[rubriche] Foto del Giorno: la vita di Michael Jackson in un click

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dollarboy77
00giovedì 23 gennaio 2020 15:26
LA TRIPLETTA DI "OFF THE WALL"

Il 18 gennaio 1980, durante gli "American Music Awards", un giovanissimo Michael Jackson si aggiudicava tre categorie su tre nomination grazie a uno degli album più raffinati che la storia della musica potrà mai raccontare: il mitico, immortale "Off The Wall".

Per la precisione, il futuro Re del Pop vinse i premi per:

1) Miglior album Soul/R&B
2) Miglior artista Soul/R&B maschile
3) Miglior singolo Soul/R&B ("Don't Stop 'Til You Get Enough").

A consegnargli l'American Music Award per il "Miglior album Soul/R&B" furono Chuck Berry e Leif Garrett.
A Bonny Pointer e Dave Mason toccò il compito di incoronarlo come "Miglior artista Soul/R&B maschile".
Mentre il premio per "Don't Stop 'Til You Get Enough" come "Miglior singolo Soul/R&B" lo ricevette dalle mani di Dionne Warwick e del compianto Andy Gibb.

Michael, a sua volta, ebbe il piacere e l'onore di consegnare allo stesso Andy Gibb - insieme a Nicolette Larson - l'American Music Award per il "Miglior Album Pop/Rock", assegnato ai Bee Gees per il loro "Spirit Having Flown".

Quella sera, su una camicia di lustrini d'argento, MJ indossava il celebre smoking che, da quando il manager Ron Weisner glielo aveva consigliato per la copertina di "Off The Wall", era ormai diventato un vero e proprio "marchio di fabbrica".

Nell'idea di Weisner di presentarlo al pubblico come il "Frank Sinatra nero", quel tipo di abbigliamento rappresentò una sorta di rito di passaggio per la nascita del nuovo Michael Jackson: l'artista ormai adulto e svincolato dall'ingombrante immagine di leader dei Jackson 5.

«Sono felicissimo... Tre mi rendono davvero molto felice», esclamò Michael ricevendo il terzo "American Music Award".

E pensare che solo quattro anni più tardi sarebbe entrato addirittura nella storia di quel premio musicale, diventando il primo artista in assoluto a vincerne ben otto in un'unica edizione. Un record, fino a questo momento, eguagliato soltanto dalla leggendaria Whitney Houston nel 1994.
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A cura di Francesca De Donatis dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.

dollarboy77
00giovedì 23 gennaio 2020 15:28
LA STORIA DI MIKE E IL PICCOLO ANDREW I

In questi giorni di 31 anni fa - 16, 17 e 18 Gennaio 1989 - Michael Jackson travolgeva lo Sports Arena di Los Angeles con i primi tre dei cinque concerti sold-out che conclusero trionfalmente il memorabile "Bad World Tour", conquistando un pubblico di 86.882 spettatori a serata.

L'intero incasso di uno di quei tre show, cui avrebbero fatto seguito le due date finali del 26 e 27 Gennaio, Michael decise di devolverlo alla "Childhelp USA", un'organizzazione no-profit americana per la prevenzione degli abusi su minori.

E, in segno di riconoscenza per questo suo contributo così importante, la "Childhelp USA" avrebbe poi fondato il "Michael Jackson International Institute For Research On Child Abuse", con sede nel sud della California.

Ma in quei giorni il Re del Pop ebbe anche un incontro molto speciale, che lo segnò particolarmente: quello con Andrew Wigglesworth, un bambino di 10 anni che aveva perduto una gamba a causa di un grave tumore.

Il viaggio di Andrew e sua madre Philippa, originari di Vancouver, in Canada, era stato organizzato dall'attore Martin Sheen, che aveva conosciuto il bambino in aeroporto nel Novembre dell'88, durante la lavorazione di un film: fu lui ad accompagnarlo al concerto del "Bad Tour" del 17 Gennaio, e prima dello spettacolo gli fece incontrare Michael nel backstage, insieme al suo scimpanzé Bubbles.

«Era rimasto semplicemente sbalordito», raccontò sua madre.
Durante il concerto, quando arrivò il momento dell'esecuzione di "Thriller", Andrew, nonostante la sua menomazione fisica, si alzò in piedi nella sala da dove seguiva lo show e cominciò a ballare.
Pieno di entusiasmo, non riuscì poi a indicare cosa gli fosse piaciuto di più di quell'incredibile serata: «Tutto, tutto è andato benissimo!», esclamò.

Pensiamo che la storia di Andrew rappresenti la vivida testimonianza di come la musica di Michael Jackson sia riuscita ad arrivare dovunque e a chiunque, annullando qualsiasi barriera sociale, etnica e anagrafica.

