Annozero scompare dai palinsesti Rai per l'autunno

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4everMJJ
00lunedì 6 giugno 2011 19:04
‘Annozero’ scompare dai palinsesti Rai. Lo riferisce l’agenzia di stampa Agi. La programmazione delle tre reti generaliste della tv pubblica sono in questo momento all’esame del Consiglio d’amministrazione di viale Mazzini, mentre in mattinata si è svolto l’incontro tra il vice direttore generale Antonio Marano, responsabile per l’offerta televisiva, e i direttori di Rai1, Rai2 e Rai3. Il programma condotto da Michele Santoro, secondo quanto apprende l’Agi, era inserito nel progetto del direttore della seconda rete, Massimo Liofredi. Ma non comparirebbe invece nell’intero dossier palinsesti nelle mani del direttore generale Lorenza Lei.

Tra le ipotesi di spiegazione, c’è il ruolo non chiaro di Santoro all’interno dell’azienda. Per quanto riguarda viale Mazzini, non si sa ancora se il conduttore resterà o meno dipendente Rai, oppure se per lui si troverà una diversa soluzione professionale. Ma Santoro potrebbe anche cambiare azienda e questo spiegherebbe l’assenza di ‘Annozero’ dalla tv pubblica. “Uno o due fra Michele Santoro, Milena Gabanelli, Giovanni Floris e Fabio Fazio verranno a La7″, aveva annunciato due giorni fa Giovanni Stella, l’amministratore delegato della rete.

www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/06/annozero-non-compare-nei-palinsesti-rai-domani-conferenza-stampa-con-santoro...



Una spiegazione arriverà forse domani, durante la conferenza stampa fissata per le 11, a cui sarà presente anche Michele Santoro. Ufficialmente per fare un bilancio sulla trascorsa stagione del format ma, secondo indiscrezioni, soprattutto per chiarire quale sarà il futuro suo e della trasmissione.
(Miss Piggy)
00lunedì 6 giugno 2011 19:19
Guardate, Santoro troverà sicuramente una collocazione.
Ma mi auguro vivamente che non sia così solo per l'ulteriore devastante caduta qualitativa che rappresenterebbe per la Rai. Già il canone è un ladrocinio, con quel che se ne ha in cambio...
visentindenis
00lunedì 6 giugno 2011 19:30
finalmente
Finalmente,adesso mi aspetto la caduta di programmi tipo ballaro,porta a porta ecc...,chi sà che taglino i finanziamenti ai quotidiani che ci costano una follia e si autofinanzino con le proprie risorse...come fan tutti.Ditemi pure che uno è migliore dell'altro tanto non ci credo,sinceramente stanco di dover pagare per programmi e giornali in mano della politica d'interesse e di parte.
Ormai siamo ridotti ad orientarci per simpatia più che per merito.
Fatemi programmi di approfondimento interessanti tipo REPORT, abasso le linee faziose qualunque esse siano
angelico
00lunedì 6 giugno 2011 19:34
speriamo solo che non ci sia un veto su santoro...come ci fu su mentanta, ovvero enrico nn poteva essere assunto in nessuna tv senza il nulla osta di berlusconi...



spero che tutto il programma traslochi su la 7 il giovedi sera....

rossijack
00lunedì 6 giugno 2011 20:11
Da poco a Rai3 ho sentito che Che tempo che fa,Report,Ballaro' sono confermati(ne sono felice!),Santoro non e' confermato,ma si vocifera traloschera' a La7....speriamo faccia ancora la sua trasmissione!Sono le sole trasmissioni per le quali il mio televisore viene acceso,concordo con MP,il resto e' inguardabile!
4everMJJ
00lunedì 6 giugno 2011 20:53
E Santoro pare "in volo" verso La 7...


Michele Santoro lascia la Rai. E si avvicina sempre più a La7, con cui ha pronto l’accordo di massima con la rete. Lo conferma anche Enrico Mentana, direttore del tg della rete, che durante l’edizione serale dichiara: “Santoro a un passo da La7. Se verrà da noi potrà fare quello che vuole”. Dopo anni di battaglie, anche giudiziarie, arriva così la separazione tra il conduttore e la tv pubblica. Separazione però “consensuale” e in parte anticipata nel pomeriggio dalla misteriosa sparizione di ‘Annozero’ dal palinsesto di Rai2 e dalle voci degli ultimi giorni. Assenza spiegata poco dopo dalla stessa azienda, che in una nota definisce “risolto” il contratto di lavoro con Santoro. “Si è ritenuto – prosegue il documento – di far cessare gli effetti della sentenza del Tribunale di Roma, confermata in appello, in materia di modalità di impiego di Michele Santoro, per recuperare la piena reciproca autonomia decisionale”. Le precisazioni arriveranno domani, durante una conferenza stampa ufficialmente fissata per fare un bilancio sulla trascorsa stagione della trasmissione.

In attesa della decisione della Cassazione sulla causa tra il conduttore e l’azienda, la vicenda sarebbe stata discussa una decina di giorni fa dallo stesso Santoro con il presidente Rai Paolo Garimberti e il direttore generale Lorenza Lei, alla ricerca di un accordo. Il presidente, che smentisce l’incontro, avrebbe fatto capire chiaramente al giornalista di non voler fare un passo indietro sul contenzioso in corso. Una buona soluzione sarebbe stata invece quella di chiudere la vicenda giudiziaria con un allontanamento spontaneo del giornalista. Tanto che oggi arriva l’annuncio della separazione “consensuale”. Decisa però “a totale insaputa del Consiglio d’amministrazione”, lamentano i consiglieri Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, convinti che “questa uscita sia un danno per la Rai”.

