Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

CARI RAGAZZI: non studiate! Soprattutto, non nella scuola pubblica.

Ultimo Aggiornamento: 14/10/2011 23:09
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
01/09/2011 20:09
 
Quota
Post: 9.333
Registrato il: 13/07/2003
Sesso: Maschile
Utente Certificato
Thriller Fan
OFFLINE
meglio furbi che colti!
Non studiate!CARI RAGAZZI, cari giovani: non studiate! Soprattutto, non nella scuola pubblica. Ve lo dice uno che ha sempre studiato e studia da sempre. Che senza studiare non saprebbe che fare. Che a scuola si sente a casa propria.

Ascoltatemi: non studiate. Non nella scuola pubblica, comunque. Non vi garantisce un lavoro, né un reddito. Allunga la vostra precarietà. La vostra dipendenza dalla famiglia. Non vi garantisce prestigio sociale. Vi pare che i vostri maestri e i vostri professori ne abbiano? Meritano il vostro rispetto, la vostra deferenza? I vostri genitori li considerano “classe dirigente”? Difficile.

Qualsiasi libero professionista, commerciante, artigiano, non dico imprenditore, guadagna più di loro. E poi vi pare che godano di considerazione sociale? I ministri li definiscono fannulloni. Il governo una categoria da “tagliare”. Ed effettivamente “tagliata”, dal punto di vista degli organici, degli stipendi, dei fondi per l’attività ordinaria e per la ricerca.

E, poi, che cosa hanno da insegnare ancora? Oggi la “cultura” passa tutta attraverso Internet e i New media. A proposito dei quali, voi, ragazzi, ne sapete molto più di loro. Perché voi siete, in larga parte e in larga misura, “nativi digitali”, mentre loro (noi), gli insegnanti, i professori, di “digitali”, spesso, hanno solo le impronte. E poi quanti di voi e dei vostri genitori ne accettano i giudizi? Quanti di voi e dei vostri genitori, quando si tratta di giudizi – e di voti – negativi, non li considerano pre-giudizi, viziati da malanimo?

Per cui, cari ragazzi, non studiate! Non andate a scuola. In quella pubblica almeno. Non avete nulla da imparare e neppure da ottenere. Per il titolo di studio, basta poco. Un istituto privato che vi faccia ottenere in poco tempo e con poco sforzo, un diploma, perfino una laurea. Restandovene tranquillamente a casa vostra. Tanto non vi servirà a molto. Per fare il precario, la velina o il tronista non sono richiesti titoli di studio. Per avere una retribuzione alta e magari una pensione sicura a 25 anni: basta andare in Parlamento o in Regione. Basta essere figli o parenti di un parlamentare o di un uomo politico. Uno di quelli che sparano sulla scuola, sulla cultura e sullo Stato. Sul Pubblico. Sui privilegi della Casta. (Cioè: degli altri). L’Istruzione, la Cultura, a questo fine, non servono.

Non studiate, ragazzi. Non andate a scuola. Tanto meno in quella pubblica. Anni buttati. Non vi serviranno neppure a maturare anzianità di servizio, in vista della pensione. Che, d’altronde, non riuscirete mai ad avere. Perché la vostra generazione è destinata a un presente lavorativo incerto e a un futuro certamente senza pensione. Gli anni passati a studiare all’università. Scordateveli. Non riuscirete a utilizzarli per la vostra anzianità. Il governo li considera, comunque, “inutili”. Tanto più come incentivo. A studiare.

Per cui, cari ragazzi, non studiate. Se necessario, fingete, visto che, comunque, è meglio studiare che andare a lavorare, quando il lavoro non c’è. E se c’è, è intermittente, temporaneo. Precario. Ma, se potete, guardate i maestri e i professori con indulgenza. Sono una categoria residua (e “protetta”). Una specie in via d’estinzione, mal sopportata. Sopravvissuta a un’era ormai passata. Quando la scuola e la cultura servivano. Erano fattori di prestigio.

