Eternamente tuo, eternamente mia, eternamente nostri... (in corso). Rating: rosso

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sarajackson95
00giovedì 10 novembre 2011 16:09
Ciao a tutti, dato che sono una fan fiction dipendente, ho deciso di mettermi alla prova e ho cominciato a scrivere questa storia. Io ho fatto del mio meglio ma non so cosa ne penserete, non sono mai stata un brava a scrivere e direi che il mio 6 ad italiano ne è la prova. Ci tengo a puntualizzare che io, avendo solo 16 anni ed essendo un adolescente abbastanza “ribelle” scrivo senza pensare tanto ciò che mi viene in mente, la mia storia non parla di ragazzini alle prese con i primi baci o con i primi contatti, parla di persone adulte ma avendo la mia età sinceramente non so alla fine come funziona il mondo degli adulti, io ci provo, se non vi piace, vi prego di dirmelo, mi piacciono le critiche. Naturalmente mi ispiro, in parte a quello che succede a me, le scene che vengono descritte in parte le ho vissute…per la protagonista femminile mi sono ispirata direttamente a me stessa, immagino già che non condividerete molte delle sue scelte, in poco tempo capirete anche perché, ma voglio provarci. Mi hanno ispirato le altre fan fiction, sono scritte da persone che davvero sono bravissime, tante volte avrei voluto postare almeno il primo capitolo ma leggendo le altre storie mi convinco sempre di più che non ne vale la pena, sono troppo più belle, ma questa volta è diverso, io ci provo!

Eternamente Tuo, Eternamente Mia, ETERNAMENTE NOSTRI

CAPITOLO 1

La Terra è abitata da circa 6,5 miliardi di persone di età, cultura, religione, usi diversi. Ognuno ha le sue idee, ognuno ha un carattere ben preciso ed usa i propri mezzi per riuscire ad andare avanti e garantirsi uno stile di vita almeno accettabile. Nessuno si sarebbe mai e dico mai immaginato che, una come Noemi sarebbe riuscita ad entrare a far parte del cuore di una delle persone più dolci, speciali ma anche complicate della terra… eppure c’è riuscita!
Adesso la domanda sorge spontanea: CHI è NOEMI???
Noemi è nata il 19 maggio 1970 ad Arezzo, una città della Toscana. Fin da piccola ha dimostrato come era fatta, non è mai stata la tipica ragazza bella, acqua e sapone… in realtà è sempre stata l’opposto, cominciò a manifestare il suo carattere “poco elegante” con i suoi coetanei, quando c’era da fare a botte lei era sempre in mezzo, quando si trattava di fare il vero CASINO, quando si trattava di mettersi nei guai, lei era sempre pronta, forse è stato anche questo che l’ha portata a diventare quello che adesso è. . . Non è mai andata d’accordo con tutti, il suo odio per la sua generazione la mandava fuori di testa, lei era quella che doveva andare contro tutto e tutti. Era una femminista convinta, suonava con una delle sue migliori amiche in una Band, passava le sue giornate ascoltando musica, lei amava il sano e buon Rock, quello che ti manda fuori di testa, quello che ti fa fare le cose peggiori, quello che ti fa vivere ( e nel caso suo ti mette anche nei guai…). La musica era la sua vita, era una passione che condivideva con suo padre fin da quando era piccola, gli strumenti erano essenziali per lei, voleva diventare una musicista affermata, in realtà non le importava il successo, per lei l’importante era suonare e vivere di musica. Odiava l’amore, era una cosa che proprio non concepiva, guardava le sue amiche, tutte le mattine attaccate ai ragazzi, vere e proprie pomiciate prima di entrare in classe, molti dicevano che lei faceva così perché non la voleva nessuno, questo non era vero, aveva avuto anche qualche ragazzo ma li aveva lasciati tutti in poco tempo e senza tante spiegazioni, non credeva nel vero amore, in realtà lei rappresentava la ELIZABETH BENNET di Orgoglio e Pregiudizio dei giorni nostri, entrambe dicevano: SOLO IL VERO AMORE POTRà CONDURMI A SPOSARMI, RAGION PER CUI MORIRò ZITELLA… lei ci credeva fermamente, diceva che non si poteva vivere di Amore, sarebbe stata una vita sprecata, si poteva vivere solo di musica, alla fine dovette ricredersi anche se ci volle molto e molto tempo…
19 maggio 1990 New York .: al telefono:.
Noemi: Mamma io ancora non ci credo, sono in America, oddio è un sogno, mamma ti rendi conto? È il mio compleanno e sono nella grande Mela, dopo tanti anni passati in quella lurida città di Arezzo a scervellarmi pensando ad un modo per scappare ed arrivare fin qui, ci sono, oddioooo!!!
Annamaria (mamma):d’accordo Noemi, capisco l’entusiasmo ma adesso calmati ancora io non riesco a credere che sei li tutta sola in una città così pericolosa, hai 20 anni solo oggi e già te ne si andata io…
Noemi: mamma ti devi fidare so quello che faccio, è la mia vacanza, è il mio momento, sogno questo posto da così tanto e adesso che ne ho l’opportunità me lo voglio vivere al massimo… non starai mica piangendo vero??
Annamaria: no ma sarà…(comincia a piangere), ti ricordi quello che mi hai promesso??
Noemi: assolutamente, quando torno mi metto sotto con lo studio, vado all’università e dopo mi laureo, poi mi sposo e ti faccio tanti nipotini, contenta??
Annamaria: Non fare la simpatica, tanto lo so che non lo farai mai, ormai ho perso tutte le speranza di avere una figlia normale, a volte penso che tu non venga da questo pianeta, io alla tue età ero prossima al matrimonio con tuo padre, ero innamorata e credevo nell’amore, poi abbiamo avuto te ed è stato tutto così meraviglioso, invece te??? Quali sono i tuoi piani?? Perché non vuoi ragionare, dovresti sposarti, avere dei figli, sarebbero le persone con cui condividere la vita, te, un marito e tanti bambini!!
Noemi: ma io sono sposata
Mamma: Ah davvero?? Con chi??
Noemi: con me stessa!
Mamma: ah, non ho più speranze . . . Hai portato i libri dietro vero??
Noemi: si mamma, ti prometto che cercherò anche di aprirli anche se New York chiama e la notte è giovane
Annamaria: ma smettila, ti passo il babbo che se non ti sente va fuori di testa
Paolo (babbo): come stai??
Noemi; ciao babbo, tutto bene sono arrivata da poco, sono qui in Hotel, il quartieri non è dei più sicuri ma tanto starò attenta, cosa mi può succedere no?? Sai, mentre arrivavo guardavo fuori dal finestrino del taxi e quello che ho visto ti posso dire che mi è piaciuto un casino
Paolo: bene, sono contento, è solo un regalo, te lo sei guadagnato ma stai attenta e non farci stare in pensiero, la mamma già non si sopporta…
Noemi: oddio prima al telefono non puoi capire quanto mi ha rotto le palle, sembra che non si fidi
Paolo (ride): ma dai cerca di capirla, sei la nostra unica bambina e…
Noemi : basta con questa storia non sono più una bambina…. A proposito, domani vado a visitare quello studio di registrazione, mi hanno fatto trovare il biglietto alla reception, speriamo di trovare qualcuno di famoso…
Paolo: mi raccomando chiamami dopo, voglio sapere tutto… Sono fiero di te, ti sei fatta valere sempre ed hai portato avanti la tua passione con dignità, brava!!
Noemi: Grazie Babbo,allora adesso vado, salutami tutti, mamma, nonni, zii, i miei adorati gattini, ok??
Babbo: d’accordo sentiamoci presto Ciaoo
Noemi: Ciao babbo ti voglio bene…
Appena chiusa la chiamata, si distese nel letto, aprì una valigia e trovò i suoi libri, aveva frequentato le magistrali e studiava per diventare psicologa, fare la maestra non le interessava, i bambini non li amava più di tanto anche se loro l’adoravano perché faceva ridere, lei preferiva studiare la gente, lo aveva sempre fatto, in poco tempo la camera era invasa da libri di psicologia, pedagogia, sociologia, filosofia, biologia,metodologia della ricerca, insomma, tutte materie leggere…
sarajackson95
00giovedì 10 novembre 2011 16:11
CAPITOLO 2