“Biagi, Luttazzi e Santoro hanno fatto un uso criminoso della televisione pubblica”. E’ il 2002 quando il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi emana, da Sofia, il cosiddetto ‘Editto bulgaro’. Risultato: i tre vengono allontanati dalla Rai. Il posto di Santoro viene occupato da Antonio Socci con ‘Excalibus’. Il conduttore avvia allora una causa che porta al suo reintegro e alla bocciatura da parte della corte d’Appello di Roma del ricorso dell’azienda. Sempre dal premier, intanto, arrivano nuove pressioni. Come quelle a Giancarlo Innocenzi, ex membro dell’Autorità garante per le Comunicazioni, finite anche al centro di un’inchiesta. Dalle intercettazioni tra i due e di Innocenzi con l’allora direttore generale della Rai, Mauro Masi, risulta che il Cavaliere mandava l’ex dipendente “a fare in culo ogni tre ore” perché, ripeteva, se l’Agcom non riusciva a bloccare Santoro faceva “schifo”.

Ma le polemiche tra il giornalista e l’azienda cominciano da lontano. E’ il 1987 quando Santoro arriva a Rai3 con ‘Samarcanda’. Dopo altri due programmi e tre anni, l’annuncio: il conduttore molla l’azienda e passa a Mediaset, per condurre ‘Moby Dick’ su Italia1. Tornato a viale Mazzini nel 1999, inizia la fase turbolenta mai conclusa. Nel 2001 il primo scontro con il Cavaliere, che lo accusa di faziosità. L’anno dopo è la volta dell”Editto bulgaro’. Dopo il reintegro nel 2006, i rapporti con la Rai continuano ad essere sempe più tesi. L’addio del conduttore era stato annunciato già poco più di un anno fa: c’era un accordo consensuale, ma mancava una firma. Che, tra vari scontri con Masi, non è mai arrivata. Fino alla telefonata dello stesso ex direttore generale in trasmissione, a gennaio, e la rottura. Sancita adesso con il suo successore, Lorenza Lei. ”Finalmente la Rai ha coronato il suo sogno: hanno distrutto la trasmissione più vista e redditizia dell’approfondimento giornalistico del servizio pubblico. Complimenti a chi ci è riuscito e complimenti a chi ha ordinato tutto ciò”, è il commento del giornalista, ospite fisso di ‘Annozero’, Marco Travaglio.

Nel pomeriggio, le agenzie di stampa avevano in parte anticipato la notizia. Il sospetto è nato quando ‘Annozero’ è scomparso dai palinsesti Rai, oggi discussi dal Consiglio d’amministrazione di viale Mazzini. Stamattina il vice direttore generale Antonio Marano, responsabile per l’offerta televisiva, ha incontrato i direttori di Rai1, Rai2 e Rai3. E pare che la trasmissione condotta da Michele Santoro fosse inserita nel progetto del direttore della seconda rete, Massimo Liofredi. Poco più tardi, non compariva già più nell’intero dossier palinsesti nelle mani del direttore generale Lorenza Lei.

Due giorni fa una mezza ammissione era arrivata dall’ad Giovanni Stella, che aveva dichiarato sicuro: “Uno o due fra Michele Santoro, Milena Gabanelli, Giovanni Floris e Fabio Fazio verranno a La7″. “Il rapporto tra la Rai e ‘Annozero’ in questi anni e’ stato difficile, lo sanno tutti – è il commento del vignettista Vauro, ospite fisso della trasmissione -Michele ha dovuto difendersi da tante pressioni”. Il vignettista, all’ipotesi sempre più concreta secondo cui Santoro passerebbe a La7, risponde: ”Nel caso ci andrei, è normale”. Meno interessato all’argomento è invece il sottosegretario Carlo Giovanardi, che ai microfoni della ‘Zanzara’ su Radio24, commenta: “Non me ne può fregare di meno, oramai erano anni che non faceva più servizio pubblico”. “E ora comunque prenderà una liquidazione miliardaria – continua – questi signori sono bravissimi a farsi valutare per quello che valgono”. A chiedere spiegazioni all’azienda è invece l’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai. “Sono stati dati dei soldi per cancellare ‘transattivamente’ una trasmissione di successo? – chiede il segretario Carlo Verna – Che partita ha giocato il nuovo Direttore generale? Che gioco ha fatto Michele Santoro? Aspettiamo risposte e immaginiamo che anche chi paga il canone voglia sapere”.


www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/06/annozero-non-compare-nei-palinsesti-rai-domani-conferenza-stampa-con-santoro...

angelico
00lunedì 6 giugno 2011 21:18
pero non dimentichiamoci che la7 e di Telecom Italia e su di essa il Governo ha la Golden Share...

