E' Joseph Marcus a dirlo. Manager della proprietà del cantante ha da subito collaborato con gli investigatori che si sono presentati ai cancelli del ranch lo scorso Novembre.
Per oltre 15 ore ha seguito ogni mossa della polizia rilevando come, ad un certo punto, il mandato di perquisizione abbia di fatto esteso le sue capacità senza alcun ordine del giudice.
Joseph Marcus, interrogato da accusa e difesa, sostiene di aver chiarito con gli agenti e richiesto i relativi mandati per le zone della tenuta che dovevano essere visionate ma che solo una parte di questi documenti in realtà fossero presenti e avessero un'ordinanza del giudice.
In un primo momento Mr.Marcus ha cercato di opporsi agli agenti, poi ha dovuto acconsentire all'ispezione degli uffici di Michael, della sua videoteca privata e di alcune altree aree che a suo dire non erano presenti nel mandato di perquisizione che la polizia aveva con se.
Non solo, alla sua richiesta di spiegazioni, la polizia avrebbe fornito spiegazioni evasive sostenendo che sicuramente un ulteriori mandatato sarebbe stato aggiunto successivamente.
Lo scopo degli interrogatori di ieri è sempre quello di dimostrare al Giudice che la perquisizione a Neverland risultò eccessiva e che quindi, parte delle cose rinvenute e sequestrate al cantante andrebbero estromesse dal procedimento. Il Giudice ha già rifiutato la richiesta di escludere in toto tutto il materiale rinvenuto ma ha acconsentito affinchè la difesa possa procedere nel suo operato richiedendo singolarmente l'inammisibilità di alcune prove.
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