[FanFiction] "La Storia Di Un Amicizia.. Quella Vera." (in corso). Rating: verde

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Pagine: [1], 2
.NuTeLLa.
00domenica 20 settembre 2009 16:05
Questa è la mia fanfiction. per ora posto il primo capitolo, se vi piace tornate qui, presto posterò il resto! :D



La Storia Di Un Amicizia.. Quella Vera.

AMBIENTAZIONE: America.
PERIODO: La storia parte dagli anni di Thriller, nell’ ’82, ed arriva ai giorni di oggi.

Capitolo 1. IL CASTING
Nella mia accademia di danza moderna girava voce di un casting che a breve sarebbe arrivato. Non sapendo di cosa si trattasse mi informai in segreteria dove, senza crederci, venni a sapere che si trattava dei provini per un videoclip di Michael Jackson: Thriller.
i 20 selezionati avrebbero preso parte al videoclip come gli zombie che ballano insieme a Michael davanti alla ragazza terrorizzata.
Anche se pensavo si trattasse di uno scherzo organizzato dalla preside dell'accademia (non passava un giorno senza che non si prendesse gioco di noi con scherzetti di ogni tipo) mi iscrissi a quel provino, forse la più grande occasione della mia vita.
Arrivò il giorno.
Entrai in sala. Tantissimi ballerini della scuola stavano attendendo l'inizio del casting, ma non riuscivo a vedere Michael.
Quando però mi voltai me lo ritrovai dietro.
"Hi!" Mi disse sorridendo.
Non capivo il perchè di ciò, ma lo realizzai poco dopo, quando capii che bloccavo la porta senza permettere a nessuno di passare. Ero rimasta chissà quanto tempo a fissarlo che non mi resi conto della fila di body guard che si era formata dietro la porta, in attesa che io mi spostassi per farli entrare. Un po imbarazzata mi scansai, incredula.
Tutti i ballerini che si esibivano erano uno più bravi dell' altro.
"Tra tutti questi qua, ti pare che proprio me vengono a chiamare!" Dissi rivolta alla mia amica Ale.
Ironia del caso un attimo dopo mi ritrovai al centro della sala sotto gli occhi di TUTTi, sotto gli occhi di Michael Jackosn.
"Ma che cavolo ci faccio io qui?! Chi me l'ha fatta fare?" Pensai.
Partì la musica ed io iniziai, tremando. Michael mi stava davanti, ed a volte, mentre ballavo, mi sembrava di vederlo annuire rivolto ad un collaboratore. Questo mi caricava e davo ancora di più. Finì la coreografia e tornai al mio posto.
"Psss! Psss! Dico a te!" Michael mi stava chiamando. "Sei stava brava eh!" Disse e mi fece l'occhiolino.
Oddio, forse stavo male, o forse era semplicemente la realtà. Tantissime volte, in sala con la prof. di ballo, avevo provato questa coreografia, ma alla prof. non andava mai bene. Ora arrivo qui, ballo, e Michael Jackson, il grande Michael Jackson, mi fa l'occhiolino. Mi ero persa qualcosa forse?
Senza rendermene conto, davanti a lui, scoppiai a ridere. Questa situazione era troppo strana.
Lui si voltò per guardarmi e sorridendo disse "ehi ti senti bene?"
Io continuavo a ridere: "Si, cioè no..vabbè si. E' solo che mi sembra tutto stranissimoo!" Dissi senza smettere di ridere.
Dopo qualche suo risolino mi diede una pacca sulla spalla e tornò a guardare il provino degli altri. Io tornai da Ale.
"Oh senti, sto male.. credo sia qualcosa di mentale."
Lei scoppiò a ridere ed insieme anche io allora Michael, che aveva sentito tutto, si girò e sghignazzando e sempre sorridendo, ci fece segno di stare zitte.
"Lo vedi?! Non è vero nullaaa!" Dissi ad Ale sull' orlo di una risata diabolica.
"Come ti chiami?" Mi disse ancora Michael.
"Clara...credo, cioè si. Tu?"Dissi. "Ma che sono matta?! Ho chiesto a Michael Jackson il suo nome quando lo so benissimo" Risi nuovamente.
Stavolta anche Michael scoppiò a ridere e subito anche Ale. Tre matti che ridevano a crepapelle. Questo eravamo!
Finito il provino appesero i quadri dei risultati.
"Cla cel'abbiamo fattaaa!" Mi disse Ale gridando. Ok, era vero, ed io conoscevo davvero Michael Jackson. Oltre alla lista degli scelti passò Michael a consegnarci i fogli con le informazioni per la realizzazione del video. "Prendi anche qualcosa per la ridarella eh! E magari portane un po anche a me!" Mi disse Michael quando mi portò il foglio.
Quella notte non chiusi occhio, sapevo benissimo che sarebbe stato controproducente per la prima lezione che avrei dovuto tenere la mattina, ma trascorsi gran parte della notte provando ripetutamente esercizi, volevo essere all'altezza, a tutti i costi.
Come scritto nel foglio, mi presentai nella sala prove alle 10.00 di mattina. Io ed Ale eravamo le prime.


