Articolo di Raven da allforloveblog
La povera
dearmichael mi aveva segnalato questo testo su un forum più di un mese fa.
Con la mia solita flemma ho recuperato la fonte, cercato conferme, mi son fatta venir la voglia di lavorarci ed ora eccolo qua, buona lettura!
Sarà perchè il libro di Germano l'ho solo scorso (sempre che lì se ne parli, chi l'ha letto si esprima), ma buona parte della storia della nonna la ignoravo.
Da chi ha ereditato maggior somiglianza fisica Michael? Dalla sua bella nonna Crystal Lee King-Jackson!
Di Raven 09/05/2015
[IMG]http://i57.tinypic.com/30vi0q0.jpg[/IMG]
[IMG]http://i58.tinypic.com/bi9y6s.jpg[/IMG]
Questa foto di una giovane di Crystal Lee King-Jackson ha suscitato molto scalpore quando è stata pubblicata da Yashi Brown (
figlia di Rebbie e sorella di Austin, ndt) sul suo account Twitter (io in realtà l’ho trovata sul
suo facebook).
Per quelli di voi che, come me, hanno sempre pensato che Michael non assomigliasse molto né a Joseph né a Katherine, e si sono chiesti dove avesse preso quegli occhi abbaglianti, quegli zigomi, e quell’ampio sorriso - non cercate oltre! Mistero risolto. Michael potrebbe aver ereditato un sacco di grandi caratteristiche da sua madre, e può aver avuto una vaga somiglianza con suo padre (che a mio avviso, senza interventi di chirurgia estetica, sarebbe diventata più pronunciata con l'età), ma è chiaro da questa foto giovanile di Crystal Lee King-Jackson, nonna paterna di Michael, che "quella faccia" che conosciamo e amiamo così tanto deve ovviamente un debito enorme ai geni dei Lee King.
E la somiglianza non si ferma al volto. Osservate le mani con quelle lunghe, belle dita!
[IMG]http://i57.tinypic.com/2chlz6x.jpg[/IMG]
La bella faccia e i lineamenti di Crystal Lee King-Jackson sono sopravissuti, ovviamente!
Il giorno della Festa della Mamma, negli anni passati, ho scritto molti omaggi a Katherine Jackson. Ma quest'anno ho pensato che sarebbe stato interessante andare una generazione indietro, alla madre di Joe Jackson, e riflettere sulla vita della bellissima ma tormentata giovane donna che ha trasformato la vita di molti uomini dentro e fuori - nel bene e nel male.
Purtroppo, la vita di Crystal King è un pò avvolta nel mistero, e forse è ironico che quel poco che sappiamo sia giunto fino a noi filtrato attraverso gli occhi e ricordi dell'uomo più colpito dalle sue azioni, suo figlio Joe Jackson. In tali circostanze, può essere facile che l'amarezza di un figlio contamini i ricordi di sua madre e, infine, annebbi la propria storia.
Ci si può chiedere: quanto è giusto, davvero, per una donna, soprattutto una ragazza che è cresciuta nelle zone rurali dell’Arkansas a cavallo del secolo, avere tutta la propria storia e identità plasmate e modellate dai maschi della sua vita? Si tratta di un paradosso interessante, soprattutto quando guardiamo questa foto di quella che pareva una giovane donna vibrante, impertinente e fiduciosa, che sembrava pronta a conquistare il mondo negli anni ’20 del secolo scorso.
Crystal nacque nel 1900 o 1907 (i racconti sembrano variare tra questi due anni e non ho potuto verificare qual è preciso, anche se il 1907 l’ avrebbe messa più vicino all'età che aveva quando ha incontrato e sposato Samuel Jackson). Aveva solo sedici anni ed era una semplice studentessa - ma piuttosto selvaggia stando alla maggior parte dei racconti - quando catturò l'attenzione del suo distinto e bell’ insegnante, Samuel Jackson, che ha fama di essere stato il primo insegnante afro-americano nello stato dell'Arkansas. La loro era una storia d'amore che sarebbe stato vista molto meno di buon occhio oggi, con i trenta anni di Jackson, un uomo in una posizione di autorità e di potere, a corteggiare una sua studentessa sedicenne. Ma erano un tempo e un'epoca diverse. Le opportunità per le donne erano scarse, e un uomo come Jackson era visto come un "buon partito".
Ma quel che è successo a Crystal è ciò che spesso accade alle giovani ragazze costrette a crescere troppo in fretta, sposarsi, avere figli e assumersi responsabilità da adulte molto prima che siano fisicamente, emotivamente o mentalmente pronte per tali responsabilità.
E’ crollata e, infine, si è ribellata.
Dopo aver sposato Samuel, Crystal diede alla luce cinque figli in successione abbastanza rapida, il più grande dei quali portava il nome di Joseph Walter Jackson. In quei giorni c'era poca comprensione della depressione post-partum e dei suoi effetti sulle giovani madri, e molta meno simpatia. Indipendentemente da ciò che aveva scosso i loro corpi e avevano sopportato le loro le menti, indipendentemente dai sogni ai quali potevano esser state costrette a rinunciare, dalle giovani donne ci si aspettava che sorridessero gentilmente sotto il peso del loro dovere, e sopportassero il dolore e per rendere felici il marito e i figli.
