E chi lo avrebbe mai detto... (in corso). Rating: rosso

Ultimo Aggiornamento: 02/05/2013 21:00
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05/09/2011 14:14
 
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Capitolo 4




"Drriiiin....Drrriiiin....Drrriiin...."
Ancora in dormivegla sento questo suono conosciuto rimbombarmi prepotentemente nella testa e a fatica mi rigiro nel letto per allungare la mano e cercare di centrare la sveglia che stava sul comodino. Dopo un po di colpi a vuoto la spengo e ritraggo la mano per rimetterla al caldo sotto il cucino dove tengo spiaccicata la faccia.
"DRRRIIIIN...."
Mi rigiro nel letto a pancia in su con gli occhi chiusi mi metto le mani sul viso e ha fatica cerco di capire perchè la sveglia non smette di suonare. Dal salotto sento la voce di Sarah mezza addormentata.
- Ragazze...è il telefono...-
Sospiro, cercando di svegliarmi meglio guardo l'ora...le 7.30. Mi stiracchio nel letto sempre con quel fastidioso telfono che non smette di suonare. Mi faccio coraggio e come un automa vado nel salotto a rispondere...fa un freddo cane!.
- Si...(sbadiglio)....parla Anna assistente di Michael Jackson.-
- Anna sono Allen, dovevamo vederci esattamente 15 min fa al Korakuen stadium, devo conosegnarti le nouve luci, perchè non sei qui?-
Immediatamente, come schiantata giù da un eliccottero torno alla realà. Luci, Allen, dovevo svegliarmi allre 6.30 e ora sono le ....7.30!. Entro nel panico.
- Oddio Allen sono motificata, davvero, non mi sono svegliata non so come sia potuto accadere....-
Cerco di giustificarmi alla meglio.
- Non fa nulla...ascolta le lascio nel camerino vicino lo stand per i microfoni fai in modo di arrivare il più in fretta possibile i tecnici devono montarle. Ciao.-
- Ok. arrivo immediatamente. Ciao.-
Riattacco, chiudo un attimo gli occhi prendo un bel respiro e inzio a svegliare le altre.
- Lilly Sarah sono litea di annunciarvi che abbimao un ora di ritardo la sveglia non ha suonato ! Giù dal letto!.-
Tempo che realizziano anche loro ciò che è successo e inziano a scattare come molle per tutta la stanza. Corro in bagno, mi butto sotto la doccia, che faccio a velocità imprssionante, il tempo di asciugarmi, vestirmi passarmi un po di fondotinta sul viso pallido e sono pronta, vado con i capelli bagnati non c'è tempo di starli ad asciugare... prendo la mia borsa con tutte le cose dentro e esco dalla stanza. Sono le 8.05 ...inutile dire che sono in ritardo. Mentre aspetto con ansia l'ascensore ticchetando i piedi per terra sento una voce chiamarmi dal fondo del corridoio.
- Anna ! Jackson ti vuole vedere.-
Era Bill il capo della sicurezza. Sento formarsi un nodo alla gola, se 5 minuti fa avevo una fame nera ora mi si è chiuso completmante lo stomaco, prevedo il peggio. Mi faccio coraggio e mi avvio verso la suite cercando di mantenere un comportmanto freddo e deciso.
- E' nella stanza a destra dopo la sala principale.-
- Ok grazie.- Mi apre la porta e mi fa entrare. Sento chiuderla alle spalle, rimango un attimo ferma...tiro un ben respiro e entro nella stanza principale della suite.
- E' permesso ?....Signor Jackson?...sono Anna la sua assistente...-
Mi guardo intorno camminando piano piano sperando che risponda qualcuno.
- Ciao Anna, Buongiorno!.-
Sussulto un attimo e mi giro di scatto. Si era materializzato dietro le mie spalle e ora ce lo avevo di nuovo davanti ai mie occhi. Sorrideva.
- Buongiorno Mr. Jackson...pensavo che stesse nello studio come mi aveva detto Bill..-
- Si tranquilla ero andato in cucina...- credo che è in pigiama ha delle pantofole nere dei pantaloni rosso bordò con sopra una semplice maglietta bianca e un sgualicita camica a righe binache e celesti sbottonata, i capelli ricci ricci arrufati.
- Ah non si preoccupi....hanno detto che mi voleva vedere...- Dico con voce un po indecisa.
- Si..- mi risponde con un tono di voce cosi dolce che non potevo fare a meno di guardarlo, sorride di nuovo e va verso un piccolo tavolino vicino al divano.
- Ieri sera avevamo deciso che mi avresti accopagnato alla cena di domani...beh, purtroppo ho un compito alcuanto noioso per te...- Dice modicchiandosi il labbro accennado un sorriso imbarazzato.
- Mi dica pure..-
- Intato dammi del tu perchè avremmo si e no la stessa età...e poi sono spiacente, ma questo qui è il catalogo di tutte le presone che saranno presenti alla cena che si aspettano che io conosca ogniuno di loro, gli ho dato un occhiata anche io ma se devo essere sincero me ne ricordo poco e niente, anche perchè mi sembrano tutti uguali...quindi dovrei chiederti il favore di cercare di imparare a memoria un po di nomi così magrai evditerò di fare brutte figure..- Aveva in mano una specie di book fotografico e sorrideva imbarazzato.
- Ooh...ma certo...non si preoccupi, cioè..non ti preoccupare! farò il possibile per impararli tutti entro domani sera.- Sorrido e prendo il book dalle sue mani.
- Bene...poi studieremo tutte le tecniche per suggerirmi i loro nomi senza che nessuno se ne accorga...vuoi qualcosa da bere?-
- Come ?...eeh no grazie, purtroppo sono in ritardo devo andare a riprendere le luci nuove che ha portato Allen...-
- Non ti preoccupare adesso do l'ordine di farlo fare a qualcun' altro...-
E certo, penso,"adesso dò l'ORDINE di farlo fare a qualcun'altro che si sta spaccando la schiena! tanto sono tutti qui a lavorare per me!"
Assumo un empressione un po dura mentre Michael va verso il telefono e si fa passare qualcuno della sicurezza per dare l'ordine di mandare qualcuno al posto mio per riordinare le nuove luci.
- Ecco fatto!...adesso non hai più scuse per non bere qualcosa- si gira verso di me e con aria soddisfatta sfoggia una sorriso a 32 denti.
