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[top news] 'Leaving Neverland' - il nuovo documentario diffamatorio su Michael Jackson

Ultimo Aggiornamento: 27/03/2024 19:40
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10/01/2019 12:27
 
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UPDATE: in arrivo il SEQUEL nel 2021 o nel 2022 (pag. 126)



Proprio quando tutto, dopo tanti anni, sembrava andare meglio e le persone sembravano essersi convinte dell'innocenza di Michael, ieri notte questa notizia ha sconvolto tutti.

Il Sundance Film Festival 2019 di Park City, che durerà da giovedì 24 gennaio a domenica 3 febbraio, ha in serbo per il suo pubblico una grandissima, vergognosa caduta di stile: il 25 gennaio verrà proiettato in anteprima un documentario intitolato "Leaving Neverland". L'argomento? I fantomatici abusi sessuali dei quali Michael Jackson è stato ingiustamente accusato in passato, raccontati da due ragazzini non ben identificati, oggi trentenni, che all'epoca pare avessero 7 e 10 anni.

Il documentario, che durerà la bellezza di 4 ore (233 minuti), è diretto da Dan Reed, un regista finora sconosciuto a tutti noi che, pare, già in passato si sia occupato di questo tema, realizzando il docu-film "The Pedophile Hunters" ("I cacciatori di pedofili"). La sua prossima vittima, purtroppo, sembra essere il nostro Michael.

Siamo tutti disarmati di fronte a questa notizia. La produzione e diffusione di un simile documentario, per altro incentrato su testimonianze insulse e su una totale assenza di prove - lo ribadiamo: fu dichiarato INNOCENTE e ASSOLTO DA TUTTI I CAPI D'ACCUSA - è un insulto alla memoria di una persona che, ormai da quasi 10 anni, non può più difendersi.

L'Estate di Michael Jackson ha preso posizione a riguardo, dicharando a TMZ il proprio disgusto e disappunto verso la produzione in sé e verso la scelta del Sundance Film Festival di inserire un simile documentario nella scaletta della première. Noi fan, chiaramente, siamo d'accordo e siamo altrettanto sconvolti da questa notizia. E la domanda sorge spontanea: che cosa possiamo fare per fermare questo scempio?

Questa notte, poco dopo l'uscita della notizia, è stata avviata una PETIZIONE ONLINE finalizzata a chiedere a Robert Redford, direttore del Festival, l'annullamento immediato della proiezione del documentario. FIRMATE QUI. Solo nel corso della nottata siamo arrivati a circa 5 mila firme. Attiviamoci!

Abbiamo, inoltre, lanciato questi tre hashtag sui social (Facebook, Twitter, Instagram). Sentitevi liberi di fare copia-incolla per diffonderli:
#boycottsundance2019
#leavemjalone
#notguiltyonallcounts






Noi, dal canto nostro, abbiamo già contattato l'Estate di Michael per chiedere loro di prendere una posizione su questa vicenda, qualcosa in più di una dichiarazione a TMZ. Speriamo, unendo le forze, di poter fare qualcosa di concreto per fermare questa vergogna.

Ci impegniamo, noi dello Staff, a tenervi aggiornati su tutti gli sviluppi. Nel frattempo, ci raccomandiamo con voi di non dare tanta visibilità al documentario in sé, quanto piuttosto a tutti i modi per boicottarlo.


Concludiamo il tutto ricordando con un video quello che è stato l'unico vero Michael Jackson:



Video editing a cura di Vincenzo Compierchio per Michael Jackson FanSquare.
[Modificato da Morphine95 11/01/2019 00:56]




10/01/2019 20:27
 
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Cmq ora direi che sono problemi dell' ESTATE.
Insomma se ancora dormono mentre altri usano un marchio registrato ad cazzum è colpa loro.

Mi sono stancato di petizioni dei fans e altro quando poi la gestione principale di marchio/immagini etc. non viene tutelato da chi può tutelarlo.


...:::::: FAN dal 1991 - Presente sul FORUM dal 2002 ::::::...
10/01/2019 22:04
 
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Concordo pienamente.......xo firmo comunque! !! Noi ci siamo sempre per difendere il nostro King!
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Sono d'accordo e mi sembra giusto e doveroso fare qualcosa dove e finchè si può, ma sono anche convinta che l'Estate e la famiglia (figli in primis visto che sono grandicelli ormai) debbano intervenire in maniera più decisa.
Soldi e mezzi non gli mancano di certo.
11/01/2019 01:17
 
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I testimoni nel documentario: ecco chi sono i due calunniatori




Come vi abbiamo informato stamattina, il 25 Gennaio 2019, al celebre Sundance Film Festival, verrà proiettato un infamante documentario incentrato sulle testimonianze di due trentenni che ritengono di essere stati abusati da Michael Jackson quando avevano 7 e 10 anni.