Il giorno dopo…
La sveglia suonò presto, dopo essersi riconessa con il mondo esterno fece una bella doccia calda e si vestì, naturalmente anche il suo stile la caratterizzava, indossava una maglietta dei Led- Zeppelin, pantaloni completamente strappati che si reggevano in piedi per miracolo (ed erano i suoi preferiti),converse nere distrutte, chiodo e borsa a tracolla con tutte le spille che raffiguravano i suoi gruppi preferiti, occhi truccatissimi di nero, capelli tinti di nero lasciati al vento… Il gruppo con cui avrebbe visitato gli studi di registrazione era formato da quasi 20 persone, tutti italiani curiosi di vedere cosa c’era li dentro, un altro sogno si stava realizzando. Il posto era enorme, foto dei gruppi che rappresentavano la sua vita erano appese ovunque ma di loro nessuna traccia, era contenta lo stesso, poteva respirare la loro stessa aria. Il problema arrivò quando trovò una chitarra autografata da Jimi HENDRIX appesa, non potè non avvicinarsi, per lei non esisteva più niente, solo lei e quella meravigliosa chitarra a cui senza farsi vedere cominciò a fare una miriade di foto…
Dopo essersi ripresa dallo “shock” notò che non c’era più nessuno, erano tutti spariti, si girò intorno ma era tutto vuoto, bella situazione, cominciò a girare per quei corridoi senza un punto di riferimento, quando in lontananza scorse una figura… si avvicinò…
Era girato di spalle, alto, indossava dei pantaloni neri, una camicia sgualcita, dei mocassini, capelli sciolti, neri e riccioli, un cappello e teneva in mano degli spartiti.
Noemi urlò: Scusa anche tu fai parte del gruppo in visita qui agli studi?????
Lui si girò timido e intimorito
Noemi: oddio no, non ci credo, ma tu sei Michael Jackson, cazzo non ci credo. dobbiamo fare una foto… parlò in italiano senza che Michael capisse e in poco tempo si ritrovò un flash in pieno volto e una ragazzina praticamente incollo a lui che sorrideva per la foto, lei si ricompose e senza aspettare che lui le parlasse gli disse
Noemi: mi dai una mano, mi sono persa, no ti rubo tanto tempo!!!
Lui accettò e cominciò ad ascoltarla, lei gli disse che era venuta in visita qui con un gruppo e una guida, gli disse della chitarra di Jimi Hendrix e di come non poteva non fermarsi, era stato un momento bellissimo…
Intravidero il gruppo, erano fermi davanti all’uscita
Noemi (mentre si gira): eccoli, sono lo… non riuscì neanche a finire la frase che Michael era già fuggito
Noemi:Ma dove è andato?????
Guida: signorina dove era finita?? Mancava solo lei, deve sapere che questi sono posti privati, non possiamo fare come ci pare, lei deve restare insieme al gruppo chiaro??? Le disse con aria di sfida
Noemi: Hey hey, bella non ti scaldare tanto, mica ho ucciso nessuno, ho solo trovato una cosa di cui tu non sai neanche l’esistenza, mi sono trattenuta ad ammirarla, ma chi sei te per urlarmi contro?? Statti calma sorella!! Le disse con quell’aria da super donna che la distingueva sempre dagli altri..
Noemi: ora se non ti dispiace, vado a fare pipì, ne ho bisogno, la mia vescica se no scoppierà da un momento all’altro, chiaro???
Guida: ma certo, il bagno è a destra, la prossima volta cerchi di darsi un controllo e moderi il linguaggio, qui non siamo mica a casa sua…
Noemi: Moderi il linguaggio?? Solo perché ho detto Pipì?? Cosa dovrei dire: mi scusi dove posso urinare?? No signora, questo è il mio linguaggio e di certo non ne devo discutere con te!! Ah e comunque la prossima volta, come hai detto sarai tu a darti un controllo, perché io sarò fra tutti questi artisti che stanno registrando le loro canzoni, si cara mia, hai davanti colei che diventerà la futura leggenda del Rock…Comincia a portare rispetto da ora!! Bacii
E se ne andò al bagno….
Al ritorno dal bagno, come era prevedibile tutti se ne erano andati, lei si ritrovò di nuovo sola ma tanto ormai aveva visto tutto quello che poteva vedere, mentre si dirigeva verso l’uscita,( ancora dentro) svoltò l’angolo e chi si ritrovo davanti?? Lui…
Noemi: Hey ciao!!!!
Michael: emm…cia…cia-o…
Noemi: scusa ma ti devo usare per l’ultima volta, poi dopo ti giuro che sparisco dalla tua vita, come si esce da questo posto????
Michael( timidamente): ti sei persa di nuovo??? Le sorrise
Noemi: forse, appena ho ritrovato il gruppo tu sei sparito, ho litigato con la mia guida perché lei non accettava il fatto che avessi detto che avevo bisogno di fare pipì!! Ma tu dimmi dov’è il problema nella parola pipì, c’è???
Michael sorridendole, con un tono di voce dolce e pacato le disse: no, non c’è, perlomeno non credo, però magari lei si è arrabbiata per il modo in cui ti sei difesa da quello che ti diceva, non ho spiato, ho solo sentito la vostra “conversazione”…
Noemi: dici??? Booo, va bè, chi se ne fregaaaaa, rispose ridendo
Michael: sei davvero una tipa fuori dal comune, sai??
Noemi: grazie, lo prendo come un complimento, combatto tutti i giorni con il mondo per essere vista come hai detto tu UNA TIPA FUORI DAL COMUNE
Michael: wow, non avevo mai incontrato una ragazza come te, quanti anni hai???
Noemi: Jackson ti sembra il modo??? Non si chiede mai l’età ad una donna!!!
Michael: lo so, ma tu sei giovane, potresti dirmelo
Noemi: no no no, non si dice, potresti indovinarlo però….
Michael: d’accordo, ci ragionerò e poi te lo farò risapere ok??
Noemi: perfetto!! Rispose felice…. Allora me lo dici come si esce da questo posto???
Michael: in verità hai totalmente sbagliato strada, menomale che è arrivato il sottoscritto in tuo aiuto, devi girare, proseguire in avanti, girare a destra, poi a sinistra e dopo sei fuori!!
Noemi:davvero??? Cacchio, menomale che ci sei te!! Adesso vado, non ti tolgo più tempo, grazie per l’aiuto, ti prometto che non mi rivedrai più ok?? Ciao Jackson…. Rispose ridendosene e andandosene
Michael era rimasto li a guardarla, prima che lei girasse, senza accorgersene le disse
Michael: Heyyyyyyy …. Lei si girò
Michael: Wouldyouliketogooutwithme? (Tipiacerebbeuscireconme?)
Noemi: scusa?? Non ho afferrato, hai parlato troppo veloce
Lui era li, di fronte a lei, doveva solo ripeterle le stesse cose ma non ne aveva il coraggio, dove l’aveva trovato prima???Era troppo timido per queste cose, lei vedendolo nel panico più totale, si avvicinò sorridendo, prese una penna che aveva nella borsa gli prese la mano e disse:
Noemi: guardati la mano solo dopo che me ne sono andata… gli fece l’occhiolino e sorridendo se ne andò
Appena girò l’angolo lui si guardo la mano

Holiday Inn Express
Brooklyn
625 Union Street
Room 103
Noemi =)

Lui era al settimo cielo, si era guadagnato il suo indirizzo, pensò che in qualche maniera l’avrebbe dovuta rivedere.Capì guardando il palmo della sua mano che non era di New York, il nome lo confermava ma poco importava, l’importante era ritrovarla…
(StreetWalker )
00giovedì 10 novembre 2011 16:32
Bello il caratte ribelle di Noemi e belli i Due Capitoli.Aspetterò con immensa gioia il Terzo
sarajackson95
00giovedì 10 novembre 2011 20:31
CAPITOLO 3

Michael: Hai presente quando ti svegli male e pensi che sarà una giornata orribile?
Janet: Si mi capita a volte, perché?
Michael: ecco, questa mattina mi sono svegliato con il telefono che squillava, era Joe che voleva costringermi ad aiutarlo in un affare, sai come sono fatto e mi sono rifiutato di aiutarlo nei suoi affari sporchi, lui mi ha minacciato come sempre, mi ha ridetto le stesse cose che dice sempre ed ha attaccato. Tu Janet ormai mi conosci meglio di chiunque altro, sai quanto sto male per questa storia, io voglio un padre, ho 32 anni, sono adulto e responsabile e ancora sogno la notte che lui mi dia il permesso di chiamarlo papà, non so più come fare…
Janet: Michael, te ne devi fregare, basta con questa storia, lui è così, non lo cambi, potrai essere anche la persona più fantastica della terra (e lo sei) ma tanto lui non cambierà, è così, fattene una ragione
Michael: ma io…
Janet: ma io niente, su Mike, hai ai tuoi piedi il mondo intero e ti disperi per questo
Michael: si perché ho l’affetto e amore di persone che non conoscerò mai ma non avrò mai l’amore di mio padre, cavolo Janet quell’uomo mi ha dato la vita, perché è così???
Janet: Michael tu hai ragione ma non penso che cambierà mai niente fra di voi, come non cambierà mai niente fra me, lui e il resto della famiglia . . .comunque hai avuto una brutta mattinata per colpa sua??
Michael: no, è stata una giornata bellissimaaaaaaaaaaa, le rispose con un sorriso che mostrava davvero poche volte
Janet: scusa ma non ti seguo, fino a qualche secondo fa eri sul punto di piangere e adesso mi dici che è stata una bellissima giornata??
Michael: siiiiii, Janet, mi ha rallegrato il pomeriggio, ero senza idee e dopo averci parlato, sono entrato in studio e ho composto una canzone intera ed ho già le idee chiare per come deve essere suonataaaa, ti rendi condo???
Janet: frena, frena, frena, chi ti ha rallegrato la giornata??????
Michael: leiiiiiiiii e le mostrò la mano
Janet lesse velocemente quello che aveva scritto nella mano e poi gli disse: ma chi è Noemi??
Michael: è, è, è indescrivibile, lei è, come dire, fantastica
Janet:oddio Michael riprenditi, sei fuori, mettiti a sedere e spiegami tutto
Si mise a sedere e cominciò il suo racconto
……..
e alla fine è andata via e mi ha lasciato il suo indirizzo, non è fantastico??
Janet (sorridendo): si è una cosa bella ma è per me è più fantastico vedere il mio fratellone così felice per una ragazza
Michael: janet sono così felice, devo rivederla, non posso lasciarmela scappare
Janet: vai al suo Hotel, la vai a trovare e magari uscite insieme
Michael: si ci avevo pensato anche io ma c’è un problema, non ho il coraggio di affrontarla
Janet: e perché mai??? Mica ti mangia…
Michael; lo so, però se mi respinge subito??
Janet: Michael ti ha dato il suo indirizzo, sarà che ti respinge!!
Michael: hai ragione, ci devo provare, secondo te se ci vado sabato va bene?? O forse è meglio domenica, si, si meglio domenica almeno sono sicuro!! Ora che ci penso è meglio se facciamo la prossima settimana, magari nel week end esce con gli amici…
Janet osservava suo fratello mentre andava avanti e indietro per la stanza ragionando a voce alta
Janet: Michael ti vuoi calmare?? Non ti ho mai visto così agitato, vacci sabato, verso le 19.00, ti presenti li e le chiedi di uscire ok??
Michael: dici che accetterà??
Janet: si ma calmati, sei troppo emozionato
Michael: non ci sto capendo più niente, voglio rivederla ….
Mercoledì sera…
Caro diario,
sono qui in America da poco e oggi sono andata a visitare gli studi di registrazione, non puoi neanche immaginarti quello che c’era dentro, foto autografi degli Aerosmith, Queen, Black Sabbath, Cure . . . ti rendi conto??? Il pezzo forte arriva adesso, ho trovato la chitarra di Jimi Hendrix, io ancora non ci credo, eri li di fronte a me, peccato che non si poteva toccare, appena potrò attaccherò la foto … che sogno.
Adesso ascolto un po’ di musica!!!
Baciiiiiii Noemi =)
Ps: non puoi immaginare chi ho incontrato oggi nei corridoi, Michael Jackson, si proprio così, era girato di spalle e l’ho scambiato per una persona qualsiasi, io sapevo ( da quello che si diceva nei giornali) che fosse un pazzo, insomma dopo tutto quello che dicevano mi ero fatta una certa idea di lui, invece era così dolce con me, era gentile, mi ha aiutato lui a ritrovare il gruppo e mi ha pure aiutato ad uscire, era così buono, ha degli occhi, cavolo mai visti occhi così belli, purtroppo mi devo ricredere, io, che pensavo di avere gli occhi più belli di tutti, ho incontrato gli occhi più belli del mondo… Comunque resta il fatto che la sua musica non mi piace affatto! Muahahahahahahahah

