[top news] "Michael Jackson: On The Wall" - la mostra sul Re del Pop

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rosaspina86
00mercoledì 1 agosto 2018 13:01
da vedere!
è una mostra fantastica emozionante e coinvolgente dall'inizio alla fine, uno su tutti l'ultimo ritratto commisisonato da michael e che è stato ultimato quando già lui non c'era più Equestrian Portrait of King Philip II (Michael Jackson) by Kehinde Wiley, 2010. tra foto, dipinti e video tutti gli artisti hanno colto le varie sfaccettature della personalità del re del pop, non vi vogli ospoilerare troppo in caso voleste andare prossimamente ma vi lascio qualche foto (se riesco :D)
rosi@
00venerdì 3 agosto 2018 12:35
Grazie rosaspina ma ... le foto?

Morphine95
00giovedì 22 novembre 2018 11:18

Come previsto, la mostra "Michael Jackson: On The Wall" è sbarcata a Parigi questa settimana e ci sono alcune novità.





Il 21 novembre 2018, durante l’anteprima stampa della mostra “On the Wall”, è stata l’opera d'arte (in alto) di Yan Pei-Ming. L’esposizione è dedicata al cantante Michael Jackson e si terrà al Grand Palais di Parigi, in Francia, dopo aver concluso il suo periodo londinese.

Tra le opere esposte nella mostra dedicata al Re del Pop, inaugurata a Parigi questa settimana, compare un dipinto che ritrae Michael Jackson nei panni di Re Filippo II di Spagna e la famosa stampa di Andy Warhol.

La mostra "Michael Jackson: On the Wall" – esposta per la prima volta alla National Portrait Gallery di Londra a giugno – presenta ora anche a Parigi una serie di ritratti e opere ispirate a Jackson, tra cui collage, video e installazioni.

Nicholas Cullinan, direttore della National Portrait Gallery, spera che lo show di Parigi replichi il successo dell'evento a Londra. Circa 82.500 persone hanno visitato la mostra lì, tra cui celebrità del calibro di Madonna.

L'opera “Equestrian Portrait of King Philip II (Michael Jackson)” dell’artista Kehinde Wiley - uno dei pezzi più importanti della mostra - è stato l'ultimo ritratto commissionato dal cantante prima della sua morte, e mostra un Michael Jackson estremamente regale, pur in maniera eccentrica, mentre cavalca un destriero con indosso un’armatura.



A sinistra possiamo vedere la versione commissionata da Michael, mentre a destra abbiamo la versione originale realizzata nel 1557 da Pieter Paul Rubens, intitolata proprio "Felipe II on Horseback".


Fonte delle informazioni: OAN

Traduzione e rielaborazione a cura di Vittoria Moccia per Michael Jackson FanSquare.
Morphine95
10giovedì 22 novembre 2018 16:36

QUEL CAPOLAVORO DI MICHAEL JACKSON

Una mostra a Parigi celebra il re del pop. Una stella, spiega qui il critico d’arte Francesco Bonami, che tra beatificazione e autodistruzione ha lasciato per sempre il segno.



Andy Warhol, Michael Jackson 1984


Un giorno anche noi avremo una grande mostra dedicata al cantante Jovanotti, dove tutti i grandi artisti contemporanei parteciperanno creando un’opera dedicata alla popstar, così come hanno fatto tanti artisti per celebrare il mito Michael Jackson, diventando una mostra blockbuster: “Michael Jackson On The Wall” al Grand Palais di Parigi dal 23 novembre al 14 febbraio. Speriamo, però, che questo giorno arrivi il più tardi possibile, perché Michael Jackson, a differenza di gente come il cantautore Bob Dylan o l’interprete Mina, mito lo è diventato rimettendoci la buccia. Anche se non è stata la sua morte, come magari si potrebbe pensare nel caso di Kurt Cobain, a farlo diventare una leggenda, ma la sua musica e il suo modo di rappresentarla.

