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Interviste ai due cameramen del This Is It

Ultimo Aggiornamento: 22/01/2012 18:24
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24/07/2011 21:45
 
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Mi ero totalmente dimenticata che avevo trovato e tradotto tutte e due le interviste ai due che hanno filmato le prove del "This Is It"!
La seconda l'avevo postata in un altro topic dove si parlava della richiesta degli avvocati di Murray di sottoporre i filmati originali ai giurati (cosa che pare ritengano ora "una gran perdita di tempo"), la prima è inedita, le ho raccolte tutte e due in questo topic nella sezione del This Is It.
Avevo letto anche un'intervista con Ortega che spiega l'utilizzo di altre telecamere, di qualità inferiore (si nota anche nel film che ci sono delle riprese da altre telecamere), appena la ritrovo la traduco e la posto [SM=g27822]

Data la mia anzianitudine e memoria che vacilla, tutti e due gli intervistati parlano di "Stranger in Moscow" che doveva essere inclusa nel DVD del This Is It, ma mica c'era, vero? [SM=g27833]


Intervista con Sandrine Orabona

Quando sono iniziate le prove per lo show `This Is It` di Michael Jackson , Michael decise che voleva documentare la creazione dello show dall'inizio per suo uso personale.

La creatrice di documentari di Hollywood Sandrine Orabona è stata scelta per catturare il momento. L'intenzione era quella di catturare alcune scene dietro le quinte e per Michael Jackson di avere i video di questa occasione per la sua biblioteca personale.

All'inizio del progetto, nessuno avrebbe potuto prevedere quello che stava per accadere.

Sandrine e il suo collega videografo Tim Patterson sarebbero state le due persone che avrebbero catturato gli ultimi mesi di Michael Jackson.

Il documentario che sarebbe diventato 'This Is It' mostra un Michael Jackson che il mondo non aveva mai visto prima. Era brillante, eloquente e un assoluto genio musicale.

Si vede spesso un Jackson severo, ma parte della squadra quando si trattava di mettere insieme questo spettacolo.

Sandrine Orabona ha raccontato la storia del suo periodo nel 'This Is It' a Undercover.com.au


Paul Cashmere: Perché Michael Jackson è stato filmato e per cosa era originariamente destinato il video?

Sandrine Orabona: Il filmato è stato originariamente previsto per la biblioteca personale di Michael Jackson e per il materiale "dietro le quinte" che poteva potenzialmente essere usato per la commercializzazione futura o per documentari. Questa è una pratica abbastanza comune nel settore dello spettacolo e ho lavorato come documentarista per diversi musicisti e registi in passato per produrre materiale per la promozione su internet, in DVD, o nei programmi televisivi. Questo, ovviamente, è diventato qualcosa di molto più grande.

Paul Cashmere: Come sei arrivata a lavorare al film?

Sandrine Orabona: Ho ricevuto una telefonata dal mio amico Steve Stone, che aveva lavorato con il regista Kenny Ortega nel film "High School Musical". Kenny e Paul Gongaware di AEG stavano cercando due produttori nel campo che avessero anche l'inusuale abilità di essere in grado di riprendere e montare - tratti che Tim Patterson e io condividevamo. Il mio obiettivo è il cinema documentario e ho l'abitudine di avvicinarmi a tutto ciò che documento come se dovesse essere visto dal grande pubblico - sia tecnicamente che creativamente - anche quando faccio parte di una piccola squadra di due persone. Ho sempre creduto che, se fatto correttamente, anche qualcosa di così intimo può produrre grandi risultati, un approccio che Roger Ebert esalta nella sua recensione del film.

Paul Cashmere: Hai lavorato con Michael, la persona. Il film mostra una persona amichevole e professionale, in contrasto con l'immagine ritratta dai media.

Sandrine Orabona: Quello che sento davvero incredibile nel "This Is It" è che Kenny Ortega coglie perfettamente l'esperienza unica di essere vicino a Mr. Jackson, l'uomo e il professionista al lavoro. Amici e sconosciuti sono venuti da me e mi hanno abbracciata fuori dai cinema, quando hanno scoperto che ho fatto parte del team del documentario. Penso che i fan abbiano davvero apprezzato di poter vedere questo lato di Mr. Jackson e io considero un onore e un privilegio non solo averlo visto, ma anche aver girato qualcosa che raramente è stato mostrato nei media fino al rilascio di questo film.

