Il nostro vero Problema? Non avere Problemi...

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Vito302
00giovedì 10 marzo 2005 20:53
E' straordinaria e davvero imprevedibile la vita...

... Per non parlare delle persone e del loro modo di agire e di pensare.
Paragonandoci al passato, la nostra vita risulta essere davvero fin troppo facile e non avendo dei reali problemi a cui attingere, ce li creiamo ingigantendoli per farli sembrare veri agli occhi degli altri.

Oggi è una giornata come le altre, ma nella mia testa c'è qualcosa che non va...
Forse mi rendo conto di ingigantire troppo le cose e i problemi che a volte sembrano insormontabili ma che al cospetto di certe situazioni a noi lontane, davvero scompaiono!

Ma allora è vero che senza la sofferenza non si potrebbe apprezzare la felicità?

La società si è evoluta e con lei noi, siamo più esigenti e più aperti in ogni fronte.
Questo ci ha portati a vivere la vita forse troppo diversamente da come si dovrebbe viverla in fondo...

Non c'è più posto per la semplicità?
setolo
00giovedì 10 marzo 2005 20:58
Re:

Scritto da: Vito302 10/03/2005 20.53
E' straordinaria e davvero imprevedibile la vita...

... Per non parlare delle persone e del loro modo di agire e di pensare.
Paragonandoci al passato, la nostra vita risulta essere davvero fin troppo facile e non avendo dei reali problemi a cui attingere, ce li creiamo ingigantendoli per farli sembrare veri agli occhi degli altri.

Oggi è una giornata come le altre, ma nella mia testa c'è qualcosa che non va...
Forse mi rendo conto di ingigantire troppo le cose e i problemi che a volte sembrano insormontabili ma che al cospetto di certe situazioni a noi lontane, davvero scompaiono!

Ma allora è vero che senza la sofferenza non si potrebbe apprezzare la felicità?

La società si è evoluta e con lei noi, siamo più esigenti e più aperti in ogni fronte.
Questo ci ha portati a vivere la vita forse troppo diversamente da come si dovrebbe viverla in fondo...

Non c'è più posto per la semplicità?



questo è ovvio
come fai ad apprezzare una cosa e dire che è buona senza aver provato l'opposto?

la semplicità?
esiste
ma non è fatta per l'uomo...
-Bass-
00giovedì 10 marzo 2005 21:16
Re:

Scritto da: Vito302 10/03/2005 20.53
E' straordinaria e davvero imprevedibile la vita...

... Per non parlare delle persone e del loro modo di agire e di pensare.
Paragonandoci al passato, la nostra vita risulta essere davvero fin troppo facile e non avendo dei reali problemi a cui attingere, ce li creiamo ingigantendoli per farli sembrare veri agli occhi degli altri.

Oggi è una giornata come le altre, ma nella mia testa c'è qualcosa che non va...
Forse mi rendo conto di ingigantire troppo le cose e i problemi che a volte sembrano insormontabili ma che al cospetto di certe situazioni a noi lontane, davvero scompaiono!

Ma allora è vero che senza la sofferenza non si potrebbe apprezzare la felicità?

La società si è evoluta e con lei noi, siamo più esigenti e più aperti in ogni fronte.
Questo ci ha portati a vivere la vita forse troppo diversamente da come si dovrebbe viverla in fondo...

Non c'è più posto per la semplicità?



saggia considerazione la tua.
un antico detto tibetano recita:

"la sofferenza è causata dal desiderio (in quanto soffriamo quando non abbiamo cio' che desideriamo , nota di Bass)
quindi eliminando il desiderio
sconfiggeremo anche la sofferenza".[SM=g27818]

al di là della difficile realizzazione( a livello pratico ) della frase sopracitata, credo che la maggior parte dei nostri problemi siano da attribuirsi alle classiche "pippe mentali".[SM=g27823]

a parte i problemi seri, ovviamente.