Una mostra su Michael Jackson è, come dicono gli americani, un “no brainer”, ossia una cosa talmente ovvia che non ci vuole cervello per concepirla. Michael Jackson è stato un’opera d’arte vivente, una Monna Lisa maledetta della musica, un uomo diventato immagine come il capolavoro di Leonardo da Vinci. Idolatrato come una divinità. Basta guardare i video dei suoi concerti dove lui appare immobile come il monolite del film di Stanley Kubrick “2001 Odissea nello spazio” sul palco e la folla impazzisce. Potrebbe rimanere fermo per un’ora e il pubblico continuerebbe ad impazzire raggiungendo molteplici orgasmi. Michael Jackson fermo sul palco basta per farci capire che cosa manca all’arte. Per un capolavoro dell’arte si può fare la fila anche per una giornata, ma poi quando ci si trova davanti non s’impazzisce, non si urla. Non si urla o impazzisce perché sappiamo che ciò che è innanzi a noi non ci farà mai credere di essere lì per noi, mentre la popstar sì.

Chi allora, se non Michael Jackson, è l’artista che più di tante altre star è stato in grado con la sua musica e con il suo corpo di incanalare e condividere la propria energia con il pubblico? Non c’è allora opera d‘arte in mostra che possa competere con il proprio soggetto.

Gli artisti invitati a partecipare al mito di Michael Jackson non hanno potuto fare altro che inginocchiarsi davanti alla sua inarrivabile divinità producendo feticci, agnelli d’oro che idolatrano senza competere con questo Dio fattosi musica e danza. Infatti c’è nella rappresentazione di Michael Jackson qualcosa di simile all’iconografia cristiana. Il cantante è ed ha le sembianze di un Cristo rifattosi uomo, che però usa la musica per compiere i propri miracoli. Magico e sofferente al tempo stesso, diabolico e angelico contemporaneamente, Michael Jackson è uno spettacolo in se stesso, chiunque voglia confrontarsi con la sua immagine deve sottostare a essa. Come appunto con un’immagine sacra, con quella del cantante non si scherza, non si può fare umorismo, davanti a lui non si ride. Si può solo scegliere quale Michael Jackson sogneremmo di essere. È questo il titolo di un’opera di uno dei più importanti artisti afroamericani, David Hammons, "Which Mike Do You Want To Be?".

Kehinde WIley, il pittore americano che ha dipinto il ritratto ufficiale dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ha immaginato Michael Jackson come un re, più precisamente Filippo II di Spagna ritratto a cavallo nel 1557 dall’artista fiammingo Pieter Paul Rubens, mentre la pittrice nigeriana Njideka Akunyili Crosby lo immagina più domestico, una semplice copertina di CD appoggiata su una piccola scrivania disordinata. Faith Ringgold invece nella sua opera “Who’s Bad?” lo vede come il capo di una gang di criminali. Il veterano degli artisti irlandesi Michael-Craig Martin lo disegna ancora bambino a soli 11 anni, ma già sulla copertina di Rolling Stones del 1971, il personaggio più giovane mai apparso su una copertina della famosa rivista. Una celebrità del genere non poteva sfuggire alle mani di Andy Warhol, una delle star della Pop Art, né al pennarello del graffitista Keith Haring, che lo scarabocchia come una testa di Medusa e con una croce rossa in fronte. Il fotografo David LaChapelle lo immagina già beatificato oppure diventato un angelo, ma anche come cristo morto di una Pietà. Il britannico Gary Hume lo dipinge a distanza ravvicinatissima diafano e pallido come lo sarà alla fine della sua vita. Praticamente invisibile, solo gli occhi neri sopravvivono, nel video dell’enfant prodige dell’arte digitale americana Jordan Wolfson. Una delle opere capaci di competere quasi testa a testa con il proprio soggetto è la scultura in porcellana di Jeff Koons “Michael Jackson and Bubbles”. Troppo delicata per viaggiare, l’opera è presente nella mostra attraverso una foto di Louise Lawlez. Nella scultura Michael indossa la famosa giacca militare che Koons ha immaginato d’oro, così come la giacca di Bubbles, il famoso scimpanzé che il cantante si portò a casa nel 1985 salvando il povero animale da una fine certa in un centro di ricerca medica in Texas.
Bubbles è anche presente in un’altra scultura, quella molto meno preziosa, anzi un po’ disgustosa, dell’artista californiano Paul McCarthy. L’idolo ritorna a essere regale nel grande ritratto in bianco e nero del pittore cinese Yan Pei Ming. Lorrainge O’Grady paragona Michael Jackson al poeta francese Charles Baudelaire in quattro copie di fotografie. Sia il cantante sia il poeta erano due perfezionisti, ossessionati dalla loro arte e dalla propria immagine.

