Michael Jackson: doveva morire perché credessimo in lui? - Who's bad? (chi è il cattivo?)

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
4everMJJ
00sabato 2 novembre 2013 12:25
Articolo sulla rivista Healthy Living di novembre

Uno di quei rari articoli che, senza tanti giri di parole, mette i media al posto in cui devono stare per il comportamento indegno avuto con MJ, ma coglie anche aspetti di MJ in genere ignorati. E pare ci sarà altro su di lui nei prossimi numeri (leggete il finale), vi terremo aggiornati. Di sicuro hanno avuto un'impennata di contatti online e di vendite grazie a questo articolo, ma se la sono meritata, IMO (per la cronaca la rivista è in vendita solo nel Nord America).
Il sito della rivista ha pubblicato due anteprime, ma grazie a morinen di MJJCommunity che ha fatto la scansione della rivista vi ho tradotto tutto l'articolo.

P.S. tagea, ne valeva davvero la pena [SM=g27822]




Avevamo iniziato a scrivere un pezzo sulle questioni mediche del processo per danno da morte che vedeva la AEG Live citata in giudizio dalla famiglia di Michael Jackson (che si è concluso quando il numero è andato in stampa), quando abbiamo trovato il processo troppo insignificante visto che l'intera vita della superstar è un argomento di salute, fisica e psichica, di forte impatto. Intensa come la sua danza, la vita di Michael Jackson è stata bruciata su entrambe le estremità ad un ritmo pari alla sua hit contro la violenza delle gang, "Beat It", da lui stesso e dalla frenesia dei media.

Quattro anni dopo aver sconvolto il mondo con la sua ultima mossa, una morte spettacolare (per quanto sembri cinico), sia la stampa sia noi stessi, le sue docili orde, sembriamo aver iniziato ad ammettere un minimo dubbio. Le cascate del Niagara del ridicolo e delle calunnie con le quali il genio musicale ha trascorso la sua breve presenza con noi finalmente si stanno diradando, rivelando la verità universalmente riconosciuta: perché noi credessimo in lui doveva morire.

Lui non trionferà a nostre spese per il fatto che la sua arte sopravviverà a tutti noi, che non è una congettura perché la sua eredità artistica ha dimostrato che non c'è senza dubbio nessun altro nell'arte moderna che abbia avuto lo stesso peso, volume e grandezza di essenza umanitaria. Vulnerabilità, sensibilità elevata della natura umana, ingenuità, agitazione, debolezza, dolore, speranza, disperazione e ricerca della forza per sopportare tutto questo divennero la sua dimora artistica dopo che la scala mai vista di popolarità, il non perdonargli la spontaneità infantile e l'incoscienza della natura predatoria dei media, avevano imprigionato un 24enne Michael Jackson in un'atrocità senza precedenti di bullismo mediatico e disprezzo pubblico, mortalmente incollato al primo, per il resto della sua vita.

Ecco la domanda: che tipo di musica, spettacoli, canzoni, film, filantropia, ospedali, parchi e chissà cos'altro avremmo posseduto se il mondo fosse stato disposto a pagare di più per la copertura mediatica meritata dell'arte di Michael Jackson piuttosto che per la sua presentazione come un mostro e uno show?

Un'altra: la carriera di chi altro sarebbe sopravvissuta alla persecuzione fanatica durata 26 anni, che ha affrontato così ingenuamente confidando che la sua visione del mondo, non importa quanto singolare se di natura buona, comunicata attraverso i suoi testi messi a nudo o le sue confessioni televisive, sarebbe stata sentita?

Come spiega uno dei paparazzi, Ben Evenstad: "Era l'unica celebrità che, se eri abbastanza devoto, ti avrebbe lasciato entrare in casa sua. Pensi che qualcuno potrebbe andare a casa di Bruce Willis e dire: 'I love you, I love you' e lui lo farebbe entrare? Chiamerebbe la polizia. Questo è ciò che tutti loro avrebbero fatto. Tutti tranne Michael. Se dicevi 'I love you, I love you' a Michael Jackson lui avrebbe dato per scontato che intendevi che lo amavi e ti avrebbe fatto entrare".