E quanto di bello lui sia riuscito a distribuire nel mondo grazie alla sua arte e alla sua generosità, niente e nessuno potrà mai toglierglielo.
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Post di Francesca De Donatis e foto di Eric Di Scenza dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.
dollarboy77
00giovedì 23 gennaio 2020 15:29
::: "WE ARE THE WORLD" :::

GENESI DI UN CAPOLAVORO IMMORTALE

Esattamente 35 anni fa, nella notte tra il 21 ed il 22 Gennaio 1985, Michael Jackson e Lionel Richie completavano, in sole due ore e mezza, il testo e la melodia dell'immortale "We Are The World".

Di lì a poco, lo stesso 22 Gennaio, presso il "Lion Share Recording Studio" di Kenny Rogers a Beverly Hills, sarebbe già cominciata la prima sessione di registrazione del singolo umanitario nato dal progetto di "USA for Africa".

La creazione di "We Are The World" aveva avuto inizio proprio ad Hayvenhurst, nella casa di Michael ad Encino: per un'intera settimana, lui e Lionel Richie avevano trascorso ogni notte a lavorare su testi e melodie, con l'obiettivo ben preciso di scrivere un brano che assomigliasse a un inno, facile da cantare e da memorizzare.

Lionel era riuscito a comporre due melodie per la canzone, ma poi Michael aveva approfittato di un giorno in cui era da solo per prendere le due linee musicali e completare il pezzo, aggiungendovi ulteriore musica e il testo.

«Mi piace lavorare in fretta», dichiarerà il Re del Pop. «Sono andato avanti senza che Lionel lo sapesse. Non potevo aspettare... Sono entrato in studio e sono uscito la sera stessa con la canzone completata: batteria, pianoforte, archi e le parole del ritornello».

Lionel Richie e Quincy Jones non avrebbero mai potuto immaginare che Michael sarebbe riuscito a costruire la struttura definitiva della canzone in così poco tempo: la sua demo li fece rimanere a bocca aperta.
Mancava ancora qualche rifinitura, e così la stesura venne completata soltanto a poche ore dalla primissima sessione di registrazione.

In quel 22 Gennaio di 35 anni fa, Michael, Lionel, Stevie Wonder e Quincy Jones realizzarono quindi la base strumentale, servendosi in pratica degli stessi musicisti che avevano lavorato per "Thriller", e prepararono dei nastri con le voci guida per i vari artisti che avrebbero partecipato alla registrazione del singolo.

Due giorni più tardi, il 24 gennaio, Quincy Jones spedì a ciascuno di loro la guida vocale preparata da Michael e Lionel.

La registrazione di "We Are The World" sarebbe poi stata completata definitivamente nella notte tra il 28 ed il 29 Gennaio 1985, presso gli "A&M Recording Studios" di Hollywood, subito dopo la Cerimonia degli "American Music Awards", occasione perfetta per riunire tutti i 45 artisti coinvolti nel progetto.

Alle 8:00 del mattino seguente, quella straordinaria impresa poteva dirsi ormai terminata: era nato quell'inno di pace e fratellanza che ancora oggi continua a diffondere nel mondo il suo intramontabile messaggio.

Nella foto, Michael Jackson insieme a Lionel Richie, Quincy Jones e Kenny Rogers all'interno del "Lion Share Recording Studio". Beverly Hills, 22 Gennaio 1985.
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A cura di Francesca De Donatis dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.
Grazie anche a Flavia Scarcina per la segnalazione.


Adelina78
00venerdì 24 gennaio 2020 06:02
[SM=g5818274] [SM=g5818274] [SM=g5818240] [SM=g5818240]
Cos'altro si può aggiungere dopo aver letto le 3 testimonianze che confermano in pieno il cuore di un uomo che ha lotattato contro ciò per cui viene accusato. Michael Jackson e la sua musica continuano e lo faranno sempre a portare solo pace e amore. [SM=g5818240] [SM=g5818240]
dollarboy77
00mercoledì 19 febbraio 2020 20:20
CURIOSITÀ: IL CERVO DI S. VALENTINO

Era il 14 febbraio 1985 quando, nella residenza di Encino (Los Angeles), Michael Jackson aiutò la sua coppia di cervi - Prince e Princess - a dare alla luce il loro primo cucciolo.
Essendo nato proprio il giorno dedicato agli innamorati, il Re del Pop decise di chiamarlo... Valentino.

«Molte persone mi hanno preso in giro per i miei animali, sai?
Se torno a casa, dopo una dura giornata in studio, ci sono i miei cervi, i miei scimpanzé, e posso abbracciarli... E loro non ti chiedono niente, non si lamentano, non spettegolano... Vogliono solo un abbraccio, e un po' d'amore».

