Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva

Lavelle Smith e Michael Prince intervistati da Piers Morgan della CNN

Ultimo Aggiornamento: 26/11/2011 07:29
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
06/11/2011 22:12
 
Quota
Post: 2.751
Registrato il: 20/03/2010
Città: MONTEVARCHI
Età: 56
Sesso: Femminile
HIStorical Member
Dangerous Fan
OFFLINE
parlano anche dei progetti futuri che aveva MJ


Il coreografo Lavelle Smith e il music editor Michael Durham Prince, collaboratori di lunga data di MJ fino al progetto This Is It, sono stati intervistati da Piers Morgan sulla CNN.
Nel video potete vedere un estratto dell'intervista, ma l'ho tradotta per intero dalla trascrizione della CNN perché è una bella intervista e si parla anche dei progetti che MJ aveva in cantiere. [SM=g27819]




piersmorgan.blogs.cnn.com/2011/11/01/what-michael-jackson-was-planning-to-do-next-childrens-album-cowboy-film/?hp...


MORGAN: Ora si uniscono a me due membri dello staff di Michael Jackson, due uomini che possono averlo conosciuto meglio anche della sua famosa famiglia. Lavelle Smith e Michael Durham Prince lavoravano con Michael mentre si preparava ad andare in tour ed erano con lui in quei fatidici, ultimi giorni. Signori, grazie mille per esservi uniti a me.

LAVELLE SMITH, JR, COREOGRAFO: E’ un piacere.

MICHAEL DURHAM PRINCE, Music Editor supervisore di "THIS IS IT": Piacere.

MORGAN: Avendo seguito Michael per molto tempo e fatto servizi su di lui e avendolo visto in concerto, so quanto voi ragazzi eravate integrati nel suo mondo. Devono essere stati momenti strani per voi.

SMITH: Molto strani.

MORGAN: Dopo la morte.

SMITH: Molto strani.

MORGAN: Voglio dire, come riassumeresti i tuoi sentimenti?

SMITH: Tristezza. Tristezza, ma mi sento davvero benedetto, perché la felicità che ha lasciato dentro di me era tutto il lavoro che abbiamo fatto insieme. Sai, questo non andrà via. Ma la tristezza che non potremo più creare con lui, questo è triste.

MORGAN: Hai ballato con lui dal 1987.

SMITH: Sì. "Smooth Criminal" è stato il primo video. Il primo tour è stato "Bad" e poi "Dangerous" e poi "History". E poi abbiamo iniziato a lavorare su "This Is It". Quando ha chiamato nel 2008 a Las Vegas, e questo sarebbe stato… era eccitato, sai?
Entrambi portavamo fuori i costumi, raccoglievamo oggetti di scena. Sai, pensando a cosa poteva essere questo show. Non aveva nome. Abbiamo passato un grande momento per sei mesi a Las Vegas lavorando come matti. Lui era eccitato. Io ero eccitato. Sai, ogni volta che lui si emoziona, io mi emoziono.

MORGAN: Michael, riesci a credere a quello che è successo? Voglio dire, voi ragazzi, avevate lavorato con Michael fino alla fine. E’ stato uno shock enorme? Voglio dire, c'erano tutti i segni che lui fosse… sapete, ho sentito opinioni contrarie. Ho sentito che era molto fragile, che questa roba non l’avete vista nel film, che sveniva. Era sempre sul punto di svenire. Questo è ciò che alcuni membri della famiglia credono. Che cosa avete visto?