IMHO
-Bass-
00giovedì 10 marzo 2005 21:18
Re: Re:

Scritto da: setolo 10/03/2005 20.58


questo è ovvio
come fai ad apprezzare una cosa e dire che è buona senza aver provato l'opposto?




non è sempre cosi'
ad esempio, non credo (correggimi se sbaglio) che tu abbia mai sofferto la fame, tuttavia apprezzi il fatto di poterti nutrire come e quando vuoi.
Credo che dipenda dalle situazioni[SM=g27823]
Vito302
00giovedì 10 marzo 2005 22:29
Re: Re: Re:

Scritto da: -Bass- 10/03/2005 21.18


non è sempre cosi'
ad esempio, non credo (correggimi se sbaglio) che tu abbia mai sofferto la fame, tuttavia apprezzi il fatto di poterti nutrire come e quando vuoi.
Credo che dipenda dalle situazioni[SM=g27823]



Già...
Ottimo esempio.
Credo anche che i media hanno imposto un filone da seguire, quasi preimpostato e con loro anche la publicità, etc...
O meglio è l'abbondanza della loro presenza a pregiudicare le nostre scelte.
Lo stile di vita da seguire?
Comprare questo perchè è firmato, fare questo perchè lo fanno gli altri, seguire la moda perchè altrimenti non sei Trend, etc...

"Il loro è un lavaggio del cervello ma fatto con stile."

Credo anchè che l'uomo si è sempre esposto alla sofferenza perchè in fondo, è sadico.
Quante volte ci capita di fare delle scelte che, pur sapendo di sbagliare, facciamo cmq?
In realtà delineare un processo mentale calcolabile dell'uomo è impossibile.
Bisognerebbe considerare i vari processi di assimilazione ed alaborazione di ogni singolo individuo ed in seguito, delinearne i vari processi mentali inglobando tutto ciò che lo circonda.

Praticamente un'impresa impossibile anche per Tom Cruise! [SM=g27828]

Ma allora come fare per dare delle risposte a quelle domande che in principio, non conoscono certezze?
-Bass-
00giovedì 10 marzo 2005 23:26
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Vito302 10/03/2005 22.29


Già...
Ottimo esempio.
Credo anche che i media hanno imposto un filone da seguire, quasi preimpostato e con loro anche la publicità, etc...
O meglio è l'abbondanza della loro presenza a pregiudicare le nostre scelte.
Lo stile di vita da seguire?
Comprare questo perchè è firmato, fare questo perchè lo fanno gli altri, seguire la moda perchè altrimenti non sei Trend, etc...

"Il loro è un lavaggio del cervello ma fatto con stile."

Credo anchè che l'uomo si è sempre esposto alla sofferenza perchè in fondo, è sadico.
Quante volte ci capita di fare delle scelte che, pur sapendo di sbagliare, facciamo cmq?
In realtà delineare un processo mentale calcolabile dell'uomo è impossibile.
Bisognerebbe considerare i vari processi di assimilazione ed alaborazione di ogni singolo individuo ed in seguito, delinearne i vari processi mentali inglobando tutto ciò che lo circonda.

Praticamente un'impresa impossibile anche per Tom Cruise! [SM=g27828]

Ma allora come fare per dare delle risposte a quelle domande che in principio, non conoscono certezze?



e ti diro' di più. i media ti OBBLIGANO a compiere certe scelte, perchè altrimenti la società stessa ti esclude!
mi ricordo che quando andavo alle scuole elementari nessuno faceva caso al mio abbigliamento. oggi invece vedo che prendono per il culo mio nipote che fa la 2^ elementare, magari perchè non ha le Nike stracazzute (e a ragione, visto che, con la velocità alla quale crescono i bambini, si cambiano ogni 2 mesi).. Il termine "lavaggio del cervello fatto con stile" è proprio la definizione adatta.
Cmq hai ragione, ci esponiamo ad un sacco di problemi che in verità non esistono. quando passiamo un lungo periodo cosiddetto "tranquillo" ci chiediamo il perchè di tutta questa tranquillità. vale a dire, non la riteniamo normale, perchè pensiamo che le tribolazioni siano la normalità delle cose, mentre almeno in teoria non dovrebbe essere cosi'!
Ho sempre pensato che comunque i cosidetti "problemi" comuni delle persone fruttino denaro sonante ai potenti, che quindi non avrebbero nessun vantaggio a toglierceli di torno (senno' chi mantiene i loro vizi?). Prendi ad esempio (ipotesi) la depressione. pare che le case farmaceutiche, nel caso la percentuale di persone sofferenti di depressione venga dimezzata, ebbene le case farmaceutiche avrebbero un crollo considerevole delle vendite. stessa cosa dicasi per altri tipi di malanni. (e ti posso assicurare, avendoli studiati abbastanza, che i farmaci antidepressivi fungono per lo più da "presa per il culo". ossia, servono a farti credere di star meglio, ma non è che il loro p.a. sia cosi' determinante).
Naturalmente questo discorso si puo' applicare in tutto.
bello sto topic comunque[SM=g27811]
Vito302
00giovedì 10 marzo 2005 23:46
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: -Bass- 10/03/2005 23.26