Perché solo ora, guardando di nuovo l'intervista con Barbara Walters, non è Michael Jackson ma l'intervistatrice che sembra assurda nell'abbigliamento enfaticamente formale - abito grigio, taglio di capelli corto, apparentemente destinato a sottolineare la perversità del suo soggetto - quando chiede, piuttosto afferma, che non è forse il suo aspetto "estremo" che provoca il ridicolo nella stampa? Vuole che lui si vesta come lei, si comporti come lei, la pensi come lei? Abito grigio, taglio corto? Chi intervisterebbe poi, per indici di ascolto del genere? Se stessa?

Lady Gaga, un'artista di talento e promettente, sembra adottare la "tecnica" di attirare i media, ma con una cintura di sicurezza: appare davanti alla stampa e sul palco - beh, tutti sanno come - fa quello che deve fare e torna alla normalità, è molto pratica, calcolatrice e cauta su dove, come e cosa dire, fare e indossare, ammirabilmente, distrattamente fredda, gestendo abilmente la sua carriera - la cosa che Michael Jackson avrebbe trovato impensabile - simulando sul palco o viceversa.

Michael Jackson era l'incarnazione della sua arte, questa è stata la cosa che gli ha dato il suo immenso potere, e la riluttanza ad essere disonesto fuori scena è probabilmente ciò che lo ha ucciso. È improbabile, se ora stesse guardando indietro al dolore che ha passato e avesse la possibilità di vivere ancora una volta la sua vita, che si sottometterebbe a quella che è stata la richiesta del pubblico e la sua repulsione. Era eccentrico sul palco e nella vita, e se fosse stato uno che indossava completi grigi nella vita sarebbe stato in completo grigio anche sul palco. Soprattutto credeva che non ci fosse nulla da nascondere a causa della sua natura inoffensiva, e questi personaggi, piuttosto rari, di solito tendono a credere in una risposta simmetrica, non importa quanti danni il risultato più comune produce. Perché credere altrimenti lo avrebbe rovinato.

"Quando vivi la tua vita di fronte a 100 milioni di persone fin dall'età di 5 anni sei automaticamente diverso". E lui era diverso. Ma i suggerimenti della gente intorno non lo erano.

Forse la più triste fra tutte le cose che sono successe a Michael Jackson è che il mondo si sofferma ancora sulla questione: era un filantropo dolce educato, sensibile e di buon senso, con una voce calma e quasi infantile, un cuore enorme e, a differenza della maggior parte di noi, gli occhi spalancati verso il mondo del non privilegiato, o un cattivo potente la cui passione vera era sporca come i segreti di quel prete infame?

Curiosamente questa morte ha rovinato la vita ad alcuni paparazzi che erano soliti indulgere in lucrativi saccheggi intorno alla vita del più grande, non importa quanto fragile o inattivo fosse il Re. Ben Evenstad dice: "Questo è ciò che mi ha colpito a metà della notte (della morte di Michael Jackson): cosa faccio ora? Vado dietro al f...to Zac Efron?" Nell'ultima fase del dolore fisico e psichico e della disperazione, pur schiacciato da un debito insormontabile, emaciato, che avrebbe dovuto essere stato dimenticato 10 anni prima, solo un guscio di un essere umano, il Re era la gemma di un'altra classe per i media rispetto alle star di oggi nella loro moda.

Tra i tanti tradimenti da parte di coloro che hanno vissuto con i suoi soldi, un altro, l'ultimo, almeno non farà di nuovo sanguinare il cuore di Michael Jackson. I paparazzi erano stupefatti che le guardie del corpo, che di solito catturavano ogni loro mossa, quando hanno circondato l'ambulanza che ha preso il corpo senza vita del loro salvatore da casa sua, hanno solo mormorato alla vista della loro attrezzatura di ripresa: "Per favore ragazzi, non fatelo", permettendo loro di scattare attraverso il finestrino dell'ambulanza quella foto infame del Re morente, che è stata pagata 1 milione di dollari.

