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Grillo e il movimento a cinque stelle sono una minaccia per i partiti

Ultimo Aggiornamento: 21/12/2017 21:44
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10/05/2012 22:29
 
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I partiti ormai cominciano ad avere paura della minaccia reale dell'avanzamento del partito lanciato da Grillo,che in questa tornata ha ottenuto il 7 % ma secondo i sondaggi sarebbe il terzo partito del Paese e viene dato al 15% come proiezione per le politiche,significherebbe 100 rappresentanti in Parlamento,un terremoto!!Frattanto Casini,dopo la disfatta del Terzo polo,si congeda da Rutelli e Fini ;Berlusconi,con il suo partito del Sarchiapone,e' anche lui disorientato dopo la sconfitta elettorale delle amministrative,idem La lega....



da Quotidiano.net

Roma, 9 maggio 2012 - Le analisi politiche della tornata elettorale di maggio, nelle linee generali, concordano sulla loro essenza: è stato un serio campanello d’allarme per i partiti. Lo dice l’affluenza (meno 7%) che segnala disaffezione per la politica. Lo dice il successo (difficilmente negabile) della lista elettorale più antisistema del momento: quella di Beppe Grillo. Che il giorno dopo si prende lo sfizio di sfottere il presidente Napolitano ("L’anno prossimo si riposerà"), reo di non avere esaltato il successo del movimento: "Di boom ricordo quello degli anni ’60".
Soprattutto, agli occhi di Grillo, un leader politico che ha sempre tutelato il ruolo, anche costituzionale, dei partiti, recentemente difesi dagli attacchi sull’eclisse della politica di fronte alla novità del governo "tecnico" di Mario Monti. Oggi, a risultati ormai archiviati e pur di fronte a un test amministrativo circoscritto (solo 9 milioni alle urne), per Napolitano (e non solo per lui, pensiamo) ci sono molti motivi di "riflessione" sulla politica e sulla governabilità. Un invito, innanzitutto, a fare attenzione ai distinguo proprio rispetto al governo Monti. Per il Pdl la sconfitta è nell’appoggio al governo. Ma ha perso, e pesantemente, anche la Lega, che pure sta all’opposizione.
Il governo è appoggiato dal Pd, che pure non ha perso, ma ora alza la voce: Monti deve ascoltarci di più. La solita Babele. Emblematico e paradossale l’ennesimo inciucio partitico. Sembra di vederla la scena: mentre dalle urne si gonfiava questo tsunami, due parlamentari di maggioranza, il pd Bressa e il pdl Calderisi, chiusi in un ufficio di Montecitorio, toccano e ritoccano il nuovo finanziamento pubblico dei partiti. Tagliare tutto, come strillano nelle piazze i grillini? No, la metà. Troppo, facciamo il 33. E non sono bruscolini, perchè col 33 si passa da 182 a 122 milioni di euro, con la metà a 91. Ogni anno. Un premio dell’1% in più, poi, al partito che eleggerà almeno un terzo di donne. Sa di mercificazione.
Con questi partiti, tuttavia, dovremo fare i conti. E li dovrà fare Mario Monti fino al 2013, perché queste elezioni hanno finito per rafforzarlo. Chi s’azzarda, con questo clima, ad andare al voto in autunno? Ma potrà lavorare, soprattutto potrà procedere col risanamento in attesa di svolte europee sulla crescita? Sembra in difesa, il premier. Anche ieri, quando ha detto che le "tragedie umane" scatenate dalla crisi "dovrebbero far riflettere chi ha portato l’economia italiana a questo stato, non chi cerca di farla uscire". Allude ai suicidi di questi giorni. E Monti, ancora una volta, corre ai ripari. Dov’è finito lo stile british, così rassicurante, di Mr Monti?"

11/05/2012 09:03
 
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Io dubito che abbiano realmente paura...

Anche nel peggiore dei casi dalla poltroncina su cui hanno comodamente adagiato le loro chiappette informi non li manda via nessuno... [SM=g27834]
11/05/2012 14:48
 
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Re:
darKside87, 11/05/2012 09.03:

Io dubito che abbiano realmente paura...