PRINCE: Per tutto il 2008 ero a Las Vegas insieme a Lavelle. Lui si presentava nei giorni di ballo. Io mi presentavo nei giorni di musica. E avevo la sensazione che Michael si stesse preparando per il suo primo piano. Iniziava a stare meglio. Si capiva che era… la sua energia aumentava. E poi nel 2009, era estremamente eccitato. Capisci?
Ci ha fatto un discorso su quanto fosse importante questo per lui. Che avrebbe potuto passare il resto della sua vita facendo i suoi “greatest hits”, ma non era quello che voleva fare. Ha detto, voglio scrivere nuove canzoni. Voglio avere canzoni migliori di quelle che abbia mai avuto. Le aggiungeremo allo show. E io davvero non lo avevo mai visto così energico prima. Questo nel momento prima, proprio fino all’ultima notte quando io l’ho abbracciato e lui mi ha abbracciato, sai. E si sentiva forte. Ha detto domani discuteremo di tutte le parti vocali per il tour, sai. E quella fu l'ultima volta che ho parlato con lui.

MORGAN: Voglio dire, da un punto di vista della danza, da un punto di vista della voce, a che punto era lui in base all’esperienza che avevate avuto con lui? Era pronto?

PRINCE: Sì.

SMITH: Non c'era niente che lo avrebbe fermato.

MORGAN: Per fare 50 spettacoli?

PRINCE: Oh, sì.

SMITH: Si, 50, ma in un primo momento…

PRINCE: Ricorda la sua programmazione… non si interrompeva, ma il suo ritmo sarebbe stato di due, due spettacoli e mezzo a settimana. La sua famiglia sarebbe stata lì. Avrebbe avuto una casa a Londra, fuori Londra. E abbiamo fatto una bella chiacchierata. Lui ed io su questo.
Come questa fosse la parte più difficile, le prove è la parte difficile. Sai, quattro, cinque, sei notti a settimana. Fare video durante il giorno. Una volta arrivati ​​nel Regno Unito, una volta che fosse iniziato lo show, questa sarebbe stata quasi una vacanza. Davvero, sai. Non voglio dire questo perché mi pagavano, ma voglio dire, onestamente, sarebbe stato così. E lui lo sapeva.

MORGAN: Quindi in origine erano dieci spettacoli.

PRINCE: Sì.

MORGAN: Poi sono diventati 50. Ricordo quando è accaduto. Credo che, sai, Michael, stai parlando di una persona che non era più tanto giovane come un tempo. 50 spettacoli sono abbastanza impegnativi, anche se fai solo 2, 3 spettacoli a settimana.

PRINCE: Assolutamente.

SMITH: Mi ricordo di lui che diceva che c’erano dieci show. Sarà fantastico. E mi ricordo un giorno in cui i dieci spettacoli divennero 34. Ha detto, Lavelle, sai, ci sono 34 show, devo farli. Sembrava un po' tipo, sai, wow, sono tanti. E poi mi ricordo che continuavano ad aumentare.
Quello che mi ricordo è che era davvero onorato che così tante persone volevano vederlo.

MORGAN: Avevo i biglietti per il primo.

SMITH: Sì.

MORGAN: ero eccitato. Voglio dire, lui… l'ho visto a Parigi una volta. E' stato il miglior concerto che abbia mai visto.

SMITH: Ragazzi, era onorato che la gente volesse vederlo così tanto quanto i 34 o i 50 erano pazzeschi. Il sorriso sul suo volto mi dimostrava che si sentiva così onorato che la gente volesse vederlo.

MORGAN: Permettimi di farti una domanda diversa. Lo hai mai visto assumere farmaci di qualsiasi tipo?

PRINCE: Mai.

MORGAN: Sembra che stesse in un mondo molto chiuso. Ciò che abbiamo sentito da tutto questo processo e dalle interviste di persone coinvolte è che c'erano due Michael.
C'era il Michael che le persone pensavano di conoscere e c’era il ragazzo con il dolore cronico da quando ebbe il terribile incidente Pepsi e poi per contrastare questo fenomeno, l'insonnia terribile che aveva, mischiata con la pressione e tutto il resto, e così è entrato sempre di più nei farmaci per l'insonnia, finendo con il Demerol per il dolore e il Propofol per dormire.
Voglio dire, mettete tutto insieme e lui stava conducendo due vite. Voglio dire, c'era il Michael Jackson di notte che voi ragazzi presumo non vedevate.

