[NUOVO LIBRO] "Michael, diary of a fan"

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"Dangerous boy"
00mercoledì 10 novembre 2010 11:36
Un fan tributa il proprio idolo, scrivendo un libro in sua memoria



Autore: Franck Vidiella
Formato: Kindle Edition
Dimensione file: 738 KB
Editore: Numeriklivres (7 Nov 2010)
Venduto da: Amazon Digital Services
Lingua: Inglese
ASIN: B004BA572G
Prezzo: $12.64


Descrizione del prodotto:

Scritto da un fan di Michael Jackson, questo libro tratta il tema della morte e la solitudine del protagonista.

Il 29 giugno del 2009, un fan di Michael Jackson viene a sapere della morte del suo idolo, in diretta sulla CNN.
Lo shock è spaventoso.
Due settimane più tardi, nonostante la profonda tristezza che lo torturava, decide di volare a Londra per la commemorazione tenuta il giorno in cui Michael avrebbe dovuto fare il suo lungo e atteso ritorno.
Purtroppo però, l'esperienza di Londra diventa un incubo.
Il dolore e le emozioni sono troppo intense.
Ora, dovrà superare una fase depressiva lunga ed estenuante, che lo costringerà a viaggiare in tutto il mondo nella speranza di superare il suo dolore.
Ovunque vada, da Londra a Tokyo, da Mosca a Bilbao, è ancora posseduto dal ricordo di Michael.

Fonte: www.amazon.com/Michael-diary-fan-ebook/dp/B004BA572G/ref=sr_1_2?ie=UTF8&m=AZC9TZ4UC9CFC&s=digital-text&qid=128933699...
lisalovemichael
00venerdì 12 novembre 2010 19:06
Bello..Mi ha rubato l'idea..
Chissà quanti fans ci saranno nel mondo che hanno in progetto di scrivere la loro esperienza a riguardo. Trovo che cosa buona e giusta..
Per noi e per Lui!
Grazie per averlo riportato!
franckvidiella
00lunedì 20 dicembre 2010 23:31
Revisione Michael diary of a fan
Ciao,

io sono l'autore de "Michael Diary of a Fan".

Si tratta di una revione italiana :


(Source : www.facebook.com/pages/Michael-Jacksons-Smooth-Criminal/17289...

Michael, diario di un fan è un e-book scritto da Franck Vidiella, un uomo di 33 anni che segue il cantante da sempre.

In questo racconto, Franck ci parla di quello che ha vissuto a seguito della morte di Michael, il suo idolo, o forse qualcosa di più.

Suo fratello gli ha trasmesso la passione per il re del pop, portandolo ad un concerto del Bad Tour nel 1988, e dopo quell'esperienza Michael è diventato un ulteriore punto in comune tra loro.
Nel libro si passa subito dall'entusiasmo per l'annunciato This Is It Tour, allo stupore di sentire improvvisamente che il sipario su quel palco è calato prima del tempo, perchè Michael se n'è andato.
Franck ricorda come essere fan di Michael non sia mai stato facile, dal momento che è stato sempre preso di mira dalla stampa, la stessa che adesso, dopo la sua scomparsa, lo stava paradossalmente elogiando.
Come ogni persona che ha amato Michael, Franck non riesce a credere a ciò che sente, e poi ad accettare quello che è successo:
“Non posso crederci. So che è morto ma non me ne capacito; non ci credo; quello che provo è ancora più particolare e pieno di contraddizioni dell'essere triste. Non riesco a non pensarci. Sono ossessionato così tanto da perderci le notti, e la salute. Ho perso peso, mi aiuto a stare calmo con le medicine dalla mattina alla sera e in alcuni momenti la mia mente resta vuota. Mi riesce difficile concentrarmi a volte; sono depresso, traumatizzato”.
Ricorda la sua passione di fan, ciò che Michael è stato per lui, e decide comunque di andare a Londra, la sede di quello che sarebbe dovuto essere il suo grande ritorno sulle scene, per partecipare ad un memorial in suo onore presso la O2 Arena.

