Lou Reed è morto

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AntonellaP85
00domenica 27 ottobre 2013 19:25
Simone Jackson
00domenica 27 ottobre 2013 19:33
Canzone profetica www.youtube.com/watch?v=3qK82JvRY5s

RIP Lou [SM=g27813]
-MJ4ever-
00domenica 27 ottobre 2013 19:59
Addio Lou R.I.P. Tutti ti dovrebbero ricordare [SM=g2927040] [SM=g2927016] [SM=x47963]
Charlot2.0
00domenica 27 ottobre 2013 20:02
R eturn
I f
P ossible
[SM=x47981]
ikaika
00domenica 27 ottobre 2013 21:05
RIP [SM=g27813]
frankie.teardrop
00lunedì 28 ottobre 2013 04:46

Prima di scrivere io il mio saluto a Lou Reed, uno di quei due o tre nomi che hanno direttamente influenzato non tanto i miei ascolti ma molto di più, cioè la mia vita, il mio modo di essere, il mio modo di pensare, dove sono con chi sono e dove sarò, voglio togliermi due sassolini dalla scarpa. Permettetemelo: tutto c'entra con Lou Reed, qui si parla del nome del rock. E' il rock stesso che lo esige.

Il primo:






e il secondo, non da meno:






Ora, tutto questo è lo schifo che Lou Reed ha mostrato di lasciare alle spalle. Insegnante di vita, colui che più di ogni altro ha inciso una frattura tra prima e dopo, e non mi pare che Dylan abbia fatto tanto musicalmente (artisticamente è un'altra cosa). Tutti gli altri non sono nemmeno degni di essere messi vicino a questo nome.
Due cose prima di concludere questo primo tributo. Una: a chi si domanda chi siano o perché vi siano "finti intellettuali" in ITalia che fanno della musica una bandiera per qualcos'altro, ecco qui la prova concreta, due nomi e cognomi. Mai mi verrebbe in mente di pensare che chi ama i Velvet o Berlin o Transformer o Songs for Drella possa partecipare a Ballando sotto le stelle opppure, be', formigoni fa davvero schifo in tutto, inutile nemmeno spendere una parola. Impossibile accostare queste parole, questi personaggi, la loro vita, la loro culltura, a cosa rappresenta Lou Reed per la musica e per me. Se davvero Lou Reed avesse influenzato un minimo, un miliardesimo questi personaggi, oggi non sapremmo chi sono formigoni e filiberti e staremmo tutti bene. Io invece credo che continuerò ad essere odiato nelle firme di due o tre utenti in tutti i forum dove partecipo, potrò essere accusato di tutto ma mai potrò essere accusato di non avere vissuto fino in fondo la mia musica, i miei messaggi, di non essere stato coerente, di non avere condiviso un certo tipo di mentalità che solo la musica di questo genio assoluto del '900, uno dei più grandi compositori di musica di tutti i tempi poteva offrire.
Il panorama che cresce invece di fronte ad eventi di questo genere e fa scrivere Formigoni o "re filiberto qualcosa" mi fa ribrezzo; fossi in loro non provocherei ulteriormente, alla fine divamperà un incendio.


