Michael Jackson, l'uomo dietro il mito

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Michael Jackson, 50 anni, il Re del Pop, è morto.
Michael Jackson è morto.
Jermaine: Mio fratello, il leggendario Re del Pop Michael Jackson, è deceduto giovedì, 25 giugno 2009, alle 14.26.

Come si è arrivati a questo?
La vita di Michael Jackson è un viaggio straordinario, pieno dei momenti più brillanti e delle ore più buie.
Chi è davvero Michael Jackson? Michael era l'uomo più riconosciuto al mondo: gli amici tenevano a lui, i leader mondiali lo invitavano, i colleghi lo ammiravano, i bambini gravitavano naturalmente verso di lui e il pubblico era affascinato da lui. Alcuni hanno approfittato di questo fascino, quando hanno scoperto che le loro storie con il suo nome attiravano attenzione, lettori e indici d'ascolto. E se non c'era una storia, reporter senza etica la creavano, perché usare il nome Michael Jackson attira l'attenzione. Qualcuno ha anche iniziato una carriera scrivendo le sue favole.

Ci sono due Michael Jackson: il personaggio che vi veniva presentato dai tabloid che guadagnavano su questo, e quello descritto da coloro che lo conoscevano davvero. Qual è la verità e chi la sta dicendo? Decidete.

MJ: Heal the Kids è per fare qualcosa, per fare la differenza e cercare di aiutare gli adulti ed i genitori a capire che possono cambiare il mondo in cui vivono i nostri figli.
Chi di noi avrebbe mai creduto che il suono dei bambini che giocano sarebbe stato sostituito dalle raffiche delle mitragliatrici nelle nostre scuole? Che le grida delle ragazzine mentre saltano con la corda sarebbe stato sostituito dalle urla di ragazzini che schivano pallottole? Ancora, invece di amare di più i nostri figli installiamo i metal detectors nelle nostre scuole.
Amici, il fondamento di tutta la conoscenza umana, l'inizio della consapevolezza degli uomini, deve essere che ognuno di noi ha lo scopo di amare.
Prima di saperlo, prima di sapere che avete i capelli rossi o bruni, prima di sapere se siete neri o bianchi, prima di sapere di quale religione fate parte, dovete sapere che siete amati.

Il sensazionalismo porta attenzione. Parole come bizzarro e stravagante escono fuori come in uno spettacolo del circo dove si prendono gioco della sfortuna: ripetete qualcosa abbastanza volte e la gente comincia a crederci. Usare questo rigidamente sugli altri. permetteva ai media di usare Jackson per il profitto. E dato che si concentravano sul colore della sua pelle, sulla sua faccia ed erano ossessionati sulla paternità dei suoi figli, la vera storia del Michael Jackson umanitario è rimasta non raccontata.

Hayes: il giornale è accusato di aver pagato la polizia per inserirsi nei telefoni delle celebrità, membri della famiglia reale, di una teenager assassinata, delle vittime di terrorismo, e tutto questo per anni. Si è scoperto che sono state circa 4.000 le vittime di hackeraggio, 4.000!

Testimone: E' diffile immaginare il momento peggiore della propria vita, pensare che non si può cadere più in basso e poi sentire ciò che viene raccontato, le conversazioni, e rendersi conto che può essere ancora peggio.

Cameron: Come miglioriamo gli effetti della morale della stampa in questo paese, per migliorare nel futuro?

Testimone: Come possiamo noi, la gente, alzarci la mattina pensando "questa è una buona idea", decidere questa storia, non riesco a capirlo...

Anche giornalisti d'assalto ne traggono vantaggio: il gioco è di guadagnare la fiducia di qualcuno promettendo di far conoscere la verità, ma stare invece in agguato con domande a sorpresa e montaggi astuti. Martin Bashir ha filmato Jackson, poi ha fatto un taglia e cuci dei pezzi solo per farsi un nome. Ha sfruttato ogni dettaglio sui bambini come voce fuori campo, dando la possibilità ad un'altra famiglia di usare gli stessi motivi per ripetere una vecchia idea: accusare Michael ed estorcere denaro per la seconda volta. Invece Michael è andato sotto processo e ha provato la sua innocenza. NON COLPEVOLE DI 14 CAPI D'ACCUSA.

Ma il danno era già fatto. Il giornalismo senza etica non è nuovo all'uso di messaggi subliminali per dirigere i nostri pensieri. Notate in questo promo dove hanno messo la corona del re. Questo non è un incidente, è collocare un suggerimento.