Dopo le dichiarazioni rilasciate dall'Estate di MJ, è ormai certo che i due personaggi in questione siano i soliti Wade Robson e James Safechuck. Conosciamoli meglio.

- Durante il processo a Michael Jackson del 2005, Wade Robson sale sul banco dei testimoni a difesa di Michael, dichiarando sotto giuramento di aver trascorso molto tempo a Neverland e che «mai niente di inappropriato è accaduto con il signor Jackson».

- Alla fine di quell'infamante processo, definito «una parodia della giustizia» dall'avvocato Thomas Mesereau, Michael Jackson viene giudicato NON colpevole di tutti i 14 reati a lui imputati.

- Nel 2009, dopo la morte di Michael, il ballerino e coreografo Wade Robson dichiara: «Michael Jackson ha cambiato il mondo e, più personalmente, la mia vita per sempre. È la ragione per cui ballo, la ragione per cui faccio musica, e uno dei motivi principali per cui credo nella pura bontà del genere umano».



Michael Jackson e Wade Robson


- Nel 2010, Wade Robson è in contatto col "Cirque du Soleil" per occuparsi dei progetti relativi a Michael: "Immortal" e "The One". Per qualche motivo, la collaborazione tra la famosa compagnia circense e Robson non va a buon fine, e quest'ultimo viene licenziato dall'Estate di MJ.

- Sempre nel 2010, subito dopo il suo licenziamento, Wade Robson (che oggi ha 36 anni) comincia improvvisamente a ricordare di aver subito molestie da Michael Jackson quando aveva tra i 7 e i 14 anni.

- Nel 2012, Wade Robson scrive un libro sui presunti abusi subiti e cerca di venderlo agli editori. Ma nessuno degno di nota si mostra interessato.

- Nel Maggio del 2013, Wade Robson presenta in tribunale le sue rivendicazioni contro l’Estate di Michael Jackson, chiedendo un risarcimento milionario per il trauma subito.

- Nel Maggio del 2015, il reclamo creditizio viene respinto. Intanto Wade Robson, in sinergia con l'amico James Safechcuk, ha già intentato un'altra causa contro le società di Michael, la MJJ Productions e la MJJ Ventures, sempre al fine di ottenere un risarcimento milionario.



Michael Jackson e Jimmy Safechuck


- Ad ogni udienza viene progressivamente fuori la malafede di Robson e Safechuck, costretti dal giudice a presentare documentazioni e prove che avevano in precedenza omesso, insabbiato o manipolato.

- Nel 2017 viene emessa la sentenza definitiva, che nega qualsiasi tipo di risarcimento a entrambi e solleva le società di Michael da ogni responsabilità.

- E arriviamo al 2019, cioè ad oggi: proprio a pochi passi dalla ricorrenza dei 10 anni dalla scomparsa di Michael Jackson (che tempismo), Wade Robson e James Safechuck prestano le loro storie a Dan Reed, un regista sconosciuto in cerca di fama. Ne esce fuori un documentario di 233 minuti dal titolo "Leaving Neverland", che il prossimo 25 Gennaio sarà proiettato in anteprima al Sundance Film Festival di Park City, Utah (Stati Uniti).

Come capirete, ancora una volta ci ritroviamo a dover difendere un uomo INNOCENTE dall'aviditá di esseri spregevoli e senza scrupoli.
Cerchiamo, tuttavia, di non smettere di lottare per Michael, per la verità, e di non dimenticare ciò che lui stesso aveva detto:

«Lies run sprints, but the truth runs marathons»
«Le bugie corrono veloci, ma la verità corre la maratona»
.

Lo Staff di MJFS Michael Jackson FanSquare.


Tratto da un post a cura Giusy Mascolo e Vincenzo Compierchio.
[Modificato da Morphine95 11/01/2019 01:21]




11/01/2019 01:34
 
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Re:
DOUBLE-D, 10/01/2019 20.27:

Cmq ora direi che sono problemi dell' ESTATE.
Insomma se ancora dormono mentre altri usano un marchio registrato ad cazzum è colpa loro.

Mi sono stancato di petizioni dei fans e altro quando poi la gestione principale di marchio/immagini etc. non viene tutelato da chi può tutelarlo.