Chiuse il suo amato diario e attaccò con la musica, era tardi ma non le importava, prese il vinile dei Cure e mise Boys don’t cry, cominciò a ballare per tuta la stanza, cantava con tutta la voce che aveva in corpo, saltava sopra il letto, rideva come una pazza, era felice in quel momento, finita la canzone, prese le sue sigarette, andò in terrazza e guardando il panorama fumò rilassandosi e pensando a quegli occhi che l’avevano stregata…
Foxy1975
00giovedì 10 novembre 2011 21:14
Quanto entusiasmo Saretta..e com'é dolce il tuo Mike..hai iniziato col piede giusto direi..
;)
Foxy
sarajackson95
00giovedì 10 novembre 2011 21:19
Oddio Foxy che bello, leggi la mia ff, dici che va bene come inizio??? Ci tengo al tuo parere sai?? Grazieeee mille
sarajackson95
00giovedì 10 novembre 2011 21:22
Scusa(StreetWalker ) ho visto il tuo commento solo ora, grazie per leggermi!!! =)
(StreetWalker )
00giovedì 10 novembre 2011 23:14
La leggerò perchè è emozionante. Aspetterò il prossimo per vedere cosa si diranno quando si rincontreranno
sarajackson95
00venerdì 11 novembre 2011 13:39
CAPITOLO 4

Il tempo passò veloce, Noemi girava per la città, rimaneva affascinata da tutto, ovunque c’era qualche cosa di favoloso che le riduceva sempre di più la voglia di tornare in Italia. Entrava in ogni negozio di dischi, comprava magliette, borse, felpe, trucchi, stava vivendo il suo sogno e nessuno l’avrebbe fermata. Entrò in un negozio di musica con l’intento di guardare e basta, aveva già speso troppo, girando tra gli scaffali, vide una fila di cd sotto il nome Jackson, si avvicinò e cominciò a guardare, tra quei cd veniva ripercorsa tutta la discografia dei Jackson 5, a lei non le interessavano, li aveva sentiti e non le erano piaciuti, poi finalmente arrivarono i cd di Michael solista, Off the wall, Thriller, Bad, li prese tra le mani incuriosita, rimise subito a posto Off the Wall, non la convinse per niente la copertina,troppo dance, poi guardò la copertina di Thriller, l’aveva vista tante volte di sfuggita e non si era mai degnata di guardarla per bene, pensò:Bhè, mica male, guardò le canzoni e dovette riconoscere con se stessa che praticamente non ne conosceva nessuna, poi prese Bad, guardò la copertina e non poté ignorare la sua bellezza…Uscì dal negozio con una busta e si diresse verso il suo albergo quando trovò un negozio un po’ nascosto che aveva in vetrina dei vestiti che attirarono la sua attenzione, entrò dentro e dopo 25 minuti uscì con altre 2 buste… Rientrata in albergo, telefonò ai suoi, li rassicurò e si preparò una cenetta a base di panini, patate fritte, pizza e per finire gelato davanti alla tv, amava vivere così, nessuno che le diceva niente, solo lei e il suo mondo, per lei era vita questa….
Nel frattempo, sempre nella stessa città, un ragazzo timido e dolce, pensava ad un modo carino per chiederle di uscire, non sapeva cosa fare, aveva pensato di non organizzare niente, aveva pensato ad una cena romantica in un ristorante di lusso a Manhattan, solo loro due in un posto riservato, poi aveva deciso di lasciar pensare a lei quello che poteva succedere dopo, anche se insicuro decise di fare così e aspettò con ansia che quel sabato arrivasse . . .
Sabato sera, ore 18.30
John : Signor Jackson ho preso accordi con la reception, quando vuole scendiamo con la macchina nel parcheggio interno dell’albergo, da li usciremo e tramite l’ascensore riservato ai lavoratori potrà raggiungere il piano che desidera
Michael: Grazie mille John, potresti chiedere all’autista di mettere un po’ di musica, sono un po’ in asia
John: certamente
Michael: grazie
Mentre l’autista cercava un cd di musica classica, la radio diceva:
dj: e adesso torniamo indietro e vi facciamo ascoltare uno di quei pezzi che hanno fatto la storia, Hey Joe di Jimi Hendrix
parte la musica…
Michael: fermo, fermooooo, John digli di lasciare questa canzone per favore
John : il signor Jackson ha chiesto di lasciare questa canzone, non mettere altra musica
Michael pensò alla canzone, si ricordò con le prime note il momento il cui Noemi gli disse che si era persa perché aveva trovato la chitarra di Jimi Hendrix, si ricordava il suo sguardo, i suoi occhi emozionati mentre parlava, lui pensava fosse un segno, doveva pur significare qualche cosa, aveva conosciuto questa ragazza per caso, l’aveva aiutata dopo che si era persa a guardare la chitarra di uno dei suoi idoli, adesso era sotto il suo albergo e mentre aspettava, la radio mandava in onda la canzone di quest’artista, Michael se ne convinceva sempre di più, voleva dire qualche cosa… quando la canzone finì Michael chiese di spengere la radio, si sentiva quasi pronto, disse a John che potevano andare nel parcheggio. Una volta arrivati, fece un bel respiro e scese dalla macchina, era tutto deserto, John lo accompagnò al piano con l’ascensore e dopo qualche minuto si ritrovò di fronte una porta con scritto 103.
John: buona fortuna Signore … e sorridendo se ne andò.
Michael : grazie… mentre John stava entrando nell’ascensore … Johnnnnn
John: si????
Michael (timidamente): come sto??
John: come un vero gentiluomo . . . e sorridendogli entrò nell’ascensore.
Alle 19.00 in punto Michael fece un altro bel respiro…
Michael: c’mon Mike, believe in yourself, BELIEVE IN YOURSELF…
e bussò alla porta……
keepthefaith89
00venerdì 11 novembre 2011 14:59
molto carina davvero!!! Michale è cosi dolce...e lei è davvero una tosta :D mi piace!
sarajackson95
00venerdì 11 novembre 2011 20:29
Grazie mille!! [SM=x47984] Fra poco posto il seguito!!
sarajackson95
00venerdì 11 novembre 2011 21:15
CAPITOLO 5

Dopo pochi istanti la sua voce squillante disse: Chi è???
Michael non rispose, non sapeva cosa dire, come avrebbe reagito se gli avesse detto: Sono Michael, Michael Jackson!! Magari non gli avrebbe neanche aperto perciò non disse niente…
Dopo poco Noemi aprì la porta e se lo ritrovò di fronte, non si aspettava di certo di ritrovarsi Michael, lui le sorrise ma era davvero imbarazzato, tutto il discorso che si era preparato improvvisamente era stato dimenticato, non sapeva cosa fare. La guardava e l’unica cosa che avrebbe voluto fare era scappare via, era arrabbiato con se stesso, non era riuscito a fare niente…Noemi vedendo il suo enorme imbarazzo prese (come sempre) in mano la situazione, le scelte da fare erano 2: o aspettare che fosse lui a fare il primo passo o fare finta di niente e farlo a sentire a suo agio facendolo accomodare e rendendolo felice, scelse la seconda naturalmente e gli disse:
Noemi ( sorridendo) : Ciao Michael, che bello vederti, che ci fai qui?? Vieni dentro!!
Lo tirò letteralmente dentro per un braccio con non tanta delicatezza e disse
Noemi: Mike scusa, ho la stanza un po’ incasinata, non sono molto ordinata … e gli sorrise
Michael: non ti preoccupare, anche io non sono la persona più ordinata della Terra …
Noemi; Ah perfetto, allora mi capisci almeno te, se mia mamma vedesse questa stanza, andrebbe su tutte le furie e devo dire che non ha tutti i torti giusto?? Le chiese ridendo
Michael:va bè dai, non è la fine del mondo
Noemi: ahh per noi no ma per lei lo è credimi!! … ti posso offrire qualche cosa??
Michael:emm, no no grazie,non voglio niente.. e se sedette di fronte a lei che si era rannicchiata nel divano
Noemi; sicuro??? Se hai voglia di qualche cosa basta che me lo dici ok?? . . . bene, come hai fatto a trovarmi? Ti avevo promesso che sarei sparita dalla tua vita, invece mi hai ritrovato subito, come mai?? Gli chiese sorridendogli
Michael si era tranquillizzato, adesso era a sedere di fronte a lei, Noemi gli sorrideva, era perfettamente a suo agio, non poteva perdere anche questa occasione così le disse
Michael: ti ricordi mercoledì, quando ci siamo incontrati? Tu mi hai scritto il tuo indirizzo nel palmo della mano, mi hai incuriosito tanto, sono sincero, ormai mi ero abituato ad avere intorno a me solo ragazze innamorate perse che avrebbero fatto qualsiasi cosa per avermi, invece tu,eri, sei diversa, mi hai affrontato come una persona normale e io ti sono molto grato per questo
Noemi lo interruppe; Ma Michael tu sei una persona normale, mica sei un alieno o cose simili
Michael: mi credi se ti dico che sei una delle poche persone della terra che pensano questo?? Lasciando da parte ovviamente i miei fan, è per questo che ti ho cercato subito, mi hai incuriosito, sei così, così diversa dagli altri…
Noemi; io sono fatta così, puoi essere sia Michael Jackson che una persona qualsiasi, ma se ho bisogno d’aiuto te lo chiedo, in fondo è una cosa normale no?? Ah e poi ti volevo ringraziare per avermi aiutato, scusa se non l’ho fatto prima io…
Michael: scherzi?? L’ho fatto con piacere . . . mi hai fatto tranquillizzare adesso a tal punto che sono pronto per dirti quello che ti volevo proporre stasera
Noemi; benee, allora, cosa hai da propormi??
Michael( dopo un bel respiro): ti volevo chiedere se stasera eri libera, avrei prenotato in un ristorante carino nella zona di Manhattan, sempre se ti va…
Noemi: mmmmm . . . d’accordo a patto che dopo decido io cosa fare ok?
Michael s’illuminò
Michael; perfetto, era quello che volevo proporti, decidi te dopo, mi fido. Allora è un si??
Noemi; super si, rispose ridendo
Michael; bene, perfetto!!
Noemi: Allora Mike, tu stai qui tranquillo, fai quello che ti pare, io mi preparo intanto, prometto di metterci poco ok??
Michael: certo, fai tutto quello che devi fare, io ti aspetto qui… rispose sollevato
Noemi: ok!!!!
Lei si alzò e andò in camera, aprì il suo armadio e sicura prese un vestitino che aveva comprato il giorno prima, era un tubino corto in pizzo nero con una profonda scollatura sulla schiena,decise di mettere i tacchi alti. Andò in bagno e cominciò a truccarsi, decise di non esagerare con il trucco come faceva di solo, poco trucco e un filo di matita, tanto mascara e profumo, il suo preferito, aveva appuntato i suoi capelli riccioli, si guardò allo specchio e si sentì soddisfatta. Michael intanto osservava il suo appartamento, era confortevole, non era grande ma gli piaceva lo stesso, notò che Noemi aveva messo delle foto sopra la scrivania, in esse erano presenti lei e le sue amiche, in un'altra lei e i suoi genitori, notò la somiglianza con il padre, poi in una più grande lei abbracciava i suoi 3 adorati gatti, gli provocò tanta tenerezza questa foto. Intanto Noemi era rientrata e lo osservava, aveva un modo di fare così dolce, era educato e gentile, sembrava uscito da una favola e lei se ne era accorta presto
Noemi: pronta!!!
Lui si girò e si ritrovò di fronte quella ragazza che aveva conosciuto solo qualche giorno prima, era diventata il suo pensiero fisso e adesso era lì che gli sorrideva, Michael era senza parole…
(StreetWalker )
00venerdì 11 novembre 2011 22:43
Si sa da cosa nasce cosa. Chi sa cosa accadrà dopo la cena? Aspetterò con immensa gioia il prossimo
sarajackson95
00sabato 12 novembre 2011 14:19
Ciaooo!!! Sono tornata ora da scuola... Ecco il capitolo!!!
un bacio...