Per quanto sembri inconcepibile abbiamo messo insieme una matrice della vita di Michael Jackson in azione: i suoi atti contro quelli che il mondo ha fatto a lui. MJMatrix nei prossimi numeri.


www.healthylivingmagazine.us/Articles/233/

www.healthylivingmagazine.us/Articles/238/

Intero articolo scannerizzato

rosi@
00sabato 2 novembre 2013 19:15
Questo articolo dovrebbe essere inviato a tutti i mass media.
Grazie per averlo postato.
LOREMJ
00sabato 2 novembre 2013 20:22
davvero un bell'articolo,grazie per la traduzione.

Più conoscevo e analizzavo le canzoni di Michael e più era ovvio che la sua vita e la sua arte erano un tutt'uno.
Sfido a trovare artisti che nelle loro canzoni abbiano messo a nudo in primis la propria anima,i propri sogni e le proprie sofferenze.
Michael era vero ed era coerente sia nella vita che nella sua arte.
Forse era per questo che andava screditato,perchè diceva la verità a volte scomoda per molti,perchè ascoltato da tanti.
tiziamj
00sabato 2 novembre 2013 21:23
Re:
LOREMJ, 02/11/2013 20:22:

davvero un bell'articolo,grazie per la traduzione.

Più conoscevo e analizzavo le canzoni di Michael e più era ovvio che la sua vita e la sua arte erano un tutt'uno.
Sfido a trovare artisti che nelle loro canzoni abbiano messo a nudo in primis la propria anima,i propri sogni e le proprie sofferenze.
Michael era vero ed era coerente sia nella vita che nella sua arte.
Forse era per questo che andava screditato,perchè diceva la verità a volte scomoda per molti,perchè ascoltato da tanti.




[SM=g2927031]

Grazie agli amici della MJJCommunity e,naturalmente, a Cristiana [SM=x3072554]
chiara64
00sabato 2 novembre 2013 21:31
Re:
LOREMJ, 02/11/2013 20:22:

davvero un bell'articolo,grazie per la traduzione.

Più conoscevo e analizzavo le canzoni di Michael e più era ovvio che la sua vita e la sua arte erano un tutt'uno.
Sfido a trovare artisti che nelle loro canzoni abbiano messo a nudo in primis la propria anima,i propri sogni e le proprie sofferenze.
Michael era vero ed era coerente sia nella vita che nella sua arte.
Forse era per questo che andava screditato,perchè diceva la verità a volte scomoda per molti,perchè ascoltato da tanti.

[/POSTQUO




[SM=g2927031] [SM=g2927031]

mimma58
00sabato 2 novembre 2013 22:13
Un ottimo articolo.Racconta aspetti della vita di Michael ignorati volutamente dai media.Condivido ogni singola parola scritta da Lory.
Grazie Cri! [SM=g2927046]
Dangerous89
00sabato 2 novembre 2013 23:57
ottimo articolo mi piace grazie di averlo postato [SM=g27811]
ornellamj
00domenica 3 novembre 2013 00:36
articolo molto bello...
grazie.
liberiangirl60
00domenica 3 novembre 2013 00:42
Re: Articolo sulla rivista Healthy Living di novembre
4everMJJ, 02/11/2013 12:25:


Uno di quei rari articoli che, senza tanti giri di parole, mette i media al posto in cui devono stare per il comportamento indegno avuto con MJ, ma coglie anche aspetti di MJ in genere ignorati. E pare ci sarà altro su di lui nei prossimi numeri (leggete il finale), vi terremo aggiornati. Di sicuro hanno avuto un'impennata di contatti online e di vendite grazie a questo articolo, ma se la sono meritata, IMO (per la cronaca la rivista è in vendita solo nel Nord America).
Il sito della rivista ha pubblicato due anteprime, ma grazie a morinen di MJJCommunity che ha fatto la scansione della rivista vi ho tradotto tutto l'articolo.

