'Off the Wall': l'album classico compie 35 anni

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Simone Jackson
00mercoledì 6 agosto 2014 14:43
Off the Wall di Michael Jackson è stato il disco Pop perfetto

Articolo di Mark Anthony Neal del 06/08/2014

I fan accaniti di Michael Jackson sanno che prima di Thriller, Off the Wall -pubblicato 35 anni fa questa settimana- è stato il suo maggior successo.

Qual è il più grande album di Michael Jackson? La risposta aiuta a stabilire se tu sei stato introdotto a Jackson attraverso Thriller, il gioiello della corona della sua eredità commerciale, o se lo stavi seguendo da prima che indossasse il guanto di paillettes, da quando Off the Wall, l'album classico pubblicato 35 anni fa questa settimana e che rappresenta Jackson alla sua maggior brillantezza musicale e che potrebbe essere la registrazione Pop perfetta della fine del XX secolo.

Off the Wall è ricordato come la prima di una serie di collaborazioni tra Jackson e il produttore-arrangiatore Quincy Jones che dovrebbe ridefinire il Pop. Ma quando Jackson e Jones hanno cominciato a lavorare insieme sul set di The Wiz, Jones si stava focalizzando su un altro giovane vocalist maschile di colore, Luther Vandross, che aveva contribuito per "Brand New Day" alla colonna sonora di The Wiz e che è stata presente sulla registrazione di Jones del 1978, Sounds... and Stuff Like That.

Quella professionalità giovanile di Jackson ha impressionato Jones -lui stesso un veterano dello stesso circuito che ha prodotto Jackson e i suoi fratelli, nella forma dei Jackson 5- non era sorpreso, ma Jones aveva visto una certa cosa che Jackson possedeva -carisma, genio, insolenza- che avrebbe permesso loro di spingere la musica in avanti. E "You Can't Win", da The Wiz, è stato il primo frutto della loro partnership.

Off the Wall, il primo album solista di Jackson dai tempi della Motown, è stato anche il primo progetto in cui lui ha lavorato senza Berry Gordy, i suoi fratelli, i superproduttori come Gamble & Huff, e in una certa misura, il suo padre prepotente. E' stato un vero riavvio di carriera -un tentativo di crescere agli occhi di un pubblico che lo ricordava come un bambino dal volto cherubino che era invecchiato dalla sua carineria. Anche se i Jackson avevano pubblicato il loro album post-Motown di maggior successo, Destiny -che presentava hit come "Blame it on the Boogie" e "Shake Your Body (Down to the Ground)"- l'anno prima, Michael Jackson è stato inflessibile sul fatto che non volesse fare del suo nuovo album solista un Destiny 2.0.

L'etichetta di Jackson, la Epic Records, non era soddisfatta della scelta di Jones, meglio conosciuto per i suoi lavori con artisti Jazz e Blues, come Count Basie, Dinah Washington e Frank Sinatra, ma Jones stava lavorando ad un sound unico che aveva preso in prestito dalla gamma completa di musica popolare Americana, ancor più evidente nel suo album pluripremio Grammy, The Dude (1981). Come Joseph Vogel scrive in Man in the Music: The Creative Life and Work of Michael Jackson, "Off the Wall ha fatto per il R&B quello che Pet Sounds dei Beach Boys ha fatto per il Rock", in riferimento ad una prima rivoluzione sonica.

Indubbiamente, la decisione di Jackson di lavorare con Jones è stato un prodotto della sua indipendenza crescente. Off the Wall è stato rilasciato settimane prima del 21esimo compleanno di Jackson. All'epoca, lui stava vivendo nella citta di New York sotto l'occhio vigile di Diana Ross ed era presente in tutti i posti in cui si balla a notte inoltrata, incluso lo Studio 54. Jackson aveva la possibilità di vedere l'avanzata del movimento Disco, ma Jones ha contribuito a dare al suo suono una lucentezza sofisticata.

Con Jones sono arrivati altri collaboratori, che andranno a lavorare con Michael in più di un decennio, incluso il tastierista Greg Phillinganes, che ha anche servito come direttore musicale di Jackson nelle tournée; e il cantautore Rod Temperton, conosciuto per il suo lavoro con la band Heatwave, specialmente per il loro classico da luce blu nel seminterrato "Always and Forever".

Dalla traccia iniziale e singolo di apertura, la composizione di Jackson "Don't Stop Til You Get Enough" (con quella fusa precoitale all'inizio), Off the Wall è stato uno sforzo senza tempo nel puro piacere Pop. Disegnando referenze a Star Wars ("la forza") con un ritmo pulsante che può ancora muovere un sedere -o migliaia- 35 anni dopo, "Don't Stop 'Til You Get Enough" è stata un'ideale reintroduzione per Jackson, trovando posto sia nelle classifiche Pop che sulla pista da ballo. La canzone ha permesso a Jackson di guadagnare il suo primo Grammy Award da solista per la Miglior interpretazione R&B vocale maschile.

Anche "Rock With You" ha raggiunto la vetta delle classifiche Pop -notevole per un periodo in cui il tipo di produzione R&B di Off the Wall stava avendo difficoltà nel trovare un' audience nelle radio Pop a causa del razzismo appena velato e delle nozioni omofobe come "la Disco fa schifo". C'è un argomento da trattare sul fatto che "Rock With You" e la title track (una top 10 Pop hit), entrambe scritte da Temperton, sono le colonne portanti per il sound Black crossover dei primi anni '80. Infatti, quella magia di Temperton ha dato a George Benson una top 5 Pop hit l'anno successivo con "Give Me The Night".

Anche senza questi singoli di successo, Off the Wall è un ascolto senza soluzione di continuità. "Workin' Day and Night" -una metafora per il lavoro etnico di Jackson- è stata come "gelatina maleodorante" come qualunque cosa che Jackson non abbia mai registrato.
Stevie Wonder ha contribuito al passo più maturo al progetto con "I Can't Help It". La canzone è stata probabilmente un primo tratto da una sessione interrotta prima che Wonder aveva fatto con i Jackson 5 che ha prodotto anche "Buttercup".

Quel Wonder, che era al picco del suo potenziale creativo, ha contribuito con una canzone all'album di Jackson e ciò rende l'idea su quale piano gravitava Jackson, così come era il caso di Paul McCartney che ha provveduto con una piccola ballad dolce intitolata "Girlfriend". La canzone è stata un precursore di "The Girl Is Mine", primo singolo di Thriller che aveva anche la voce di McCartney. E "Girlfriend" non era nemmeno la miglior ballad sull'album; "She's Out of My Life" rimane una delle performance vocali più mature e commoventi di Jackson.

Articolo originale: www.theroot.com/articles/culture/2014/08/_off_the_wall_the_classic_album_turns_35.html?wpisr...
(Miss Piggy)
00mercoledì 6 agosto 2014 16:51
Grazie Simone, anche se da Neal mi sarei aspettata un'analisi un pò più approfondita.
Ma almeno si è ricordato del "compleanno" del disco (che, per esser precisi, è il 10/08).
Neverland1973
00mercoledì 6 agosto 2014 21:56
Grazie Simone [SM=g27838] l'articolo è piacevolissimo [SM=g27817]
Simone Jackson
00giovedì 7 agosto 2014 15:28
In tutta sincerità, non ho mai capito perchè, a parte la Norvegia, questo album non è mai riuscito a sfondare al di fuori dei paesi anglofoni.
Scarsa promozione o alla gente non piaceva? Dopo la morte di Michael ha fatto qualcosina, ma niente di più.
E' un peccato perchè merita. Se non è l'album più importante del Contemporary R&B, poco ci manca. Non solo perchè lo ha praticamente creato, ma perchè è ancora oggi il punto centrale di quel genere e di generi che sono in parte nati da esso, come lo Zouk R&B e il Neo Soul. Anche generi non appartenenti alla Black music, come il K-Pop hanno "saccheggiato" molto da Off the Wall. Penso a Shinee e Taeyang (cliccate sui loro nomi per vedere un esempio). Ma ce ne sono anche altri.

