Il 27 agosto 1993,
Michael Jackson si congedava dal caloroso pubblico thailandese esibendosi nel secondo concerto del suo Dangerous World Tour al National Stadium of Thailand di Bangkok, per l'occasione invaso da un oceano di 70.000 spettatori.
Grazie al filmato qui sotto, trasmesso da un'emittente TV locale dell’epoca, possiamo rivivere e analizzare i primi momenti di questo show.
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DALLE ACCUSE AI DOLORI
Nonostante il caldo umido e la frustrazione per le recenti, false accuse di abusi su minore, Michael danza con straripante energia e profonda concentrazione, quasi a voler sfogare tutta la sua rabbia sul palcoscenico.
Come se non bastasse,
il Re del Pop si è da poco sottoposto a un intervento al cuoio capelluto, sulla zona dello scalpo, nel tentativo di lenire i forti e persistenti dolori dovuti al drammatico incidente pirotecnico di cui era stato vittima nel 1984; quando, nel corso delle riprese di un spot televisivo per la Pepsi, i suoi capelli presero letteralmente fuoco.
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LE SPERIMENTAZIONI DI JAM
Normalmente, all'inizio dell'esibizione di
Jam, Michael si sfila gli occhiali da sole, esegue una giravolta in senso antiorario, li lancia alla sua destra e finge di colpirli con un calcio, accompagnato dal classico rumore di vetri infranti che dà il via alla canzone.
Stavolta, forse per sperimentare un'introduzione alternativa,
il Re del Pop lancerà gli occhiali alla sua sinistra, non simulerà il calcio e non partirà l'effetto dei vetri infranti, ma direttamente il «one, two, three, yeah!».
Musicalmente, i suoni più decisi e corposi sono quelli del basso elettrico, della batteria e delle tastiere.
Rispetto alla prima serata di Bangkok, sulla giacca di Michael compare una finta zip dorata.
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WANNA BE STARTIN' SOMETHIN'
Durante l'esibizione di
Wanna Be Startin' Somethin', MJ appare vocalmente stanco e affaticato, pur eseguendo i suoi passi di danza con notevole energia.
Chitarra e basso elettrico la fanno da padroni nel mix degli strumenti, cosa che caratterizzerà tutte le performance del 1993.
A cura di Eric Di Scenza e Vincenzo Compierchio per il Michael Jackson FanSquare.