accettarsi questo è essere migliori.
Chi ha inventato la regola che a 45 anni non ci si può circondare di bambini? Perchè non deve esistere la libertà di aiutare e di amare senza avere un motivo perverso? Non si può fare mai niente per niente.Il fatto è che dopo una certa età sei portato ad uniformarti e se sei anche solo un pochino differente sei out. Figuriamoci se la persona a non essere uniformata è un'artista geniale, non più nero e con il naso rifatto.
Cmq penso che la sua ricerca sia terminata con l'arrivo dell'infanzia dei suoi bambini e sono sicura che grazie a loro finalmente sta ricevendo quelle sensazioni che tanto cercava.
Chi è MJ oggi? Una persona di tutto rispetto.




giusto [SM=g27811] [SM=g27811]...!!!
ShadowPlayZone
00venerdì 8 febbraio 2008 12:20
Peter Pan al contrario.

Per quanto mi sforzi, non mi riesce proprio di considerare quella di Michael un esempio di infanzia SANA, a prescindere dal fatto che l’abbia voluto o meno.
Dal momento in cui inizi un’attività lavorativa (meglio se retribuita) per quello che mi riguarda, la tua infanzia è terminata.
Da quel momento in poi diventi un piccolo adulto, ne svolgi le stesse attività, ma anagraficamente sei un bambino.
E’ inevitabile e terrible allo stesso tempo…
Poca importanza ha se guadagni poche rupie al mese o con i tuoi SACRIFICI hai la possibilità di comprarti una casa più grande.
Non è la quantità di soldi che ricavi che rende la cosa più accettabile.
Nello show business le cose non vanno meglio che in una fabbrica di un paese in via di sviluppo, credo.
Il fatto è che tu non puoi più essere un bambino ma diventi un dipendente, questo ti cambia la vita…
Per caso una mattina l’anno scorso ho visto su un canale mediaset un interessante film biografico sui (e con i) protagonisti della sit-com Americana conosciuta in Italia come “Arnold”: a dir poco inquetante, mi lasciò interdetta visto che era tra i miei programmi preferiti.
Pensare che un bambino (o adolescente) nel mondo dello spettacolo possa avere un’esistenza degna di questo nome è inconcepibile…
Michael ebbe pure la sfortuna di crescere in una famiglia oggettivamente disfunzionata.
Da questo punto di vista quel pover’uomo ha tutta la mia comprensione, senza condizioni.

Riguardo il suo atteggiamento diciamo, infantile, credo sia forzato, nel senso che l’ha scelto lui come rifugio. Discutibile, come molti suoi atteggiamenti, ma senz’altro dettato anche dalla sua estrema sensibilità che penso abbia giocato un ruolo fondamentale in tutto.
Il fatto di aver visto, vissuto e patito molte brutture sin dai primi anni di vita (il processo è stato solo il fatto più recente) molte delle quali da coloro che per primi avrebbero dovuto proteggerlo (Joseph in un modo e Katherine in un altro…) lo ha potato a crearsi questa dimensione parallela.
Con questo non voglio dire che con il tempo poi non se ne sia CONVINTO…
Sostieni che MJ non sia mai cresciuto, secondo me non è mai stato un bambino veramente, non ha voluto esserlo probabilmente, sacrificando sull‘altare della celebrità praticamente tutto per molti anni.
Voleva essere il numero uno.
Avere una posizione di dominio.
Ho sempre trovato incredible un tale concentrato di lungimiranza e determinazione in un bambino così piccolo!
A Michael è sempre piaciuto vivere a modo suo, senza farsi condizionare troppo dai concetti tradizionali (di famiglia, di stile di vita, ecc...) del resto come stupirsene?
Tutti noi, chi più chi meno, abbiamo un’idea della vita che ha fatto, ci si può aspettare qualcosa di “normale” da uno che la normalità non sa nemmeno cosa sia?

Concludendo, penso che non ci sia bisogno di patire la fame, la guerra e violenze più atroci per “ambire” al riconoscimento di un’infanzia mancata, già la sua mi pare più che degna…

BillieJean88
00venerdì 8 febbraio 2008 16:24
Re: Peter Pan al contrario.
ShadowPlayZone, 08/02/2008 12.20:


Per quanto mi sforzi, non mi riesce proprio di considerare quella di Michael un esempio di infanzia SANA, a prescindere dal fatto che l’abbia voluto o meno.
Dal momento in cui inizi un’attività lavorativa (meglio se retribuita) per quello che mi riguarda, la tua infanzia è terminata.
Da quel momento in poi diventi un piccolo adulto, ne svolgi le stesse attività, ma anagraficamente sei un bambino.
E’ inevitabile e terrible allo stesso tempo…
Poca importanza ha se guadagni poche rupie al mese o con i tuoi SACRIFICI hai la possibilità di comprarti una casa più grande.
Non è la quantità di soldi che ricavi che rende la cosa più accettabile.
Nello show business le cose non vanno meglio che in una fabbrica di un paese in via di sviluppo, credo.
Il fatto è che tu non puoi più essere un bambino ma diventi un dipendente, questo ti cambia la vita…
Per caso una mattina l’anno scorso ho visto su un canale mediaset un interessante film biografico sui (e con i) protagonisti della sit-com Americana conosciuta in Italia come “Arnold”: a dir poco inquetante, mi lasciò interdetta visto che era tra i miei programmi preferiti.
Pensare che un bambino (o adolescente) nel mondo dello spettacolo possa avere un’esistenza degna di questo nome è inconcepibile…
Michael ebbe pure la sfortuna di crescere in una famiglia oggettivamente disfunzionata.
Da questo punto di vista quel pover’uomo ha tutta la mia comprensione, senza condizioni.