Oltre che da un punto di vista storico, bisogna tenere in considerazione anche il punto di vista artistico. Jackson qui è puro e fresco. Privo dell'alone da star e con la sola voglia di fare musica e divertirsi. Non che da star abbia sfornato album malvagi, anzi, però, si sentiva che c'era una certa pressione dietro nel voler fare per forza meglio e questo lo si è notato molto in Bad. Un album che per quanto eccellente ed innovativo per i suoi tempi, è sovraprodotto e ciò ha portato a dargli un sapore troppo anni '80. Dei suoi album da adulto è infatti quello ad essere invecchiato prima e già dopo un circa 3 anni dalla sua uscita, quel sound risultava già datato, sia nell'ambiente Black che in quello Dance-Pop.
migi.mj
00giovedì 7 agosto 2014 16:48
Re:
Simone Jackson, 07/08/2014 15:28:

Penso a Shinee e Taeyang



A parte il fatto che citi sempre artisti (?)
che ignoro totalmente ma dove li andrai a pescare mi chiedo [SM=g27828]
- e sto Shinee ha proprio copiato alla grandissima - ,
io A D O R O OTW -è l'album del mio cuore - perchè come dici tu è puro e fresco, e anche io ci sento il volersi divertire di MJ.
Album pieno di classe, perfetta fusione di black, pop e disco music.
Bello bello bello bello bello [SM=g27828]

valdio
00giovedì 7 agosto 2014 18:34
Re:
Simone Jackson, 07/08/2014 15:28:

In tutta sincerità, non ho mai capito perchè, a parte la Norvegia, questo album non è mai riuscito a sfondare al di fuori dei paesi anglofoni.
Scarsa promozione o alla gente non piaceva? Dopo la morte di Michael ha fatto qualcosina, ma niente di più.
E' un peccato perchè merita. Se non è l'album più importante del Contemporary R&B, poco ci manca. Non solo perchè lo ha praticamente creato, ma perchè è ancora oggi il punto centrale di quel genere e di generi che sono in parte nati da esso, come lo Zouk R&B e il Neo Soul. Anche generi non appartenenti alla Black music, come il K-Pop hanno "saccheggiato" molto da Off the Wall. Penso a Shinee e Taeyang (cliccate sui loro nomi per vedere un esempio). Ma ce ne sono anche altri.

Oltre che da un punto di vista storico, bisogna tenere in considerazione anche il punto di vista artistico. Jackson qui è puro e fresco. Privo dell'alone da star e con la sola voglia di fare musica e divertirsi. Non che da star abbia sfornato album malvagi, anzi, però, si sentiva che c'era una certa pressione dietro nel voler fare per forza meglio e questo lo si è notato molto in Bad. Un album che per quanto eccellente ed innovativo per i suoi tempi, è sovraprodotto e ciò ha portato a dargli un sapore troppo anni '80. Dei suoi album da adulto è infatti quello ad essere invecchiato prima e già dopo un circa 3 anni dalla sua uscita, quel sound risultava già datato, sia nell'ambiente Black che in quello Dance-Pop.



Bad è in assoluto il disco invecchiato peggio,con quel rullante terribile e il il Synclavier gestito in maniera poco consona.
Dangerous89
00giovedì 7 agosto 2014 23:35
un album leggendario, la canzone che da il nome all'album, l'ascolterei di continuo, mi piace molto

tanti auguri ''Off The Wall''
MissHollywood
00venerdì 8 agosto 2014 13:14
molto interessante!!!

...grazie Simone.... [SM=x3072554] [SM=g27838]

grazie per il video Davide... [SM=g27838]
ikaika
00giovedì 18 settembre 2014 20:35
Grazie mille Simone articolo molto interessante! [SM=g27822]
Adoro l'album "Off the wall" lo ascolto spesso! [SM=g27817]
Rarronno
00giovedì 27 novembre 2014 16:39
Re: Off the Wall di Michael Jackson è stato il disco Pop perfetto
Simone Jackson, 06/08/2014 14:43:


Articolo di Mark Anthony Neal del 06/08/2014

I fan accaniti di Michael Jackson sanno che prima di Thriller, Off the Wall -pubblicato 35 anni fa questa settimana- è stato il suo maggior successo.




Ma qualcuno mi vuol spiegare che vor dì sta frase? [SM=g2927033]

Al di là delle battutacce, ho sempre pensato che il "segreto" di Off the wall sia la maggior sintonia di Quincy Jones - e più in generale di tutto il team di produzione - con il genere dell'album.

Come giustamente faceva notare Valdio, Bad - e secondo me, in misura minore, anche Thriller - sono invecchiati male, ma è un caso che appena arrivato un produttore giovane e innovativo come Riley Michael abbia sfornato un disco che sembra registrato l'altro ieri? Non è che semplicemente Quincy Jones aveva fatto il suo tempo?

Come "valore assoluto" Off The Wall è il miglior disco di Michael? Quello in cui era più ispirato?
Secondo me (e leggete quanto segue sotto questa luce), no.

Bad, Thriller e Dangerous sono molto semplicemente più riusciti.

Il contributo in composizione di Michael - pur con tre GRANDI pezzi - non raggiunge le vette di altri lavori. Quello canoro - pur ottimo - l'ho sempre trovato leggermente meno incisivo di quello degli anni successivi, ere History e Invincible comprese.

Insomma, non vorrei che anche noi fan, o analisti un po' meno superficiali, cadessimo involontariamente nel vecchissimo e sin troppo discusso tranello del "più lontano dalle stravaganze, più lontano dalle accuse, e soprattutto più nero=migliore".

E qui mi pare che caschi l'asinone: ho infatti l'impressione che l'autore sia partito con una tesi e abbia cercato di dimostrarla montando teorie sociologiche e esegesi che poco hanno a che fare con un bellissimo e spensierato disco "più black" * di quelli che lo hanno seguito, e quindi - molto banalmente - "più Quincy Jones".

Sproloquio chiuso, perchè è meglio che faccia scattare il "workin' day and night".

* Che poi la parte targata Teddy Riley di Dangerous è anch'essa molto black, ma questo si tende un po' a dimenticarlo.
Gabriele Basile
00sabato 2 maggio 2015 14:38
bell'articolo!

si parlava di sound più o meno invecchiato
non sono d'accordo che Bad abbia un suono datato, io credo che sia un album ancora futurista talmente è sfacciato nel proporre un synth funk ipertrofico, ma dinamicissimo;
trovatemi un disco che suona come Bad...
mark frankie teardrop
00sabato 2 maggio 2015 17:22
Dovreste condurre un sondaggio tra fan per decidere se il suono di bad sia "datato" oppure "futurista". Una terza via potrebbe essere il conio di una nuova sigla che gasi molto la curva: un sound '"retrofuturista", come si fa per gli stereolab o altri sfigati che non hanno fatto quello che pet sounds ha fatto per il rock. Già, a proposito, cosa ha fatto pet sounds per il rock che ha fatto off che wall per l'r&b??
Gabriele Basile
00sabato 2 maggio 2015 17:53
ma vedi frankie si scriveva sopra che uscito Bad tempo pochi anni sembrava già vecchio
secondo me il motivo è che nessuno poteva permettersi di riprodurre un sound del genere
rimane ancora unico e avanti
"retrofuturista" è chi con suoni vecchi fa musica nuova, postmoderna
quindi non ci azzecca con Bad che utilizzava suoni modernissimi per i tempi

PS:che noia gli Stereolab
mark frankie teardrop
00sabato 2 maggio 2015 18:02
Re:
Gabriele Basile, 02/05/2015 17:53:

ma vedi frankie si scriveva sopra che uscito Bad tempo pochi anni sembrava già vecchio
secondo me il motivo è che nessuno poteva permettersi di riprodurre un sound del genere
rimane ancora unico e avanti
"retrofuturista" è chi con suoni vecchi fa musica nuova, postmoderna
quindi non ci azzecca con Bad che utilizzava suoni modernissimi per i tempi

PS:che noia gli Stereolab




Peccato dunque: sia per la mia dizione che per quei noiosi di stereolab. Si può allora parlare di avant-vintage, visto che pochi anni dopo sembrava vecchio quel disco con suoni modernissimi per i tempi? E poi mi rimane sempre il dubbio che Von Vogel si inventi delle dizioni anche più interessanti delle mie, in punto di neologismi. Tra l'altro strawberry fields forever suona più o meno futurista di bad?
migi.mj
00sabato 2 maggio 2015 19:02
Re:
Gabriele Basile, 02/05/2015 14:38:


trovatemi un disco che suona come Bad...