La seconda cosa: sui forum si rincorrono i messaggi "sono sconvolto" oppure "non so, non mi sono emozionato pur quanto ami Lou Reed". Io credo di essere sconvolto per la perdita culturale ma si tratta di un'emozione fredda. DA oggi ho perso l'attualità, la contestualità di un brivido, che è quello che heroin mi dà, quello di Berlin, di Venus, e certo... Sister ray. E' un'amarezza in più, ma grave perché Lou Reed e il suo mondo rappresentavano una valvola di sfogo. Solo Lou Reed, i Velvet avevano dato concretezza all'ideale di un suono, al mio suono ideale. "Quello" era il ROCK, non poteva essere un altro suono, quello era il modo di cantare, quella chitarra lanciava l'urlo di Munch. La musica rock, ma anche tutto il pop fino a Lou REed non valeva niente, e da quel momento il rock avrebbe dovuto dare i conti con quel suono, poche balle.
E come al rock mancherà per sempre il suo uomo più influente, a me verrà in mente da oggi in poi che anch'io sto per finire, che ascolto colui che non c'è più, che il messaggio è stato consegnato alla storia e non c'è più possibilità di ritorno. Verranno nuovi dei, nuove rivoluzioni ma io non ne farò parte, non saranno della mia epoca, non saranno gli eroi della mia infanzia. Sarà un'ulteriore emozione triste e fredda, l'universo con il quale certe cose di Lou Reed, molte cose a dire la verità, mi metteva in sintonia sarà solo un più gelido. Forse è proprio il sentimento che avrebbe voluto Lou Reed e forse ha vinto l'ennesima sua battaglia con l'immortalità.
"Ti sia lieve l'asfalto" ho letto nel miglior messaggio di oggi. Che orribile monday morning.
frankie.teardrop
00lunedì 28 ottobre 2013 04:53


LOU REED [1942 - 2013]




"Che l'asfalto ti sia lieve".

Quando prendete in mano una chitarra elettrica per la prima volta nella vostra vita di solito succede così: la si attacca all'ampli, si fanno due plettrate e ci si butta subito ai controlli del suono per vedere cosa succede. Immancabile a questo punto l'appuntamento con il volume e l'overdrive ai quali seguono 4 o 5 minuti di casino micidiale, fatto di lunghe distorsioni ai power chords che vi daranno per un attimo l'idea di essere finiti in club underground per un concerto punk o di noise rock. "Però!" vi dite, quasi spaventati anche se vi spunterà un piccolo sorrisetto sulle labbra.
Altrettanto immancabilmente a quel punto, se la vostra casa è la normale casa italiana, dovrebbe essere arrivata la mamma sparata nella vostra stanza oppure, se siete davvero bravi e diligenti, sarete riusciti a fermare il gran casino un attimo prima che la mamma arrivi spaventata alla porta.
A quel punto, se siete sempre così bravi e diligenti, probabilmente la smettete di maneggiare con i controlli del volume e del drive, togliete ogni effetto e boost, e cominciate ad aprire il manualetto "come suonare la chitarra in una settimana". Questo manualetto, che hanno tutti e tanto reazionario è che lo regalano assieme alle chitarre, insegna subito a mettere le dita a martelletto, a piegarle in un certo modo che risulta dolorosissimo, a fare correttamente i giri in C e G, dedicando particolare attenzione al D e al Am. E tante altre cose abominevoli che qui tralascio. Bene: se avete fatto tutto correttamente, come dice quel manualetto, è certo che dopo una o due ore vi sarete annoiati tanto che non toccherete mai più una chitarra in vita mia ed anzi, probabilmente, vi passerà per la mente che "però, non è così eccitante come pensavo".
In effetti, avete ragione: la chitarra elettrica non è un violino, non si suona in quel modo lì, il metodo non ha senso e tutti quei metodi per chitarra elettrica non sanno o fingono di conoscere cosa sia la musica e Lou Reed.