visentindenis
00martedì 7 giugno 2011 10:53
da prendere con le pinze,come tutti i quotidiani ovviamente!!!
fonte..Il giornale(scusate ma è giusto avere il contradittorio,anche perchè il quotidiano citato qui sopra non è certo imparziale)
Ecco l'ultimo colpo di Santoro: liquidazione da 2,5 milioni di euro
di Laura Rio
Il giornalista più fazioso del servizio pubblico trasloca in una tv privata. Potrà continuare nella guerriglia contro Silvio, ma almeno senza i soldi del canone. La7 ha scoperto che sparare su Berlusconi costa poco e rende molto, perciò vuole puntare su un'informazione radical chic, terzopolista e di trincea. A Santoro una buonuscita milionaria e ora la Rai prepara le contromosse per la perdita di share il giovedì sera
Ora Lorenza Lei sarà l’eroina del centrodestra. Certamente di Berlusc­o­ni che ha indicato in Annozero uno dei motivi per cui il Pdl ha perso la batta­glia di Milano. E invece diventerà il «diavolo» per la sinistra, essendo riu­scita a far scivolar via dalla Rai il «pala­dino » della battaglia anti premier. Non per nulla i più infuriati dell’accor­do raggiunto ieri per la risoluzione del contratto tra il direttore generale e il giornalista sono i consiglieri d’opposi­zione Giorgio Van Straten e Nino Riz­zo Nervo: dopo tutti gli anni spesi a di­fendere il loro beniamino dai tentativi dei vertici Rai di«cacciarlo»,la soluzio­ne si è trovata senza che neppure sia­no stati preventivamente consultati e addirittura con la volontà del giornali­sta stesso. Insomma Lorenza Lei è riu­­scita nell’obiettivo perseguito da Masi senza successo: chiudere la vicenda Santoro e il relativo contenzioso giudi­ziario. Certo il giornalista non se ne va perché gli è venuto lo «schiribizzo» di cambiar lavoro, ma perché l’azienda (anziivertici dell’azienda) hanno cer­cato in tutti i modi di accompagnarlo alla porta ritenendo la sua trasmissio­ne troppo faziosa, ma comunque con il consenso dello stesso. Dunque, dopo anni di tira e molla, da ieri Santoro non è più un dipenden­te della Rai. Ora cosa farà? Le voci più accreditate sono quelle secondo cui andrà a lavorare a La7 , la rete che va a gonfie vele grazie al Tg di Mentana: le trattative sono in corso, ma non sono ancora concluse. Non ci sarà la possibi­­lità, invece, che il giornalista possa con­tinuare a collaborare con l’azienda di Stato da collaboratore esterno, così co­me si era ipotizzato durante le tratta­ti­ve dello scorso anno con Masi ( doveva realizzare delle docu-fiction). Questo perché il giornalista ha accettato un esodo incentivato, che preclude rap­porti di collaborazione almeno nel bre­ve periodo. A Santoro non è stata però applicata la clausola di non concorren­za, così come avrebbero voluto i consi­glieri Antonio Verro e anche i due di opposizione, richiesta che era volta a limitare i danni dell’uscita di scena del giornalista: perché la scomparsa di An­nozero - bisogna ricordarlo - significa la perdita secca di uno share molto al­to (23-24 per cento) per Raidue e di conseguenti grandi introiti pubblicita­ri. E infatti sono in molti - consiglieri, politici e giornalisti,dall’Annunziata a Di Pietro a Giorgio Merlo - a chiedersi quanto peserà negativamente sulla Rai questa operazione e quale pro­gramma andrà in onda al posto del talk . «Ce l’hanno fatta ad affondare l’ammiraglia della loro flotta-dice per esempio Marco Travaglio - con gran­de professionalità e costanza. A ringra­ziare sono Mediaset e La7 ». Per quanto riguarda Santoro, la mancanza della clausola è una strada spianata verso la rete Telecom. Oggi terrà una conferenza stampa in cui probabilmente chiarirà le sue inten­zioni. Ma con quanti soldi il giornalista ha chiuso i suoi rapporti con l’azien­da? Sotto i due milioni e mezzo di eu­ro: questo è certo perché se si fosse trat­tato di una cifra superiore, l’accordo avrebbe dovuto essere approvato dal Cda, mentre ieri Lorenza Lei si è limita­ta a comunicare l’avvenuta chiusura delle trattative. Insomma praticamen­te quello che si era concordato l’anno scorso. Con la risoluzione consensua­le­cessano anche gli effetti della senten­za del tribunale di Roma, confermate in appello, che costringevano l’azien­da a lasciare Annozero in palinsesto in prima serata (la sentenza definitiva della Cassazione era attesa per doma­ni) e dunque, nel conteggio finale, è rientrato anche il risarcimento dei dan­ni che Michele avrebbe ricevuto in ca­so, molto probabile, di sentenza a lui favorevole. Se Santoro esce di scena, invece, in Rai vengono confermate tutte le altre trasmissioni targate a sinistra: Che tem­po che fa , Report , Ballarò e Parla con me . Ma il «nemico numero uno» non c’è più.
No polemiche ma analisi dei fatti!!!
Keep the faith
00martedì 7 giugno 2011 11:03
Da apprezzare l'equilibrio e la misura di questo.... emh.."Giornale" [SM=g27831]
angelico
00martedì 7 giugno 2011 12:44
ma volgiamo parlare dell editto bulgaro e rumeno?


berlusconi parla e spariscono biagi e luttazzi



berlusconi parla e sparisce santoro....


questi sono fatti!

il resto sono chiacchiere e distintivo!