[SM=x47980]
youtu.be/CVSW5szPm4s

Gabriele Basile
00sabato 2 maggio 2015 19:27
@migi
nel senso che molti album a livello di produzione sonora si assomigliano molto, per me risulta invece difficile trovare un album che abbia sonorità simili a Bad, Speed Demon ecc...

@frankie
se vuoi per forza trovare deifinzioni che ci azzecchino non è un mio problema, credo che il mio disocrso è chiaro: ritengo Bad un disco con un suono ancora oggi unico




mark frankie teardrop
00sabato 2 maggio 2015 19:45
Re:
Gabriele Basile, 02/05/2015 19:27:

@migi
nel senso che molti album a livello di produzione sonora si assomigliano molto, per me risulta invece difficile trovare un album che abbia sonorità simili a Bad, Speed Demon ecc...

@frankie
se vuoi per forza trovare deifinzioni che ci azzecchino non è un mio problema, credo che il mio disocrso è chiaro: ritengo Bad un disco con un suono ancora oggi unico








massì, stavo a cazzeggiare e poi ho preso lo spunto che hai riesumato sto vecchio topic per entrare a sottolineare un paio di cose che Vogel... mah
Per me bad invece ha un sound passatista: nel 1987 stavamo tutti ad aspettare il suono dei 90's e bad guardava indietro: synth - funk? finito. Un conto è un rivestimento di alcune sonorità più o meno originali ad un genere oramai marcio puzzolente nel 1987, il pop funkeggiante di bad con i synth oramai divenuti di dominio universale, un altro conto è guardare in avanti e avere il coraggio di cambiare rispetto a quella decade: c'era chi lo faceva e anche in ambito pop. Poi, se vuoi/volete dirmi che oggi, nel tribalismo di un r&b per ascoltatori oramai rimbecilliti da una perpetuazione di quel suono, quei pezzi lì possono ancora funzionare, mi sta benissimo ma non c'entra con il fatto che quando è uscito bad a molta gente veniva voglia di cambiare canale tanto odorava di deja vu

edit: chiedo venia, sto a parlare di bad e qui si parla di off the wall, off topic. Mi auto-ammonisco e ritorno IT: qualcuno mi spiega come l'album pop perfetto (lo dice il sottotitolo) sia anche al contempo quello che fa ciò che PEt Sounds fa al rock (e attenzione, al rock, nemmeno al pop, quindi non leggetevi wikipedia che vi porta fuori solco).
Gabriele Basile
00sabato 2 maggio 2015 22:34
Capisco il tuo discorso Frankie, ma Jackson è Jackson perchè ha un suono unico che a te può giustamente sembrare vecchio in Bad, ma se vogliamo dirla tutta ogni disco di Michael è vecchio come lo intendi tu (io lo intendo unico)
Jackson e i suoi collabporatori diciamo hanno ripreso le innumerevoli sonorità black e funky disco per creare un sound perfetto che è perfetto SOLO per la voce e le movenze di Jackson.
Non puoi certo dire che Off The Wall fosse più avanti di Upside Down di Diana Ross per esempio, ma comunque funziona e rispetto ad UpsideDown o agli Chic che hanno avuto mille canzoni dal suono simile, Off theWall si anche Off the Wall rimane unico nel suo genere. Bad lo ritengo ancora più unico.
Comunque lasciamo perdere Pet Sounds e il pop da camera...
ma dove zsi parla dei dischi di Jackson? ho visto che ci sono mille topic su Bad ma non si poteva aprirne solo uno?
su Off the Wall c'è solo questo?

PS: ma chi è sto VOGEL?
Compix
00domenica 3 maggio 2015 02:45
Re:
Gabriele Basile, 02/05/2015 22:34:


PS: ma chi è sto VOGEL?



Ricercatore, critico musicale e autore del libro "Man In The Music", che analizza - da un punto di vista tecnico - tutte le canzoni di Michael (anche molte inedite) dall'Era Off The Wall in poi.

E' un testo unico nel suo genere. Puoi acquistarlo QUI.

Trovi tutto su di lui (articoli su MJ e anche il topic dove si parla del libro), cliccando QUI.
Gabriele Basile
00domenica 3 maggio 2015 14:04
grazie mille
molto interessante! ho letto già qualcosina nei topic
Simone Jackson
00domenica 3 maggio 2015 16:00
Re: Re:
mark frankie teardrop, 02/05/2015 19:45:



edit: chiedo venia, sto a parlare di bad e qui si parla di off the wall, off topic. Mi auto-ammonisco e ritorno IT: qualcuno mi spiega come l'album pop perfetto (lo dice il sottotitolo) sia anche al contempo quello che fa ciò che PEt Sounds fa al rock (e attenzione, al rock, nemmeno al pop, quindi non leggetevi wikipedia che vi porta fuori solco).



Off the Wall è un misto tra R&B, Soul, Funk, Jazz e beat della Disco (tutto in salsa Pop). Questi ultimi, punti centrali dell'opera. Le ballad invece, annoverano l'influenza del Quiet Storm.
Questo sound ibrido è stato denominato Contemporary R&B (ma anche Urban Contemporary, o semplicemente Urban) ed è stato un grande passo avanti per la Black music. Fin da subito molti artisti della categoria si sono buttati su questa miscela. Basti ascoltare Luther Vandross (Never Too Much è l'esempio più lampante), oppure DeBarge e Chaka Khan. E tutti citano Off the Wall come loro punto di riferimento. Anche oggi, che il Contemporary R&B si è evoluto (nonostante in molti siano tornati al sound originale di fine anni '70 / primi anni '80), creando nuove diramazioni, l'influenza di Off the Wall è assai presente e gli artisti e i produttori non mancano di rimarcarlo.
L'influenza di questo album è andato anche oltre la Black music. Nel post #4 ho fatto degli esempi.


Gabriele Basile, 02/05/2015 22:34:

Capisco il tuo discorso Frankie, ma Jackson è Jackson perchè ha un suono unico che a te può giustamente sembrare vecchio in Bad, ma se vogliamo dirla tutta ogni disco di Michael è vecchio come lo intendi tu (io lo intendo unico)
Jackson e i suoi collabporatori diciamo hanno ripreso le innumerevoli sonorità black e funky disco per creare un sound perfetto che è perfetto SOLO per la voce e le movenze di Jackson.
Non puoi certo dire che Off The Wall fosse più avanti di Upside Down di Diana Ross per esempio, ma comunque funziona e rispetto ad UpsideDown o agli Chic che hanno avuto mille canzoni dal suono simile, Off theWall si anche Off the Wall rimane unico nel suo genere. Bad lo ritengo ancora più unico.
Comunque lasciamo perdere Pet Sounds e il pop da camera...
ma dove zsi parla dei dischi di Jackson? ho visto che ci sono mille topic su Bad ma non si poteva aprirne solo uno?
su Off the Wall c'è solo questo?

