Drizzt Do'Urden

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Dangerous89
00mercoledì 28 gennaio 2015 18:01
Drizzt Do'Urden (nome completo Drizzt Daermon N'a'shezbaernon) è un personaggio immaginario creato da R.A. Salvatore le cui avventure si svolgono nell'ambientazione Forgotten Realms per il gioco di ruolo Dungeons & Dragons. È uno dei pochi drow a vivere sulla superficie, poiché ha abbandonato la filosofia malvagia del suo popolo ed il suo nativo Buio Profondo.
Drizzt, oltre ad essere protagonista dei romanzi fantasy scritti da Salvatore, compare anche in videogiochi di ruolo tra cui quelli della serie Baldur's Gate ed il più orientato all'azione Forgotten Realms: Demon Stone.

I Romanzi

Trilogia degli elfi scuri
Il dilemma di Drizzt
La fuga di Drizzt
L'esilio di Drizzt

Trilogia delle terre perdute
Le lande di ghiaccio
Le lande d'argento
Le lande di fuoco

L'eredità di Drizzt
L'eredità
Notte senza stelle
L'assedio delle ombre
L'alba degli eroi

I sentieri delle Tenebre
La lama silente
L'ora di Wulfgar
Il mare delle spade

La lama del cacciatore
L'orda degli orchi
Il cacciatore solitario
Le due spade

Transizioni
Il Re degli Orchi
Il Re dei Pirati
Il Re degli Spettri

The Cleric Quintet ambientato tra L'assedio delle ombre e L'alba degli eroi
Il Cantico
Le ombre della foresta
Le Maschere della Notte
La fortezza caduta
La maledizione del caos

Storia
In quasi tutti i libri (esclusi i primi due volumi della Trilogia degli Elfi Scuri, in cui si raccontano l'infanzia e le prime avventure solitarie di Drizzt nel Buio Profondo), Drizzt e i suoi compagni, il barbaro Wulfgar, la dolce Cattie-brie, l'halfling Regis e il nano Bruenor Battlehammer, vivono fantastiche avventure. Drizzt Do'Urden (abbreviazione del casato Daermon N'a'Shezbaernon) è un elfo scuro nato a Menzoberranzan, una delle più importanti città del Buio Profondo, che fin da giovane dimostra un'innata propensione per la bontà, cosa rara nella malvagia e caotica società del Sottosuolo, una qualità che lo porta a fuggire dalla sua casa e dai suoi simili dominati dalla Regina Ragno, per approdare nel mondo della superficie.
Difficilmente accettato e accolto, in quanto appartenente ad una razza spietata e odiata, vaga per le terre di superficie facendo ciò che meglio sa fare: aiutare i più deboli e gli indifesi. Nel tempo, una delle uniche persone che osa avvicinarlo è Montolio Debrouchee, un ranger non vedente e solitario che insegna a Drizzt l'amore per la natura e per i principi della dea Mielikki. Dopo quella breve ma intensa esperienza, l'elfo scuro è costretto dallo scorrere degli eventi e delle situazioni a vagare sempre più lontano alla ricerca di una terra che si possa chiamare casa. Arriva così fino alla spina dorsale del mondo nelle Ten Towns delle "lande di ghiaccio", il luogo dove in seguito conosce Bruenor, sua figlia adottiva Cattie-brie, Wulfgar il barbaro della tribù dell'alce e Regis l'halfling con la predilezione per i guai. Da quell'incontro, Drizzt Do'Urden e i suoi amici iniziano un lungo viaggio tra tutti i Reami e tra mille avventure, dalla riscoperta di Mithral Hall, l'antica dimora del clan nanico dei Battlehammer, alla lotta con Artemis Entreri temibile e spietato assassino della corporazione di Pasha Pook e suo più grande nemico, alle lotte con lo spirito del Cacciatore, la doppia e selvaggia personalità che alberga in lui. Queste sono le gesta che danno il via ad una vera e propria leggenda, la storia di un elfo scuro di nome Drizzt Do' Urden.
Le caratteristiche che contraddistinguono Drizzt Do'Urden dagli altri elfi scuri sono la sua propensione per la giustizia, coltivata da Zaknafein Do'Urden, suo padre, primo maestro d'armi e primo vero ed unico amico a Menzoberranzan; la totale padronanza nell'uso ambidestro delle due scimitarre, l'amica e compagna di sempre Guenhwyvar, magica pantera del piano astrale racchiusa in una statuetta d'onice, e i suoi occhi viola.