Ricambio il sorrisso anche se non sono molto convinta. Mi fa strada verso la cucina, mi apre la porta e mi fa entrare, tutto in un silezio parecchio imbarazzante. E' lui a rompere il ghiaccio.
- Allora...vediamo...va bene succo d'arancia? Ho il jack daniels ma non credo sia molto adatto di pirma mattina.- mi dice ridendo.
- Aahahah credo proprio che non sia un buona idea di prima mattia, soprattutto quando dovrò passare tutta la giornata a imparare nomi di gente sconosciuta....vada per il succo!-
Mi sorride ancora e prende due bicchieri...cala di nuovo il silenzio.
- Dimmi...da quanto lavori qui?- Mi chiede mentre mi porge il bicchiere pieno di succo.
- Grazie...lavoro qui da due mesi circa, mi ha assunto il tuo manager Frank Dileo.-
- che strano, non mi ricordo di te...-
- beh in effetti ci siamo visti solo una volta...o almeno io ti ho visto...era la prima riunione con tutto lo staff ma eravamo più di 100 persone non mi meraviglio se non te ne ricordi...poi da quella volta non ci siamo più incontrati.-
- capisco...non sei americana vero?.- Mi chiede con un sorrisetto maizioso.
- Mmmh no...si vede tanto ? Sono nata in Italia a Roma,mi madre è tedesca e mio padre Italiano.-
- Come sei finita qui?- è curioso, gli si legge negli occhi.
- bhe, diciamo che ho girato parecchio il mondo e avevo deciso di trasferirmi in maniera stabile a Los Angeles per diventare intereprete poi ho incontrato due ballerine che venivano a fare i provine per far parte del tuo corpo di ballo e ho conosciuto per caso DiLeo...eeh, beh.. eccomi qua.- bevo un po di succo per schiarirmi la voce.
Mi sorride guardandomi intensmante. Quasi cado dalla sedia. Non riesco a staccagli gli occhi di dosso.
- E' bellissima Roma! non vedo l'ora ti tornarci per con il tour, peccato che non ho potuto girarmela in santa pace senza essere disturbato dai paparazzi.- Dicendo queste parole il suo sguardo vivo accesso quasi si spegne, non mi aspettavo che si sentisse cosi oppresso dalla sua fama...anzi, pensavo che facesse di tutto lui stesso per alimentarla.
- Immagino... anche in Italia sei molto famoso...- Non sapevo che dire.
- Già...ma non è tutto oro quel che luccica...- Fissa nel vuoto il bicchiere come perso nei suoi pensieri, chi sa a cosa sta pensando.
Non avevo ben capito la sua ultima frase ma doveva sicuramante riferisi al fatto che la fama non è sempre così bella come sembra.
- Beh, sono contento che lavori per me...davvero, mi piace conoscere gente nuova poter scambiare due chiacchiere in tranquillità...non so perchè ma credo che tu non sei una mia fan..non è vero?-
- Se devo essere sicera, non è che voglio offenderti..ci mancherebbe altro...ma no! non sono una tua fan, so davvero poco e niente si di te..-
Alza il sopracciglio e sorride.
- Immaginavo...spero che domani sera verrai con il tuo fantastico pigiama con el mucche così mi fai fare due risate...ahahahahahha-
- Oddio che figuraccia!....volevo morire ieri sera- mi metto le mani sul viso.
- Aahahahhaha era delizioso ti stava benissimo giuro! lo voglio anche io ! Aahahahaahhaha.- Rideva di gusto.
"drriiiin.... drriiiin.... drriiinn" Suona il telfono.Cercando di ricomporsi si scusa e va a rispondere.
- Si...ok, sarò subito li...sto arrivando.- Riattacca.
- Anna mi dispiace davvero tanto ma sono costretto a andare allo stadio ci sono dei probelmi con i ballerini...-
- Ooh tranquillo nessun probelma ho da fare anche io oggi..- dico indicando il book con le foto.
Mi apre la porta della cucina e mi accompagna lungo il corriodio.
- Sono contento di aver fatto la tua conoscenza...mi farebbe molto piacere tu qusta sera venissi a vedere il concerto, ti risrverò un po sto molto speciale..- mi fa l'occhiolino se si morde il labbro.
- Ok...farò di tutto per esserci, promesso...- sorrido imabrazzata.
Mi guarda intensamente, mi sento completamente osservata, scrutata nel profondo.. come se riuscisse a vedere con i suoi occhi neri come la pece ciò che ho dentro. Sorride di nuovo e con delicattezzza si avvicina alla mai guancia per darmi un bacio. Sento il suo respiro sul mio viso il profumo fresco dei suoi caplli che al contatto mi solleticano il collo porvocantomi un brivido inaspettato...sento le sue labba morbide baciarmi delicatmante la guancia. Chiudo per un attimo gli occhi quasi a gustarmi questo momento, non capendo ancora una volta perchè io...la ragazza fredda, tutta di un pezzo, quella che non guarda in faccia nessuno che non si lascia trasportare da nessuno stupido setimetalismo si ritova ora a tremare difronte la figura di una ragazzo che in maniera così pura mi stava dando un semplice bacio sulla guancia.
Riportandomi alla realtà si si scosta piano piano dal mio viso e apre al porta.
- Ci vediamo questa sera allora...ci tengo.- Sono ancora un po scossa ma non volgio mostragli la mia agitazione per colpa di uno stupido bacio sulla guancia, chi sa quante avranno avuto la mia stessa reazione e si saranno mostrate subito "gatte morte innamorate pronte a piegarsi di foronte a Lui" no, io sono diversa... so controllare i miei sentimenti e poi cosa mi porterebbe di bello innamorarmi di Michael Jackson ? Nulla ! per me lui è solo il mio capo, sono la sua assistente. Punto. Stop. Fine della storia. Caso chiuso. Il rapporto deve rimanere solamente professionale, non andrò al concerto. Quindi mento e decido di rispondre con il tono più impasibile e distaccato possibile rimanendo sempre educata ma diretta.
- Ok, farò di tutto per esserci.Buona giornata e auguri per questa sera.-
Sorrido e mi avvio verso la mia stanza, pregando il mio corpo di non cedere alla volgia di girarsi per poterlo guardare di nuovo.
Sento la porta chiudersi in lontananza....





