Il 7 marzo 2001, all'indomani del suo memorabile intervento all'Università di Oxford,
Michael Jackson partecipò al 10th Annual Michael Jackson Day, organizzato nell'
Hammersmith Apollo di Londra da
Adrian Grant, autore del libro
Michael Jackson: The Visual Documentary (1994).
L'evento -
istituito per celebrare la vita del più grande entertainer della storia - fu animato dalle performance di un centinaio di artisti, che si esibirono in vari tributi al Re del Pop sulle note dei suoi successi più celebri.
Il tutto davanti a un pubblico di circa 3.300 fan, che avevano atteso per ore sotto la pioggia pur di vedere il proprio idolo.
Ma ciò che diede un senso ancor più nobile e profondo a quella serata fu che
i proventi da essa ricavati furono interamente devoluti in beneficenza.
All'inizio dello show, vennero
battuti all'asta diversi oggetti e cimeli appartenenti a Michael, tra i quali un Fedora nero con la sua firma autografa (assegnato per la cifra di 1.000 dollari), la giacca che aveva indossato ai
World Music Awards nel 2000, e
una sua telefonata-premio personale che sarebbe stata riservata all'acquirente in occasione del proprio compleanno.
Altri piccoli oggetti da lui donati furono devoluti a un progetto umanitario legato all'
UNICEF,
per un programma a favore di bambini e madri afro-americane affetti da AIDS.
Infine, una parte del ricavato dell'asta di beneficenza fu destinata al sostegno della
Heal The Kids Foundation, appena istituita dallo stesso Michael come sviluppo ulteriore della sua
Heal The World Foundation.
Post di Francesca De Donatis e foto di Eric Di Scenza per il Michael Jackson FanSquare.