Compix
00martedì 7 giugno 2011 13:35
Re:
visentindenis, 06/06/2011 19.30:

Finalmente,adesso mi aspetto la caduta di programmi tipo ballaro,porta a porta ecc...,chi sà che taglino i finanziamenti ai quotidiani che ci costano una follia e si autofinanzino con le proprie risorse...come fan tutti.Ditemi pure che uno è migliore dell'altro tanto non ci credo,sinceramente stanco di dover pagare per programmi e giornali in mano della politica d'interesse e di parte.
Ormai siamo ridotti ad orientarci per simpatia più che per merito.
Fatemi programmi di approfondimento interessanti tipo REPORT, abasso le linee faziose qualunque esse siano



Vorrei solo farti presente che fino ad ora non sei stato tu a pagare per Anno Zero, ma è stato Anno Zero a pagare per te. Un programma con uno share del 23-24 per cento non ha certo bisogno dei soldi del canone per andare avanti. Anzi: grazie ai consistenti introiti pubblicitari, è riuscito a guadagnare sempre più del proprio fabbisogno, indirizzando il surplus verso le casse dell'azienda. Poi magari con questi soldi si sono finanziati programmi fallimentari come quello di Paragone, di Ferrara, o a mettere una pezza alle perdite sistematiche di Porta a Porta o del TG1 di Minchiolini. Per coerenza, se tu sei per l'annullamento dei finanziamenti pubblici ai giornali, e quindi per un mercato dove resta chi sopravvive con le proprie forze, dovresti essere anche per la permanenza di Santoro in Rai.

In quanto al discorso sulla faziosità, sentirsi vicini ad una parte politica non si traduce automaticamente in omissione o alterazione della verità. Le intercettazioni scandalo di Berlusconi o gli operai disperati sui tetti delle fabbriche, Santoro non se li è inventati. Ci sono, ma quasi nessuno ne parla. Per il popolino delle casalinghe di Voghera, meglio Yara, meglio Sarah Scazzi.
4everMJJ
00martedì 7 giugno 2011 13:52
Re: Re:
Compix83, 07/06/2011 13.35:



Vorrei solo farti presente che fino ad ora non sei stato tu a pagare per Anno Zero, ma è stato Anno Zero a pagare per te. Un programma con uno share del 23-24 per cento non ha certo bisogno dei soldi del canone per andare avanti. Anzi: grazie ai consistenti introiti pubblicitari, è riuscito a guadagnare sempre più del proprio fabbisogno, indirizzando il surplus verso le casse dell'azienda. Poi magari con questi soldi si sono finanziati programmi fallimentari come quello di Paragone, di Ferrara, o a mettere una pezza alle perdite sistematiche di Porta a Porta o del TG1 di Minchiolini. Per coerenza, se tu sei per l'annullamento dei finanziamenti pubblici ai giornali, e quindi per un mercato dove resta chi sopravvive con le proprie forze, dovresti essere anche per la permanenza di Santoro in Rai.

In quanto al discorso sulla faziosità, sentirsi vicini ad una parte politica non si traduce automaticamente in omissione o alterazione della verità. Le intercettazioni scandalo di Berlusconi o gli operai disperati sui tetti delle fabbriche, Santoro non se li è inventati. Ci sono, ma quasi nessuno ne parla. Per il popolino delle casalinghe di Voghera, meglio Yara, meglio Sarah Scazzi.




[SM=x47963] [SM=x47963] [SM=x47963]

E ci tengo a precisare, visto che sono abbonata fin dal primo numero, che Il Fatto Quotidiano non prende finanziamenti pubblici, ma si mantiene con pubblicità (poca), vendite e abbonamenti, come dovrebbe essere per qualsiasi altro giornale: vorrei vedere quanti non chiuderebbero all'istante se un governo con le palle - utopia, lo so - abolisse gli aiuti di Stato alle testate!

Compix
00martedì 7 giugno 2011 13:56
A proposito di programmi fallimentari pagati da altri (me, te, Santoro): i flopponi più clamorosi sono stati il programma di Sgarbi e quello per il 150esimo di Baudo e Vespa. Entrambi su Raiuno!

Guarda un po' qui: video.corriere.it/opinioni/televisioni/index.shtml
(Miss Piggy)
00martedì 7 giugno 2011 13:59
Voi due qui sopra ritenetevi quotati :-D!
angelico: è vero che questa vicenda, che cade pochi giorni dopo le parole di Silvietto, fa pensare male, ma io non so se Santoro avesse davvero voglia di stare ancora in trincea...credo sia anche contento di cambiare aria.
Ciò non toglie che tremi a pensare a cosa metteranno al suo posto...
Compix
00martedì 7 giugno 2011 13:59
Re: Re: Re:
4everMJJ, 07/06/2011 13.52:




[SM=x47963] [SM=x47963] [SM=x47963]

E ci tengo a precisare, visto che sono abbonata fin dal primo numero, che Il Fatto Quotidiano non prende finanziamenti pubblici, ma si mantiene con pubblicità (poca), vendite e abbonamenti, come dovrebbe essere per qualsiasi altro giornale: vorrei vedere quanti non chiuderebbero all'istante se un governo con le palle - utopia, lo so - abolisse gli aiuti di Stato alle testate!




Anch'io ho l'abbonamento al Fatto dal primo numero (in formato PDF) [SM=g27828] . E che non prendano finanziamenti lo confermo per conoscenze personali, dato che il padre della mia ragazza lavora lì!
angelico
00martedì 7 giugno 2011 14:52
Re:
(Miss Piggy), 07/06/2011 13.59:

Voi due qui sopra ritenetevi quotati :-D!
angelico: è vero che questa vicenda, che cade pochi giorni dopo le parole di Silvietto, fa pensare male, ma io non so se Santoro avesse davvero voglia di stare ancora in trincea...credo sia anche contento di cambiare aria.
Ciò non toglie che tremi a pensare a cosa metteranno al suo posto...




il discorso è....

Santoro fara un programma in stile annozero su la 7? o fara qlk altro?

Il suo eventuale "annozero" su la7 fara lo stesso share e audience?(n.di telespettatori e percentuale di visione )

si e sicuri che santoro nn verra bloccato per il suo programma su la7?


se nn si fare tutto questo, forse era meglio per noi italiani che rimanesse in trincea alla rai....