Lou Reed sta proprio in quei 4 o 5 minuti che hanno accompagnato il vostro esordio alla chitarra; si trova tanto in ogni sessione di chitarrista che inizia quanto, allo stesso tempo, rimane l'approdo finale di ogni musicista, e si fottano i vari Jeff Beck & Co che fanno riportare la chitarra in soffitta o in un conservatorio.
Lou Reed ha iniziato la sua arte dove gli altri nemmeno osavano arrivare. La sua è stata una lezione chiara e devastante. Ci ha detto per primo che la chitarra elettrica deve suonare come una chitarra elettrica e che solo così si può arrivare all'essenza delle cose. Non importa il virtuosismo, ribalta tutto e fa Picasso in mezzo agli impressionisti. Cosa non trascurabile. Già, l'essenza. L'essenza della musica è che è brutta, che la musica viene fatta da strumenti elettrici che distorgono, che il suono del rock è orribile in partenza, che la melodia è una banalizzazione, che le cattedrali di suono dell'ottocento possono essere facilmente superate dal suono del novecento se solo si interpreta correttamente lo zeitgeist e si usano i nuovi strumenti dell'epoca per come sono e con la sensibilità del tempo. Secondo Lou Reed il rumore è il suono del novecento, suono è anche il silenzio, oppure la rabbia, un trapano in strada, le nevrosi soniche, i feedback incontrollati, queste cose sono i tratti comuni della vita che devono entrare nella musica popolare, nel rock.
E questo ha comportato un'ulteriore lezione: fare entrare nuove istanze nel rock è un'esigenza del rock. Il rock deve veicolare cose nuove oppure muore. Se il rock può portare queste conoscenze è perché il rock deve essere sperimentazione oppure non è più rock; il rock non è un manualetto che si accompagna ad una chitarra, al contrario il rock è prendere in mano quel manualetto dato dal negoziante e gettarlo via o bruciarlo. Solo a quel punto si può cominciare a suonare la chitarra, seguendo un istinto naturale.

Guardate, il significato dietro la lezione di Lou Reed è il più attuale possibile e quello che dà significato ad un universo culturale al quale desidero appartenere, un credo al quale si aspetta che tutti si convertano. Il messaggio è quello di guardare oltre, un nuovo modo di vedere le cose. Il rock segue la vita e quindi deve cambiare sempre cercando l'essenza mutata delle cose, inutile seguire un manualetto scritto cent'anni prima. E' arte fintantoché si iniziano a fare cose d'istinto, inimmaginabili prima, di una bellezza indescrivibile a priori. La novità, la ricerca, prendere due passi nel lato selvaggio, questa è la lezione del divino lurido.
Insegna ad accettare cose nuove, a trovare qualcosa che fino a quel momento non stava ascoltando nessuno e a cui nessuno stava pensando (ma in realtà Lou Reed non insegna una bella sega a nessuno proprio perché se ne fregava altamente di apparire o di recitare qualcosa che minimamente potesse piacere a qualcuno o a qualcosa; mai un video, mai una vaccata, mai una comparsata per la stampa, mai un pezzo da classifica). Anzi, la vera musica quando appare fa storcere le labbra a mille benpensanti e succede ancora così oggi se mettete su alcuni pezzi dei V.U.: vi chiederanno "ma cos'è sta robaccia?" anche dopo che è passata in un miliardo di rivoli diversi. La musica deve precedere le altre arti, così ha sempre fatto, si dice. E se la musica è questo allora Lou Reed è stato il migliore di tutti.
Usare "è stato" mi fa dolore, viene da fermarmi qui.

Che l'asfalto ti sia lievissimo, dunque. Conoscendoti, sono sicuro che non apprezzerai questo mio intervento nè il miliardo di scritti che si alterneranno oggi. Spero solo che non ti metterai a ridere come farai per i messaggi di chi non ha capito nulla e non ti ha mai ascoltato, solo che furbescamente ha capito che eri troppo importante per non prendere parola oggi. Anzi, se sei laggiù non suonare nulla a nessuno, aspetta che arrivi anch'io e manda tutti fanculo anche da parte mia.


ShadowPlayZone
00lunedì 28 ottobre 2013 08:41
Re:
frankie.teardrop, 28/10/2013 04:46:


Il primo:






e il secondo, non da meno:









Scusa, non ho letto una parola di ciò che hai scritto, magari lo faccio dopo. Ma dal cuore la prima cosa che ho pensato degli interventi qui sopra è...





frankie.teardrop
00lunedì 28 ottobre 2013 10:02
Re: Re:
ShadowPlayZone, 28/10/2013 08:41:



Scusa, non ho letto una parola di ciò che hai scritto, magari lo faccio dopo. Ma dal cuore la prima cosa che ho pensato degli interventi qui sopra è...








ciao,
io purtroppo non vedo la tua foto perché qui censurano tutto, si vergognino anche loro. Oggi purtroppo è il festival dell'ipocrisia ed un certo popolo, nemmeno tanto nell'ombra si sta incazzando di brutto.
Formigoni che dice che i Velvet underground lo hanno sempre coinvolto?? Ma si sarebbe suicidato vent'anni fa, se l'avessero minimamente scalfito... ignobile essere.
sery84
00lunedì 28 ottobre 2013 11:05
Riposa in pace.