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Grazie a Ilaria Sacchini, Francesca De Donatis e Mariella Bello dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.
dollarboy77
00mercoledì 19 febbraio 2020 20:21
27 ANNI DI "GIVE IN TO ME"

«L'amore è un sentimento, dammelo quando te lo chiedo. Appaga il mio desiderio, perché sto bruciando».

Esattamente 27 anni fa, 15 Febbraio 1993, la sensuale "Give In To Me" di Michael Jackson veniva pubblicata in tutto il mondo (tranne in Nord America e Asia, dove non uscì mai).

Estratta come settimo singolo dello strepitoso album "Dangerous", questo potente pezzo pop-rock vide la speciale collaborazione tra il Re del Pop e il talentuoso chitarrista dei Guns N' Roses, Slash, protagonista anche dell'omonimo videoclip girato, in sole due ore, all'interno di una vecchia fabbrica di Monaco di Baviera.
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::: IL RICORDO DI SLASH :::

«Michael mi mandò il nastro della canzone - ricorda Slash - nel quale non erano presenti chitarre, a parte qualche corda pizzicata lentamente. Così lo chiamai e gli cantai al telefono ciò che avevo intenzione di fare.

Il problema è che stavo per partire per l'Africa e, dato che le nostre tempistiche non combaciavano, l'entourage di MJ stava per scaricarmi. Alla fine, Michael convinse tutti a registrarla dopo il mio ritorno dall'Africa.

Appena sceso dall'aereo, mi recai allo studio. Praticamente cominciai a suonare appena entrato. Fu tutto molto spontaneo, e a Michael andava bene qualsiasi cosa fosse nel mio stile. Voleva che mi sentissi libero, senza pressioni. Eravamo davvero in sintonia».
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::: LA GENESI DELLA CANZONE :::

Michael Jackson sviluppò una prima versione di "Give In To Me" già nel 1990, insieme al produttore discografico Bill Bottrell.

«Quella canzone fu come una rivelazione», racconta Bottrell. «Michael stava attraversando la stanza dello studio "Record One" e io avevo per caso una chitarra in mano. Così mi misi a suonare il riff principale e lui esclamò: 'Billy, è una canzone fantastica!'. In quel momento, all'improvviso, cominciò a cantare la melodia che tutti conosciamo».
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A cura di Vincenzo Compierchio dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.

Grazie a Paola Di Bari per la foto e ad Alberto Della Cella e Antonella Cucci per la segnalazione.

Adelina78
00giovedì 20 febbraio 2020 06:18
[SM=g5818274] [SM=g5818274]
Questa foto è come se parlasse Give in to me
dollarboy77
00sabato 22 febbraio 2020 21:13
IL PIÙ GRANDE DEL DECENNIO

Esattamente 30 anni fa, 20 Febbraio 1990, durante una conferenza stampa presso il Regent Beverly Wilshire Hotel di Beverly Hills, Michael Jackson riceveva dalla CBS Records il premio "Best Selling Artist of the Decade", per aver venduto la bellezza di 110 milioni di dischi nei soli anni '80.

Il presidente della Epic, il famigerato Tommy Mottola, presentò il premio al Re del Pop e lesse una lista di tutti i suoi riconoscimenti, esclamando:

«Se dieci anni fa mi avessero detto che un qualsiasi artista avrebbe realizzato ciò che ha realizzato Michael Jackson, mi sarei probabilmente messo a ridere fuori dal palco».

Vestito con una giacca militare con paillettes rosse e nere, guanti neri e occhiali da sole, il discorso di ringraziamento del Re del Pop fu, come di sua abitudine, piuttosto coinciso:

«Grazie Tommy e grazie a voi, signore e signori. Sono sicuro che non vi stupirete se sarò breve... Ma devo dire, tuttavia, che nessun album si vende da solo. Tocca alla gente lì fuori comprarlo.

Dunque, io non voglio solo ringraziare la CBS Records e la Epic Records, ma anche e soprattutto tutti coloro che, in ogni luogo del pianeta, hanno contribuito a rendere questo premio ciò che è. In primo luogo una possibilità, e ora un realtà.

Grazie Quincy Jones, grazie Dave Glew, grazie Bruce Swedien, John Branca, mamma e Joseph, Walter Yetnikoff e Hank Caldwell. E grazie a tutti i bambini del mondo. Vi voglio bene».

Tra le popolarità presenti all'evento, oltre ai genitori di Michael, c'erano anche Berry Gordy, Little Richard, Elton John, Gladys Knight e Siedah Garrett.
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A cura di Ilaria Sacchini dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.

