L'articolo di Fegiz e puntualizzazioni per la campagna "anti-Sony"

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clarence82
00martedì 30 aprile 2002 10:21
«Michael Jackson boicottato»
I fan: un complotto per strappargli i diritti sulle canzoni dei Beatles
La Sony boicotterebbe «Invincible», l’ultimo album di Michael Jackson, per oscure strategie con obiettivo finale di strappare all’artista la proprietà delle canzoni dei Beatles (le cui edizioni sono state acquistate oltre dieci anni fa dalla rockstar per una cifra di circa 50 milioni di dollari, 60 milioni di euro). All’accusa dei fan club del cantante, che da alcune settimane rimbalza su Internet, la Sony Usa replica con il silenzio, quella italiana con circostanziate smentite ufficiose. Qual è la versione dei fan? «Nel marzo 2002, dopo soltanto sei mesi dalla pubblicazione - si legge nel comunicato congiunto dei tre maggiori fan club mondiali del cantante -, la promozione di "Invincible" da parte della Sony è cessata del tutto, il disco è scomparso da ogni classifica e non c’è speranza che ci ritorni in assenza di pubblicità. Il disco ha venduto oltre 5 milioni di copie in soli tre mesi e ha una potenzialità di crescita ulteriore attraverso altri singoli».
Ma perché la major dovrebbe mettere in atto una strategia così masochista? I fan non lo scrivono ufficialmente, ma nelle loro chat via Internet le accuse investono il grande capo della Sony, Tommy Mottola, l’ex marito di Mariah Carey, che vorrebbe mettere in difficoltà finanziarie il cantante chiedendo presto conto degli anticipi colossali versati alla star prima dell’uscita del disco e non coperti dalle vendite effettive. L’obiettivo sarebbe, alla vigilia della scadenza del contratto (che prevede ancora la consegna di una compilation con alcuni inediti per il 2003), un Jackson indebitato fino al collo e costretto a cedere, per pareggiare i conti, le canzoni dei Beatles.
Così, superate le tradizionali rivalità, i club, attraverso www.planetjackson.com , www.angel.de , www.mjni.com , hanno lanciato una campagna congiunta. Il primo passo concreto mercoledì scorso a New York con una manifestazione davanti alla sede della Sony e il pomeriggio all’Apollo Theatre dove Jackson ha cantato per finanziare il partito democratico (biglietti da 300 a 5000 dollari). A chi si rivolge al fan club viene fornito anche un elenco di e-mail dei dirigenti Sony che sarebbero responsabili del boicottaggio. Viene raccomandato di usare un linguaggio civile e professionale e di non inviare parolacce o insulti. Molti hanno intasato i fax e i centralini della Sony con continue chiamate. Secondo alcune fonti, altri 13 fan club europei di Michael Jackson (tra cui uno italiano) sono pronti a unirsi alla crociata.
E Jackson? Ha inviato un messaggio registrato ai fan (ascoltabile a pagamento, ma non dall’Italia): «Salve, sono Michael Jackson. Voglio che tutti i miei fan sappiano che voglio loro molto bene. Tutto quello che faccio dipende da voi e voglio ringraziarvi per il sostegno che date a me e alla mia carriera». «I fan club hanno molti meriti - commenta Massimo Bonelli, direttore generale di Epic, la divisione Sony che si occupa della star -, ma talvolta si innamorano di leggende metropolitane. Sarebbe suicida per noi non venire incontro alla richieste del mercato sull’ultimo disco di Jackson. La storia del complotto non sta in piedi». Rispondono i fan italiani: «Sulle vicende Jackson la Sony italiana, da sempre, è la meno informata. Il fatto che cadano dalle nuvole non ci stupisce».

Mario Luzzatto Fegiz

grazie a sugar rose per l'articolo



Per chi avesse intenzione di mandare e-mail, fare telefonate, chiamare la Sony è invitato a mandare la propria adesione a invincible@mjni.com



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