Sul numero di Ottobre di XL è uscita un'intervista fatta a Will.i.am dove verso la fine parla di Michael. C'è anche una piccola foto di MJ ai WMA scorsi. Vi trascrivo qua il testo:
[...] E allora come sarà l'album che segnerà il suo ritorno dopo anni di silenzio e beghe legali? Un'altra domanda che rischia di essere sbagliata. Will.i.am diventa di nuovo serio e taciturno.
"Beh, non posso parlare. E' il suo disco". Tace per un attimo e poi l'eccitazione prende il sopravvento:
"Cavolo, è difficile trovare le parole per descrivere il lavoro con lui. Posso dire che quando va via dallo studio qualcosa è cambiato. C'è magia.
Tutte quele storie sui suoi comportamente assurdi, sulla fobia per le persone e la fissazione per la maschera dell'ossigeno?
Sono stupidaggini! Non è una persona complicata, ma è complicato lavorare con lui. Voglio dire, ho lavorato con Justin Timberlake: tutto quello che ho fatto allora è stato dire: "Ok, Justin, tu eri un *NSYNC, vero? Molto carino! Continuiamo a fare cose carine e cool".
Quando lavori con Michael Jackson pensi invece che lui è i Jackson5, i gloriosi anni della Motown, Off the Wall, il catalogo dei Beatles. Come fare a lavorare a un disco che viene dopo quel best seller di Thiller? Rischi di essere schiacciato dalla responsabilità, di perdere la testa. Così abbiamo entrambi deciso di non metterci in competizione con questo passato ingombrante. Stiamo solo cercando di scrivere melodie che durino per sempre. Lui è ancora in forma smagliante. Ha anche scritto un pezzo che si intitola "I'm still the King", sono ancora il re. Ma non sappiamo ancora il titolo del disco nè quando uscirà. D'altronde ci ha abituato a queste cose. E' o non è Michael Jackson?" Niente male, quindi, lavorare con il tuo idolo. [...]
fonte: la Repubblica XL
trascrizione Valentina DBG