Paul Cashmere: Ciò che spicca in 'This Is It' è il genio di Michael Jackson. Il film mette in luce in particolare il talento che ha portato alla creazione della musica e dello spettacolo.

Sandrine Orabona: Sembra logico che il senso artistico di Michael Jackson fosse così intuitivo, ma quando ero lì ho sentito la magia di questo processo - cosa che penso si percepisca assolutamente guardando il film. Non usa un sacco di gergo tecnico per trasmettere quello che vuole sentire, usa termini più emotivi - una scorciatoia creativa che Kenny Ortega, Travis Payne, Michael Bearden e il resto del gruppo capiscono e utilizzano loro stessi, dato che sono artisti. Più di una volta mi sono trovata rapita dal momento e ballavo mentre stavo girando - "Billie Jean" è un esempio perfetto - e ho dovuto ricordare a me stessa di fermarmi in modo che la telecamera non si muovesse troppo.

Paul Cashmere: Il film lo mostra con un'energia incredibile, non un uomo che sta per morire. Quando Kenny fece trasmettere la prima clip di They Don't Care About Us a una settimana dalla morte di Michael è stato per dissipare le voci che non era fisicamente in grado di fare il tour. Anche giorni prima della sua morte non deve esserci stato alcun segno di ciò che stava per succedere.

Sandrine Orabona: Quello che ho girato e vissuto erano il signor Jackson e il suo team al culmine del loro processo creativo e il loro modo di mettere insieme uno dei più grandi concerti che il mondo abbia mai visto. Tutte le persone coinvolte stavano mettendo una quantità incredibile di energia in questo obiettivo, e sono felice che "This Is It" serva a dissipare qualunque voce sia stata perpetuata nei media.

Paul Cashmere: Quando si è saputa la notizia, ed eravate tutti insieme, qual è stata la reazione nella stanza?

Orabona Sandrine: Stavo girando nel momento in cui è stata annunciata la notizia della morte di Mr. Jackson alla squadra, e posso onestamente dire che le mie emozioni erano così forti che non riuscivo neanche a reggere la videocamera - mi girava la testa e non potevo stare in piedi, così ho fatto la maggior parte delle riprese in ginocchio. Non voglio andare troppo nel dettaglio per rispetto delle persone che erano lì, ma se ricordi che il mondo intero è rimasto scioccato e in lutto, penso che tu possa immaginare l'impatto che la notizia ha avuto sulla squadra. Alcuni di quei filmati sono nel trailer e forse un giorno il resto del mondo riuscirà a vederli.

Paul Cashmere: "This Is It" è stato il primo assaggio di quello che succedeva nella preparazione di un tour importante. Visto il successo del film, pensi che altri atti importanti seguiranno e cattureranno un documento simile?

Sandrine Orabona: Spero che "This Is It" apra la strada ad altro materiale di questo tipo. Questo è esattamente il tipo di lavoro in cui credo - documentari su musicisti che possono intrattenere, ma anche inviare un messaggio potente. Penso che sia importante documentare i nostri artisti e condividere il loro processo, soprattutto perché molti finanziamenti vengono tagliati dai nostri programmi artistici nelle scuole. Il documentario musicale è un grande veicolo in quanto il pubblico è molto sensibile a questo genere e, ovviamente, ora abbiamo la tecnologia per farlo a basso costo.

Paul Cashmere: Hai girato oltre 100 ore di riprese delle prove del This Is It. Il DVD conterrà contenuti aggiuntivi e una di queste canzoni è 'Stranger In Moscow' che non è nel film.

Sandrine Orabona: "Stranger in Moscow" è una delle canzoni che abbiamo girato durante le prove che non è stata inclusa nel film. Credo che dal momento che è una ballata, vi potete aspettare di vedere qualcosa che è visivamente simile alla "Human Nature" del film. E' anche personalmente uno dei miei momenti preferiti delle prove, quindi sono molto felice di sapere che Sony ha scelto di includerla nei contenuti bonus DVD per il film.