Riguardo il suo atteggiamento diciamo, infantile, credo sia forzato, nel senso che l’ha scelto lui come rifugio. Discutibile, come molti suoi atteggiamenti, ma senz’altro dettato anche dalla sua estrema sensibilità che penso abbia giocato un ruolo fondamentale in tutto.
Il fatto di aver visto, vissuto e patito molte brutture sin dai primi anni di vita (il processo è stato solo il fatto più recente) molte delle quali da coloro che per primi avrebbero dovuto proteggerlo (Joseph in un modo e Katherine in un altro…) lo ha potato a crearsi questa dimensione parallela.
Con questo non voglio dire che con il tempo poi non se ne sia CONVINTO…
Sostieni che MJ non sia mai cresciuto, secondo me non è mai stato un bambino veramente, non ha voluto esserlo probabilmente, sacrificando sull‘altare della celebrità praticamente tutto per molti anni.
Voleva essere il numero uno.
Avere una posizione di dominio.
Ho sempre trovato incredible un tale concentrato di lungimiranza e determinazione in un bambino così piccolo!
A Michael è sempre piaciuto vivere a modo suo, senza farsi condizionare troppo dai concetti tradizionali (di famiglia, di stile di vita, ecc...) del resto come stupirsene?
Tutti noi, chi più chi meno, abbiamo un’idea della vita che ha fatto, ci si può aspettare qualcosa di “normale” da uno che la normalità non sa nemmeno cosa sia?

Concludendo, penso che non ci sia bisogno di patire la fame, la guerra e violenze più atroci per “ambire” al riconoscimento di un’infanzia mancata, già la sua mi pare più che degna…





Mi dispiace ma non sono d'accordo e ho motivato la mia opinione già dal primo post di questo topic; ma concordo la seconda frase che ho evidenziato in grassetto.
Io credo che MJ abbia avuto un'infanzia infelice non solo perchè dall'età di 5 anni si esibiva con i fratelli, prima nei locali dell'Indiana e poi più "ufficialmente" con la Motown, ma più per il fatto di non aver avuto una "vera" famiglia: il padre torturava di botte e terrorizzava i suoi figli anche solo con la sua presenza, la madre il più delle volte era lontana (non per colpa sua), un pò di gelosia da parte dei fratelli (Mike non lo ammetterebbe mai, infatti nell'intervista con oprah dice che i suoi fratelli non sono mai stati invidiosi del suo successo, ma io ho qualche dubbio)...
Quindi se proprio vogliamo parlare di un'infanzia "non vissuta", io direi che le cause di tale "squilibrio" vadano ricercate proprio nella situazione familiare, nel conflitto che viveva con suo padre etc.
L'ultima e la penultima affermazione che ho quotato, è chiaro, non le condivido a pieno. MJ ha scelto di essere in un certo modo, il suo comportamento potrebbe essere forzato, su questo posso anche darti ragione; ma un bambino che non conosce cosa significa essere bambini... non si comporta come Michael, non si sente così a suo agio con i bambini, non trascorre tutto quel tempo con loro, non si costruisce un parcogiochi personale (ovviamente sempre secondo il mio punto di vista). Si piange quando il bene si conosce e non si può avere, chi non ha nemmeno la forza di piangere è perchè il bene non lo conosce affatto. MJ ha sofferto, perchè lui POTEVA essere diverso, un'altra persona, vivere un'altra vita. MJ sà cos'è l'infanzia perchè l'ha vissuta (non come avrebbe voluto); lui non cerca di avere un'infanzia, ma vorrebbe recuperarla, cioè RITROVARLA. E si è circondato di cose futili per ritrovarla. Giocava con i bambini e s'è messo nei pasticci per ritrovarla. Un uomo "psicologicamente" adulto non si sarebbe mai messo in situazioni così "delicate", avrebbe capito che non poteva fare sempre tutto a modo suo.
Poi non lo so, forse sarò una serpe, ma non mi puoi paragonare l'infanzia di MJ a quella di un bambino che soffre la fame o che muore a 5 anni per un attacco d'asma perchè non esistevano medicine in quel villaggio sperduto in un paese del terzo mondo!
pata96
00giovedì 15 maggio 2008 14:59
nn ho fatto intempo a legge!!!!!
"Dangerous boy"
00giovedì 15 maggio 2008 15:08
se michael jackson è cresciuto? se posso permettermi,direi ke michael è cresciuto esteriormente ma al suo interno nn so se x fortuna o sfortuna lui si sente ancora fanciullo [SM=g27811]..!!!
Babi Little Doll
00giovedì 15 maggio 2008 15:40
Io la trovo una cosa bellissima che Michael sia , se si può sire, rimasto un po' bambino, ed è bellissimo che si identifichi come Peter Pan. Se non avesse avuto quell'infanzia che ha avuto, non sarebbe il Michael di ora che tanto noi amiamo. Non sò cosa pensare se però è un po' troppo bambino, nel senso che certe volte non capisce che le cose hanno una conseguenza..
Poi non sò, se sia dovuto a quello che ha messo Blanket fuori dalla finestra per farlo vedere ai fan, sicuramente lo teneva stretto, ma non avrebbe dovuto farlo, per me.
RobbyJacksonNa
00giovedì 15 maggio 2008 22:49
non riesco a leggere tutte le risposte! sn troppo assonnata comunque io penso che michael si senta peter pan perchè desidera vivere quell'infanzia che non ha mai avuto la possibilità di vivere come gli altri bambini!!! invece di giocare con gli altri bambini michael cantava, invece di andare a scuola michael cantava, invece di andare a giocare a pallone michael canatava, invece di andarsi a mangiare un gelato con gli amichetti michael cantava!!!! Mi pare anche un pò ovvio che dopo essere "cresciuto" una persona si rende conto della sua vita passata e cerca di rimediare, cerca di fare ciò che non ha mai potuto fare... ovvero giocare, divertirsi e avere degli amichetti con cui condividere tutto il suo divertimento, ecco perchè michael si è circondato di bambini... perchè, come loro, voleva essere spensierato, voleva divertirsi e giocare a pallone... PROPRIO COME SE FOSSE ANCORA UN BAMBINO.... però credo che comunque Micheal nel profondo sa che non è più un bambino ormai... ma cerca di abbandonare questo brutto pensiero, perchè ha soltanto la voglia di vivere e di ridere ancora!!!
criminal8717
00giovedì 29 maggio 2008 08:43
secondo me michael è vittima dell'infanzia, tutte le operazioni chirurgiche le ha avute perchè da piccolo lo hanno complessato ,soprattutto il padre .
Lavinia.Jackson
00domenica 31 agosto 2008 22:39
Re:
_djdark_, 01/02/2008 23.13:

Non morire mai. Essere Peter Pan vuol dire rimanere giovani ma anche non morire mai. Gli Artisti sono destinati a vivere per sempre e questo accade grazie alle loro opere.
Non ho la più pallida idea di chi sia MJ nel privato ma in tutto quello che ho letto, visto e sentito IO non ci ho visto mai niente di bizzarro. I figli sono il ritratto della serenità : giocano, ridono, desiderano essere come il padre, corrono incontro al padre, baciano sulle labbra il loro padre! (un segno di affetto che conosco e che ho con il mio papino). La relazione tra Mj e D. è semplicemnte finita, come accade a molte coppie e non sono i primi a divorziare!
Cmq tutto intorno a Mj tende sempre a diventare mastodontico e incontrollabile. Potrebbe anche non aver mai divorziato da D.
Quello che mi da fastidio è la mancanza di rispetto. A Michael non gli viene dato un briciolo di margine, ma proprio mai. Ma perchè.
Che significa : desiderio di diventare bianco? E perchè dovrrebbe desideralo? Forse perchè molte persone pensano che essere bianchi significhi essere migliori? ...uhmmm.
Perdere la propria identità gradualmente, giorno dopo giorno senza poter fare niente e imparare ad accettarsi questo è essere migliori.
Chi ha inventato la regola che a 45 anni non ci si può circondare di bambini? Perchè non deve esistere la libertà di aiutare e di amare senza avere un motivo perverso? Non si può fare mai niente per niente.Il fatto è che dopo una certa età sei portato ad uniformarti e se sei anche solo un pochino differente sei out. Figuriamoci se la persona a non essere uniformata è un'artista geniale, non più nero e con il naso rifatto.
Cmq penso che la sua ricerca sia terminata con l'arrivo dell'infanzia dei suoi bambini e sono sicura che grazie a loro finalmente sta ricevendo quelle sensazioni che tanto cercava.
Chi è MJ oggi? Una persona di tutto rispetto.



Hai veramente ragione.Ti straquoto.



"Dangerous boy"
00lunedì 1 settembre 2008 12:22
michael forse si sente ancora bambino perchè l'infanzia che non ha vissuto da bambino la sta vivendo forse ora e se la vuole godere con i suoi figli [SM=x47948]..!!!
Trilly-88
00lunedì 1 settembre 2008 13:33
io identifico l'infanzia in quel periodo della vita in cui non hai problemi,costrizzioni,il tuo unico dovere è quello di fare i compiti,non sai cosa voglia dire lavorare,puoi passare tutto il tuo tempo libero a giocare con gli amici,guardare cartoni animati...è quel periodo della vita caratterizzato da spensieratezza,ingenuità,fantasia...da questo punto di vista Michael non ha mai avuto un' infanzia,gli è stata rubata dal suo enorme talento che ha cominciato a mostrare fin da quando aveva 5 anni...certo non è paragonabile all'infanzia rubata ad un bambino a causa della guerra,della violenza...ma è pur sempre un'infanzia non vissuta. credo che quello di cui sia stato privato Michael sia uno dei periodi più belli nella vita di un uomo...già il fatto che lui (come più volta ha detto) consideri il palco casa sua mostra quanto questo abbia inciso nella sua vita. Io penso che Michel si consideri Peter Pan nel senso che è in grado di tornare bambino quando vuole perchè a differenza delle persone cosidette "normali" lui è riuscito a conservare dentro di sè l'essenza dell'essere bambino. non ho mai creduto al fatto che quello di Michael sia un rifiuto di crescere (ossia quella che viene chiamata sindrome di peter pan)perchè in realtà di cose da grandi ne ha fatte,i suoi stessi impegni lavorativi sono da cose da grandi!! il riuscire a tornare bambino quando vuole vuol dire guardare con piacere un cartone animato,provare piacere nel fare una lotta con l'acqua,nel mangiare un sacco di dolci e caramelle...trovo che sia un qualcosa di eccezionale,diverso e forse per questo ritenuto da molti "strambo". per quanto riguardo l'ingenuità di Michael credo che a tratti si sia un pò esagerto,nel senso che sarà sicuramente una persona molto dolce,gentile,buona,garbata,ingenua...ma è sicuramente dotato di quel poco di furbizia che serve per andare avanti in un mondo come quello in cui lui è vissuto e che bene o male caratterizza un pò tutti gli adulti con un pò di eperienza. per quanto riguarda il suo tanto amore verso i bambini credo sia slo frutto della sua sproporzionata bontà...e purttroppo questo mondo a persone così buone non è per niente abituato...anzi!! chi è oggi Michael? non lo sappiamo,probabilmente non lo abbiamo mai saputo...sicuramente un grande uomo,un grande artista che realmente è riuscito a diventare PeterPan...perchè eterno lo sarà sicuramente...
(valej)
00lunedì 1 settembre 2008 22:52
TOGLIETEMI UNA CURIOSITA':e' in private home movies che michael bacia i suoi bimbi sulle labbra vero? e' un gesto dolcissimo.... [SM=x47938] [SM=x47949] beati loro [SM=g27821]
musa95
00sabato 20 settembre 2008 16:05
mammamia rga ma quanto scrivete a me piace tanto leggere ma non c'è la faccio più cmq, per me è dolcissimo ed è propio essere come peter pan che lo rende csì ( mia opinione ).
asiamj
00martedì 17 febbraio 2009 15:22
Re: Re:
Lavinia.Jackson, 31/08/2008 22.39:



Hai veramente ragione.Ti straquoto.







ANKIO QUOTO!! XD CIAO SORE!! [SM=g27828]
"Dangerous boy"
00martedì 17 febbraio 2009 15:48
Da quello che in questo ultimo periodo sono riuscito a capire, è che il nostro michael non so se per fortuna o per sfortuna, ha capito di non essere mai stato realmente quel peter-pan dell'infanzia.. nel senzo che lui ora è cosciente del suo invecchiamento (non che a 50 anni si è vecchi) però dai siamo realisti, gli anni passano per tutti e come passano per me e per voi, sono passati anche per il nostro idolo michael jackson.. secondo voi perchè ha venduto neverland? per lasciarsi alle spalle quei brutti ricordi che tutti conosciamo? si, può essere anche per questo, ma credo che lui abbia ceduto la sua isola che non c'e, anche per il fatto che lui ormai non si sente più un bambino, sa che gli anni gli sono passati, sa perfettamente che la gente oggi come oggi vuole cose nuove, persone nuove, facce nuove, e infatti basti vedere quei miseri "cantanti", che per il loro bell'aspetto e non per la loro bravura, diventano subito i nuovi idoli del momento, e lui sa di non rientrare più in questa categoria.. si è vero, in passato in quei famosi "tempi d'oro" ha dominato su qualsiasi cosa, ma per sfortuna, quei tempi sono passati, quelle mentalità non ci sono più e michael di questo ha molto risentito.. lui è un artista che non passerà mai di moda, questo lo dico ora e lo continuerò a dire per tutta la mia vita, è stato il cantante che ha dominato per due secoli, ma questo qui purtroppo non è il suo, lui se mai ritornerà, lo rifarà non come il michael che è stato, tanto meno come il micheal figo, vestito da borchie e cose varie, e questo si è potuto capire già dal suo ultimo album INVINCIBLE, dove si vedeva nettamente la sua grande maturità che aveva, insomma non era più quell'adolescente, o quel michael rivoluzionario come in history, ma semplicemente un michael come dire più "calmo" con i piedi per terra, un michael adulto e non bambino.. michael jackson per come la vedo io, non è più l'eterno peter-pan, ma solamente l'eterno re della musica pop, e questo lo dico non perchè mi fa piacere, ma perchè purtroppo è la realtà!!!
Marko 93
00martedì 17 febbraio 2009 20:51
Proprio ieri sera discutevo cn mia madre di chi potesse davvero celarsi dietro la persona di Michael Jackson, perchè se tutti ci basiamo sulle sue interviste e vediamo una persona timida, addirittura con una punta di ingenuità, secondo me siamo fuori strada già dall'inizio... Nessuno potrà mai dire chi è realmente michael jackson, perchè ha un animo troppo complesso, troppo variegato; ed è solamente con questo animo da bambino che non vuole crescere che lui ha superato i limiti di ogni essere umano... Se poi aggiungiamo le qualità dell'artista che è in lui, allora siamo di fronte ad una persona con una mentalità che si discosta moltissimo da quello di una "comune" persona... Penso, in effetti, che questa sua convinzione di essere un bambino non viene capita dalla gente in generale perchè al giorno d'oggi se un uomo dorme nello stesso letto di un bambino si salta già alle solite conclusioni: c'è di mezzo la pazzia, la perversione, la follia; nessuno crederà mai alle sue parole...

