Alemanno: "Le risse coi coltelli colpa anche di Romanzo criminale"

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angelico
00lunedì 4 maggio 2009 18:42
Il sindaco di Roma ha visitato la scuola dove un 15enne ha accoltellato un coetaneo
"Non si tratta di criminalità organizzata ma alcune serie tv lanciano modi di fare sbagliati"
Alemanno: "Le risse coi coltelli
colpa anche di Romanzo criminale"
Immediate le reazioni: "Pensi invece a governare la città"

Alemanno: "Le risse coi coltelli colpa anche di Romanzo criminale"

I protagonisti della serie tv "Romanzo criminale" diretta da Stefano Sollima
ROMA - Gianni Alemanno se la prende anche con le serie televisive di successo come Romanzo criminale colpevoli, secondo lui, di alimentare atteggiamenti pericolosi tra i giovani. Visitando la scuola media nella borgata di Villaggio Prenestino, estrema periferia di Roma, nel cui cortile giovedì scorso un 15enne è stato accoltellato da un altro alunno di 14 anni, il sindaco della Capitale ha tenuto a sottolineare che non si tratta "di una criminalità organizzata, siamo a un altro livello, quello delle bande giovanili".

Quindi il primo cittadino ha parlato anche di modelli culturali che vengono veicolati alle giovani generazioni, puntando il dito sui programmi televisivi, in particolare la serie ispirata al romanzo di Giancarlo De Cataldo ambientata nella Roma violenta degli anni Settanta: "L'avevo detto fin dall'inizio che alcune operazioni culturali come la serie tv Romanzo criminale o altre simili non aiutano, hanno lanciato delle mode, degli atteggiamenti e dei modi di fare sbagliati. I giovani, invece non vanno lasciati da soli, faremo tutto il possibile per stare nelle periferie".

Riccardo Tozzi, produttore indipendente titolare della Cattleya - con cui ha prodotto sia il film ispirato alla banda della Magliana diretto da Michele Placido sia la serie televisiva andata in onda su Sky - pur condividendo le preoccupazioni del sindaco Alemanno respinge con decisione le accuse. "Questo tipo di osservazioni sono periodiche - dice il produttore - ma la tv semmai riflette quello che c'è in giro, non crea nulla. L'esempio tipico è la tv del '68: alla camomilla mentre nelle strade accadeva di tutto". " La violenza è insita naturalmente nell'uomo e nella società.
Abbiamo la fortuna di vivere un tempo di pace - aggiunge Tozzi - ma questo non significa assenza di violenza. La rappresentazione, al cinema o in tv, è per definizione catartica, esorcizzante. Reprimere la rappresentazione della violenza non significa annullarla nella realtà ma semmai moltiplicarla".

"Dall'annuncio di nuovi interventi per le periferie alle evocazioni della serie tv Romanzo criminale a proposito delle risse con i coltelli" dichiara in una nota il segretario regionale dell'Udc Luciano Ciocchetti, "dalla presa d'atto che bisogna aumentare la lotta alla contraffazione e all'abusivismo commerciale alla notizia che entro novembre verrà presentata la bozza del piano urbanistico commerciale. A quanto pare il sindaco Alemanno non si fa mancare proprio nulla. Lo vorremmo però meno loquace e più concreto perché delle tante sue belle parole i cittadini romani non sanno che farsene".

"Ancora una volta Alemanno dimostra di essere un sindaco staccato dalla realtà della sua città", afferma il segretario del Pd Lazio, Roberto Morassut. "Alemanno farebbe bene a non cercare alibi per il fallimento delle sue promesse in materia di sicurezza e a lavorare per mantenere, se ne è capace, gli impegni assunti in campagna elettorale".

Ironico il commento del consigliere del Pd alla Regione, Enzo Foschi. "Alemanno ci fa sapere che la colpa per i ripetuti episodi di violenza nella nostra città è da imputarsi Romanzo criminale. Allora, probabilmente i pirati somali si saranno rivisti Sandokan alla riscossa, e chi invece si dà alla criminalità organizzata lo fa perché ha visto tutta la serie di film sul Padrino. Certo c'è da dire che il sindaco dimostra di avere in merito le idee molto chiare". "Alemanno - suggerisce il consigliere regionale - dovrebbe interrogarsi non sul senso della fiction televisiva quanto sulla realtà di una città che prima è stata spaventata ad arte, con una politica che ha cavalcato odii e insicurezze, e poi abbandonata a se stessa e alle conseguenze che queste evocazioni hanno determinato".

Calcano la mano i giovani democratici. "E non potrebbe essere colpa anche di Zorro?" scrivono sul blog InsiemeaRoma.it. "Secondo noi, andrebbe fatta una commissione apposita sulle tartarughe ninja, perché anche loro in fatto di coltelli non scherzavano. Immaginiamo che la Stella della Senna e Il tulipano Nero siano già sotto chiave a Rebibbia, guardati a vista da qualche centurione. Ma se noi offriamo Kenshiro - concludono - ce lo date un sindaco serio?".

"A un anno dalla sua elezione e dal conseguente flop di ogni sua politica, dalla sicurezza ai trasporti - dichiara in una nota il consigliere comunale del Pd, Massimiliano Valeriani - oggi Alemanno ci diletta con una sua spiegazione sull'aumento di fatti di violenza nella Capitale: la colpa sarebbe di Romanzo criminale. Una tesi risibile, che non sarebbe stata neanche commentata se non fosse stata sostenuta con audacia ma con scarso senso del ridicolo dal sindaco di Roma. Alemanno dovrebbe smetterla di arrampicarsi sugli specchi e iniziare, invece, a governare questa città che nell'ultimo anno ha visto aumentare la paura e il senso di insicurezza".

(4 maggio 2009)


www.repubblica.it/2009/03/sezioni/cronaca/accoltellati-bar/alemanno-serietv/alemanno-serietv.html?re...


Comm: hai ragione, Alemanno! fai rifare i palinsesti della tivù, xchè quando invece di usare i coltelli useranno le pistole dover dare la colpa a John Wayne sarà un po' (solo un filo) meno credibile...

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