CAPITOLO 6

Michael; sei bellissima … non poteva non dirglielo, era vero e lui si sentiva in dovere di dirle quello che pensava
Noemi; addirittura?? Grazie, allora andiamo?
Michael: certamente e le aprì la porta, lei uscì e lui dietro di lei, chiuse l’appartamento e con l’ascensore degli impiegati arrivarono al parcheggio, Noemi si ritrovò di fronte John che le sorrise e le fece un inchino
John; buonasera signorina
Noemi; oddio ma sei un armadio?????????? Ma quanto sei alto??? Era scioccata…
Michael sorrise e le disse: John è la mia guardia del corpo più fidata, lavora per me ormai da anni, è una brava persona
Noemi; oh scusami John,non volevo offenderti, scusa, tante volte non ragiono e parlo subito, solo sono impressionata dalla tua statura anche se a dire il vero si vede che sei buono, hai una faccia dolce, buffa
John: nessun problema signorina, è una reazione più che normale… rispose sorridendo
Noemi; bene, possiamo andare… disse sorridendo e rivolgendosi a Michael
Michael: bene allora … le aprì la portiera e la fece entrare, chiuse ed entrò anche lui.
Il suv partì, durante il tragitto Michael era vicino a Noemi e John di fronte a loro, li osservava, Michael era sempre impacciato anche se cercava di essere tranquillo, lei era realmente tranquilla, sapeva di fare una cosa fuori dal comune ma non le importava, era in America, poteva succedere di tutto.. Appena arrivati uscirono dalla macchina e tramite la cucina entrarono in una parte del ristorante che era stata riservata solo a loro, le luci erano soffuse, c’era un tavolo nel centro apparecchiato appositamente per loro, era la classica cenetta a lume di candela che lei odiava tanto,non concepiva le cosa romantiche, lui, lei, l’amore, tutte le parole dolci, il cibo, era una cosa che proprio non sopportava ma naturalmente non lo disse a Michael, era sicura che lui aveva fatto tutto quello che poteva per farla stare a suo agio e questo lo apprezzava molto. Come un vero gentiluomo le spostò la sedia per farla accomodare, lei sorrideva ma dentro di se si stava innervosendo sempre di più, stava facendo tutte le cose che lei non poteva neanche guardare da lontano, figuriamoci viverle, le classiche cose che una donna ama se fatte dal proprio uomo, ma lei era un’ eccezione, lei non le tollerava e lui continuava, l’aveva aiutata a togliersi il giubbotto e lei si era innervosita, l’aveva aiutata a sedersi, aveva fatto mettere la musica di sottofondo, le candele illuminavano solo i loro volti e lei non ci vedeva niente. Sorrideva, un sorriso finto e tirato ma lui sembrava non accorgersene, in fondo non la conosceva, come poteva immaginare che lei se avesse potuto avrebbe preso e se ne sarebbe andata? Continuava a guardarsi intorno pensando a quanto poteva durare questa tortura. Michael adorava questo genere di cose, erano così intime, sognava sempre di vivere questi momenti e adesso ne aveva pure l’opportunità. Lei non resisteva più dopo dieci minuti, quando arrivò il cameriere elegante per prendere l’ordinazione, Noemi stava per scoppiare, parlava piano e Michael gli rispondeva piano, lei era l’unica che non riusciva a contenersi, si limitò a scegliere dal menù quello che le interessava anche se prima doveva tradurselo mentalmente visto i titoli complicati che venivano dati a piatti semplicissimi e poi disse a Michael che sarebbe andata al bagno. Una volta chiusa la porta tirò un sospiro di sollievo, pensava di essere uscita da quell’inferno ma questo durò poco perchè anche al bagno la musica di sottofondo era presente, era tutto così elegante, pulito, troppo per lei, Venendo in America il suo obbiettivo ero quello di mangiarsi più Hamburger possibili, invece si era ritrovata in uno dei posti più in di New York… si arrese, la serata ormai sarebbe continuata così,aveva pure avuto una mezza idea di scappare dalla finestra ma poi dopo aveva ripensato a Michael, lui era così gentile con lei, così premuroso, pensò al suo sorriso, era così carino, si era detta che per una serata avrebbe anche sopportato, lo faceva per lui quindi prese le sue cose, si ricompose e tornò in quella “ prigione”…
Appena la vide rientrare Michael si alzò e cominciò ad avvicinarsi per aiutarla di nuovo a sedersi, lei appena vide quello che stava per fare gli disse: noo!! Fermo!!
Lui la guardò perplesso, dopo lei con un tono molto più dolce e sorridendo gli disse: non ti preoccupare, faccio da sola, grazie… e si mise a sedere…
Michael:noi non ci conosciamo praticamente per niente, so che ti può sembrare una situazione assurda ma come ti ho già detto prima mi hai incuriosito, voglio conoscerti, tutto qui
Noemi: effettivamente quando sono arrivata qui in america di certo non mi sarei aspettata un appuntamento con Michael Jackson ma si sa, la vita è piena di sorprese e poi siamo in America, qui tutto è possibile giusto???
Michael: giusto, mi piace il tuo modo di vedere le cose…

Ps: oggi pomeriggio posto il seguito tanto è quasi finito [SM=g27828]
sarajackson95
00sabato 12 novembre 2011 16:50
Eccolo!!!

CAPITOLO 7

Noemi: Allora cosa vuoi sapere?? Gli chiede sorridendogli
Michael: tutto, vorrei farti cominciare dal giorno in cui sei nata, ma credo che ci vorrebbe troppo tempo
Noemi: se vuoi posso farti un sunto della mia vita, che ne dici?
Michael: sarebbe magnifico
Noemi: bene, si schiarì la voce e cominciò
Noemi: sono nata il 19 maggio 19… a propositoo, sei riuscito ad indovinare quanti anni ho??
Michael: emmm devo essere sincero?? Non lo so, ci ho pensato e ripensato ma non ti so dare un età, io…
Noemi: ahahah ci cascate sempre tutti, nessuno riesce mai a decifrare la mia età,sembro più grande perché faccio di tutto per sembrarlo ma in realtà ho 20 anni, li ho compiuto proprio martedì scorso
Michael: cosaaaaaa?? 20 anni??? Ma sei giovanissima, hai 20 anni e già viaggi tutta sola??
Noemi ridendo: parli proprio tu che a 20 anni avevi già visto tutto il mondo??
Michael: hai ragione ma io ero in tour
Noemi: no no, niente scuse, ho ragione io!!
Michael: d’accordo, adesso io sto zitto e tu prosegui con il racconto
Noemi: ok, allora ho 20 anni e sono nata ad Arezzo, è una città della Toscana, in Italia
Michael: che meraviglia l’Italia
Noemi: ti piace?
Michael: Mi piace?? Scherzi ?? è uno dei posti più belli del mondo, purtroppo in Toscana non ci sono mai stato ma ho visitato Roma più volte, che dire? È meravigliosa, adoro la sua storia,l’arte, quando ho visto il colosseo sono rimasto senza parole, per non parlare di San pietro, indescrivibile davvero e poi anche le persone sono così gentili, simpatiche, sono stato proprio bene tutte le volte che ci sono, e poi il cibo, la cosa che mi dispiace è che non ho assaggiaoto la pizza, quella vera, ero curioso di assaggiarla, qui in America viene fatta ma non è niente in confronto alla vostra…
Noemi: senza offesa è, ma secondo me voi americani non sapete neanche cos’è il vero mangiare, vieni in Italia, mangi in qualsiasi posto e poi vedi come capisci qual è il vero cibo
Michael: immagino, qui alla fine siamo capaci di fare Hamburger di tutti i tipi ma non siamo in grado di fare una buona pasta
Noemi: Michael, mi dispiace dirtelo ma a te ti mancano le cose essenziali, se lo sapesse mia nonna…
Michael: che mi farebbe??
Noemi: ti rinchiuderebbe nella sua cucina e ti farebbe assaggiare tutto quello che fa, lei è fissata con i piatti tipici toscani, ti farebbe una cultura, credimi
Michael: che bello, è una cosa così dolce, tipico della famiglia italiana, deve essere proprio buona la cucina di tua nonna
Noemi: ci puoi scommettere, comunque se vuoi mangiare la pizza devi andare a Napoli e non te ne pentirai, credimi!!
Michael: mi sembra un ottima idea, almeno visito anche la città, a proposito…come è la tua città?? Le chiese incuriosito
Noemi: Nel mondo tutti dicono che l’Italia è il paese più bello, magari è vero, tutti elogiano la toscana, io amo la mia Terra, ma la mia città proprio no, non c’è niente, è popolata da persone tutte uguali, insomma è un mortorio, magari sarà bella esteticamente, anche se piccola ma credimi, non avrai mai una vita sociale, non c’è da fare niente, c’è un cinema, il centro che ti viene a noia dopo qualche giorno e basta, ti rendi conto? Già se vai a Firenze è molto più bello, credimi
Michael: io ci voglio andare, Firenze voglio vederla per bene, è la patria dell’arte, ne parlano tutti benissimo, però voglio vedere anche Arezzo, sono curioso di vederla
Cominciò ad essere servita la cena…
(StreetWalker )
00sabato 12 novembre 2011 18:13
Noemi portalo a vedere la Toscana perchè è una terra meravigliosa. Aspetterò con immensa gioia il prossimo
sarajackson95
00sabato 12 novembre 2011 21:46
Ecco il seguito, un bacio!!
CAPITOLO 8

