[top news] 'Leaving Neverland' - il nuovo documentario diffamatorio su Michael Jackson

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rosi@
00giovedì 7 marzo 2019 23:17
"Michael Jackson, la figlia Paris replica alle accuse in Leaving Neverland: "State calmi e non arrabbiatevi"

07 Marzo 2019 Michael Jackson è di nuovo al centro delle accuse dopo la messa in onda del documentario Leaving Neverland e la figlia Paris ha invitato i fan a stare calmi e non cedere alla rabbia."


movieplayer.it/news/michael-jackson-paris-replica-accuse-leaving-neverlan...
rosi@
00venerdì 8 marzo 2019 00:01
MICHAEL JACKSON HA IL DIRITTO DI PROTEGGERE LA SUA REPUTAZIONE?
di ALAN DERSHOWITZ (** L'autore del presente articolo è un giurista/opinionista e professore di diritto universitario, che gode di un'ottima reputazione negli Stati Uniti ed è molto rispettato**)

HBO non avrebbe mai mandato in onda un tale diabolico documentario sui presunti crimini di Michael Jackson se il cantante fosse ancora vivo. Il suo legale li avrebbe messi in guardia dal citare alcuni testimoni discutibilmente screditati per riciclare accuse già abbondantemente respinte in passato. Per lo meno, gli avvocati avrebbero consigliato alla rete di mantenere un certa obbiettività , comprendendo( nel docu) avvertimenti sulle cause precedenti e la credibilità dei testimoni.
Ma poiché Jackson è morto, chiunque è libero di diffamarlo. La legge vigente, generalmente, richiede che gli individui diffamati debbano essere vivi per fare causa per diffamazione o calunnia. Questo è una falla nella protezione legale sulla reputazione che consente a tutti i generi di menzogne, anche fatte intenzionalmente, false accuse per guadagno finanziario o vendetta, di essere ampiamente diffuse sulle persone morte. Nel momento in cui qualcuno muore, la sua reputazione è in palio. Può essere devastato senza alcuna prova credibile e senza la possibilità di ricorso legale da parte dei propri cari o dei tutori del patrimonio del defunto diffamato. Questa stagione di caccia, sulle morti celebri, incoraggia lo sfruttamento delle loro memorie a scopo di lucro. Incoraggia anche i media a non preoccuparsi della ricerca della verità, specialmente quando le bugie vendono bene e la verità è noiosa.

Questo non riguarda solo Jackson. Riguarda ogni americano a cui importa della sua reputazione e eredità. Mentre sei vivo, puoi combattere, personalmente o tramite i tuoi avvocati. Nel momento in cui muori, la tua reputazione diventa un terreno facile per ogni bugiardo, truffatore, tabloid o nemico vendicativo, e la stessa cosa vale anche per i ritratti che i media fanno su certe personalità. Possono dire tutto quello che vogliono su di te, senza paura di una causa per diffamazione. Ciò che non oserebbero dire mentre sei vivo, possono pubblicarlo impunemente non appena muori, o anche quando sei malato e sanno che non sopravviverai abbastanza a lungo per vincere una causa per diffamazione.

Questa tattica di accanimento postumo non promuove la verità. Incoraggia la pubblicazione o la messa in onda di ciò che vende, e le bugie salaci vendono meglio di una verità attentamente verificata. Mi preoccupo di questo da quando sono stato accusato falsamente di cattiva condotta sessuale da due donne che non ho mai incontrato. Dal momento che mi hanno accusato con tanto di documentazione in tribunale, non posso denunciarle per diffamazione in base alla priorità e prerogativa della causa in se. Tuttavia, se dovessero dichiarare le accuse al di fuori dalla corte, ad esempio in televisione, in un'intervista, o in un libro di memorie, potrei e avrei il diritto di citarle in giudizio e confutare le loro storie inventate in tribunale. Questo è il motivo per cui si sono rifiutati di accusarmi in pubblico nonostante le mie ripetute sfide a farlo.

Mentre vivo, posso rispondere alla corte dell'opinione pubblica e sottolineare il loro rifiuto di andare in campo aperto con le loro accuse. Posso presentarmi in tribunale per far valere i miei diritti, confutare le loro accuse e sanzionare i loro avvocati, come ho fatto con successo. Ma nel esatto istante in cui muoio, ogni spergiuro può andare in televisione e accusarmi falsamente senza paura di una causa. Una rete può fare un film senza presentare i risultati di un'indagine di un ex capo dell'FBI che ha dichiarato: "La totalità delle prove trovate durante l'inchiesta confuta le accuse". I loro avvocati, che hanno rifiutato il mio invito ad accusarmi in pubblico, possono dire tutto ciò che vogliono di me.

C'è qualcosa di sbagliato in questa immagine. La tua reputazione postuma è importante quanto la tua reputazione in vita, forse ancor più per la famiglia e le persone care e per la tua eredità. Anche se la legge venisse cambiata per consentire alla persona di un defunto di citare in giudizio per diffamazione, la realtà è che sarebbe comunque difficile vincere perché il testimone chiave, che è l'individuo diffamato, non potrebbe prendere posizione. Ma almeno sarebbe possibile sfatare menzogne palesi con prove documentarie e altri testimoni.