3 sono le testate indipendenti: il fatto, santoro e gabanelli...

se me ne togli uno, ne rimangono 2, se ne togli2 ne rimane uno...e se se....


aurora.69
00martedì 7 giugno 2011 14:56
Non ho sempre apprezzato il modo "personale" che Santoro aveva di condurre Annozero. Penso, in ogni caso, che tale modo "personale" andasse preservato e che la trasmissione continuasse ad andare in onda, se la RAI vuole continuare a considerarsi servizio pubblico. Santoro sarà pure stato martellante su determinati temi, ma ha sempre avuto il coraggio di mostrare quello che altri (giornali e televisione) avrebbero invece sempre taciuto e l'audience gli ha sempre dato ragione, portando molti profitti alla Rai.
I miei migliori auguri Santoro


angelico
00martedì 7 giugno 2011 15:11
A FIL DI RETE
Senza Gabanelli la Rai può chiudere
«Report» vale il canone perchè è l'unica trasmissione
che ha conservato la missione del servizio pubblico



Milena Gabanelli MILANO - Fra le trasmissioni di successo, «Report» è l'unica che conserva la missione di servizio pubblico nella sua accezione più alta, di indagine e di senso civico. Se la Rai si lascia sfuggire Milena Gabanelli può chiudere bottega, diventerebbe un'azienda televisiva fra le altre, faticherebbe non poco a giustificare la richiesta di un canone.
LE INCHIESTE - Non basta fare le inchieste, bisogna anche chiedersi che esito hanno avuto, come sono andate a finire. In queste puntate di fine stagione, «Report» fa il punto sul suo lavoro, a cominciare dalla «puntata riparatrice» chiesta dall'Agcom (una vera assurdità che mette a nudo il carattere essenzialmente politico delle nostre Autorità di garanzia) a compensazione di un'inchiesta del 24 ottobre sulla manovra economica. In assenza di un intervento diretto del ministro Giulio Tremonti, Stefania Rimini ha intervistato Alberto Quadrio Curzio e Marco Fortis chiedendo loro un giudizio positivo sull'operato del governo: una vera assurdità targata Agcom.


EXPO 2015 - Il servizio che più mi ha colpito è stato quello sull'Expo 2015: la questione dei terreni, la speculazione edilizia, il ruolo di Lucio Stanca che spavaldamente rivendicava il doppio stipendio di parlamentare e di a.d. di Expo 2015 (non è che la Moratti ha perso le elezioni anche per queste arroganti storture?), il fallimento dell'affascinante progetto Boeri-Petrini sugli orti planetari che pure aveva affascinato il Bureau International des Expositions: «Questo progetto - conclude la Gabanelli - è troppo rivoluzionario. Si preferisce il supermarket del cibo e i tradizionali padiglioni e quando la fiera finisce si smobilita e si edifica. A meno che il nuovo sindaco, che dovrà correre perché fra 4 anni si inaugura e c'è ancora tutto da fare, non abbia il coraggio del nuovo. Una domanda: ma la Moratti rimane commissario straordinario?».


Aldo Grasso
07 giugno 2011


www.corriere.it/spettacoli/11_giugno_07/Senza-Gabanelli-la-Rai-puo-chiudere_0412ebac-90c5-11e0-9c7b-81ce317805...
angelico
00martedì 7 giugno 2011 16:40
Santoro, salta la conferenza stampa
"Non escludo di tornare a collaborare"
Viale Mazzini nega l'uso dei locali dove si sarebbe dovuto tenere l'incontro con il giornalista e il direttore di Rai2 Liofredi, che si preparava a esaltare il bilancio di una stagione record. "Saluterò nell'anteprima dell'ultima puntata di Annozero". Lo stesso giorno annullata la riunione per le nomine del Cda
Michele Santoro
ROMA - Niente conferenza stampa per Michele Santoro. L'appuntamento, all'indomani dell'ufficializzazione del "divorzio" fra il giornalista e viale Mazzini 1, era per questa mattina presso la sede Rai di via Teulada, ma l'azienda ha deciso di annullare l'incontro con i giornalisti. "Considerata la decisione - spiega il giornalista - saluterò il pubblico e i colleghi nell'anteprima dell'ultima puntata di Annozero di giovedì prossimo". Intanto Telecom Italia Media - la società che controlla il pacchetto di maggioranza di La7 - registra un rialzo a Piazza Affari, in vista dell'arrivo del giornalista e sulle scommesse di un riassetto nell'azionariato: le azioni segnano la performance migliore del mercato.

VIDEO: Dipollina 2 - Santoro 3- Berlusconi 4

A quanto pare, viale Mazzini non voleva che il conduttore di Annozero tenesse la sua conferenza nei locali della Rai, tanto più insieme al direttore di Raidue Massimo Liofredi, che si preparava probabilmente a esaltare il bilancio di una stagione record per il programma. "Non escludo di tornare a collaborare in Rai, è stata una delle cose che ho chiesto", ha detto poi Santoro ai microfoni di Agorà su Rai3 confermando di aver trovato un accordo con l'azienda per una buonuscita di 2,3 milioni di euro. Sull'ipotesi di un suo passaggio a La7, Santoro ha solo detto: "Andate a chiedere a Mentana". Il conduttore sarà anche in piazza a Bologna 5 per i 110 anni della Fiom - titolo della manifestazione, "Signori, entra il lavoro!" - venerdì 17 giugno in una serata da lui organizzata per i diritti dei lavoratori e in solidarietà con Current-Tv.