Durante la cena parlavano di ogni argomento, si divertivano, Michael era rapito, la guardava mentre parlava, adorava quando rideva alle sue battute, lei era così naturale, era buffa, lui si rese conto di essere felice in quel momento…
Michael: mi piace parlare con te, mi hai messo a mio agio, sono tranquillo e non è una cosa che mi capita spesso, sai, sono molto timido
Noemi: no, non l’avevo notato … rispose ridendo
Michael: lo so, mi dispiace, non riesco a lasciarmi andare facilmente
Noemi: guarda il lato positivo, ci sono io, posso darti qualche lezione se vuoi
Michael: si direi che sarebbe una buona idea
Noemi: facciamo così io ti aiuto e tu mi aiuti
Michael: a cosa ti aiuto?
Noemi: posso studiarti??
Michael: comeee?? Rispose perplesso
Noemi: ahaha non ti preoccupare è per uno studio ma non ti faccio niente
Michael: che studio??
Noemi: sto studiando per diventare psicologa, adesso sto facendo una ricerca sul comportamento, sui vari tipi di personalità e tu saresti ottimo da studiare
Michael: che bella la psicologia, quindi hai sempre fatto degli studi di questo genere??
Noemi: si ho fatto le magistrali, quando sono uscita da questa scuola potevo direttamente fare la maestra d’asilo però non mi interessa perciò ho scelto psicologia anche se ero indecisa, dopo che ho avuto un incontro con Mario Lodi, un pedagogista italiano molto importante ho rivalutato anche questa disciplina ma alla fine ho scelto psicologia
Michael: che bei studi che fai, magari io avessi avuto l’opportunità di farli
Noemi: ma tu fai il musicista, magari io potessi farlo
Michael: credimi ti verrebbe a noia la mia vita, invece tu studi, scoprirai tante cose, avrai una cultura come pochi, la mente umana, che cosa affascinante…
Noemi: facciamo così, da oggi in poi tu fai la mia vita e io faccio la tua,ci scambiamo le personalità ok?
Michael: accetto con piacere
Noemi: ok perfetto però devi vedertela con la matematica e con il latino, io faccio pena
Michael ; matematica posso riuscirci, latino… ci provo ma non garantisco
Noemi: bene, mi fido
Si sorrisero
Michael: perché sei qui in America??
Noemi: è un regalo dei miei genitori, quando torno in Italia dovrò di nuovo mettermi sotto con lo studio, l’America è il posto che amo più di tutto, l’ho sognata per così tanto tempo e adesso che ci sono realmente mi sembra ancora di sognare
Michael: davvero?? Quanto resti??
Noemi: 1 mese, sto facendo uno studio insieme ad un professore americano, poi torno in Italia anche se c’è la probabilità che vada a Los Angeles per qualche mese per finire questo lavoro, mi serve per l’università
Michael: ho capito, per farti un regalo così i tuoi genitori si devono fidare molto
Noemi: in realtà mia mamma vive nel terrore continuo che mi possa succedere qualche cosa, mio padre cerca di fare la cosa giusta ma anche lui è preoccupato, mia sorella, lasciamo perdere, mi chiama tutti i giorni per sapere dove sono, cosa sto facendo e con chi sono, ieri sera mio ha confessato che tutte le sere fa una preghiera per me, chiede a Dio di starmi vicino e di proteggermi,per loro sono ancora una bambina
Michael: che meraviglia, tua sorella è dolcissima,come si chiama??
Noemi: Elisa, è una bambina dolcissima, timida, buona, vivace, bellissima…
Michael: quanti anni ha??
Noemi: 9 anni, è la mia piccolina
Michael sorridendole: lo sai che ti si sono illuminati gli occhi mentre parlavi di lei??
Noemi:sicuro, faccio la forte tutto il tempo, faccio anche finta che non me ne freghi niente di niente ma se parlo di pimpi, mi sciolgo, guai a che me la tocca, lei è mia!!!
Michael: pimpi??
Noemi sorridendo: si proprio così, è il soprannome che le ho dato quando eravamo piccole, pensa che quando era piccolina e le chiedevano come si chiamava rispondeva: pimpi!!! È la mia cucciola, lei è pimpi ed io sono iaia
Michael: è davvero una cosa dolcissima, dovete avere un rapporto meraviglioso
Noemi: è così, non litighiamo mai, lei mi vede come un punto di riferimento, io cerco di aiutarla sempre, è speciale, siamo sorelle ma siamo anche migliori amiche e qualsiasi cosa succeda ci saremo sempre per l’altra… siamo una cosa sola…
Michael: ecco, ho trovato il tuo punto debole
Noemi: ah si?? E quale sarebbe??
Michael: Pimpi!!! E le sorrise
Noemi: è vero mi hai scoperto, non posso farci niente, è più forte di me, è la mia pulcina…
Michael: vorresti avere anche altri fratelli?
Noemi: no no no no, ho passato dei periodi da piccola in cui ero fissata con la storia di volere un fratello ma dopo, quando ho scoperto che la cicogna non esisteva e ho studiato come nascevano i bambini, sono rimasta talmente scioccata che non ne ho voluto più sapere di avere qualcun altro in casa
Michael: cosa???? Sei rimasta scioccata, perché???
Noemi: perché non riesco a mandare giù l’idea che i miei genitori facciano sesso, è una cosa fuori dal mondo, no, che orroreee
Michael: cosa?? Quasta non l’avevo mai sentita, insomma anche tu sei nata così e anche tua sorella..
Noemi: lo so, è proprio questo il problema, insomma, io non sapevo niente, ero sempre stata convinta che la cicogna mi avesse portata dai miei, poi l’ho studiato a scuola e non riuscivo a crederci, mi credi se ti dico che non riuscivo più a guardare in faccia i miei?? Ma questo non è niente, quando mia mamma mi ha detto che era in cinta mi è crollato il mondo addosso…
Michael: cosa??? Ma è la natura
Noemi: si lo so ma che orrore, una volta ho pure sentito i genitori della mia amica che lo facevano non puoi capire quando ridevo, tutti quei rumori, il letto che si muoveva, sua madre che sembrava posseduta, che spettacolo, non scorderò mai la faccia della mia amica, scioccata
Michael: oddio non ci credo,non ci posso credere
Noemi; invece è così ti giuro, ma toglimi la curiosità, cisto che ci sei rimasto così male, tu i tuoi riesci ad immaginarli a letto insieme???
Michael: bhé, me ne sono fatto una ragione anche guardando quanti fratelli ho, però a pensarci rabbrividisco all’idea che i mei abbiano fatto l’amore così tante volte
Noemi: sii, vedi che mi capisci, immaginateli nudi, avvinghiati,che urlano,baci continui insomma non è un bello spettacolo non credi??
Michael: oddio basta, stiamo mangiando…le rispose ridendo…
Noemi: è una cosa psicologica, una persona non riesce ad immaginare i propri genitori fare sesso, non ci puoi fare niente, poi magari di un’altra coppia non te ne frega niente, possono fare quello che gli pare, ma i tuoi no!
Michael: bhè, forse hai ragione ma fammi capire meglio, tu quindi non sei contro il sesso, giusto??
Noemi: no assolutamente, non sono affatto contraria, anzi mi piace tanto e poi fa bene, adoro le coppie sposate che fanno sesso, le stimo non so perchè solo che i miei non devono farlo!!!
Michael: ho capito, certo che hai le idee chiare te è?
Noemi: lo so, grazieee… e gli sorrise
La cena proseguì in modo tranquillo, Michael stava bene, lei poteva essere qualche cosa per lui d’importante anche se la loro situazione non era delle migliori, Noemi stava bene con lui, finalmente c’era qualcuno che l’ascoltava coinvolto senza giudicarla, lei l’apprezzava tanto… il problema però arrivò alla fine della cena.
Foxy1975
00sabato 12 novembre 2011 23:37
Quale problema?!!...Saretta,hai un entusiasmo che traspare dal tuo racconto..mi fa troppo ridere!!..Brava,continua, sono curiosa...
Foxy
sarajackson95
00domenica 13 novembre 2011 14:31
Grazie mille Foxy, sono contentissima che ti piaccia la mia storia!! Adesso posto un altro capitolo, sicuramente anche stasera posterò ma non ne sono sicura, domani ho il compito di matematica e visto quanto sono brava, sono chiusa in casa con le mie amiche a studiare sperando di capirci qualcosa anche se la vedo molto dura, so che mi invidiate tutti... =D
Baci!!
sarajackson95
00domenica 13 novembre 2011 14:32
CAPITOLO 9 .: parte PRIMA :.
Appena usciti dal ristorante, si recarono nel parcheggio
John: Signor Jackson dove vi posso portare? L’autista ha chiesto informazioni.
Michael: Adesso devi scegliere tu, dove vuoi andare?? Le chiese con un grande sorriso
Noemi si avvicinò a John e gli bisbigliò qualche cosa che Michael non comprese
John: Ma signorina, mi perdoni ma è un posto davvero troppo pericoloso
Noemi: Pericoloso, cosa??? Mica ci fanno niente
John: è pericoloso per il Signor Jackson, verrà riconosciuto subito, è una follia
Noemi: ma noo, e poi se lo riconoscono ci parlo io, ci so fare con questo genere di cose, so farmi valere
John: non lo metto in dubbio però mi perdoni ma devo prima chiedere il consenso del mio capo
Noemi: no, non lo deve sapere finchè non saremo dentro, è una sorpresa, Michael mi aveva detto che avrei scelto io cosa fare… vieni anche te John, ci divertiremo
John: no io no assolutamente, è un vostro momento, io sarei di troppo però sono in difficoltà adesso, se potessimo solo dire al signor Jackson dove vuole andare, poi sarebbe tutto risolto
Noemi: no, stasera facciamo a modo mio, prese per un braccio Michael e lo portò in macchina
Michael era rimasto a guardare, non sapeva di cosa stessero parlando, quando entrò in macchina anche John disse bisbigliando all’ autista dove li doveva portare
Autista: ma è una pazzia, siamo sicuri???
Noemi: sicurissimi!!! E sorrise verso Michael che cominciava a preoccuparsi
Il posto dove Noemi li aveva portati era dietro l’angolo, dovevano solo uscire e raggiungere l’entrata a piedi, Noemi incaricò John di andare a dare i biglietti che aveva ottenuto quella mattina grazie ad un tipo strano in metropolitana, John dopo l’ultimo “ rifiuto” era stato incaricato anche da Michael di andare alla biglietteria, lui ancora non sapeva a cosa servissero ma si fidava…
Mentre John era andato, Michael s’immaginava che Noemi l’avesse portato a teatro, magari a vedere un balletto classico o uno spettacolo importante
Noemi: Ok sta tornando John, allora ora tieni il pass in tasca, resta vicino a me e non distrarti per nessun motivo al mondo ok??
Michael: ok ma dove stiamo andando??
Noemi: vieni e lo vedrai… lo prese per mano ed iniziarono ad incamminarsi dopo aver preso i pass
Noemi: la senti questa musica alta?
Michael: si, ma cosa è?
Noemi: caro Michael, stanotte si ballaaaaaa e girarono l’angolo…
sarajackson95
00domenica 13 novembre 2011 14:33
CAPITOLO 9 .: parte SECONDA :.