Anche nel peggiore dei casi dalla poltroncina su cui hanno comodamente adagiato le loro chiappette informi non li manda via nessuno...





Fino a che durera'il governo tecnico magari le chiappette rimarranno sulle seggiole del Parlamento ma allo scadere faranno i vermi,come si suol dire!!Ormai la gente li ha completamente schifati,li ritiene a giusta ragione degli inetti che ci hanno portati al disastro economico e sociale,buoni solo a mantenere il proprio potere ed i propri benefici!Ma non possono fare piu' il gioco delle tre carte,le persone sono esasperate dalle rinunce,dalla mancanza di lavoro,dalle difficolta' economiche ed i partiti non potranno piu' approfittare degli opportunisti per chiedere un voto di scambio perche' non possono promettere favori!Il momento della verita' e' arrivato,per quanto Grillo sia bistrattato dai partiti e dagli uomini politici che lo sbeffeggiano perche' lo ritengono un demagogo ed un chiacchierone,non hanno da contrapporre argomenti perche' ignoranti e presuntuosi!il movimento a 5 stelle e' formato da persone competenti nel campo ambientale,dei trasporti,nella lettura della societa',non e' lontano [ dalla vita della gente ed ha argomenti concreti per trovare delle soluzioni ,dimostrando che non abbiamo bisogno di pagare profumatamente chi fa del parlare un inutile esercizio a cui non fanno seguito azioni concrete! [SM=g27813]

12/05/2012 04:31
 
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Vi copio e incollo quello che dice il TIME dell'italia di oggi e di Grillo, in particolare. Sono i soliti comunisti, mannaja li muerti. La trovate anche sul blog di Grillo, sul quale impazzo peggio che su questo forum. La frase per cui "nel mondo cambiano i politici e i partiti rimangono gli stessi, mentre in italia è il contrario" dovrebbe essere l'epitaffio sopra la nuova bara voluta da Berlusconi, Casini, Alfano, Fini.