________
TO BE CONTiNUED.
.NuTeLLa.
00domenica 20 settembre 2009 21:34
Capitolo 2. UNO DI NOI

Entrammo in camerino per cambiarci, mancava ancora circa una mezz’ora, avevamo tutto il tempo per chiacchierare. “Credi che riuscirò a ballare bene? Ogni volta che mi capita una cosa così importante finisco male.” Mi disse Ale con un filo di paura nella voce. “Ma scherzi?! Sei bravissima, sono sicura andrà tutto alla perfezione. Fidati.” Un po di riscaldamento e tornammo in sala sorridenti.
Trovammo li Michael, mentre provava dei passi. “Ma come ci riesci ?!” Gridammo all’ unisono io ed Ale. “Oops! Non mi ero accorto di voi duee!” Disse dopo essersi ripreso . “Non so, mi viene spontaneo.” Aggiunse. “Ah beh , se fare quelle cose per te è naturale, io sono senza speranze!” Disse Ale con ironia. “Vi propongo una sfida . Se vinco io.. Vi dovrete inginocchiare ai miei piedi ammettendo la vostra inferiorità” Disse scoppiando a ridere insieme a me ed Ale. “Ma se vinciamo noi.. lo farai tu!” Aggiunsi io sghignazzando, pur sapendo che non avremmo mai battuto Michael.
Alla fine Michael ci fece vincere. “Sai che devi fare adesso vero?!” Gli dissi. “Ah no! Provate a prendermi!” Detto questo Michael iniziò a correre per la sala, senza farsi acchiappare da noi. Solo quando tra le risate si fermò scontò la sua pena. Io ed Ale non riuscivamo più a parlare per quanto avevamo riso.
Eppure tutto questo mi sembrava così strano. Senza tutti quei riflettori puntati addosso, Michael Jackson era semplicemente un ragazzo, come tutti.
TO BE CONTiNUED.

Fino ad ora, che ne pensate? Continuo?
richy.
00domenica 20 settembre 2009 21:41
BELLA!
°°°miss J°°°
00domenica 20 settembre 2009 21:47
è bellissima...mi stai facendo sognare ad occhi aperti!! continua continua! [SM=g27811]
Micheal'sNewFan
00lunedì 21 settembre 2009 14:10
Siiiiiiiii...
Continua, mi piace tantissimo!!! [SM=g27822]
.NuTeLLa.
00lunedì 21 settembre 2009 15:26
Grazie ^^
Stasera o domani posterò il secondo capitolo!
CiAO A TUTTi!
_Sara95_
00lunedì 21 settembre 2009 15:35
si ma certo continua cara...XDXD
.NuTeLLa.
00martedì 22 settembre 2009 17:30
Capitolo 3. LA DANZA DEGLI ZOMBIE

