Il 14 maggio 1984,
Michael Jackson veniva ufficialmente ricevuto alla Casa Bianca in qualità di ospite del presidente degli Stati Uniti,
Ronald Reagan.
Un incontro estremamente significativo tra due personalità che hanno lasciato un segno indelebile nella storia e nella cultura popolare degli anni '80: il "Re del Pop", appunto, e il "Grande Comunicatore", come veniva comunemente definito il presidente.
Subito dopo il suo arrivo alla Casa Bianca, in mattinata, Jackson e Reagan passeggiarono insieme nei giardini della residenza, chiacchierando amichevolmente in compagnia della first lady Nancy e dello staff presidenziale.
Il presidente aprì a Michael anche le porte dello Studio Ovale, e gli mostrò l'ufficio di lavoro e alcune fotografie di famiglia.
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MICHAEL CONTRO L'ALCOL 📌
Poi verso mezzogiorno, nel corso di una cerimonia pubblica nei giardini della Casa Bianca,
Reagan conferì a Michael il Presidential Public Safety Communication Award, un riconoscimento ufficiale legato al lancio di una campagna nazionale che il governo federale aveva appena promosso contro la guida in stato di ebbrezza, nell'ambito di un vasto programma sociale contro l'alcolismo.
Michael aveva infatti contribuito all'iniziativa donando il brano
Beat It come colonna sonora per gli spot pubblicitari trasmessi alla radio e in TV, rinunciando di fatto ai suoi diritti sulla canzone: una campagna che, nelle intenzioni del presidente, avrebbe potuto salvare centinaia e centinaia di vite.
L'incontro fra i due fu decisamente all'insegna della cordialità: più volte, durante la cerimonia, Ronald Reagan scherzò con i presenti facendo battute e divertenti allusioni alle canzoni di Michael.
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IL FILO INVISIBILE 📌
Nei
Reagan Diaries, pubblicati soltanto nel 2007, è stato poi possibile ritrovare le sue impressioni personali a proposito di quella giornata.
Di Michael, il presidente ammirava la totale contrarietà all'uso di alcool e droghe, e la disponibilità ad utilizzare la propria popolarità per influenzare le giovani generazioni contro quei generi di dipendenze.
Ammise anche di essere rimasto molto sorpreso di quanto Michael fosse timido e riservato.
Nell'aprile del 2009, in occasione di un'asta, è stata inoltre resa nota una lettera privata che Ronald Reagan aveva scritto a Michael Jackson il 1º febbraio 1984, in seguito al brutto incidente da lui subito sul set dello spot pubblicitario per la Pepsi.
Nella lettera, oltre ad inviare a Michael i propri auguri per una pronta guarigione, il presidente gli aveva espresso tutta la sua ammirazione, in quanto modello di riferimento per le nuove generazioni.
Da ricordare infine che, in quel tragico 25 giugno 2009,
Michael Jackson è stato dichiarato morto proprio presso la struttura sanitaria del Ronald Reagan UCLA Medical Center di Westwood, Los Angeles.
Quasi come se un filo invisibile, in qualche modo, li avesse sempre tenuti legati. Fino alla fine.
Post di Francesca De Donatis e foto di Eric Di Scenza per il Michael Jackson FanSquare.