sencondo me la sua infanzia è iniziata quando si divertiva a Neverland: è in quel periodo che è riuscito a buttare fumo sugli eventi tristi che gli erano accaduti da bambino... Un bambino non deve subire violenze dal padre altrimenti questo è un animale, non un genitore... Un bambino non deve arrivare a svenire per la paura... E soprattutto i suoi fratelli avrebbero dovuto essere delle persone più mature, e non portarsi in camera delle ragazze quando lì dentro c'era anche un bambino: ci rendiamo conto del trauma che subisce un bambino in tenera età quando in camera i suoi fratelli fanno una cosa che per lui è sconosciuta e che a quell'età non può capire? E' come sbattere la realtà in faccia ad un bambino, distruggere quello stato di tranquillità e spensieratezza...
Nella mia opinione michael non ha mai avuto un'infanzia... ne ha forse potuto avere un piccolo assaggio da quando si è stabilito a Neverland ma tutto è finito troppo presto: nel '93 è stato accusato di pedofilia. Sogni distrutti, la tempesta ricominciò...
Un' altra cosa: se un uomo si chiude in una clinica di chirurgia estetica e ne esce come una persona esteriormente diversa, non è affar nostro giudicarlo, ne tantomeno io tollero che si dica che è pazzo. Il responsabile di tutto ciò qui è il padre: gli insulti sul naso grande e sull'aspetto in generale, il cugino che scherza sui brufoli, la signora cretina che gli fa notare che ha il volto rovinato in maniera brusca... E' ovvio che appena c'è la possibilità si fa di tutto per dimenticare quella parte della vita...
Un giorno anche io cercherei di tagliare in maniera brusca i ponti con il passato se arrivassi ai limiti. Lo dico non per buttare parole al vento, ma perchè anche io mi trovo in una condizione molto deleteria e distruttiva nei miei confronti, perchè non tutti hanno la fortuna di avere una bella famiglia, un padre normale... e con questo ho detto tutto (sono anche andato in OT)...
Ancora una volta nel processo del 2003 gli hanno strappato la reputazione e anche la vita: in un certo senso hanno ucciso il bambino che è in lui. A questo punto non possiamo prevedere se tornerà o come lo farà. Non possiamo sapere se il mito di quest'uomo ci sorprenderà ancora una volta con un "miracolo"... Sta di fatto che i media lo hanno ucciso dopo averlo trattato senza dignità... Il mondo fa schifo: se si uccidono bambini a sangue freddo al giorno d'oggi, era difficile che non avrebbero ucciso senza tatto e comprensione il bambino che viveva in uomo....
BillieJean88
00martedì 24 febbraio 2009 12:32
Da quanto tempo non leggevo questo topic... devo dire che come al solito c'è sempre qualcuno che risponde solo basandosi sul titolo, senza approfondire minimamente, ma pazienza, contenti loro [SM=g27825] ...

Comunque vedo una sorta di contraddizione: chi dice che MJ "è rimasto bambino" allo stesso tempo dice anche che MJ "non ha avuto un infanzia". Se non è mai stato bambino, come faceva a "rimanerci"? E' un errore abbastanza frequente, alla fine si tratta di logica. Vedete che alla fine vi trovate col discorso che avevo fatto io...

L'ultima risposta al topic mi ha colpito in modo particolare, perchè chi l'ha scritta si è basato essenzialmente su special e interviste: nella tua risposta ci ho visto un pò di "Living with Michael Jackson", un pò di "Secret Childhood" etc e questo va benissimo, ma tu? Le tue idee quali sono, a prescindere da quello che è stato detto e ridetto in questi specials?

Dare soltanto la "colpa" al padre è troppo riduttivo. Senz'altro il trauma non ha aiutato, anzi, semmai ha rappresentato un "fattore di rischio", lesivo, che unito alla sua già presente "vulnerabilità" ha dato come risultato il Michael Jackson di oggi. Il fattore "vulnerabilità" è quello che ha permesso a Michael di "soffrire" epr quegli episodi che hai raccontato tu, cioè il padre e gli altri parenti che lo prendevano in giro, l'ignoranza delle persone che giudicano le apparenze e basta etc; credimi tutti ci siamo passati, ma non tutti finiscono in analisi o "si chiudono" una clinica di chirurgia plastica, perchè ognuno ha una vulnerabilità/sensibilità diversa che dipende solo è unicamente dal proprio temperamento: in altre parole Michael "è nato così", con la sua sensibilità e con la sua vulnerabilità (il padre non c'entra, ha soltanto dato un contributo, ovviamente svagliato, a rendere la sua vita emotiva ancora più difficile).

Per concludere... è pazzo? No, non è pazzo, anzi a dire il vero non sopporto questa parola, perchè non significa nulla... è soltanto una persona "poco stabile" (ma chi non lo è?) piena di conflitti che non riusciva a trovare il suo equilibrio e la sua serenità (spero che ora le abbia trovate). A Neverland è cominciata la sua infanzia? Non credo. Quella non era "la sua infanzia", era soltanto un "surrogato", una specie di illusione che lui confondeva con la realtà. Credo che sia una di quelle poche persone che sia riuscito a prendere il suo "mondo ideale", fantastico, che abbiamo nella nostra mente, e renderlo visibile agli altri e condividerlo anche (con i bambini malati che venivano a visitarlo e che potevano usufruire del parco, queasto è stato un gesto di grande generosità).
In altre parole, quando la nostra vita non ci soddisfa, quando non abbiamo vissuto la nostra infanzia come volevamo, quando avremmo voluto fare una vita diversa, dentro di noi ci "costruiamo" un universo intero, un posto dove vivere la nostra vita illusoria, ma appunto è un'illusione, per questo non è durata a lungo, come diceva Marko. Questo ha fatto Michael, voleva vivere quella Neverland fatta di mattoni, di luci che si accendono, di giostre che girano; quella Nerverland che noi vediamo, tocchiamo con mano (chi ha avuto la fortuna) ma che in realtà non esiste, è solo frutto della sua mente.