P.S. tagea, ne valeva davvero la pena [SM=g27822]




Avevamo iniziato a scrivere un pezzo sulle questioni mediche del processo per danno da morte che vedeva la AEG Live citata in giudizio dalla famiglia di Michael Jackson (che si è concluso quando il numero è andato in stampa), quando abbiamo trovato il processo troppo insignificante visto che l'intera vita della superstar è un argomento di salute, fisica e psichica, di forte impatto. Intensa come la sua danza, la vita di Michael Jackson è stata bruciata su entrambe le estremità ad un ritmo pari alla sua hit contro la violenza delle gang, "Beat It", da lui stesso e dalla frenesia dei media.

Quattro anni dopo aver sconvolto il mondo con la sua ultima mossa, una morte spettacolare (per quanto sembri cinico), sia la stampa sia noi stessi, le sue docili orde, sembriamo aver iniziato ad ammettere un minimo dubbio. Le cascate del Niagara del ridicolo e delle calunnie con le quali il genio musicale ha trascorso la sua breve presenza con noi finalmente si stanno diradando, rivelando la verità universalmente riconosciuta: perché noi credessimo in lui doveva morire.

Lui non trionferà a nostre spese per il fatto che la sua arte sopravviverà a tutti noi, che non è una congettura perché la sua eredità artistica ha dimostrato che non c'è senza dubbio nessun altro nell'arte moderna che abbia avuto lo stesso peso, volume e grandezza di essenza umanitaria. Vulnerabilità, sensibilità elevata della natura umana, ingenuità, agitazione, debolezza, dolore, speranza, disperazione e ricerca della forza per sopportare tutto questo divennero la sua dimora artistica dopo che la scala mai vista di popolarità, il non perdonargli la spontaneità infantile e l'incoscienza della natura predatoria dei media, avevano imprigionato un 24enne Michael Jackson in un'atrocità senza precedenti di bullismo mediatico e disprezzo pubblico, mortalmente incollato al primo, per il resto della sua vita.

Ecco la domanda: che tipo di musica, spettacoli, canzoni, film, filantropia, ospedali, parchi e chissà cos'altro avremmo posseduto se il mondo fosse stato disposto a pagare di più per la copertura mediatica meritata dell'arte di Michael Jackson piuttosto che per la sua presentazione come un mostro e uno show?

Un'altra: la carriera di chi altro sarebbe sopravvissuta alla persecuzione fanatica durata 26 anni, che ha affrontato così ingenuamente confidando che la sua visione del mondo, non importa quanto singolare se di natura buona, comunicata attraverso i suoi testi messi a nudo o le sue confessioni televisive, sarebbe stata sentita?

Come spiega uno dei paparazzi, Ben Evenstad: "Era l'unica celebrità che, se eri abbastanza devoto, ti avrebbe lasciato entrare in casa sua. Pensi che qualcuno potrebbe andare a casa di Bruce Willis e dire: 'I love you, I love you' e lui lo farebbe entrare? Chiamerebbe la polizia. Questo è ciò che tutti loro avrebbero fatto. Tutti tranne Michael. Se dicevi 'I love you, I love you' a Michael Jackson lui avrebbe dato per scontato che intendevi che lo amavi e ti avrebbe fatto entrare".

Perché solo ora, guardando di nuovo l'intervista con Barbara Walters, non è Michael Jackson ma l'intervistatrice che sembra assurda nell'abbigliamento enfaticamente formale - abito grigio, taglio di capelli corto, apparentemente destinato a sottolineare la perversità del suo soggetto - quando chiede, piuttosto afferma, che non è forse il suo aspetto "estremo" che provoca il ridicolo nella stampa? Vuole che lui si vesta come lei, si comporti come lei, la pensi come lei? Abito grigio, taglio corto? Chi intervisterebbe poi, per indici di ascolto del genere? Se stessa?