prince: Non lo vedevamo. E onestamente, il più delle volte, quando eravamo con lui, non credo che di notte Michael Jackson fosse in giro perché aveva i bambini intorno. Siamo stati al ranch. Eravamo in un hotel quasi come una vacanza, lavorando su nuove canzoni. E non c'era pressione su di lui. Non aveva bisogno di alzarsi il giorno dopo se lui non voleva. Non doveva esibirsi il giorno successivo. Penso che la pressione entra in gioco quando c'è uno spettacolo. Capisci? Quando c'è un tour enorme.

SMITH: Esattamente.

MORGAN: Facciamo una piccola pausa. Voglio tornare e parlare con voi del giorno terribile in cui avete scoperto che Michael era morto. E come si vede lo sviluppo della sua eredità. Come vorreste che si sviluppasse.

(pausa pubblicitaria)

MORGAN: Rieccoci con due dei più stretti collaboratori di Michael Jackson. Lavelle Smith e Michael Prince.
Devo farvi una domanda difficile, perché so quanto gli eravate vicini. Dove eravate voi due?
Comincerò con te, Lavelle, quando hai saputo che Michael era morto?

SMITH: Ero a casa nella mia camera da letto a guardare la CNN e ho sentito che Michael Jackson era andato in ospedale per un attacco cardiaco. E ho pensato, ok. Ecco... ho continuato a guardare e diventava sempre peggio. E ho pensato davvero o è una trovata pubblicitaria davvero fatta male o qualcosa è disperatamente sbagliato.

MORGAN: E tu sapevi che Michael, sai, poteva fare trovate pubblicitarie.

SMITH: Certo. E' un uomo spettacolo.

MORGAN: Voglio dire, prima era stato sulla sedia a rotelle per creare l'impressione che fosse in qualche modo in uno stato terribile.

SMITH: Sì.

MORGAN: E poi il prossimo... perché ha sempre avuto questa cosa, creare aspettativa nell'opinione pubblica e poi stupire con l'alto. Questo era...

PRINCE: Assolutamente.

SMITH: P.T. Barnum. Questo è quello che fai come uomo di spettacolo. Sì, lo costruisci.

MORGAN: Una parte di te pensava....

SMITH: Sì.

MORGAN: ...questa è un'altra trovata di Michael?

SMITH: Sì. E io davvero speravo in questo. Ho continuato a sperare, e poi peggiorava. E poi quando finalmente hanno detto è morto, naturalmente, anche allora non ci credevo fino a quando restava così.

MORGAN: L'hai visto sulla CNN?

SMITH: Sì. Tutto è andato da un attacco di cuore a qualcosa è successo.

prince: Non respirava.

SMITH: Non respirava, e poi morto. E mi sono detto, ok, basta aspettare qualche minuto in più. E poi non è andato via. E ho pensato che questo è davvero pazzesco. Ho chiamato la sua assistente. E lei ha detto, è un manicomio qui. E ho pensato, ok, questo è vero. Ero intontito. Mi ricordo di essere rimasto intontito per giorni e giorni. Non riuscivo a piangere. Penso che fosse la rabbia. Tutte le emozioni, ma non riuscivo a piangere.
Non ho pianto fino a quando ho fatto gli spettacoli in tv con Jermaine a Londra, "Move Like Michael Jackson," e stavo facendo un po' di filmati, sai, come si fa per lo spettacolo leggendo qualcosa che diceva 'Michael Jackson era'... io continuavo a dire Michael Jackson è... e loro dicevano devi dire era. Ho detto, ho capito questa volta. Michael Jackson è - OK. Infine, quando ho detto era, era finita. Era finita.

MORGAN: E per te? Dove eri?

