BJ II PARTE : CAPITOLO VI QUESTION OF LUST
Prima parte :
Erano appena tre giorni che Francesca era tornata, tre giorni in cui la sua vita si era capovolta. Era arrivata senza bagaglio, pronta a ripartire, pronta a tornare a niente...invece era rimasta per sempre, era tornata con lui.
Michael l’aveva lasciata sola da meno di un’ora quella mattina, la vita continuava, lui aveva degli impegni e lei era restata a casa, in pigiama, aveva cambiato i bambini, li aveva fatti mangiare, ed era tornata nella stanza di Michael,la loro stanza, per vestirsi. Quell’enorme stanza su due piani, l’accogliente salotto con il grande camino, il pianoforte, la scala che portava alla zona notte...l’enorme letto con il copriletto azzurro di strass, come un cielo stellato, i mobili massicci, stipati di oggetti, ricordi, per lo più giocattoli, sembrava la stanza di un ragazzo..un ragazzo cresciuto.
Nei due anni in cui era stata lontana la roba era aumentata spropositatamente...il disordine era aumentato, come se la sua assenza avesse permesso a invadenti tralci di rampicanti di crescere e riempire ogni spazio libero, mentre si guardava intorno, pensò che avrebbe messo in ordine,con il permesso di Michael, o avrebbe dovuto dormire altrove.
Il sole entrava prepotente dalla finestra, filtrava dai pioli del mancorrente della scala, lei salì gli scalini, scalza, salì di sopra...il letto, ancora sfatto, completava il quadro di quel caos.
Molti anni prima, quando era entrata per la prima volta in quella camera, un solo televisore troneggiava vicino al letto..ora ce n’erano due, e due computers, più consolle Nintendo sparse in giro, pile di dvd e cd, i pupazzetti Disney che prima erano esposti ordinatamente, ora si affollavano in un esercito sugli scaffali..lei sorrise, sapeva che Michael si circondava di tutti quei giocattoli ed oggetti perché aveva paura di restare solo, perché voleva compagnia...le fece tenerezza pensare che in quei due anni lui aveva sofferto la solitudine.
Si sedette sul letto, prese un cuscino, lo annusò, sapeva di lui, poi annusò la manica del pigiama che indossava, sapeva di lui anche quella, chiuse gli occhi e rivide loro due, solo poche ore prima, tra quelle lenzuola... stretti... il cuore le tumultuò in petto...poteva ancora sentirlo dentro di se, poteva ancora sentire il brivido che aveva provato dopo che avevano finito, quando lui in lacrime le aveva detto che l’amava...i suoi capelli leggerissimi sulla sua pelle, le sue labbra che non la lasciavano andare..si strinse nelle braccia, guardò fuori la giornata bellissima che era iniziata,non sapeva da dove cominciare,sentiva la testa in un turbine. Lui era l’amore. Lei si era arresa.
Avevano passato la notte in bianco a parlare di tutto, a guardarsi, a fare l’amore..si erano assopiti per un po’, poi uno dei due si era svegliato, non sapevano più chi, e avevano ricominciato a baciarsi, a toccarsi..increduli di essere così vicini, di potersi toccare, di potersi avere.
Il sesso era stato fantastico, più di prima, e non solo per la lunga astinenza e l’entusiasmo dell’essere tornati insieme..ma per il puro desiderio di darsi piacere e di celebrarsi...lui aveva guardato ogni centimetro della sua pelle, l’aveva toccata mentre dormiva, era impazzito di desiderio tutta la notte, senza riuscire a soddisfarlo..perché dettato dal bisogno mentale e fisico di starle vicino, di sentirla di nuovo sua. Era come se si dovessero riprendere da un trauma, il trauma della loro separazione.
Francesca si muoveva impercettibilmente al ritmo del suo cuore, tanto le batteva forte nel petto..il telefono della stanza squillò, lei non rispose distratta, poi smise..squillò ancora..
Foxy “ Pronto?”
Mike “ Signora Jackson?”
Foxy sorrise
Foxy “ Si..”
Lei disse si, e lui sorrise, come se avesse detto ‘Si ti amo, si sono tua moglie, si ho dormito nel tuo letto..si voglio farlo anche stanotte..’
Mike “..Gesù..”
Foxy “ Cosa c’è?!”
Mike “ Mi chiedi cosa c’è...ti penso...penso al tuo corpo..”
Foxy “ Anch’io penso al tuo corpo..”
Lui tacque
Foxy “ Michael?!!”
Mike “ Ho la febbre..”
Foxy “ Ti senti male?”
Mike “ Mi dai la febbre..solo la tua voce..oh..oh..”
Sospirò gravemente, lei pensò fosse eccitato
Foxy “ Dove sei?”
Mike “ Sono in ufficio..tu, dove sei..”
Foxy esitò
Foxy “Sono...a letto..”
Mike sospirò di nuovo
Mike “ ..Gesù..”
Lei sorrise
Foxy “ Pensavo..a stanotte..”
Mike “ Piccola...cosa mi hai fatto..”
Foxy guardò le lenzuola stropicciate ed ebbe un sussulto che le accapponò la pelle
Foxy “Quando torni?”
Lui rise
Mike “ Mai abbastanza presto..ma tu sarai lì quando torno..”
Foxy “ Sarò qui..”
Mike “ Mi chiedo..perché diavolo me ne sono andato stamattina..”
Foxy “ Dovevi lavorare Mike..”
Mike “ E’ strano, perché non ho la testa per lavorare..penso solo..penso..alla curva della tua schiena....all’incavo dietro al tuo ginocchio...a come é morbida la tua pelle lì..e..mi sento..”
Lei scivolò in basso quasi sdraiandosi,restava a sentirlo
Mike “...Parlami..”
Foxy “ Vorresti toccarmi Mike?”