PS: ma chi è sto VOGEL?



Cerchiamo di avere le idee ben chiare. Perchè così come è scritto questo post, sembra che Michael non ha prodotto alcun album innovativo, ma solo dischi che funzionano. Cosa assai sbagliata, ma non voglio entrare nel merito della questione per non uscite off topic parlando di altri album.
Se ascolti Don't Stop 'Til You Get Enough e la metti a paragone con Upside Down di Diana Ross o Le Freak degli Chic, ti accorgi della differenza. Gli ultimi due citati sono pezzi puramente Disco, DSTYGE no. Si sente che è contaminato ed è nuovo rispetto all'epoca.
Non sono d'accordo che quel sound è perfetto solo per la voce e le movenze di Michael. La storia lo ha già smentito. Ci sono tantissimi artisti Contemporary R&B molto validi che hanno saputo conquistarsi una loro dimensione e qualcuno anche senza muoversi.
mark frankie teardrop
00domenica 3 maggio 2015 19:49
Re: Re: Re:
Simone Jackson, 03/05/2015 16:00:


Off the Wall è un misto tra R&B, Soul, Funk, Jazz e beat della Disco (tutto in salsa Pop). [cut].




Ammesso e non concesso che OTW sia tutto 'sto crocevia di generi, non è che mescolando i generi un disco diventi innovativo o un fatto eclatante di per sè stesso. Di crossover ve ne sono migliaia: solo di rado si produce un evento.
Off the Wall oltretutto conduce un'operazione che se vuoi è di sdoganamento di un certo tipo di black music nei confronti di un'audience universale, ma è un'operazione tranquilla, un viaggiare per porti tranquilli. All'epoca di OTW altri tentavano di più, andavano oltre e sono risultati più influenti, vedi Giorgio Moroder che ha posto le basi di due o tre generi diversi, utilizzando voci black. Ed in effetti, quando dici in "salsa pop" per OTW hai detto tutto: ovvero che il terreno di impianto è quello più annacquato, quello che più svilisce l'operazione stessa, appunto il pop. Sai che innovazione, prendere alcune cose già esitenti e metterle "in salsa pop".
Continuo dunque a non capire perché uno dovrebbe stracciarsi le vesti in favore di una presunta innovazione di Off The Wall quando si ritrova più innovazione, o male che vada si fa pari, in cose meno osannate, tipo Dr. Buzzard's Original Savannah Band, per non parlare dei soliti nomi che precedono MJ nell'r&b (e qualunque etichetta tu voglia cucire addosso ad hoc per OTW, nulla nasce qui).
E quindi se dovessi utilizzare lo stesso metro che alcuni fan di MJ usano per Off The WAll avremmo un proliferare di dischi innovativi, oltretutto in un genere poco propenso a generare reale innovazione. E' innovazione quella di Darnell nella black disco music? Quella invece di Gamble&Huff? Mah, i loro sostenitori dicono di sì, e da un certo punto di vista ogni album aggiunge qualcosina, ma si tratta di cose mutuate altrove e riportate a passo di danza in dischi tutto sommato abbastanza simili. Per me l'"Innovazione", con la lettera miuscola è un'altra. Dai, I Can't Help IT è innovazione? Girlfriend? Ma non scherziamo.
Allora anche i dischi di Kid Creole lasciavano il segno, mica per questo diventa un genio assoluto (ma i suoi sostenitori -se giri i forum- ti parlano di "innovazione", "tropicalismo-disco", "field recording ante litteram": oh, ognuno si immagina una propria storia della musica, ma ce n'è una sola oggettiva).
Poi scusa, ma citare il solito refrain, ovvero che xyz dichiarano di essere ispirati da Off The Wall è una cosa positiva ? Teoricamente sì ma guardiamo cosa: il k-pop? Chaka Khan? Shakira? A me pare un autogol, ma in ogni caso vai tu a spiegare a 'ste cime di soggetti a chi si deve effettivamente lo spunto originale prelevato da MJ?

P.S. lo vedo ora: dov'è il jazz in OTW?
Gabriele Basile
00domenica 3 maggio 2015 20:48
complimenti per la vostra preparazione musicale
interessantissimo argomento questo!

non credo che la contaminazione Black e Pop music sia l'unico aspetto storico di OTW
stiamo parlando di inzio 80 e NON si può certo dire che solo lui mischiava il funk con il pop e la disco
non credo nemmeno che Chic e Ross facessero musica disco scevra dal pop
credo invece che Michael ha fatto uscire un disco NON in linea con le tendenze elttroniche di Moroder che citava Frankie e nemmeno in linea con il funk minimale alla Chic
OTW infatti lo ritengo musicalmente pienamente anni 70, abbastanza indietro rispetto ai nuovi suoni sopracitati
ma funziona ancora appunto perchè con un attitudine "vecchio stile" rinnova la black music lussureggiante e iperarrangiata tipica dei mid 70 e la rende universale con la leggerezza/brillantezza giovanile dello stile di Michael
lo ripeto, non credo che un disco del genere avrebbe funzionato altrettanto bene cantato da un altro artista nero

in un cerrto senso questo tenersi sempre un passo indietro anche con l'ultilizzo di certa musicalità AOR (quindi più reazionaria nei suoni e meno giovanile) la si ha in alcuni pezzi di Thriller
è forse la sua già notevole esperienza in giovane età che ha permesso una certa tendenza a tenersi sul "classico" e non spingere troppo sulle novità
modalità che da Bad viene abbandonata

Simone Jackson
00lunedì 4 maggio 2015 03:06
Re: Re: Re: Re:
mark frankie teardrop, 03/05/2015 19:49:




Ammesso e non concesso che OTW sia tutto 'sto crocevia di generi, non è che mescolando i generi un disco diventi innovativo o un fatto eclatante di per sè stesso. Di crossover ve ne sono migliaia: solo di rado si produce un evento.
Off the Wall oltretutto conduce un'operazione che se vuoi è di sdoganamento di un certo tipo di black music nei confronti di un'audience universale, ma è un'operazione tranquilla, un viaggiare per porti tranquilli. All'epoca di OTW altri tentavano di più, andavano oltre e sono risultati più influenti, vedi Giorgio Moroder che ha posto le basi di due o tre generi diversi, utilizzando voci black. Ed in effetti, quando dici in "salsa pop" per OTW hai detto tutto: ovvero che il terreno di impianto è quello più annacquato, quello che più svilisce l'operazione stessa, appunto il pop. Sai che innovazione, prendere alcune cose già esitenti e metterle "in salsa pop".
Continuo dunque a non capire perché uno dovrebbe stracciarsi le vesti in favore di una presunta innovazione di Off The Wall quando si ritrova più innovazione, o male che vada si fa pari, in cose meno osannate, tipo Dr. Buzzard's Original Savannah Band, per non parlare dei soliti nomi che precedono MJ nell'r&b (e qualunque etichetta tu voglia cucire addosso ad hoc per OTW, nulla nasce qui).
E quindi se dovessi utilizzare lo stesso metro che alcuni fan di MJ usano per Off The WAll avremmo un proliferare di dischi innovativi, oltretutto in un genere poco propenso a generare reale innovazione. E' innovazione quella di Darnell nella black disco music? Quella invece di Gamble&Huff? Mah, i loro sostenitori dicono di sì, e da un certo punto di vista ogni album aggiunge qualcosina, ma si tratta di cose mutuate altrove e riportate a passo di danza in dischi tutto sommato abbastanza simili. Per me l'"Innovazione", con la lettera miuscola è un'altra. Dai, I Can't Help IT è innovazione? Girlfriend? Ma non scherziamo.
Allora anche i dischi di Kid Creole lasciavano il segno, mica per questo diventa un genio assoluto (ma i suoi sostenitori -se giri i forum- ti parlano di "innovazione", "tropicalismo-disco", "field recording ante litteram": oh, ognuno si immagina una propria storia della musica, ma ce n'è una sola oggettiva).
Poi scusa, ma citare il solito refrain, ovvero che xyz dichiarano di essere ispirati da Off The Wall è una cosa positiva ? Teoricamente sì ma guardiamo cosa: il k-pop? Chaka Khan? Shakira? A me pare un autogol, ma in ogni caso vai tu a spiegare a 'ste cime di soggetti a chi si deve effettivamente lo spunto originale prelevato da MJ?