Martin Bashir e il suo team erano qui a Neverland, sono stati testimoni di quelle che erano esperienze quasi settimanali. Bus pieni di bambini, alcuni dei quartieri poveri, alcuni orfani, altri malati terminali, ma tutti potevano evadere dalla realtà passando un giorno nel mondo creato da Michael Jackson.
Sul ranch di Michael il commento di Martin Bashir in onda fu: "Una delle cose più inquietanti è il fatto che un sacco di bambini svantaggiati va a Neverland. E' un posto pericoloso per un bambino vulnerabile". Ma quello che ha detto dietro le quinte è stato questo: "Sono stato qui ieri e l'ho vista ed è a dir poco una cosa spirituale".

Ha fatto in modo di far credere a Michael Jackson che sarebbe stato un documentario positivo e Michael si fidava di lui, in parte perché aveva lavorato con la Principessa Diana.

Questo commento sul metodo di Michael di crescere i suoi figli è stato incluso nello special di Bashir: "Sono limitati... sono eccessivamente protetti. Ero arrabbiato per il modo in cui i suoi bambini venivano fatti soffrire". Ma questo non c'era: "Il tuo rapporto con i tuoi bambini è spettacolare". MJ: "Oh, io li amo" Bashir: "E infatti mi viene quasi da piangere quando ti vedo con loro".

Michael non sapeva, quando è stato girato il documentario, che Martin Bashir era stato richiamato ufficialmente in Inghilterra per pratica di giornalismo scorretta.

Jimmy Fallon: Sei contento di tutte le cose che hai fatto?
Bashir: Assolutamente no. E' stato difficile, perché, credo in una certa misura perché vengo dalla Gran Bretagna dove non facciamo interviste "ruffiane", non ci facciamo prendere molto dalle persone, non facciamo questo tipo di cose.

Bashir: Quando ho fatto il documentario c'era una piccola parte di esso che conteneva la controversia che riguarda il suo rapporto con quei giovani. La verità è che lui non è mai stato condannato per nessun crimine, io non ho mai visto nessun comportamento sbagliato. Il suo stile di vita poteva essere non convenzionale, ma non credo che fosse un criminale.

Alcuni reporter giocavano alla roulette dei tabloid mentre Jackson lottava per la sua vita e per la giustizia in tribunale.

Nancy Grace: A Las Vegas, il gioco da indovinare stasera è se Michael Jackson sarà condannato da una a cinque accuse!

Bentornati al Nancy Grace, grazie per essere stati qui stasera.

Alcuni reporter guardano alle emozioni della gente, per gli indici d'ascolto o per definirsi esperti, usando ogni vetrina o la frase "una fonte mi dice" per impiantare suggerimenti e raccogliere interesse. Loro disumanizzano, prima di sminuzzarli, le celebrità che hanno puntato. Cosa era così singolare riguardo alle maschere, al suo colore della pelle, agli ombrelli?

Sawyer: Noi pensavamo fossero tutte eccentricità, ma era uno stile personale che evolve per nascondere una malattia seria.

Michael aveva il lupus, una malattia ai polmoni e la vitiligine, non ha sbiancato la sua pelle. La vitiligine distrugge il pigmento.

Dottore: Molte persone con il lupus hanno la vitiligine.

Donna: E' iniziata nelle mani e il guanto serviva per nasconderla.

Dottore: Alcuni dei miei pazienti hanno la fibromialgia. Lui potrebbe aver sofferto di quella. E' molto comune soffrire di insonnia.

Donna: Una cosa che viene detta ai pazienti con il lupus è di non esporsi al sole.

Dottore: E' giusto

La maschera manteneva i paparazzi in agguato su Michael, sbattendo immagini e titoli poco lusinghieri sui tabloid il giorno dopo. Ed era l'ossessione sulla paternità ciò che era davvero dietro le storie sulla razza e l'avere bambini? Era razzismo velato?

Dimond: Un'affermazione su Michael Jackson te lo dimostra, lui non sembra più davvero un uomo afroamericano.
Penso che la famiglia Jackson pensi solo a questi (fa il gesto dei soldi). Ecco il perché del loro combattere per i figli, perché dove vanno i figli vanno i soldi.

Dimond: Chi è il vero papà di almeno due dei bambini? Questi bambini non sono i figli biologici di Michael Jackson e continuo a informare su questo e i fans dicono 'No no, sono i suoi'... No, non lo sono, rassegnatevi.
R-a-s-s-e-g-n-a-t-e-v-i.

Altra voce maschile: Ma i figli non... io presumo che i figli di due persone di razze diverse possano non somigliare... possono essere più bianchi o più neri, possono somigliare di più a uno...
Dimond: Gli occhi azzurri? Non così tanto.