ShadowPlayZone
00lunedì 28 ottobre 2013 11:21
Re: Re: Re:
frankie.teardrop, 28/10/2013 10:02:



ciao,
io purtroppo non vedo la tua foto perché qui censurano tutto, si vergognino anche loro. Oggi purtroppo è il festival dell'ipocrisia ed un certo popolo, nemmeno tanto nell'ombra si sta incazzando di brutto.
Formigoni che dice che i Velvet underground lo hanno sempre coinvolto?? Ma si sarebbe suicidato vent'anni fa, se l'avessero minimamente scalfito... ignobile essere.




Ciao,
la foto ritrae Lou nel periodo biondo con medio alzato.
Ci stava bene, nonostante le camere ardenti non stanno tra le mie preferenze.
Quei due pagliacci là sopra però han rovinato tutto...


Keep the faith
00lunedì 28 ottobre 2013 11:29
Non mi piace partecipare al festival dei R.I.P.
preferisco magari ricordare che...ho scoperto l'esistenza di Lou Reed...
per la musica che saltava fuori a tutto volume da un Mecedes cabrio ...con dentro un personaggio piu che losco...che alle 5 del mattino...dopo aver parcheggiato sul marciapiede... ci benediceva con cotanta classe...devo dire però che il connubio losco-ignorante-delinquente e musica di Reed non era affatto giusto...
ergo neppure posso meravigliarmi dei coccodrilli di quei due imbecilli sopracitati...
è il classico esempio di chi...senza aver mai letto una sola riga di Baudelaire lo cita a sproposito...ma anche nell'essere citato a sproposito forse si trova la grandezza di un mito...
Simone Jackson
00lunedì 28 ottobre 2013 11:45
Visto che siamo in un forum di Michael Jackson, qui un suo commento a proposito del Re del Pop in una conversazione con Havel:

"Penso che Michael Jackson sia uno dei più grandi ballerini del mondo ... il Fred Astaire della nostra generazione".

www.praguepost.com/news/17358-lou-reed-dead-at-71.html

Aggiungo anche questa frase, in sua difesa, presa dalla stessa conversazione con Havel:

"E' un grande cantante, un grande ballerino, poi ci sono tutte queste altre cose e le persone non dovrebbero prestarvi attenzione".

prague.tv/articles/art-and-culture/vaclav-havel-and-lou-reed
migi.mj
00lunedì 28 ottobre 2013 12:59
I am sorry princess
I’m so slow in loving.
Believe me, it is inexperience,
this inability to show affection,
the long minutes without words
and then a clumsy pinch perhaps
while sipping wine, while all the
time I thought “Tell her!” But didn’t.
Instead thought and tugged
as boys I’m told do in adolescence,
but didn’t say, “I have traveled here miles,
it is so cold outside, to be near you
without plan or strategem in my head,
I know I appear dead, sulkyand silent
but my greatest need is to be with you
without speaking.


E continua a fregartene anche là....
bye

How Do You Think It Feels

youtu.be/aIofRTmTYVc
migi.mj
00lunedì 28 ottobre 2013 13:05
@Frankie: non riesco a non provare ribrezzo, si si proprio cosi!
per quei coccodrilli;
ma anche se mi fa incaxxare sta cosa,
è la riprova di quanto immenso sia stato il suo impatto culturale

bello il tuo scritto:)

frankie.teardrop
00lunedì 28 ottobre 2013 16:15
Re:
migi.mj, 28/10/2013 13:05:

@Frankie: non riesco a non provare ribrezzo, si si proprio cosi!
per quei coccodrilli;
ma anche se mi fa incaxxare sta cosa,
è la riprova di quanto immenso sia stato il suo impatto culturale

bello il tuo scritto:)




ma sai cosa? oggi mi ha fatto male veramente questa notizia. Non so nemmeno spiegarmelo bene ma questa volta ho davvero accusato il colpo. Ho gli automatismi: metti il pc a scaricare musica quando arrivo al lavoro (ehm...), vai a pranzo e ascolta qualcosa, scrivi una mail o scrivi su un forum, le solite scemenze. Bene, oggi niente. C'è l'ultimo degli arcade fire recensito oggi su pitchfork a 9.2, un must in un giorno normale? Oggi niente, non riesco a sentire musica. Un po' come se fosse morta la mia prima fidanzata, come fai oggi a baciare la tua nuova moglie? Una cosa davvero brutta, non ci voleva, indipendentemente da tutto quello che avrebbe fatto ancora, ché andava già bene così, macché bene, di più, figuriamoci. Era una cosa alla quale ci tenevo, era un'arma in battaglia, dava sicurezza, ci ero legato e non me l'aspettavo. Cioè, oggi hanno dato notizia di un cancro a John McVie, un'altra pagina di storia rock in pericolo ma è tutta, davvero tutta un'altra storia. Solo con Lou Reed puoi fare un discorso, cioè oramai "il" discorso. Qui siamo in trincea e "noi" siamo in minoranza: certo, vivo o morto la leggenda continua ma insomma, non parli volentieri di qualcuno che è scomparso di recente.
Altre cose di una giornata orribile, in ordine sparso: la bbc manda in onda le notizie di Lou Reed ma mette sempre walk on the wild side in sotto fondo e l'annunciatrice si sbilancia in un "ce l'ho in vinile". Spero intendesse parlare della sua africa e di come è diventata a forza di usarla perché così facendo si è solo sputtanata. Chiamano "l'esperto" ed è anche peggio perché anche lui parla di walk on the wild side e dice due cazzate su come è un cancro al fegato. Pare il solito post yuppie rubato alla CNN ma solo un po' anglicizzato, pare chiaro che non sappia nulla di Lou Reed. "Al massimo un inglese conosce qualche band irlandese" ed anche lui conferma il detto sempreverde del rock.
Poi su tutti i canali internazionali mettono il video di David Bowie -tratto dalla Bbc- che canta "perfect day" ma non è una presa per il culo od un modo originale per dare addio a Lou REed; è proprio che presentano l'unica cosa che è andata al primo posto di Lou Reed, ovviamente nella versione con l'eterna volpe del rock, come se ricordassero Tim Buckley parlando del disco di Jeff Buckley finito al primo posto. Proprio uno non ce la fa a staccarsi dal metro per cui la musica pop si misura con il successo. Che poi finire per parlare del disco che avuto successo di Lou Reed, "l'unico" ci tengono a dire, è proprio in contraddizione con quanto vanno dicendo fino a quel momento e cioè che Lou Reed è "uno degli artisti più influenti degli ultimi quarant'anni" (ma c'avessero preso perfino con gli anni! ma nemmeno questo! cioè hanno escluso proprio i dischi più influenti dicendo così... Ma chi li scrive i testi dei telegiornali di Bbc, cnn, fox eccetera? SOno solo post yuppies?)
E poi... basta, tanta pena, tanta amarezza.