Ecco, ho di nuovo scritto un "papiro" di roba [SM=g27828] , ma non l'ho fatto apposta, io cerco solo di esprimere le mie idee; odio le frasette striminzite e banali, mi piacciono i discorsi belli lunghi, anche raccapriccianti, se volete. Una cosa che deve far riflettere.
Marko 93
00lunedì 2 marzo 2009 00:51
Re:
BillieJean88, 24/02/2009 12.32:

Da quanto tempo non leggevo questo topic... devo dire che come al solito c'è sempre qualcuno che risponde solo basandosi sul titolo, senza approfondire minimamente, ma pazienza, contenti loro [SM=g27825] ...

Comunque vedo una sorta di contraddizione: chi dice che MJ "è rimasto bambino" allo stesso tempo dice anche che MJ "non ha avuto un infanzia". Se non è mai stato bambino, come faceva a "rimanerci"? E' un errore abbastanza frequente, alla fine si tratta di logica. Vedete che alla fine vi trovate col discorso che avevo fatto io...

L'ultima risposta al topic mi ha colpito in modo particolare, perchè chi l'ha scritta si è basato essenzialmente su special e interviste: nella tua risposta ci ho visto un pò di "Living with Michael Jackson", un pò di "Secret Childhood" etc e questo va benissimo, ma tu? Le tue idee quali sono, a prescindere da quello che è stato detto e ridetto in questi specials?

Dare soltanto la "colpa" al padre è troppo riduttivo. Senz'altro il trauma non ha aiutato, anzi, semmai ha rappresentato un "fattore di rischio", lesivo, che unito alla sua già presente "vulnerabilità" ha dato come risultato il Michael Jackson di oggi. Il fattore "vulnerabilità" è quello che ha permesso a Michael di "soffrire" epr quegli episodi che hai raccontato tu, cioè il padre e gli altri parenti che lo prendevano in giro, l'ignoranza delle persone che giudicano le apparenze e basta etc; credimi tutti ci siamo passati, ma non tutti finiscono in analisi o "si chiudono" una clinica di chirurgia plastica, perchè ognuno ha una vulnerabilità/sensibilità diversa che dipende solo è unicamente dal proprio temperamento: in altre parole Michael "è nato così", con la sua sensibilità e con la sua vulnerabilità (il padre non c'entra, ha soltanto dato un contributo, ovviamente svagliato, a rendere la sua vita emotiva ancora più difficile).

Per concludere... è pazzo? No, non è pazzo, anzi a dire il vero non sopporto questa parola, perchè non significa nulla... è soltanto una persona "poco stabile" (ma chi non lo è?) piena di conflitti che non riusciva a trovare il suo equilibrio e la sua serenità (spero che ora le abbia trovate). A Neverland è cominciata la sua infanzia? Non credo. Quella non era "la sua infanzia", era soltanto un "surrogato", una specie di illusione che lui confondeva con la realtà. Credo che sia una di quelle poche persone che sia riuscito a prendere il suo "mondo ideale", fantastico, che abbiamo nella nostra mente, e renderlo visibile agli altri e condividerlo anche (con i bambini malati che venivano a visitarlo e che potevano usufruire del parco, queasto è stato un gesto di grande generosità).
In altre parole, quando la nostra vita non ci soddisfa, quando non abbiamo vissuto la nostra infanzia come volevamo, quando avremmo voluto fare una vita diversa, dentro di noi ci "costruiamo" un universo intero, un posto dove vivere la nostra vita illusoria, ma appunto è un'illusione, per questo non è durata a lungo, come diceva Marko. Questo ha fatto Michael, voleva vivere quella Neverland fatta di mattoni, di luci che si accendono, di giostre che girano; quella Nerverland che noi vediamo, tocchiamo con mano (chi ha avuto la fortuna) ma che in realtà non esiste, è solo frutto della sua mente.

Ecco, ho di nuovo scritto un "papiro" di roba [SM=g27828] , ma non l'ho fatto apposta, io cerco solo di esprimere le mie idee; odio le frasette striminzite e banali, mi piacciono i discorsi belli lunghi, anche raccapriccianti, se volete. Una cosa che deve far riflettere.