E' una bella prigione, il mondo…
William Shakespeare

Michael si ritrovò di fronte una discoteca, file lunghissime di persone apettavano il biglietto, già qulcuno era ubriaco, musica a tutto volume, il fumo che usciva addirittura dal locale, lui la fermò
Michael: ma sei impazzita??? Ma hai capito chi sono?? Mi hanno già riconosciuto, adesso come faccio?? Domani saremo su tutti i giornali, oddio ho un attacco di panico, sto per svenire, dove sono le mie guardie, Johnnnnnnn
Noemi : Hey Michael calmati,ma che ti prende??? È solo una discoteca!!!
Michael: Solo una discoteca ?? Hai capito o no che io sono una persona famosa?? i giornalisti, paparazzi non mi danno mai tregua, non posso entrare dentro, mi ucciderebbero
Noemi: Cosa?? Ti ucciderebbero??Cavolo Mike, so che non ti farà piacere sentirtelo dire ma tu rifiuti i contatti umani!!
Michael; no, non li rifiuto!!
Noemi: ohh, credimi si!
Michael: Ohh. Credimi no!!
Noemi: siii!!!
Michael: nooo!!!
Noemi: siii!!!
Michael: nooo!!!
Noemi: siii!!!
Michael: nooo!!!
Noemi: insommaaaa, perché ti stai vietando da solo di divertirti? Sei una persona come tutti, hai i tuoi diritti, fai sempre tutto per gli altri, quando ti concederai un po’ di relax?? Calmati fai un bel respiro e andiamo, basta che stai con me, ci penso io se qualcuno ti da noia, ci so fare con la gente, ti fidi??
Michael: io lo vorrei tanto ma non posso, credimi non posso
Noemi (alzando la voce): basta di dire non posso, TU PUOI SOLO CHE NON VUOI…
Michael: io ti giuro che vorrei tanto, non ci sono neanche mai stato in discoteca
Noemi: appunto, c’è una prima volta per tutto
Michael: no per favore io non me la sento, se vengo ti darei la dimostrazione che la mia vita è uno schifo io…
Noemi: basta deprimersi, basta, basta, devi vivere, cazzo, devi vivere, DEVI VIVEREEEE non puoi rinchiuderti in te stesso, hai diritto di vivere
Michael: facciamo così, vai tu, io ti aspetto fuori e poi ti riaccompagno a casa, è meglio per tutti
Noemi: cosa????? Sei serio????io ci sono venuta con te fuori e voglio andare a ballare con te, non succede niente, te lo giuro, guarda che se non vieni ti faccio fare una figuraccia
Michael: per favore, te lo chiedo perfavore, cerca di capirmi, non posso, vai tu e divertiti
Noemi: ok, mi hai costretto tu… Noemi si voltò verso tutte le persone che li stavano fissando sbalordite e con tutta la voce che aveva si rivolse a loro
Noemi: CHI VUOLE MICHAEL JACKSON IN DISCOTECA STASERA????
Persone: SIII, GRANDE MICHAELLLL
Noemi: PROMETTETE CHE NESSUNO GLI DARÀ NOIA, ANCHE LUI HA DIRITTO A DIVERTIRSI GIUSTO???
Persone: SIIIIIIIIIII,MICHAEL,MICHAEL,MICHAEL, MICHAEL
Michael: ma sei impazzita???
Noemi: ormai non hai scelta, o vieni….. o vieni … e lo tirò per mano verso l’entrata
Michael: no, no, no, per favore capiscimi, non posso, non posso… le disse con voce disperata
Noemi: Michael, non fare così, ti stai facendo del male da solo, il mondo non gira intorno a te, non è che in quella fila c’è solo gente che non vede l’ora di saltarti addosso lo vuoi capire?? Certo magari saranno curiosi, non è da tutti i giorni incontrare Michael Jacskon in discoteca ma te l’hanno promesso, ti lasceranno stare, lo capiscono anche loro sai?
Michael: io lo so che tu lo fai per il mio bene ma io non ci riesco, io ho paura
Noemi: tu non hai più paura, ormai sei completamente terrorizzato, non ti dai neanche un’opportunità, se continui così finirai male
Michael: io ci provo ma non ci riesco, ti prego non insistere…le diceva con voce ormai impaurita, si sentivaa così indifeso, aveva capito che Noemi non avrebbe mai ceduto e questo lo faceva stare male, era troppo, troppo determinata
Noemi: Michael il segreto è lasciarsi andare, laciati andare, anche io la prima volta ( tanto per farti un esempio) che sono andata in discoteca ero terrorizzata, non ero a mio agio, avevo paura, mi sentivo così piccola in un mondo che non mi apparteneva, avevo paura dei giudizi degli altri e non ero neanche nessuno, eppure sono entrata, ho cominciato a ballare e mi sono lasciata andare completamente e sai cosa è successo??
Michael: no
Noemi: ho dato il mio primo bacio, ho rimediato un ragazzo e sono cambiata completamente, questo per dirti che stasera potresti cambiare qualche cosa nella tua vita, potrebbe succedere qualche cosa che non dimenticherai mai
Michael: oh, credimi, questa serata di certo non la dimentico, ci stanno fotografando ovunque, si staranno ponendo chissà quante domande, su di me, su di noi, io per il mondo sono una persona pazza, non..
Noemi: appunto per questo, è la tua rivincita Mike, ti vedono come una persona fuori dal mondo?? Fai vedere chi sei, fatti valere, entra con me, balliamo tutta la notte, beviamo anche e poi torniamo a casa, tu hai bisogno di questo, hai bisogno di fare le cose più comuni, ti sono state vietate per così tanto tempo, non rimandarle ancora, affronta la vita, cazzo Mike, si vive una volta sola lo vuoi capire???? Perché buttare via gli anni migliori??
Michael: ma io ormai sono grande per queste cose, ho 32 anni, quello che dovevo fare lo dovevo aver già fatto, non posso recuperare tutto ora, sarebbe inutile…
Noemi: perché??? Chi te lo impedisce??? Dove sta scritto che a 32 anni dovresti essere un uomo magari sposato, con dei figli, dedito alla famiglia e al lavoro, con una bella moglie che ti tiene pulita la casa, questi Mike sono solo stereotipi, nei film è così, ma non nella vita reale, sei tu l’artefice del tuo destino, vuoi avere per sempre una vita così?? Rinchiuso nel tuo mondo, vuoi essere incompreso da tutti solo perché hai paura??...
Michael: ma io non ce la faccio, io non…
Noemi: va bene, ho capito, ti sei arreso, hai dato la possibilità al mondo di rovinarti e non prendertela con nessuno perché l’hai voluto tu, io non ho più niente da dirti Jackson, pensavo fossi uno forte, uno che non si abbatteva facilmente, sai mi costa tanto dirlo ma devo dire che ho sbagliato su di te, pensavo fossi uno in gamba, invece sei la solita star viziata a cui tutto è concesso, complimenti, bravo, io me ne vado…
Noemi cominciò ad andare verso la discoteca, era decisa ad andarci da sola, mentre si incamminava Michael la guardava, ero scioccato, deluso ma non sapeva neanche da chi, nessuno gli aveva mai detto la verità in faccia, nemmeno suo padre, erano sempre tutti pronti ad assecondarlo perche lui era Michael Jackson e a lui in fondo piaceva, ma non ci pensava, Noemi invece era stata sincera, gli aveva detto quello che pensava e se ne era andata… mentre faceva questi ragionamenti un uomo che avevavisto tutta la scena gli parlò anche se era completamente ubriaco
Uomo: hey amico . . . lei ha ragione . . . anche se sono… un po’ brillo stasera lei ha ragione lo stesso… non puoi andare avanti così tutta la vita. . . lasciati andare e torna da lei, lei ci tiene a te… se no… non avrebbe fatto questa scenata … e svenì…
Altre persone: Ha ragione lei Michael, non succede niente, vai da lei, fidati di lei
Michael non sapeva cosa fare, era indeciso, era scosso..
John: Signor Jackson…
Michael si girò
John: vada, cosa sta aspettando, è il suo momento, per una notte può essere una persona normale, non si lasci scappare quest’opportunità, rimpiangerà questo momento tutta la vita…
Michael si girò di nuovo, vide che lei si avvicinava sempre di più all’entrata….
sarajackson95
00domenica 13 novembre 2011 14:38
Oddio, rileggevo il capitolo velocemente e ho notato un sacco di errori grammaticali, scusatemi, quando l'ho scritto ero fusa!! perdonatemi =)
(StreetWalker )
00domenica 13 novembre 2011 17:19
Ha fatto bene decendogli la verità ovvero deve divertirsi. Aspetterò il prossimo
sarajackson95
00domenica 13 novembre 2011 22:15

