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PD e PDL si comportano da veri comunisti: tetto agli sconti sui libri, max 25%

Ultimo Aggiornamento: 29/07/2011 16:47
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28/07/2011 16:10
 
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LA LEGGE
Libri, mai più sconti oltre il 25%
polemiche per la norma anti Amazon
Approvata in via definitiva al Senato una legge bipartisan che limita la libertà delle librerie di applicare offerte e promozioni. Per proteggere i piccoli esercenti, dicono i promotori. Ma si rischia di danneggiare consumatori e commercio elettronico
di ALESSANDRO LONGO
ROMA - Una norma appena approvata al Senato in via definitiva fissa un tetto agli sconti che le librerie possono fare sui libri (fisici e digitali). È la legge Levi 1, ma è già nota non ufficialmente come “legge anti Amazon”, perché sembra pensata soprattutto per ridurre la possibilità dei grandi negozi online (come quello del gigante americano Amazon, appunto) di fare grossi sconti sui libri. Il provvedimento arriva tra le polemiche di consumatori ed esperti: si teme che l’effetto sia il rincaro del costo dei libri.

Va detto che è una legge bipartisan che prende il nome dal Riccardo Levi (Pd), che vi si è dedicato da due anni, ma l’ha promossa anche Franco Asciutti (Pdl). I due senatori sono rispettivamente il primo firmatario e il relatore della legge che stabilisce che le librerie non potranno più fare sconti liberi, ma al massimo farne del 15 per cento sui prezzi di copertina.

In casi particolari, si potrà arrivare al 20 per cento: come per le offerte all’interno di un salone del libro o destinata a organizzazioni no profit, biblioteche, musei pubblici, scuole. Il tetto passa al 25 per cento in un caso eccezionale, come le campagne promozionali realizzate direttamente dagli editori, e per massimo un mese; ma non saranno possibili a dicembre, ovvero sotto il periodo natalizio.

Il plauso degli editori. Marco Polillo, presidente dell’Associazione italiana editori ha detto che la legge “migliora sostanzialmente la situazione attuale, di fatto senza controllo, attraverso una regolamentazione del mercato che, pur garantendo ai lettori la possibilità di accedere alle varie offerte decise dagli editori sulla loro produzione, definisce in maniera certa i limiti entro cui si potranno fare le promozioni”.

Ibs e Amazon saranno i più colpiti dal provvedimento. I negozi online riuscivano infatti a fare gli sconti migliori, grazie alla vendita per corrispondenza e a buone economie di scala. Lo dice esplicitamente l’editore Giuseppe Laterza: “La legge consente ai rivenditori indipendenti di mettersi al riparo dalla concorrenza selvaggia e dalle massicce campagne di sconto delle grandi catene, dei supermercati e dei siti di vendita online come Amazon".

Non a caso, Ibs sta reagendo con la campagna 'Fuori tutto', con sconti del 75 per cento su 150 mila prodotti, prima che entri in vigore la legge.

La reazione dei consumatori. Ma se la legge vuole proteggere le piccole librerie, non rischia di danneggiare i consumatori e l’e-commerce italiano (mercato ancora immaturo) con un paletto artificioso? Questa è l’incognita. Ma per le associazioni dei consumatori non ci sono dubbi: Vincenzo Donvito, presidente di Aduc, si scaglia contro una norma che ritiene dannosa per i lettori e il mercato.

C’è chi nota una contraddizione con la campagna 2dello stesso governo, mirata a far leggere più libri. I liberali dell’Istituto Bruno Leoni hanno avviato una petizione per convincere il presidente Napolitano 3a non firmare la legge, perché contrasterebbe “con l’art. 41 della Costituzione e si profila come irragionevole secondo l'articolo 3 della Costituzione, restringendo il mercato dei libri e rendendolo meno accessibile a quanti oggi, tra la popolazione meno abbiente, vengono agevolati all’acquisto da sconti invitanti”, si legge nella petizione. Secondo i firmatari, la legge contrasterebbe anche con il principio comunitario di libera concorrenza.

Secondo l’Istituto danneggerà il mercato tutto. Compresi i piccoli attori. “I piccoli librai, come i piccoli editori, riescono ancora a sopravvivere proprio grazie alla possibilità di immaginare strategie di mercato diverse, parallele e alternative basate, ad esempio, su promozioni in occasione di qualche anniversario, sulla fidelizzazione di clienti affezionati che meriterebbero un trattamento di riguardo, sull’accessibilità del commercio elettronico, insomma sulla libertà di concepire un mercato atipico che, con un po’ di fantasia e coraggio, possa affiancarsi ai grandi marchi e fare la sua parte nella promozione della cultura”.
(28 luglio 2011)


www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/07/28/news/libri_mai_pi_sconti_oltre_il_25_polemiche_per_la_norma_anti_amazon-1...


comm: alla faccia del PDL....non era liberista?il libero mercato?
e ora che fa?...crea una legge per controllare i prezzi?....queste cose non si vedevano da prima dell '89!

e come si vede che gli imprendiotori e i politici sono una cosa sola!