Un tale cambiamento rischierebbe di ledere la libertà di parola? (** la legge fa riferimento al Primo Emendamento della Costituzione Americana**) Tutte le leggi sulla diffamazione rischiano un certo grado di censura. Questo è il motivo per cui esistono così alti ostacoli per le figure pubbliche che denunciano la diffamazione. Il querelante deve mostrare non solo che l'accusa è falsa, ma che è stata fatta con malizia, l'incurante disprezzo per la verità o la falsità dell'accusa. Ma queste barriere non sono insormontabili in casi eclatanti. Il primo emendamento ha bisogno di respiro, ma non è necessario incoraggiare le bugie deliberatamente, persino su personaggi pubblici morti. Il caso di Jackson dimostra la necessità di una riforma. La Proprietà di un individuo morto dovrebbe essere autorizzata a potersi esprimere legalmente su qualsiasi caso di diffamazione dolosa.

thehill.com/opinion/judiciary/432524-should-michael-jackson-have-the-right-to-protect-his-re...


N.B.: L'articolo, già tradotto, l'ho "preso in prestito" su facebook.com/MICHAELJACKSONGOLDWORLD

rosi@
00venerdì 8 marzo 2019 01:58
DOUBLE-D
00venerdì 8 marzo 2019 09:34
Re: Re:
(Miss Piggy), 07/03/2019 20.04:



Questa cosa la fece anni dopo anche con gli Arvizo,da un certo punto in poi.
Ma perchè permettere a gente che non ti piace poi così tanto, evidentemente, di continuare a girarti attorno e dentro casa??
I cani da guardia che potevano interrompere i rapporti non graditi li ha sempre avuti al suo servizio, davvero non mi faccio una ragione di questa sua leggerezza, che tanti guai ha portato e porterà ancora.






[SM=g5818268] e penso andrà sempre peggio. [SM=g5818204]

DOUBLE-D
00venerdì 8 marzo 2019 12:10
Re:
DOUBLE-D, 06/03/2019 09.16:





TRADUZIONE DEL VIDEO:

www.facebook.com/mjfansquare/videos/294169681259821/
Fabrizio Collu
00venerdì 8 marzo 2019 17:16
Ora anche i Simpson....ormai siamo all'assurdo!!!
DOUBLE-D
00venerdì 8 marzo 2019 17:42
Michael Jackson al bando in Nuova Zelanda e Canada dopo il doc HBO
Prime ripercussioni dopo la messa in onda del film "Leaving Neverland" con le testimonianze delle violenze sui bambini: le due più importanti stazioni radiofoniche neozelandesi e il network del Quebec Cogeco che controlla 23 emittenti hanno cancellato dai loro palinsesti le canzoni del re del pop

Michael Jackson al bando. Succede in Nuova Zelanda dove le due emittenti principali del paese hanno smesso di suonare la sua musica e anche in Canada, dove un network radiofonico che controlla 23 stazioni ha eliminato dai palinsesti le sue canzoni. Sono le prime serie ripercussioni dopo la messa in onda del documentario della HBO Leaving Neverland con i due testimoni che raccontano gli abusi sessuali subiti da Michael Jackson quando erano bambini.

La decisione di censurare i brani di Jackson da parte del network radiofonico del Quebec Cogeco non è un provvedimento isolato. Anche in Nuova Zelanda le due principali stazioni radiofoniche hanno annunciato ieri di voler mettere al bando la musica di Jackson per quanto riportato nel documentario HBO. Leon Wratt, il responsabile dei palinsesti del network MediaWorks, ha spiegato che “seppure non sia nostro compito decidere se Jackson sia o meno colpevole di pedofilia, vogliamo essere sicuri che le nostre radio suonino la musica che la gente ha davvero il piacere di ascoltare”. Dean Buchanan, portavoce per l’altra emittente neozelandese NZME, ha confermato che anche l’emittente per la quale lavora ha smesso di suonare la musica di Jackson. Gli eredi di Michal Jackson hanno intanto fatto causa alla HBO per il contenuto a loro giudizio diffamatorio del documentario chiedendo 100 milioni di dollari.

Non è noto quanto questa messa al bando del re del pop potrà durare, né si sa se la decisione potrà interessare anche altri artisti raggiunti da accuse di violenze o abusi sessuali come R. Kelly. D’altro canto Spotify venne molto criticata lo scorso anno quando eliminò dale sue playlist sia Kelly sia XXXTentacion, tanto che artisti come Kendrick Lamar decisero, in segno di solidarietà con i colleghi sotto accusa, che avrebbero tolto le loro canzoni se la piattaforma di streaming non avesse rivisto la sua decisione censoria.

REPUBBLICA
DOUBLE-D
00venerdì 8 marzo 2019 17:45
Re:
Fabrizio Collu, 08/03/2019 17.16:

Ora anche i Simpson....ormai siamo all'assurdo!!!