"La dice lunga per la politica italiana che la figura politica più potente dopo l'ex Primo Ministro Silvio Berlusconi, travolto dagli scandali, sia un comico brizzolato ed esplosivo di nome Beppe Grillo, noto per aver organizzato i V-Day, giornate di protesta nazionale contro la corruzione del governo. Un desiderio di cambiamento attraversa l'elettorato europeo, gli Italiani vogliono avere una possibilità di scelta e, con l'eccezione di Beppe Grillo, l'Italia non ha un solo leader nazionale che non fosse già in politica nel 1994, l'anno in cui Berlusconi prese il potere.
Le elezioni municipali di maggio sono l'ultimo concreto test politico prima delle consultazioni nazionali del prossimo anno. Se i sondaggi sono corretti, i politici italiani prenderanno la stessa lezione dei tiranni della Primavera Araba: la repressione del cambiamento si traduce in un sollevamento popolare. La fiducia nella classe politica è a una sola cifra. Gli scandali e la corruzione si contendono lo spazio nei giornali con una frequenza che sconvolge anche il pur assuefatto elettorato italiano. È opinione condivisa che il governo di tecnici non eletti di Mario Monti - la sua stessa esistenza è la prova dell'incapacità della democrazia italiana di produrre un'alternativa migliore - sia stato incaricato di ripulire il disastro che i politici sono stati incapaci di risolvere.
La politica italiana è diventata burocrazia. I protagonisti storici cercano di respingere gli sfidanti non con piattaforme di idee, l'oratoria o la politica, ma con la macchina radicata dei loro partiti. Se aprite un paio di giornali degli ultimi 18 anni, troverete gli stessi nomi. Prendete Pier Ferdinando Casini. Ha iniziato la sua carriera politica nella Democrazia Cristiana, ha poi rotto e da allora ha guidato altri due raggruppamenti nati da scissioni e fusioni. "Nel resto del mondo, i partiti rimangono gli stessi, ma cambiano i leader", dice Matteo Renzi, il sindaco di Firenze e uomo politico che ha lottato per sfondare nel panorama nazionale. "Per noi, è il contrario." Secondo la legge elettorale - introdotta nel 2005 - gli elettori non votano i singoli candidati, ma liste di partito stilate dai leader politici che, come prevedibile, selezionano in base alla lealtà. Berlusconi è stato cacciato in novembre e il suo alleato di lunga data Umberto Bossi, capo della xenofobica Lega Nord, si è dimesso in aprile tra le accuse di spesa di fondi del partito per conto della sua famiglia. Ma entrambi sono stati rimpiazzati da sottotenenti scelti con cura. Nel frattempo, i loro avversari a sinistra continuano a scandagliare le profondità delle loro gerarchie di partito per una serie di burocrati poco stimolanti.
Con i leader del Paese concentrati sul loro gioco di poltrone, i problemi della terza economia più grande d'Europa sono rimasti in larga parte trascurati. L'attuale generazione di politici ha governato come se fosse determinata a prosciugare il Paese prima di morire. Dal 1994 in Italia i partiti hanno ricevuto 3,3 miliardi di dollari di finanziamento pubblico delle campagne elettorali, ma solo 800 milioni sono stati contabilizzati come spesa elettorale; il resto è scomparso nelle casse dei partiti. Nel frattempo l'economia è in stallo. Nel mese di aprile, l'Istituto Nazionale di Statistica ha rilevato che l'11,6% della forza lavoro aveva rinunciato a cercare lavoro - da sommarsi al tasso ufficiale di disoccupazione del 9,8%.
Finora, la reazione del Parlamento è stata un altro "gioco delle sedie musicali". Il 19 aprile, Casini ha presentato il Partito della Nazione, che spera comprenda membri del governo tecnico del Primo Ministro Monti. Per non essere da meno, il successore di Berlusconi, Angelino Alfano, ha dichiarato che lui e l'ex Primo Ministro faranno presto un annuncio "che cambierà il corso della politica italiana nei prossimi anni." Anche i politici di sinistra parlano di rimpasto.
Per coloro che vogliono che i loro partiti sopravvivano, il messaggio non dovrebbe essere "abbottonarsi", ma "aprirsi". In caso contrario, non dovrebbero sorprendersi se gli elettori prenderanno in prestito una citazione di Beppe Grillo per dire loro cosa fare di se stessi."


16/05/2012 13:16
 
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Dal Blog Sostenibile:




"Ma cos'è l'anti-politica? E perché il Movimento Cinque Stelle la rappresenterebbe?

Se la politica è "l'arte di governare la città per il bene di tutti" (Aristotele), o, secondo una definizione più moderna, l'"insieme dei processi decisionali necessari alle scelte collettive di una società", e se "anti" non è altro che un prefisso che esprime contrasto e opposizione, l'anti-politica è conseguentemente l'arte di opporsi ai processi decisionali collettivi di una società.

In questo senso, è tendenzialmente anti-politica ogni dittatura, così come lo sono le forme più estreme dell'individualismo, dal rifiuto di partecipare alle scelte politiche alla sistematica indifferenza per le leggi e per l'autorità.

Tornando all'uso dell'espressione anti-politica nei confronti del Movimento Cinque Stelle, è immediatamente evidente che, almeno in base alle definizioni sopra abbozzate, esso non ha alcun senso.

Secondo Wikipedia, l'anti-politica sarebbe null'altro che l'opposizione alla politica da parte di chi la ritiene pratica di potere finalizzata al soddisfacimento di interessi personali, e non al bene comune. In uno scenario dominato dal sistema dei partiti, questa definizione finisce col coincidere con quella di anti-partitocrazia.

L'espressione anti-politica, quando utilizzata in riferimento al Movimento Cinque Stelle, ha sempre una connotazione negativa e dispregiativa: la politica è il bene, e l'anti-politica è il male.
Nessuno dei politici e dei tanti commentatori che abusano dell'espressione anti-politica si è mai degnato di spiegare a cosa esattamente si riferisca e perché il Movimento Cinque Stelle ne sarebbe il simbolo.