Una nota pazzesca mia personale (e lo so, parlo più di me che di altro, l'ho preso per un blog questo sito, non fregandomi molto di MJ, ammetto). E' come dire... una cosa... indigeribile questa qui, la morte di Lou Reed. Cioè, non ho una cura per questa cosa perché... era proprio Lou Reed che mi forniva il rimedio per i lutti, per le cose tristi. Io non so come fate voi quando vi arriva una disgrazia, dovete mandare giù qualcosa di abominevole, eccetera. Io spesso, forse sempre, mi rifugio nella musica. Mi ricordo che quando è morto mio padre ero al liceo e non volevo né andare all'ospedale a trovarlo quando era in punto di morte, né volevo andare al funerale il suo giorno. E mi ricordo che dovevo fare ambedue le cose, ovviamente. Cioè "ovviamente" un bel c. ma allora non mi sentivo di dire di no, insomma non capivo cosa era meglio fare. Insomma, per farla finita: sono andato in ritardo al funerale. I parenti, perfino gli amici se lo ricordano ancora: la messa a metà, o alla fine e io che apro la porta col prete, mio zio, che si interrompe e mi guarda tra il male e il compassionevole. Ero stato ad ascoltare i velvet, anche altro ma certamente i velvet, una forza psichica in più. SArà anche stata una cosa adolescenziale, immatura, eccetera. Tutto quello che volete, ma sono entrato tranquillo, ho sublimato le paure, ho affrontato tutto. Non volevo versare una lacrima, volevo stare compassato, nessun cedimento e così è stato. Una cosa così mi legherebbe a Lou Reed da un punto di vista sentimentale e basterebbe. Il punto è che Lou REed insegnerebbe a non credere a nessuno, nemmeno a lui. Quindi, mah, amare Lou Reed significa abbandonare ogni partigianeria, cercare la buona musica là dove è, senza essere fan di nessuno. Ma oggi no, non riesco. Alla fine mi vengono in mente i ricordi personali di Lou Reed, non il messaggio della sua musica, la lezione di vita eccetera.
Ma oggi non posso ascoltare Lou Reed per togliermi quest'amarezza e non mi rimane nulla da ascoltare. Ho perso la mia cura, come se la musica oggi avesse perso il suo potere, ogni magia.


Keep the faith
00lunedì 28 ottobre 2013 17:03
Re: Re:
frankie.teardrop, 28/10/2013 16:15:








Parlare di musica è sempre parlare di noi stessi...nella maniera anche piu profonda possibile...i nostri ascolti ci raccontano molto piu di quanto non faccia la nostra laurea o il nostro master...ancor di piu delle nostre letture...e quasi quanto le nostre fobie...

io li ci sono andato... e non me ne sono perso neppure un secondo...
sublimandomi...senza accettazione...




sery84
00lunedì 28 ottobre 2013 18:37
Re: Re:
frankie.teardrop, 28/10/2013 16:15:








Caro Frankie,
mi rattrista molto leggere tutto questo dolore, e sappiamo tutti che è un dolore che ti è sacrosanto.
Purtroppo non ci sono parole per il poco rispetto che viene rappresentato, e che sarebbe d'obbligo anche solo per le persone che Lou Reed è risucito a toccare nel profondo.
E' il dato che fagogita tutto. E' il dato imposto che di significato non ha nulla se non se stesso, quello dietro a cui i media si rifugiano per inondare le persone proprio del più lurido niente. Così il dato freddo e imposto e calcolato diventa il solo ed unico mezzo di confronto, il nulla, quello su cui il quinto potere si basa e appoggia le sue convizioni da sottoporre alle persone.
L'umano è stato dimenticato, persino nell'arte. L'umanesimo dimenticato e criticato quando va bene. Sembra di essere diventati tutti quanti i bulloni del Bricocenter: sono sempre quelli tutti uguali 8mm, perchè i dati dicono che vendono di più quelli da 8mm, proprio perchè puoi scegliere solo quelli da 8mm. Non si ha più il diritto di avere bisogno d'altro.
Non ti affliggere se non vedrai dare un degno saluto dalla tv a qualcuno come Luo Reed. Fanne solo tesoro e cerca di vederci l'insegnamento da trarne.
Fai passare su di te il tempo del dolore, se Lou ti è stato così vicino e di aiuto durante i momenti brutti della tua vita, significa che la sua vita non è stata vana.
migi.mj
00lunedì 28 ottobre 2013 19:44
Re: Re:
frankie.teardrop, 28/10/2013 16:15:



ma sai cosa? Ho perso la mia cura, come se la musica oggi avesse perso il suo potere, ogni magia.