Grazie anche a Eric Di Scenza per la foto e a Wioletta Maria Gorka per la segnalazione.
Adelina78
00domenica 23 febbraio 2020 06:08
Unico e meraviglioso. Solo lui poteva e tuttora può. [SM=g5818274]
rosi@
00mercoledì 26 febbraio 2020 19:04
Grazie dollarboy. [SM=g5818237]
dollarboy77
00giovedì 27 febbraio 2020 00:57
Los Angeles (Stati Uniti), 24 Febbraio 1993

- Durante la trentacinquesima edizione dei Grammy Awards allo Shrine Auditorium, Michael Jackson riceve dalle mani di sua sorella Janet Jackson il "Grammy Legend Award", in onore della sua straordinaria carriera nell'industria musicale.

Ecco un estratto particolarmente toccante del discorso di ringraziamento del Re del Pop:

«Non leggo tutte le cose che vengono scritte su di me. Non ero consapevole del fatto che il mondo pensasse che fossi così strano e bizzarro.
Ma quando cresci, come ho fatto io, di fronte a 100 milioni di persone, fin dall'età di 5 anni, sei automaticamente diverso.

La mia infanzia mi è stata completamente portata via. Non c'era il Natale, non c'erano i compleanni. Non era un'infanzia normale, nessuna gioia tipica della fanciullezza.
Tutto questo fu sostituito dal duro lavoro, dai sacrifici e dalla sofferenza.

Un potenziale materiale per avere successo nella carriera, ma al terribile prezzo che io non potrò mai ricreare quella parte della mia vita. E nemmeno cambierei una qualsiasi parte della mia vita.

Ad ogni modo, oggi, quando creo la mia musica, mi sento come uno strumento della natura. Mi domando quale meraviglia la natura provi quando apriamo i nostri cuori ed esprimiamo i talenti che Dio ci ha donato.

Il suono dell'approvazione riverbera in tutto l'universo, e il mondo intero abbonda di magia.
La meraviglia riempie i nostri cuori per quello che, per un istante, abbiamo intravisto: l'allegria della vita».
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Post di Vincenzo Compierchio e foto di Eric Di Scenza dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.

Grazie a Ilaria Sacchini, Mariella Bello e Wioletta Maria Gorka per la segnalazione.
dollarboy77
00giovedì 27 febbraio 2020 00:59
IL MIRACOLO DI #THRILLER

UN SOLO DISCO PER SALVARLI TUTTI

In questo giorno di 37 anni fa, 26 Febbraio 1983, l'immortale 'Thriller' di Michael Jackson raggiungeva la prima posizione della prestigiosa 'Billboard 200', la principale classifica degli album più acquistati negli Stati Uniti.

Eppure, 'Thriller' non è solo il disco più venduto nella storia della musica. Ma, come ben spiegato da Bruce Swedien - l'ingegnere del suono che vi lavorò - questo capolavoro riuscì nell'impresa di risollevare un intero mercato discografico.

Eccovi il suo racconto.
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LA CRISI DEL MERCATO DISCOGRAFICO

«Mi hanno spesso chiesto perché 'Thriller' è un album così incredibile.

Alla fine degli anni '70 e i primi anni '80, l'attenzione dei consumatori di dischi musicali era sviata. Il successo dei videogiochi fu incredibile e improvviso.
Alcune persone mi dissero che la musica popolare non sarebbe sopravvissuta, in quanto i giovani erano catturati dalle sale giochi e dalle console casalinghe di video games.

Le vendite dei dischi erano in sostanziale calo sin dalla metà degli anni '70, fatte le dovute eccezioni. E anche la qualità musicale stava scemando.

Gli artisti erano diventati finanziariamente sazi, artisticamente pigri ed eticamente compiacenti.
Produttori e ingegneri del settore, con alle spalle dei successi, andavano in studio con poca convinzione e preparazione.
Sembrava che durante il tragitto i nostri standard fossero andati perduti.

Molti artisti pubblicavano qualsiasi cosa per soddisfare le major discografiche e rispettare i contratti stipulati con esse, giusto per avere qualcosa da dare al pubblico, incuranti della qualità del prodotto.

Qualità e musica erano andate al diavolo!
Nessuna sorpresa se i negozi di dischi erano spesso vuoti.
Come disse Samuel Goldwyn a proposito del Cinema, "la gente gli stava alla larga in mucchio!".

Qualcosa andava fatto affinché la gente tornasse nei negozi ad acquistare dischi.
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::: FERMI TUTTI: ARRIVA THRILLER! :::

Ricordo che, quando entrammo in studio per iniziare a registrare 'Thriller', Quincy Jones disse solennemente: "Siamo qui per far tornare nuovamente la gente nei negozi di dischi!".
Aveva ragione, naturalmente. Non ho mai visto in vita mia un gruppo di persone così impegnate su un solo progetto.

A partire da Quincy, Michael e me, ognuno era coinvolto ad ogni livello su 'Thriller', e demmo il 110% tutto il giorno, tutti i giorni! E funzionò!