Lady Gaga, un'artista di talento e promettente, sembra adottare la "tecnica" di attirare i media, ma con una cintura di sicurezza: appare davanti alla stampa e sul palco - beh, tutti sanno come - fa quello che deve fare e torna alla normalità, è molto pratica, calcolatrice e cauta su dove, come e cosa dire, fare e indossare, ammirabilmente, distrattamente fredda, gestendo abilmente la sua carriera - la cosa che Michael Jackson avrebbe trovato impensabile - simulando sul palco o viceversa.

Michael Jackson era l'incarnazione della sua arte, questa è stata la cosa che gli ha dato il suo immenso potere, e la riluttanza ad essere disonesto fuori scena è probabilmente ciò che lo ha ucciso. È improbabile, se ora stesse guardando indietro al dolore che ha passato e avesse la possibilità di vivere ancora una volta la sua vita, che si sottometterebbe a quella che è stata la richiesta del pubblico e la sua repulsione. Era eccentrico sul palco e nella vita, e se fosse stato uno che indossava completi grigi nella vita sarebbe stato in completo grigio anche sul palco. Soprattutto credeva che non ci fosse nulla da nascondere a causa della sua natura inoffensiva, e questi personaggi, piuttosto rari, di solito tendono a credere in una risposta simmetrica, non importa quanti danni il risultato più comune produce. Perché credere altrimenti lo avrebbe rovinato.

"Quando vivi la tua vita di fronte a 100 milioni di persone fin dall'età di 5 anni sei automaticamente diverso". E lui era diverso. Ma i suggerimenti della gente intorno non lo erano.

Forse la più triste fra tutte le cose che sono successe a Michael Jackson è che il mondo si sofferma ancora sulla questione: era un filantropo dolce educato, sensibile e di buon senso, con una voce calma e quasi infantile, un cuore enorme e, a differenza della maggior parte di noi, gli occhi spalancati verso il mondo del non privilegiato, o un cattivo potente la cui passione vera era sporca come i segreti di quel prete infame?

Curiosamente questa morte ha rovinato la vita ad alcuni paparazzi che erano soliti indulgere in lucrativi saccheggi intorno alla vita del più grande, non importa quanto fragile o inattivo fosse il Re. Ben Evenstad dice: "Questo è ciò che mi ha colpito a metà della notte (della morte di Michael Jackson): cosa faccio ora? Vado dietro al f...to Zac Efron?" Nell'ultima fase del dolore fisico e psichico e della disperazione, pur schiacciato da un debito insormontabile, emaciato, che avrebbe dovuto essere stato dimenticato 10 anni prima, solo un guscio di un essere umano, il Re era la gemma di un'altra classe per i media rispetto alle star di oggi nella loro moda.

Tra i tanti tradimenti da parte di coloro che hanno vissuto con i suoi soldi, un altro, l'ultimo, almeno non farà di nuovo sanguinare il cuore di Michael Jackson. I paparazzi erano stupefatti che le guardie del corpo, che di solito catturavano ogni loro mossa, quando hanno circondato l'ambulanza che ha preso il corpo senza vita del loro salvatore da casa sua, hanno solo mormorato alla vista della loro attrezzatura di ripresa: "Per favore ragazzi, non fatelo", permettendo loro di scattare attraverso il finestrino dell'ambulanza quella foto infame del Re morente, che è stata pagata 1 milione di dollari.