Innescata dalle polemiche per le modalità attraverso cui si è arrivati a chiudere la vicenda Santoro giovedì - lo stesso giorno in cui andrà in onda l'ultima puntata di Annozero -, niente più nomine in Cda Rai. La riunione era programmata per definire alcuni passaggi importanti, ovvero le responsabilità e gli incarichi in ambiti di forte impatto per l'attività delle reti e dell'azienda Rai. In particolare, il fatto che il Cda sia stato tenuto all'oscuro di tutto e che inoltre non sia stata prevista - nella risoluzione consensuale del rapporto di lavoro - la clausola di non concorrenza per un biennio che avrebbe vincolato Santoro nel suo immediato futuro professionale, ovvero non proporre su altre reti un format tv del genere Annozero. Indiscrezioni parlano anche di una necessità di riflessione e di cautela al vertice aziendale nel suo insieme.

La Rai e Michele Santoro si leggeva ieri in una nota di viale Mazzini "hanno convenuto di risolvere il rapporto di lavoro, riservandosi di valutare in futuro altre e diverse forme di collaborazione. Rai e Michele Santoro - proseguiva la nota - hanno inteso definire transattivamente il complesso contenzioso da troppo tempo pendente altrimenti demandato alla sede giudiziaria. Si è ritenuto infatti di far cessare gli effetti della sentenza del Tribunale di Roma, confermate in appello, in materia di modalità di impiego di Michele Santoro, recuperando così la piena reciproca autonomia decisionale" (VIDEO 6). Con ogni probabilità, il giornalista, come si andava da tempo vociferando, dalla prossima stagione sarà impegnato con La7. A quanto s'apprende, la trattativa sarebbe a un livello tale da essere definita 'seria'.

Il programma di Rai2 Annozero sotto la conduzione di Michele Santoro ha registrato in cinque anni un incremento di ben 7 punti di share. E' quanto rileva un'indagine di Starcom, secondo cui il programma è passato dal 13.5% di share dell'edizione 2006/2007, al 15.2% nel 2007/2008, al 16.7% nel 2008/2009, al 20.3% nel 2009/2010, fino ad arrivare al 20.7% di share ottenuto dall'edizione 2010/2011 (periodo di rilevazione 23 settembre 2010-2 giugno 2011). "In un periodo in cui le tv generaliste faticano a confermare le performance degli anni passati per la concorrenza delle tv digitali - rileva Starcom in una nota -, Santoro è stato capace di regalare ben 12 punti di share in più nella fascia di prime time (21.00-23.30) rispetto alla media di rete".
(07 giugno 2011)


www.repubblica.it/politica/2011/06/07/news/santoro-17324250/?ref...
rossijack
00martedì 7 giugno 2011 21:31
Credo di aver perso una sola puntata di Anno Zero in un anno!Credo che se ci sara' la separazione sara' consensuale,Santoro era continuamente ostacolato e disturbato nella conduzione della sua trasmissione,forse ne era anche stanco!Se andra' a La7 con la stessa trasmissione non vedo cosa possa cambiare nei contenuti,si digitera'un numero diverso sul telecomando,ma l'atmosfera un po' si' sara' diversa,perche' e' anche la sfida ,la trasgressione,l'oppposizione,la denuncia li' all'azienda Rai che ne decreta anche il fascino e la presa sul pubblico!
AntonellaP85
00martedì 7 giugno 2011 22:42
Re: Re: Re:
4everMJJ, 07/06/2011 13.52:




[SM=x47963] [SM=x47963] [SM=x47963]

E ci tengo a precisare, visto che sono abbonata fin dal primo numero, che Il Fatto Quotidiano non prende finanziamenti pubblici, ma si mantiene con pubblicità (poca), vendite e abbonamenti, come dovrebbe essere per qualsiasi altro giornale: vorrei vedere quanti non chiuderebbero all'istante se un governo con le palle - utopia, lo so - abolisse gli aiuti di Stato alle testate!





Gli aiuti di Stato alle testate sono sacrosanti, ve lo garantisco, ma il discorso è veramente ampio e andremmo in un pauroso OT, se volete lo si può affrontare comunque brevemente. Il problema semmai è come vengono distribuiti o meglio qual è il meccanismo che permette l'accesso ai fondi. Essi servono per garantire davvero il pluralismo, altrimenti sopravviverebbero solo le pochissime testate possedute da ricchissimi proprietari (tipo Berlusconi o De Benedetti), che in regime di quasi monopolio praticamente potrebbero fare ciò che vogliono, non avendo neanche la garanzia del controllo e della finalità pubblici come invece dovrebbe avere (il condizionale da un po' di anni a questa parte è d'obbligo) la Rai, la tv pubblica. Verrebbero meno le tv locali (che infatti sono in crisi) e i piccoli e medi giornali dove si formano le future penne, che fanno la vera gavetta. Parlo per esperienza, essendomi formata in un quotidiano locale che mi ha presa nuda e cruda che ancora andavo all'Università e mi ha fatto uscire con 2 palle quadrate e capace di mettere in difficoltà ministri e politici nazionali con le domande. Chiuderebbero pezzi della storia culturale di questo Paese. Purtroppo la gente è diseducata alla lettura dei giornali ed è gravissimo e poi vorrei sottolineare che anche il Fatto ha alcune pecche, soprattutto in certe sue penne...ma qui veramente si va OT e poi mi verrebbe la bile.....
4everMJJ
00venerdì 10 giugno 2011 07:31
Per chi non avesse visto la puntata di ieri, l'ultima della stagione...

