Compix
00venerdì 25 novembre 2016 20:19
Il 25 Novembre 1992, Michael Jackson esaudisce il desiderio del giovane David Sonnet e lo accoglie a Neverland, insieme ad altri bambini della fondazione "Make A Wish Foundation".
Il ragazzo, colpito da un aneurisma cerebrale alla tenera età di 8 anni, può comunicare solo tramite uno speciale macchinario che ne interpreta pensieri ed emozioni.
Per l'occasione David indossa la giacca rossa di "Beat it", ricevuta grazie a un ente benefico locale di West Palm Beach, in Florida. Michael se ne accorge e gli dice: «Vedo che hai la mia giacca!».
A Neverland, insieme alla mamma, il ragazzo si diverte un mondo in compagnia dello scimpenzé Bubbles, guida l'Octopus e sale su tutte le giostre del Ranch.
Non essendo in grado né di parlare né di camminare, David e Michael si scambiano un "ti amo" attraverso il linguaggio dei segni. Il Re del Pop, visibilmente emozionato, riceve poi in regalo un leone di peluche e una sua foto da giovane, e assicura che li custodirà gelosamente nella sua stanza.
Prima di questo incontro, David Sonnet aveva scritto a Michael in varie occasioni, come dimostrazione di affetto; e l'artista gli aveva sempre risposto, includendo foto e altri ricordi personali.
Secondo Debbie Sonnet, la madre di David, la musica di Jackson lo aveva aiutato a riprendersi dal coma. La sala di rianimazione dove si trovava era stata tappezzata con numerose foto di Michael, e le sue canzoni venivano diffuse in ogni momento.
David Sonnet morirà il 26 luglio 2004.
(Miss Piggy)
00sabato 26 novembre 2016 23:02
Queste immagini non le ricordavo, ma forse è l'arterio...e "Someone in the dark" è un colpo basso.
La scimmia però non è Bubbles, ma un cucciolo di orango
.
Grazie.
abbuMJ
00sabato 26 novembre 2016 23:15
grazie compix
Neverland1973
00domenica 27 novembre 2016 22:24
Una bella testimonianza e una bella esperienza vissuta da questo ragazzo non c'è che dire...
Grazie Vincenzo
rosi@
00lunedì 28 novembre 2016 02:24
Sono felice che questo sfortunato ragazzo abbia avuto la possibilità di conoscere il suo artista preferito.