LOS ANGELES - Michael Jackson è stato formalmente incriminato di molestie sessuali nei confronti di un minorenne. La procedura di consegna dei documenti da parte del procuratore distrettuale Tom Sneddon è avvenuta mentre le telecamere la riprendevano in diretta. Il procuratore ha aggiornato il caso al 16 gennaio e ha riconsegnato il passaporto a Jackson, consentendogli così di andare in Gran Bretagna dal 20 dicembre al 6 gennaio.
CONVERSIONE - Intanto Jacko si sarebbe convertito all'islam, riferiscono gli organi d'informazionae americani. Nel giorno della sua incriminazione in California è emersa la notizia che la popstar avrebbe aderito al movimento «Nazione islamica». L'associazione, guidata dal controverso leader Louis Farrakhan, pone i principi islamici alla base della lotta per la riaffermazione dei diritti degli afro-americani. Un'affiliazione sorprendente per Jackson che finora era sempre apparso tiepido a questo tipo di istanze (facendo discutere anche per il suo tentativo di diventare sempre più «bianco»).
SMENTITA - Tanto tiepido che ha già smentito tutto. Contrariamente a quanto hanno affermato ieri i media americani, Michael Jackson non si sarebbe affatto convertito all'islam. Lo ha affermato Stuart Backerman, portavoce ufficiale del cantante, durante una telefonata a Shout Magazine, il sito italiano ufficiale di Jackson. «Non è assolutamente vero», ha detto Backerman al telefono con Jessica Puglielli di Shout Magazine. La notizia, riportata ieri dal NY Post e mai confermata dai membri del Nazione islamica, né da Jackson, è stata smentita anche dai membri della famiglia, nonché in un breve comunicato inviato da Backerman ad alcuni media. «Non so - dice Beckerman - da dove, come e di cosa stiano parlando. Non mi è stato detto e non l'ho sentito. Posso dire solo che per quello che ne so è completamente falso».
ESEMPI - D'altro canto, Michael Jackson non è che l'ultimo di una lunga lista di star della musica pop e rock che nel corso delle loro carriere hanno avuto crisi spirituali. Jacko già nel 1994 diventò adepto della setta «Scientology», accusata di essere responsabile del suo divorzio da Lisa Marie Presley. All'islam, prima della popstar, avevano aderito personaggi del calibro del campione di pugilato Cassius Clay (Mohammed Alì), o il cantante Cat Stevens (Yusuf Islam). Ma la lista è lunga. Una delle prime e più clamorose conversioni fu quella di George Harrison, che nel suo testamento ha lasciato il 10 per cento della sua gigantesca fortuna alla setta religiosa Hare Krishna, abbracciata negli anni negli anni Sessanta e a cui nel '73 aveva regalato un castello.
CONVERSIONE ECCELLENTE - Altra conversione «eccellente» è stata quella di Little Richard, uno dei primi rockers ma soprattutto uno dei primi artisti a impersonare lo spirito selvaggio del rock and roll. Cultore dell'eccesso sonoro, teatrante del rock, il vulcanico pianista della Georgia sorprese tutti abbandonando di colpo la scena per la religione cristiana, colto da un'autentica crisi esistenziale. Il suo miglior album rimane King of Gospel Singers (1962). Bob Dylan, di famiglia ebrea, si convertì anch'egli al cristianesimo nel 1979.
LISTA - La lista si allunga con Prince e Al Green. L'artista di Minneapolis, 100 milioni di dischi venduti nel mondo e artista-simbolo degli anni Ottanta, di recente si è convertito alla religione dei Testimoni di Geova. Al Green, superstar del rhythm&blues e del gospel, negli anni Settanta, dopo un periodo di malattia, decise di prendere i voti. Due anni dopo è diventato reverendo, ma ha continuato a pubblicare dischi di R&B. Infine si possono citare attori come Tom Cruise e John Travolta, entrambi convinti seguaci della Chiesa di Scientology. O Richard Gere, da tempo fedele buddista impegnato in particolare come sostenitore della causa del Tibet.