Per quanto sembri inconcepibile abbiamo messo insieme una matrice della vita di Michael Jackson in azione: i suoi atti contro quelli che il mondo ha fatto a lui. MJMatrix nei prossimi numeri.


www.healthylivingmagazine.us/Articles/233/

www.healthylivingmagazine.us/Articles/238/

Intero articolo scannerizzato





liberiangirl60
00domenica 3 novembre 2013 00:42
Complimenti davvero un bell'articolo, grazie
Soleria
00domenica 3 novembre 2013 11:08
:-)
Credo che quest'articolo parli per tutti noi. Grazie finalmente
Neverland1973
00domenica 3 novembre 2013 19:37
Bellissimo articolo...finalmente!
Come sempre, mille volte grazie Cri! [SM=g2927039]
4everMJJ
00lunedì 4 novembre 2013 14:18
L'autrice dell'articolo, che è anche redattore capo della rivista, ha sentito il bisogno di rispondere ad alcuni messaggi che, memori del comportamento solito dei media, dopo aver letto l'anteprima manifestavano il timore che nel seguito ci fosse la solita pugnalata alle spalle a MJ:

Sono consapevole delle preoccupazioni dei lettori che l'autore possa "pugnalare Michael Jackson alle spalle" nelle parti successive di "Michael Jackson: doveva morire?" come altri hanno fatto prima. Un giornalista può solo promettere di attenersi a una indifferenza nell'interpretazione dei fatti. Sarebbe uscire dalla decenza non farlo, e anche quelli che sentono il bisogno di positività incontaminata non hanno bisogno di questo tipo di positività. Apprezzo il dolore che i fan di Michael Jackson hanno vissuto, ma se una scoperta dovesse portare, solo per dire, la conferma delle accuse non avrò difficoltà a dirlo. Anche se, dalla nostra ricerca e dalle interviste, per ora sembra tutt'altro che probabile altrimenti non avrei scritto quanto sopra. Scavare in profondità nei fatti materiali mi ha portato ad accantonare la ricca scrittura fatta da autori della rivista sul processo AEG e scribacchiare la notte prima di presentare il numero per la stampa il pezzo emotivo qui sopra, il quale, forse, avrebbe avuto meno impatto se avessi avuto il tempo di indulgere in una revisione formale.

Tra parentesi ha anche scritto su twitter che, visto l'interesse, stanno organizzandosi per spedire la rivista in tutto il mondo. [SM=g27822]


Neverland1973
00lunedì 4 novembre 2013 17:40

Tra parentesi ha anche scritto su twitter che, visto l'interesse, stanno organizzandosi per spedire la rivista in tutto il mondo. [SM=g27822]





Notizia positivissima, direi! [SM=g27823]
(Miss Piggy)
00lunedì 4 novembre 2013 20:15
Michael Jackson era l'incarnazione della sua arte, questa è stata la cosa che gli ha dato il suo immenso potere, e la riluttanza ad essere disonesto fuori scena è probabilmente ciò che lo ha ucciso. È improbabile, se ora stesse guardando indietro al dolore che ha passato e avesse la possibilità di vivere ancora una volta la sua vita, che si sottometterebbe a quella che è stata la richiesta del pubblico e la sua repulsione. Era eccentrico sul palco e nella vita, e se fosse stato uno che indossava completi grigi nella vita sarebbe stato in completo grigio anche sul palco.


Uhmm....interessante e positivo, sì, ma non sono d'accordo al 100%.
Certo che l'ha ucciso ANCHE la sua riluttanza ad uniformarsi, ma non dimentichiamo che TUTTE le volte che metteva il naso fuori di casa era consapevole di dover interpretare il personaggio Michael Jackson, e di non potere/volere semplicemente essere Michael Joseph Jackson. Particolare tra l'altro spesso sottolineato dai pochi che hanno avuto la fortuna di vedere il vero Mike anche in versione "svacco" e parlante con la sua vera voce.

permettendo loro di scattare attraverso il finestrino dell'ambulanza quella foto infame del Re morente, che è stata pagata 1 milione di dollari.

[SM=g27820] qui ho perso il conto delle conferme e delle smentite degli ultimi 4 anni e mezzo: ma non era un tarocco quella foto??

