[dicono di lui] Articolo Corriere della sera del 29/06/09

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elimj
00domenica 1 novembre 2009 14:12
scritto da Cesare Cremonini. Poche parole, tanto sentimento e ammirazione.
DOVE PASSAVA LUI, DOVE ARRIVAVA, NIENTE PULSAVA PIU' COME PRIMA.
Abbiamo perso qualcosa tutti quanti. Qualcosa che forse pensavamo ingenuamente ci appartenesse, che credevamo parte della nostra storia, quindi della nostra vita. Ci lustravamo i denti inorriditi vedendo sbiadire quel ricordo, scomposto nella carne, impegnati come siamo a navigare il nostro tempo insoddisfatto, surfando senza meta sulla superficie informatica delle notizie del gossip. Jackson, uno tra i pochissimi veri geni della musica del nostro secolo, se ne è andato spegnendo la fredda luce di quei riflettori che fino a qualche anno fa illuminavano i suoi strabilianti gesti musicali e che ormai da tempo puntavano unicamente verso l'angolo più intimo e fragile della sua persona: l'infanzia rubata e mai restituita. L'impossibile. E' fuggito durante la notte, con la stessa velocità con cui compariva e scompariva dal palcoscenico durante i suoi indimenticabili concerti, costosi quanto innovativi, in un fascio di luci e di ombre. Un eroe che sembrava parlare al futuro. Pareva conoscere leggi fisiche a noi ancora sconosciute. Cantava melodie impossibili con la stessa grazia di Steve Wonder o di James Brown, infarcendole però di grida e respiri che strappavano alle guance il sorriso della meraviglia, portandoci a cavalcare il ritmo dei suoi brani come nessuno aveva fatto prima. Un Artista vero è questo: colui che impone il suo ritmo. Dove arriva, dove cammina, niente pulsa più come prima. Che Dio lo benedica.
Cesare Cremonini

archiviostorico.corriere.it/2009/giugno/29/Dove_passava_lui_dove_arrivava_co_8_0906290...
(girlfriend)
00domenica 1 novembre 2009 14:49
Re: scritto da Cesare Cremonini. Poche parole, tanto sentimento e ammirazione.
Bellissime e sentite parole quelle di Cremonini che si aggiungono alle altre, altrettanto apprezzate, di Mina, Celentano, Zero, Jovanotti e Ranieri. E speriamo che la lista degli artisti italiani che hanno degnamente celebrato Michael, venga continuamente aggiornata...[SM=g27822]


samy_jackson
00domenica 1 novembre 2009 19:40
oddioooo... sono parole bellissime.... sono rimasta molto colpita e commossa...
elimj
00domenica 1 novembre 2009 20:18
Il Cesare lo seguo da tanti anni.
Credo di più alle sue parole che a quelle di molti altri.
E Cesare scrive sempre col cuore in una mano e una penna nell'altra...
AndreaMJ
00domenica 1 novembre 2009 22:50
ho sempre stimato cremonini come artista ( sia musicista ke scrittore ) davvero belle parole...vere e commoventi
BEAT IT 81
00domenica 1 novembre 2009 23:17
Bellissime parole, davvero, mi hanno fatto venire la pelle d'oca, si sente che sono sicere.
AntonellaP85
00lunedì 2 novembre 2009 11:54
Cremonini è un grande, si è sottratto alle regole dello showbiz per fare quello che sentiva veramente e queste parole confermano il suo grande animo.
vany976
00mercoledì 4 novembre 2009 15:49
Re: scritto da Cesare Cremonini. Poche parole, tanto sentimento e ammirazione.
elimj, 01/11/2009 14.12:

DOVE PASSAVA LUI, DOVE ARRIVAVA, NIENTE PULSAVA PIU' COME PRIMA.
Abbiamo perso qualcosa tutti quanti. Qualcosa che forse pensavamo ingenuamente ci appartenesse, che credevamo parte della nostra storia, quindi della nostra vita. Ci lustravamo i denti inorriditi vedendo sbiadire quel ricordo, scomposto nella carne, impegnati come siamo a navigare il nostro tempo insoddisfatto, surfando senza meta sulla superficie informatica delle notizie del gossip. Jackson, uno tra i pochissimi veri geni della musica del nostro secolo, se ne è andato spegnendo la fredda luce di quei riflettori che fino a qualche anno fa illuminavano i suoi strabilianti gesti musicali e che ormai da tempo puntavano unicamente verso l'angolo più intimo e fragile della sua persona: l'infanzia rubata e mai restituita. L'impossibile. E' fuggito durante la notte, con la stessa velocità con cui compariva e scompariva dal palcoscenico durante i suoi indimenticabili concerti, costosi quanto innovativi, in un fascio di luci e di ombre. Un eroe che sembrava parlare al futuro. Pareva conoscere leggi fisiche a noi ancora sconosciute. Cantava melodie impossibili con la stessa grazia di Steve Wonder o di James Brown, infarcendole però di grida e respiri che strappavano alle guance il sorriso della meraviglia, portandoci a cavalcare il ritmo dei suoi brani come nessuno aveva fatto prima. Un Artista vero è questo: colui che impone il suo ritmo. Dove arriva, dove cammina, niente pulsa più come prima. Che Dio lo benedica.
Cesare Cremonini

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Non credo c sia altro da aggungere..ha centrato in pieno il tutto...


maite78
00mercoledì 4 novembre 2009 15:54
commovente!
tagea
00mercoledì 4 novembre 2009 15:54
Re: Re: scritto da Cesare Cremonini. Poche parole, tanto sentimento e ammirazione.
vany976, 04/11/2009 15.49:




Non credo c sia altro da aggungere..ha centrato in pieno il tutto...






Quoto! [SM=g27811]
Prettybaby86
00mercoledì 4 novembre 2009 16:10
bellissime parole...
"Dangerous boy"
00mercoledì 4 novembre 2009 21:04
per una volta hanno saputo quello che doveva scrivere e hanno collegato il loro cervello!!!
Jellyfish77
00sabato 7 novembre 2009 17:07
Non mi e' mai piaciuto Cremonini ma con questa dichiarazione ha centrato in pieno il significato del ricordo che deve lasciare un grande artista... [SM=g27811]
pozzecca
00giovedì 12 novembre 2009 22:43
Re: scritto da Cesare Cremonini. Poche parole, tanto sentimento e ammirazione.
elimj, 01/11/2009 14.12:

DOVE PASSAVA LUI, DOVE ARRIVAVA, NIENTE PULSAVA PIU' COME PRIMA.
Abbiamo perso qualcosa tutti quanti. Qualcosa che forse pensavamo ingenuamente ci appartenesse, che credevamo parte della nostra storia, quindi della nostra vita. Ci lustravamo i denti inorriditi vedendo sbiadire quel ricordo, scomposto nella carne, impegnati come siamo a navigare il nostro tempo insoddisfatto, surfando senza meta sulla superficie informatica delle notizie del gossip. Jackson, uno tra i pochissimi veri geni della musica del nostro secolo, se ne è andato spegnendo la fredda luce di quei riflettori che fino a qualche anno fa illuminavano i suoi strabilianti gesti musicali e che ormai da tempo puntavano unicamente verso l'angolo più intimo e fragile della sua persona: l'infanzia rubata e mai restituita. L'impossibile. E' fuggito durante la notte, con la stessa velocità con cui compariva e scompariva dal palcoscenico durante i suoi indimenticabili concerti, costosi quanto innovativi, in un fascio di luci e di ombre. Un eroe che sembrava parlare al futuro. Pareva conoscere leggi fisiche a noi ancora sconosciute. Cantava melodie impossibili con la stessa grazia di Steve Wonder o di James Brown, infarcendole però di grida e respiri che strappavano alle guance il sorriso della meraviglia, portandoci a cavalcare il ritmo dei suoi brani come nessuno aveva fatto prima. Un Artista vero è questo: colui che impone il suo ritmo. Dove arriva, dove cammina, niente pulsa più come prima. Che Dio lo benedica.
Cesare Cremonini

archiviostorico.corriere.it/2009/giugno/29/Dove_passava_lui_dove_arrivava_co_8_0906290...




Grazie Cesare!
Parole bellissime!!!
[SM=g27821]

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