Credo davvero che 'Thriller' abbia incoraggiato le persone ad uscire dalle sale giochi per entrare nei negozi di dischi e acquistarli nuovamente in gran numero!
Andavano nei negozi non solo per comprare 'Thriller', perché mentre si trovavano lì prendevano altri ottimi dischi.

Credo che la verità della spiegazione di ciò risieda nel fatto che la musica sia organica nella psiche umana.
Le immagini che la musica proietta nella mente sono il video game più ancestrale, selvaggio e complesso che l'essere umano sia in grado di percepire.

Scoprimmo che la qualità musicale poteva essere molto più importante per noi di qualsiasi video gioco di tendenza.
La qualità musicale e tecnica di 'Thriller', assieme alla sua profondità, ne fanno un evento fondamentale nella storia della discografia.

Noi, nell'industria, abbiamo la tendenza di pensare al successo discografico solo in termini di unità vendute e grandi incassi. Infatti, le unità vendute e le leggendarie statistiche di 'Thriller' risultano essere la più grande missione che abbiamo portato a termine in favore degli amanti della musica.

Sono sicuro che, in futuro, gli storici diranno che 'Thriller', musicalmente e artisticamente, era senza dubbio grande quanto o più del suo successo finanziario.

Con il fenomeno di Michael Jackson e le sue incredibili performance, e l'impeccabile gusto e direzione artistica di Quincy, tutto ciò che ho fatto fu usare la mia immaginazione e dipingere il più ampio affresco sonoro della mia vita».
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Post di Marco Di Gregorio e introduzione di Vincenzo Compierchio dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.

Grazie anche a Eric Di Scenza per la foto e a Ilaria Sacchini per la segnalazione.

Adelina78
00giovedì 27 febbraio 2020 06:20
[SM=g5818274]
Thriller è la leggenda della musica ragazzi. Thriller è inarrivabile
dollarboy77
00mercoledì 4 marzo 2020 13:50
UNO SHOW INDIMENTICABILE

MICHAEL ILLUMINA IL MADISON SQUARE GARDEN

In questo giorno di 32 anni fa, 3 Marzo 1988, Michael Jackson si esibisce davanti a 57.000 spettatori al Madison Square Garden di New York, per il suo “Bad World Tour”.

Sarà il primo di tre straordinari giorni di concerti, il cui incasso di 600 mila dollari viene donato in beneficenza allo “United Negro College Found”.

Alle performance del Re del Pop si uniscono numerosi ospiti d’eccezione, tra cui Steve Stevens in “Dirty Diana”, il quale aveva già eseguito l’assolo di chitarra centrale del brano in studio, e Siedah Garrett in “I Just Can't Stop Loving You”, già voce femminile del brano nell’album.

Indimenticabile anche la presenza durante “The Way You Make Me Feel” di Tatiana Thumbtzen, la bellissima modella che aveva interpretato la ragazza nel videoclip della canzone, con la quale Michael si scambia un bacio teatrale al centro del palcoscenico di fronte al pubblico in delirio.

Con la sua energia esplosiva nelle coreografie e le sue performance canore dal vivo, Michael lascia gli spettatori newyorkesi a bocca aperta. In quell’occasione, il sindaco della città, Ed Koch, rilascia al “New York Post” una dichiarazione entusiasta:

«Michael Jackson è il più grande ballerino di tutti i tempi insieme a Fred Astaire».

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Post a cura di Vittoria Moccia dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA. Grazie a Eric Di Scenza per la foto e a Francesca De Donatis per la segnalazione.

Adelina78
00mercoledì 4 marzo 2020 16:24
Grazie mille. Ho dei ricordi di queste canzoni che sono indelebili. [SM=g5818274]
rosi@
00mercoledì 4 marzo 2020 17:01
Grazie. [SM=g5818237]
dollarboy77
00venerdì 20 marzo 2020 15:14
QUANDO "BILLIE JEAN" SALVÒ MTV

In questo giorno di 37 anni fa, 10 Marzo 1983, il video della leggendaria "Billie Jean" veniva trasmesso per la prima volta in assoluto su MTV, cambiando per sempre la storia e la programmazione del celebre canale musicale.

In verità, l'approdo di Michael Jackson su quell'emittente televisiva nata appena due anni prima, la prima in assoluto a trasmettere solo videoclip musicali h24, era stato tutt'altro che semplice e scontato.

Fino a quel momento, infatti, MTV non aveva mai mandato in onda video di artisti di colore, restando concentrata soprattutto sulla musica di artisti bianchi come The Clash, Blondie, i Genesis, i Duran Duran, Peter Gabriel e Billy Idol.