Bisogna verificare che questa notizia sia vera, o come il fatto della BBC2. La notizia lho vista su TGCOM, ma ora è riportata su REPUBBLICA.
rosi@
00venerdì 8 marzo 2019 18:04
Re: Re:
DOUBLE-D, 08/03/2019 17.45:


Bisogna verificare che questa notizia sia vera, o come il fatto della BBC2. La notizia lho vista su TGCOM, ma ora è riportata su REPUBBLICA.


Ho trovato molte conferme ma, purtroppo, nessuna smentita.

Edit: Almeno questa sembra salva:
Giovedì 7 marzo 2019
"On The Wall" in Germania
La mostra d'arte su Michael Jackson "On The Wall" sarà a Bonn, in Germania, al Bundeskunsthalle dal 22 marzo. Secondo un rapporto sul sito Hyperallergic, attualmente non ci sono piani per cancellarla a causa del documentario, ma hanno ammesso in una e-mail che stanno monitorando da vicino la situazione. La mostra durerà quattro mesi prima di partire per la Finlandia in agosto. Fonte: Hyperallergic & MJWN

rosi@
00venerdì 8 marzo 2019 18:10

Gianni D'Andria
4 marzo alle ore 06:06 •


I media hanno raggiunto un potere talmente grande che si permettono di decidere della vita di una persona decretando sentenze e capovolgendo la realtà dei fatti. Tutto questo é spaventoso... Oggi neanche affrontando un processo e uscendone totalmente innocenti lo si é davvero se giornalisti... TV... Radio e qualsiasi altro strumento usato per diffondere notizie ad uso e consumo di uomini che non si fanno scrupolo di manipolarle per distruggere la vita di un uomo per il semplice scopo di fare ascolti e quindi SOLDI! Tutto questo è MOSTRUOSO, un'informazione deviata che si pone al di sopra della verità e della GIUSTIZIA e che da in pasto alla massa bovina qualsiasi cazzata con la consapevolezza che questa verrà presa come verità. Questa distorsione della realtà fatta alla luce del sole mi fa paura e ci rende tutti meno liberi. #MJINNOCENT
DOUBLE-D
00venerdì 8 marzo 2019 18:23
Anche i Simpson cancellano la voce di Michael Jackson Dopo il documentario che lo accusa

I Simpson cancellano Michael Jackson dopo il documentario che lo accusa di abusi sessuali


Dopo la messa in onda del documentario HBO ''Leaving Neverland'', in cui vengono approfondite le accuse di presunta pedofilia nei confronti di Michael Jackson, il produttore esecutivo dei Simpson ha deciso di cancellare dalla programmazione e dai cataloghi l'episodio in cui l'ex popstar prestava la voce a uno dei personaggi.

Nella prima puntata della terza stagione del cartoon cult, dal titolo originale Stark Raving Dad, Homer incontra in un manicomio un uomo che crede di essere Michael Jackson. Il vero Jackson, scomparso nel 2009, aveva doppiato l'intero episodio, trasmesso per la prima volta il 19 settembre 1991.

Repubblica.it
Destiny70
00venerdì 8 marzo 2019 19:04
Re:
rosi@, 08/03/2019 18.10:


Gianni D'Andria
4 marzo alle ore 06:06 •


I media hanno raggiunto un potere talmente grande che si permettono di decidere della vita di una persona decretando sentenze e capovolgendo la realtà dei fatti. Tutto questo é spaventoso... Oggi neanche affrontando un processo e uscendone totalmente innocenti lo si é davvero se giornalisti... TV... Radio e qualsiasi altro strumento usato per diffondere notizie ad uso e consumo di uomini che non si fanno scrupolo di manipolarle per distruggere la vita di un uomo per il semplice scopo di fare ascolti e quindi SOLDI! Tutto questo è MOSTRUOSO, un'informazione deviata che si pone al di sopra della verità e della GIUSTIZIA e che da in pasto alla massa bovina qualsiasi cazzata con la consapevolezza che questa verrà presa come verità. Questa distorsione della realtà fatta alla luce del sole mi fa paura e ci rende tutti meno liberi. #MJINNOCENT



E' esattamente quello che penso. Non riesco a capacitarmi di come si possa sollevare un inferno del genere con le menzogne e riuscire a trascinarsi così tanti dietro. Mi spaventa davvero e per le persone che credono a tutto, e per le persone coinvolte è mostruoso per la loro morale e per la capacità di giudizio personale pari a quella delle pecore (sempre con rispetto per le pecore che sono più intelligenti).

abbuMJ
00venerdì 8 marzo 2019 19:08
rosi@, 08/03/2019 18.10:


Gianni D'Andria
4 marzo alle ore 06:06 •


I media hanno raggiunto un potere talmente grande che si permettono di decidere della vita di una persona decretando sentenze e capovolgendo la realtà dei fatti. Tutto questo é spaventoso... Oggi neanche affrontando un processo e uscendone totalmente innocenti lo si é davvero se giornalisti... TV... Radio e qualsiasi altro strumento usato per diffondere notizie ad uso e consumo di uomini che non si fanno scrupolo di manipolarle per distruggere la vita di un uomo per il semplice scopo di fare ascolti e quindi SOLDI! Tutto questo è MOSTRUOSO, un'informazione deviata che si pone al di sopra della verità e della GIUSTIZIA e che da in pasto alla massa bovina qualsiasi cazzata con la consapevolezza che questa verrà presa come verità. Questa distorsione della realtà fatta alla luce del sole mi fa paura e ci rende tutti meno liberi. #MJINNOCENT