Anti-politica è diventata la pallottola di sabbia con cui, i partiti tradizionali ed i loro miliziani di penna, hanno tentato e stanno tentando di demonizzare un Movimento che, pur con tutti gli interrogativi che lo circondano, auspica la rottura di un regime partitocratico e clientelare che sta da tempo affossando il Paese."

21/05/2012 23:31
 
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Parma ha scelto il suo sindaco a cinque stelle...

da articolotre.com:





21 maggio 2012- Alla fine queste amministrative sono finite con un indiscutibile successo del centrosinistra, numeri alla mano (governa più comuni di quanto non facesse prima)anche se non sono mancate le sorprese, come a Parma, dove il candidato Pizzarotti del Movimento 5 Stelle è riuscito a imporsi sul candidato del Pd Bernazzoli. Una vittoria straordinaria quella del movimento di Grillo, che ora si appresta a fare il salto di qualità in vista delle politiche. E' stata la vittoria anche della sinistra, anche di quella a sinistra del Pd, come a Palermo e Genova dove si sono affermati due candidati che sono riusciti a vincere le primarie proprio contro il candidato espresso dai democratici. Pier Luigi Bersani però non ci sta a vedere il suo partito incalzato da sinistra e messo in discussione dal Movimento 5 Stelle, e in una conferenza stampa a commento dei ballottaggi si è mostrato come il vero "vincitore" di queste elezioni. E non ha tutti i torti Bersani dato che il centrosinistra, a conti fatti, dopo queste amministrative è passato da 56 Comuni a 95, che poi diventano 99 se si contano i partiti, Idv compreso, alla sinistra del Pd. Ma è anche vero che il Pd ha anche ben poco da essere ottimista dato che a Palermo e Genova non è il suo candidato quello che è riuscito a vincere, e a Parma il suo candidato, Bernazzoli, è stato clamorosamente sconfitto. Bersani comunque non ha voluto riconoscere il successo del suo "rivale", Beppe Grillo, e alla domanda dei giornalisti di Rai News se Parma non possa essere un'anticipazione di quello che potrebbe capitare alle politiche, il segretario del Pd ha risposto: "I partiti? Io non accetto più questa parola, noi siamo il Pd", poi ha lanciato una frecciata al comico genovese: "Non cederò mai a proposizoni qualunquistiche, i partiti ci vogliono, ne arriva un altro si chiama 5 Stelle, sarà un partito se vorrà dare un aiuto al Paese. Basta scorciatoie e avventure, negli ultimi 15 anni si sono avvelenati i pozzi dei rapporti tra cittadini e politica. Noi proporremo una politica riformista, europea, e non cederemo mai ai qualunquisti dilaganti incoraggiati dagli sconfitti".
PALERMO E GENOVA VIRANO A SINISTRA- La festa, quella vera, a Genova e Palermo non si farà. Così hanno deciso i due neosindaci Doria e Orlando, per rispetto dei terremotati e del dramma di Brindisi. Anche questo è un modo per proporsi alla cittadinanza come coloro che cercheranno di imprimere un nuovo corso. Straordinario il successo di Leoluca Orlando a Palermo che si è affermato con il 72,4%, una vittoria indiscutibile che ha reso entusiasta il nuovo sindaco del capoluogo siciliano. Proprio Orlando infatti alla stampa ha dichiarato a commento della vittoria: "La mia vittoria di oggi a Palermo fa nascere la Terza Repubblica". Proprio così, Orlando sembra essere perfettamente consapevole di avere, con la sua vittoria, lanciato un segnale ben chiaro al Pd. Appoggiato solo da Italia dei Valori, Federazione della Sinistra e Verdi, il nuovo sindaco di Palermo ha lanciato un ammonimento ben chiaro ai democratici: "La mia candidaturta è una risposta all'antipolitica. Sono un parlamentare della cosiddetta casta che ha fatto una scelta che sembrerebbe essere in contrasto con la logica delle caste, ovvero fare il sindaco di Palermo. Il consenso è la risposta a Monti e al suo tecnicismo senz'animo, ci vuole un tecnicismo con anima che si chiama politica.Ringrazio Italia dei Valori, Federazione della SInistra e Verdi per l'appoggio ricevuto. Non ringrazierò nè Vendola nè D'Alema nè Bersani, non solo loro che potranno decidere le sorti di Palermo". Sostanzialmente quindi, laddove la sinistra è stata in grado di proporre schieramenti e candidati alternativi al Pd, si è assisitito a un gran bel vento di novità, e l'onda d'urto grillina è stata notevolmente raffreddata.
LA CAPORETTO DELLA LEGA NORD- La tornata elettorale si è conclusa con un vero disastro per il centrodestra, uscito battuto anche da Taranto, Asti, Como e L'Aquila; ma per la Lega Nord, se possibile, è andata persino peggio. Il Carroccio è uscito con le ossa rotte perdendo tutti i ballottaggi in tutti e sette i comuni del Nord in cui concorreva con un suo candidato, un messaggio preciso ai vertici della Lega, che hanno subito parlato di voler inaugurare un periodo nuovo. La Lega Nord è infatti stata sconfitta a Cantù, Palazzolo, Meda, Tradate, Senago, Thiene e San Giovanni Lupatoto, tutti comuni dove il Carroccio aveva presentato un proprio candidato. La Lega Nord governava assieme al Pdl in sei comuni su sette.
ASTENSIONE A VALANGA, GRILLO AVANTI- Alla fine uno dei dati che emergono con maggior nettezza dopo questi ballottaggi è proprio quello dell'astensione, hanno votato solo il 51% degli aventi diritto, e questo può voler dire che molti degli elettori che hanno visto il loro candidato sconfitto al primo turno, hanno poi scelto di rimanere a casa ai ballottaggi. Un dato preoccupante che potrebbe persino aggravarsi in vista delle politiche. Non casualmente in molti mettono in relazione proprio la grande astensione con il successo ottenuto dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. In molti iniziano a pensare che a Parma Pizzarotti possa aver vinto contro il candidato del Pd grazie a un travaso cospicuo dei voti del centrodestra, ma il dato della vittoria dei grillini non può essere sottovalutato. Ignazio La Russa ad esempio non ha avuto dubbi: "Il centrodestra a Parma ha votato Grillo". Ma è tutta Parma che ha deciso di votare in massa per il partito di Beppe Grillo, una bocciatura in piena regola del Pd, una "Stalingrado del Movimento 5 Stelle", come ha detto lo stesso Grillo, che ora si attende di marciare verso la "Berlino" rappresentata dalle politiche.
22/05/2012 07:44
 