Di fronte al rifiuto dei responsabili della programmazione, l'allora presidente della Epic Records, Walter Yetnikoff, informò il presidente della rete che se il video di "Billie Jean" non fosse stato trasmesso, la casa discografica non avrebbe più dato l'autorizzazione neanche per quelli dei suoi artisti non di colore, come Cyndi Lauper, Billy Joel, i Culture Club, gli Wham!.

Nonostante tutto, gli ascolti eccezionali fatti registrare dalla messa in onda del capolavoro del Re del Pop aprirono per MTV una strada completamente nuova.

«Yetnikoff ha combattuto per Michael e per questo video musicale da riprodurre su MTV, e una volta che il video è stato in rotazione tutti ne hanno capito il perché», ha dichiarato DJ Dave Paul. «Probabilmente, senza il successo di "Billie Jean", ci sarebbero voluti almeno altri due o tre anni, secondo me, perché MTV arrivasse ad integrare completamente gli artisti neri».

Ancora più significativa la testimonianza di Rob Tannenbaum, co-autore di "I Want My MTV: The Story Uncensored of The Music Revolution":

«Non basta dire che i video tratti da "Thriller" hanno costretto MTV ad integrarsi: Michael Jackson ha contribuito a salvare l'emittente dalla chiusura.
I dirigenti di MTV si aspettavano di perdere 10 milioni di dollari prima di riuscire a mostrare un profitto. La rete, invece, ne perse rapidamente 50 milioni, e la sua società madre si preparava a chiudere MTV.
I tre video di Jackson tratti da "Thriller" uscirono nel 1983. Nei primi tre mesi del 1984, MTV ottenne il primo profitto trimestrale, e, ironia della sorte, fu salvata dal fallimento grazie ad un musicista che non si adattava al formato "rock 'n' roll" originale del canale».

La lezione di "Billie Jean" servì... Eccome! Solo pochi mesi dopo quel 10 Marzo del 1983, il 2 Dicembre dello stesso anno, fu la stessa MTV a lanciare in mondovisione il video di "Thriller", nella sua versione integrale di 14 minuti, raggiungendo straordinari picchi di ascolto proprio durante il passaggio del capolavoro di Michael e John Landis, come l'allora direttore della programmazione Les Garland non poté fare a meno di ammettere.
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Post di Francesca De Donatis e foto di Eric Di Scenza dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.


dollarboy77
00venerdì 20 marzo 2020 15:15
"BILLIE JEAN": L'INIZIO DI UNA NUOVA ERA

Come già detto nel precedente post, esattamente 37 anni fa, 10 Marzo 1983, il video della leggendaria "Billie Jean" venne trasmesso per la prima volta sull'emittente musicale MTV.

Ma come nacque l'idea e il successivo sviluppo di uno dei videoclip musicali più conosciuti nella storia della musica?

Tutto cominciò quando il regista Steve Barron, reduce dalla produzione del video di "Don't You Want Me" del gruppo inglese Human League, fu contattato telefonicamente da Michael Jackson in persona, il quale si congratulò per l'atmosfera cinematografica che era riuscito ad imprimervi.

Quel che Michael voleva per "Billie Jean" era un mini-film che raccontasse una storia, non certo un videoclip ordinario. E Barron, per fortuna, accettò volentieri la sfida.

La CBS Records mise a disposizione ben 50.000 dollari per produrre il videoclip: il più alto budget mai ricevuto da Barron fino a quel momento.
Tuttavia, i soldi non erano sufficienti per far illuminare tutte le piastrelle, e Michael dovette adattarsi alla situazione.

Il regista riprese in considerazione un'idea pensata - ma in ultimo scartata - per un video della cantante Joan Armatrading, riguardante il Re Mida che, con il suo tocco magico, trasformava in oro tutto ciò che toccava.

La ripropose a Jackson, spiegandogli la sua visione: Michael avrebbe dovuto muoversi per il set illuminando magicamente ogni oggetto che toccava. Il cantante ne fu entusiasta e accettò senza remore.

Mentre creavano lo storyboard, Michael suggerì di inserire una scena in cui lui passava davanti a una vetrina con dei manichini esposti: con il suo tocco li avrebbe animati e ballato insieme a loro, così da avere una coreografia simile a quelle che avremmo visto successivamente in "Thriller" e "Beat It".

La CBS, però, non accolse positivamente l'idea, e quei 5.000 dollari extra necessari alla realizzazione della suddetta sequenza rimasero nelle tasche della major discografica.

Nonostante ciò, le riprese proseguirono nel migliore dei modi, e Steve Barron era molto rilassato sul set. Fino a quando Michael cominciò a ballare.

Barron rimase infatti così esterrefatto nel vedere le strabilianti abilità di ballerino di Jackson, da non riuscire quasi a stare dietro ai suoi passi con la telecamera.