Le emozioni sono contrastanti, e Franck si rende conto che condividere il suo dolore con gli altri fan non è risolutivo, anzi, inevitabilmente si susseguono l'immaginazione del This Is It Tour, il suo grande ritorno, e poi i ricordi del 25 giugno, la sua tragica ed improvvisa scomparsa.
I sensi di colpa sono molti, come si può essere tristi per la morte di una persona che non si conosce? Non è facile ammettere a sé stessi prima di tutto, e poi agli altri (che puntualmente non ti capiscono perchè per loro Michael è uno sconosciuto, ed ogni giorno muoiono migliaia di sconosciuti), queste sensazioni: ci si ritrova “tristi e colpevoli allo stesso tempo”.

Ma questi sentimenti ci sono, e Franck non è l'unico a provarli, come testimoniano gli innumerevoli pensieri lasciati dai fan presso il Lyric Theatre di Londra, dove in Luglio 2009 andava in scena il musical Thriller Live, e la gente proveniente da tutto il mondo, per celebrare Michael nel memorial tenutosi alla O2 Arena.
Franck ama molto Michael, ma vuole dimenticare quello che è successo, vuole tornare come prima, anche se sa che “niente sarà più come prima, ora che Michael non c'è piu”. Continua a pensare alla sua morte, e la rabbia è tanta.
Scrive: “Vedo continuamente le immagini del suo corpo sull'elicottero, e lo immagino, sul suo letto, pieno di dolori, con l'ago nel braccio, con il propofol che gli scorre nelle vene.
E questa rabbia mi assale, mi tortura. Sono così arrabbiato!”
Tuttavia, Franck sa che il suo amore per i viaggi lo aiuterà a riprendere il controllo della situazione, e ci porta con sé in un posto molto caro a Michael, Mosca.

Alla scoperta della città gli sembra di ritrovare sé stesso, di ridimensionare quello che è successo, ma è proprio per le strade di Mosca che, ammirando la cattedrale di S. Basilio, racconta: “una foto di Michael che indossa il suo cappello nero, con lo sfondo di questa cattedrale, mi è tornata alla memoria. Michael domina di nuovo i miei pensieri. Il mio inconscio lo riporta in vita”.
Ricorda le parole di Stranger in Moscow e dice: “mi manca. Terribilmente. Il mio dolore non si è smorzato”.
Michael amava Mosca, e Mosca ama Michael, come testimoniano i fiori ed i pensieri dei fan lasciati davanti all'ambasciata americana, che Franck ci descrive.

La tappa successiva è Bilbao, durante il carnevale.
E' per queste strade che Franck incontra un uomo in compagnia dei suoi figli, vestiti come Michael in Billie Jean.
Uno dei due prova a ballare, e suo padre gli spiega meglio come fare il moonwalk.
Franck scrive: “la vista di un padre che trasmette la sua passione ad una nuova generazione di fan mi colpisce molto.”

Dopo 10 mesi dalla morte di Michael, Franck decide, dal momento che non riesce a superare la sua scomparsa, di non cercare piu di dimenticare e nascondere i suoi sentimenti: vuole un confronto con lui, lo vuole sentire, lo vuole vivere al massimo, e quindi va a Tokyo, dove si trova il più grande negozio dedicato al re del pop.
In Giappone Michael è molto amato, si nota la sua influenza addirittura nel modo in cui si vestono le persone, molti indossano il borsalino proprio come quello di Smooth Criminal, e la sua musica risuona in strada dai negozi.
Michael è sulle t-shirt, “sulle scarpe, sui calzini, sulle tazze, nelle vetrine dei negozi, sui giornali”.
Il negozio è un tempio dedicato completamente a lui, ricco di ogni cosa, dagli autografi, ai cd, alle magliette, alle riviste.
Franck esce dal negozio, e le sue emozioni sono ancora contrastanti, è “contento e frustrato allo stesso tempo”.
Scrive: “Mi rendo conto che una tale febbre consumistica ha l'unico effetto di enfatizzare crudelmente la sua assenza. Mi manca Michael. Mi manca terribilmente. Ma dovrò superare quest'esperienza difficile”.
Qualcosa quindi sta cambiando, il dolore si sta trasformando in qualcosa di diverso, cosa che si verifica ad un anno esatto dalla morte di Michael.
Franck non vuole parlare più della perdita di Michael, o almeno sa che non è quello il modo corretto di ricordarlo: bisogna imparare, con il tempo, “a vivere di nuovo”, a ricordarlo per quello che era, anzi per quello che è, dal momento che non è affatto scomparso: le iniziative dei fan per ricordarlo sono innumerevoli, in TV non si parla d'altro ad un anno di distanza.