Mamma mia che cosa assurda ed inquietante. Adesso pure i Simpson lo bannano [SM=g5818211] . Grazie a tutti per le info
DOUBLE-D
00venerdì 8 marzo 2019 19:37
Corey Feldman cambia opinione su Michael Jackson: "Non posso più difenderlo"
Dopo aver definito di parte il documentario sui presunti abusi sessuali compiuti da Michael Jackson, Corey Feldman ha cambiato la sua opinione in merito al vecchio amico e re del pop.

In un primo momento, infatti, Feldman aveva definito il docmentario Leaving Neverland “One-sided”, ovvero “di parte”, “narrato da un solo punto di vista”, dato che non è stato documentato nessun contraddittorio, né tantomeno una difesa da parte degli eredi della popstar. Ma una volta trasmessa anche la seconda parte, Feldman pare essersi ricreduto sulle sue dichiarazioni, affermando di non poterlo più difendere. Dichiarando che “è stato un periodo emotivamente importante per me”, Feldman ha chiesto al pubblico di “mettersi nei suoi panni”.

“Siete un ragazzino che ha avuti pesanti problemi di abusi sessuali e durante questo periodo guardi qualcuno come Michael Jackson come un amico, una specie di fratello maggiore. E lui era questo per me. Tuttavia, mentre sei amico di questa persona, cominci a sentire sempre più accuse nei suoi confronti da sempre più gente. Arriva un punto in cui, in qualità di difensore delle vittime, del cambiamento di stato affinché le voci delle vittime vengano ascoltate, diventa impossibile per me rimanere della stessa opinione e non almeno considerare cosa è stato detto. Non posso non ascoltare quello che le vittime stanno gridando”. Feldman ha aggiunto che è “molto importante considerare tutti i punti di vista, anche se alcuni di questi ci mettono a disagio”.

Feldman ha ovviamente sottolineato che tra lui e Michael Jackson non è mai accaduto nulla di strano. Nella sua biografia del 2013 ha confessato di aver subito abusi sessuali all’epoca in cui era un ragazzino da gente che lavorava nello spettacolo. Sebbene non voglia più difenderlo, Feldman non vuole nemmeno giudicare Jackson.

Proprio oggi, la Fox e i produttori de I Simpson hanno deciso di rimuovere dal catalogo della serie l'episodio con Jackson protagonista.

EVERYEYE
DOUBLE-D
00venerdì 8 marzo 2019 19:45
Leaving Neverland: le reazioni di Paris Jackson
"Stiamo calmi", così Paris Jackson reagisce alla bufera che si è scatenata sul padre, dopo la messa in onda del documentario Leaving Neverland, dedicato alle accuse di presunti abusi rivolte al cantante da due vittime. L’attrice e modella, figlia della celebre popstar scomparsa, non ha rilasciato nessuna dichiarazione sul film, ma ha comunque voluto dire la sua sui social.

"Prendete la mia vita più seriamente di quanto faccia io stessa. Calmatevi", con questo tweet pubblicato il 7 marzo, l’attrice ha voluto rispondere all’articolo del Gay Star News, in cui una fonte vicina all'attrice avrebbe detto che questa è in ansia per gli eventuali effetti che lo scandaloso docufilm avrà sulla sua carriera di attrice.

In un altro tweet ha aggiunto "So che le ingiustizie causano frustrazione ed è facile lasciarsi andare, ma reagire con una mente calma di solito è più logico rispetto ad agire seguendo la rabbia e inoltre ci si sente meglio. Fumate un po’ di erba e pensate in un quadro più grande. Rilassatevi".

"Il quadro più grande è la rovina dell’eredità di tuo padre e il suo nome diffamato per sempre", le ha risposto un fan, a cui l'attrice ha subito risposto: "Quindi… niente amore e pace e cercare di portare fuori il messaggio? Tabloid e bugie sono il quadro più grande? Pregherò per te".

Più tardi, in risposta al tweet di una fan, ha concluso "Se tutti reagissimo in questo modo quando appaiono degli articoli gli autori smetterebbero di scrivere menzogne e inizierebbero a scrivere notizie reali".

DOUBLE-D
00venerdì 8 marzo 2019 19:49
Anche Corey Feldman ha voluto dire la sua sul caso. Durante un’intervista alla CNN, l’attore ha precisato di non voler difendere Michael Jackson, nonostante tra i due ci sia stato un legame d’amicizia, nato sul set del film I Goonies nel 1984.

Tra me e Jackson non è mai successo niente di sconveniente. Ma non sono qui per difenderlo. Non posso difendere qualcuno che è stato accusato di orrendi crimini. Allo stesso tempo però non posso giudicarlo, perché non ha fatto quelle cose a me. Il mio ruolo non è né quello di accusatore né di difensore, il mio compito è quello di focalizzare l’attenzione su quello che è importante, ovvero riformare la prescrizione in tutti gli Stati.