La sequenza di ballo prevedeva undici piastrelle illuminate da interruttori manuali, premuti nel momento in cui Michael vi sarebbe passato sopra.
Quando arrivò il momento di girare la scena di danza, alcune piastrelle non funzionarono: Jackson, senza alcun problema, riaddattò le sue mosse per sopperire all'imprevisto tecnico.

Il risultato fu talmente strabiliante che, quando Barron posò la telecamera, esclamò due corali e stupefatti «Wow! Wow!», mentre applaudiva sonoramente il Re del Pop.
Il regista, a questo proposito, raccontò: «Non avevo mai visto qualcosa di così sbalorditivo come quei passi di danza, era surreale!».

Dopo che le riprese terminarono, Michael raggiunse Steve a Londra per collaborare anche alla post-produzione, ma il regista gli tenne segreta una particolarità che avrebbe regalato al videoclip di "Billie Jean" un tocco innovativo per l'epoca: la suddivisione dello schermo in tre sezioni, al fine di mostrare più immagini in simultanea del Michael Jackson danzante, enfatizzandone così i movimenti.

Il 10 marzo 1983, con la trasmissione di "Billie Jean", MTV mandò in onda per la prima volta il video di un artista di colore, abbattendo così le barriere razziali che fino a quel momento avevano stabilito una netta linea di demarcazione tra la cosidetta "black music" e il "rock dei bianchi".

Lo short movie di "Billie Jean" alzò l'asticella qualitativa così in alto che, da lì in poi, tutti gli altri artisti dovettero adattarsi a nuovi e più impegnativi standard commerciali.

"Billie Jean" segnò davvero l'inizio di una nuova era.
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Post di Marco Di Gregorio e foto di Eric Di Scenza dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.


dollarboy77
00venerdì 20 marzo 2020 15:16
16 Marzo 1992 - Michael Jackson compare come immagine di copertina di Jet magazine, che pubblica un ampio reportage sulla visita del Re del Pop in Africa.

Autorizzato dallo stesso MJ, l'editore di Jet/Ebony dedica 13 pagine all'evento, il cui racconto verrà ampliato nel mese di Maggio sulle pagine della rivista Ebony.

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A cura di Giuseppe Mazzola dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.

dollarboy77
00venerdì 20 marzo 2020 15:17
New York, 19 Marzo 2001

Michael Jackson diventa il più giovane artista solista della storia ad essere inserito nel prestigioso "Rock & Roll Hall of Fame Museum", quattro anni dopo aver ricevuto lo stesso riconoscimento insieme ai mitici Jackson 5.

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Post di Vincenzo Compierchio e foto di Eric Di Scenza dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.

rosi@
00venerdì 20 marzo 2020 18:29
Grazie dollarboy. [SM=g5818237]
(Miss Piggy)
10venerdì 20 marzo 2020 21:07
Mi piace sempre ricordare questo...

Non basta dire che i video tratti da "Thriller" hanno costretto MTV ad integrarsi: Michael Jackson ha contribuito a salvare l'emittente dalla chiusura.
I dirigenti di MTV si aspettavano di perdere 10 milioni di dollari prima di riuscire a mostrare un profitto. La rete, invece, ne perse rapidamente 50 milioni, e la sua società madre si preparava a chiudere MTV.
I tre video di Jackson tratti da "Thriller" uscirono nel 1983. Nei primi tre mesi del 1984, MTV ottenne il primo profitto trimestrale, e, ironia della sorte, fu salvata dal fallimento grazie ad un musicista che non si adattava al formato "rock 'n' roll" originale del canale».


...e grazie dollar!
Adelina78
10venerdì 20 marzo 2020 21:36
(Miss Piggy), 20/03/2020 21:07:

Mi piace sempre ricordare questo...

Non basta dire che i video tratti da "Thriller" hanno costretto MTV ad integrarsi: Michael Jackson ha contribuito a salvare l'emittente dalla chiusura.
I dirigenti di MTV si aspettavano di perdere 10 milioni di dollari prima di riuscire a mostrare un profitto. La rete, invece, ne perse rapidamente 50 milioni, e la sua società madre si preparava a chiudere MTV.
I tre video di Jackson tratti da "Thriller" uscirono nel 1983. Nei primi tre mesi del 1984, MTV ottenne il primo profitto trimestrale, e, ironia della sorte, fu salvata dal fallimento grazie ad un musicista che non si adattava al formato "rock 'n' roll" originale del canale».


...e grazie dollar!

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Ed era di coloro colui che salvo la situazione. Grazie dollarboy.



Le foto poi.... Sono spettacolari
[SM=g5818315]
dollarboy77
10venerdì 27 marzo 2020 23:47
Genadendal (Sudafrica), 23 Marzo 1999

Michael Jackson, in una conferenza stampa col presidente sudafricano Nelson Mandela, annuncia il suo nuovo progetto umanitario: si chiamerà "Michael Jackson & Friends - The Adventure of Humanity" e raccoglierà denaro per le persone bisognose di tutto il mondo.