FUORI GLI IMPRENDITORI, GLI AVVOCATI, I GIORNALISTI, I CORROTTI, GLI INDAGATI,ECC DALLA POLITICA!

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28/07/2011 16:35
 
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Un paese obbligato così,senza uno sviluppo intrinseco dato dal libero mercato può solo crepare....sucedesse c'è la siamo voluta!!! [SM=x47948]
28/07/2011 20:52
 
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Re: Un paese
visentindenis, 28/07/2011 16.35:

Un paese obbligato così,senza uno sviluppo intrinseco dato dal libero mercato può solo crepare....sucedesse c'è la siamo voluta!!! [SM=x47948]




il discorso dei politici e ipocrita!


perche non mettere un tetto agli aumenti dei carburanti?

delle tariffe dell acuqa?della TARSU?...dei treni? ecc ecc...


sono dettati solo dalle lobby...


nn servono a nulla...

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29/07/2011 14:15
 
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"comm: alla faccia del PDL....non era liberista?il libero mercato?
e ora che fa?...crea una legge per controllare i prezzi?....queste cose non si vedevano da prima dell '89!"




Per me che sono un autrice di testi scolastici ti dico che anche li' il governo ha creato un danno economico notevole alle case editrici che hanno ridotto la produzione in maniera drastica.Le leggi che si approvano sono sempre in funzione di "qualcuno",direttamente o adepto,che ci deve guadagnare,e' chiaro no!Non e' affatto vero,le piccole case editrici e le piccole librerie stanno scomparendo, a beneficio delle multinazionali o dei franchising.
29/07/2011 14:31
 
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Re:
rossijack, 29/07/2011 14.15:

"comm: alla faccia del PDL....non era liberista?il libero mercato?
e ora che fa?...crea una legge per controllare i prezzi?....queste cose non si vedevano da prima dell '89!"




Per me che sono un autrice di testi scolastici ti dico che anche li' il governo ha creato un danno economico notevole alle case editrici che hanno ridotto la produzione in maniera drastica.Le leggi che si approvano sono sempre in funzione di "qualcuno",direttamente o adepto,che ci deve guadagnare,e' chiaro no!Non e' affatto vero,le piccole case editrici e le piccole librerie stanno scomparendo, a beneficio delle multinazionali o dei franchising.




chissa....questa multinazionale, per caso, di chiama mondadori?

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29/07/2011 14:45
 
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Re: Re:
angelico, 29/07/2011 14.31:




chissa....questa multinazionale, per caso, di chiama mondadori?





Il problema e' che tutta l'informazione e' manipolata,la gente e' distrattta o assuefatta,stanca o avvilita per probemi di sopravvivenza,si rassegna e manco si indigna piu',e' questa la cosa tremenda e cosi' le sopraffazioni si sommano......
A Napoli sono scomparse delle librerie che hanno diffuso cultura e discipline olistiche che hanno cambiato la vita di tante persone,il pericolo e' l'appiattimento culturale,la perdita di lettori di libri significativi e di qualita'a beneficio di quelli che comprano secondo pubblicita' o moda del momento..
29/07/2011 16:26
 
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Re: Re: Re:
rossijack, 29/07/2011 14.45:





Il problema e' che tutta l'informazione e' manipolata,la gente e' distrattta o assuefatta,stanca o avvilita per probemi di sopravvivenza,si rassegna e manco si indigna piu',e' questa la cosa tremenda e cosi' le sopraffazioni si sommano......
A Napoli sono scomparse delle librerie che hanno diffuso cultura e discipline olistiche che hanno cambiato la vita di tante persone,il pericolo e' l'appiattimento culturale,la perdita di lettori di libri significativi e di qualita'a beneficio di quelli che comprano secondo pubblicita' o moda del momento..




si ma ormai la gente si e svegliata....ha visto che anche la destra mette le mani nelle tasche degli italiani....


peccato che la riforma delle pensioni sia stata fatta senza un giorno di sciopero...


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29/07/2011 16:47
 
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Re: Re: Re: Re:
angelico, 29/07/2011 16.26:




si ma ormai la gente si e svegliata....ha visto che anche la destra mette le mani nelle tasche degli italiani....


peccato che la riforma delle pensioni sia stata fatta senza un giorno di sciopero...





Io lo spero,ma dopo questo risveglio ci vuole una seria azione di ribellione se non non serve a nulla!
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