Nel 16 video proiettati a grandezza naturale Candice Breitz mostra 16 persone che, ognuna a modo proprio, tentano di cantare una canzone della pop star, il titolo è “King”, come se nessuno potesse immaginare Michael Jackson come un normale essere umano, cosa per altro vera.

Michael Jackson non era umano. Non lo era per tragico destino e per sua folle scelta. La mostra su di lui è in un certo senso disumana. Le tante opere d’arte contemporanea apparirebbero morte se attorno a loro non ci fossero i video con le urla e la musica dei concerti che risucchiano e fanno precipitare lo spettatore in un vortice di frenesia ed esaltazione. Questo contrasto fra la sempre più spettrale e quasi lugubre immagine del cantante immortalata dagli artisti visivi e l’inestinguibile energia delle sue performance crea una tensione eccezionale. Le sue cose non possono essere separate, ma è come se si visitasse una mostra che al tempo stesso mostra la Natività di Gesù e la sua Crocifissione. Beatificazione e autodistruzione sono le due forze che a volte si scontrano, mentre altre volte scorrono parallele l’una all’altra. Ci sono poche figure nella storia della cultura contemporanea capaci di poter diventare il tema di una grande mostra. Pochi personaggi riescono a tenere assieme l’aspetto esclusivamente estetico e visivo della loro identità e quello performativo, emotivo e d’intrattenimento.

Dentro Michael Jackson c’è tutta quella storia di nascita, redenzione e morte che fa parte della cultura nera americana: l’uomo invisibile che sorge dal degrado e si trasforma in divinità per poi essere risucchiato dentro la propria storia e i demoni del proprio passato. Ma il culto di Michael Jackson rimane eterno e come ogni Dio che si rispetti può essere avvistato da una parte o dall’altra del mondo da tutti coloro che veramente e sinceramente credono in lui e lo venerano. Così quando la venerazione diventa esposizione, il viaggio dello spettatore può anche essere una grande lezione.


Francesco Bonami

Ecco la photo/video gallery delle opere menzionate nell'articolo:


David Hammons, Which Mike Do You Want To Be?



Michael-Craig Martin, Portrait of Michael Jackson



Faith Ringgold, Who's Bad?



Gary Hume, Michael Jackson



Keith Haring, Michael Jackson



Jeff Koons, Michael Jackson and Bubbles (foto di Louise Lawlez



Paul McCarthy, Michael Jackson and Bubbles



Kehinde Wiley, Michael Jackson as King Philip II



Lorrainge O’Grady, Michael Jackson and Charles Baudelaire



Njideka Akunyili Crosby, Michael Jackson



David LaChapelle, Archangel Michael



David LaChapelle, American Jesus



Candice Breitz - King (a portrait of Michael Jackson)