e ti diro' di più. i media ti OBBLIGANO a compiere certe scelte, perchè altrimenti la società stessa ti esclude!
mi ricordo che quando andavo alle scuole elementari nessuno faceva caso al mio abbigliamento. oggi invece vedo che prendono per il culo mio nipote che fa la 2^ elementare, magari perchè non ha le Nike stracazzute (e a ragione, visto che, con la velocità alla quale crescono i bambini, si cambiano ogni 2 mesi).. Il termine "lavaggio del cervello fatto con stile" è proprio la definizione adatta.
Cmq hai ragione, ci esponiamo ad un sacco di problemi che in verità non esistono. quando passiamo un lungo periodo cosiddetto "tranquillo" ci chiediamo il perchè di tutta questa tranquillità. vale a dire, non la riteniamo normale, perchè pensiamo che le tribolazioni siano la normalità delle cose, mentre almeno in teoria non dovrebbe essere cosi'!
Ho sempre pensato che comunque i cosidetti "problemi" comuni delle persone fruttino denaro sonante ai potenti, che quindi non avrebbero nessun vantaggio a toglierceli di torno (senno' chi mantiene i loro vizi?). Prendi ad esempio (ipotesi) la depressione. pare che le case farmaceutiche, nel caso la percentuale di persone sofferenti di depressione venga dimezzata, ebbene le case farmaceutiche avrebbero un crollo considerevole delle vendite. stessa cosa dicasi per altri tipi di malanni. (e ti posso assicurare, avendoli studiati abbastanza, che i farmaci antidepressivi fungono per lo più da "presa per il culo". ossia, servono a farti credere di star meglio, ma non è che il loro p.a. sia cosi' determinante).
Naturalmente questo discorso si puo' applicare in tutto.
bello sto topic comunque[SM=g27811]



Grazie! [SM=g27811]
Guarda, mi hai sollevare un problema che attenzionavo qualche giorno fa.

I grandi dirigenti, quando immettono qualcosa nel mercato, pensano: "Creiamo qualcosa di perfetto per avere successo", ma poi ribattono gli altri dicendo: "ma non ci convine.. Perchè invece non facciamo un prodotto con dei limiti che obblighino il compratore ad apportare delle modifiche (naturalmente a pagamento) saltuariamente?".
Un esempio eclatante è il Computer... chi di voi non è costretto o prima o poi a portarlo in riparazione?
E così come hai detto tu il discorso potrebbe estendersi all'infinito.

Forse la tecnologia non ci ha portato altro che problemi, oppure siamo noi a non saper reggere tali evoluzioni, in così breve tempo?
Siamo davvero pronti all'era computerizzata o in realtà, la nostra "Heidi" interiore ci dice di fuggire in montagna con le nostre belle caprette paffute a svolgere una vita normalissima?

Ma sarò questa la scelta giusta? Perchè così facendo non facciamo altro che fossilizzare la nostra intelligenza, impigliandoci in una ragnatela di staticità e ignoranza...
E ancora, dove portarà questa continua ricerca del sapere?

Siamo davvero capaci di dare delle riposte...
Ma soprattutto, perchè devono per forza esistere delle risposte a tutte le nostre domande?

[Modificato da Vito302 10/03/2005 23.51]

setolo
00giovedì 10 marzo 2005 23:51
adesso passeranno a
LA vita è solo un viaggio di durata variabile piena di emozioni senza alcun significato?[SM=g27829]
L'uomo ha sempre voluto risposte alle sue domande...
e a quelle in cui non trovava risposta creava il "dio" di turno...
discorso trito e ritrito...
-Bass-
00giovedì 10 marzo 2005 23:57
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Vito302 10/03/2005 23.46


Grazie! [SM=g27811]
Guarda, mi hai sollevare un problema che attenzionavo qualche giorno fa.

I grandi dirigenti, quando immettono qualcosa nel mercato, pensano: "Creiamo qualcosa di perfetto per avere successo", ma poi ribattono gli altri dicendo: "ma non ci convine.. Perchè invece non facciamo un prodotto con dei limiti che obblighino il compratore ad apportare delle modifiche (naturalmente a pagamento) saltuariamente?".
Un esempio eclatante è il Computer... chi di voi non è costretto o prima o poi a portarlo in riparazione?
E così come hai detto tu il discorso potrebbe estendersi all'infinito.