Paul Cashmere: Quali sono le prospettive per te dopo questo?

Sandrine Orabona: spero di continuare a essere coinvolta nella produzione, nelle riprese e nel montaggio di questo tipo di materiale in futuro. E' sempre bello quando documento i musicisti e il loro team - e credo anche che produca documentari potenti e piacevoli che tutti vogliono vedere.

www.undercover.fm/news/9339-interview-sandrine-orabona-videographer-for-th...


Intervista con Tim Patterson

Il 25 giugno, poche ore dopo la morte di Michael Jackson, Tim Patterson ha guidato dalla sua casa di Santa Clarita Valley al centro di Los Angeles con 60 milioni di dollari di filmati nel suo portabagagli.
Il film su Michael Jackson si rivela un'odissea improbabile per Tim Patterson, un direttore commerciale che ha dato un contributo cruciale.

Mentre correva sull'Interstate 5 nella sua decappottabile verde Lexus, Patterson ha portato praticamente tutte le 140 ore di riprese delle prove del pianificato "This Is It" del cantante defunto, la serie di concerti che sarebbero poi diventate un film di 112 minuti che ha aperto l'ultima settimana ad una quota dignitosa di 34,4 milioni di dollari a livello nazionale e una molto migliore di 69,5 milioni di dollari all'estero fino a domenica.

Patterson, un direttore commerciale che ha occasionalmente lavorato per la musica nella sua carriera di 29 anni, era uno dei due operatori assunti dal promotore di concerti AEG Live per registrare le prove del "This Is It".

Ogni sera dopo il lavoro, trasferiva ore di video girate da lui e dalla collaboratrice Sandrine Orabona in due hard disk nel suo ufficio a casa. Il pomeriggio che Jackson è morto, Paul Gongaware, produttore del concerto e del film, lo ha chiamato con una richiesta urgente: il filmato, che era improvvisamente diventato di un valore unico, doveva essere consegnato agli uffici della AEG in centro immediatamente.

"Avrei potuto facilmente andare da TMZ e fare un paio di milioni di dollari", Patterson ha ricordato ridendo.
Invece, ha iniziato un'improbabile odissea in cui un direttore commerciale che non aveva mai lavorato in un film prima era diventato l'unica persona, oltre agli stretti collaboratori artistici di Jackson, coinvolta in "This Is It" dall'inizio alla fine. Insieme al collaboratore di lunga data Brandon Key, anche direttore commerciale e produttore, Patterson ha lavorato su ogni taglio di "This Is It", dal filmato originale dato ai media nei giorni dopo la morte di Jackson agli extra del DVD appena completati.

"Questa sarà la cosa più importante e incredibile che farò nella mia carriera", ha detto il 53enne dal suo ufficio casalingo nei dintorni di Castaic. "Non avrei mai immaginato che sarei stato coinvolto nelle prove di un concerto e avrei finito per fare un film".

Il coinvolgimento di Patterson è iniziato a maggio, quando ha inviato un'e-mail a Gongaware, che lui conosceva fin dai primi anni '80, per chiedere se ci poteva essere qualche ruolo per lui nei preparativi per il concerto "This Is It" mentre era in una pausa da un altro lavoro.
Gongaware stava per puro caso cercando di iniziare delle riprese dietro le quinte. Assunse Patterson e Orabona e mise insieme un budget di 80.000 dollari. Nei successivi sei mesi, con due telecamere Sony da 6.000 dollari che Patterson aveva acquistato per il progetto, hanno lavorato sei giorni alla settimana, spesso fino a mezzanotte, filmando esibizioni e momenti fuori dal set e interviste a ballerini, musicisti e altri che lavoravano sul concerto.

E' stata una produzione semplice, quasi amatoriale, in quanto non era previsto al momento per niente di più che video promozionali su Internet e per gli archivi privati di Jackson. Molti i momenti importanti sono stati ripresi da una sola persona e quando i microfoni del performer erano spenti, il suono confuso è stato catturato con un microfono collegato alla telecamera (da qui la prevalenza di sottotitoli nel film finito).