Doti innate
Drizzt, come tutti gli elfi scuri, possiede delle doti innate. È capace di circondare il nemico con fiammerelle innocue che permettono di scoprire la sua posizione se, per esempio, si sta combattendo al buio. Possono essere usate anche per scopi più strani, come per esempio circondare Wulfgar per spaventare i troll (Drizzt lo fece nelle Paludi eterne, nel romanzo Le lande d'argento), oppure far sembrare magica un'arma.
Può inoltre evocare degli speciali globi di tenebra impenetrabili persino dalla vista all'infrarosso degli elfi scuri. Abilità che col tempo cesserà di usare poiché poco utile in superficie. Sono molto comodi e molto usati dai drow, soprattutto quando devono combattere contro dei nemici che non sanno destreggiarsi nelle tenebre.
Gli elfi scuri nobili sanno anche levitare, ma col tempo userà questa abilità sempre meno, non essendo più in allenamento.

Oggetti magici di Drizzt Do'Urden

Morte Gelida
In inglese Icingdeath, è la prima scimitarra magica di Drizzt. Trovata nel tesoro di un drago di ghiaccio chiamato Ingeloakastimizilian, evento descritto nel romanzo Le lande di ghiaccio, la scimitarra è caratterizzata dalla testa di un felino nell'impugnatura. A chi la impugna dà la capacità di resistere al fuoco (in alcuni casi, anche ad estinguerlo) e al calore, salvando in diverse occasioni sia Drizzt sia il suo amico Bruenor. Quando sente avvampare le fiamme (come nel caso dell'incontro con il demone Errtu) Drizzt riesce a percepire la voglia della spada di combattere.
Lampo
In inglese Twinkle, è la seconda scimitarra magica di Drizzt. Donatagli dal mago Malchor Harpell nel libro Le lande di fuoco, è una scimitarra elfica, con uno zaffiro a forma di stella sul pomo, molto leggera e maneggevole. All'avvicinarsi del pericolo, risplende di una luce bluastra. È un tipo di spada difensiva.
Statuetta d'onice con effigie di pantera
La magica statua che permette a Drizzt di evocare la fedele pantera Guenhwyvar, nativa del piano astrale dove può tornare per rigenerarsi completamente del logorio del piano materiale e dalle ferite subite in battaglia.
Bracciali magici
Anche se utilizzati da Drizzt come cavigliere originariamente erano ai polsi di Dantrag Baenre, Maestro d'Armi del Primo Casato di Menzoberranzan, per aumentare la velocità degli attacchi. Sconfitto Dantrag in duello Drizzt ne prende possesso, ma durante gli allenamenti quotidiani si rende conto che l'eccessiva velocità delle sue lame, già straordinariamente veloci, dava più problemi che vantaggi. Decide quindi di metterli alle caviglie per evitare pericoli e correre più velocemente.
Taulmaril
Dopo le vicende narrate nel re degli orchi Drizzt ottiene in regalo da Cattie-Brie il potente arco Taulmaril, lo "Spezzacuori". Un arco dalle frecce magiche, altamente perforanti e soprattutto infinite.
Camicia magica di Ad'non
Durante il libro Il Cacciatore solitario Drizzt uccide il drow Ad'non Kareese, rimanendo sorpreso del fatto che l'elfo malvagio portasse una casacca magica che diminuiva l'impatto dei colpi, anche se non in maniera totale.

Fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Drizzt_Do%27Urden

Non so se amate questo genere di libri(Fantasy), io si[SM=g27836]adoro questo personaggio e mi affascinano e intrigano molto le sue storie create da R.A. Salvatore
certo se non siete appassionati del genere sicuramente non sapete neppure di cosa parlo, il problema sta che questi romanzi sono ormai rari da trovare e su ebay se ne trovano solo alcuni ed è un peccato perchè ne vale la pena, anche solo se avete letto ''Il Signore degli Anelli'' vi piacerebbe sicuramente anche questa saga, io gli ho scaricati con Torrent e li leggo con il mio Ebook ma mi piacerebbe un giorno comprarli tutti, spero che qualche casa editrice gli ristampi
Dangerous89
00lunedì 2 febbraio 2015 17:38
Guenhwyvar

Particolarità di Guenhwyvar

Guenhwyvar è una pantera dalla natura magica la cui esistenza è legata soprattutto al Piano Astrale. Essa può tuttavia giungere nel Primo Piano Materiale attraverso il suo legame con una statuetta magica infrangibile di onice a forma di pantera, la cui origine è sconosciuta. È dotata di grande forza, intelligenza e di una grande abilità nel combattimento con le proprie prede, salvando con le sue qualità innumerevoli volte il suo padrone da morte certa.