Scritto in maniera semplice e pulita, il libro denuncia in modo delicato e toccante il disagio per la perdita di un punto di riferimento per milioni di persone. Insegna che l'amore non si prova solo per i familiari e gli amici, ma può esistere anche per un uomo che ha deciso di condividere i propri sentimenti col mondo intero, trasformandoli in un connubio perfetto di musica e parole. La magia di quest'arte ha consentito di creare un legame intimo tra Michael e i suoi fan, che lui ha sempre considerato membri della sua famiglia.

L'esperienza di Franck ci aiuta a capire che se pensiamo a quello che Michael ha fatto durante la sua vita, smetteremo di chiederci il perchè del nostro dolore per la sua perdita, e sapremo anche perchè non verrà mai dimenticato.
Michael Jackson ha il merito di aver creduto veramente di poter cambiare il mondo con l'amore, fino all'ultimo giorno, ha cantato per diffondere questo messaggio, si è impegnato personalmente, andando nei paesi in via di sviluppo, negli ospedali, negli orfanotrofi, e lasciando oltre ai soldi, la speranza, con le sue parole.
Anche durante le prove di This Is It, dopo tutto quello che il mondo che lui voleva migliorare gli ha fatto, ripete le parole “It's all for love”, e cerca di sensibilizzare il mondo ai problemi della povertà e all'amore per il pianeta, in uno spettacolo che avrebbe mostrato ancora una volta quanto fosse innovativo ed all'avanguardia dal punto di vista artistico.

La sua tragica morte ci fa comprendere che ci sono tantissime persone che hanno ricevuto, e portano avanti questo messaggio di amore, che lavorano nelle associazioni benefiche dedicate a lui, che attraverso la sua musica continuano a farlo parlare di fratellanza e di pace.
Michael Jackson non finirà con la sua scomparsa, perchè “non è completamente scomparso”: un padre che insegna il moonwalk ai suoi figli, centinaia di bambini che partecipano ai flashmob in suo onore nelle piazze, o un nipote che telefona allo zio perchè “vuole sapere se può prestargli This Is It”, sono la prova che Michael “non ha tempo, e le sue opere vivranno per sempre”.

Consiglio a tutti i fan di leggere questo bellissimo libro, che può essere visualizzato su computer, smart phones, iPhones, iPad, iPod, ebookreaders. Lo trovate, sia in inglese, che in francese, su iBookstore, amazon.com e fnac.com.

Per maggiori informazioni visitate:http://www.facebook.com/pages/Michael-le-journal-dun-fan/151597638212748
lisalovemichael
00lunedì 27 dicembre 2010 23:05
Va bene tutto, ma perchè parli di te e della tua esperienza in terza persona?
E poi, una domandina al volo..Pensi di devolvere parte del ricavato della vendita del libro o è un pensiero che non ti sfiora?
franckvidiella
00mercoledì 5 gennaio 2011 01:03
Ciao

this review in italian was not written by myself....it has been written the administrator of a facebook page called "Michael Jackson's Smooth Criminal".

I don't write about me at the 3rd person.

L.O.V.E
Franck
franckvidiella
00venerdì 7 gennaio 2011 00:51
web site
New website about the ebook:

www.michaeldiaryofafan.com
rossijack
00venerdì 7 gennaio 2011 01:33
Sono sincera:perche'leggere l'esposizione delle angosce di un fan quando devo tenere a bada le mie?
mamminacara
00martedì 7 giugno 2011 23:46
in effetti ....sono piena di angosce pure io...e senza essere andata ne a londra, ne a mosca e manco a tokyo.
Vedi tu come sale l'angoscia in un paesino come il mio!!!!
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