Oggi non è più così. I Professori: verranno aboliti per legge, insieme alla Scuola. D’altronde, studiare non serve. E la cultura vi creerà più guai che vantaggi. Perché la cultura rende liberi, critici e consapevoli. Ma oggi non conviene. Si tratta di vizi insopportabili. Cari ragazzi, ascoltatemi: meglio furbi che colti!

(01 settembre 2011)

www.repubblica.it/rubriche/bussole/2011/09/01/news/non_studiate_-2...

[IMG][/IMG]
04/09/2011 00:13
 
Quota
Post: 2.374
Registrato il: 06/03/2010
Città: COSENZA
Età: 46
Sesso: Femminile
Dangerous Fan
OFFLINE
Ma sì, buttiamoci tutti a mare!Non serviamo a nulla!
Siamo un peso per la società!

Mi duole ammetterlo, ma chi ha scritto questo articolo ha ragione.

Ma mi rifiuterò sempre di dirlo!Sarebbe l'inizio della fine!!!


"...You're just another part of me..."


"Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza!" O.W.
05/09/2011 20:42
 
Quota
Post: 2.011
Registrato il: 15/11/2009
Città: NAPOLI
Età: 58
Sesso: Femminile
Dangerous Fan
OFFLINE
Io credo sempre nel mio lavoro,anche se mi duole la scarsa considerazione e stima per la categoria,sia da parte dei nostri politici sia da parte della societa',non arrivero' mai a questo cinismo,quntunque possa essere molto delusa in alcuni momenti.
L'ho gia' scritto altre volte,se la scuola va avanti e' per la volonta' degli insegnanti a cui il governo mette bastoni fra le ruote continuamente,e' chiaro che l'unica istituzione dove si puo' educare i giovani ad una capacita' critica,ad una diversa visione della realta' da quella indotta dalla TV commerciale viene temuta...bisogna tenere duro,pero'!
Bisogna pero' sottolineare che anche la sinistra non e' che abbia dato dignita' alla scuola e agli insegnanti,i nostri politici parlano di sviluppo e di futuro ma devono spiegarmi come avviene questo senza investimento nella cultura e nella scuola o universita'!
12/10/2011 17:32
 
Quota
Post: 9.552
Registrato il: 13/07/2003
Sesso: Maschile
Utente Certificato
Thriller Fan
OFFLINE
Ragazzi, studiate!
Meglio precari oggi che servi per sempre

La settimana prossima riprenderò a insegnare. A Urbino. Dopo molti mesi di assenza forzata. Insegnare, d'altronde, è un privilegio. Come leggere e studiare. Molte persone lo fanno "gratuitamente". Per curiosità, interesse. E per piacere. Io vengo stipendiato, per farlo. E ho la fortuna di incontrare i giovani - ogni anno diversi. (Spesso, mi viene in mente il protagonista de "Il Sipario ducale", scritto da Paolo Volponi. Ambientato a Urbino. Un anziano intellettuale anarchico, che, a volte, attendeva l'uscita degli studenti del liceo e si perdeva in mezzo a loro. Per sentirsi giovane. E libero).

Dedicherò il mio corso, come avviene da alcuni anni, al tema dell'opinione pubblica. In particolar modo, al rapporto tra opinione pubblica e democrazia rappresentativa. Mi interrogherò, dunque, sulla coerenza e sulla concorrenza fra i sondaggi e le elezioni. Tra il marketing politico e la partecipazione. Argomenti, mi rendo conto, che non offriranno agli studenti competenze utili, spendibili, sul mercato del lavoro. Non serviranno loro a cercare e a trovare un impiego, domani. Neppure a farsi largo nel mercato politico. Gran parte del ceto politico non è certo stato reclutato in base alla competenza. Né alla conoscenza dei meccanismi e delle regole della democrazia. Eppure, mi sento di dire che studiare queste cose, al pari delle altre che si insegnano all'università e a scuola, è importante. Lo dico echeggiando l'esortazione - l'invettiva - amara che ho lanciato circa un mese fa 1.