Storia conosciuta

All'inizio delle avventure di Drizzt (raccontate nella Trilogia degli Elfi Scuri), Guenhwyvar serviva un mago drow, Masoj Hun'ett, che possedeva la sua statuetta. Costui era un individuo malvagio che la costringeva a delle sporche azioni. Drizzt, affascinato dalla bellezza della pantera, e forte del suo legame con lei in quanto si erano incontrati moltissime volte e in quanto lei gli aveva già salvato la vita una volta, rimase orripilato da come la trattava quel padrone indegno, e decise quindi che doveva ottenere la statuetta magica ad ogni costo. Decise dunque di affrontare il mago malvagio, e, grazie alla sua straordinaria abilità nel combattimento, lo sconfisse e gli prese la statuetta. La pantera gli fu molto utile nei giorni di solitudine passati nel Sottosuolo, anche se, a causa del limitato potere dell'oggetto magico, la pantera può rimanere nel Piano Materiale solamente per un breve lasso di tempo, ed ha poi bisogno di tornare nel suo piano di origine per un tempo superiore a quello in cui si è trovata nel Piano Materiale.

Fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Guenhwyvar
Dangerous89
00martedì 3 febbraio 2015 17:46
Menzoberranzan

Menzoberranzan è una città immaginaria di Forgotten Realms, ambientazione per il gioco di ruolo fantasy Dungeons & Dragons. È famosa principalmente per essere il luogo di nascita di Drizzt Do'Urden, protagonista di numerosi romanzi scritti da R.A. Salvatore.
Menzoberranzan, la fantastica e oscura città drow, è situata nel Sottosuolo (o Buio Profondo) del Nord, a oltre 3 chilometri di profondità al di sotto della valle del fiume Surbin che scorre fra il Bosco della Luna e le montagne della Spina Dorsale del Mondo. Ricca di meraviglie quanto di orrori, vive in un continuo caos in cui vige la legge del più forte; le potenti Sacerdotesse della Regina Ragno governano la società col pugno di ferro, perpetrando da millenni una dura lotta per il predominio. Fra le sue mura si trovano la prestigiosa scuola per maghi e stregoni di Sorcere e l'accademia per guerrieri di Melee Magthere. Una peculiarità di Menzoberranzan, che la distingue da ogni altra città del Sottosuolo, è Narbondel, un'enorme stalagmite posizionata al centro della città, utile alla popolazione come orologio: infusa di magia, appare luminescente con un'intensità variabile alle diverse ore del giorno.
La società drow è di tipo matriarcale, e a governare Menzoberranzan è un consiglio composto dalle otto matrone delle famiglie più potenti della città; i maschi invece vengono relegati al ruolo di combattenti e "riproduttori". Le matrone ottengono l'accesso al consiglio ottenendo il favore della dea Lolth (o Lloth, nella lingua drow), la Regina Ragno; tale favore è ottenibile attraverso azioni perfide e usualmente violente nei confronti di famiglie più deboli o di razze considerate inferiori. Frequenti sono infatti le incursioni di drow in altre regioni del Sottosuolo o addirittura in superficie allo scopo di catturare prigionieri da sacrificare alla Regina dei Ragni o, ancora più spesso, per procurarsi degli schiavi.

Sorcere

Sorcere è la scuola di magia di Menzoberranzan. Fin dall'infanzia, tutti i drow maschi di estrazione nobiliare vengono indirizzati a Sorcere oppure a Melee Magthere. L'organo più importante della costruzione è l'arcimago Gromph Baenre, Arcimago del Primo Casato di Menzoberranzan. Uno dei compiti del capo di Sorcere è quello di illuminare il fuoco di Narbondel, l'orologio della città.