Tra i vari beneficiari ci sarà proprio il "Nelson Mandela Children's Fund" - organizzazione fondata in sostegno dei giovani svantaggiati fino ai 22 anni di età - così come la Croce Rossa e le famiglie delle vittime della guerra in Kosovo.

A questo scopo, il Re del Pop porterà sul palco due concerti benefici: il 25 Giugno 1999 a Seul, in Corea del Sud, e due giorni dopo a Monaco di Baviera, in Germania.
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A cura di Vincenzo Compierchio e Wioletta Maria Gorka dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.

Grazie a Eric Di Scenza per la foto
dollarboy77
10venerdì 27 marzo 2020 23:51
Los Angeles, 25 Marzo 1991

Un elegante Michael Jackson fa da cavaliere a Madonna durante la 63ª edizione degli Academy Awards (meglio conosciuti come "Notte degli Oscar"), ai quali il brano "Sooner or Later", dal film "Dick Tracy", aveva ricevuto una nomination nella categoria "Migliore Canzone Originale".

Secondo quanto raccontato dalla stessa Madonna, che nel 2018 definirà quell'incontro come «il più bell'appuntamento di sempre!! 👑👑», Michael accettò immediatamente di accompagnarla alla Cerimonia, tenutasi quell'anno allo Shrine Civic Auditorium:

«Michael mi chiese: "Beh, con chi andrai agli Oscar?". E io: "Non lo so... Vuoi venire tu?". E lui rispose: "Certo... Sarebbe grandioso!!!".
E poi, sì, mi ha riaccompagnata a casa».

Quella sera, Madonna non solo si esibì in un'interpretazione live del suo brano candidato all'Oscar, che fruttò al suo autore Stephen Sondheim l'assegnazione dell'ambita statuetta, ma tutti gli sguardi furono per lei e per il suo elegantissimo cavaliere.

Il Re e la Regina. La coppia d'oro del Pop internazionale.
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A cura di Francesca De Donatis dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.
Adelina78
10sabato 28 marzo 2020 15:33
Son troppo belli in questa foto (a parte il barboncino 🐩 appeso a Madonna)
Mike è figissimo. Troppo bello [SM=g5818339] [SM=g5818339]
(Miss Piggy)
10domenica 29 marzo 2020 20:51
Eh sì, pelliccia a parte, facevan davvero luce (e anche Nelson non scherzava [SM=g5818181] )!
bubblespis
00mercoledì 1 aprile 2020 23:23
belli e luminosi 😁
bubblespis
00mercoledì 1 aprile 2020 23:44
Re:
dollarboy77, 20/03/2020 15:16:

16 Marzo 1992 - Michael Jackson compare come immagine di copertina di Jet magazine, che pubblica un ampio reportage sulla visita del Re del Pop in Africa.

Autorizzato dallo stesso MJ, l'editore di Jet/Ebony dedica 13 pagine all'evento, il cui racconto verrà ampliato nel mese di Maggio sulle pagine della rivista Ebony.

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A cura di Giuseppe Mazzola dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.





bellissime queste foto :)
dollarboy77
00giovedì 2 aprile 2020 22:28
Washington, 1º Aprile 2004

Nel corso di una festosa cerimonia in suo onore presso l'Ambasciata d'Etiopia, Michael Jackson riceve lo speciale premio umanitario "Elefante d'Oro", in segno di riconoscimento delle sue opere di beneficenza a livello mondiale e, soprattutto, del suo impegno nella lotta contro l'AIDS in Africa.

Il premio gli viene assegnato dall'African Ambassadors' Spouses Association (AASA), l'Associazione umanitaria femminile che riunisce le consorti dei diplomatici africani per lo sviluppo del Continente Nero, e che aveva ricevuto dallo stesso Michael un pieno sostegno per le sue raccolte fondi e le sue attività di beneficenza.

Michael si presenta alla cerimonia accompagnato dalla moglie dell'ambasciatore del Niger, Haoua Piatta, e dall'attivista umanitaria Mazie Green Holland, responsabile di diverse organizzazioni comunitarie, fondazioni e progetti religiosi, nota a livello internazionale anche per il suo impegno nel promuovere lo sviluppo di comunità africane.

La consegna dell'Elefante d'Oro viene preceduta da un allegro e scatenato spettacolo di danze tribali messo in scena, sotto lo sguardo divertito di Michael, da un folto gruppo di bambini, entusiasti per la sua presenza.
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Post di Francesca De Donatis e foto di Eric Di Scenza dal nostro Gruppo Facebook Michael Jackson FanSquare • ITALIA.
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