PRINCE: Ero allo Staples Center. Mi stavo preparando per le prove di quel giorno. Avevo un elenco di modifiche da fare dalla sera prima, istruzioni di Michael. E quando hanno detto quella cosa, la prima cosa che ho pensato è stata che vuole altre due settimane per provare, sai.
E poi quando finalmente hanno annunciato che era morto, io ancora... sono tornato al mio computer. Ho fatto tutti i cambiamenti della sera prima, perché ero stordito. Ho detto, beh, no, lui potrebbe tornare, sai. E più tardi quel giorno, io... alla fine ho dovuto chiedere a qualcuno cosa fare. E lui ha detto imballa le tue cose, sai? E questo è stato... è stato terribile.
Per qualsiasi cosa, mi sento vicino ai suoi figli, sai? Egli era il più grande papà del mondo. Quelli erano gli amori della sua vita. Capisci? E...

MORGAN: Sono bambini straordinari.

SMITH: Lo sono.

MORGAN: Quando li ho visti in pubblico di recente, al concerto, voglio dire, avevano una sicurezza notevole. E credo ci si possa aspettare dai figli di Michael...

prince: Sono stati educati così bene. Tanto amore. Leggono molto.

SMITH: Sono disciplinati.

PRINCE: Molto.

SMITH: È fantastico.

PRINCE: Ben detto, bellissimi bambini. E io voglio che sappiano quanto li amava. E ho visto l'amore che avevano per lui. E lui e io abbiamo parlato di questo nel suo camerino, sai, di quando saremmo arrivati nel Regno Unito, e quando questa cosa da sette giorni a settimana sarebbe finita, saresti stato con la tua famiglia, dai, di nuovo per passare molto più tempo con loro.

MORGAN: Cosa pensate voi ragazzi del processo? Conoscevate Conrad Murray? L'avete visto molto?

SMITH: No, per niente.

MORGAN: Quindi tutto questo era nuovo per voi?

SMITH: Sì.

PRINCE: Giusto.

SMITH: Per me è semplice.

MORGAN: Vi sembra come uno strano altro mondo?

SMITH: Sì. E' un mondo che io sono costretto, non so perché, ma mi sento attratto ad avere le informazioni, e la roba che sento è fuori dal mondo. Fuori di questo mondo. Per me, è davvero come una leggenda, un medico e qualcosa che va terribilmente male che mi sento come se nessuno di noi riuscirà veramente mai ad andare a fondo. C'è di più che...

MORGAN: La mia sensazione è, voglio dire, Michael Jackson non voleva uccidere se stesso. Non c'è modo che avesse nessun tipo di intento suicida.

SMITH: Assolutamente.

PRINCE: Oh mio Dio, no, no, no.

MORGAN: Si stava godendo la preparazione. Era felice di essere un padre, e così via. E per tutti quelli con cui ho parlato di Conrad Murray, lui non voleva uccidere Michael Jackson.

SMITH: Perché avrebbe dovuto?

MORGAN: Quindi restiamo con un terribile incidente. E penso che rimaniamo con gli aspetti tecnici di come questo sia successo e chi ha fatto cosa, e così non lo sapremo mai la risposta.

SMITH: Ho la sensazione, come ho detto, che forse non lo sapremo mai.

MORGAN: Ma è stato uno shock per te quando sono state fatte sentire le registrazioni? Voglio dire, io ero sconcertato.

SMITH: Non avevo parole.

MORGAN: Quando l'ho sentito la prima volta ho pensato questo non può essere Michael Jackson.

SMITH: Ma, ascolta, io conosco quella voce da più di 23 anni. Sapevo che era lui, ma non sapevo il motivo della sua esistenza. Perché quella registrazione esista.

MORGAN: Uno di voi l'ha mai sentito parlare così?

SMITH: Mai. Mai.

PRINCE: Mai. E onestamente, ho detto questo a Lavelle, ho detto, penso che il dottore potrebbe averlo fatto per dimostrare a Michael magari il giorno dopo, Michael, ti sei addormentato, perché Michael poteva aver detto non mi sono addormentato, sai.
Ma non voglio dire... io non avrei mai fatto quella registrazione.