Gromph Baenre

Nell'ambientazione Dungeons & Dragons Gromph Baenre è il maschio più potente di Menzoberranzan, l'arcimago della città. Direttore della scuola di magia, appartiene al casato dominante dei Baenre; è fratello di Quentel Baenre, direttrice della scuola delle sacerdotesse di Lloth e diretta erede alla guida del casato Baenre. Molti credono che Gromph sia tra i maghi più potenti di Toril, forse secondo al solo Elminster. Gromph compare in diversi libri dei Forgotten realms, inclusa la guerra della regina ragno di cui è uno dei protagonisti.

Aspetto e capacità magiche

Sebbene Gromph abbia oltre 800 anni, il suo aspetto rimane quello di un giovane elfo oscuro grazie all'amuleto di eterna giovinezza che porta al petto. Ha un fisico piuttosto impetuoso pur essendo un mago ed è di media statura; è noto per le sue grandi capacità magiche e per l'aver sconfitto il lich-drow Dyrr. Fa uso di tutte le scuole di magia; tra i suoi incantesimi più celebri vi sono un potentissimo raggio negromantico usato contro il mezzo drago Nimor, la capacità di fermare il tempo per alcuni istanti, la previsione delle mosse del nemico ed il lancio di imponenti sfere infuocate. Indossa molti oggetti magici, come l'amuleto di eterna giovinezza già citato e il piwawfi stregato tipico della nobiltà drow (capace di assorbire e respingere incantesimi ostili). Porta un bastone dotato di possenti incantesimi di protezione, un anello che guarisce le ferite ed una maschera magica che gli permette di scalare le mura del casato Baenre.

Fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Menzoberranzan
Dangerous89
00martedì 3 febbraio 2015 18:00

[SM=g27836]

Dangerous89
00giovedì 5 febbraio 2015 18:17
La Trilogia degli Elfi Oscuri - Robert Anthony Salvatore

"Ho lasciato Menzoberranzan molti anni fa", cercò di spiegare Drizzt.
I suoi occhi fissarono lontano, nel passato, mentre ricordava la vita che aveva abbandonato.
"Non è mai stata la mia vera casa"


Credevo di avventurarmi nella solita saga fantasy, senza un certo sollievo nel tornare ogni tanto alla semplice lettura, alle vicende fini a sé stesse, quando mi sono imbattuto in molto più di tutto questo.
Qui, fra le pagine di questa trilogia, il semplice fantasy si scinde, dando spessore agli "elfi" e alle creature fantastiche.
Una cosa successa di rado prima d'ora.
Non che i romanzi fantasy siano privi di sentimenti, ma in questa saga entreremo appieno nello spirito del protagonista.
Siamo nelle viscere della terra, nelle profondità più recondite del suolo, nelle caverne oscure dove il pericolo alberga sovrano.
Qui, fra demoni e creature amorfe, vi sono alcune razze dure a morire, riuscite a svilupparsi nelle anguste e umide caverne.
Gli elfi oscuri, altrimenti conosciuti come "drow", sono una razza infida e pericolosa.
Letali quando armati, la loro acuta intelligenza fa sì che siano sviluppati e all'avanguardia nelle tecniche di guerra e di difesa. Divisi in famiglie dal rango a piramide, i nuclei drow sono in continua guerra tacita fra loro, eliminando silenziosamente i rami che ostacolano l'ascesa verso il vertice del potere.
Drizzt è il figlio di una delle più potenti e ambiziose famiglie Drow, i Do'Urden.
Viene cresciuto secondo i principi drow, che vedono gli esemplari maschi della specie come esseri inferiori, mentre le donne come devote religiose della divinità suprema, Lolth, la Dea Ragno dei drow.
Drizzt riceve un'educazione rigida, edulcorata da severe punizioni corporali e da regole inflessibili.
Addestrato nell'utilizzo delle armi da suo padre, crescerà e diventerà sempre più letale con le sue fedeli scimitarre, combattendo in un turbine di lame affilate.
Ma le tecniche di guerra non sono gli unici insegnamenti ricevuti da Zaknafein, padre naturale di Drizzt, entrambi gli elfi oscuri non sono come gli altri, non covano i crudeli istinti dei loro simili.
Drizzt odia questa sottomissione, aborra la violenza ingiustificata e i crimini che vengono continuamente commessi dalla sua razza.
Fin da subito saremo resi partecipi della sua lotta interiore, dei suoi dubbi e pentimenti, della paure e delle insicurezze.
Nonostante tutto, Drizzt in pochi anni diventa uno dei più abili combattenti di tutta Menzoberrazan, la città drow.
Assisteremo alle scelte difficili da prendere, che faranno si che lo spirito sensibile del drow venga fuori, abbandonando le usanze del crudele popolo, fino alla sublimazione del suo io, il suo vero istinto da guerriero leale.
Più che una semplice narrazione fantasiosa, saremo coinvolti anche nei flussi di coscienza di questo personaggio che diverrà un simbolo del genere letterario.
Drizzt Do'Urden apparirà in altre saghe dello scrittore, e verrà adottato come personaggio in numerose ambientazioni e giochi di ruolo. Un'icona letteraria moderna fantasy a tutti gli effetti, un vero e proprio discendente di Conan il barbaro e simili.
Salvatore vanta numerose trilogie fantasy, e per chi vorrebbe approfondire la conoscenza delle vicende di Drizzt Do'Urden non deve rammaricarsi, ma anzi documentarsi riguardo alla sua biografia letteraria.