Gli altri ballerini erano arrivati ormai da dieci minuti. Anche John Landis, il regista, era in sala, chiacchierando con il coreografo. Nonostante fosse solo la prima prova, vi erano numerose telecamere, sistemate per realizzare il documentario sulla creazione del video: “Making of thriller”. Sembrava tutto apposto, finche non mi resi conto che mancava Michael. “Ale, dov’è andato Michael?” Chiesi alla mia amica. “Non so, prima che arrivassero gli altri era andato in bagno. Non è ancora tornato?” Domandò. Prima ancora che potessi rispondere si sentì un urlo provenire dal bagno. Tutti si precipitarono a vedere cosa fosse successo. Trovammo Michael davanti al water: il famoso guanto di paillettes ci era finito dentro! Immediatamente tutti iniziarono a cercare pinzette per afferrarlo. “Lasciate stare!” Disse Michael. Infilò la mano nel water e ne tirò fuori il guanto: “Qualcuno ha un asciugacapelli?” Disse ridendo.
POCO PIU’ TARDI…
“Ma cosa ci facevi con il guanto in bagno?!” Mi venne spontaneo chiedergli. “Ehi! E’ come un fratello per me! Non posso separarmene! Non voglio!” Rispose Michael, io scoppiai a ridere.
Rientrati in sala prove potevamo finalmente cominciare. Il pavimento era in legno parquet mentre la parete davanti a noi completamente a specchio.
Il coreografo ci parlò dell’ idea che aveva in mente. “Davanti a voi ci sarà Michael, i passi saranno gli stessi, eccetto qualche piccola eccezione. Sistematevi dietro di lui.”
Dopo di che, ci mostrò i primi passi. Cavoli, non erano affatto semplici. Sbagliai più volte un passo. Lo provavo continuamente, ma sembrava non riuscire ad entrarmi in testa. Michael intanto andava spedito per la sua strada, qualunque cosa facesse, gli riusciva alla perfezione. Anche Ale sembrava non cavarsela male.
John Landis ci invitò a mostrare più rabbia in volto, più cattiveria. Quella era sicuramente la cosa che mi riusciva meglio, visto il nervosismo per quel passo che proprio non mi veniva.
La coreografia era finita, adesso avremmo dovuto provarla finche non sarebbe venuta perfetta. Fortunatamente, ci concessero 30 minuti di pausa.
Ero stanchissima, mi sedetti per terra, appoggiata al muro.
“Già sei stanca?” Mi provocò Michael sghignazzando.
“Come giàà?! Ma tu sei un robot o cosa?!” Dissi scherzando.
“Ho visto che non ti veniva un passo.” Disse.
“Ah.. si. Non l’avevo mai provato prima.” Mi giustificai io.
“Se vuoi lo proviamo insieme, provo a farti capire come si fa.” Continuò lui.
Trovando ciò una buona idea mi alzai in piedi per provare il passo.
“Aiuto! Aiuto!” Scherzava Michael. Stava ancora seduto a terra e faceva segno con le mani per farsi tirare su. “Ok ok..” Conclusi io.
Mi mostrò il passo e mi correggeva quando sbagliavo. Dopo un po’ mi riuscì corretto.
“Alleluja! Sei di coccio eh!?” Mi prese in giro Michael.
“Ah bene! Grazie del complimento” Ribbattei io fingendomi offesa.
Ale venne a chiamarci, ricominciava la prova.
Ora che il passo mi veniva, ero molto più carica. Sapevo di essere all’altezza di quello che facevo, ed in parte era grazie a Michael.
TO BE CONTiNUED.
tagea
00martedì 22 settembre 2009 17:40
brava milto originale continua pure
Licia.w
00martedì 22 settembre 2009 18:04
Bello! Aspetto con ansia i prossimi capitoli [SM=g27811]
_Sara95_
00martedì 22 settembre 2009 21:10
grazieeeeeeeeeeeeeee ti faro' il monumento appena avro' abbastanza spazio a casa.Promesso!
MJisTheKINGofMUSIC
00mercoledì 23 settembre 2009 18:59
ancoraaaaaaaaaaaaaaaa xD
PiccolaMj91
00mercoledì 23 settembre 2009 22:42
che bellooooooooooooooooooooooo...continua a raccontarci è bello leggere tutto questo e non riesco ad immaginare quanto sia stato meraviglioso per te...
°°°miss J°°°
00giovedì 24 settembre 2009 15:39
ma scusa ti è successo davvero?! [SM=g27820]
Micheal'sNewFan
00giovedì 24 settembre 2009 15:47
Continuaaaaaaaaaaaa! [SM=g27822]
Interessantissima!