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05/09/2011 14:44
 
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Finalemnte la dura e fredda Anna si rende conto che da un semplice bacio sulla guancia capisce che piano piano si sta innamorando. Aspetterò con immensa gioia il prossimo
05/09/2011 15:50
 
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Come sempre un capitolo entusiasmante! Lo adoro! [SM=x47918] [SM=x47928] Un invito a bere qualcosa è un segno che da parte di Michael c'è un interesse nei suoi confronti [SM=x47962]
Lei fa bene a dimostrarsi non molto interessata perchè non conosce le intenzioni di Michael! Anche se Anna si comporta così nel profondo del suo cuore nutre dell'interesse per Michael che sono convinta che presto si trasformerà in L.O.V.E [SM=g27836] Aspetto il prossimo....intanto mi impegno anche io a scrivere la mia FF [SM=g27829] [SM=g27828]
Tanti [SM=x47938]
05/09/2011 23:41
 
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Capitolo 5



Erano più di tre ore che cercavo di imparare a memoria quei nomi impossbili cercando di ricollegare il cognome al volto...ma devo dire che fino ad ora avevo avuto scarsi risultati. Erano così tanti e così uguali che mi si inteccivano gli occhi solo a guardarli.
- Allora questo deve essere il signor Tanaka e la sua consorte...eeh...oddio come si chaima la moglie?....SAITO!- Levo la mano con la quale corpivo il nome.
- Nooo...è vero! questo è Yamamoto! quello con l'orecchino all'orecchio destro è Tanaka...Uuf non ce la farò mai ad impararli...-
Sprofondo sulla sedia portantomi le mani sul viso per stropicciarmi un po gli occhi...mi facevano male. Erano ore che stavo chiusa li dentro e mi mancavano ancora parecchi pagine di nomi da imparare. Mi serviva una pausa, non ce l'avrei fatta a rimanere un altro minuto di più a guardare quel maledettissimo book. Vado in bagno per rinferscarmi un po il viso, mi guardo intensamnte scrutando per bene la mia immagine riflessa. Sono ridotta davvero male, da quando lavoro qui non ho nemmeno più il tempo per truccarmi, per sistemarmi i capelli che ora sono mossi e sconfusionati...per fortuna non sono ancora in periodo di rughe se no sarei stata un vero e proprio mostro. Sono sempre stata una ragazza carina...mi è sempre piaciuto il mio aspetto fisco, sapevo di essere attraente e usavo quest'arma al meglio...soprattutto nel lavoro. Non mi sono mai sentita indadeguata, la mia freddezza era palpabile in tutto ciò che mi circondava...ho sempre ottentuto quello che volevo, guadagnandomelo...le cose non mi sono mai state regalate, ho sempre sudato tutto ciò che desideravo ardentemente. Adesso mi sono un po lasciata andare...è vero! ma non si può sempre tenere sotto controllo tutto ciò che ci circonda, bisogna prendersi una "pausa di rifelssione" per poi ripartire più carichi di prima. Ero convinta che nonostante la stanchezza era ora di tornare quella che ero prima. Perfetta in tutto e efficente sul lavoro..niente e nessuno doveva ostacolare questo mio equilibiro mentale, chiunque sarebbe arrivato a sconvolgere i mei piani avrebbe fallito perchè come mi diceva sempre mi madre "bisogna pensare prima a se stessi alla propria indipendenza, non lasciasri trasportare dalle stupide fantasie amorose" e ero decisa anche qusta volta a segure i suoi insegnamenti.
Mi passai un po di terra sul viso per renderlo più colorito, misi un po di eyeliner per risaltare gli occhi da cerbiatta e la macchia verde acqua nel mio occhio destro, mascara nero per allungare le ciglia folte e per finire un lucida labbra brillatinato bianco.
Pettino i capelli biondi ondulandoli poco con spazzola e phon alla fine per poi legarli in una morbida cipolla.
Ecco! ora ero molto più presentabile. Scrutai ancora la mia immagine per vedere se potevo migliorare ancora qualcosa. No! va bene così, sono soddisfatta. Vado in camera mia apro l'armadio e scelgo un bel tailleur nero con una gonna avvitata stretta lunga fino al ginocchio, scarpe nere con tacco a spillo. Prendo il book e la mia borsa, indosso gli occhiali scuri e esco dalla stanza. Avevo un disperato biosgno di caffè e di una sigaretta, erano giorni che non mi concedevo i miei piccoli vizi.
Scendo nella hall dove finalemnte mi rendo conto del lusso sfrenato che mi circonda..una sala di dimensioni sproposionate che metteva in risalto la moquette rosso fuoco e le decoraziondi delle sedie color oro. Era motlo affollata, un via vai di gente...sicurmante tutte presona molto ricche o per lo meno famose e benestanti. Decido di sedermi in un angolino riservato ai fumatori mentre sto per accendermi la sigaretta mi accorco che sul tavolo c'è un giornale.
"Wako Jacko Kiss Her Dancer On Stage". C'era la foto di Michael e la ballerina Tatiana nel momento in cui si sono baciati. Incuriosita sfoglio il giornale fino ad arrivare all'articolo che parlava di loro..c'è una foto di Tatiana da sola...ora che la guardo bene mi ricordo di averla vista un paio di volte dietro le quinte ma non ci siamo mai parlate...beh , devo ammettere che è una bella ragazza, ma chi sa quante altre ne avrà Jackson! Si sarà solamente illusa di essere la sua "unica" ma in realtà sarà stata sicurmante una delle tante. Imporvvsmante mi tornano alla mente prepotentemente i momenti in cui lui così delicatamente ha posato le sue labbra sulla mia guancia...rivivo per pochi secondi quella strana sensazione. Ripenso al suo sguardo...ai suoi occhi puntati su di me mentre gli parlavo. Ripensandoci devo ammettere che è affascinante...non è una bellezza comune non lo definirei neanche "bello", è carismatico...èèè...è Sexy!. Riguardo la foto di Tatiana e penso che è solo un illusa, si sarà innamorata di lui del suo personaggio della sua fama senza sapere che non c'è niente di bello niente di eccitante nel mondo di Michael Jackson...penso che non potrei mai essere la sua donna, non sopporterei la pressione mediatica e non sopporterei lui. E' vero che mi sono ricreduta per quanto riguarda il suo carattere anche se lo conosco poco e niente, ma sento che in lui convivono due diverse personalità che non ha ancora imparato bene a gestire...il Michael di tutti i giorni quello "normale, gentile, timido che amama conoscere, sapere.. " e la star megalomane ed egocentirca che non guarda in faccia nessuno...sarebbe troppo complicato vivere,accettare, subire lui e il mondo che lo circonda. Non so nemmeno perchè sto pensando a questo dato che non è successo assolutamente nulla tra me e lui, ma è un po come una autoconvincimento che non ci potrà mai essere nulla di più, io sarò la sua assistente e lui il mio capo per i prossimi mesi, poi quando il tour sarà finito me ne potrò andare a cercare qualcosa di più interessante e più adatto alle mi aspettative.
Ho quasi finito la sigaretta, preferisco non prendere il caffè..non oso immaginare di quale strano gusto potrebbe essere il caffè giapponese, prefrisco ricordare il sapore del buon caffè forte italiano. Prendo il book, la mia borsa e torno in camera decisa a memorizzare alla perfezione tutti i nomi.