Dopo aver confessato nel suo memoir - Coreyography - di essere stato molestato da bambino durante il suo lavoro a Hollywood, Feldman è oggi impegnato nella difesa delle vittime di abusi sessuali: "Dobbiamo dare voce alle vittime. Dobbiamo prendere in considerazione tutti i lati della vicenda, anche se ci crea disagio", ha detto.

L’attore, che sta lavorando a un documentario sulla sua personale vicenda, ha dichiarato di aver visto solo la prima parte del docufilm, non è riuscito ad andare avanti perché "troppo doloroso".

Mentre lo guardavo pensavo che non aveva alcun senso, non era la persona che conoscevo. Io sono stato molestato a 14 anni, un pedofilo mi ha mentito su chi realmente fosse. Gli ho creduto. L’ho considerato un amico, una brava persona, e lui mi ha molestato. Tutto questo prova che non posso essere un buon giudice sulla situazione. Soprattutto perché sono stato molto vicino a Michael.

L’intervista si è conclusa con un appello dell’attore: "Dobbiamo pensare ai bambini, proteggerli, è questa la cosa più importante. Vi prego di aiutarmi nella mia lotta per l’abolizione della prescrizione. Solo così potremo avere giustizia per tutti i sopravvissuti di violenza".

Feldman ha poi pubblicato un tweet in cui ha confessato che l'intervista rilasciata era stata la più difficile da affrontare, dopo la morte dell'amico Corey Haim, vittima come lui di abusi sessuali.

MONDOFOX
rosi@
00venerdì 8 marzo 2019 21:57
Non solo Taj ma anche il fratello TJ sta difendendo con forza lo zio. Ecco un tweet di qualche giorno fa che vale la pena condividere:

tjjackson9
Sono sempre stato vicino a mio zio, ma è stato dopo che mia madre è stata uccisa quando avevo 16 anni nel '94 che si è davvero preoccupato nel mio benessere. Sapeva che ero ferito. Sapeva che ero danneggiato. Sapeva che avevo bisogno di aiuto. E si è alzato e mi ha sommerso d'amore, doni e ispirazione. Non era "adescamento" come vogliono farti credere, era necessario AMORE.
Mio zio era troppo buono per l'umanità. Aveva un cuore troppo grande. Sentiva che era la sua missione aiutare coloro che soffrivano, specialmente i bambini. Ha donato centinaia di milioni per aiutare i bisognosi. Ha aperto ogni anno la sua casa a migliaia di bambini svantaggiati/handicappati per dare loro un giorno di pura gioia. Perché i media non hanno mai dato attenzione alla sua generosità? Ma perché non si adatta alla descrizione che vogliono dare di lui, non lo faranno mai.
Chiunque mi conosce sa che cerco di essere cordiale, gentile e di aiutare il maggior numero possibile di persone. L'ho imparato da lui. Cercando di essere la metà dell'uomo che era.
Vorrei che la verità fosse altrettanto lucrativa. Vorrei che la positività venisse venduta. Invece la negatività $...., quindi con l'aiuto di ogni trucco di produzione è possibile per questi interpreti (uno che si è autoproclamato come il "Maestro dell'inganno") ottenere un forum per cercare di aiutare le loro cause da $1 miliardo e cercare di essere vittime in questo momento importante del Movimento MeToo.
E con il supporto dei poteri di Hollywood che hanno sempre avuto antipatia per mio zio (come Oprah) che faranno la loro parte per cercare di abbattere mio zio, anche se non può difendersi e non può distruggere le loro affermazioni. Disgustoso e triste.
RIP zio Michael. Eri troppo buono per questo mondo. Ti amo e ti ringrazio! ❤ ️ 🙏🏽-Meho
#MJInnocent #FactsDontLiePeopleDo
rosi@
00sabato 9 marzo 2019 00:45
Questo tweet mi piace assai! [SM=g5818316]


International Film Critique
‏ @IntFilmCritique


#LeavingNeverland is an extremely one-sided, fictional mockumentary WITHOUT a shred of evidence. A culmination of a 26 year witchhunt to destroy & defraud #MichaelJackson. A quintessential #MeToo propaganda. Shame on all of you! And @Oprah, shut the fuck up! Hipocrite. #MuteOprah

Leaving Neverland è un finto documentario, unilaterale, senza un briciolo di prove. Il culmine di una caccia alle streghe durata 26 anni per distruggere e frodare Michael Jackson. Una propaganda MeToo per eccellenza. Vergognatevi tutti! E Oprah, stai zitta! Ipocrita. MutaOprah
DOUBLE-D
00sabato 9 marzo 2019 09:31
::: L'EX TATA DEI FIGLI DI MJ :::

«MIKE INGENUO, ROBSON ARRIVISTA»

Grace Rwaramba è stata accanto a Michael Jackson per 17 anni. Prima, nel 1992, come assistente personale e poi, dal 1997 al 2009, come tata dei suoi figli. In questa interessantissima testimonianza rilasciata alla ABC News, Grace ci racconta chi era davvero Michael Jackson e, soprattutto, chi è davvero Wade Robson.