Edit: le buone meniere!! Grazie, Cristianuccia [SM=g2927039] !!
tagea
00lunedì 4 novembre 2013 23:06
Si si Cri, ne valeva proprio la pena! [SM=x3072554]
4everMJJ
00martedì 5 novembre 2013 07:32
Re:
(Miss Piggy), 04/11/2013 20:15:



permettendo loro di scattare attraverso il finestrino dell'ambulanza quella foto infame del Re morente, che è stata pagata 1 milione di dollari.

[SM=g27820] qui ho perso il conto delle conferme e delle smentite degli ultimi 4 anni e mezzo: ma non era un tarocco quella foto??

Edit: le buone meniere!! Grazie, Cristianuccia [SM=g2927039] !!




Se dai retta a quello che dice Oxman sì [SM=g27828] In realtà l'ha scattata proprio il paparazzo citato nell'articolo, ricordo benissimo l'intervista di cui sono stati riportati degli estratti, non so se è sul forum perché non lo frequentavo al tempo, comunque la puoi leggere qui [SM=g27823]
mitino@
00martedì 5 novembre 2013 09:44
Re:
(Miss Piggy), 04/11/2013 20:15:


Certo che l'ha ucciso ANCHE la sua riluttanza ad uniformarsi, ma non dimentichiamo che TUTTE le volte che metteva il naso fuori di casa era consapevole di dover interpretare il personaggio Michael Jackson, e di non potere/volere semplicemente essere Michael Joseph Jackson. Particolare tra l'altro spesso sottolineato dai pochi che hanno avuto la fortuna di vedere il vero Mike anche in versione "svacco" e parlante con la sua vera voce.



Sono completamente d'accordo con quello che hai precisato Miss [SM=g27811]

Interessante comunque la visione di Michael fatta in questo articolo, lasciando il gossip fuori dalla porta....cosa molto rara quando si tratta di lui.

Grazie Cri [SM=x3072554]


L.O.V.E.forever
00giovedì 7 novembre 2013 21:47
Grazie per questo bellissimo articolo!
sery84
00giovedì 14 novembre 2013 18:12
Beh se si è capito solo ora che i ridicoli della Storia sono le intervistatrici anni '90 che fanno domande da vecchietta conservatrice dell'800 davanti a uno che stato uno dei maggiori artisti contemporanei, allora sì, è dovuto proprio morire.
lisalovemichael
00giovedì 5 dicembre 2013 17:41
Re:
sery84, 14/11/2013 18:12:

Beh se si è capito solo ora che i ridicoli della Storia sono le intervistatrici anni '90 che fanno domande da vecchietta conservatrice dell'800 davanti a uno che stato uno dei maggiori artisti contemporanei, allora sì, è dovuto proprio morire.




[SM=g2927031] E aggiungo che di coerenza si muore eccome! E' una virtu' talmente rara che non paga...Solo che se uno non e' nato ipocrita e' innaturale che lo diventi...
MissHollywood
00giovedì 26 dicembre 2013 18:16
grazie mille per l'articolo Cristiana [SM=g27838] [SM=g27838] molto interessante;sottolinea proprio certi aspetti della vita di Michael che i media ignoravano [SM=g27817]

grazie ancora [SM=g27838]
darKside87
00venerdì 27 dicembre 2013 17:58
Premetto che gli ho dato solo un' occhiata sommaria, ma da quel poco che ho potuto evincere mi è parso davvero bello. Prometto di leggermelo con calma perchè merita. [SM=g27823]
Grazie infinite Cri per averlo postato! [SM=g27811]

4everMJJ
00sabato 25 gennaio 2014 11:05
La rivista ha messo on line l'intero articolo, ho verificato ed è quello già tradotto dall'articolo scannerizzato [SM=g27822]

jacksonmary
00lunedì 30 giugno 2014 23:04
[SM=x47961] [SM=g2927031] [SM=g2927031] [SM=g27811] [SM=x47913] [SM=x47913] [SM=g27811] [SM=g27811]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:57.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com