Eccolo, sono riuscita a finirlo, scusate la lunghezza ma non riuscivo a dividerlo
bacii!!
CAPITOLO 10

Era lì, le se ne stava andando e lui rimaneva come un cretinio a guardarla, erano vere le sue parole?? Poteva essere davvero lui l’artefice del suo destino?? Non era vero allora che tutto doveva andare come era scritto, c’era ancora qualche possibilità di cambiare, di andare contro corrente. In quel momento si vide di fronte le sue personalità: Michael Jackson, l’artista grandioso, famoso, adorato e nello stesso tempo odiato, invidiato da tutti, quello che aveva ai piedi il mondo intero e Michael, un ragazzo semplice che voleva vivere, che aveva portato a cena fuori la ragazza che gli interessava, quella che la notte prima aveva sognato di baciare, si, erano entrambi di fronte a lui, doveva solo scegliere chi seguire, per lui la carriera era importantissima, non doveva fare passi falsi, mettersi in ridicolo andando in discoteca con una ragazza qualunque non era certo una cosa che Michael Jackson faceva, lui doveva tenere un certo contegno, ci teneva alla sua persona, ormai era stato visto, il giorno dopo sarebbe stato messo in ridicolo dai giornali, pensava che per quella sera aveva già dato, anche troppo, perciò si girò e s’incamminò verso il suv, in fondo il lavoro l’aveva sempre messo al primo posto, questa volta non doveva essere diverso…
Noemi era vicina all’entrata, stava cercando il suo pass che aveva messo in tasca, il bodyguard aspettava scocciato, lei non lo trovava, dove lo poteva aver messo, ad un tratto una voce le disse: cercavi questo??
Lei si girò e lui era di fronte a lei con in mano il suo pass, lei gli sorrise e lo prese
Michael: avevi ragione, hai pienamente ragione, scusami, tu lo fai per me e io ti ringrazio tantissimo per questo, sei davvero un’amica, ho deciso che stasera voglio divertirmi, è stata una bellissima serata e non poteva finire ora, doveva succedere qualche cosa di assurdo nella mia vita e tu ci sei riuscita
Noemi: come hai fatto a cambiare idea Jackson??
Michael: emm, diciamo che una bellissima ragazza prima è stata sincera con me, mi ha detto la verità,mi ha detto quello che pensava e l’ha fatto per il mio bene perciò io per ringraziarla voglio portarla a ballare,visto che mi ha detto che voleva andarci con me
Noemi:ah, davvero, dovremmo farla santa questa ragazza, deve essere una tipa in gamba per farti cambiare idea…
Michael: si, direi di si… allora Noemi entriamo?? Ho voglia di scatenarmi
Noemi lo guardò sbalordita: con piacere ma che fine ha fatto il Michael di qualche minuto fa??
Michael: quello?? Lascialo perdere, è solo una star viziata, fa sempre quello che gli pare e si arrende sempre, è un perdente, lascialo stare, non ne vale la pena..
Noemi: ah d’accordo, sei meglio tu giusto??
Michael: baby, hai ancora qualche dubbio?? Le porse la mano ed entrarono dentro sotto ad una pioggia di flash che li immortalava secondo per secondo, erano fotografati, ripresi, tutti li osservavano, Michael sapeva che questo momento avrebbe inciso nella sua carriera, lui, la star irraggiungibile era adesso con una ragazza normalissima in una discoteca qualunque, cosa voleva dire?? Ma a Michael adesso non interessava, voleva stare con lei…
Percorsero un corridoio lungo e completamente illuminato, la musica era sempre più alta, stavano camminando per mano vicini fino a quando non si ritrovarono di fronte una pista stracolma di gente che ballava, rideva, saltava, Noemi si tolse il cappotto e la borsa e li diede all’ addetto del guardaroba, poi fu il turno di Michael, gli diede il cappotto sicuro che non l’avrebbe ritrovato, era il minimo che poteva capitargli quella sera, poi gli dette la giacca che portava sotto, salutando anche quella per l’ultima volta
Noemi: il cappello lasciatelo, ti prego
Michael sorridendole: ok…
Scesero in pista, lei camminava avanti e lui la seguiva
Michael: ti prego, stasera non lasciarmi, non ti dico che già me ne sto pentendo ma mi devo ancora rilassare, sono molto teso e tutti mi fissano io…
Noemi gli andò incontro e gli mise le braccia in vita: stai tranquillo Mike, ci sono io, non scappo,puoi fidarti…
Michael:ok,grazie..
Noemi: ma di che,figurati, però adesso ti devi scatenareeeee… e cominciò saltare insieme alla folla, lei ballava sicura di se, si muoveva in modo sexy, gli girava intorno, lo accarezzava, in poco tempo anche lui si ritrovò a ballare, non se ne rendeva conto, la musica era altissima, le luci si accendevano e si spengevano continuamente, il fumo era ovunque, la gente rideva, scherzava ma lui era concentrato solo su di lei, ballavano attaccati e non se ne rendevano neanche conto, i loro balli diventavano sempre più sensuali fino a quando Noemi mise le braccia intorno al collo di lui, adesso sembravano una cosa sola, ballavano stretti e lui le mise le braccia intorno alla sua piccola vita, era sicuro di sé, lui guardava lei e lei guardavo lui, non esisteva nessun altro, Michael sentiva che in quel momento stava vivendo e doveva solo ringraziare lei…
Dopo una mezz’ora abbondante in pista,Noemi lo portò a bere
Noemi: un sex on the beach grazie!!!
Dopo 2 minuti Michael si ritrovò in mano questo cocktail
Noemi: allora quanto aspetti ad assaggiarlo???
Michael: ma con che è fatto???
Noemi: non ne ho idea ma è buono, in Italia io lo prendevo sempre e finivo anche quello dei miei amici
Michael: mi fido??
Noemi: vaii, stasera non ti ferma più nessuno
Lui ne bevve in poco tempo la metà, poi lo diede a Noemi che lo finì in un minuto..
Noemi: mica vuoi metterti a sedere vero??
Michael: no, voglio ballare . . . con te
Noemi: bene allora … lo prese per mano e lo portò di nuovo in pista, ricominciarono a ballare sempre più vicini, Noemi voleva baciarlo, sarebbe stato difficile ma voleva provarci, cominciò ad avvicinarsi sempre di più al suo viso, era decisa, Michael capì dopo poco quali erano le sue intenzioni, lui la voleva baciare, aveva sognato di farlo ma non era quello il momento, voleva che fosse una cosa romantica perciò cominciò ad evitare il suo volto, girava la testa ogni volta che lei si avvicinava, era insicuro su quello che doveva fare, lei al contrario era sempre più sicura. Capì che quello non era il modo, non avrebbe ottenuto niente così ma non si tirò certo indietro, cominciò a baciargli il collo con sicurezza, purtroppo per lui, quello era il suo punto debole, non resisteva più di tanto, lei continuava e lui a malapena riusciva a resistere, la musica era sempre più veloce, le luci sempre più colorate, faceva caldo, lui sentiva il sudore di lei addosso e gli piaceva, le sue piccole mani lo accarezzavano, lei ormai era presa dal suo collo, sentiva il suo profumo, lui l’accarezzava, teneva fra le mani la sua vita, la sua schiena, stava andando fuori di testa, il fumo aumentò, le luci si accendevano e si spengevano ad una velocità assurda, la musica rimbombava ovunque e lui non poté farne a meno… la baciò, non riuscì a fermarsi, la teneva stretta, sentiva gli occhi addosso di tutti ma non gli importava, la stava baciando magari non era un posto romantico ma poco importava adesso… le loro lingue entrarono in contatto dopo poco, si abbracciavano, si tenevano sempre più stretti, certo non era il classico bacio da film, non era un bacio romantico,sembrava una cosa quasi violenta ma a lui piaceva e a lei pure. Non sapevano neanche loro per quanto tempo erano rimasti a baciarsi, quando lei si staccò gli sorrise felice, lui era felice ma imbarazzato, non si sarebbe mai aspettato un momento così, lei si sciolse i capelli, adesso erano finalmente liberi, le davano un’aria ancora più giovane e perfetta..
Noemi: allora?? Cosa ne pensi??
Michael imbarazzato: di cosa??
Noemi ridendo: come di cosa?? Non ti ricordi più niente di quello che hai fatto circa 1 minuto fa??
Michael: emm, può darsi… e abbassò lo sguardo
Noemi: ahahah Michael sei troppo timido, però è una cosa figa
Michael: come?? È una cosa figa?? Io odio la mia timidezza, mi ostacola troppo
Noemi: lo so, però…. È sexy
Michael: sexy??? Ma che diciii
Noemi: è vero, sei dolce e … sexy.. e rise
Michael: questa non l’avevo mai sentita
Noemi: ancora non hai risposto alla mia domanda, non cambiare discorso…
Michael: emm, non mi ricordo più tanto come mi sono sentito…
Noemi: ah davvero???
Michael: già, non mi ricordo più che sensazione ho provato..
Noemi: vediamo se ti posso aiutare… si avvicinò e lo baciò
Noemi bisbigliandogli all’orecchio: adesso ti è tornato in mente niente??
Michael: è stato bellissimo, va bene come risposta??
Noemi: più che bene.. e sorrise…ti va di andare a ballare su quei tavoli???
Michael: ma possiamo??
Noemi: in realtà no ma tanto ormai a questo’ora sono tutti ubriachi, non ci dice niente nessuno anzi facciamo pure spettacolo e poi di certo nessuno dice niente a te
Michael:giusto… d’accordo allora
Lui montò sopra per primo, poi le prese le mani e l’aiuto a salire, se la ritrovò fra le braccia, lei sorrideva sempre, poi gli prese il cappello e se lo mise
Noemi : stasera questo è mio… si girò dandogli le spalle, gli prese le mani e se le portò in vita, lui adesso l’abbracciava da dietro, erano sudati ma si tenevano stretti, i loro corpi combaciavano e nessuno li avrebbe divisi, ballavano, saltavano, lui cominciò a baciarle il collo, non poteva farne a meno, lei era felice, era tra le braccia di Michael, non capiva cosa provava, sapeva solo che questo momento non doveva finire….
(StreetWalker )
00domenica 13 novembre 2011 23:40
Finalmente si è lasciato andare non solo per il ballo ma anche quando l'ha baciata. Aspetterò il prossimo
sarajackson95
00lunedì 14 novembre 2011 18:50
Ciao a tutti, questa è la prima parte del capitolo, stasera posto la seconda, devo solo riguardarla!!Buona lettura =)