«MAI VISTO NULLA DI INOPPORTUNO»

«Se Michael dovesse aver fatto del male a Wade Robson e James Safechuck, hanno la mia più totale solidarietà e compassione. Non pretendo di sapere cosa sia successo tra Michael e i suoi accusatori. Non ero lì.

Tuttavia, dato che Michael non è più qui per difendersi, e poiché ho una visione unica di lui e della vita che ha vissuto, mi sento in dovere di parlare contro quelle che ritengo essere delle false accuse. La persona che Wade e James descrivono non è quella che conoscevo.

Si fidava del prossimo fino all'estrema ingenuità, vedendo negli altri sempre le migliori intenzioni. Pur essendo ben lontano dall'essere perfetto, nei miei oltre dodici anni con Michael, durante i quali ho conosciuto intimamente sia lui che il suo stile di vita, non ho mai visto né vissuto nulla che mi portasse a sospettare di abusi su minori da parte sua.

Ero a Neverland quando molti degli amici di famiglia andavano e venivano.
In qualsiasi momento c'erano tra i 60 e i 100 dipendenti che lavoravano tra sicurezza, manutenzione, pulizia, terreni, cucina e molti altri ruoli. Per mantenere il ranch in una condizione sempre perfetta era necessario un intero esercito di lavoratori sempre in giro.

«CONOSCO BENE WADE ROBSON»

Conosco bene Wade Robson e la sua famiglia. Incontrai per la prima volta Joy Robson [la madre di Wade ndt] agli inizi degli anni '90, quando ero alla MJJ Productions.
Alla fine del 1994, partecipai alla festa per la pubblicazione del primo album di Wade, in California. Ricordo chiaramente che Joy gestì quell'evento come se la propria vita dipendesse da quello.
Dopo la festa, non rividi più i Robson fino al 1997, quando Wade venne a Neverland insieme ad altre famiglie dopo la nascita di Prince.

Nel corso degli anni, ebbi modo di conoscere bene i Robson in diverse occasioni durante le loro visite al ranch. Neverland era un posto incantevole dove maggiordomi, cuochi, cameriere, guardiani dello zoo, giardinieri e altri membri del personale facevano sentire ogni ospite come un re, e tutti coloro che avevano avuto la fortuna di visitarlo lo adoravano!

L'unica cosa coerente dei Robson negli anni fu la ferma determinazione di Joy nel trasformare Wade in una star.
Quando tutti gli altri bambini, spesso incluso Michael, facevano la lotta coi palloncini d'acqua o guardavano un film al cinema, Joy faceva esercitare Wade nella danza e ogni tanto interpellava Michael per dei consigli.

In una di queste occasioni, Michael si sedette accanto a me mentre badavo a Prince e guardammo l'allenamento di Wade, sotto l'ispezione concentrata di Joy. MJ mi disse: "Lei mi ricorda Joseph", riferendosi all'ossessione di suo padre per la perfezione. All'insaputa di Joy, quello era il suo soprannome. Michael aveva un soprannome per tutti.

Quella fu l'unica volta in cui lo sentii paragonare qualcuno a suo padre. Inoltre, nonostante il suo passato complicato con Joseph, intese questa osservazione come un complimento.

IL MATRIMONIO DI ROBSON A NEVERLAND

Diversi mesi prima che fosse assolto da tutte le accuse, il 13 Giugno del 2005, Michael tornò a casa dal tribunale e mi informò che avrei dovuto aspettarmi una chiamata da Wade. Quando Wade chiamò al ranch, la sicurezza inoltrò la telefonata nella stanza di Paris, dove io e Michael trascorremmo la maggior parte del tempo a prepaparci per il giorno successivo.

Lo misi in viva voce. Mi informò che Michael gli aveva consigliato di contattarmi per sapere se lui e la sua fidanzata, Amanda, avrebbero potuto celebrare il loro matrimonio a Neverland, in autunno. Ero completamente scioccata da quanto fosse insensibile la sua richiesta. Michael era seduto accanto a me.

"Sai Grace, Neverland è molto speciale per me e la mia famiglia. Michael è stato come un padre per me, e sarebbe stupendo per noi se io e Amanda potessimo sposarci a Neverland". Dissi a Wade che quello non era un buon momento, ricordandogli che Michael si trovava nel bel mezzo della lotta per la sua vita.

Pochi giorni dopo, ero a Santa Barbara a sbrigare delle commissioni, quando Joy mi chiamò avanzandomi la stessa richiesta. In precedenza avevo aiutato Wade a ottenere il permesso di girare un video musicale a Neverland, il che fu un grande favore considerando la rigida politica delle telecamere.

Ricordo di averle risposto con una strigliata: "Ti aspetti seriamente che chieda a Michael, proprio ora - durante il processo - se tu possa usare il ranch per il matrimonio di Wade?". Dopo un momento di tensione imbarazzante, lei riconobbe [l'inadeguatezza della richiesta, ndt] e chiuse la chiamata.