20.30 mi mancano ancora poche pagine e finalemnte posso dire di saperli quasi tutti.
"toc toc"....bussano alla porta.
- Buonasera, cerco la signornia Anna Becker.-
- Sono io...mi dica- Era un ragazzo giovane giappionese lavorava nell'hotel.
- Ecco, questa è per lei insieme al bigliettino e mi hanno detto di avvisarla che c'è una macchina di fuori all'entrata che la sta aspettando.-
Mi porege una rosa tutta confezionata con un bigliettino dentro.
- Grazie mille, buona serata-
- Anche a lei.-
Chiudo la porta, guardo la rosa tutta impacchettata con un bellissimo fiocco alla fine rosso fuoco. E' bellissima. Adoro le rose rosse, sono tra i miei fiori preferiti. Curiosa di capire chi fosse il destinatario prendo il bigliettino al suo interno, poso la rosa sul tavolo della sala e apro la bustina.
"Spero di aver indovinato il tuo fiore preferito. Ti avevo promesso che ti avrei riservato un posto speciale.
Un bacio...Michael".
Stento a crederci. Non so che dire, so benissimo che si riferisce all'invito al suo concerto e per di più c'è una macchina che mi sta aspettando..come se non gli fosse balenato nenache per la mente che io avrei potuto benissimo declinare l'invito. Mi dispiace Jackson, ma questa volta rimmarai a bocca asciutta. Posai il biglietto sul tavolo e mi diressi verso il telfono.
- Pronto buona sera sono Anna Becker mi hanno riferito che c'è una macchina che mi sta aspettando..potrebbe gentilmente riferire all'autista che purtroppo non potrò scendere...gli mandi le mie presonali scuse per il disturbo, grazie.- Riattacco. Sono categorica, lo so...forse troppo ma è meglio così, non volgio avere niente a che fare con Jackson e il suo mondo "incantato". Sono la sua assistente, ancora per poco e poi potrò andarmene. Mi rimetto a sedere per finire di studiare gli ultimi nomi che mi mancavano, riapro il book con le foto ma lo sguardo mi cade sulla rosa...ferma sul tavolo, bella...stupenda....aveva indovinato....era il mio fiore preferito. La prendo e la avvicino al mio naso per poter respiare quella fragranza fresca...leggera, sembra di risentire ancora il profuno dei suoi capelli ricci morbidi accarezzarmi il collo. La guardo ancora e rileggo per l'ennesima volta il biglietto....forse sono ancora in tempo per andare...
No. Non posso farlo, non volgio farlo. Prendo la rosa e il biglietto ,li poso sul tavolo della cucina...prendo un bicchiere d'acqua e la metto dentro,strappo il biglietto nel caso lo dovessero vedere Lilly e Sarah al loro ritorno e lo butto nel cestino.
"Calcolo freddo e distaccato Anna, Calcolo freddo e distaccato!" torno a sedere intenta a finire il mio lavoro.




Grazie ragazze che state seguendo questa Ff, non sapete quando mi fa piacere.
06/09/2011 01:02
 
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Inutile cerca di essere fredda e distaccata lo ammesso che è sexy in parole povere si vede che è innamorta. Aspetterò con immensa gioia il prossimo
06/09/2011 11:47
 
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Capitolo 6.





- Uuuh che bella rosa ! è stupenda. La nostra Anna ha un ammiratore segreto!- Era Lilly, stava in cucina per fare colazione e si era accorta della rosa.
- Non fare la stupidina...me la sono comprata da sola. Per allietarmi la gironata, Sarah muoviti che stai creando la fila per il bagno non capisco cosa fai li dentro ore e ore sono le 8.00 tra poco dobbiamo essere nella suite...su!-
- No mi dipiace deluderti ma TU dovrai essere nella suite, per fortuna mi ha salvato dall'operazione "dama di compagnia"- Mi dice dal bagno.
- Grazie di avermelo ricordato...- replico sarcasticmante mentre cercavo di allaciarmi il cinturino delle mi scarpe nere tacco 12.
- Crdo che dovrai armarti di molta pazienza, è da ieri che Michael è nervoso fracico...non si capisce il perchè...appena finito il concerto a preso e se nè tornato in camera, per non parlare durante il concerto! è stato un continuo lamentarsi durante le poche pause..."quello non va bene, quell'altro vi avevo detto di agiustarlo.." era elettrico, spero per te che si si svegliato con la luna giusta questa mattina- Mi dice Lilly.
Mi stavo infaliando la giacca...credevo di sapere perchè si fosse innervosito, ma adesso che ci rifelttevo non me ne importava nulla sono la sua assistente non la sua piscologa o barbie da portarsi dietro. Speravo comunque che non si trattasse di quello, ma era molto probabile. Vado in cucina per prendere un po di caffè per svegliarmi meglio, mi aspettava una giornata faticosa e lunghissima...per prima cosa dovevo vedermi con Michael per provare a suggerigli i nomi che avevo imparato con molta fatica ieri, poi avevo la seduta di restauro con la truccatrice Karen che mi avrebbe preparato per la serata, e poi iniziava lo strazio...sapevo che avrei passato un altra notte in bianco, chi sa quando sarebbe finita la serata. Presa da questi pensieri mi verso dell'altro caffè nella tazza...8.10, devo andare !
Lavo al volo la tazza mentre vedo Sarah che non usciva dal bagno dai tempi della guerra in Vietnam e corre in camera a preparasi, prendo la mia borsa con tutte le mie cose afferro il book e esco dalla stanza.
- Ciao ragazze!, fatemi in bocca al lupo...- le prego appena fuori dalla porta.
- In bocca al lupo! ricorda qualunque cosa dice per te ha ragione! ci vediamo questa sera tesoro.- Mi dice Lilly ridendo.
Esco, mi ero preparata alla perfezione..i nomi li sapevo li avevo ripassati appena sveglia e mentre mi lavavo i denti,come quando avevo le interrogazioni prima di andare a scuola. Attraverso il corridoi vedo Eric davanti alla suite.
- Buongiorno Anna! dormito bene?-
- Buongiorno Er..si abbastanza, 8 ore di sonno piene un po agitate perchè ho sognato tutte queste brutte faccie che avevo studiato ieri tutto il giorno- indico il book che ho in mano.
- Vai tu questa sera alla cena?- mi chiede sorpereso.
- Si hanno dato l'incarico a me, adesso devo vedermi con Michael per mettere appunto delle cose...te non ci sarai?- chiedo con la faccia un po trste.
- No, vegono Bill e Mike io sono libero questa sera, mi dipiace.- mi sorride.
- Allora sarà una vera noia, cattivo! mi lasci sempre sola in questi compiti ingrati...- metto il fino broncio.
- Aahahaha mi sa che ti convine entrare...credo che ti hanno gi adetto che è da ieri che ha i nervi a fior di pelle...nessuno sa il perchè, quindi, Buona fortuna!...- ride divertito e mi fa l'occhiolino.
- Fammi passare uomo ingrato che mi lascia sola in questa ardua avventura, non siamo più amici!- dico ridendo mentre Eric mi apre la porta della suite.
Ereccomi, dinuovo nella 517...silenzio di tomba. Possibile che pisogna sempre giocare a nascondino per trovarlo? temendo che mi si materializzasse dinuovo dietro per urlare "tana libera tutti" rimango quasi attaccata alla porta.
- Michael!...sono Anna, è permesso?- dico con voce sicura guardandomi intorno.
Nessuna risposta...sarà caduto dal letto?. Mi faccio avanti piano nella saletta subito davanti al corridoio.
- Michael? ci sei?...- ripovo, mentre mi guardo intorno nella stanza. Nulla. Decido di mettermi seduto sul divanetto ad aspettare che sua signoria si faccia vivo. Guardo l'ora 8.20...dovevamo vederci esattamnte 5 min fa, forse sono stata troppo puntuale penso, ne approfitto per ridare un ultima occhiata al book con le foto per memorizzare meglio il tutto.