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Visto che Mark ha postato l'articolo del Time ci aggiungo anche quello del New York Times:

"Caustic Comedian Alters Italy’s Political Map"
GARBAGNATE MILANESE —
Una folla rapita, raccolta in una città dell'hinterland milanese una sera di questa settimana per ascoltare il comico italiano Beppe Grillo nel suo caratteristico e caustico discorso sulla politica italiana. E Grillo non li ha delusi.
"Togliete i soldi dalla politica, togliete le carriere. Se qualcuno vuole arricchirsi o rubare, bene, deve scegliersi un altro lavoro". "Senza soldi la politica diventa passione".
Grillo ha indicato la fila di facce fresche di italiani - candidati con il suo MoVimento 5 Stelle che competono per il ballottaggio questo fine settimana - su un palco improvvisato dietro di lui. "Questi ragazzi forse mancano di esperienza, non hanno ancora imparato come truccare un bilancio, o a dare contratti ai loro amici..." .
Sono il prodotto di una "iperdemocrazia" che è stata promossa attraverso il suo blog e la pletora di siti internet che hanno aggregato italiani con le stesse idee e creato proseliti attraverso una nuova forma di attivismo politico. Ed è attraverso una abile miscela di humor corrosivo, giusta rabbia e una organizzazione distribuita che il movimento di Grillo sta dimostrando di non essere uno scherzo. Sebbene sia stato fondato solo nell'ottobre del 2009, il MoVimento 5 Stelle, è diventato velocemente una forza politica. Nel primo turno delle elezioni locali di maggio, ha presentato candidati in 101 delle 941 città e ottenuto circa 200.000 voti - una percentuale nazionale del 9% - diventando secondo o terzo in molti Comuni. Il M5S ha vinto in un piccolo, ma strategico Comune, roccaforte della Lega Nord, il partito populista il cui leeader, Umberto Bossi, è sotto inchiesta per frode.
"Noi siamo all'inizio di qualcosa che cambierà ogni cosa. Il Web spazzerà via ogni cosa, verso un mondo che molti non sanno neppure che esiste". Beppe Grillo ha più di 550.000 persone che lo seguono su Twitter e circa 850.000 su Facebook. "Tutto questo è difficile da capire. Forse ci riusciremo tra 5 o 10 anni".
Grazie al blog di Grillo, nato nel 2005, e alle sue varie incarnazioni, il M5S è diventato rapidamente un punto di aggregazione per l'insofferenza degli italiani nei confronti dei partiti politici, che sembrano sempre più lontani dai bisogni dei cittadini e sono abitualmente chiamati "La Casta". I sondaggi danno al 5% la fiducia nei politici. (I politici non fanno nulla per aiutare la situazione, soltanto 20 su 630 deputati erano presenti alla Camera questa settimana per discutere il taglio dei finanziamenti elettorali).
Angelo Pellegrino, un idraulico presente al comizio di Grillo. ha detto "I politici sono ladri, pagliacci, buffoni, vivono come dei re. Anche noi siamo da biasimare perché li abbiamo votati".
I commentatori politici hanno valutato il M5S alla stregua di una protesta nazionale, non come altri movimenti presenti in Europa come il partito dei Pirati tedesco e Alba Dorata di estrema destra in Grecia. Ma il M5S rifiuta questa caratterizzazione e entusiasticamente diffonde il suo programma - una piattaforma ambientalista e anticonsumista articolata in molte variazioni locali. A livello locale viene deciso quali aspetti enfatizzare ed eletto un "portavoce" per rappresentare le idee nelle competizioni elettorali.