Perché qualcuno che sostiene di essere stato aggredito per oltre sette anni debba volere che uno degli eventi più importanti della propria vita si svolga nella stessa proprietà in cui ebbero luogo i presunti attacchi?

Perché Wade, da adulto, ha continuato volontariamente e costantemente a tornare, nonché a portare amici e persone care, nel luogo in cui si verificarono i presunti attacchi?».
______________________

A cura di Giusy Mascolo e Vincenzo Compierchio
DOUBLE-D
00sabato 9 marzo 2019 09:36
::: LA SUA MUSICA VIVE :::

GLI ALBUM DI MJ SCALANO LE CHART

Nonostante la messa in onda dell'infamante documentario "Leaving Neverland", la musica di Michael Jackson continua a scalare le classifiche statunitensi.

Nelle ultime ore, il greatest hits "Number Ones" (2003) ha clamorosamente scalato 44 posizioni, piazzandosi alla numero 43. Mentre la compilation "The Essential" (2006) ha raggiunto la posizione numero 79.

Ottimi risultati anche per gli album "Thriller" (1982) e "Bad" (1987), che a oltre trent'anni dalla loro pubblicazione si sono classificati rispettivamente alle posizioni numero 172 e 147.

Dunque, a dispetto della decisione sconsiderata di alcune radio di censurare le canzoni del Re del Pop, la risposta dei fruitori di musica è stata chiara e forte: le menzogne, il fango mediatico, i detrattori non riusciranno a demolire l'arte e la verità.
DOUBLE-D
00sabato 9 marzo 2019 09:42
Simpson, rimosso l’episodio doppiato da Michael Jackson (per le accuse di presunta pedofilia)


Anche i Simpson rompono con Michael Jackson. Il produttore esecutivo del cartone animato, James L. Brooks, ha detto al Wall Street Journal che l’episodio della terza stagione Stark Raving Dad, sarà eliminato dalla programmazione, dai servizi di streaming come Every Simpson Ever della Fox e da tutti i futuri cofanetti di dvd. La decisione è legata al documentario prodotto dalla HBO, «Leaving Neverland», diretto da Dan Reed, che ripercorre la storia di James Safechuck e Wade Robson, che all’età di 7 e 10 anni trascorsero diverso tempo presso la villa del cantante morto nel 2009, sostenendo di essere stati vittima di abusi sessuali. Il documentario riprende le accuse di pedofilia di cui Jackson si era già dovuto difendere, quando fu processato e poi assolto nel 2005.

L’episodio dei Simpson

Nell’episodio, Homer viene rinchiuso in un istituto di igiene mentale a causa di uno scherzo del figlio Bart. Qui incontra un uomo di nome Leon Kompowsky che è convinto di essere davvero Michael Jackson. Il cantante — fan della serie animata — si era offerto di doppiare un personaggio con lo pseudonimo di John Jay Smith: l’episodio fu trasmesso per la prima volta il 19 settembre del 1991. «Sono contrario ai roghi di libri di qualsiasi tipo», ha chiarito Brooks, «ma in questo caso si parla del nostro libro, e ci è permesso di strappare un capitolo».

I precedenti boicottaggi

La famiglia Jackson aveva tentato inutilmente di bloccare la pubblicazione del documentario, intentando alla HBO una causa da 100 milioni di dollari. Dopo l’uscita della pellicola, diverse radio avevano già deciso di non trasmettere più le canzoni del Re del Pop. E ancora, una sua statua è stata rimossa dal National Football Museum della Gran Bretagna.

Le reazioni al documentario

«Stiamo calmi». così Paris Jackson reagisce alla bufera che si è scatenata sul padre. L’attrice e modella, figlia della popstar, non ha rilasciato nessuna dichiarazione sul film, ma ha comunque voluto dire la sua sui social.

A tornare sulle accuse a Jackson è anche Corey Feldman, attore di Stand By Me, I Goonies e Gremlins che da piccolo frequentò molto da vicino la popstar e il suo personale parco giochi, la Neverland Ranch. «Diventa impossibile rimanere impassibili. Tra me e Jackson non è mai successo niente di sconveniente. Ma non sono qui per difenderlo. Non posso difendere qualcuno che è stato accusato di orrendi crimini. Allo stesso tempo però non posso giudicarlo, perché non ha fatto quelle cose a me. Il mio ruolo non è né quello di accusatore né di difensore, il mio compito è quello di focalizzare l’attenzione su quello che è importante, ovvero riformare la prescrizione in tutti gli Stati».

Corriere.it
DOUBLE-D
00sabato 9 marzo 2019 10:21
@Diane Dimond
Wow Diane. I was also inside the courtroom every single day of the 2005 trial. We have an extreme difference of opinion on Wade Robeson's body language while being cross examined by Sneddon and his lynch mob. The testimony from all the witnesses and victim was presented in front of a jury, not of Micheal's peers but that's a different story. The jury listened to all the evidence and made their decision based on all the testimony presented. Gavin Arviso and his mother were proven liars and extremely not credible. How ridiculous for you to say Michael Jackson was found not guilty but not innocent. Typical Diane Dimond.