Le mie idee?
Io vedo Mike come una persona estremamente emotiva, troppo fragile per stare in mezzo alla gente comune, dalla mentalità troppo varia per essere capita al volo... Mi starò un pò ripetendo ma non posso farmi delle idee solo da una foto o un video musicale, infatti molte delle idee k mi sono fatto le ho tratte dopo aver guardato decine di volte alcune interviste, soffermandomi ed osservando i punti che una persona definirebbe strani e tentando di vederli con gli occhi di MJ...
Poi il fatto che la colpa è del padre e di chi lo ha insultato per me è un punto essenziale: magari se non fosse stato preso in giro per il suo aspetto, avremmo ancora un Michael Jackson con un naso più vicino alla normalità, con un mento senza fossetta, con gli zigomi meno pronunciati, ecc... E' ovvio che la reazione a queste critiche dipende dal temperamento dell'individuo e mike si sarà sentito distrutto per arrivare a tante operazioni di chirurgia plastica: non so se sapete quanto è doloroso il decorso da un'operazione di chirurgia plastica... Per il mento serve un mese di dieta semiliquida per avitare infezioni all'incisione all'interno della bocca; per il naso tanto dolore e pazienza; per gli zigomi filler dolorosi... e per un lifting si tratta di scollare l'intera faccia dalle ossa e tendere la pelle (ammesso che lo abbia fatto).... Tutto questo OT per far capire quanto michael si sia sentito ferito e quanto le sue scelte siano state estreme e mirate alla perfezione: da un bel volto rotondo ci ritroviamo ad un uomo con un viso molto squadrato che spesso non piace (ma che a me piace comunque tanto)...
E' ovvio che se mike non fosse stato tanto emotivo e fragile avrebbe superato la cosa più facilmente; ma è molto più evidente che un genitore dovrebbe conoscere un figlio e sapere quali sono i suoi limiti a livello emotivo, quindi evitare certi comportamenti...
Infine per quanto Neverland sia stata bellissima non può essere sostituita all'infanzia di un bambino, infatti la mia frase "secondo me la sua infanzia è iniziata quando si divertiva a Neverland" voleva essere intesa in senso figurato ed esprimeva il tuo stesso parere (non è un'infanzia vera e propria ma un surrogato) come infatti ho ripetuto dopo in maniera esplicita con la frase "Nella mia opinione michael non ha mai avuto un'infanzia... ne ha forse potuto avere un piccolo assaggio da quando si è stabilito a Neverland "...
Penso di aver risposto a tutti i punti importanti, in caso contrario rivedrò la tua e la mia risposta domani!
Marko 93
00lunedì 2 marzo 2009 00:56
Mi sono appena reso conto di essere caduto in contraddizione e di essermi corretto involontariamente nello stesso messaggio...
LEAVE ME ALONE
00martedì 30 giugno 2009 23:16
Re: Il mito di Peter Pan e l'infanzia rubata di Michael.
BillieJean88, 01/02/2008 20.12:

Non è un titolo stupido e neanche una provocazione, soltanto una domanda per "stuzzicare" una discussione su un argomento un pò delicato e direi anche abbastanza frequente in questo forum:
Michael Jackson non ha mai avuto un'infanzia; davvero lo pensate?

Non so se questa sezione sia la più adatta, ma comunque se non dovesse andare bene, ovviamente spostatela pure in King Of Pop, però è un argomento che mi sta abbastanza "a cuore". Può sembrare anche banale, però ne vorrei parlare apertamente, senza condizionarci l'un l'altro, cerchiamo di dire quello che veramente pensiamo... in pratica, dimentichiamoci per un secondo di essere fan di Michael [SM=g27816].

Innanzitutto questo topic è stato "ispirato" da un commento che ho letto in un'altra discussione, sempre in questa sezione, riguardante i limiti di MJ. Il commento è di djdark, se non erro ed era pressappoco così: essendo Peter Pan, ha superato anche l'ultimo limite umano. L'ultimo limite umano sarebbe il restare per sempre giovani, giusto? Ho capito bene il concetto? Ecco, questa era l'affermazione che mi ha ispirato.

Chiudendo questa lunga premessa... passiamo alla mia opinione. Una volta lessi su internet una biografia su MJ che cominciava proprio parlando di questo argomento. Non ricordo le parole precise però cercherò di sintetizzare a modo mio: si racconta che MJ non abbia mai avuto un'infanzia, ma in realtà egli ha avuto l'infanzia più lunga di chiunque altro al mondo. Ed io per un attimo mi trovai d'accordo: forse era l'unica frase sensata e degna di riflessione di quel concentrato di gossip che si ostinavano a chiamare "biografia".
Molti associano la figura di Peter Pan a Michael ed egli stesso si definisce tale, perchè in fondo si considera un uomo dai sentimenti puri e di un'ingenuità tale da ritenersi quasi infantile. Però ho l'idea che sotto questo punto di vista, MJ venga idealizzato un pò troppo. Discutiamone.

Michael Jackson HA avuto un'infanzia; solo che non l'ha avuta, come dire... uguale agli altri. Michael ha sempre vissuto come in una campana di vetro, salvaguardato dal male, non si è mai trovato a combattere per ottenere qualcosa (fino ad un certo punto, è ovvio... il processo dove lo mettiamo?!). Forse per una cosa avrà lottato senza dubbio, per ricevere uno straccio di amore da suo padre, che non era tanto in vena di carezze... ma a livello sociale, economico etc, non ha mai dovuto preoccuparsi di qualcosa... e questo "stato" per me è l'infanzia, l'essere irresponsabili, spensierati etc. L'infanzia perduta può essere di quei bambini che vivono in povertà, in quei paesi dove i bambini CRESCONO con la guerra davanti agli occhi, dove i bambini vengono sfruttati, violentati abbandonati... non di Micheal.
Michael Jackson ha sacrificato una fetta della sua vita per la musica e in qualche modo è stato ripagato dei suoi sacrifici; fino a non poco tempo fa aveva il suo parcogiochi dove vivere, gli animali, le giostre... ma quei bambini che nascono sotto le bombe cos'hanno? Qualcuno li ha ripagati? Già è tanto se riescono a viverla un'infanzia, con la mortalità infantile che c'è in quei paesi.