- Ciao Anna!-
Come mio solito sussulto ancora una volta appena lo vedo comparire stile "Coppelfield" davanti a me, balzo immeditamente in piedi richiudendo con uno scatto il book.
Porta gli occhiali scuri, anche se non riesco a capire dove vede tutto questo sole in una giornata ugiosa come oggi. Capelli sciolti, ricci perfettmante pettinati che ricadono morbidi qulle sue ampie spalle, camici rossa pantaloni neri con una cintura dorata..calzini in bella vista questa volta rossi e gli immancabili mocassini, comincio a credere che ci va anche a dormire con quei cosi.
Non riesco a vedre la sua esperssione celata dagli occhiali scuri,ma non accenna il minimo sorriso. Come diceva mia nonna "questo sè svejato col culo scoperto pure oggi". Mi sforzo di sorridere e fare finta di niente.
- Buongiorno Michael...-
Ninete, impassiblie...avrei creduto che fosse una statua ci cera se solo non stesse camminado. Va verso la scrivania con le mani in tasca e si gira verso di me.
- Scusa il ritardo se ti ho fatto aspettare...allora, come va con i nomi?- chiede non mutnado minimante espressione.
- Bene , credo si saperli tutti...- rispondo con una fintissima aria solare.
- Credi di saperli...o li sai?- domanda brusco mentre si versa un po d'acqua nel bicchiere. Rimango un attimo attonita difronte a questa domanda, cerco di mantenere la calma e con sicurezza rispondo che li sò.Finisce di bere..posa l'acqua sul tavolino e si lecca le labbra per asciugarsele rimettendosi le mani in tasca. Penso ancora una volta c'è è maledettamente sexy ma questo comportamento mi sta irritando.
- Ok!...allora, la macchina ci verra a prendere alle 22.30 davanti all'hotel devi farti trovare pronta per quell'ora possibilmente anche prima.. usciamo dalla cucina, non posso uscire dall'entrata principale per via dei fan e dei paparazzi, se necessario porta con te il book in caso non ti dovessi ricordare qualcuno, se non ti senti abbsatanza preparata me lo dici subito e affido ad un altra persona questo incarico...non intendo fare figuracce, stammi vicino pre tutta la durata della cena quando vedi qualcuno che si avvicina mi sussurri all'orecchio come si chima e traduci quello che dice avrai con te un altro traduttore che sa bene l'inglese vi aiuterete a vicenda, spero di essere stato chiaro.- E' categorico, duro, freddo è di nuovo la star capricciosa e arrogante che non accetta un no. E' palese che è infastidito dal mio comportmante di ieri sera, ma ha 30 anni è un uomo non un bambino quindi non mi curo di quello che dice e diretta rispondo che sono preparata e non farà alcuna figuraccia.
E' con le bracci aconserte e le gamebe incrociate...non vedo i suoi occhi ma credo che se si levva gli occhiali mi fulminerebbero con lo sguardo, resta impassibile...fermo, come ad aspettare che io dica qualcosa sul perchè non mi sono presentata ieri al concerto dopo che ero stata invitata da lui in persona e di sera scomodata a farmi recpirare un rosa un biglietto e un auto personale. Non si capiacitava perchè avessi rifutato questo invito, ne sono sicura.
Si morde le labbra sospira e va dietro la scrivania...
- Bene, è tutto!....puoi andare. Grazie.-
Non c'è niente di dolce, di melodico questa volta nella sua voce, sembrano quasi due persone differenti da qullo che ho incontrato ieri e quello con cui sto parlando oggi. Senza nenache dagnarmi di un sguardo prende alcune carte e iniza a sistmeare.
- Di niente Michael, a più tardi.- Fingendo tranqullità mi avvio verso la porta e esco. Eric non c'è...avrei voluto sfogrmi un attimo con lui...mentre vado verso l'ascensore mi chiedo dove ho trovato la clama prima mentre lui con tutta la sua arrognaza mi diceva quelo che dovevo o non dovevo fare, e pensare che ieri mattina mi aveva invitato a bere qualcosa era stato gentile, dolce, educato adesso non si era degnato nemmeno di venirmi ad aprire la porta. E' uno stron*o! Non lo sopporto, non vedo l'ora che finisca questo stramaleddettissimo tour per non poterlo aver più sotto gli occhi ogni giorno. Mi sange il sangue al cervello se solo penseo che dovrò passare un intera serata in sua compagnia appiccicata a lui come un cagnolino da guardia. Scedo nella hall persa nei mei pensieri, sono ancora le 9.05 ho ancora parecchie ore a disposizione prima di andare da Karen per prepararmi. Vado nella stanza fumatori, mi accendo un sigaretta...devo placare il nervoso, non mi piace essere trattata con sufficienza e sfrafottenza! Chi sei per parlarmi con quel tono? Crede di famri paura o di intimorirmi solo perchè fa di cognome Jackson e con i suoi soldi potrebbe risanare il pil pro capite di una nazione ? crede che una donna si conquista con un invito al concerto, una rosellina e un bigliettino? O è talmente accecato dalla sua immagine che pensa di non doversi mai impegnare troppo per sedurre qualcuno, perchè a lui tutto è dovuto, tutto è concesso senza il minimo sforzo!
mentre penso mi guardo attravrso il riflesso del vetro verde scuro che ho davanti, ma l'occhio mi cade su un viso conosciuto a pochi metri di distanza da me seduto su uno dei divanetti in pelle rossa. Mi giro per guardare meglio, metto a fuoco...si passa le mani sugli occhi come a cacciare via una lacrima per non fari vedere..ha la testa bassa ma la riconosco...é Tatiana!. Era stata licenziata ieri sera ma avevano detto che aveva immediatamente lasciato l'hotel, chi sà quanto c'è di vero o falso in quello che hanno detto sulla storia tra lei e Michael..mentre la guarda penso che non si è persa nulla di speciale, anzi. è stato un bene che l'abbiamo allotnanata da lui lavrebbe solamente trascinata nella sua gabbia dorata fatta di tutta apperenza e poca sostanza. Vedo Eric entrare nella stanza e correre verso di lei. A stento riesco a capire cosa dice.
- Ascolta lo sai che non puoi stare qua...- dice Eric con tono carezzevole mentre gli porta le mani sulle spalle come un padre che conosla la sua bambina.
- Ti prego Er devo solo parlargli...pochi min non chiedo altro..- scoppia a piangere. Eric la abbraccia, lui purtroppo non può fare niente deve solo eseguire gi ordini che gli vengono dati.
- Ci hai parlato?...gli hai detto che sono qua che sto a pezzi?...- continua tra i singhiozzi. Mi viene un nodo alla gola, sta soffrendo davvero.
- Si...ci ho parlato ma..ora è meglio di no, adesso il tour è finito pochi giorni e ce ne troniamo tutti in America fidati di me aspetta solo un settimana si rifarà vivo lui e potrete parlare con più clama..ora ti prego va.. mi hanno detto di farti scortare in aeroporto vieni con me...- Lei scoppia di nuovo a piangere. Immagino come si possa sentire...non solo si è innamorata ma ora senza una spiegazione valida si sente buttata fuori come un animale dalla vita di quello che credeva il suo amore ma deve anche fare i conti con la pressione mediatica che le si è rivoltata contro dopo quel bacio. Escono dalla sala fumatorimentre Eric la tiene stretta.
Bene! lo detesto ancora di più quell'uomo...cerco di levarmi dalla testa la sua immagine mentre mi guarda duro e impassibile lo prenderei a schiffi. Mi mordo la lingiua per non gridare davanti a tutti che è un grande stron*o! spengo la sigaretta prendo la mia roba e vado a mangaire , devo mettere qualcosa sotto i denti per placare il nervosismo.