Kerry Anderson.

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Wow Diane. Sono stato anche in aula ogni singolo giorno del processo del 2005. Abbiamo un'estrema differenza di opinione sul linguaggio del corpo di Wade Robeson mentre veniva controinterrogato da Sneddon e il suo linciaggio. La deposizione di tutti i testimoni e della vittima è stata presentata di fronte ad una giuria, non ai suoi colleghi, ma questa è una storia diversa. La giuria ha ascoltato tutte le prove e ha preso la propria decisione sulla base di tutte le testimonianze presentate. Gavin Arviso e sua madre sono stati dimostrati bugiardi ed estremamente non credibili. Quanto è ridicolo che tu dica che Michael Jackson è stato dichiarato non colpevole ma non innocente. Tipico di Diane Dimond.

Kerry Anderson.
Alberto-mjj
00sabato 9 marzo 2019 10:41
Avete letto la notizia secondo cui Dan Reed vorrebbe fare un sequel con Jordy Chandler e Gavin Arvizo?
DOUBLE-D
00sabato 9 marzo 2019 10:45
Re:
Alberto-mjj, 09/03/2019 10.41:

Avete letto la notizia secondo cui Dan Reed vorrebbe fare un sequel con Jordy Chandler e Gavin Arvizo?




Non vediamo l'ora! [SM=g5818219]
Alberto-mjj
00sabato 9 marzo 2019 10:50
Re: Re:
DOUBLE-D, 09/03/2019 10.45:




Non vediamo l'ora! [SM=g5818219]

Che Jordan Chandler si faccia vivo mi sembra alquanto improbabile quanto folle, anche se, davanti grosse somme di denaro potrebbe cedere.

Speriamo di no.
Sono giorni che lotto su twitter e dormo male per difendere l’integrità di Michael.
DOUBLE-D
00sabato 9 marzo 2019 11:08
Re: Re: Re:
Alberto-mjj, 09/03/2019 10.50:

Che Jordan Chandler si faccia vivo mi sembra alquanto improbabile quanto folle, anche se, davanti grosse somme di denaro potrebbe cedere.

Speriamo di no.
Sono giorni che lotto su twitter e dormo male per difendere l’integrità di Michael.




Guarda a questo punto potrebbero pure accettare, di sicuro non rischiano nulla, manco delle cause giudiziare.

Se dovesse succedere, penso che le cose di MJ varrebbero cartastraccia, quindi la SONY potrebbe buttare a mare ESTATE, e ESTATE comincerebbe ad arrancare.
DOUBLE-D
00sabato 9 marzo 2019 11:23
Re:
Alberto-mjj, 09/03/2019 10.41:

Avete letto la notizia secondo cui Dan Reed vorrebbe fare un sequel con Jordy Chandler e Gavin Arvizo?




Puoi mettere il link della notizia?
DOUBLE-D
00sabato 9 marzo 2019 12:25
‘Leaving Neverland’, il regista vuole realizzare il seguito con altre vittime di Michael Jackson
Alberto-mjj, 09/03/2019 12.12:





Il sequel sarebbe incentrato su due presunte vittime del cantante, Jordan Chandler e Gavin Arvizo. Il primo fu pagato nel 1994 con 23 milioni di dollari, mentre dalle rivelazioni del secondo iniziò il processo del 2005 per molestie su minori



Il regista di Leaving Neverland, Dan Reed, ha dichiarato di voler realizzare un sequel del docufilm in cui si rivelerebbe la verità sugli abusi sessuali nei confronti di minorenni perpetuati da Michael Jackson.

La prima parte, andata in onda il 3 e 4 marzo negli Stati Uniti su HBO, è incentrata sulle testimonianze di James Safechuck e Wade Robson, vittime dei presunti abusi sessuali del cantante quando erano bambini. Tuttavia Reed ha dichiarato che potrebbe dirigere un nuovo film, qualora Jordan Chandler e Gavin Arvizo siano disposti a parlare.

Come è noto, nel 1994 Jackson versò a Chandler 23 milioni di dollari, mentre furono proprio le accuse di Arvizo a scatenare il processo contro MJ del 2005, in cui il cantante fu dichiarato innocente dalle accuse di molestie su minori.

Nel frattempo ieri a Londra alcuni fan si sono riuniti sotto la sede di Channel 4, l’emittente che ha trasmesso Leaving Neverland nel Regno Unito. «Chandler e Arizo hanno dichiarato sotto giuramento durante il processo che Michael non ha abusato di loro e inoltre è stato giudicato non colpevole da indagini dell’FBI», ha detto una fan del cantante a NME.

«Uscire con queste dichiarazioni dopo più di dieci anni del processo non ha senso. Per la sua famiglia, per le persone che hanno lavorato con Michael e per tutti noi. Inoltre senza ascoltare nemmeno una controparte il documentario perde ogni validità».
Alberto-mjj
00sabato 9 marzo 2019 13:27
Se non erro Chandler non ha mai testimoniato ne in tribunale ne ad un giornale.
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