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Legge elettorale, iniziativa Pd "Pronti due quesiti referendari per tornare al Mattarellum"

Ultimo Aggiornamento: 01/10/2011 01:43
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05/07/2011 17:40
 
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....In Castrazione la proposta del Pd....
RIFORMA ELETTORALE
Due referendum per Mattarellum
In Cassazione la proposta del Pd
Un fronte trasversale del partito, formato anche da Walter Veltroni, Rosy Bindi e Stefano Ceccanti, depositerà i quesiti referendari per l'abrogazione del "Porcellum" la prossima settimana: "La legge Mattarella consente la legittimazione diretta dei governi"
Sergio Mattarella, promotore della legge che porta il suo nome (nota anche con l'appellativo di "Mattarellum") fu approvata nell'agosto del 1993. Restò in vigore fino al 2005 quando fu sostituita dalla Legge Calderoli
ROMA - Due quesiti referendari 1 che abrogano il "Porcellum" al fine di tornare al Mattarellum, sono stati messi a punto da un fronte trasversale del Pd, che è intenzionato a depositarli la prossima settimana in Cassazione. Il fronte, a cui aderiscono Pierluigi Castagnetti, Arturo Parisi, Walter Veltroni, Rosy Bindi, Stefano Ceccanti e Giorgio Tonini, Sandro Gozi e diversi altri parlamentari, terrà domattina una riunione riservata per affrontare gli aspetti organizzativi.

"Il Pd partito post-ideologico a vocazione maggioritaria, non può sostenere sistemi elettorali proporzionali puri, a cui sono omogenei partiti identitari e monoculturali, nonché una visione della democrazia in cui il cittadino è escluso dalla scelta per il governo. Altrimenti nega se stesso", a ribadirlo è il senatore Pd, Stefano Ceccanti, costituzionalista vicino alle posizioni di Walter Veltroni, che è contrario all'ipotesi referendaria di Stefano Passigli e teme possa far breccia nel Pd soprattutto tra i dalemiani.

Già il primi segni di malcontento 2 erano partiti in Rete, e Ceccanti si è detto contrario al punto da preferire che si raccolgano firme per un referendum che ripristini il Mattarellum. "I referendum Passigli - ha detto Ceccanti
- non possono in alcun modo, se non in una propaganda palesemente ingannevole, che mi stupisce convinca per il momento anche Matteo Orfini, far rivivere preferenze alla Camera e collegi uninominali al Senato". "Per questo - ha spiegato - è urgente offrire agli elettori un'alternativa al Porcellum che non sia peggiorativa, togliendo loro anche la scelta sul Governo senza poter ripristinare quella dei rappresentanti".

"Il Pd si batte da sempre sul piano parlamentare per il collegio uninominale maggioritario a doppio turno, ma ciò non esclude né sul piano parlamentare né su quello referendario che il ritorno alla legge Mattarella non rappresenti comunque un miglioramento apprezzabile perché essa, a differenza dei quesiti Passigli che portano alla proporzionale con liste bloccate, fanno saltare queste ultime e consentono la legittimazione diretta dei governi". Al Senato, il costituzionalista del Pd ha già presentato un ddl il 6 maggio 2009 (catalogato con il numero 1549) per il ripristino della legge Mattarella che è stato sottoscritto da una sessantina di senatori, e ora si accinge a presentare un referendum su questo. La legge che porta il nome del suo promotore Sergio Mattarella ( nota con l'appellativo di "Mattarellum" datogli da Giovanni Sartori) fu approvata nell'agosto del 1993 e sostituì il precedente sistema proporzionale in vigore dal 1946. Restò in vigore fino al 2005 quando venne sostituita dalla Legge Calderoli.
(05 luglio 2011) © R


www.repubblica.it/politica/2011/07/05/news/mattarellum_referendum-1...

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Referendum, oltre un milione di firme
"E' un miracolo popolare"
I promotori festeggiano: "Successo straordinario". La consegna in Cassazione dei 200 scatoloni. Il via libera arriverà entro il 10 dicembre, poi il passaggio alla Corte costituzionale per l'ammissibilità. Il voto la prossima primavera. Parisi loda il lavoro corale: "Nessuno ormai difende più il Porcellum"
di MATTEO TONELLI
Conferenza stampa del comitato referendario per il referendum sulla legge elettorale (agf)
ROMA - È "un miracolo popolare": il comitato referendario ha consegnato oggi in Cassazione 200 scatoloni contenenti 1.210.466 firme, raccolte in soli due mesi, per chiedere l'abrogazione dell'attuale legge elettorale, il cosiddetto Porcellum 1. Quota ben oltre le 500mila richieste e ben oltre le 700mila considerate la soglia di sicurezza, al netto delle possibili contestazioni in Cassazione. Il presidente del comitato, Andrea Morrone, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, festeggia per il risultato, ma ricorda che è "solo l'inizio".

PORCELLUM E MATTARELLUM, SISTEMI A CONFRONTO 2

Il via libera della Cassazione arriverà entro il 10 dicembre, poi ci sarà il passaggio alla Corte costituzionale, che valuterà l'ammissibilità senza poter far riferimento a precedenti referendum sulla legge elettorale, quindi sarà il momento della campagna referendaria e il voto si terrebbe la prossima primavera, tra il 15 aprile e il 15 giugno, sempre che le camere non vengano sciolte anticipatamente. Marrone spiega che questo, quanto a firme raccolte, è "il secondo risultato in assoluto nella storia del referendum". Ringrazia il "gruppo unito" delle forze del comitato 3 e ricorda che "il 10 per cento delle firme è dovuto al contributo dei comuni".

Anche Arturo Parisi non nasconde il proprio entusiasmo ed esalta "il lavoro corale" 4 - di Idv, Sel, Partito liberale, i Democratici (ex asinello), Unione popolari e Rete referendaria di Segni che sono stati i promotori dell'iniziativa, poi sostenuti dal Pd - parlando di firme sottoscritte dai cittadini "con rabbia e indignazione", ma anche di "speranza" per il futuro. Nessuno ormai "difende più il Porcellum", continua l'ex ministro, quindi il prossimo Parlamento non deve essere rieletto con l'attuale legge elettorale. Infine, Antonio Di Pietro esorta la politica a cambiare la legge elettorale: l'Idv pone tre condizioni: "incandidabilità per i condannati; chi è sotto processo non può ricoprire ruoli di governo e chi fa il parlamentare deve sospendere la propria attività professionale".

Il messaggio che viene dai cittadini è "netto e incontrovertibile" ed ha un "valore civile prima ancora che politico: i cittadini vogliono contare, non intendono lasciare una delega in bianco ad una classe politica chiusa in Palazzo sempre più screditato" commenta Nichi Vendola presidente di Sel. "La democrazia nel nostro Paese" aggiunge, "non può più essere umiliata come è successo finora".

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha auspicato che venga cambiata l'attuale legge elettorale, "non necessariamente" attraverso la celebrazione del referendum, ma piuttosto in Parlamento.

(30 settembre 2011)

www.repubblica.it/politica/2011/09/30/news/referendum_firme-2...






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