Michael Jackson e l'apologia del costume da egiziano in "Remember The Time"

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Trilly-88
00mercoledì 22 marzo 2017 19:47
Estratto dal libro di Michael Bush "The King Of Style: Dressing Michael Jackson"

Un giorno, nel 1992, mi recai a Neverland per portare un pigiama a Michael, sul quale aveva voluto far ricamare le iniziali del suo nome; lì mi chiese: «Ci sono dei bei gioielli egiziani?»

Poi mi mostrò un libro sull'arte e sulla cultura egiziana che conservava nella sua biblioteca.
Michael indicò alcune pagine contrassegnate, dicendo: «La ragione per cui i gioielli egiziani vengono così bene in foto è che sono fatti d'oro, vero?!».

Anuii, ma in realtà non sapevo molto di cultura egizia o di gioielli.
Avevo solo guardato per un paio di secondi le pagine che mi aveva mostrato.

Un mese più tardi, quando tornai a Neverland per portare altri vestiti, Michael mi disse che stava creando il suo prossimo video, basato sull'antico Egitto.

Feci un segno silenzioso, chiedendomi perché non avessi recepito il messaggio e perché non avessi trascorso l'ultimo mese a studiare tutto ciò che riguardasse l'Egitto.

Tornato a casa dissi a Dennis che la prossima cosa da fare sarebbe stata vestire Michael da egiziano, e che avremmo avuto un mese per effettuare ricerche, progettazione e fabbricazione dei vestiti.

Non c'era abbastanza tempo per un viaggio in Egitto, così iniziammo il nostro processo di ricerca tra biblioteche, musei, film e interviste con esperti.

Sempre partecipante al progetto, Michael mi chiamò chiedendo se conoscessimo il look di Yul Brynner in "I Dieci Comandamenti".
«Vi manderò un nastro», disse.

Lo guardammo tenendo gli occhi fissi su Yul ad ogni scena. C'erano decine di particolari, a quale si riferiva Michael?!
Facemmo una pausa, poi ricominciammo da capo, pensando a cosa avesse ispirato Michael al punto da inviarci quel film.

Poi notammo la similitudine tra Yul Brynner e il faraone Ramses II sul suo carro tirato da schiavi, mentre indossava una cosa che - avremmo appreso in seguito - si chiama gorgerine, una serie di dischi di metallo poggiati sul petto.
Era l'essenza di Michael, e capimmo che avrebbe voluto utilizzare quello nel suo cortometraggio.

Così, sul modello del gorgerine di Yul, ne costruimmo uno per Michael completamente placcato in oro 18 carati.
Sulle foglie furono applicate pietre rosse sintetiche, in modo da non farlo pesare troppo.

Estendemmo le linee del gorgerine sul petto di Michael, in modo da ottenere l'effetto "penne".
Quando glielo mostrammo, rimase estasiato. Disse: «Non ci posso credere che lo userò!».



A sinistra Yul Brynner in "I Dieci Comandamenti", a destra Michael Jackson in "Remember The Time"


Nel corso delle ricerche apprendemmo come, a causa del calore del deserto egiziano, uomini e donne coprissero molto poco la parte superiore del corpo. Nel cortometraggio ballerini e attori (tra cui Eddie Murphy) erano seminudi, ma Michael dovemmo tenerlo coperto a causa della sua malattia della pelle.

Il regista del cortometraggio, John Singleton, sperava che Michael avesse indossato qualcosa di simile al resto del cast, tranne i suoi abiti "rinforzati".

John sapeva che stavamo progettando il costume di Michael, anche se del resto dei costumi se ne stavano occupando altri, e ci disse che voleva Michael in costume egiziano completo, compreso un copricapo tradizionale nello stile del Re Tut. A questa richiesta Michael rispose: «Assolutamente no, Bush».

Lo facemmo comunque, ma il primo giorno di riprese il copricapo sparì.
Un gruppo di persone lo cercò in giro negli Universal Studios, mentre io nel panico chiamai Dennis, che lo stava cercando nel garage di casa, convinto che mi fosse caduto durante il trasporto.

Dopo 20 minuti fummo costretti ad iniziare le riprese senza il copricapo.
In seguito incontrai Michael nel suo camerino, e vidi il copricapo poggiato su una sedia.
«Se non ce l'abbiamo non possiamo usarlo», disse. Lo aveva nascosto!



Il copricapo che Michael Jackson avrebbe dovuto indossare


Tratto dal libro di Michael Bush "The King Of Style: Dressing Michael Jackson"

Fonte: MJBeats

Traduzione e impaginazione a cura di Giusy Mascolo per il Michael Jackson FanSquare. Revisione di Vincenzo Compierchio
)andthevillage
00giovedì 23 marzo 2017 23:38
Nel 1992 c'era ancora qualcuno che non aveva visto "I Dieci Comandamenti"? Dei costumisti per giunta... Questa e' una notizia!

Comunque - perdonatemi - io ho una completa avversione per "Remember the time", proprio non mi piace e non riesco ad ascoltarla per più' di cinque secondi, di conseguenza non mi piacciono ne' il video ne' i costumi.

Grazie per la traduzione.














Neverland1973
00venerdì 24 marzo 2017 18:41
Interessante, a me il video piace tantissimo, è uno dei miei preferiti.
Grazie [SM=x3072554]
rossella(75)
00lunedì 27 marzo 2017 21:45
Effettivamente quel film è stato epico (i dieci comandamenti) e non conoscerlo mi pare strano comunque....
beh l'aneddoto è interessante e Michael come sempre ha più fiuto di tutti vedeva sempre oltre
...il copricapo effettivamente non gli avrebbe reso giustizia [SM=x47982] e lui si contradistinse, secondo me, di più cosi rispetto a tutti gli altri.
Anche per me il brano è tRa quelli che preferisco meno...
però resta sempre un favoloso video....mi ricordo la prima volta che lo mandarono in onda in TV rimassi affascinata....ovviamente
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