- Ooh eccoti, sei in perfetto orario!.- mi dice Karen mentre mi invita ad entrare nella sua stanza che a primo acchitto sembra un negozio per parruchieri e estetiste.
- Ciao Karen..- rispondo con un sorrisso entrando.
- Queste sono le mie assistenti io le chiamo i miei "angli" Jessica e Kate! mi aiuterenno con il tucco parrucco e vestito!-
- Molto piacere.. Anna!- stringo la mano a tutte e due, sono molto carine devono avere all'incirca la mia stessa età. Karen credo che si un po più grande anche se a me sembra una bellissima donna. E anche molto solare.
- Bene tesoro rilassati...inizieremo prima dai capelli poi passermeo al trucco mentre Jessica e Kate si occpureanno delle mani e dei piedi e poi ti farò vedere la tua "sorperesa".- mi dice sorridendo.
- Aaah ma allora è proprio il mio giorno.- dico divertita.
- Sono proprio curiosa di vedere la mia sorpresa ma immagino che la vedrò dopo il lungo e laborioso restauro...alla mai faccia ahahahha- aggiungo.
- Se fossero tutte belle come te io andrei fallita con questo lavoro ahahahh ora per favore ti chiedo se puoi gentilemnte accomodarti al lavaggio.-
Aaaaah ci voleva proprio, finalemnte mi rilasso e altri lavorano per me senza che io debba muovere un ciglio. Mi sento una principessa. Per cominicare danno una bella tagliata ai capelli mentre Kate e Jassica si occupano delle mie mani e dei miei piedi che colorano con uno smalto neutro bianco leggermente brillantinato, ninete di volgare molto raffinato, devo dire che mi sta da dio sulle mani e sui piedi, che io odio, adesso li vedo qusi belli. Karen mi asciuga i capelli mentre li sento morbidi ricadermi sulle spalle...deve averci messo qualche crema particolare perchèmo guardo le punte e vedo che sono un biondo accesso bellissimo, luminoso. Con phon e spazzola li alliscia alla perfezione rendendoli ancora più setosi al contatto, ondulandoli leggermente alla fine prende una rosa blu con un picclo nastro legato ad essa e ad opera d'arte mi raccoglie i capelli in una piccola coda che nel lascia sciolti solo alcuni davanti e dietro. Passano al trucco....dopo aver ripulito le mie sopracciglia (non senza urlare dal dolore) inziano a incipriarmi il viso applicando un po di terra leggermente scura sula viso per esaltare gli zigomi...con molta pazienza Karen passa agli occhi che decide di colorare con solo un po di Eyeliner nera e mascara con un leggero obretto bianco sfumato con un po di blu alla fine dell'occhio per renderlo ancora più accattivante e grande, mi ridisegnano con una matitita leggera le labbra che non sono molto carnose e vi applicano uno strato di lucida labbra trasparente. Ecco fatto..trucco e parrucco sono andati. Ancora non mi hanno permesso di vedermi allo specchio, prima dice che devo vedere la mai sorpresa. Mi fa alzare e mi porta nella stanza a fianco al saloncino dove mi hanno truccato, appena entro riapro gli occhi e vedo steso sul letto un vesito di seta bul, lungo con le spallin,e scolato al pundo giusto con annesse scarpe con tacco a spillo blù notte come il vistito... non riesco quasi a descriverlo per quanto è bello.
- Oh mio dio Kare è qualcosa di meraviglioso! davvero sei fantastica grazie..- gli dico radiosa mentre lo prendo in mano per guardarlo meglio.
- Non devi ringraziare me...lo ha scelo Michael per te !- mi dice sorridendo.
Mi blocco un attimo...credevo di non aver capito bene...Michael Jackson mi aveva comprato un vestito per questa occasione scegliendolo lui appositmante per me. Questa volta non riesco a contenere l'emozione, non ce la faccio e mentre faccio scivolare sul mio corpo il vestito che lui aveva appositmante comprato per me ripenso a quel piccolo inncoente bacio sulla guancia che con tanta dolcezza mia aveva dato facendomi tremare pre l'emozione.
Mi guardo allo specchio...sono pronta! devo ammettere che questa sera sono davvero bella, non lo dico per tirarmela anche perchè non è menrito mia ma di Karen Jessica e Kate che hanno fatto un ottimo lavoro. Tiro un bel respito mi sistemo ancora una volta il vesito davanti allo specchio e esco dalla camere per farmi ammirare da Karen e le altre che aspettvano di vedere come era venuto il loro lavoro.
- Wow ! Wow ! wow...sei spettacolare ! tesoro sei davvero bella, non ci sono parole...- mi dice sorridendomi appena mi vede.
- Merito tuo e delle tue assistenti...Grazie!.- gli dico sorridendo mentre l'abbraccio. Ringrazio tutte per il bellisimo lavoro svolto prendo la piccola pochette abinata al vesito, vado in camera mia per prendere le ultime cose.
Inutile dire che durante il tragitto per andare in camera ho sentito alcuni fischi e apprezzamenti provneire dalle stanze aperte o dai tecinici che ernao appena rintrati dallo stadio. Corro subito in camera, prego che non ci siano Lilly e Sarah, mi immagino gia cosa direbbero se mi vedessero conciata in questa maniera.
Entro, prendo il book e mi guardo per l'ultima volta allo specchio. Guardo l'ora sono le 22.15 Michael mi aveva detto di stare li alle 22.30 ma penso che se arriverò un tantino in anticipo non succederà nulla. Esco dalla stanza e vado verso la suite, sono un po agitata anche perchè so di indossare un vesito che lui stesso ha coprato per me...chi sa cosa dirà quando mi vedrà entrare...Mi ritrovo davanti Mike e Bill anche loro vestiti a festa, sempre con quegli auricolari nelle orecchie, non dicono niente ma i loro sguardi parlano per loro...dciamo solo che rimangono parecchio attratti dalla mia immagine.
Li saluto, Bill mi apre la porta e.... entro.





