Jackson atto secondo

Riprende il processo ai danni del Re del Pop

Mentre Michael Jackson era impegnato a Wasghington in una campagna di sensibilizzazione contro l'Aids, a Santa Barbara, in California, si è svolta venerdì scorso l'udienza preliminare del procedimento che dovrà stabilire se sussistono prove sufficienti a istruire il processo che lo vede accusato di molestie sessuali contro un minore.
Il dibattimento di qualche giorno fa è stato però messo in ombra dalla testimonianza presentata ad un Gran Giurì segreto dal sostituto procuratore del distretto di Santa Barbaba, Tom Sheddon. Se i membri del Gran Giuri' dovessero stabilire che le prove sono sufficienti, i risultati dell'udienza preliminare saranno ininfluenti.
Jackson è stato accusato nel 2003 di 7 reati di molestie sessuali contro un ragazzino minore di 14. La pop star si difende sostenendo che si tratta di "una grande bugia".
Nel frattempo, i legali del cantante hanno avuto accesso a perizie psichiatriche effettuate in passato sull'accusatore. Le perizie erano state effettuate nel 2000 nel corso di un processo intentato dalla famiglia dell'accusatore ai dirigenti di un grande magazzino: le guardie di sicurezza avevano malmenato alcuni membri della famiglia sospettandoli di furto.
In parallelo alle udienze preliminari, un Gran Giurì sta conducendo sedute a porte chiuse, ascoltando alcuni dei testimoni chiave della vicenda, compreso l'accusatore (che adesso ha 14 anni) e il procuratore di Santa Barbara Tom Sneddon.

Insomma, niente di nuovo sul fronte californiano.

da mtv.it

già, nessuna novità...

Uffy.....