Michael Jackson ha subito violenze da suo padre e questo rappresenta un trauma non indifferente. Non importa se mi dite che prima (e forse anche oggi) i genitori facevano così per educare i figli, che era un'abitudine etc; ad ogni modo è sbagliato, perchè i bambini non si toccano, non si alzano le mani! Primo, perchè non si risolve niente; secondo, perchè così si terrorizzano soltanto. MJ POTEVA avere un'infanzia migliore dal punto di vista affettivo, avrebbe potuto fare altre scelte, trovarsi in altre situazioni; e invece ha sacrificato la sua infanzia per qualcosa di concreto.
Guardate cos'è oggi invece. Beh nessuno è in grado di dire chi è Michael Jackson OGGi, perchè nessuno vive con lui etc, però forse una mezza idea di come la pensa ce la possiamo fare. Io personalmente vedo soltanto un uomo con un grande talento, che ha fatto di tutto per NON somigliare a suo padre (compreso cambiarsi i connotati del viso) e che volente o nolente verrà ricordato. Eh sì, vedo anche un padre affettuoso e premuroso, almeno da quel poco che si riesce a "captare" dai vari specials e interviste.
In conclusione, MJ per me ha avuto un'infanzia particolare e non è mai cresciuto veramente. Ora chiamatelo disturbo mentale, sindrome di Peter Pan, capricci di una star della musica. Forse avrò una definizione tutta stramba dell'infanzia e per questo la penso in questo modo. Per me l'infanzia è una fase in cui l'essere umano non se la sà cavare, deve sempre dipendere da qualcun altro, circondarsi di cose futili per sentirsi soddisfatto. Non so cosa ne pensa MJ del matrimonio, della convivenza etc, ma non s'è mai vista una relazione d'amore o d'amicizia duratura con una donna, che non fosse più grande di lui: due banalissimi esempi, Liz Taylor e Diana Ross; due figure quasi "materne" che ritornanno sempre nel percorso della sua vita. Per quanto riguarda le altre relazioni non si sà molto; o è un grande attore oppure ha saputo ben rifugiarsi dagli sguardi indiscreti dei giornalisti (peccato che non ci riuscisse sempre!); ma queste rimangono sempre MIE sensazioni, perchè la vita privata si chiama "privata" proprio per questo motivo, nessuno dovrebbe ficcarvi il naso, ma essendo un personaggio famoso, sembra quasi impossibile tralasciarla, qualcosa va sempre a finire sulle riviste scandalistiche, come le foto insieme a Brooke Shields, Madonna etc. L'impressione che ho io quando vedo MJ mano nella mano con una donna è quella di un grande affetto e stima reciproca; inoltre fa anche tanta tenerezza, perchè sembra che prenda per mano sua madre più che una fidanzata, una compagna; io non vedo malizia, ma neanche passione, solo tenerezza e ingenuità.
Nello special "Secret Childhood" si dà un'immagine di Michael un pò particolare, quasi di una persona "impacciata" con le donne. La famiglia attuale di Michael (cioè Michael e figli, al momento) non si può dire che rispecchi l'immagine "tradizionale" di famiglia, ma comunque niente di male fin qui; un bel coraggio anzi a portare avanti una famiglia da single, se non fosse Michael Jackson... una persona agiata che può permettersi 10 tate per i figli e che tuttavia priva i suoi stessi figli della loro madre. Eccoci che scivoliamo nella vita privata e nelle scelte personali, ma purtroppo è inevitabile essendo l'infanzia stessa qualcosa di personale e privata; eppure tutti sono pronti a dire che MJ non abbia avuto un'infanzia. Beh io ho voluto proporre un'altra "chiave di lettura" dei fatti. Ci tengo a sottolineare che si tratta soltanto di mie opinioni e riflessioni personalissime e liberissime di essere contraddete e, se riuscite ad essere convincenti, anche rettificate, se è il caso.
Spero che il discorso non sia troppo banale e che per la fine della prossima settimana, riesca a vedere una o due risposte [SM=g27828].
Mi rendo conto che può essere banale come argomento, ma sono rimasti aperti topic "peggiori" di questo... quindi io parto consapevole e prevenuta.





Secondo me dopo il dolore a cui è stato costretto e non parlo solo di violenze fisiche,ma anche psicologiche che subiva ogni giorno dal padre,dai fratelli,il fatto di non piacersi di dover provare sempre sotto torura invece di giocare....anche io ho avuto degli episodi k mi porto sempre nel cuore e non riesco a non pensarci e mi sono ripromessa k mai alzero un dito su mio figlio o a chiunque e penso k sia giusto k dopo tutta la fatica che ha fatto lavorando sodo si possa permettere di essere felice di essere spensierato e penso k nessuno abbia il diritto di giudicarlo,anche perchè sono convinta che ci siano miliardi di persone k oltre a me e Michael hanno avuto infanzie molto piu tremende ma ognuno vive il dolore in modo diverso es è giusto,se non lo fanno gli altri,garantirsi il proprio angolo di amore e serenità :D [SM=x47928]
KiEpS
00giovedì 2 luglio 2009 15:33
I comportamenti di Micheal Jackson sono dettati sicuramente dai traumi dell'infanzia, ma soprattutto dalla sua enorme sensibilità..ammetto comunque che la sua innocenza è inquietante.
mjismine
00martedì 7 luglio 2009 17:08
Re:
KiEpS, 02/07/2009 15.33:

I comportamenti di Micheal Jackson sono dettati sicuramente dai traumi dell'infanzia, ma soprattutto dalla sua enorme sensibilità..ammetto comunque che la sua innocenza è inquietante.




Perchè?Perchè semplicemente per te ogni persona "Normale",ovvero a immagine e somiglianza di Dio,anche caratterialmente,è fuori dal comune e ha secondi fini. [SM=g27812]
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