Spero che vi piaccia.

06/09/2011 12:25
 
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Speriamo che ammorbidisca il suo carattere andando avanti con i Capitoli. Aspetterò con immensa gioia il prossimo per vedere come andrà la cena
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Come sempre...WOW!
Non ho altro da dire! Aspetto impazientemente il prossimo!!! [SM=x47930] [SM=x47962]
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Capitolo 7





Sento chiudere la porta alle mie spalle. Questa volta nessun improvvisa apparizione, nessuna materializzazione alle mi spalle. E' li davanti a me. Ci sono altre persone nella stanza, vedo DiLeo , Bill, 2 guardie del corpo, Sarah e Karen. Michael era in mezzo alla stanza, sono sicura che mi sta guardando, anche se indossa sempre quei benedetti occhiali da sole scuri. Non lo degno di uno sguardo e entro nella sala.
Buona sera a tutti, spero di non essere in ritardo.- Karen mi sorride, mentre Sarah rimane imbambolata a guardare il mio vestito, anche se devo ammettere che questa sera anche lei è uno schianto.
Ciao Anna, non ti preoccupare tra pochi minuti saremo pronti...sei in perfetto orario.-
mi dice DiLeo mentre mi fa letteralmente una radiografia da capo a piedi sfoggiando un sorriso a trentadue denti. Gli sorrido...sicura di me vado a sedermi vicino a Sarah e Karen per parlare di come si svolgerà la serata. Michael sta parlando con Bill e DiLeo ma so per certo che guarda nella mia direzione perchè noto che più volta si fa ripetere le cose da DiLeo come se non lo stesse ascoltando.
Bene! Signori siamo pronti per andare...allora, usciremo dalla cucina poi faremo...-
Bill inizia a parlare ma non riesco a sentirlo, Michael si è levato gli occhiali e mi sta fissando. Mi punta spudoratamente, senza la minima vergogna nel vedere che mi sono accorta che mi sta guardando, il suo sguardo è un mix di rabbia e stupore...non capisco cosa vuole comunicarmi. Non abbasso lo sguardo, anzi, alzo leggermente la testa come per fare cenno di guardarlo dall'alto al basso e lo fulmino con gli occhi. Regge lo sguardo senza la minima esitazione poi si rinfila gli occhiali.....dobbiamo andare.
Attraverso la cucina con a seguito 6 guardie del corpo che fanno da barriera umana a Michael, che sta nel loro mezzo, con a fianco Bill e Sarah. Usciamo in fretta dall'hotel e in un batti baleno Bill mi fa entrare in macchina, mi posiziono sul mio sedile mentre mi sistemo il vestito per non farlo sgualcire cercando di guardare la mia immagina riflessa nel finestrino scuro dell'auto, vedo che la portiera si apre di nuovo...riconosco il suo profumo..è Lui.
Prego che entri qualcun altro in macchina con noi ma sento in lontananza il rumore delle portiere chiudersi...ecco, è iniziata la “serata tortura”. Siamo solo noi due, io e Michael in auto per un tragitto che non so neanche quanto durerà..ma spero in cuor mio che l'autista faccia il più in fretta possibile.
Partiamo. Nessuno dei due parla, silenzio assoluto, lui guarda avanti sempre con i suoi maledettissimi occhiali...anche di notte ! Mi posiziono vicino al finestrino per cercare di vedere qualcosa rimanendo rigida come un pezzo di legno. C'è la sua fragranza nell'aria, è buonissima ...sento il ritmo lento dei suoi respiri, anche lui sembra non muovere un muscolo. Si è preparato per l'occasione indossando uno dei suoi completi tipico stile “Michael Jackson”. Siamo in viaggio da più di 10 minuti.
Non sei venuta ieri sera.- secco , diretto, coinciso. Lo sapevo! Immaginavo che prima o poi avrebbe aperto il discorso era solo questione di tempo e adesso voleva della spiegazioni.
Mi volto verso di lui, ma noto che continua a guardare avanti, mi giro anche io e rispondo senza lasciar trasparire alcuna emozione.
Ho avuto da fare con il book. Mi dispiace. - Nessuno dei due guarda l'altro.
Capisco...spero che tu abbia ricevuto la rosa.-
Si, è molto bella grazie, è stato davvero un bel pensiero da parte tua.-
Silenzio....
Non fa niente. Mi avrebbe fatto davvero tanto piacere la tua presenza.-
Spero che ci sarà una prossima volta...-
Non credo...- mi risponde freddo.
Ecco, di nuovo si comporta da bimbo capriccioso e insolente il tutto solo perchè ha ricevuto un no da una donna. Mi dispiace ma questa volta non riesco a stare zitta.
Fa come meglio credi, non sono problemi miei, grazie a dio ho ancora aria nei polmoni anche se non sono venuta al tuo concerto.- rispondo secca.