E mettere in dubbio la paternità o il colore della pelle insulta le famiglie che adottano o usano le cliniche per la fertilità per avere dei bambini.

Dimond: E' Michael Jackson e lui vive per essere strano.

Lui è in caduta libera ora, dobbiamo solo stare a guardare per vederlo spiaccicarsi!

Dimond: Penso che fosse il destino di Michael Jackson morire in questo modo

Ecco alcune persone che Michael contava fra i suoi amici.

Michael incoraggiava l'umanità. Diceva sempre che credeva in noi, che "Noi siamo il mondo" e che insieme possiamo risolvere molte delle sfide dell'umanità.
Come puoi curare il mondo, secondo Michael? I suoi testi ce lo dicono: chiedi alle persone di smettere di combattere e abbassare le loro armi, ascoltare la canzone della terra per poi rappresentarla e salvare i bambini.
Michael Jackson era una persona che si faceva paladino dei bambini, non faceva loro del male, ecco perché è stato assolto dalla legge. E' stato giudicato non colpevole perché era innocente... lo è sempre stato.

Mesereau: Ho detto molte volte dal verdetto che le cronache hanno raschiato il fondo del barile. Non tutti ,abbiamo dei giornalisti molto professionali, persone che io chiamo ancora giornalisti. Poi abbiamo personaggi di bassa leva come Court TV.. Diane Dimond di Court TV è stata denunciata da Michael Jackson a metà degli anni '90, un grosso contenzioso, Tom Sneddon era il procuratore, che si è alzato in sua difesa firmando una dichiarazione nel suo caso civile. Sono stati in contatto per molto tempo, in quanto lei si identificava pienamente in una condanna in tutto il lavoro dei media... c'era la reporter Lisa Bloom, la figlia di Gloria Allred, che scriveva costantemente su Michael Jackson e cercava di essere coinvolta in tutto quello che lui fa per poi scrivere storie e ovviamente Nancy Grace, che è la terza in questo show...

Vogliono creare dramma giornalieri, conflitti giornalieri, eccitazione giornaliera, e questo non cambierà mai.

Le loro priorità sono gli indici di ascolto e i soldi e faranno qualsiasi cosa per ottenerli.

Vi siete mai chiesti perché non abbiamo mai sentito nulla su Michael Jackson dalle persone che realmente lo conoscevano? Perché i media non ci hanno parlato di Michael, l'uomo.

Ron: Non ho mai incontrato un signore più gentile con bambini più gentili e composti qui allo zoo. Non mi sarei aspettato niente di tutto questo. Ci sono state tante celebrità qui allo zoo, erano circondate da bodyguard, tutte con un atteggiamento superiore, lui era assolutamente l'opposto!

Di Leo: Eravamo in Europa, stavamo facendo il Bad Tour In ogni città andavamo nell'ospedale per bambini a portare un pò di conforto. Non un ospedale per tutto il tour, ma uno in ogni città. C'era un bambino che stava morendo e voleva incontrare Michael e Michael lo incontrò e lo abbracciò ed era così incredibile. E io scappai in un angolo e piansi, piansi, non ce la facevo davvero. Michael venne da me, mi circondò con il braccio e mi disse "devi capire, Frank, questo è il nostro lavoro... fuori dal palco, questo è il nostro lavoro, far sentire bene le persone". Lui credeva in questo, ne era assolutamente convinto.

Riley: ...mia figlia che sta con lui, si diverte così tanto... era una persona divertente!

Whoopy: Lasceresti i tuoi figli... Sì, lo farei! Sì, l'ho fatto, ho lasciato mia figlia con Michael Jackson, sì!

Brooke: Tanta gente non lo conosce davvero e non gli dà una chance, sono solo pronti a criticare.

Ortega: Ero con Michael nell'Europa dell'Est e siamo scesi dall'aereo e mi ha chiesto "vuoi andare in hotel o venire con me in un orfanotrofio". Anziché andare in hotel andammo all'orfanotrofio. Ed è entrato in questo orfanotrofio e ricordo lui che osservava, andava in giro, c'erano gli organizzatori, si guardava intorno e le condizioni erano spaventose. E l'ho visto sussurrare qualcosa a qualcuno e poi a qualcun altro e muoversi in giro e interagire con i bambini. E dopo ho scoperto che quello che sussurrava era "quest'orfanotrofio cambierà, ci saranno nuovi letti e lenzuola pulite e più personale che si occupi dei bambini entro domani altrimenti non salirò sul palco".

Susan Yu: Michael è forse uno dei migliori clienti che abbia avuto. E' generoso, è gentile, è riconoscente, ti ringrazia per tutto il lavoro che fai tutti i giorni.