"Se avessimo saputo che sarebbe diventato un film," ha detto Patterson ridendo, "avremmo ripreso con nove o 12 telecamere e ottenuto una copertura di tutto."

La settimana successiva alla morte di Jackson Patterson e Key stavano lavorando in un ufficio di fortuna presso la sede della AEG con attrezzature sparse per terra, cercando di capire in fretta quello che avevano. Entro una settimana della morte del cantante, hanno messo insieme il clip iniziale di 97 secondi del "This Is It" che è stato rilasciato ai media ed ha fatto sensazione in tv e su Internet.
"Abbiamo fatto trapelare 10 copie su DVD e cinque minuti dopo mia moglie mi ha detto che era sulla CNN", ha detto Key, 44 anni.

Nel corso delle settimane successive la coppia ha continuato la classificazione dei video, montando insieme pezzi grezzi di diverse performance e discussioni nel backstage. A metà luglio, una sfilata di alti dirigenti di studios, tra cui 20th Century Fox, Universal Pictures, Paramount Pictures e Sony Pictures, sono arrivati in una delle stanze anguste dove stavano lavorando e Patterson ha mostrato quello che avevano.
Un paio di settimane più tardi, Sony ha accettato di pagare 60 milioni di dollari per trasformare le immagini in un film.

Ci sono volute più di due settimane dal momento in cui l'affare è stato concluso tra lo studio, l'AEG e l'Estate di Jackson a quando ha ottenuto l'approvazione della corte che ha permesso alla produzione di spostarsi al lotto della Sony a Culver City, dove hanno lavorato in locali ben protetti all'ultimo piano del Gene Autry Building.

Nel frattempo, Patterson e Key hanno lavorato con Don Brochu, che ha curato il montaggio di "High School Musical 3: Senior Year" per la regia di Kenny Ortega, per assemblare un primo taglio di circa due ore e 45 minuti, 2 ore e un quarto di performance e mezzora di dibattiti.

Patterson, che era stato immesso sul progetto come operatore dietro le quinte, e Key, che aveva risposto a una chiamata urgente di un amico per contribuire a dare il senso al filmato, erano improvvisamente diventati montaggisti di uno dei film di più alto profilo dell'anno, creato interamente in sala di montaggio.

Visto che facevano un film che non aveva alcun copione e dove il regista aveva raramente prestato attenzione a ciò che veniva girato, Patterson era nella posizione incredibilmente insolita di essere l'unica persona presente che conosceva quello su cui dovevano lavorare.
"Non c'erano numeri sulle cassette, nulla era stato annotato, sapevo a malapena quello che avevamo ripreso e quando", ha detto.

Nel corso di circa un mese, il duo ha lavorato sette giorni la settimana alla Sony, tagliando e mettendo a punto le 2 ore e 45 nel film finito. Per fugare i timori sulla pirateria, non vi era alcuna connessione a Internet negli uffici e solo quelli che avevano i pass speciali sono stati ammessi anche nelle stanze dove quattro montatori e cinque assistenti stavano mettendo insieme il film, nome in codice "Industrial".

Ci sono stati dibattiti e disaccordi su cosa includere, ma i montaggisti giurano che, contrariamente ad alcune voci, nulla è stato eliminato per far apparire Jackson più in salute di come fosse nei mesi precedenti alla sua morte inattesa. L'unica domanda era in che percentuale il film doveva andare verso la performance rispetto alle dissertazioni.

"Avremmo potuto mostrare più dietro le quinte, ma Kenny sentiva fortemente che Michael avrebbe voluto includere più canzoni per i fan", ha spiegato Key. "E' stata anche una decisione di Kenny di non farlo come un documentario con interviste e nuovi filmati".

Dopo che una versione finale del film è stata fatta a metà settembre, Patterson e Key hanno continuato a modificare e filmare contenuto aggiuntivo per il DVD, che è previsto a partire da gennaio o febbraio, con diverse ore di nuovi filmati, tra cui performance di canzoni come "Stranger in Moscow", che non è uscita nelle sale.