P.S. lo vedo ora: dov'è il jazz in OTW?



Se il crossover presentato è nuovo, certo che è un disco innovativo. Soprattutto se ne viene fuori un nuovo genere (da cui tral'altro, ne sono nati altri).
Non è scritto da nessuna parte che un album per essere innovativo non deve essere Pop. Il già citato Pet Sounds contiene brani che hanno caratteristiche Pop e non mi pare che tu ti sia fatto tanti problemi, in questo caso, a porlo tra i pilastri imprescindibili del Rock.
Giorgio Moroder fa parte di una corrente diversa da quella che Michael Jackson e Quincy Jones hanno tracciato con Off the Wall. Basta ascoltare le produzioni di entrambi per rendersene conto. Così come ti basta ascoltare le produzioni degli artisti che seguono le orme di questo album. Non hanno nulla in comune con Moroder. Take Back The Night di Justin Timberlake ha più in comune con Off the Wall o Moroder? E Come Get It Bae di Pharrell Williams?
Io non sto cucendo alcuna etichetta addosso a questo album. E' la storia a parlare, così come coloro che lo hanno preso in esame. Persino alcuni critici Rock hanno dovuto ammettere l'importanza di Off the Wall.

Certo che Kid Creole e Gamble & Huff sono influenti e innovativi. Come fai a dire il contrario. Sono persone che hanno contribuito non poco a creare nuove contaminazioni. Ovviamente non per ogni loro album.
Io credo che la tua critica sia dovuta al fatto che certi produttori e artisti sono stati troppo Pop nelle loro innovazioni. Mentre tu vorresti un qualcosa di più estremo, che magari necessiti di uno stomaco duro all'ascolto, tipo Captain Beefheart (e non dirmi di no, perchè i suoi album sono per pochi). Ed è sbagliato. Non capisco perchè tutta questa avversione verso il Pop. Sembra quasi un insulto per te. Un sinonimo di trash. Mah.
Anche sul fatto delle ispirazioni (in cui hai citato Shakira, ma io no), se c'è qualcosa di troppo Pop, è un autogol. Anche i pezzi Pop possono essere di qualità.

P.S. C'è una spruzzatina di Jazz. Prendi I Can't Help It. Soprattutto nell'intro, è impossibile non ascoltare elementi riconducibili al Jazz funk. Ma in realtà per tutto il pezzo è perfettamente percettibile.
mark frankie teardrop
00lunedì 4 maggio 2015 06:00
Re: Re: Re: Re: Re:
Simone Jackson, 04/05/2015 03:06:



Se il crossover presentato è nuovo, certo che è un disco innovativo. Soprattutto se ne viene fuori un nuovo genere (da cui tral'altro, ne sono nati altri).
Non è scritto da nessuna parte che un album per essere innovativo non deve essere Pop. Il già citato Pet Sounds contiene brani che hanno caratteristiche Pop e non mi pare che tu ti sia fatto tanti problemi, in questo caso, a porlo tra i pilastri imprescindibili del Rock.
Giorgio Moroder fa parte di una corrente diversa da quella che Michael Jackson e Quincy Jones hanno tracciato con Off the Wall. Basta ascoltare le produzioni di entrambi per rendersene conto. Così come ti basta ascoltare le produzioni degli artisti che seguono le orme di questo album. Non hanno nulla in comune con Moroder. Take Back The Night di Justin Timberlake ha più in comune con Off the Wall o Moroder? E Come Get It Bae di Pharrell Williams?
Io non sto cucendo alcuna etichetta addosso a questo album. E' la storia a parlare, così come coloro che lo hanno preso in esame. Persino alcuni critici Rock hanno dovuto ammettere l'importanza di Off the Wall.

Certo che Kid Creole e Gamble & Huff sono influenti e innovativi. Come fai a dire il contrario. Sono persone che hanno contribuito non poco a creare nuove contaminazioni. Ovviamente non per ogni loro album.
Io credo che la tua critica sia dovuta al fatto che certi produttori e artisti sono stati troppo Pop nelle loro innovazioni. Mentre tu vorresti un qualcosa di più estremo, che magari necessiti di uno stomaco duro all'ascolto, tipo Captain Beefheart (e non dirmi di no, perchè i suoi album sono per pochi). Ed è sbagliato. Non capisco perchè tutta questa avversione verso il Pop. Sembra quasi un insulto per te. Un sinonimo di trash. Mah.
Anche sul fatto delle ispirazioni (in cui hai citato Shakira, ma io no), se c'è qualcosa di troppo Pop, è un autogol. Anche i pezzi Pop possono essere di qualità.

P.S. C'è una spruzzatina di Jazz. Prendi I Can't Help It. Soprattutto nell'intro, è impossibile non ascoltare elementi riconducibili al Jazz funk. Ma in realtà per tutto il pezzo è perfettamente percettibile.





Parto dalla fine, per esemplificazione: se tu dici che c'è una "spruzzatina" di jazz (funk-jazz, poi; avrei immaginato che sostenevi uno smooth-jazz che non si nega a nessuno, perfino ai maroon 5) e poi ti ricolleghi ad un brano per cui è evidente la sua matrice di black disco, allora immediatamente parti con una partigianeria esagerata che lascia intendere il fine non-obiettivo del tuo intervento.

Sul concetto di innovativo: per me ti confondi tra innovativo e influente***. Innovativo è qualche cosa che capita tutto sommato raramente in musica, quella che individui tu è influenza e mi sta bene. Accordare patenti di innovatività a Darnell, Creole, G&H, Dr. Buzzard's eccetera diventa un'operazione per cui vi sono migliaia di dischi innovativi nel pop, mentre forse si riducono a poche decine. Perfino meno. Riportare istanze musicali di settore all'interno del calderone pop non mi pare oltretutto una questione di innovazione, altrimenti sting crea un nuovo genere di jazz con the dream of blue turtles e forse solo qualche demente di suo fan arriva a sostenere qualcosa del genere. Di crossover tra pop, soul, r&b, funk ve ne sono a iosa anche prima (e dopo) OTW: ogni disco di contaminazione e crossover è innovativo? Ovvio che no, sto stretto e voglio assoluta originalità, non due tratti di un genere, mezzo di un altro ed in mezzo chilometri di melodia a strofa e ritornello di quattro minuti al pezzo.
L'innovazione nel pop è anche possibile ma si deve trattare di songwriting alto, di qualità: tu non puoi scrivere, come pure si fa nel pezzo giornalistico riportato in epigrafe, che girlfriend, ballad dolce non è nemmeno la ballata migliore dell'album o qualcosa del genere, perché è un bel modo letterario per dare dignità ad una cagata colossale, scarto di un altro autore. Questa è a mio parere malafede dell'autore del pezzo, che la rigira per fare sembrare oro quello che nemmeno luccica.

Che poi, OTW è un buon disco, sincero, influente, leggero e spontaneo, con scritture diverse (ma non di mj per lo più e che vuoi, per me poi questo conta), tutte cose positive ma che a mio parere si sposano poco e male con "innovativo". Quindi sì, Pet sounds è innovativo perché c'è un tentativo di concept per l'epoca, e questa è la caratteristica di Pet Sounds, ma sfido a trovare il concept in OTW, a meno che, proprio perché l'ho detto adesso a qualcuno non venga in mente di aggiungerlo, così tanto per provare, con una dizione di "leggerissimo" concept (cosa sempre possibile mi accorgo con gli anni).

