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Un po' di signorilità e di compostezza la trovi anche in banca. Là di saggi e intellettuali non ne vedo, vedo i soliti impiegati di lusso, sono cambiate solo le facce che non esprimono né genio né personalità particolarmente carismatiche. Saggezza sarebbe tornare all'autonomia monetaria, saggezza sarebbe considerare la casa un diritto dell'uomo invece cosa si fa in Italia? La si tassa! E si vorrebbe aumentare l'IVA al 23%. Ritorno all'ICI e aumento dell'IVA. A me sembrano decisioni che un qualsiasi idiota del paese avrebbe potuto prendere per far entrare subito denaro nelle casse dello Stato, non ci vedo chissà che acume, e sono decisioni dittatoriali in cui l'élite ci impone un gioco, quello dell'UE, senza chiederci se ci vogliamo giocare (il referendum, questo sconosciuto) o meglio se vogliamo sovvenzionare le loro riunioni, i loro soggiorni con famiglie al seguito negli albergoni, l'illusione di essere persone importanti a questo mondo sul quale in bene non hanno alcuna influenza. I loro nomi di certo non passeranno alla Storia. Io non sono per la Filosofia, sono per la realtà delle cose. La democrazia occidentale è vuota di senso, assumerebbe un suo perchè (anche se negativo al massimo) se si smettesse di parlare di destra e sinistra, di ideali politici che non esistono. Un ideale politico non può sopportare l'esistenza di altri ideali che gli si contrappongono e impediscono la realizzazione del proprio senso di giustizia e di ordine sociale. Ultimamente mi è capitato di essere trascinata a una riunione in un circolo di "sinistra". All'entrata l'immagine di Che Guevara... Che cosa c'entra con la "sinistra" italiana del 2011 lo devo ancora capire, dove siano gli eroi pronti a morire come il Che pure (ma quando mai!). C'era questo tizio, il predicatore che si autocompiaceva del proprio ruolo di leader del covo, che si scagliava contro il governo Monti dicendo che la sinistra avrebbe dovuto contrapporgli l'alternativa democratica, pretendendo di andare alle elezioni il prima possibile. Socialismo, Comunismo... Ci rendiamo conto di cosa stiamo parlando? Di giustizia sociale. Non si tratta di una lotta per il potere ma di ideali, appunto, che coinvolgono tutti, che rifiutano l'immagine del barbone che muore di freddo contrapposta a quella del signorotto che se ne sta in un letto caldo. Ecco, per realizzare l'ideale secondo voi è possibile la via democratica? Per me no. La democrazia (vera, diretta, senza rappresentanti) andrebbe lasciata al popolo per autorganizzarsi, per esprimere individualmente le proprie esigenze cercandone la soddisfazione nei Comitati del Popolo e nel Consiglio del Popolo ma al potere ci dovrebbe essere una guida che i valori morali a chi non ce li ha, anche se tutti li ostentano, li imponesse! L'educazione a tali valori verrebbe solo dopo, a cose fatte. Chi proprietario di diverse case le consegnerebbe spontaneamente tutte tranne una allo Stato??? Gli stessi sinistroidi andrebbero in crisi di fronte a una richiesta del genere se pure venissero messe in atto delle politiche sociali volte ad abbattere il costo della vita. Qua si parla, si parla, ma poi? Io sono sempre stata e sempre sarò per la Jamahiriya di Muammar Gheddafi che ho appena esposto. L'egoismo che si cela, e manco tanto, in Occidente in particolare ma anche altrove mi fa letteralmente schifo. Un sistema in cui coloro che comandano - ovvero dei potenziali avvocati, commercialisti, ginecologi, insegnanti, che hanno semplicemente avuto culo - vedono circa 20.000 € al mese per essere in tanti a prendere una decisione alla volta, il che già denota che non si può parlare di geni, mentre il popolino cerca di cavarsela e c'è pure chi muore di fame, è un abominio, ma proprio un abominio agli occhi di Dio! Non è normale tutto questo. Siamo come dei drogati insensibili al dolore degli altri, di chi ha meno di noi. I media ci dominano. Dietro ai giornali, ai telegiornali, ai programmi televisivi c'è una sola regia: la dittatura delle coscienze. |