"La novità è l'uso del Web come aggregazione, l'idea di una nuova democrazia con una relazione diretta tra l'eletto e gli elettori" dice Federico Fornaro, uno storico che ha scritto sul M5S, "un modello di partito in franchising".
Finora il suo successo è in larga parte dovuto al focus sulle elezioni locali. Nelle cinque città dove il M5S va al ballottaggio, quella più importante è Parma, una ricca città afflitta da decadi di scandali. Grillo descrive il voto di Parma come la "nostra Stalingrado", con riferimento alla battaglia della Seconda Guerra Mondiale del 1942-43 tra l'Unione Sovietica e la Germania che fu il punto di svolta della guerra.
Federico Pizzarotti, che rappresenta il M5S a Parma, ha detto "E' importante essere disponibili ad ascoltare le richieste dei cittadini".
Grillo e i suoi sostenitori stanno guardando anche alle elezioni politiche del prossimo anno, che pongono nuove sfide all'abilità di un movimento senza leader di organizzarsi e di mobilitarsi. "Quando c'è una gerarchia, tutto cade a pezzi," avverte Gianluca Perilli, un membro del M5S a Roma. "I partiti sono il cancro della politica".
Trovare un messaggio comune per l'elettorato sarà un test per il collante di questo iperdemocratico movimento che rifiuta di definire sé stesso attraverso etichette ed elabora la sua posizione politica attraverso i siti online "dove ognuno conta uno".
"Per ora, hanno vinto solo nelle piccole città," ha detto Paolo Natale, professore di scienze politiche all'Università di Milano. "Sarà interessante vedere se la visione utopica che propongono potrà essere sviluppata per le elezioni nazionali". Il Web come punto di contatto "è sia la loro forza che la loro debolezza. Possono essere un po' ingenui". Fornaro descrive lo spostamento del M5S alle elezioni politiche come "un triplo salto mortale senza rete". E ha aggiunto "Una cosa è sollevare un putiferio, altro è governare".
Grillo non è preoccupato, non ha difficoltà ad ammettere che il M5S è in fase di sviluppo e insiste che lui non è primo tra gli uguali, e anche meno di un "guru", come i suoi critici lo hanno etichettato. Ma non si può negare che i suoi pronunciamenti - è aperto, ad esempio, all'uscita dall'euro - inviino delle "shockwave" all'interno del movimento. Ha sostenuto l'idea di far giudicare i politici italiani da una giuria popolare. "Non c'è perdono in un movimento popolare".
Anche Internet non perdona, e ha un proprio sistema di pesi e contrappesi, ha detto Gianroberto Casaleggio, il consulente web reponsabile dello sviluppo della presenza on line di Beppe Grillo. "Se sei credibile e popolare come Grillo, il tuo messaggio ha una larga diffusione sul Web". "E' un movimento calvinista. Se perdi la tua credibilità, allora il tuo messaggio non ha futuro".
Qui, in Garbagnate Milanese, Grillo conclude "Chi sa dove finiremo? Io non lo so. Questa è democrazia diretta. Noi non siamo un movimento politico; questa è una rivoluzione culturale che sta per cambiare la società".