Fonte:http://l-antro-della-cultura.webnode.it/products/la-trilogia-degli-elfi-oscuri-robert-anthony-salvatore/






Dangerous89
00lunedì 9 febbraio 2015 17:56
Trilogia degli Elfi Scuri, la recensione di Daniele Cutali

Con la Trilogia degli Elfi scuri rivivono le storie e i miti di Dungeons & Dragons.


La figura dell’anti-eroe ribalta il concetto di personaggio salvifico e in profumo di santità restituendoci una prospettiva differente, un profilo di maggior spessore psicologico e conflittuale e più interessante.

Colui(o colei)che deve suo malgrado mettersi in azione, volente o nolente, nonostante talvolta sia di indole malvagia, oscura e con scopi non troppo cristallini e molto personali, viene gettato in un contesto non consono a ciò che rappresenta in realtà il suo essere.

Il bello è vedere come se la cava e come infine arrivi a raggiungere lo stesso il salvataggio del mondo-universo, magari senza che lo desideri davvero. Elric di Melnibonè di Michael Moorcock, Nicholas Eymerich l’Inquisitore, del nostro Valerio Evangelisti, sono tutti personaggi controversi, misteriosi, cupi, oscuri, se non malvagi o con scopi non proprio limpidi.

Detto questo, prendiamo in considerazione un gioco di ruolo da tavolo che ha successo mondiale fin dal 1974: Dungeons & Dragons, architettato da Gary Gigax genio dei dadi icosaedrici, ovviamente ispirato dalla saga da cui tutto il fantasy ha avuto inizio, Il Signore degli Anelli.

Le ambientazioni create per D&D hanno fatto sognare pericolose avventure a migliaia di giocatori durante innumerevoli campagne pomeridiane e notturne, facendogli inventare di sana pianta trame da giocare per mesi.

Una di queste ambientazioni, accuratamente definita in svariati tomi e manuali con luoghi, personaggi e background storico/cosmogonico, sono i Reami Dimenticati.
I famosi Forgotten Realms creati da Ed Greenwood.

Che c’entra un gioco di ruolo da tavolo con la letteratura? D&D è uno di quei fenomeni che si sono ramificati toccando molteplici campi artistici, e si presta in modo perfetto alla costruzione di infinite trame elaborate, pregne d’avventura, non meno che come nel gioco da tavolo.

Ecco spuntare sul mercato già dagli anni 80 del secolo scorso, meravigliosi e immortali videogames a brand D&D.
Come non ricordare Pool of Radiance, Eye of the Beholder o le più recenti serie Baldur’s Gate e Neverwinter Nights con i relativi sequel ed espansioni?

Tutti enormi successi che fanno scendere una lacrimuccia a chi in quegli anni li ha giocati e sviscerati per mesi, e che hanno fatto la fortuna di software house come la SSI, la Westwood e la canadese Bioware, prima che ne perdesse i diritti.

E ovviamente arrivano anche i romanzi.
Tra i tanti giocatori che hanno sognato con matita, carta e dadi dalla strana forma, c’è R.A. Salvatore, Bob per gli amici.
Lo scrittore americano di evidente origine italiana, è la mente che ha partorito il personaggio di Drizzt Do'Urden.

Principe in esilio permanente da Menzoberranzan, una delle città guidate dalla malvagissima società matriarcale dei drow, gli elfi dalla pelle color ebano.