Pare non ci siano appigli legali, Double, purtroppo. A quanto pare, chiunque può rilasciare un documentario senza il permesso dell'Estate. L'unico caso in cui loro potrebbero intervenire sarebbe quello in cui nel film vengano utilizzati video o brani di proprietà intellettuale dell'Estate stesso, qualora tale uso non sia protetto dal "fair use" americano, che qua non esiste. Insomma, a quanto sembra non hanno il potere legale di fare qualcosa contro questi scarti umani, se è questo che intendevi per "tutelare".




11/01/2019 01:53
 
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Scusate la mia ignoranza, ma la famiglia non può fare una qualche azione legale per stopparli? I soldi credo non gli manchino! !
11/01/2019 02:36
 
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Re:
Ivana.57, 11/01/2019 01.53:

Scusate la mia ignoranza, ma la famiglia non può fare una qualche azione legale per stopparli? I soldi credo non gli manchino! !




Dipende, Ivana. Di che tipo di azione legale parli?
Ahimè, in America, vige la legge secondo la quale il reato di calunnia non è perseguibile penalmente se la vittima è un morto. E purtroppo questo è il caso.





11/01/2019 09:15
 
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Che schifo di mondo!! Povero Michael!!!
11/01/2019 15:29
 
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La dichiarazione dell'Estate: «Faremo tutto il possibile, ma voi fatevi sentire!»




Nelle ultime ore, l'Estate di Michael Jackson ha rilasciato una lunga dichiarazione, all'interno della quale non solo prende le distanze dalla produzione di questo documentario (come aveva già fatto), ma ne sottolinea lo squallore, spiegando, tuttavia, ai fan che PER ORA il team non ha le basi legali per intentare una causa contro i produttori del film. La dichiarazione si conclude con un invito a tutti i fan di Michael di tempestare le figure competenti di email di protesta.
Ecco cosa hanno detto:


Alla comunità dei fan:
Per prima cosa, Michael Jackson è un nostro amico. Noi tutti abbiamo una lunga storia con Michael e ci appassiona il fatto che il mondo riesca a vedere il vero compassionevole, spirituale e straordinario talento che noi tutti conosciamo. E' il nostro amore per Michael che anima i nostri sforzi per intrattenere e al tempo stesso educare il mondo riguardo alla sua persona, sia come artista che come essere umano.

Ecco perché, sia come amici di Michael che come suoi fan, siamo disgustati dalle false accuse che continuano ad essere riportate con l'unico scopo di denigrare la reputazione del nostro amico e di speculare tentando di fare soldi sulla sua pelle.

Così come abbiamo precisato nel nostro primo comunicato ai media la scorsa notte, e visto che è stato confermato da altri, il nuovo documentario in questione vede il coinvolgimento di Wade Robson e James Safechuck, due scontenti individui che si sono dimostrati bugiardi e che hanno testimoniato sotto giuramento come Michael Jackson non si sia mai comportato in modo inappropriato nei loro confronti. Stanno partecipando a questo progetto dopo che i loro vani tentativi di estorcere denare all'Estate sono falliti e, grazie agli sforzi del nostro team legale, i loro procedimenti nei nostri confronti sono stati giudicati irrilevanti.

Questo è solo l'ennesima opportunità di attaccare la legacy di Michael da parte di persone intenzionate ad avere un minimo di visibilità e benefici finanziari. E' un tentativo patetico.
Come tutti voi, anche noi vogliamo mettere a tacere ogni singola storia offensiva, documentario, libro e ogni ignobile accusa.

Tuttavia l'Estate deve basare le sue mosse legali in base a ciò che si può portare davanti ad un giudice. La legge offre alcune protezioni legali per i diritti legati a Michael e al suo sfruttamento commerciale o pubblicitario, ma sfortunatamente queste protezioni non si estendono a documentari e/o altri tipi di film che lo riguardino. L'Estate non può intervenire ne citare in giudizio questi calunniatori di Michael perché la legge non prevede processi civili che diffamino una persona deceduta, non importa quanto gravi possano essere le bugie sbandierate sul suo conto.

Nella maggior parte dei casi, noi abbiamo la possibilità di intervenire e stoppare l'utilizzo di materiale coperto da copyright gestito dall'Estate. Se questo sarà il caso di questa produzione, allora procederemo come abbiamo già fatto per il programma messo in onda dalla ABC-TV nel procedimento messo in atto contro Disney. In quel caso potremo citarli in giudizio.

Se aprissimo un procedimento non permesso dalle leggi attuali non avremmo alcuna possibilità di vittoria ed offriremmo a questi bugiardi solo l'opportunità di diffondere ulteriormente le loro nefandezze già in passato risultate irrilevanti davanti ad un giudice.