Santoro, sfida alla Rai la sera dell'addio

"Un euro a puntata e riprendo Annozero"
"Io sono artefice del mio destino, ma chi è artefice del destino della Rai?" si chiede il conduttore nell'anteprima del programma. Poi spiega: "Non volevo restare in onda grazie alle 'toghe rosse'. Sono figlio di un ferroviere, un orgoglio 'essere della Rai'. Ma qualcuno vuole che i figli dei ferrovieri non possano sognare". E il cda si spacca sui palinsesti autunnali


ROMA - "Io sono artefice del mio destino, ma chi è il vero artefice del destino della Rai?". Con questo interrogativo, e con un ricordo dei suoi inizi in Rai, Michele Santoro ha aperto l'ultima puntata di Annozero. E' la sera dei saluti, ultima puntata del programma, ultima della stagione ma anche ultima per Santoro su RaiDue. E nell'anteprima del programma, il giornalista parla del divorzio dall'azienda 1, separazione consensuale - così è stato detto da viale Mazzini - della quale si è avuta notizia pochi giorni fa, il 6 giugno. Il giorno dopo Santoro avrebbe dovuto tenere una conferenza stampa in via Teulada ma la Rai gli ha negato l'uso dei locali e allora quale occasione migliore di quest'ultimo appuntamento per dire come è andata e come mai.

"Se la mia andata via serve ad evitare il bombardamento di ciò che rende grande il servizio pubblico, come Fazio, Gabanelli, Dandini, Iacona, preferisco andare via" premette Santoro nella "anteprima" di Annozero . "Caro Garimberti - dice il conduttore, rivolgendosi al presidente della Rai - se io fossi in lei non mi preoccuperei di ciò che sto per dire ma di quello che lei sta per fare".

"Chi è l'artefice che impedisce ad Adriano Celentano, da più di cinque anni, di fare un programma per la Rai? Io sono della Rai, ma il Consiglio d'amministrazione della Rai, è della Rai?" si chiede ancora Santoro. "All'annuncio del mio possibile passaggio a La7 - continua il conduttore -, il titolo di Telecom Italia Media è volato in Borsa. Seppellite così tutte le polemiche sul mio stipendio. Per mesi sono stati diffusi tutti i dettagli, onde alimentare la macchina del fango. Io sono della Rai ma sono anche figlio di un dpendente delle Ferrovie, che ha cresciuto cinque figli con il frutto del suo lavoro. Voi avete una visione della vita per cui esistono i ricchi e i poveri, e i ricchi devono fare la carità ai poveri, mentre nella mia visione della vita c'è la dignità del lavoro. La dignità del lavoro è la prima condizione della libertà. Quando si attaccano quelli come me, che sono arrivati dove sono arrivati essendo figli di macchinisti delle Ferrovie, si attacca il diritto di gente come mio padre ad avere un sogno".

"Voi dicevate che io ero in onda solo perché i giudici lo volevano - prosegue Santoro - contro di me sono partiti provvedimenti disciplinari, minacce, discliplinate con l'Agcom. Siamo l'unico paese in cui l'arbitro della comunicazione è espresso dai partiti, uno scandalo mondiale. Si può resistere all'Agcom, si può sopportare. Ma non si può sempre resistere, anche quando la Resistenza è finita. Ebbene, l'Annozero è finito, a Milano come a Napoli, perché la gente ha deciso di prendere la sua strada. E lo farà anche domenica, alle urne. Bene - continua ancora Santoto - io non voglio essere più in onda solo perché lo hanno deciso i giudici. Se in tribunale avessi vinto, per me sarebbe stata comunque una sconfitta. Perché ero lì, graziato da una sentenza delle toghe rosse".

A questo punto, lancia un messaggio che sa di sfida. "Ho firmato un accordo che metteva fine alla vicenda giudiziaria. Ma in questo accordo c'è scritto, a caratteri cubitali: 'Santoro può continuare a collaborare con la Rai'. Continuare a collaborare... anche da domani - ripete Santoro, scandendo bene ogni parola - allora, caro presidente Garimberti, la faccia questa discussione nel cda. E vorrei capire: una trasmissione come questa, la volete o no? Vorrei che questa posizione - insiste, rivolgendosi a Garimberti - la prendesse pubblicamente. Io non ho ancora firmato con nessun altro editore. Da domani, teoricamente, potrei essere disponibile a riprendere questo programma al costo di un euro a puntata nella prossima stagione".

L'addio di Santoro al pubblico di Annozero giunge al termine di una giornata particolarmente critica per la Rai. Che, a poche ore dal commiato di un anchorman dai grandi numeri, non riesce a dare il via libera in Cda ai nuovi palinsesti autunnali, malgrado il direttore generale Lorenza Lei avesse completato il lavoro di preparazione. I cinque consiglieri di maggioranza disertano la riunione, perché contrari alle garanzie su rinnovi e contratti per i programmi di punta di Raitre, poste dall'opposizione come condizione indispensabile per il voto a favore dei palinsesti. Inutile un tentativo di mediazione del Presidente della Rai, Paolo Garimberti, prima della riunione del Cda, poi saltata, con rinvio a lunedi.