Gli elfi scuri vivono nell’Underdark, il sottosuolo formato da caverne e gallerie che si estende per tutto il continente di Faerûn sul quale si svolgono le trame dei Forgotten Realms.
Drizzt Do'Urden è uno degli anti-eroi per eccellenza di D&D in primis e di tutto il fantasy poi.

Le origini e la storia di questo personaggio sono narrate nella Trilogia degli Elfi Scuri formata da Il Dilemma di Drizzt, La Fuga di Drizzt e L’Esilio di Drizzt.

Pubblicata la prima volta in volumi singoli e poi in un unico volume dal Gruppo Editoriale Armenia, Drizzt Do'Urden ha avuto un successo strepitoso in tutto il mondo grazie all'abilissima penna di Salvatore.

Il principe Drizzt nasce, cresce in una società e un ambiente crudele, pericoloso e con il culto della sopraffazione, del tradimento, in cui tutti sono devoti a Lolth, la Regina Ragno, Dea della malvagità.

In ogni angolo oscuro dell’Underdark o negli anfratti della città sotterranea in cui Drizzt vive, può nascondersi una lama affilata o un incantesimo distruttivo ad attenderlo.

Il fil rouge di tutta la Trilogia è il conflitto interiore che consuma Drizzt dall'interno, ogni giorno.
Infatti è un personaggio che sente un fortissimo disagio nel ruolo che la società drow gli vuole assegnare, perché è una persona buona e non riesce a comprendere la malvagità che lo circonda.


Quando tutto ciò traspare, Drizzt si crea dei nemici mortali ed è costretto a fuggire nelle gallerie zeppe di pericoli ancor più letali.
Lo affianca la pantera nera Guenwyvhar, anch'essa schiava di un mago drow malvagio.

Guenwyvhar è un essere magico del Piano Astrale, evocabile attraverso una statuetta di onice che la raffigura.
Anch'essa di indole buona, non fa fatica a ribellarsi al suo padrone malvagio e a essere liberata da Drizzt stesso.
L’elfo scuro diventa un paria, un esiliato e un mostro, alla pari di quelli che ha combattuto per anni.

La costante che accompagna il principe drow, abile e velocissimo spadaccino a due mani coadiuvato da incantesimi innati e dalla capacità di vedere al buio, è il razzismo nei suoi confronti sia da parte della società da cui proviene sia da parte degli abitanti di superficie.

Essi lo guardano con diffidenza, lo insultano, lo cacciano.
Insomma, la solita storia che è sempre bene ribadire per porre l’accento su quanto faccia paura il diverso quando a farla da padrona è l’ignoranza.


Riuscirà a trovare la pace e a riscattarsi soltanto quando raggiungerà la comunità dei nani delle Dieci Città, nella Spina Dorsale del Mondo, una catena montuosa nell'estremo Nord del continente, in cui incontrerà dei veri amici e forse anche l’amore.

La trilogia di Salvatore è interessante per come viene esposto e affrontato il conflitto straziante di Drizzt, il suo essere diverso e a disagio, e la sua catarsi finale.

Salvatore utilizza uno stile semplice, scorrevole e con descrizioni mai troppo noiose, anzi che approfondiscono in maniera eccellente quanto ci si è immaginato giocando a D&D al tavolo e al computer.

E i personaggi che ne vengono fuori sono tridimensionali, con uno spessore difficilmente ripetibile.
Drizzt Do'Urden è un personaggio immortale, un elfo scuro con valori integri di cui ci si può fidare ciecamente, l’anti-eroe che diventa eroe suo malgrado, un amico che accompagna i pomeriggi e le serate di lettura.
Cosa che purtroppo non è semplice trovare nella vita reale.

Fonte:http://sugarpulp.it/trilogia-degli-elfi-scuri-recensione/
Dangerous89
00domenica 26 aprile 2015 18:59
vi piace leggere?
qual'è l'ultimo libro che avete letto?
vi piace il fantasy?
qual'è il vostro genere preferito?

Dangerous89
00lunedì 27 aprile 2015 23:16
manco avessi chiesto chi sa cosa [SM=g27815]
a volte proprio non vi capisco mah..... [SM=g27813]
Dangerous89
00venerdì 1 maggio 2015 15:13
ma qui nel forum non legge nessuno mah..... [SM=x47980] [SM=g27815]
Dangerous89
00sabato 2 maggio 2015 14:35
quando vi fa comodo pero i piaceri me li chiedete ed io vi rispondo quasi subito
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