Certo che faccio come voglio, sono io che comando qua, sempre se te lo ricordi, era un semplice invito a passare una serata insieme, mi sarebbe piaciuto conoscerti meglio...-
Ho detto che mi dispiace, sono stata davvero occupata con il book, non sto mentendo Michael, volevo prepararmi al meglio-
Si gira verso di me e si toglie gli occhiali. Mi guarda dritta negli occhi...sento che sto per sbriciolarmi sul sedile, cerco di tenere il suo sguardo ma mi sento di nuovo vulnerabile difronte a quegli occhi neri, profondi...Mi guarda le labbra e scende con lo sguardo sul mio vestito.
Non ti conosco bene, ma devi avere un bel caratterino.- sorride.
Anche tu non sei da meno... Mr.Jackson. - dico sarcastica. Credo che la tempesta sia momentaneamente passata.
Ride di nuovo e mi fa l'occhiolino mentre si rinfila gli occhiali. Ripenso di nuovo a quel bacio...non so perchè ma sento un impulso improvviso di accoccolarmi dolcemente sulla sua grande spalla. Tiro un bel respiro e mi ricompongo non voglio far trasparire nessuna emozione.


Arriviamo alla villa alle 23.30, un ora di ritardo. Ci devono essere alcun paparazzi fuori dalla residenza perchè appena passiamo sento il rumore dei flash. Entriamo all'interno della tenuta dove parcheggia l'auto. Le guardie del corpo mi fanno scendere, mi ritrovo davanti un palazzo imponente per esteso con una meravigliosa gradinata all'entrata tutta illuminata. E' la residenza di uno dei colossi giapponesi del mondo della discografia che in occasione della presenza di Michael in Giappone ne ha approfittato per invitarlo a questa cena.
Alzo il vestito per non sporcarlo e vado vicino a Michael, circondata da tutte le guardie del corpo ci avviamo verso l'entrata.
Appena mettiamo piede all'interno della sala inizia un incessante applauso da parte dei tutti presenti. Io sono ancora vicino a lui, che sorride salutando con la mano. Lo guardo, mi sembra dolcissimo...sembra quasi intimidito da questa calorosa accoglienza. Noto che alcune persone mi guardano in maniere strana, sicuramente staranno pensando che io sono una sua nuova fiamma. Si fa vanti il padrone di casa.
Michael questo è il signor Fukuda, il proprietario della villa.- gli dico piano cercando di avvicinarmi al suo orecchio senza farmi vedere.
Si presentano mentre io traduco...per fortuna c'è un altro traduttore che sa abbastanza bene l'inglese e io ci aiutiamo a vicenda per le varie presentazioni.
Sempre seguiti dai bodyguards ci accomodiamo al tavolo dove ci serviranno la cena.
Michael è a capo tavola e io sono al suoi fianco vicino alla mia destra c'è l'altro traduttore...un ragazzo giapponese di 34 anni Chikao , molto simpatico. Tutto procede secondo copione. Michael mangia poco e niente, è timido, gentile, riservato con gli altri ospiti e è più affascinate che mai...nonostante ci siano altre grandi voci del panorama musicale giapponese è lui la star, pur non facendo nulla di speciale riesce a catalizzare con il suo fascino magnetico tutta l'attenzione su di lui, per quanto possa resistere, anche io rimango completamente ammaliata dalla sua persona.
Mentre sorseggio il mio vino rosso mi accorgo che dall'alta parte del tavolo poco più giù c'è un ragazzo che mi sta guardando...sorrido e abbasso lo sguardo, non è giapponese avrà si è no una trentina d'anni, molto carino. Ci scambiamo ancora un po di sguardi..sa che sono l'assistente di Michael e non la sua fidanzata per questo non si fa problemi a guardarmi ancora.
Hai fatto colpo a quanto vedo.- è Michael.
Mi giro verso di lui di scatto...
Beh, la tua truccatrice e il tuo vestito fanno sembrare bello chiunque...- rispondo.
Eri bella anche con il tuo pigiama quella sera. -
Credo di non aver sentito bene. Mi sto sciogliendo come il burro, per fortuna che sono seduta.
Sorrido un po imbarazzata cercando di mantenere sempre una facciata fredda.
E questo cos'era ? Un complimento per scusarti per ciò che è successo prima in macchina?- replico sorridendo.
No, era un complimento per dirti che purtroppo avrò bisogno ancora delle mia assistente una volta tornato in hotel...- sorride malizioso.
E' una minaccia?- chiedo fissandolo negli occhi.
Oh no... è un obbligo...- replica sornione.






Grazie ancora a voi ragazze che state seguendo questa storia. Un bacione.
08/09/2011 00:13
 
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Aspetterò il prossimo vorrei sapere cosa succederà quando saranno in Hotel. Baci
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