Sulla mancata approvazione dei palinsesti, l'associazione dei dirigenti Rai esprime "profondo sconcerto e viva preoccupazione". L'Adrai aveva già invitato nei giorni scorsi i vertici aziendali ad adottare "rapidamente" tutte le necessarie decisioni utili ad approvare i palinsesti autunnali, sottoscrivere i relativi contratti e consentire la pianificazione operativa della nuova stagione produttiva, "anche sopperendo alla pesantissima perdita del programma Annozero e del suo conduttore Michele Santoro". L'Adrai fa "appello alla residua dignità di tutti i componenti del Consiglio di amministrazione" affinché assicurino "il futuro alla Rai e ai suoi dipendenti". I dirigenti della Rai "confidano in un urgente intervento delle più alte istituzioni dello Stato". Richiesto da Adrai un incontro urgente con il presidente Garimberti e il direttore generale Lei ed inoltre si rivolgerà ai presidenti dei due rami del Parlamento e al presidente della commissione di Vigilanza Sergio Zavoli "per sollecitare il loro autorevole intervento e ripristinare la funzionalità aziendale".

In una nota, l'Usigrai considera "gravissima la mancata approvazione dei palinsesti con l'assenza ingiustificata dei cinque consiglieri di maggioranza". Il sindacato dei giornalisti Rai, attraverso il segretario Carlo Verna, sottolinea come "solo per un segnale di attenzione al ruolo che stanno svolgendo il presidente Garimberti e il dg Lei non apriamo oggi con urgenza la procedura di sciopero. Il tema della protesta massima è però fin d'ora inserito all'ordine del giorno dell'esecutivo Usigrai di martedì prossimo, all'indomani della riunione auspicabilmente 'riparatoria' del cda".

www.repubblica.it/politica/2011/06/09/news/santoro_saluti-17468331/?ref...

(Miss Piggy)
00venerdì 10 giugno 2011 11:28
Ho visto solo la parte finale (prima non potevo mica perdermi l'ultima puntata di Desperate housewives, eh [SM=g27828] ?), ma evidentemente Santoro si è tolto dei bei sassolini dalle scarpe, dicendo semplicemente la verità, e ha fatto bene.
Brunetta disgustoso come al solito [SM=g27825] .
Keep the faith
00venerdì 10 giugno 2011 11:31
Re:
(Miss Piggy), 10/06/2011 11.28:

Ho visto solo la parte finale (prima non potevo mica perdermi l'ultimza puntata di Desperate housewives, eh [SM=g27828] ?), ma evidentemente Santoro si è tolto dei bei sassolini dalle scarpe, dicendo semplicemnete la verità, e ha fatto bene.
Brunetta disgustoso come al solito [SM=g27825] .




Io quest'anno ho abbandonato le casalinghe dopo aver seguito tutte le serie, ho fatto una cazzata?

Comunque il Santoro era piuttosto emozionato.... ed io ho potuto vedere solo gli ultimi 2 minuti dell'anteprima perchè prima ho dovuto guardare la Banda Volante...e anche con piacere eh... [SM=g27828]

ormai sono schiavo dei Cartoni Animati..... [SM=x47979]
(Miss Piggy)
00venerdì 10 giugno 2011 11:51
Più tardi prenderò informazioni su 'sta Banda...nella sceneggiatura delle Casalinghe, come capita sempre con le lunghe serialità, si saltano un pò di squali (hai presente la storia di Happy days?), ma le trovo sempre piacevoli e divertenti.
Non preoccuparti perchè è stato un finale del menga che ha già buttato le basi per le prossime due, di serie :-DD! Avrai modo di rifarti.

Giusto per non esagerare con gli Ot: lunga vita professionale a Santoro, ovunque vada. Pur non essendo mai stata una sua grande fan, come han già ricordato qui sopra, è uno dei pochi che mostra la cacca in cui siamo immersi.
migi.mj
00venerdì 10 giugno 2011 12:11
una trasmissione come questa, la volete o no?
si puo' dirgliene di tutti i colori al Santoro
ma l'intelligggggenza non gli fa difetto!
tagea
00venerdì 10 giugno 2011 12:18
Nell'anteprima aveva la voce a tratti tremante per l'emozione, ma ne ha dette tante, ma tante.....Brunetta inqualificabile.
(Miss Piggy)
00venerdì 10 giugno 2011 12:39
Re:
tagea, 10/06/2011 12.18:

Nell'anteprima aveva la voce a tratti tremante per l'emozione, ma ne ha dette tante, ma tante.....Brunetta inqualificabile.




Me lo guarderò sul tubo perchè dell'inizio ho visto ben poco.
Per dar un'idea dell'aria che tira bastava guardare anche le facce dei cameramen: di solito nelle ultime puntate son sempre scherzosi,ma ieri quando inquadrati avevan tutti dei musi lunghi...
Keep the faith
00venerdì 10 giugno 2011 12:40
Voglio precisare che per me Santoro ha pro e contro....

tuttavia la sua intelligenza e la sua capacità professionale non si possono mettere in discussione....

e in ogni caso un programma come il suo può solo arricchire un palinsesto televisivo, nonostante in alcune puntate si sia parlato dell'acqua calda facendola passare per un argomento di importanza capitale....

e poi è uno che mette passione in quello che fà.... e già questo dovrebbe essere sufficiente per apprezzarlo....
angelico
00venerdì 10 giugno 2011 14:14
Re:
(Miss Piggy), 10/06/2011 11.28:

Ho visto solo la parte finale (prima non potevo mica perdermi l'ultima puntata di Desperate housewives, eh [SM=g27828] ?), ma evidentemente Santoro si è tolto dei bei sassolini dalle scarpe, dicendo semplicemente la verità, e ha fatto bene.
Brunetta disgustoso come al solito [SM=g27825] .




sei caduta nelle armi di distrazioni di massa:P


santoro contro il medico in famiglia e le casalingue....ma vince sempre santoro:P.....


brunetta?....deve imparare a crescere!

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