CAPITOLO 11 parte prima

Gli occhi indiscreti certo non mancavano, tutti li guardavano, tutti si chiedevano chi fosse lei, perché Michael era lì?
Le foto venivano scattate continuamente, dopo i primi momenti d’imbarazzo non ci facevano più caso, la musica era alta,loro erano insieme e l’unica cosa importante era che quella serata non doveva finire…
Dopo un po’ si misero a sedere nei divanetti, appena seduto, Sharon, una ragazza alta, magra,bionda,ricciola e finta si avvicinò subito a Michael
Sharon: Ciao Michael, che bello averti qui, io sono la figlia del proprietario del locale,mi chiamo Sharon Jones, ti trovi bene qui?? E fece un sorriso tirato
Michael: oh, è la prima volta che vengo però si sto bene, forse è perché sono con la compagnia giusta…. E si girò sorridendo verso Noemi che era vicino a lui
Sharon: non ne dubito… rispose squadrando Noemi
Sharon: non ti ho mai visto qui, sei nuova??
Noemi: sono qui in vacanza!... rispose lanciando una sfida
Sharon:ah davvero?? E di dove saresti??
Noemi: sono…di Milano!!
Michael la guardò con aria interrogativa…
Sharon: ah, io ci vado spesso con mio padre a Milano, molto bella, di certo gli impiegati dell’hotel che ci ha accolti erano molto più gentili…
Noemi: bhè sai, quando si lavora bisogna essere sempre come dici te “gentili”, è lavoro!
Sharon innervosendosi: non lo metto in dubbio…
Noemi: immagino..
Sharon: ok, adesso vado, i miei clienti mi aspettano
Noemi: ma non era di tuo padre il locale??
Sharon: si ma presto sarà mio perciò comincio a fare pratica. È stato un piacere conoscerti Michael, spero che tornerai… e sorrise
Michael: lo spero anche io, grazie
Sharon: bene, vado ciao Michaell… e ciaoo emm, come hai detto che ti chiami tu??
Noemi: non ho detto il mio nome!
Sharon:ok, come ti chiami??
Noemi: Sofia
Sharon: ok, ciao Sofia
Noemi le fece una smorfia e lei se ne andò
Michael: Sofia???? Milano????
Noemi: che c’è???
Michael: perché le hai mentito?? Mi avevi detto di chiamarti Noemi e di essere di Arezzo
Noemi; e lo sono ma cosa pretendevi?? Che le dicessi la verità??
Michael: bhè sii, perché hai mentito?!?!
Noemi: lo faccio sempre quando qualcuno mi sta sul c..
Michael: shhhhhhhh…. E le tappò la bocca… non dire parolacce!!!!!!
Nomi: perché???
Michael: è brutto che una bella ragazza come te debba ricorrere alla parolacce per parlare, non c’è bisogno, io le odio
Noemi: d’accordo,ti dicevo che non dico mai la verità alle persone che mi stanno sul bip! Così va bene??
MICHAEL: puoi fare di meglio, comunque non la conosci quindi non puoi dire se ti sta antipatica o no,potreste essere anche migliori amiche secondo me!!

Noemi:Cosa???? Ma sei impazzito???? Io e lei???? Mai!! quanto sei innocente Michael, troppo buono,devi darti una svegliata altrimenti…
Michael: mi hai promesso che mi avresti aiutato
Noemi: si lo so ma sarà molto dura, devi ascoltarmi però e credere a quello che ti dico
Michael:promesso!!
Noemi: bene… e gli sorrise…Oh no, sta tornando…
Michael: chi??
Noemi: chi secondo te???
Michael: ah…. E si girò..

(StreetWalker )
00lunedì 14 novembre 2011 19:30
D'accordo con Noemi Sharono mi sta antipatica perchè rovinerà la loro amicizia. Aspetterò il prossimo
sarajackson95
00lunedì 14 novembre 2011 21:01
Eccolo, sono riuscita a finirlo, buona lettura!! Un bacio =D

CAPITOLO 11 parte seconda

Sharon: Michael scusa se ti disturbo, posso fare una foto con te??
Michael la guardò e da come si era posta rise dentro di se pensando a quello che aveva detto a Noemi poco prima, potevano mai essere amiche??? Una l’opposto dell’altro, due mondi differenti e divisi, che dovevano restare tali…
Noemi la guardò di nuovo , già da come si era posta capì che sarebbe successo qualche cosa, non le andava a genio, ritrovò la somiglianza con una sua compagna di classe, una persona che proprio non poteva vedere, anche qui in America si doveva ritrovare persone così assurde??? Erano entrambe false, lei le sorrideva tirata e lei le rispondeva con una smorfia… Noemi capì in poco tempo che aveva di sicuro un doppio fine, l’aveva inquadrata, voleva qualcosa e sapeva che quello che desiderava portava il nome JACKSON, ma Michael era ingenuo, non capiva le sue intenzioni perciò le disse con dolcezza: certamente
Lei senza quasi neanche aspettare la fine della parola gli andò in collo, una posa provocante e ..
Sharon: Hey tu, ci faresti la foto??
Noemi: scusa???
Sharon: hai capito bene, facci la foto e le porse la macchina fotografica
Noemi: fattela da sola, cosa c’è, il tuo paparino non ti ha insegnato come si fa?? E si alzò..
Sharon: ce l’hai con me per caso?? Non mi conosci neanche, abbiamo solo scambiato due parole prima…
Noemi; appunto,l’hai detto te, non mi conosci neanche e mi chiedi di scattarti la foto
Sharon: non so se lo sai ma è una cosa normale chiedere ad uno sconosciuto di fare una foto,mica ti ho chiesto altro, ma tua mamma te l’ha insegnata l’educazione?? Mamma mia che gente…e si spostò i capelli all’indietro per mostrare più il seno a cui Michael non fece neanche caso, era troppo finto e poi lui era interessato a Noemi…
Noemi alzandosi e andando sempre di più vicino a lei disse:mia mamma me l’ha insegnata e poi me ne vieni a parlare proprio te dell’educazione?
Sharon: io sono una persona educata e garbata non ti permettere di…
Noemi non la fece neanche finire: si infatti, proprio, chi è che si riduce a montare in collo alla gente pur di provarci? Cosa è? Astinenza dal sesso?? E se ne andò.. poi girandosi disse: e non provare neanche a rispondere perché hai torto in partenza, da quando sei entrata in questo cazzo di locale
Sharon: ah davvero??? E perché avrei sbagliato in partenza??
Noemi:per caso te le sei scordate a casa le mutandine stasera?? È stata una dimenticanza scommetto..
Sharon: cosa?? Cosa stai mettendo in dubbio??
Noemi: ti do un consiglio, la prossima volta che te ne vai al giro senza mutandine magari ricordati ti non aprire tanto le gambe, ti posso assicurare che anche senza volerlo metà del locale ha visto le tue grazie e non è stato un bel vedere…
Sharon: brutta stronza, vieni qua che ti faccio vedere chi sono…
Noemi: la prossima volta magari…. Così mi ricordo di portarti un paio di mutandine, magari te non sei abituata a tenertele, forse te le sei tolte talmente tante volte che hai deciso di non portartele più dietro, tanto stai sicura che te le sfilano subito
Sharon: appunto, me le sfilano subito, vuol dire che la gente mi desidera… disse fiera di se
Noemi: oppure sono così sfigati che pur di fare sesso vanno anche con te, tanto l’hanno capito tutti…qual è il tuo motto??? No aspetta fammi indovinare: SE LA VUOI, TE LA DO?!?!?!
E tutti risero, Noemi se ne andava, sharon si alzò
Sharon: brutta …
Michael: hey, hey … e la bloccò… adesso basta, finitela, cosa è tutto questa scenata, basta calmatevi…
Sharon: ha cominciato lei, di alla tua ragazza di darsi una calmata…
Michael: non è la mia ragazza, ha sbagliato è così, mi dispiace, non ha ragionato, è solo arrabbiata Noemi: ma sentitela, io mi devo dare una calmata??? Allora tu chiuditi le gambe perché sei ridicolaaaa
Sharon: sfigataaaa
Noemi: sfigata io, sfondata tu!
Michael andò da Noemi e lep rese il viso tra le mani dolcemente: ti vuoi dare una calmata??? era una bella serata perché fai così, cerca di calmarti
Noemi: no non mi calmo, io i piedi in testa da una in quella maniera non me li faccio certo mettere … cominciò ad andare verso di lei velocemente
Noemi: brutta schifosa, pezzo di mer..… Michael le prese il braccio delicatamente e non le fece finire di parlare
Michael: Hey, calmati, stai tranquilla, andiamocene dai
Noemi: no, non se ne parla, non me ne vado per colpa sua
Sharon: ma sentitela fa la grossa, sei assurda, ASSURDAA
Noemi; io l’ammazzo
Michael la tenne abbracciata in vita da dietro, appoggiò la testa nella spalla di lei e le bisbiglio con dolcezza cercando di farla ragionare: no tu non fai niente, basta lasciala perdere, l’indifferenza è l’arma migliore, non vale niente, tu sei più forte, non abbassarti al suo livello, non ascoltarla … poi aggiunse ridendo: è solo una sfondata…
Noemi sorrise, si girò e mise un braccio intorno alla sua vita
Noemi: hai ragione, non ne vale la pena
Michael: brava …. iaia
lui le mise un braccio intorno alle spalle e si allontanarono…
sarajackson95
00lunedì 14 novembre 2011 21:01
spero che vi piaccia!!! =)
(StreetWalker )
00martedì 15 novembre 2011 10:07
Brava che ha dato retta a Michael di lasciar perdere Sharon.Aspetterò il prossimo
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