Siamo/sono d'accordo che il moroderiano è cosa diversa da OTW, Wonder, gli Chic, Pharrell eccetera ma il problema è che se tu innovi guardi avanti e il fassano fa il suono di lì a 15 anni a venire, se tu riporti soul, funk, disco, facciamo per ridere anche jazz, beat, psichedelia in campo pop, è in re ipsa che ancora una volta quella non è innovazione ma perfino restaurazione. Mi sta bene chiamarla un'operazione "influente"; ho già invece molti dubbi nel definarla "seminale" perché qui diviene un'operazione commerciale, mentre il termine seminale è riferito ad una filiazione alta di discendenza musicale, ma ok, teoricamente potrebbe anche starci. Ma in ogni caso non la reputo "innovativa", e lascio "innovativo" ad altre cose, non necessarialmente a Beefheart perché lì è addirittura avanguardia.

Perfino alcuni critici (rock) riconoscono l'importanza di OTW? Ma certo, molti no però, e perfino chi riconosce quell'importanza non è che gli assegna 'sto votone, alla fine della fiera. Si tratta tutto di intenderci: buon disco ma non è comunque "il disco pop perfetto", come dice il sottotitolo, altrimenti ci ricoverano se diciamo così ad una convention musicale. Quella frase al limite significa che OTW ha definito uno standard commerciale (influente perché perdura): ma per me è un fatto negativo da un punto di vista artistico. Davvero, prendi il pezzo più innovativo del lotto, fai tu cosa, pensi che x o y del disco sia innovazione? Io per prostituzione intellettuale, dovessi sostenerlo partirei con frasi tipo "marvin gaye entra nella disco" oppure "l'orchestra nella dancefloor", ma si tratta di forzature.
Sulle ispirazioni: se tu dici ai fan dei Beatles che hanno ispirato le boy band di oggi (voce ricorrente), ti ammazzano. Nessuno vuole essere il nume degli one direction, non credo di dover spiegare perché. Se tu giri un forum musicale generico e dici che OTW ha ispirato il k-pop, parte un applauso e alcuni video di quattro sedicenni in calze a rete con le orecchie da coniglio in testa ed un "complimenti!" generale che provoca risate ed è morta lì la tua entrance. L'influenza è centrale e io citavo shakira perché se ti ricordi questa va in giro a sostenere che lei è influenzata dai Cure...

***edit "ti confondi" intenzionalmente, so che sei autore smaliziato però non per questo si deve abbandonare una critica obiettiva [SM=g27835]
mark frankie teardrop
00lunedì 4 maggio 2015 06:02
Re:
Gabriele Basile, 03/05/2015 20:48:

complimenti per la vostra preparazione musicale
interessantissimo argomento questo!

non credo che la contaminazione Black e Pop music sia l'unico aspetto storico di OTW
stiamo parlando di inzio 80 e NON si può certo dire che solo lui mischiava il funk con il pop e la disco
non credo nemmeno che Chic e Ross facessero musica disco scevra dal pop
credo invece che Michael ha fatto uscire un disco NON in linea con le tendenze elttroniche di Moroder che citava Frankie e nemmeno in linea con il funk minimale alla Chic
OTW infatti lo ritengo musicalmente pienamente anni 70, abbastanza indietro rispetto ai nuovi suoni sopracitati
ma funziona ancora appunto perchè con un attitudine "vecchio stile" rinnova la black music lussureggiante e iperarrangiata tipica dei mid 70 e la rende universale con la leggerezza/brillantezza giovanile dello stile di Michael
lo ripeto, non credo che un disco del genere avrebbe funzionato altrettanto bene cantato da un altro artista nero

in un cerrto senso questo tenersi sempre un passo indietro anche con l'ultilizzo di certa musicalità AOR (quindi più reazionaria nei suoni e meno giovanile) la si ha in alcuni pezzi di Thriller
è forse la sua già notevole esperienza in giovane età che ha permesso una certa tendenza a tenersi sul "classico" e non spingere troppo sulle novità
modalità che da Bad viene abbandonata




condivido un certo senso generale del tuo intervento come quello del solito ottimo Rarro sopra. E comunque mi compiaccio ogni tanto si parli criticamente di musica.

Simone Jackson
00martedì 5 maggio 2015 05:38
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
mark frankie teardrop, 04/05/2015 06:00:





Parto dalla fine, per esemplificazione: se tu dici che c'è una "spruzzatina" di jazz (funk-jazz, poi; avrei immaginato che sostenevi uno smooth-jazz che non si nega a nessuno, perfino ai maroon 5) e poi ti ricolleghi ad un brano per cui è evidente la sua matrice di black disco, allora immediatamente parti con una partigianeria esagerata che lascia intendere il fine non-obiettivo del tuo intervento.

Sul concetto di innovativo: per me ti confondi tra innovativo e influente***. Innovativo è qualche cosa che capita tutto sommato raramente in musica, quella che individui tu è influenza e mi sta bene. Accordare patenti di innovatività a Darnell, Creole, G&H, Dr. Buzzard's eccetera diventa un'operazione per cui vi sono migliaia di dischi innovativi nel pop, mentre forse si riducono a poche decine. Perfino meno. Riportare istanze musicali di settore all'interno del calderone pop non mi pare oltretutto una questione di innovazione, altrimenti sting crea un nuovo genere di jazz con the dream of blue turtles e forse solo qualche demente di suo fan arriva a sostenere qualcosa del genere. Di crossover tra pop, soul, r&b, funk ve ne sono a iosa anche prima (e dopo) OTW: ogni disco di contaminazione e crossover è innovativo? Ovvio che no, sto stretto e voglio assoluta originalità, non due tratti di un genere, mezzo di un altro ed in mezzo chilometri di melodia a strofa e ritornello di quattro minuti al pezzo.
L'innovazione nel pop è anche possibile ma si deve trattare di songwriting alto, di qualità: tu non puoi scrivere, come pure si fa nel pezzo giornalistico riportato in epigrafe, che girlfriend, ballad dolce non è nemmeno la ballata migliore dell'album o qualcosa del genere, perché è un bel modo letterario per dare dignità ad una cagata colossale, scarto di un altro autore. Questa è a mio parere malafede dell'autore del pezzo, che la rigira per fare sembrare oro quello che nemmeno luccica.

Che poi, OTW è un buon disco, sincero, influente, leggero e spontaneo, con scritture diverse (ma non di mj per lo più e che vuoi, per me poi questo conta), tutte cose positive ma che a mio parere si sposano poco e male con "innovativo". Quindi sì, Pet sounds è innovativo perché c'è un tentativo di concept per l'epoca, e questa è la caratteristica di Pet Sounds, ma sfido a trovare il concept in OTW, a meno che, proprio perché l'ho detto adesso a qualcuno non venga in mente di aggiungerlo, così tanto per provare, con una dizione di "leggerissimo" concept (cosa sempre possibile mi accorgo con gli anni).

Siamo/sono d'accordo che il moroderiano è cosa diversa da OTW, Wonder, gli Chic, Pharrell eccetera ma il problema è che se tu innovi guardi avanti e il fassano fa il suono di lì a 15 anni a venire, se tu riporti soul, funk, disco, facciamo per ridere anche jazz, beat, psichedelia in campo pop, è in re ipsa che ancora una volta quella non è innovazione ma perfino restaurazione. Mi sta bene chiamarla un'operazione "influente"; ho già invece molti dubbi nel definarla "seminale" perché qui diviene un'operazione commerciale, mentre il termine seminale è riferito ad una filiazione alta di discendenza musicale, ma ok, teoricamente potrebbe anche starci. Ma in ogni caso non la reputo "innovativa", e lascio "innovativo" ad altre cose, non necessarialmente a Beefheart perché lì è addirittura avanguardia.