SMITH: Voglio dire, chissà che cosa avrebbe potuto fare in seguito. Questa è l'unica...

PRINCE: E' una cosa strana.

SMITH: E' strano, ma è... accade. Le cose accadono in quel modo.

MORGAN: Voglio dire, tutta la vita di Michael era un po' folle, dalle persone intorno a lui e tutto il circo e, sapete, penso che il tutto si stia svelando in maniera molto, molto strana e noi probabilmente non sapremo mai che cosa è realmente accaduto.

SMITH: Sì.

PRINCE: Io non la penso così.

SMITH: Spero di sì. Ma una cosa che so che è importante è quello, ciò che Michael mi ha insegnato, tutta la danza e tutto il resto continuerà a vivere perché il suo... il suo obiettivo era quello di portare la danza a livelli sempre più alti.

MORGAN: C'erano un sacco di teorie su quello che Michael stava progettando di fare. Che cosa stava pensando di fare?

SMITH: Avremmo fatto dei cortometraggi. Sai, Michael amava i cortometraggi. Stavamo lavorando a un film di cowboy.

PRINCE: Su Legs Diamond...

SMITH: Legs Diamond.

PRINCE: Voleva fare come un musical moderno su "Legs Diamond" (Jack “Legs” Diamond, conosciuto come Gentleman Jack, un gangster che operava a New York e Philadelphia negli anni '30 durante il proibizionismo, ndt). Perché Michael aveva già trattato di gangster, tipo "Smooth Criminal".

SMITH: Si, "Dangerous" e "Criminal".

MORGAN: Ho sentito che voleva anche pubblicare dei singoli ogni pochi mesi.
E alla fine fare un album sorprendente. Poteva essere un modo molto insolito di farlo.

PRINCE: Giusto. E in questo modo non viene paragonato a "Thriller" ogni volta che tiri fuori un album. Così stava per farlo, mentre eravamo in tour, magari un singolo ogni otto settimane. E poi una volta che ne aveva dieci fuori, aggiungi due nuove canzoni e hai un disco.
Voleva anche fare un album per bambini. Perché amava scrivere queste, sai, canzoni belle, innocenti per i bambini. Voleva fare un album classico, perché aveva un sacco di melodie per cui non voleva scrivere le parole.

MORGAN: Quanto era bravo Michael Jackson, come intrattenitore?

SMITH: Il migliore.

MORGAN: Parliamo della voce, innanzitutto, la sua voce. Quanto era bravo come cantante?

PRINCE: Fantastico. Voglio dire, poteva andare da una ballata, una canzone dolce, a... aveva una delle migliori voci rock. Voglio dire, lo confronterei, sai, qualcuno come... non come i Led Zeppelin, ma voglio dire, poteva cantare rock'n'roll come non avresti potuto credere, sai. Ho sempre voluto che provasse cose hard rock davvero difficili.

MORGAN: E per la danza, ipnotizzava?

SMITH: Il top. Assolutamente il top, sai.

MORGAN: Avete mai visto un ballerino migliore?

SMITH: Un ballerino naturale migliore? Non nella mia vita fino ad ora, mai. Voglio dire, sono stato addestrato come ballerino classico e condividevamo, me lo insegnava, perché la sua roba era sempre così strana per me, ma una volta che abbiamo iniziato a condividere, ho condiviso mosse del balletto o cose tecniche, e lui condivideva le sue cose. Ed è qui che nasce il nostro legame, solo una condivisione di danza e l'amore per la danza.

MORGAN: Come pensi, infine, che Michael vorrebbe essere ricordato?

SMITH: Credo che gli piacerebbe essere ricordato come qualcuno che è stato sempre, sai, che ha fatto in modo che quello che consegnava ai suoi fan e al suo pubblico era originale. Era innovativo. E non gli importava se la gente lo copiava, ma voleva sempre essere quello che l'aveva fatto per primo.