Per °°°miss J°°°: credo sia una storia scritta e inventata da .NuTeLLa.
Infatti ha scritto che è una fanfiction!
mjismine
00giovedì 24 settembre 2009 16:39
Re:
°°°miss J°°°, 24/09/2009 15.39:

ma scusa ti è successo davvero?! [SM=g27820]




Ma ovvio che no [SM=x47979]
.NuTeLLa.
00venerdì 25 settembre 2009 21:45
Ragazze comunque non l'ho vissuta veramente questa storia! L'ho inventata, come tutte le fanfiction xD. Ecco il prossimo capitolo.

Capitolo 4. AUGURI.. Michael!

Questa sarebbe stata l’ultima prova prima delle riprese sul set. Quando io ed Ale aprimmo la porta della sala trovammo tutti immobili a fissarci. Avevano simpatici striscioni in mano e trombette scherzose.
“AUGURI!” C’era scritto sulla maggior parte dei cartelloni.
Io e Ale ci fissammo qualche istante, nel silenzio più totale, imbarazzate.
“Ehm .. scusate, ma che succede? Ci siamo perse qualcosa?” Disse incerta Ale.
“Sssssh! Sta per arrivaree!” Risposero gli altri in sala.
“Ma chi?!” Aggiunsi io.
Un istante dopo le trombette iniziarono a suonare e le urla crebbero insieme alla confusione: era entrato Michael, oggi era il suo compleanno!
Le urla mie e di Alessia si unirono alle altre non appena ci rendemmo conto di quello che succedeva. Michael era rimasto davanti alla porta, ridendo imbarazzato.
“Ehm.. non me l’aspettavo, a dir la verità.. grazie davvero, grazie!” Disse con voce sottile.
Le luci si spensero e dalla porta spuntò fuori una grandissima torta di compleanno. Sopra c’era il disegno di Peter Pan e la fatina Trilli. Sembrava di stare alla festa di compleanno di un bambino di 10 anni, ma era davvero troppo divertente. Michael sembrava aver vinto parte dell’imbarazzo e della timidezza non appena vide la torta.
“Happy birthday to you, happy birthday to you, happy birthday to Michael! Happy birthday to you!” Intonammo tutti insieme.
Cioccolato e crema, come potevo non assaggiarne almeno un pò?
Michael compiva 24 anni, ma sembrava non ne fosse entusiasta. Si sedette su una sedia la vicino, con un sorriso forzato in volto. Non ero sicura che intervenire in quel momento sarebbe stato opportuno, ma decisi di farlo lo stesso.
“Ehi vecchio! Che succede?” Scherzai io.
Michael sembrava non essere contento di come lo avevo chiamato.
“Oh, qualcosa non va? Sembri triste..” Riprovai io.
“Ad essere sincero non sono contentissimo. Gli anni passano ma io mi sento sempre come se mi mancasse qualcosa. Ho paura di non riuscire mai a scoprire cosa, ho paura di non fare in tempo. Il tempo corre e non aspetta nessuno.” Disse lui.
“Perché dici così? Hai 24 anni Michael! Come puoi preoccuparti da ora di quello che accadrà poi!? Non ci pensare. Tra poco uscirà il video, sarà un successo, ne sono sicura. Ed a quel punto non penserai più a tutti i problemi che ti stai facendo. Hai solo bisogno di distrarti un pò.” Cercai di convincerlo io.