Perfino alcuni critici (rock) riconoscono l'importanza di OTW? Ma certo, molti no però, e perfino chi riconosce quell'importanza non è che gli assegna 'sto votone, alla fine della fiera. Si tratta tutto di intenderci: buon disco ma non è comunque "il disco pop perfetto", come dice il sottotitolo, altrimenti ci ricoverano se diciamo così ad una convention musicale. Quella frase al limite significa che OTW ha definito uno standard commerciale (influente perché perdura): ma per me è un fatto negativo da un punto di vista artistico. Davvero, prendi il pezzo più innovativo del lotto, fai tu cosa, pensi che x o y del disco sia innovazione? Io per prostituzione intellettuale, dovessi sostenerlo partirei con frasi tipo "marvin gaye entra nella disco" oppure "l'orchestra nella dancefloor", ma si tratta di forzature.
Sulle ispirazioni: se tu dici ai fan dei Beatles che hanno ispirato le boy band di oggi (voce ricorrente), ti ammazzano. Nessuno vuole essere il nume degli one direction, non credo di dover spiegare perché. Se tu giri un forum musicale generico e dici che OTW ha ispirato il k-pop, parte un applauso e alcuni video di quattro sedicenni in calze a rete con le orecchie da coniglio in testa ed un "complimenti!" generale che provoca risate ed è morta lì la tua entrance. L'influenza è centrale e io citavo shakira perché se ti ricordi questa va in giro a sostenere che lei è influenzata dai Cure...

***edit "ti confondi" intenzionalmente, so che sei autore smaliziato però non per questo si deve abbandonare una critica obiettiva [SM=g27835]



Mah, Smooth jazz. Si, può anche starci. Gli elementi Jazz di I Can't Help It alla fine li trovi sia nel Jazz funk che nello Smooth jazz. Ce ne è proprio un pizzico, tanto quanto basta.
I Can't Help It non è un pezzo principalmente Disco. E' legato maggiormente al mondo del Quiet Storm. Che poi perchè un brano Disco secondo te non può avere una spruzzatina di Jazz? Addirritura mi tacci di non obiettività. Pensa a Sunlight di Herbie Hancock. Vuoi dirmi che lì non ci sono Disco e Jazz assieme?

Non la penso affatto come te. Ovviamente non tutti gli album crossover sono innovativi, ma se da un' unione di più generi ne nasce uno che prima era inedito, è un album innovativo. Gamble & Huff, così come Kid Creole sono stati importantissimi nella creazione di nuovi generi. Per te non sarà sufficiente, perchè ad orecchio ti cambia poco, ma in realtà sono passi fondamentali che aprono nuovi spiragli. E' vero, prima di Off the Wall ci sono stati altri tentativi di fusione dei generi in esso contenuto (forse non tutti), ma come sono usciti? Non hanno avuto la stessa resa di Off the Wall, che invece ha saputo amalgamarli creando un nuovo sound, il Contemporary R&B (che cmq si è evoluto col tempo, contribuendo anche alla creazione di nuovi generi).
Per te è poco perchè somiglia al passato. Invece è stato un grande passo nella Black music. La dimostrazione l'abbiamo avuta da subito, così come ce l'abbiamo ancora oggi.
L'influenza è in parte strettamente collegata all'innovazione. Perchè un album innovativo, diventa inevitabilmente influente, se preso in considerazione. Quindi non c'è alcuna voglia di smaliziare [SM=g27817]
Sicuramente ci sono tanti dischi privi di innovazione che esercitano influenza verso tanti artisti, ma non avranno mai la stessa riconoscenza e considerazione degli originali. A meno che non sia uno di quei casi in cui un genere esplode grazie a tale album.
Girlfriend è una cover di uno dei tuoi beniamini (l'ha pubblicata l'anno prima). In Off the Wall la troviamo riarrangiata per seguire la linea dell'album. E tral'altro, molto meglio questo arrangiamento, che quello originale. Pezzo carino, ma niente di che. E' indubbiamente il più debole. Non credo ci sia bisogno di dirlo.
L'innovazione nel Pop non necessita di “songwriting alto”. Se il sound è nuovo e il testo è stupido, è sempre innovativo. Magari non si parlerà di un prodotto di qualità, ma sempre di innovazione si tratta.

Per “concept dell'epoca” non credo di aver capito cosa tu intenda. Questo me lo devi spiegare.

Come detto su, non conta solo la contaminazione, ma anche la resa. Il risultato di Off the Wall ha garantito un nuovo sound che seppur oggi ha un sapore retro, riesce ad essere ancora attuale. Ed essendo passati quasi 36 anni dall'uscita, beh, direi che è un risultato di primo ordine.

La domanda è, esiste il disco Pop perfetto? Quale criterio di giudizio si usa per dire se l'album è il disco Pop perfetto? Per quel che mi concerne, il disco Pop perfetto è quello che oltre ad essere di qualità, sa accontentare tutti i palati. Che piace un po' a tutti e quindi, riesce a vendere un botto. Che è un fenomeno di massa. L'unico a cui spetterebbe quel titolo, è Thriller. Questo, secondo il mio metro di giudizio. Perchè perl'appunto, il Pop è la musica delle masse. E proprio come tale, bisogna ragionare su un punto di vista commerciale.
Tu sicuramente lo osserverai da un punto di vista puramente artistico. Ma cercare il disco Pop perfetto senza pensare al successo commerciale, secondo me, è un'utopia.
Riguardo le ispirazioni, non è detto che se nel K-Pop ci sono cartoni animati viventi (perchè quello sono gli elementi da te descritti), allora tutto il genere è da cestinare. Come in tutti i generi c'è chi sa fare e chi no. Bisogna semplicemente informarsi e non fare di tutta l'erba un fascio.
Su Shakira, l'influenza non deve essere necessariamente musicale. Si può essere influenzati per il modo di lavorare, l'attitudine, il modo di fare show. Tante cose possono influenzarti. Mi pare ovvio che nel caso di Off the Wall stiamo parlando di influenze musicali.
mark frankie teardrop
00martedì 5 maggio 2015 09:23
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Simone Jackson, 05/05/2015 05:38:



Mah, Smooth jazz. Si, può anche starci. [cut]




OTW fa un'operazione diversa da Hancock o Davis: lì il terreno di fusione è il jazz, qui la black disco e il pop. I risultati sono evidenti proprio per le premesse e i risultati si differenziano considerevolmente, ma il tutto va a scapito di OTW, che francamente non compete con quelli da un punto di vista di songwriting (per songwriting intendo il modo di scrivere un pezzo, non penso ai testi). E ancora: l’epoca di OTW è quella di fusione e dei cross-over black-disco, r'n'b e disco-pop per eccellenza: Barry Manilow, Dee Dee Bridgewater, Ike & Tina, Wonder, tutto anteriore a OTW, la disco stessa è complicata da istanze pre-electro, pre techno, Donna Summer aveva fatto 99 su cento grazie a Moroder, l’europa cala decine di cose oramai distanti anni luce dagli albori della disco, ma tutti i big fanno qualcosa di “disco-strano”; io ascoltavo cose come Lady Bug, KC, Patrick Hernandez, persino gli Stones, gli abba, ELO, Kinks, Nile Rodgers, Mc Cartney, perfino i Beach Boys, la Grace Jones, tutto è mischiato a tutto, dal country al synth-rock, le vere fusioni di dance e hard rock, perfino heavy metal, anteriori a Beat It della Nouvelle disco francese (basti ricordare i Rockets famosi anche in Italia, andai al loro concerto a rimini che facevo le elementari o le medie, accompagnato da mia sorella), ed è tutto anteriore a OTW. Perché solo quest’ultimo riceve etichette di originalità oggi ?