Forse la tecnologia non ci ha portato altro che problemi, oppure siamo noi a non saper reggere tali evoluzioni, in così breve tempo?
Siamo davvero pronti all'era computerizzata o in realtà, la nostra "Heidi" interiore ci dice di fuggire in montagna con le nostre belle caprette paffute a svolgere una vita normalissima?

Ma sarò questa la scelta giusta? Perchè così facendo non facciamo altro che fossilizzare la nostra intelligenza, impigliandoci in una ragnatela di staticità e ignoranza...
E ancora, dove portarà questa continua ricerca del sapere?

Siamo davvero capaci di dare delle riposte e soprattutto, perchè devono per forza esistere delle risposte a tutte le domande?



bisongerebbe definire il concetto di "evoluzione".

a mio avviso non serve a nulla che il nostro mondo si evolva (leggi: macchine, telefoni, mezzi di trasporto, ecc ecc) quando noi non siamo pronti a reggere il peso di questi cambiamenti.
Non a caso, infatti, i più grossi "mali dell'anima" (cosi' definiti da nonricordopiùchi) sono del nostro secolo, che coincide con il progresso tecnologico.
Credo che, molte volte, sia più felice il semplice contadino sui pascoli, isolato dal mondo, immerso nella sua semplicità e grato alla natura solo per il fatto di essere vivo, piuttosto che il super manager circondato da aggeggi tecnologici, super car e borse di pelle umana, e preoccupato di far soldi e scopare a più non posso. mio parere, ovviamente.
un'altra cosa.epoche come il medioevo (tempo di grandi scoperte e grandi uomini) hanno dimostrato che lo sviluppo e l'evoluzione dell'intelligneza umana non corrisponde necessariamente con lo sviuppo tecnologico.

guarda, posso dirti che personalmente ho la fortuna di poter disporre, nei week end, di un posto cosiddetto "isolato dal mondo" in cui poter ricaricare le pile. e mi chiedo,se non lo avessi, che impatto negativo avrebbe questa cosa nella vita di tutti i giorni[SM=g27817]
setolo
00venerdì 11 marzo 2005 00:00
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: -Bass- 10/03/2005 23.57


bisongerebbe definire il concetto di "evoluzione".

a mio avviso non serve a nulla che il nostro mondo si evolva (leggi: macchine, telefoni, mezzi di trasporto, ecc ecc) quando noi non siamo pronti a reggere il peso di questi cambiamenti.
Non a caso, infatti, i più grossi "mali dell'anima" (cosi' definiti da nonricordopiùchi) sono del nostro secolo, che coincide con il progresso tecnologico.
Credo che, molte volte, sia più felice il semplice contadino sui pascoli, isolato dal mondo, immerso nella sua semplicità e grato alla natura solo per il fatto di essere vivo, piuttosto che il super manager circondato da aggeggi tecnologici, super car e borse di pelle umana, e preoccupato di far soldi e scopare a più non posso. mio parere, ovviamente.
un'altra cosa.epoche come il medioevo (tempo di grandi scoperte e grandi uomini) hanno dimostrato che lo sviluppo e l'evoluzione dell'intelligneza umana non corrisponde necessariamente con lo sviuppo tecnologico.

guarda, posso dirti che personalmente ho la fortuna di poter disporre, nei week end, di un posto cosiddetto "isolato dal mondo" in cui poter ricaricare le pile. e mi chiedo,se non lo avessi, che impatto negativo avrebbe questa cosa nella vita di tutti i giorni[SM=g27817]



anche in questo caso dipende...
c'è gente che si ricarica in città...
solitamente(credo)si cerchi il posto + simile a quello che noi definiamo "CASA"...[SM=g27823]
Vito302
00venerdì 11 marzo 2005 00:03
Re:

Scritto da: setolo 10/03/2005 23.51
adesso passeranno a
LA vita è solo un viaggio di durata variabile piena di emozioni senza alcun significato?[SM=g27829]
L'uomo ha sempre voluto risposte alle sue domande...
e a quelle in cui non trovava risposta creava il "dio" di turno...
discorso trito e ritrito...



Non so tu, ma se io non vedo non credo o meglio non sempre..

Evito qualsiasi affermazione che offenda la mia ragione!