MORGAN: Michael, che stavi per dire?

PRINCE: Stavo per dire che sono d'accordo con questo e che tutte le cose che voleva fare, voleva che fossero le migliori. Voleva di essere il migliore, ogni ballerino dietro di lui, ogni musicista, fino ai tecnici delle luci, fino a chi gestiva qualsiasi pezzo dell'attrezzatura, dovevano essere i migliori.

SMITH: Le telecamere, tutto aveva una coreografia. Mi piace quando usa questa parola. Le telecamere hanno una coreografia. La luce ha una coreografia. Questo è il genere di cose che mi ha insegnato.

MORGAN: Questo è quello che era. Era unico. Voglio dire, per me, ha raggiunto questo. Lui era il migliore. Il miglior intrattenitore che io abbia mai visto.

PRINCE: Lo era davvero.

MORGAN: Lavelle, Michael, vi ringrazio entrambi molto. E' stato un piacere incontrarvi.

SMITH: E' stato un piacere per me.

PRINCE: Piacere mio.

transcripts.cnn.com/TRANSCRIPTS/1111/01/pmt.01.html
[Modificato da 4everMJJ 06/11/2011 22:26]
07/11/2011 00:22
 
Quota
Post: 232
Registrato il: 29/07/2011
Sesso: Femminile
Number Ones Fan
OFFLINE

Aveva un sacco di idee in mente: cortometraggi, musica per bambini, musica classica...
Chissà se questi progetti avrebbero mai realmente visto la luce, se non fosse andata come è andata.


PRINCE: Stavo per dire che sono d'accordo con questo e che tutte le cose che voleva fare, voleva che fossero le migliori. Voleva di essere il migliore, ogni ballerino dietro di lui, ogni musicista, fino ai tecnici delle luci, fino a chi gestiva qualsiasi pezzo dell'attrezzatura, dovevano essere i migliori.

Non ha scelto il miglior medico, purtroppo...[SM=g27829]


Grazie per la traduzione [SM=x47981]





There's a crack, a crack in everything, that's how the light gets in
__________________________________________________

07/11/2011 10:16
 
Quota
SMITH: Credo che gli piacerebbe essere ricordato come qualcuno che è stato sempre, sai, che ha fatto in modo che quello che consegnava ai suoi fan e al suo pubblico era originale. Era innovativo. E non gli importava se la gente lo copiava, ma voleva sempre essere quello che l'aveva fatto per primo.

Mi ha fatto sorridere questo passaggio.....

Grazie Cri
07/11/2011 11:18
 
Quota
Post: 341
Registrato il: 29/09/2009
Città: BOLOGNA
Età: 64
Sesso: Femminile
Number Ones Fan
OFFLINE
Iniziava a stare meglio. Si capiva che era… la sua energia aumentava. E poi nel 2009, era estremamente eccitato. Capisci?

Certo che leggere dell' entusiasmo ritrovato, della sua eccitazione per dare vita a tutti i suoi progetti mi fa un male......ma un male...!!!!!!!!!

Quello che mi ricordo è che era davvero onorato che così tante persone volevano vederlo.
Che umiltà incredibile!!
[Modificato da amomichael 07/11/2011 11:18]
07/11/2011 12:35
 
Quota
Post: 9.049
Registrato il: 14/08/2009
Città: CIVITANOVA MARCHE
Età: 55
Sesso: Femminile
Thriller Fan
OFFLINE
grazie Cri - Intervista commovente specialmente quando ad essere intervistati sono fedelissimi di Michael - Ancora una volta si mette in evidenza l'energia, l'entusiasmo che aveva nel preparare il Tour e l'orgoglio di presentarsi, con grande umilta', ai suoi fans - Sono d'accordissima con Morgan quando dice .... penso che il tutto si stia svelando in maniera molto, molto strana e noi probabilmente non sapremo mai che cosa è realmente accaduto.