I due ora sono tornati alla vita che vivevano sei mesi fa, lontano dai film e dagli studios. Ma quando hanno preso una pausa dal lavoro commerciale per discutere dell'esperienza del"This Is It", nell'ufficio casalingo di Patterson, era chiaro che sono ansiosi di lavorare su un altro film concerto, ma consapevoli che nulla può essere all'altezza della loro esperienza fisicamente ed emotivamente estenuante di questa estate - la creazione di un tributo alla vita di una leggenda pop.

"Non avrei mai immaginato," ha detto Patterson, il cui più grande concerto abituale è fare annunci per una società di attrezzature da golf, "che avrei lavorato su un progetto in cui sarei scoppiato a piangere durante il montaggio".

www.filmcontact.com/united-states/is-it-is-tim-pattersons-personal-...


[Modificato da 4everMJJ 22/01/2012 17:58]
25/07/2011 07:04
 
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Data la mia anzianitudine e memoria che vacilla, tutti e due gli intervistati parlano di "Stranger in Moscow" che doveva essere inclusa nel DVD del This Is It, ma mica c'era, vero?[/G]


Vero.....non c'era!....La tua memoria è salva!....ahahahaha

Noto che hai disseminato il forum di compiti per le vacanze (le tue però)....ahahaha

Ok....allora mi metterò "sotto"....ahahaha.....per il momento un grandissimo ringraziamento per il tuo super lavoro e buonissime vacanze!....smack!


........e che caxxo con sto grassetto ohhhh!!!!

[Modificato da badgirl. 25/07/2011 07:32]
18/01/2012 07:52
 
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Stavo cercando una cosa con la funzione "cerca", non l'ho trovata ma mi è ricicciato inaspettatamente fuori questo topic, lo riporto su per chi non l'avesse letto, secondo me spiega un sacco di cose [SM=g27823]

Mò ce riprovo con la mia amata funzione cerca [SM=g27828]

18/01/2012 11:28
 
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Gesù, uno ci prova a scordarsi gli arretrati ma ecco che ricicciano.
Ricordo di averla vista all'epoca, ma non la lessi:vediamo se stavolta è più fortunata....

Edit: ok, stavolta me la son letta tutta di filato.....ma io ricordo di aver letto di questi due anche nei giorni dell'uscita di TII, e probabilemte qui sul forum....boh!
[Modificato da (Miss Piggy) 22/01/2012 16:28]
18/01/2012 17:41
 
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Grazie per aver riportato in alto queste testimonianze,me le ero perse all'epoca [SM=g27817]
18/01/2012 22:57
 
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Ringrazio anch'io [SM=g27817]

Where there is Love,I'll be there



20/01/2012 18:00
 
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E no che non c'è "Stranger in Moscow".....!!

Cri hai fatto bene a uppare ( [SM=g27828] ) il topic, la seconda intervista la ricordavo ma la prima no!




22/01/2012 12:05
 
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Re:
Antonella-60, 20/01/2012 18.00:

E no che non c'è "Stranger in Moscow".....!!

Cri hai fatto bene a uppare ( [SM=g27828] ) il topic, la seconda intervista la ricordavo ma la prima no!




Aaaaaah, allora non sono proprio rinco [SM=x47979]
O forse sì, visto che non ritrovo l'intervista con Ortega di cui parlo all'inizio [SM=g27825] Vabbè, continuo a frugare fra i miei file, magari ciccia fuori [SM=g27822]

22/01/2012 18:00
 
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Re:
(Miss Piggy), 18/01/2012 11.28:

Gesù, uno ci prova a scordarsi gli arretrati ma ecco che ricicciano.
Ricordo di averla vista all'epoca, ma non la lessi:vediamo se stavolta è più fortunata....

Edit: ok, stavolta me la son letta tutta di filato.....ma io ricordo di aver letto di questi due anche nei giorni dell'uscita di TII, e probabilemte qui sul forum....boh!




Oh, io me le son scorse tutte le nove pagine di topic prima di tradurle, ma non mi pare ci fossero [SM=x47980]

22/01/2012 18:24
 
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Oh, cara, ho scritto "probabilmente" apposta: si vede che li ho letti da altra parte....
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