Chi mi dice che esistono gli alinei o se Dio è sceso realmente sulla terra?
La visione che propina la chiesa ai suoi "fedeli" è surreale, la fede è tutto ma in realtà non è che un appiglio per condensare le proprie paura del "post morte".
Ed è su questo che la chiesa si sofferma, scrutando in noi le nostre paure, minimizzando la nostra razionalità ed eliminando qualsiasi forma di ragionamento mentale.
Sinceramente, non sono mai stato daccordo ad ascoltare ciò che mi viene detto solo perchè quel qualcuno è un qualcosa di irreale..

Fino a prova contraria, siamo dotati di ragione... e allora perchè non usarla sempre, senza dare nulla per certo?

[Modificato da Vito302 11/03/2005 0.14]

setolo
00venerdì 11 marzo 2005 00:05
Re: Re:

Scritto da: Vito302 11/03/2005 0.03


Non so tu, ma se io non vedo non credo o meglio non sempre..

Evito qualsiasi affermazione che offendai la mia ragione!

Chi mi dice che esistono gli alinei o se Dio è sceso realmente sulla terra?
La visione che propina la chiesa ai suoi "fedeli" è surreale, la fede è tutto ma in realtà non è che un appiglio per condensare le proprie paura del "post morte".
Ed è su questo che la chiesa si sofferma, scrutando in noi le nostre paura, minimizzando la nostra razionalità ed eliminando qualsiasi forma di ragionamento mentale.
Sinceramente, non sono mai stato daccordo ad ascoltare ciò che mi viene detto solo perchè quel qualcuno è un qualcosa di irreale..

Fino a prova contraria, siamo dotati di ragione... e allora perchè non usarla sempre, senza dare nulla per certo?



certo
è sempre meglio usare la ragione...
ma tu quello che non riesci a spiegare lo ignori?
non credo proprio...
-Bass-
00venerdì 11 marzo 2005 00:05
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: setolo 11/03/2005 0.00


anche in questo caso dipende...
c'è gente che si ricarica in città...
solitamente(credo)si cerchi il posto + simile a quello che noi definiamo "CASA"...[SM=g27823]



ovvio,

il problema è che molte volte l'uomo dimentica la sua vera identità
e si identifica nelle tecnologia, ecc.

vivere invece (ipotesi) in posti privi di "distrazioni" ti riporta alla realtà. ossia quella che nudi siamo nati e nudi (in teoria) dovremmo morire[SM=g27828]
-Bass-
00venerdì 11 marzo 2005 00:07
Re: Re:

Scritto da: Vito302 11/03/2005 0.03


Non so tu, ma se io non vedo non credo o meglio non sempre..

Evito qualsiasi affermazione che offendai la mia ragione!

Chi mi dice che esistono gli alinei o se Dio è sceso realmente sulla terra?
La visione che propina la chiesa ai suoi "fedeli" è surreale, la fede è tutto ma in realtà non è che un appiglio per condensare le proprie paura del "post morte".
Ed è su questo che la chiesa si sofferma, scrutando in noi le nostre paura, minimizzando la nostra razionalità ed eliminando qualsiasi forma di ragionamento mentale.
Sinceramente, non sono mai stato daccordo ad ascoltare ciò che mi viene detto solo perchè quel qualcuno è un qualcosa di irreale..

Fino a prova contraria, siamo dotati di ragione... e allora perchè non usarla sempre, senza dare nulla per certo?



quoto al 100 per cento
setolo
00venerdì 11 marzo 2005 00:08
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: -Bass- 11/03/2005 0.05


ovvio,

il problema è che molte volte l'uomo dimentica la sua vera identità
e si identifica nelle tecnologia, ecc.

vivere invece (ipotesi) in posti privi di "distrazioni" ti riporta alla realtà. ossia quella che nudi siamo nati e nudi (in teoria) dovremmo morire[SM=g27828]



esatto ipotesi
e ciò riporta all'osservazione che hai fatto prima sulla mia frase
bisogna provarla...
e se il pastorello lassù sulle montagne volesse di +?
volesse vedere cosa c'è oltre alle montagne?
-Bass-
00venerdì 11 marzo 2005 00:09
Re: Re: Re:

Scritto da: setolo 11/03/2005 0.05


certo
è sempre meglio usare la ragione...
ma tu quello che non riesci a spiegare lo ignori?
non credo proprio...