La ritroverai perchè ti cammina accanto [SM=g27817]

Questa è una intervista del 2011 (ma peccato tu non puoi vedere nemmeno questa suppongo), nonostante tutto è riuscito suo malgrado
a strapparmi un sorriso.
Giornalista fuori campo: "che direbbe ad un giovane che comincia oggi?"
Lou Reed :" Non direi niente non sono la persona adatta a cui
chiedere consigli, non ho un messaggio".
Un'altra domanda riguarda i talent show, gli chiedono cosa ne pensa
e lui "cosa sono i talent show? non ne ho mai visto uno"
E cmq guardare la sua espressione durante i pochi minuti di
questa intervista.... "non ha prezzo".


video.corriere.it/lou-reed-l-ultima-sperimentazione/6b7ffe1e-3f2e-11e3-849f-64e2...
rosamj
00lunedì 28 ottobre 2013 21:50
Riposa in pace.
frankie.teardrop
00martedì 29 ottobre 2013 06:39
Beh, grazie per la solidarietà umana [SM=g27823]
Ma insomma, sopravvivo comunque, mi ha insegnato troppi trucchi questo immenso monumento della musica. [SM=g27828] Tra parentesi, senza nessuna ombra polemica chė capisco benissimo il nobile intento: il "riposa in pace" detto a lou reed un po' mi fa ridere, perché se riposa in pace lui, stanno svegli tutti gli altri perché starà facendo un casino bestiale tanto che se sta suonando vicino ad una fonderia in attività, sono quelli della fonderia che escono a lamentarsi per il gran casino che si sente... [SM=g27828]
Guardate, ancora: se esiste un posto dove ci si ritrova dopo morti, sono subito accorsi ludwig, amadeus, Johann, gente così per essere i primi a presentarsi e a stringergli la mano, ma anche adorno, perché davvero è partito da lì e ha voltato una pagina importante, credo che chiunque lo senta e la sua lezione sarà nei libri di storia fra un secolo. Insomma, va be', lasciatemi immaginare ste cose iper gloriose e patetiche ancora per qualche ora visto che non mi sono ripreso del tutto.
Ah, sull'intervista, che non vedo ma penso più per la connessione lenta che per censura (ma oggi Pechino e' blindatissima per i fattacci di ieri e quindi c'è iper censura dovunque): ah caz, ma vedi che dava sempre la risposta che avrei dato io? Ma che uomo magnifico che era. Non sapevo molto di cosa pensasse, non mi interessa quasi nulla della vita dei miei eroi, ma ero...nah, diciamo che confidavo che si disinteressasse di tutte quelle bambinate apocalittiche che rintrucilliscono ancora di più i tele dipendenti.
Ma francamente non dovrebbe essere necessario il parere di lou reed per sancire cose sotto l'evidenza di chiunque, come la stupidaggine di un talent show, tutto ciò che non dovrebbe essere la musica. Poi, liberi di guardarlo ma ne esci scemo e svilito anche se credi di esserne distaccato, sono cose che peggiorano e basta.

Edit: questa la voglio aggiungere prima che cada il silenzio definitivo sull'argomento. Tempo: pochi anni fa. Occasione: concerto a gargnano di... Non mi ricordo se di laurie anderson o lou reed,lo so pazzesco non sapere di chi dei due, ma in ogni caso viaggiavano insieme e probabilmente se andavi almeno vedevi tutti e due, perché alloggiavano li dove lou reed faceva degli studi. Gargnano e' paesino sul lago di Garda, non troppo distante da casa mia, ma un po' si. Poi era un concerto in un club che si è no teneva cinquanta persone, roba stratosferica stare a contatto con... Boh, facciamo tutti e due. Ma insomma, dai mi dico, vedrai che ritorna, dai, torni di notte, dai, domani lavori, dai c'è quella stronza da andare a trovare, dai dai e dai, e così finisco per non andare. Ecco, mai più tornato in Italia, e adesso ciccia. Bella supposta.
migi.mj
00martedì 29 ottobre 2013 09:50
Re:
frankie.teardrop, 29/10/2013 06:39:

perché starà facendo un casino bestiale tanto che se sta suonando vicino ad una fonderia in attività, sono quelli della fonderia che escono a lamentarsi per il gran casino che si sente... [SM=g27828]





gli starà sparando a palla MMM [SM=x47979]
(Miss Piggy)
00martedì 29 ottobre 2013 13:09
Francamente non so cosa aggiungere, e scriverei solo banalità, ma tu Frankie, sei uno dei primi a cui ho pensato quando ho saputo.
Non è ancora stato postato, quindi, a futura memoria, non può mancare il tweet di Monsignor Ravasi, che ha già fatto il giro del mondo....



migi.mj
00martedì 29 ottobre 2013 13:20
Devo postarla [SM=g27836] fa male per quanto è bella
youtu.be/a4VuHHqIBqI
Sweet Jane

e qui un altro omaggio, un altro rimasto folgorato, Eddy Cilia:

"Da un articolo su Billie Holiday pubblicato per la prima volta su “Blow Up”, n.91, dicembre 2005, e ripreso nel 2007 nella raccolta Scritti nell’anima, Tuttle Edizioni.

“Mi sono accostato ai Velvet Underground, durante un’adolescenza sciatta parzialmente redenta dalla scoperta della musica e da poco altro, grazie a un album non loro e a una fotografia. L’album è “Rock’n’Roll Animal”, fumigante live in cui Lou Reed rileggeva hard quattro classici della sua vellutata gioventù. Ventiquattro anni dopo rammento ancora il momento in cui la Intro è trafitta dal riff di Sweet Jane come un’epocale epifania. “

Da “Una minacciosa innocenza”. Pubblicato su “Extra”, n.4, inverno 2002.

Ecco, volevo solo dirvi che la mia vita cambiò per sempre la prima volta che ascoltai questa cosa qui e c’è un istante preciso, a 3:19, nel quale cambiò. Volevo solo dirvi che nulla sarebbe stato lo stesso, senza, e che, naturalmente, non ci sarebbe mai stato un Venerato Maestro Oppure."

venerato-maestro-oppure.com/2013/10/27/lou-reed-1942-2013/
rossijack
00mercoledì 30 ottobre 2013 07:50
Mi spiace o altra frase retorica non e' da me,poi dopo le belle righe dettate dall'emozione di Frankie(mi ripeto,proponiti a qualche rivista di critica musicale!)ancora di piu'...la morte non toglie nulla a certi artisti, perche' comunque sopravviveva nella memoria anche senza sfornare un Cd all'anno,faceva comunque parte della nostra memoria musicale,anzi la rafforza ...
Quanto ai personaggi di cui sopra, hanno bisogno di sentirsi parte della massa e fingere di partecipare per sentire che esistono|
frankie.teardrop
00mercoledì 30 ottobre 2013 15:39
Re:
rossijack, 30/10/2013 07:50:

Mi spiace o altra frase retorica non e' da me,poi dopo le belle righe dettate dall'emozione di Frankie(mi ripeto,proponiti a qualche rivista di critica musicale!)ancora di piu'...la morte non toglie nulla a certi artisti, perche' comunque sopravviveva nella memoria anche senza sfornare un Cd all'anno,faceva comunque parte della nostra memoria musicale,anzi la rafforza ...
Quanto ai personaggi di cui sopra, hanno bisogno di sentirsi parte della massa e fingere di partecipare per sentire che esistono|



Ehm, questa volta ti rispondo e così ti ringrazio anche per gli altri messaggi.
Edit* sono un esperto di anti-gufaggio, quindi taglio la mia originaria risposta che se la scrivo poi va a finire male [SM=g27828]
Incrociamo le dita...
AntonellaP85
00mercoledì 30 ottobre 2013 16:24
Nessuno più di noi probabilmente può comprendere il dolore causato dalla scomparsa del proprio idolo...
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