“Cerco in continuazione di sorridere, ma non sempre mi è facile. Oggi, quando sono entrato e vi ho trovato tutti qui per farmi una sorpresa, mi sono ricordato di quando il giorno del mio compleanno, da piccolo, entrai a casa dove mio padre tentò di picchiarmi solo perché gli chiesi se almeno quel giorno, che compievo 10 anni, sarei potuto andare a giocare con i miei amici e avrei potuto saltare le prove. A quelle parole iniziò a criticarmi e quando mi misi a piangere mi diede del gay. Io avevo solo 10 anni, perché non potevo esser libero almeno il giorno del mio compleanno?!
Oggi è stata davvero una sorpresa stupenda la vostra, ma mi ha fatto ricordare di quando da piccolo non avevo neanche il permesso di festeggiare il compleanno.. neanche quello.”
Le parole di Michael mi lasciarono di sasso. Non sapevo cosa poter dire per tirarlo su, temevo di ferirlo in quel momento così fragile. Per fortuna fu lui a continuare.
“A volte pensavo di scappare via di casa. Però sapevo che se mi avessero trovato mio padre mi avrebbe ucciso di botte. Lui è fatto così. Qualunque cosa io dico o faccio, lui è sempre li pronto a giudicarmi. Eppure non capisco come abbia il coraggio di fare tutto ciò. In tour con i miei fratelli non faceva altro che tradire mia madre. Io soffrivo, e quando tornavamo a casa lui faceva finta di nulla. In quei momenti lo odiavo intensamente, sarei stato pronto a fuggire via. Ma non lo facevo, non potevo farlo, volevo restare a casa, volevo restare con mia madre.”
“Mi dispiace..” Riuscii a dire con un filo di voce.
“Avevo bisogno di parlare un po’, ora mi sento già meglio. Scusami se ti ho annoiata..”
“No non c’è problema. Ogni volta che hai bisogno di sfogarti, potrai anche gridarmi in faccia.” Cercai un filo di ironia nelle mie parole, ma non riuscivo a trovarlo. Non avevo mai visto una persona distrutta come Michael in quel momento. Un piccolo sasso può bastare a creare una valanga.
“Allora, sei pronto per una giornata che basterà a rimpiazzare tutti i compleanni della tua infanzia?” Gli chiesi io tornando a sorridere.
“Io sono pronta!” Disse Ale raggiante spuntando con il piatto di torta in mano.
Tutti e tre ridemmo, finche io e Alessia non esclamammo:
“AUGURI, Michael!”
(martiii)
00venerdì 25 settembre 2009 22:35
Continuaaaaaaaa (: Che bellooooo
_Sara95_
00sabato 26 settembre 2009 16:05
Che bello sembra vero...
(angel66)
00sabato 26 settembre 2009 21:18
bravissima hai molta inventiva per un po' mi sono immagginata tutta la scena brava
Renn94
00sabato 26 settembre 2009 22:53
Anch'io mi sono immaginata le scene... Storia originale e ben fatta, complimenti!
Aspettiamo con impazienza il 5° capitolo!
Azzurra_90
00sabato 26 settembre 2009 23:17
Bella questa storia, sei molto dolce :) aspettiamo i prossimi capitoli!!!
_Sara95_
00domenica 27 settembre 2009 19:12
ma la torta stomacava un po' XDXD
.NuTeLLa.
00lunedì 28 settembre 2009 16:19
CAPITOLO 5. Dove la sofferenza non esiste.