Le eticheatte musicali (folk-rock, r'n'b ecc), anche quelle più complesse, servono solo per descrivere in breve un pezzo. La descrizione deve essere immediatamente univoca, condivisibile da tutti, quella che appare chiaramente: se sono fatte per gioco mi sta anche bene, ma qui si cercava di parlare seriamente.
Allora non è che "smooth-jazz può starci", o si sente o è come gli abiti invisibili dell'imperatore: passa il primo ascoltatore sereno e dice "dove"?
Tra l'altro, non è che maggiore sia il numero di etichette e maggiore sia la gloria: una volta per un brano dei Kajagoogoo si leggeva "hard-synth, new-pop, pre-romantic pop, brit new-wave” e non so quant’altro ancora: bastava scrivere cagata pazzesca ed era finita lì. Comunque sia, se fosse solo per etichette e per fusioni di stili in ambito pop, allora ci sono gruppi che fanno di più di quello che si pretende abbia fatto OTW ma non hanno un decimo di considerazione, prendi Nonsuch degli XTC dove lì sì trovi istanze musicali diverse al limite del pastiche-pop. E non è un disco fatto bene ma è la cosa più commerciale di quel gruppo, beninteso. Bisognerebbe tributare allora a tutti il giusto, non fare i partigiani per l’uno o l’altro.

Poi, mi va bene tutto ma comincio ad irritarmi (non con te, ovvio, ma è in generale) quando si sparano patenti di innovazione a dx e sx. Questo è un terreno delicato, è questo che ha a che fare con l’arte. Specifico ulteriormente: mi va bene che uno arrivi e dica OTW è il disco pop perfetto, “fa quello che la Bibbia ha fatto con la religione” eccetera e ogni sparata Vogeliana. Ma se mi si dice che un album commerciale, con un suono influente ma commerciale, con cose deja entendu da James Brown ai Bee Gees, da Isaac Hayes a Barry White passando per Marvin Gaye e per altri mille rivoli, scritto per lo più da seconde mani di Wonder, Temperton, McCartney e chi altri ci sia, è anche innovativo… beh allora si deve iniziare a sentire l’altra campana. E l’altra campana è, in breve, che se questo è innovativo allora ci sono migliaia di album innovativi e più innovativi. E di solito chi è innovativo raramente produce cosette così semplici e ballatine da far innamorare immediatamente le masse come accade per OTW. E quando infatti dici Contemporary r’n’b dici proprio quel genere commerciale che viene tracciato da diversi artisti coevi a MJ, incluso questi, che spazia ancora oggi con poche innovazioni e variazioni e costituisce da sempre quel tremendo ostacolo all’innovazione musicale con cui ci troviamo a convivere da oltre 30 anni a questa parte. E’ un genere che fonde istanze diverse per sua natura ma non crea un suo marchio. Non sarà colpa sua ma è alla base del tormentone radiofonico che sentiamo inalterato da decenni. Dovrei quindi esaltarmi per una fusione sdolcinata in ambito pop di stili diversi? Ma non scherziamo. Ah, a proposito, Girlfriend è migliorata molto da McCartney? Fantastico! E’ passata da cagata assoluta a mezza cagata?

Scusa eh: Vogel scrive che OTW fa nel pop o r’n’b, non ricordo, quello che Pet Sounds fa nel rock? Be’, a parte che non si scrive così una recensione musicale, come non si scrive parlando di auto che la Toyota Rav 2015 fa nei SUV quello che la Autobianchi Y10 nel 1987 ha fatto con le city car perché comincia a diventare un po’ sibillino, ma se proprio si deve intendere la frase: Pet Sounds è (“sarebbe”, lunga storia qui ma sarebbe OT) il primo concept album della storia della musica. Un disco come un libro, un’opera unitaria svolta per tutte le tracce del disco, un tema che si affronta a e si svolge con un inizio, una trama ed un finale, opera complessa ma affascinante eccetera. E va ad influenzare non un genere senza speranze come il K-pop ma tutto il mondo musicale che contava all’epoca, da Sgt.. Pepper ai Kinks, alla rock Opera degli Who, agli Stones, ai Pretty Things, eccetera, chiunque veda l’album pop come un cerchio dove racchiudere un’opera artistica con valore unitario. Tutte cose che non c’entrano nulla con OTW. Tra l’altro è pure scorretto, musicalmente parlando, perché di concept nella black music anteriori a OTW vi erano già stati, prendi ad es le produzioni della Donna Summer 1976-1977.

Sulle cose finali: dubito che il K-pop abbia prodotto cose di gran valore sino ad oggi. Fosse così cambio idea, ma nessuno ad oggi mi ha dimostrato qualcosa che conta davvero. E Shakira, miss X o Y da Seul, possono dirmi quello che vogliono delle influenze, citando Mozart o OTW, ma sono i terzi che criticamente valutano la portata delle loro unilaterali -ed interessate- affermazioni.

Ok, non esiste il disco pop perfetto: io mi fermo a 8,5 – 8,70 per il pop, arrivo a 9,00 per certo rock, e quindi ti posso dare ragione sul punto ma siamo non d’accordo con l’autore del pezzo; solo non credo che il metro per valutare sia quello del successo di pubblico altrimenti prima di thriller avrei dovuto parlare di queste cose a chi mi portava con esempio Saturday Night Fever come il massimo esempio del disco pop perfetto. E del resto, so già che non solo direte che OTW è il disco perfetto ma anche Thriller è il disco perfetto, qualcuno poi sostiene che anche Bad è il disco perfetto e avanti così. Quanta perfezione qua dentro e tutta a senso unico.

Edit: tutti gli errori del testo derivano dal fatto che l'ho buttata giù al volo e in ufficio la roba, non stressatemi con il non-si-capisce-quello-che-vuoi-dire, perché ok, si capisce quello che si capisce e vorrei vedere voi scrivere di musica da pechino mentre un cinese ti parla di diritto australiano.
migi.mj
00martedì 5 maggio 2015 10:13
Vi leggo volenterosa e appassionata
ma na cosa VE PREGO! sono in ginocchio sui ceci:
fuori di qui shakira e kpop, please!
ma chi è shakira????????????????? [SM=g2927032]

dunque riguardo OTW ho notato spesso che tra i critici musicali
più famosi del giro, quelli proprio più cattivoni nei confronti
di MJ, se proprio devono con rivoltella alla testa scegliere,
nominano 8 su 10 OTW, ammettendo che non è un capolavoro perchè
sporcato da un paio di songs, ma ci va vicinissimo.

Riguardo la sua voce io lo preferisco qui invece, perchè è ancora
acerbo e forse ancora un pochino "libero", e dopo thriller, è facilissimo indovinare quando arrivano i suoi vari strilletti, soprattutto su Bad.
mark frankie teardrop
00martedì 5 maggio 2015 12:16
Re:
migi.mj, 05/05/2015 10:13:

Vi leggo volenterosa e appassionata
ma na cosa VE PREGO! sono in ginocchio sui ceci:
fuori di qui shakira e kpop, please!
ma chi è shakira????????????????? [SM=g2927032]

dunque riguardo OTW ho notato spesso che tra i critici musicali
più famosi del giro, quelli proprio più cattivoni nei confronti
di MJ, se proprio devono con rivoltella alla testa scegliere,
nominano 8 su 10 OTW, ammettendo che non è un capolavoro perchè
sporcato da un paio di songs, ma ci va vicinissimo.

Riguardo la sua voce io lo preferisco qui invece, perchè è ancora
acerbo e forse ancora un pochino "libero", e dopo thriller, è facilissimo indovinare quando arrivano i suoi vari strilletti, soprattutto su Bad.



Ed infatti, nessuno potrebbe ammetterlo ma vi è un qualche sentimento di snobismo intellettuale ritenere OTW quale miglior disco di mj
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