[dicono di lui] Bruce Weber ricorda Michael

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"DaViDeLeEJaCkSoN"
00mercoledì 5 agosto 2009 04:12
Il grande fotografo Bruce Weber ricorda l'amico musicista al quale scattò la prima foto nel 1975 su richiesta di Andy Warhol, quando Michael Jackson era ancora poco più che un bambino.

"Stavo lavorando, una persona è entrata in studio e mi ha detto: "È morto Michael Jackson". Ho pensato: non è possibile. È difficile credere che non ci sia più. La prima volta che l'ho fotografato, aveva sedici anni. Erano i tempi dei Jackson Five, Andy Warhol mi aveva chiesto di fotografarli per la sua rivista Interview. Ricordo che Michael saltava e giocava a cuscinate con i fratelli, mentre una nanny cercava di convincerlo a stare fermo. La seconda e ultima volta che l'ho fotografato, per L'Uomo Vogue, è stato nel 2007. Mi colpì il fatto che dentro fosse rimasto un bambino, esattamente come trent'anni prima, con lo stesso entusiamo per le cose e la stessa innocenza. Prima dello shooting volle sapere tutto. Proprio come i bambini, anche lui faceva milioni di domande, ma sempre con una grande dolcezza. Mi fece una sola richiesta, però. "Voglio che le donne, guardandomi, mi trovino perfetto", disse. Lui voleva essere perfetto in tutto, nel modo di cantare, di ballare, di apparire.

Le persone, in America, appena saputo che era morto, si sono ritrovate per strada a leggere i testi delle sue canzoni, a cantare. Michael Jackson è stato un'ispirazione per tutti, non solo per i musicisti. In un certo senso ha mostrato a chiunque che si poteva "camminare sulla Luna". Non ho mai creduto alle accuse di pedofilia nei suoi confronti. Sono convinto che fosse innocente perché non era il tipo di persona che può fare del male a un bambino.

Gli ho parlato al telefono un'ultima volta l'anno scorso. Mi chiamò perché voleva comprare alcune sue fotografie per la nuova casa. Michael Jackson non ha avuto una vita facile. Il successo gli rendeva impossibile anche solo uscire di casa, non poteva muoversi senza quattro, cinque guardie del corpo intorno a sé. Se oggi potessi dirgli un'ultima cosa, gli direi che ha più amici di quanti avesse mai sognato di avere. E se potessi dedicargli una delle sue canzoni, sceglierei Good Times. Quella che dice: "Penso ai bei momenti passati insieme".



www.menstyle.it/cont/musica/musica/0907/0700/goodbye-michael-jac...
sery84
00venerdì 7 agosto 2009 07:54
Grazie...
liberiangirl1977
00venerdì 7 agosto 2009 08:55
Era sempre alla ricerca della perfezione...non si rendeva conto che lo amavamo così com'era....sono triste e piena di nostalgia e di rammarico....
tati-a4ever
00venerdì 7 agosto 2009 12:52
Che belle parole...Grazie mille...
Daniela_mar
00lunedì 24 agosto 2009 12:17
si.. bellissime!!
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