per qul che mi riguarda, se c'è qualcosa che non riesco a spiegare, sospendo il mio giudizio. che non significa ignorare..[SM=g27827]
Vito302
00venerdì 11 marzo 2005 00:09
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: -Bass- 10/03/2005 23.57


bisongerebbe definire il concetto di "evoluzione".

a mio avviso non serve a nulla che il nostro mondo si evolva (leggi: macchine, telefoni, mezzi di trasporto, ecc ecc) quando noi non siamo pronti a reggere il peso di questi cambiamenti.
Non a caso, infatti, i più grossi "mali dell'anima" (cosi' definiti da nonricordopiùchi) sono del nostro secolo, che coincide con il progresso tecnologico.
Credo che, molte volte, sia più felice il semplice contadino sui pascoli, isolato dal mondo, immerso nella sua semplicità e grato alla natura solo per il fatto di essere vivo, piuttosto che il super manager circondato da aggeggi tecnologici, super car e borse di pelle umana, e preoccupato di far soldi e scopare a più non posso. mio parere, ovviamente.
un'altra cosa.epoche come il medioevo (tempo di grandi scoperte e grandi uomini) hanno dimostrato che lo sviluppo e l'evoluzione dell'intelligneza umana non corrisponde necessariamente con lo sviuppo tecnologico.

guarda, posso dirti che personalmente ho la fortuna di poter disporre, nei week end, di un posto cosiddetto "isolato dal mondo" in cui poter ricaricare le pile. e mi chiedo,se non lo avessi, che impatto negativo avrebbe questa cosa nella vita di tutti i giorni[SM=g27817]



Credo che ognuno abbia il proprio angolo di relax psico-fisico.
Chi in montagna, chi con gli amici, chi bevendo una birra, etc..
Ogni persona vive il proprio benessere in modo diverso. L'importante è distaccarsi dal mondo reale, perchè un pò di sana meditazione fa bene sia al corpo che alla mente.

La meditazione non è altro che un continuo riflettere, togleteci questo e cosa ci rimane?
-Bass-
00venerdì 11 marzo 2005 00:11
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: setolo 11/03/2005 0.08


esatto ipotesi
e ciò riporta all'osservazione che hai fatto prima sulla mia frase
bisogna provarla...
e se il pastorello lassù sulle montagne volesse di +?
volesse vedere cosa c'è oltre alle montagne?



il discorso è complesso.
credo che il pastorello abbia il volere e l'intenzione di evolversi (materialmente). il problema non sta in questo; il problema sta nel fatto che noi dobbiamo controllare la tecnologia e l'evoluzione, e non il contrario.
se questa diventa causa di malessere, allora c'è qualcosa che non quadra!

e visto che l'uomo è scarsamente dotato di senso del limite..
setolo
00venerdì 11 marzo 2005 00:13
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: -Bass- 11/03/2005 0.11


il discorso è complesso.
credo che il pastorello abbia il volere e l'intenzione di evolversi (materialmente). il problema non sta in questo; il problema sta nel fatto che noi dobbiamo controllare la tecnologia e l'evoluzione, e non il contrario.
se questa diventa causa di malessere, allora c'è qualcosa che non quadra!

e visto che l'uomo è scarsamente dotato di senso del limite..



ma è dotato di senso del guadagno[SM=g27828]
finchè il guadagno sarà alto il limite sarà irraggiungibile...
-Bass-
00venerdì 11 marzo 2005 00:16
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: setolo 11/03/2005 0.13


ma è dotato di senso del guadagno[SM=g27828]
finchè il guadagno sarà alto il limite sarà irraggiungibile...



il mio discorso non era riferito solo al danaro

comunque siamo d'accordo[SM=g27828] [SM=g27828]

dopo tutto questo filosofeggiare mi fuma la testa, non sono abituato[SM=x47944]
setolo
00venerdì 11 marzo 2005 00:19
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: -Bass- 11/03/2005 0.16


il mio discorso non era riferito solo al danaro

comunque siamo d'accordo[SM=g27828] [SM=g27828]

dopo tutto questo filosofeggiare mi fuma la testa, non sono abituato[SM=x47944]



sì sì tu ti riferivi alla ricchezza interiore...
il tuo sta fumando?
io ho già chiamato i pompieri![SM=g27828]
Vito302
00venerdì 11 marzo 2005 00:19
Il pastorello non può volere di più...
Lui consce solo le sue pecore, il latte, la lana, la sua casetta di legno, i biscotti di sua moglie e la bellezza della natura che da sola, vale tutto!