Non appena le prove finirono io ed Ale trascinammo Michael in macchina, bendato.
“Aiuto! Mi vogliono rapire, aiuto!” Scherzava Michael.
“Dove mi state portando?” Aggiunse lui.
“Lo vedrai presto!” Rispondemmo sghignazzando io ed Ale, che stava al volante.
Parcheggiammo non molto lontane dalla nostra meta.
Sempre bendato, Michael seguiva le nostre indicazioni, nonostante spesso andasse a sbattere contro qualche passante. Con la mascherina sugli occhi le persone non lo riconoscevano, e questo era un bene.
Arrivate a destinazione togliemmo la maschera dal volto di Michael: davanti a lui un grande Lunapark.
I suoi occhi brillavano e la bocca balbettava parole confuse. Non fece in tempo a pronunciare un’ intera frase che si sentì un grido. “Oh mio Dio, quello è Michael Jackson!!!” Una folla impazzita iniziò ad avvicinarsi velocemente, non lasciandoci scampo.
“Ehm, correte!” Gridò Michael, mentre si stava allontanando.
Io ed Ale lo seguimmo, stralunate da quell’ episodio. Ci fermammo dietro allo stand delle caramelle, piegati in due per le risate.
“Oh, e questo non è nulla eh! Dovreste vedere cosa succede quando vado al cinema!” Spiegò Michael tra le risate. Poi tornò serio. “Amo con tutto il mio cuore i miei fan. Ma a volte mi sento chiuso in gabbia. Insomma perché anche io non posso uscire di casa senza bodyguard intorno?! A volte penso a come sarebbe stata la mia vita se non avessi iniziato a cantare e ballare. Ma spesso mi ripeto che non tornerei indietro per nulla al mondo. Io ho tanto da dire al mondo, e tanto da fare.” Concluse Michael.
“Credi di voler restare? Altrimenti possiamo fare qualcos’altro!” Proposi io.
“Ma scherzi?! E’ da quando avevo 5 anni che sognavo di venire in un posto come questo! Davvero grazie mille, sarà una giornata fantastica!” Rispose Michael, tornando a sorridere.
Prendemmo coraggio ed uscimmo nuovamente allo scoperto.
La gente sembrava aver capito che non era il caso di intervenire con autografi, fotografie ecc., perciò si limitò ad osservarci a distanza. Di tanto in tanto il flash di una macchina fotografica smascherava qualche paparazzo nascosto li vicino, in cerca di scoop.
Michael continuava a guardarsi intorno entusiasta come un bambino.
La giornata passò in fretta, e fu a dir poco incredibile: salimmo sulla ruota, affrontammo montagne russe da paura, ci inoltrammo in tunnel dell’ orrore.. finche arrivò l’ora di chiusura del Lunapark.
Michael si sarebbe voluto trasferire lì, ma purtroppo dovevamo andare.
“E’ stato stupendo, fantastico, grazie mille ragazze vi voglio bene!” Esclamò Michael.
“Figurati, ci siamo divertite tantissimo, anche noi ti vogliamo bene!” Aggiunsi io.
Notai che lo sguardo di Michael cadeva sullo stand dei peluche. Senza dir nulla lo raggiunse per poi tornarne con un gigantesco pupazzo di Peter Pan.
“Ne ho sempre desiderato uno!” Ci disse sorridendo.
Quando uscimmo si avvicinò a noi una signora con il figlio che stava sulla sedia a rotelle. Il bambino avrà avuto circa 10 anni. Con timidezza la signora si rivolse a Michael.
“Mio figlio Billy è un suo grande fan, signor Jackson. Vorrebbe tanto poterlo abbracciare.” Disse la donna.
A Michael si strinse il cuore nel vedere quel bambino, così piccolo e già sulla sedia a rotelle.
Senza esitare si chinò e lo abbracciò forte, quasi con le lacrime.
“Questo è per te, Billy.” Disse Michael al bambino, porgendogli il pupazzo di Peter Pan.
Intanto io ed Alessia guardavamo la scena, in silenzio.
Quando Billy e la sua mamma si allontanarono Michael tornò da noi.
“Costruirò un posto ancora più bello di questo lunapark, un posto dove tutti i bambini come Billy torneranno a sorridere e divertirsi insieme, dove si dimenticheranno delle difficoltà che devono affrontare e dove la sofferenza non esiste: Neverland.” Disse Michael, con tono più che convinto.
(angel66)
00lunedì 28 settembre 2009 16:25
sei bravissima continuo aleggere quello che hai scritto e immaggino tutto anche le vostre espressioni, non gettare quello che scrivi , e tutto molto fantastico e fantasioso sei dolcissima e stupenda ti auguro di realizzare i tuoi sogni un b [SM=x47938] [SM=x47938] [SM=x47938] acio
MichaelInTheHeart
00lunedì 28 settembre 2009 16:29
Bellissimo...
Che dolce Michael, è proprio un bambino quando va al parcogiochi!!! [SM=g27824] E quando regala il pupazzo al bambino... mi sono commossa... [SM=x47964] Lui era così... gentile, sensibile, disponibile... pochi l'hanno capito... Grazie, le tue parole sono bellissime, ogni volta Michael mi sorprende sempre di più!!!! Un bacione continua così!!!! [SM=x47938] [SM=g27838]
Micheal'sNewFan
00lunedì 28 settembre 2009 16:42
Complimenti la fanfiction prosegue benissimo...sembra tutto reale! [SM=g27822]
°°°miss J°°°
00lunedì 28 settembre 2009 21:44
madò che bella...perchè non ci fai un libro? sarebbe bello..continua dai!
Renn94
00martedì 29 settembre 2009 00:01
L'ultimo capitolo è davvero significativo...
_Sara95_
00mercoledì 30 settembre 2009 15:05
come non capire quel bambino?......
specialmente io....
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