Mike “ Oh...mi leggi nella mente..cosa indossi piccola?”
Foxy “ Il tuo pigiama..”
Mike “ Posso sentire il tuo odore piccola..dannazione!..”
Foxy rise
Foxy “ Mike, sei in ufficio!”
Lui sorrise
Mike “ Non ce la faccio..non posso aspettare stasera..”
Foxy “ Ma può entrare qualcuno..”
Mike “ Ho chiuso la porta..toccati le labbra piccola..”
Lei indugiò un momento e si toccò le labbra
Mike “ Bagnati le dita....oh..le senti le mie dita?! Cerco il tuo tesoro baby..”
Lei chiuse gli occhi
Mike “..Sento la tua pelle..hai i brividi..le gemelle mi salutano..oh..”
Lei spostò la mano sull’inguine, sopra al tessuto del pigiama, pulsava
Mike “ Che spettacolo il tuo corpo baby... il tuo corpo che freme sotto le mie mani..”
Lei sorrise
Mike “ ...Mmh..baby..ecco il tuo tesoro..é una festa...”
Lei non faceva nulla, teneva la mano sul pube, ma non si muoveva, era eccitata, ma anche imbarazzata, lusingata
Mike “..Ti sento baby..mi fai il bagno..oh...é una festa..”
Lui biascicava in preda all’eccitazione
Mike “ Dimmi che mi senti...oh..dimmi che lo vuoi...Michael é qui baby...ti piace?”
Foxy tremò, ebbe un brivido
Foxy “ Ne voglio ancora Mike..lo sai che mi piace..”
Mike “ Oh...sei la mia piccola..sei..sei..la mia..oh..”
Francesca ebbe un’orgasmo, senza toccarsi, senza muoversi, bastava la sua voce
Foxy “ Adesso Mike..adesso..”
Lui respirò forte, affannò
Mike “ ...Ancora un po’.. ancora un po’...sei la mia regina..ti metto la corona babe...”
Gli si ruppe la voce, singhiozzò poi lasciò andare l’aria come se fosse stato in apnea, rimase in silenzio, lei restò con l’orecchio attaccato alla cornetta
Mike “...Ahm..ti richiamo baby..ho fatto un disastro..”
Attaccò, lei riagganciò dopo di lui, restò immobile a pensare, poi scoppiò a ridere, si nascose il viso con le mani, si rotolò sul letto eccitata come una bambina, il telefono squillò
Foxy “ Tutto bene?..”
Mike “ Oh, si..”
Sorrise
Mike “ Ahm...e tu..tutto bene?!!”
Foxy “ Cosa vuoi sapere Mike?”
Lei rise
La sfrontatezza di lui era svanita, anzi, era timido, il desiderio aveva lasciato il posto alla tenerezza
Mike “Ahm...vorrei essere lì...voglio stringerti..”
Foxy “ Lo farai Mike..lo farai..ti senti meglio?”
Mike “ Non hai idea..non credo di poter lavorare così...devo averti accanto..non pensare..non credere..”
Lui balbettò
Foxy “ Che cosa?”
Mike “ Non é un fatto di sesso..”
Foxy “ Ah no?!! Mi era sembrato..”
Mike “ Non scherzare..mi sento come se..non so spiegarlo piccola..”
Foxy “ Ti senti solo Mike?”
Mike “ Sento che mi manchi..e..dopo questi giorni..mi hai stregato..non posso più farne a meno..se penso a stanotte..se penso che ti ho potuto guardare mentre dormivi..”
Foxy lo prendeva in giro
Foxy “ Ho russato Mike..?!”
Mike “ Ho sognato di toccarti tante volte..ma appena aprivo gli occhi svanivi...sapere che sei accanto a me..sapere che mi sveglierò e sarai accanto a me..”
Lei divenne seria, per lei era la stessa cosa..aveva cominciato a patire la sua assenza mesi prima di andarsene, tornare ad avere il suo corpo accanto, la sua attenzione, sentirsi desiderata, era come un miracolo...le scese una lacrima sulla guancia...si aspettava che da un momento all’altro lui avrebbe ricominciato ad ignorarla...
Foxy “ Michael..”
Mike “ Sei la mia regina..”
Lei pianse
Mike “ No piccola, no...”
Foxy “ Ho sognato tante volte che mi avresti amata di nuovo.. ma quando aprivo gli occhi, il letto era vuoto...non riesco a crederci amore..”
Mike “...Torno da te..”
Lei rise fra le lacrime
Foxy “ Potevi tornare prima!”
Mike rise
Mike “ Non potevo uscire in quelle condizioni! Sarebbe stato imbarazzante tesoro..”
Foxy rise di nuovo
Foxy “ Resta lì Mike..dobbiamo abituarci..non puoi fare vacanza tutte le volte..”
Mike “ Lavorerò più tardi, o domani..lasciami tornare..”
Lei sorrise
Foxy “ Non hai bisogno del mio permesso..ti sto aspettando..”
Mike emozionato cantò
Mike “ I’m flyyying...”
Foxy “..Stai davvero tornando a casa?!! ”
Lui sorrise
Mike “ Si! Te l’ho detto..”
Foxy “...Vuoi tornare a casa..da me..?!”
Mike “ Rimani dove sei..sto volando da te..sei la mia regina babe..”
Lei attaccò, poi rise e affondò la faccia sul cuscino.
Io ho un'idea molto personale del 'mio' Michael..un'idea che mi sono fatta da ragazzina, conoscendo il Michael degli anni 90..non pretendo che siate tutte daccordo con me..consideratela come una possibilità..
credo che almeno in parte, fosse realmente così..poi la vita lo ha cambiato..io mi ci sono affezionata..grazie..e a domani per la seconda parte
bacetto
Foxy