Cari ragazzi e ragazze, cari giovani: studiate. Soprattutto - anche se non solo - nella scuola pubblica. Ma anche quando non siete a scuola. Quando siete a casa vostra o in autobus. Seduti in piazza o ai giardini. Studiate. Leggete. Per curiosità, interesse. E per piacere. Per piacere. Anche se non vi aiuterà a trovare un lavoro. Tanto meno a ottenere un reddito alto. Anche se le conoscenze che apprenderete a scuola vi sembreranno, talora, in-attuali e im-praticabili. In-utili. Nel lavoro e anche fuori, spesso, contano di più altre "conoscenze" e parentele. E i media propagandano altri modelli. Veline, tronisti, "amici" e "figli-di"... Studiate. Gli esempi diversi e contrari sono molti. Non c'è bisogno di rammentare le parole di Steve Jobs, che esortava a inseguire i desideri. A essere folli. Guardatevi intorno. Tanti ce l'hanno fatta. Tanti giovani - intermittenti e flessibili - sono convinti di farcela. E ce la faranno. Nonostante i giovani - e le innovazioni - in Italia facciano paura.

Studiate. Soprattutto nella scuola pubblica. Anche se i vostri insegnanti, maestri, professori non godono di grande prestigio sociale. E guadagnano meno, spesso molto meno, di un artigiano, commerciante, libero professionista... Anche se alcuni di loro non fanno molto per farsi amare e per farvi amare la loro disciplina. E, in generale, l'insegnamento. Anche se la scuola pubblica non ha più risorse per offrire strumenti didattici adeguati e aggiornati. Anzi, semplicemente: non ha più un euro. Ragazzi: studiate. Nella scuola pubblica - che è di tutti, aperta a tutti. Studiate. Anche se nella vita è meglio furbi che colti. Anzi: proprio per questo. Per non arrendersi a chi vi vorrebbe più furbi che colti. Perché la cultura rende liberi, critici e consapevoli. Non rassegnatevi. A chi vi vorrebbe opportunisti e docili. E senza sogni. Studiate. Meglio precari oggi che servi per sempre.
(12 ottobre 2011)

www.repubblica.it/rubriche/bussole/2011/10/12/news/ragazzi_studiate-23110142/?ref...

[IMG][/IMG]
12/10/2011 20:48
 
Quota
Post: 2.122
Registrato il: 15/11/2009
Città: NAPOLI
Età: 58
Sesso: Femminile
Dangerous Fan
OFFLINE
Re:
[SM=x47932]
angelico, 12/10/2011 17.32:

Ragazzi, studiate!
Meglio precari oggi che servi per sempre

La settimana prossima riprenderò a insegnare. A Urbino. Dopo molti mesi di assenza forzata. Insegnare, d'altronde, è un privilegio. Come leggere e studiare. Molte persone lo fanno "gratuitamente". Per curiosità, interesse. E per piacere. Io vengo stipendiato, per farlo. E ho la fortuna di incontrare i giovani - ogni anno diversi. (Spesso, mi viene in mente il protagonista de "Il Sipario ducale", scritto da Paolo Volponi. Ambientato a Urbino. Un anziano intellettuale anarchico, che, a volte, attendeva l'uscita degli studenti del liceo e si perdeva in mezzo a loro. Per sentirsi giovane. E libero).

Dedicherò il mio corso, come avviene da alcuni anni, al tema dell'opinione pubblica. In particolar modo, al rapporto tra opinione pubblica e democrazia rappresentativa. Mi interrogherò, dunque, sulla coerenza e sulla concorrenza fra i sondaggi e le elezioni. Tra il marketing politico e la partecipazione. Argomenti, mi rendo conto, che non offriranno agli studenti competenze utili, spendibili, sul mercato del lavoro. Non serviranno loro a cercare e a trovare un impiego, domani. Neppure a farsi largo nel mercato politico. Gran parte del ceto politico non è certo stato reclutato in base alla competenza. Né alla conoscenza dei meccanismi e delle regole della democrazia. Eppure, mi sento di dire che studiare queste cose, al pari delle altre che si insegnano all'università e a scuola, è importante. Lo dico echeggiando l'esortazione - l'invettiva - amara che ho lanciato circa un mese fa 1.