[IMG]http://i57.tinypic.com/k4i3qe.jpg[/IMG]
L’insegnate e l’allieva, molti anni dopo, naturalmente.
Qualcosa infine si spezzò nella giovane Crystal, e la sua vita prese una spirale discendente che non si raddrizzò mai completamente. Joe Jackson sarebbe cresciuto con i ricordi di una madre che troppo spesso non c'era; che spariva senza una parola per lunghi periodi, lasciandolo infine come l'uomo di famiglia. La tossicodipendenza e la prostituzione pare fossero diventate realtà per Crystal (la prostituzione, senza dubbio, era una necessità per nutrire le sue dipendenze). Joe ricordava sua madre come qualcuno che rientrava nella sua vita, di tanto in tanto. Samuel aveva ancora attrazione per lei e l’avrebbe sempre ripresa in casa, come una moglie e una madre prodiga, ma queste riunioni erano sempre di breve durata. Quando Joe aveva dodici anni, si erano già separati per sempre.
Non so se Crystal abbia mai completamente sconfitto i suoi demoni e abbia trovato pace e felicità in una certa misura, ma dopo aver lasciato Samuel definitivamente, si stabilì a East Chicago, Indiana, dove si riunì col figlio Joe nel 1949. E’ lì che lui conobbe la giovane Katherine Scruse, e il resto è storia.
[IMG]http://i57.tinypic.com/65xv1k.jpg[/IMG]
Joe e sua madre negli anni ’70. Anche se riuniti, la loro relazione è sempre stata complicata e amara.
Ma anche se Crystal Lee King Jackson ha vissuto abbastanza per raggiungere un’età avanzata (morì nel 1992, dopo aver vissuto abbastanza a lungo per vedere molti dei suoi nipoti diventare famosi) il suo rapporto con il figlio maggiore rimase travagliato. Joe Jackson ha dichiarato che quelle prime esperienze, essere abbandonato dalla madre e costretto ad assumere il ruolo di capo famiglia, gli ha lasciato cicatrici e ha avuto molto a che fare con l’esigenza di proteggersi con una corazza, pur di sopravvivere. Ha imparato a non mostrare emozioni. Ha imparato a non piangere. Ha dovuto imparare ad essere duro, a non essere percepito come debole.
Così, un giovane uomo che ha fatto di se un duro perché non avrebbe mai potuto amare veramente o comprendere sua madre è diventato, a sua volta, un padre duro che non avrebbe mai potuto consentire ai suoi figli di amarlo o capirlo.
Questo è il ciclo di dolore e abuso della famiglia.
Guardando la foto di questa vivace e giovane donna, non si può fare a meno di chiedersi se la vita di Crystal sarebbe potuta andare diversamente se le fosse stato permesso di proseguire la formazione che fu interrotta quando il suo insegnante si innamorò di lei e la desiderò. O forse avrebbe potuto essere un'anima condannata, la cui capacità di guidare gli uomini alla follia sarebbe diventata la sua rovina?
[IMG]http://i61.tinypic.com/nfj3n.jpg[/IMG]
Janet, anche lei “la faccia” di sua nonna Crystal
Qualunque cosa si possa pensare della vita di questa bella, ma tragica giovane donna, o quanto avrebbe influito se fosse nata in un'altra epoca, una cosa non si può negare. I suoi geni vivono negli occhi e nei sorrisi dei suoi famosi nipoti. Vedo così tanto di lei, soprattutto in Rebbie, LaToya, Janet, Randy e, soprattutto, in Michael. La genetica è divertente in un certo senso. Ricordo ancora molto vividamente il momento di alcuni anni fa, quando sono stata a tu per tu con LaToya e quanto mi ha sconvolta, per un attimo, perché i suoi erano "quegli" occhi; gli occhi di Michael, solo in un volto diverso. Ci sono cose che non possiamo negare. La famiglia e i geni sono in cima alla lista.
[IMG]http://i58.tinypic.com/2rnzqeq.jpg[/IMG]
Amali o odiali, la famiglia è la famiglia….gli occhi non mentono!
E' vero che nessuna donna ha plasmato la vita di Michael più di sua madre Katherine Jackson. Ma non dimentichiamo che la storia della sua famiglia e la sua eredità, come è vero per tutti noi, sono state plasmate dalla vita, dai sacrifici, dai dolori e dalle gioie di molte donne e molte madri. Il loro sangue e le loro lacrime sono i fiumi che scorrono nelle nostre vene.
Come avrebbe detto Michael, sono quelle che creano la nostra storia (HIStory).
Fonte
Traduzione di (Miss Piggy) per MJ Fan Square. In caso di riproduzione si prega di citare la fonte. Grazie.
E ora vado a preparare i festeggiamenti per il mio post 10.000 - che lo volevo tenere per il 25/6, ma non ce la posso fare a tacere per una settimana, mi spiace per voi
![[SM=g2927042]](https://im2.freeforumzone.it/up/29/42/845915138.gif)
![[SM=g27828]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/28/9572832.gif)
!!