Post a cura di Vittoria Moccia per Michael Jackson FanSquare.
Si ringrazia LOREMJ per le foto dell'articolo.
(Miss Piggy)
00lunedì 26 novembre 2018 22:50
Grazie per la trascrizione, davvero interessante...anche se in alcuni passaggi lo trovo forse un pò esagerato, via [SM=g5818181] !
rosi@
00martedì 27 novembre 2018 14:59
Niente è esagerato quando si parla di Re Michael. [SM=g5818315] [SM=g5818274]
DOUBLE-D
00lunedì 3 dicembre 2018 09:25
mjj2pantera
00lunedì 3 dicembre 2018 19:27
DOUBLE-D, 03/12/2018 09.25:


Bel video ha fatto.
DOUBLE-D
00martedì 4 dicembre 2018 07:50
LIBRO DA AMAZON
AMAZON

Morphine95
00martedì 4 dicembre 2018 15:20
Re: LIBRO DA AMAZON
DOUBLE-D, 04/12/2018 07.50:





Fantastico! Dovrebbe essere il catalogo della mostra, no?

Attenzione: per chi fosse interessato all'acquisto (forse lo sono anch'io, ho un debole per i cataloghi delle mostre) quello con la copertina rigida è in inglese, mentre l'altro è in francese.

Comunque grazie Double!

[SM=g5818274]

DOUBLE-D
00martedì 4 dicembre 2018 19:11
Re: Re: LIBRO DA AMAZON
Morphine95, 04/12/2018 15.20:




Fantastico! Dovrebbe essere il catalogo della mostra, no?

Attenzione: per chi fosse interessato all'acquisto (forse lo sono anch'io, ho un debole per i cataloghi delle mostre) quello con la copertina rigida è in inglese, mentre l'altro è in francese.

Comunque grazie Double!

[SM=g5818274]





Sì, è il catalogo della mostra! [SM=g5818304] [SM=g5818305] [SM=g5818306]
Compix
00martedì 11 dicembre 2018 16:52
Un bel video sulla mostra, visitabile al Grand Palais di Parigi fino a Febbraio 2019.

Pamela Di Felice
00sabato 5 gennaio 2019 00:04
Ciao ragazzi.
È la prima volta dopo secoli che non posto in questo forum, ma ho scritto stasera un post nel gruppo FB e vittoria mi ha chiesto di scrivere qui.
Sono in vacanza a Parigi e sono andata stasera a vedere la mostra. Sono riuscita ad entrare per ultima prima della chiusura (il tempo di attesa in fila era di 2 ore che ho passato altrove, tornando a un'ora dalla chiusura. Un signore gentilissimo della sicurezza ha fatto una eccezione per me). Ora, il mio parere è totalmente negativo. La mostra è tranquillamente visitabile in 30/40 minuti scarsi, per 12 euro di biglietto. Una mia amica si è offerta di accompagnarmi e mi sono vergognata di averle fatto perdere del tempo.
La mostra è un insieme di opere d'arte con Michael come soggetto. Opere d'arte spesso incomprensibili o talmente banali che mio nipote avrebbe fatto meglio. Ci sono opere che in alcuni casi ho ritenuto molto irrispettose. Sono inoltre presenti riviste, copertine di cd, foto originali, ecc ma già viste e riviste. Ma la cosa più aberrante sono i video:
-primo video: Smooth Criminal su cui è stata messa una canzone di Sinatra
-secondo: dei tipi ignoti che scimmiottano Thriller
-terzo: Jam tratta dal live in Bucharest
-quarto: le reazioni del pubblico ai vari live
-quinto: la versione "al contrario" di Earth Song
-sesto: una saletta buia in cui dovevi sederti per vedere in vari schermi davanti a te delle persone (non professionisti) cantare acapella delle canzoni di Michael. Come se stessero sotto la doccia
-settimo: un video in cui diverse persone provano a fare o fanno il Moonwalk.
Tutte le altre opere comprendono: opere astratte in cui sulla faccia di Michael sono poste altre foto, foto della figura di Michael composta di varie fotografia di gente meno fortunata di ogni tipo o di volti totalmente ignoti; quattro gigantografie in cui 4 foto di Michael sono messe accanto a quelle di Baudelaire (?!), la copertina di Dangerous incorniciata, la foto dallo shooting di Thriller, quella col tigrotto, in cui sul completo di Michael e sullo sfondo c'è un ripetersi dei suoi testi, gli occhi di Michael disegnati su un cuscino, una sua foto ripetuta in molte foto sistemate a mo' di nido d'ape.
Ci sono poi quadri che vedono Michael schiacciare Satana, essere accolto nelle braccia di Gesù in una specie di rielaborazione della Pietà e Michael che dà la mano a un Angelo. Michael vestito da cavaliere.
Una grande delusione. Non so se qualcuno di voi l'ha già visitata e può convenire con me ma a me non è piaciuta per niente! Ho fatto delle foto, appena riesco a capire come ve le posto.
Un bacio
(Miss Piggy)
00sabato 5 gennaio 2019 20:42
Re:

Bentornata Pamela.
Mi spiace per la tua delusione, ma anche guardando il video qui sopra, non è che ci si potesse aspettare molto di più.
Autoquoto un mio commento di pag 1, di un bel pò di tempo fa [SM=g5818178] .

(Miss Piggy), 26/09/2017 19.59:


Se il livello dei lavori creati apposta per questa mostra è del livello dei due esposti qui sopra, però, son alquanto perplessa [SM=g27827] .



Se scorri un pò le pagine di questo topic, troverai alcune delle "opere" di cui parli.
Ma se non ti sono piaciuti nemmeno i quadri di La Chapelle (che, per inciso, parla sempre bene di Michael...anche in modo un pò "fanatico" secondo me, a volte), cosa ti aspettavi dalla mostra?


ValeMDNA
00martedì 8 gennaio 2019 15:57
Non ci sono stato, ma alcune opere d'arte sono molto belle..
ValeMDNA
00martedì 8 gennaio 2019 15:57
Non ci sono stato, ma alcune opere d'arte sono molto belle..
Morphine95
00sabato 12 gennaio 2019 14:31

Grazie per aver condiviso con noi la tua recensione, Pamela! Se vuoi postarci le tue foto, per ora ti dico che puoi farlo sicuramente allegandole al tuo commento, cliccando sulla voce "Carica file/foto" che trovi in basso, sotto al riquadro in cui scrivi il testo quando rispondi nel topic (subito sotto le emoji).

Per quanto riguarda la mostra, mi sono interessata al fenomeno solo perché appassionata di arte e perché trovo che sia un evento importantissimo nella storia di Michael: una mostra interamente dedicata a lui! Devo ammettere che, come dice MissPiggy, la mostra è esattamente come credevo sarebbe stata e, anche se non tutte le opere sono di mio gradimento, in generale faccio fatica ad immaginarmela diversamente.

C'è un'opera che ha conquistato il mio cuore fin dall'inizio ed è questa:




L'artista è Appau Junior Boakye-Yiadom e l'installazione consiste, come vedete, in un paio di mocassini che vengono mantenuti nell'iconica posizione di Michael, il toe-stand, grazie a dei palloncini colorati gonfiati ad elio. Non trovo solamente interessante il richiamo all'importanza dell'infanzia tramite i palloni variopinti, ma credo sia soprattutto bellissimo il significato: per mantenere i mocassini in quella posizione è necessaria una continua manutenzione dell'opera, che consiste nella sostituzione di palloncini sempre gonfi. Questo può essere visto come la metafora di quanta fatica quotidiana serva per rimanere sempre una grande star, com'era Michael. Il suo sforzo di essere sempre al top è sempre stato sotto gli occhi di tutti noi ed è innegabile. Quest'opera, secondo me, è il tributo perfetto.

rosaspina86
00sabato 12 gennaio 2019 14:53
Re:
Morphine95, 12/01/2019 14.31:


Grazie per aver condiviso con noi la tua recensione, Pamela! Se vuoi postarci le tue foto, per ora ti dico che puoi farlo sicuramente allegandole al tuo commento, cliccando sulla voce "Carica file/foto" che trovi in basso, sotto al riquadro in cui scrivi il testo quando rispondi nel topic (subito sotto le emoji).