Cari ragazzi e ragazze, cari giovani: studiate. Soprattutto - anche se non solo - nella scuola pubblica. Ma anche quando non siete a scuola. Quando siete a casa vostra o in autobus. Seduti in piazza o ai giardini. Studiate. Leggete. Per curiosità, interesse. E per piacere. Per piacere. Anche se non vi aiuterà a trovare un lavoro. Tanto meno a ottenere un reddito alto. Anche se le conoscenze che apprenderete a scuola vi sembreranno, talora, in-attuali e im-praticabili. In-utili. Nel lavoro e anche fuori, spesso, contano di più altre "conoscenze" e parentele. E i media propagandano altri modelli. Veline, tronisti, "amici" e "figli-di"... Studiate. Gli esempi diversi e contrari sono molti. Non c'è bisogno di rammentare le parole di Steve Jobs, che esortava a inseguire i desideri. A essere folli. Guardatevi intorno. Tanti ce l'hanno fatta. Tanti giovani - intermittenti e flessibili - sono convinti di farcela. E ce la faranno. Nonostante i giovani - e le innovazioni - in Italia facciano paura.

Studiate. Soprattutto nella scuola pubblica. Anche se i vostri insegnanti, maestri, professori non godono di grande prestigio sociale. E guadagnano meno, spesso molto meno, di un artigiano, commerciante, libero professionista... Anche se alcuni di loro non fanno molto per farsi amare e per farvi amare la loro disciplina. E, in generale, l'insegnamento. Anche se la scuola pubblica non ha più risorse per offrire strumenti didattici adeguati e aggiornati. Anzi, semplicemente: non ha più un euro. Ragazzi: studiate. Nella scuola pubblica - che è di tutti, aperta a tutti. Studiate. Anche se nella vita è meglio furbi che colti. Anzi: proprio per questo. Per non arrendersi a chi vi vorrebbe più furbi che colti. Perché la cultura rende liberi, critici e consapevoli. Non rassegnatevi. A chi vi vorrebbe opportunisti e docili. E senza sogni. Studiate. Meglio precari oggi che servi per sempre.
(12 ottobre 2011)

www.repubblica.it/rubriche/bussole/2011/10/12/news/ragazzi_studiate-23110142/?ref...




[SM=x47932] [SM=x47932] [SM=x47932] [SM=x47932]
14/10/2011 23:09
 
Quota
Post: 9.558
Registrato il: 13/07/2003
Sesso: Maschile
Utente Certificato
Thriller Fan
OFFLINE

Grazie alla segnalazioni di alcuni lettori e del blog di Sergio Fortini, in un cartello della stazione Tiburtina campeggia la scritta sbagliata in inglese ''Anderground''. Per giorni, l'errore ortografico è rimasto ben visibile finché qualche addetto delle Ferrovie dello Stato ha deciso di coprirlo con dello scotch. Sul Messaggero, le Fs hanno ammesso l'errore: ''Non lo possiamo negare, l'azienda che aveva avuto l'incarico di preparare la cartellonistica ha compiuto un errore. Accanto alla parola metropolitana, per aiutare i turisti, avevamo fatto scrivere underground. Purtroppo c'è scappato l'errore, adesso stanno preparando i cartelli nuovi. Alcuni li abbiamo coperti con il nastro isolante, in un altro è stata messa una U, altri ancora sono stati proprio portati via''. Stessa gaffe per l'ospedale San Camillo di Roma. Un altro lettore, Filippo Thiery, ha scattato alcune foto all'interno del pronto soccorso. Le indicazioni dei cartelli sono state tradotte con molta fantasia

roma.repubblica.it/cronaca/2011/10/14/foto/l_inglese_sgrammaticato_delle_fs_e_dell_ospedale-23236202/1/?ref...
[Modificato da angelico 14/10/2011 23:09]

[IMG][/IMG]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:55. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com