Nel topic intervista con Billboard dove parla anche di MJ
Auguri Quincy Jones, l’autore di Thriller compie 80 anni
Quincy Jones, il Mito, compie 80 anni. E' stato il "padre artistico" delle produzioni migliori di Michael Jackson, da Off The Wall (20 milioni di copie) a Bad (30 milioni di copie), passando per il più grande successo della storia della musica leggere: Thriller (115 milioni).
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Quincy Jones compie 80 anni. Negli Stati Uniti è un giorno molto importanante, per addetti ai lavori e non. Produttore, compositore, trombettista, è stato uno dei personaggi più importanti della storia della musica degli ultimi sessant’anni. Tra successi, riconoscimenti (ben 27 Grammy Awards), il più grande resta “Thriller” di Michael Jackson. Fu sua la produzione artistica ed esecutiva dell’album più venduto della storia della musica che, dal 1982 ad oggi, ha venduto 115 milioni di copie nel mondo.
Autodidatta al piano e alla tromba, suo padre era carpentiere, la mamma dirigente di banca. A dieci anni l’incontro che gli cambiò la vita, Ray Charles allora ancora un giovanotto alla ricerca del successo. Negli anni Cinquanta inizia a farsi conoscere come arrangiatore, collaborando proprio con l’ormai popolarissimo Ray. Negli anni Sessanta forma una band e gira l’Europa. Nascono così collaborazioni di primissimo piano, da Charles Aznavour a Jacques Brel. Diventa poi direttore musicale della Barclay Disques, di proprietà della Mercury Records e, tornato negli States, ne assume la vicepresidenza. Negli anni successivi diventa produttore dei più grandi: Miles Davis, Ella Fitzgerald, Lesley Gore, Aretha Franklyn (anche di Tony Renis, in Italia).
Il “padre” di Michael Jackson.E’ a Michael Jackson che il suo nome è legato più di tutti, incontrato sul set di The Wiz nel 1978, dove Quincy scrive le musiche e il futuro Re del Pop era impegnato come attore. Da lì in avanti nasce il meglio della produzione di Michael Jackson, da un punto di vista dei contenuti e degli introiti. In serie arrivano “Off the wall”, 20 milioni di dischi, “Thriller” (115 milioni), il grande singolo-evento We are the world inserito nel progetto Usa for Africa e, nel 1987, l’ultima collaborazione insieme con “Bad” (30 milioni di dischi). E ancora successi come Smooth Criminal, Human Nature, Wanna be startin’somethin, Dirty Diana, tutte produzioni del magico Quincy, leggenda vivente del pop americano.
music.fanpage.it/auguri-quincy-jones-l-autore-di-thriller-compie-...
Da un'intervista con Billboard di Quincy per i suoi 80 anni (potete leggerla tutta nel link):
"...Non lo so... tutte quelle cose a cui guardi indietro quando invecchi. Ti rendi conto che non avevi nulla a che fare con esse. E' la divinità. Basta lasciarsi andare e lasciar fare a Dio."
Come lavorare con Michael Jackson?
"E' stato un caso. Stavamo facendo "The Wiz" e mi chiese se potevo aiutarlo a trovare un produttore. Io dissi: "Michael, guarda, non hai nemmeno una canzone nel film ancora. Non voglio pensarci. Facciamo una canzone". Era su "Ease on Down the Road", era tutto quello che avevamo. Cantava un po' di "A Brand New Day", ma non aveva una canzone in evidenza nel film. Così abbiamo finalmente preso "You Can’t Win." Poi ho cominciato a guardarlo. Era così curioso. Conosceva tutti i dialoghi."
Qual è una cosa che hai imparato da lui e viceversa?
"Venivamo da due scuole completamente diverse. Ma insieme avevamo tutto. La mia erano le big band e i cantanti eccezionali, il jazz e tutta quella roba. E mi ricordo quando Berry Gordy iniziò la Motown a Detroit. Quando ero con Lionel Hampton, Leo Fender ci portò il basso Fender, uno dei primi. E nessuno sapeva cosa diavolo fosse. Ma cominciò la sezione ritmica elettrica. Se non ci fosse stato un basso Fender, non ci sarebbe nessun rock'n'roll e nessuna Motown.
In quei giorni, [si doveva] stare sul sentiero del vero jazz. Ma il rock'n'roll tagliava fuori le big band, e il folk e il doo-wop. Così Herbie [Hancock] scrisse: "Watermelon Man". Cannonball [Adderley] fece "Mercy, Mercy, Mercy". Io feci Walking in Space e Miles [Davis] fece Bitches Brew con la sezione ritmica elettrica. Quindi non dovevo ascoltare nessuno per imparare come fare Michael.
Ma stavo cercando di vedere cosa poteva fare che non era stato fatto prima. Stavo pensando al range della sua voce. Questa è la roba che fai, l'architettura della tua produzione. Michael era così intelligente e intuitivo, afferrava tutto e guardava tutti. Fred Astaire, Sammy Davis Jr., James Brown. Abbiamo messo insieme i nostri background ed è così che l'abbiamo fatto."
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