07/11/2011 17:01
 
Quota

SMITH: Non avevo parole.

MORGAN: Quando l'ho sentito la prima volta ho pensato questo non può essere Michael Jackson.

SMITH: Ma, ascolta, io conosco quella voce da più di 23 anni. Sapevo che era lui, ma non sapevo il motivo della sua esistenza. Perché quella registrazione esista.

MORGAN: Uno di voi l'ha mai sentito parlare così?

SMITH: Mai. Mai.



A chi lo dici..............
[Modificato da FLY67. 07/11/2011 17:02]
08/11/2011 00:44
 
Quota
Post: 319
Registrato il: 21/06/2010
Sesso: Femminile
Number Ones Fan
OFFLINE
...non gli importava se la gente lo copiava, ma voleva sempre essere quello che l'aveva fatto per primo...


Non è un'esatta interpretazione, MJ stesso disse, ad esempio, a proposito dei passi del moonwalk, che aveva osservato i ragazzi neri in strada e ne aveva perfezionato lo stile. Era la perfezione che cercava, attraverso un geniale lavoro di alta professionalità.
08/11/2011 22:15
 
Quota
Post: 2.781
Registrato il: 20/03/2010
Città: MONTEVARCHI
Età: 56
Sesso: Femminile
HIStorical Member
Dangerous Fan
OFFLINE
Re:
mo.vir, 08/11/2011 00.44:

...non gli importava se la gente lo copiava, ma voleva sempre essere quello che l'aveva fatto per primo...


Non è un'esatta interpretazione, MJ stesso disse, ad esempio, a proposito dei passi del moonwalk, che aveva osservato i ragazzi neri in strada e ne aveva perfezionato lo stile. Era la perfezione che cercava, attraverso un geniale lavoro di alta professionalità.




Beh, se parliamo del moonwalk la faccenda è un po' più complessa, perché in realtà il passo, che si chiamava originariamente "backslide" era già stato usato nei decenni precedenti (ad esempio da Marcel Marceau, il mimo che ha ispirato tantissimo MJ), ma pare che Michael fosse rimasto particolarmente colpito dalle performance di Jeffrey Daniels degli Shalamars e che siano stati due artisti che si esibivano ai Soul Train, Derek `Cooley` Jaxson and Geron `Casper` Candidate (specie il secondo che ha lavorato con MJ per più giorni) ad insegnare a MJ il backslide, che poi Michael ha affinato, perfezionato e reso proprio come tutti sappiamo. E la maggior parte della gente considera il moonwalk il passo di Michael Jackson [SM=g27822]

Comunque io amo questa intervista dalla prima all'ultima parola!







[Modificato da 4everMJJ 08/11/2011 22:17]
10/11/2011 22:51
 
Quota
Post: 342
Registrato il: 30/06/2011
Città: SARZANA
Età: 60
Sesso: Femminile
Number Ones Fan
OFFLINE

Il sorriso sul suo volto mi dimostrava che si sentiva così onorato che la gente volesse vederlo.

La sua umiltà era pari alla sua grandezza, che uomo incredibile [SM=g27819]

Piacevolissima intervista.

Grazie [SM=x47932]

"Hanno mangiato la mia anima ma non importa, io ho milioni di anime, quelle dei miei fans" (1995 Michael Jackson)
23/11/2011 16:26
 
Quota
Post: 12.661
Registrato il: 02/12/2009
Città: ORTA NOVA
Età: 34
Sesso: Femminile
Utente Certificato
Thriller Fan
OFFLINE
Le parole di Lavelle mi hanno fatta scoppiare in lacrime... Quando racconta della prima volta che ha fatto i conti con la realtà... [SM=x47964]
Quanto amore,rispetto,riconoscenza in questa intervista.
Grazie per la traduzione.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:44. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com