Swedien: Aveva anche un lato umano meraviglioso, era educato, gentile, in un ambiente dove non sentiamo queste parole tanto spesso, Michael, se chiedeva qualcosa durante una sessione diceva "per favore". Davvero una brava persona.

Madonna: Sembrava una creatura di un altro mondo a volte, ma era anche un essere umano. Io so cosa vuol dire camminare per strada e sentire che il mondo intero ti si è rivoltato contro, so cosa si prova a sentirsi impotenti e incapaci di difendersi, perché il rombo del linciaggio è così forte che sei convinto che la tua voce non potrà mai essere sentita. Io l'avevo abbandonato, che noi l'avevamo abbandonato. Che in qualche modo avevamo permesso a quella meravigliosa creatura che aveva incendiato il mondo intero di essere dimenticato. Lui era così unico, così originale, così raro, e non ci sarà mai più un altro come lui: lui era un Re.

Michael usava la sua fama e il suo palco non solo per migliorare gli orfanotrofi, ma anche per insegnare ai bambini e per accollarsi questioni sociali. La violenza nelle gang, la corruzione dei tabloid, la povertà, il razzismo, i problemi del pianeta e anche la guerra.

Questi siamo io e Lisa Marie in un ospedale a Budapest e ho visto questo bambino, il suo nome era Farkas, ho chiesto a un'infermiera "Cosa non va in questo bambino?". Lei ha detto "Ha bisogno di un fegato". "Non importa cosa ci vorrà, troverò un fegato". Così ho mandato la mia associazione in giro per il mondo. Dicevo "Non mi arrenderò, non posso lasciar morire questo bambino". E sono stato così felice di ricevere la telefonata: "Abbiamo trovato un fegato e potrà vivere".

Forse è il momento che diamo un'altra occhiata a Michael Jackson per scoprire quello che è successo davvero. Siamo anche impegnati nel tentativo di proteggere i nostri figli dalle cattiverie del mondo, che risuonano nelle nostre teste in preoccupazioni e paure.
Tuttavia ci siamo persi il più grande caso di "bullismo" che il mondo abbia mai visto.
Michael Jackson è l'esempio tipico: ha sopportato anni di torture su un palcoscenico globale, con il mondo intero che stava a guardare. E i bambini? Loro amavano Michael e stavano guardando, stanno guardando adesso.
Che tipo di mondo vogliamo dare ai nostri bambini? Michael chiedeva questo, di guarire il mondo e salvarlo per i nostri bambini. Era sulla strada del ritorno per ricordarci che "Noi siamo il mondo" ed è morto provandoci.

MJ: E' triste, viviamo in uno stato di paura. Ogni giorno sentiamo parlare di guerra, nelle news, alla radio e alla TV, nei giornali, sempre di guerra. Di nazioni che si fanno del male a vicenda, di vicini che si fanno del male a vicenda, di famiglie che si fanno del male a vicenda e di bambini che si uccidono a vicenda. Dobbiamo imparare a vivere e ad amarci l'un l'altro prima che sia troppo tardi. Dobbiamo fermare... dobbiamo fermare il pregiudizio, dobbiamo fermare l'odio, dobbiamo smettere di vivere nella paura del nostro stesso vicino.
Ora vi chiedo di prendere la mano delle persone alla vostra sinistra e alla vostra destra. Via, non siate timidi, fatelo, inizia ora! Con la persona vicino a voi, a sinistra e a destra, e intendo subito, via, non siate timidi, fatelo, fatelo. Ora dite alla persona, dite alle persone che vi sono vicine che tenete a loro, dite loro che ci tenete, dite loro quanto le amate, dite loro quanto le amate. Questo è ciò che fa la differenza.... insieme... insieme possiamo portare un cambiamento nel mondo... insieme possiamo aiutare a fermare il razzismo... insieme possimo aiutare a fermare il pregiudizio... possiamo aiutare il mondo a vivere senza la paura e questa è l'unica speranza... senza la speranza, siamo persi.

Paris: Voglio solo dire... fin da quando sono nata... papà è stato il miglior padre che possiate mai immaginare... e voglio solo dirgli "Ti amo... tantissimo"

Ron: L'ho guardato e gli ho detto "Michael, devo essere onesto con te: se più persone vedessero questo lato di te non penso che avresti il tipo di controversie con cui hai a che fare tutto il tempo...e lo ricorderò finché vivrò, ha preso la mia mano con tutte e due le sue, ha scosso la testa e ha detto "Nessuno potrà mai sapere cosa significa... dover essere me". E lui mi ha insegnato davvero una lezione: non giudicare mai qualcuno solo guardandolo.