Per quanto riguarda la mostra, mi sono interessata al fenomeno solo perché appassionata di arte e perché trovo che sia un evento importantissimo nella storia di Michael: una mostra interamente dedicata a lui! Devo ammettere che, come dice MissPiggy, la mostra è esattamente come credevo sarebbe stata e, anche se non tutte le opere sono di mio gradimento, in generale faccio fatica ad immaginarmela diversamente.

C'è un'opera che ha conquistato il mio cuore fin dall'inizio ed è questa:




L'artista è Appau Junior Boakye-Yiadom e l'installazione consiste, come vedete, in un paio di mocassini che vengono mantenuti nell'iconica posizione di Michael, il toe-stand, grazie a dei palloncini colorati gonfiati ad elio. Non trovo solamente interessante il richiamo all'importanza dell'infanzia tramite i palloni variopinti, ma credo sia soprattutto bellissimo il significato: per mantenere i mocassini in quella posizione è necessaria una continua manutenzione dell'opera, che consiste nella sostituzione di palloncini sempre gonfi. Questo può essere visto come la metafora di quanta fatica quotidiana serva per rimanere sempre una grande star, com'era Michael. Il suo sforzo di essere sempre al top è sempre stato sotto gli occhi di tutti noi ed è innegabile. Quest'opera, secondo me, è il tributo perfetto.





anche secondo me :)
rosaspina86
00sabato 12 gennaio 2019 15:08
scusate se non ho più postato foto ma non ero capace [SM=g5818233]
rosaspina86
00sabato 12 gennaio 2019 15:08
Morphine95
00sabato 12 gennaio 2019 16:10

Grazie rosaspina86 per le tue foto! Le hai fatte tu, quindi?
A quale mostra sei stata, Londra o Parigi?
rosaspina86
00sabato 12 gennaio 2019 18:00
Re:
Morphine95, 12/01/2019 16.10:


Grazie rosaspina86 per le tue foto! Le hai fatte tu, quindi?
A quale mostra sei stata, Londra o Parigi?




si le ho fatte io a luglio a Londra :)
Morphine95
00sabato 12 gennaio 2019 20:29
Re: Re:
rosaspina86, 12/01/2019 18.00:




si le ho fatte io a luglio a Londra :)


Bellissimo!! Ma è l'ingresso della mostra quello?
[SM=g5818209]

MJ's twins 7097
00domenica 13 gennaio 2019 21:00
....scusate ma io non sono d'accordo con Pamela Di Felice, mi permetto di dissentire perchè intanto, quando ci si prepara a visitare una mostra ci si informa un po' su quello che puoi trovare, e nel caso uno rinuncia e i soldi va a spenderli per un aperitivo...
[SM=g5818197]

e poi perchè mia figlia ha visitato la mostra a Londra lo scorso autunno...
mi ha raccontato di essere rimasta veramente colpita per aver visto con i suoi occhi le opere "già viste"...
non mi ha fatto un elenco materiale di ciò che ha visto, bensì mi ha spiegato i vari significati delle opere esposte (bisogna perderci tempo e fermarsi per capire cosa vuole trasmettere l'artista in questione), alcune possono essere piaciute o meno, ma è riuscita a farmi esaltare (come se ci fossi io davanti) alla descrizione del bellissimo dipinto di "Michael vestito da Cavaliere"....che tra l'altro era a Neverland, commissionato dallo stesso MJ...ma mica tutti possono saperlo, giusto?