Continueremo a fare tutto ciò che è in nostro potere come esecutori dell'Estate. E anche i fan dovrebbero. Fatevi sentire presso l'organizzazione del Sundance Film Festival, il regista Dan Reed, HBO e il Channel 4 in UK che stanno collaborando a questo scempio. Condividete i vostri pensieri e sentimenti a riguardo. E' una disgrazia che questi soggetti diano una piattaforma a questi spergiuri in una produzione che è difficile si possa definire documentario.



Ecco tutti i contatti utili a cui inviare le nostre email:

SUNDANCE: programming@sundance.org
institute@sundance.org
HBO: general@hbo.com
UK CHANNEL 4: Tweet to IAN KATZ (director of programming): @iankatz1000
UK CHANNEL 4: Team coordinator ETHEL MERCEDES:
emercedes@channel4.co.uk
DAN REED: jojo@amospictures.co.uk


Ed ecco la dichiarazione originale, in inglese:

To the fan community:
First and foremost, Michael Jackson is our friend. We each have a long history with Michael and are passionate about making sure that the world sees the compassionate, spiritual and extraordinarily talented man that we know. It is our love for Michael that fuels our efforts to both entertain and educate the world about him as an artist and a human being.

It is also why we, as Michael’s friends and fans, are disgusted by the false accusations that continue to be repeated in an attempt to denigrate the reputation of our friend and to cash in on some small interaction with his life.

As we pointed out in our statement to the media last night and which has now been confirmed by others, this newest so-called ‘documentary’ features Wade Robson and James Safechuck – two disgruntled individuals who are admitted liars and who have testified under oath that Michael Jackson never did anything inappropriate to them. They are participating in this project only after their veiled attempts to extort monies from the Estate failed and, thanks to the efforts of the Estate’s legal team, their lawsuits against the Estate were dismissed. This is one more opportunistic attack on Michael’s vast legacy and stellar character by people looking to gain attention and benefit financially. It is pathetic.

Just like you, we want to shut down every single offensive story, documentary, book, and scurrilous accusation. However the Estate has to base its legal actions on what kind of claim it can make in a court of law. The law offers certain protections for Michael’s right of publicity but unfortunately, those protections do not extend to documentaries or other films about him. The Estate cannot sue for these libels and slanders of Michael because the law does not provide for civil lawsuits defaming a deceased person, no matter how malicious the lies about him are.

In most cases, we do have the ability to stop the infringement of copyrights in the materials owned by the Estate . If we find that is the case with this production, then as we did with the program that recently aired on ABC-TV where we filed a suit against Disney, the Estate will pursue those claims. If we file a lawsuit that is not permitted by law and thus we have no chance of winning, all we would be doing is giving these liars a public forum to repeat the false claims that have already been dismissed in court.

We will continue to do everything in our power as executors of the Estate. And fans should too. Voice your outrage to the people that run the Sundance Film Festival, the director/producer, Dan Reed, and/or HBO and UK Channel 4 who helped create this exploitive film . Share your thoughts and feelings. It is a disgrace that they are giving a platform to these to perjurers in a production that calls itself a documentary.



Ci permettiamo, a questo punto, di suggerirvi un modello di email da inviare a questi impostori:


To the attention of [INSERIRE IL NOME DELL'ENTE O DELLA PERSONA],

On behalf of all the fans of Michael Jackson in the world, I would like to express my disappointment and my upheaval towards the choice of production and distribution of the documentary "Leaving Neverland" by Dan Reed. Besides this being an insult to the American justice system, which has repeatedly declared Michael Jackson totally innocent of these absurd accusations, it is also an insult to the intelligence of the audience, as well as an insult to the memory of a person who, unfortunately, can no longer defend his own reputation. An entire documentary based on the statements that exist only in the imagination of the two accusers has NO CREDIBILITY at all. If the main goal is to shed light on the truth of the facts, you are all far from the target and you should be ashamed of this huge fall from grace. Remember that "Lies run sprints, but the truth runs marathons". The truth has already won this marathon in court and it will happen again this time. All the fans are deeply disappointed that such an embarrassing documentary - as it should be considered even for the ones who produced it - is not only going to be published, but even spread to a première of a respectable festival - UNTIL NOW - like Sundance. We will not let this happen. We will not remain silent.

[FIRMA]

Potete inviare questa email (compilando i campi lasciati tra parentesi quadre [...] con i dati opportuni) agli indirizzi di posta elettronica menzionati sopra. Nel frattempo, continuiamo ad invadere i social con questi hashtag:

#boycottsundance2019
#leavemjalone
#notguiltyonallcounts



Lo Staff di Michael Jackson FanSquare.
A cura di Vittoria Moccia.

[Modificato da Morphine95 11/01/2019 16:04]




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