www.beppegrillo.it/2012/05/il_movimento_5_13/index.html

E questo è il link all'articolo originale:

www.nytimes.com/2012/05/19/world/europe/caustic-comedian-alters-italys-political-map.h...
[Modificato da 4everMJJ 22/05/2012 07:45]
22/05/2012 19:17
 
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(I politici non fanno nulla per aiutare la situazione, soltanto 20 su 630 deputati erano presenti alla Camera questa settimana per discutere il taglio dei finanziamenti elettorali).






L'antipolitica e' la loro ,non quella di Grillo!Non voglio entusiasmarmi,il mio atteggiamento e' di chi sta a guardare cosa succede,cosa sapranno fare sul campo,Parma per me e' un esperimento da tenere sotto osservazione.Non sono d'accordo col giudizio che sia utopia la loro,all'interno del movimento ci sono professionisti di ogni campo e,sinceramente,dopo l'inettitudine completa di tanti politici ,che parlano per emettere aria ma poi non seguono azioni concrete,meglio loro.Certo c'e' tanto da lavorarci su,e' necessario ,secondo me,distaccarsi dal carisma di Grillo e creare una propria autonomia ,altrimenti c'e' il rischio di diventare come il PDL con Berlusconi che,anche in questa tornata elettorale ,ha dimostrato di essere in forte recessione!

[SM=g27833]
29/05/2012 22:39
 
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I sondaggi di Ballaro' danno il Movimento a cinque stelle al secondo posto come partito che gli italiani voterebbero,e' al 19% dopo il PD... [SM=g27833]
03/06/2012 01:28
 
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E' di oggi una notizia che dimostra una volta di più che PD e PDL sono la stessa cosa, bisogna fare attenzione solo ad una lettera finale (ma anche no, fa lo stesso; per risparmiare tempo, consiglio di dire la "l" finale glissando, che non si capisca quale dei due partiti sia, tanto è lo stesso).
La si trae dalla sede del movimento 5 stelle, ovvero il web. I giornali hanno altre cose da riportare, stanno per iniziare gli europei.


"Primo consiglio comunale a Carrara, 1 Giugno 2012, primo biscotto servito ai carraresi dalla premiata ditta centrosinistra-PdL.
La maggioranza infatti ha deciso di intervenire su un ruolo che spetta all'opposizione, votando per il candidato di Berlusconi.
Questo nonostante i carraresi abbiano nettamente indicato alle elezioni il MoVimento 5 Stelle come principale forza di opposizione. Se qualcuno aveva ancora qualche dubbio...
La giunta di "centrosinistra" decide di appoggiare un consigliere del PDL che ha preso un pugno di voti anzichè un candidato del Movimento 5 Stelle che ha preso più del doppio.
La volontà popolare, dove la mettiamo? Questi signori sappiano che qualsiasi cosa uscirà da quelle stanze sarà perfettamente riportata parola per parola alla cittadinanza, che alla fine tirerà le somme. Grazie mille ai tre rappresentanti del Movimento 5 Stelle... SIAMO GIGANTI IN MEZZO A NANI."

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