le opere "viste e riviste" (che palleee) quando te le ritrovi davanti hanno un altro significato...
Warhol
LaChapelle
i fotografi famosi...
Michael paragonato ai migliori pensatori e filosofi
Michael visto e rivisto con gli occhi di vari artisti...
i video hanno dei significati...
la copertina di Thriller con tutti i testi dell'album scritti a mano

sono tutte espressioni artistiche personali, ovviamente non sempre si possono cogliere ma ci sono a disposizione delle note vicino alle opere

i mocassini mantenuti dai palloncini, quella meravigliosa giacca di Michael [SM=g5818235]...e tante altre cose di cui mia figlia è rimasta estasiata...e non ci ha messo meno di mezz'ora! (credo comunque che a Parigi ci sia esposto qualcosa di più perchè a Londra la location era davvero ristretta)

una mostra molto apprezzata, senza dubbio...visitatissima tra l'altro...gruppi di studenti che si fermavano a disegnare e a prendere ispirazione dai nomi che esponevano....

insomma....a costo di prendermi un "vaffa...." sono convinta che l'arte non è per tutti, come tante altre cose...

chi è entrato così alla spicciolata, senza soffermarsi su nulla, farebbe meglio a scegliere altri modi per passare le mezz'ore...

sarei comunque curiosa di sapere l'opinione di rosaspina86 visto che ha postato queste bellissime fotografie.... [SM=g5818238]
rosaspina86
00domenica 13 gennaio 2019 21:07
Re: Re: Re:
Morphine95, 12/01/2019 20.29:


Bellissimo!! Ma è l'ingresso della mostra quello?
[SM=g5818209]





da lì si accedeva alla 2 parte della mostra :)
rosaspina86
00domenica 13 gennaio 2019 21:16
a me è piaciuta e mi ha emozionato tantissimo, dall'inizio alla fine.. già quando mi sono ritrovata davanti al ritratto che Michael commissiono quando era ancora in vita, mi veniva da piangere, alcune opere possono piacer di più altre di meno ma nel complesso la mostra merita secondo me, lo avevo scritto anche sul gruppo fb..anche i fan che cantano le canzoni di thriller li ho trovati fantastici :D non per citare diprè ma il nostro re del pop era un'opera d'arte vivente e vederlo riviver enei video, ritratti e opere ispirate a lui è stato fantastico, se ne avessi la posisbilità a livello di tempo e danaro tornerei volentieri alla mostra
"Michael è una figura immensa, importante per me. L'ho messo al livello di Michelangelo, William Blake, The Beatles. Non c'era un equivalente musicale per il tempo. Michael aveva qualcosa che toccava tutti. Lui era magico."

- David LaChapelle -
MJ's twins 7097
00domenica 13 gennaio 2019 21:33
Re:
rosaspina86, 13/01/2019 21.16:

a me è piaciuta e mi ha emozionato tantissimo, dall'inizio alla fine.. già quando mi sono ritrovata davanti al ritratto che Michael commissiono quando era ancora in vita, mi veniva da piangere, alcune opere possono piacer di più altre di meno ma nel complesso la mostra merita secondo me, lo avevo scritto anche sul gruppo fb..anche i fan che cantano le canzoni di thriller li ho trovati fantastici :D non per citare diprè ma il nostro re del pop era un'opera d'arte vivente e vederlo riviver enei video, ritratti e opere ispirate a lui è stato fantastico, se ne avessi la posisbilità a livello di tempo e danaro tornerei volentieri alla mostra
"Michael è una figura immensa, importante per me. L'ho messo al livello di Michelangelo, William Blake, The Beatles. Non c'era un equivalente musicale per il tempo. Michael aveva qualcosa che toccava tutti. Lui era magico."

- David LaChapelle -





[SM=g5818274] grazie rosaspina86...ma non avevo dubbi che ti fosse piaciuta, io purtroppo non ho avuto la possibilità ma è come se ci fossi stata grazie a mia figlia che mi ha raccontato tutto... [SM=g5818235]

grazie per avere risposto!!!

[SM=g5818271]

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