Tutto questo, come detto nei miei post precedenti, nasce dalla conoscenza e dalla perseveranza del sapere.
Il discorso haimè è troppo complesso, perchè dovremmo considerare anche il vivere sociale che, nella cultura, ha un ruolo predominante.

[Modificato da Vito302 11/03/2005 0.23]

-Bass-
00venerdì 11 marzo 2005 00:21
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: setolo 11/03/2005 0.19


sì sì tu ti riferivi alla ricchezza interiore...
il tuo sta fumando?
io ho già chiamato i pompieri![SM=g27828]



occhio a non fare il 118 perchè senno' arrivo anche io (fumante)[SM=g27828] [SM=x47953]
setolo
00venerdì 11 marzo 2005 00:21
Re:

Scritto da: Vito302 11/03/2005 0.19
Il pastorello non può volere di più...
Lui consce solo le sue pecore, il latte, la lana, la sua casetta di legno, i biscotti di sua moglie e la bellezza della natura che da sola, vale tutto!

Tutto questo, come detto nei miei post precedenti, nasce dalla conoscenza e dalla perseveranza del sapere.
Il discorso haimè è troppo complesso, perchè dovremmo considerare anche il vivere sociale che, nella cultura, ha un rulo predominante.



non è vero...
perchè il pastorello si chiederà se c'è dell'altro...
ignora che ci sia
ma lo desidera
-Bass-
00venerdì 11 marzo 2005 00:23
Re:

Scritto da: Vito302 11/03/2005 0.19
Il pastorello non può volere di più...
Lui consce solo le sue pecore, il latte, la lana, la sua casetta di legno, i biscotti di sua moglie e la bellezza della natura che da sola, vale tutto!

Tutto questo, come detto nei miei post precedenti, nasce dalla conoscenza e dalla perseveranza del sapere.
Il discorso haimè è troppo complesso, perchè dovremmo considerare anche il vivere sociale che, nella cultura, ha un rulo predominante.




quello che dici tu è provato anche dal fatto che i nostri vecchi (almeno il mio...bis bis) non ha mai sentito la necessità di cambiare la sua posizione. in fondo , se tu stai bene, perchè dovresti cambiare?

forse perche l'uomo è dotato di senso distruttivo.[SM=x47953]

lo dico sempre: meglio gli animali[SM=g27828]
-Bass-
00venerdì 11 marzo 2005 00:25
Re: Re:

Scritto da: setolo 11/03/2005 0.21


non è vero...
perchè il pastorello si chiederà se c'è dell'altro...
ignora che ci sia
ma lo desidera



come si fa a volere una cosa se non si sa cos'è?[SM=g27818] [SM=g27833]
setolo
00venerdì 11 marzo 2005 00:25
sarà curioso di sapere se c'è dell'altro no?[SM=g27818]

[Modificato da setolo 11/03/2005 0.28]

-Bass-
00venerdì 11 marzo 2005 00:30
Re:

Scritto da: setolo 11/03/2005 0.25
perchè l'uomo crede negli E.T. se non sà cosa sono?



ma l'uomo immagina ci siano gli et, causa un calcolo statistico.
tu non potevi desiderare (esempio, ) una fiat punto nuova, prima che uscisse, perchè non sapevi nemmeno che cos'era!
il senso del mio discorso era questo
Vito302
00venerdì 11 marzo 2005 00:31
Re:

Scritto da: setolo 11/03/2005 0.25
sarà curioso di sapere se c'è dell'altro no?[SM=g27818]

[Modificato da setolo 11/03/2005 0.28]




Assolutamente no!
Perchè non parli con la vecchia generazione?
Ti basta vedere il loro astio verso la tecnologia... Ti racconteranno sicuramnete come facevano loro ai tempi e sicuramente ti diranno che il loro vivere, era migliore del nostro.
Quando ho parlato del vivere sociale, non l'ho fatto a caso!

[Modificato da Vito302 11/03/2005 0.35]

-Bass-
00venerdì 11 marzo 2005 00:32
Re:

Scritto da: setolo 11/03/2005 0.25
sarà curioso di sapere se c'è dell'altro no?[SM=g27818]

[Modificato da setolo 11/03/2005 0.28]



si, la curiosità ed il senso di evoluzione sono normali. il nocciolo del discorso è quantificare qiesta cosa, ecco tutto[SM=g27828]
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