lialla, 13/04/2011 08.44:
Personalmente non condivido le tesi del dottor Friedberg. Al di là dell'aspetto tecnico medico, per il quale non dispongo delle competenze necessarie per pronunciarmi, non trovo che la sua tesi renda poi tanta giustizia alla storia di Michael. Un uomo che era stato sottoposto a prove durissime negli ultimi 15 anni, prove che lo avevano condotto, se non a una dipendenza fisica dai medicinali, sicuramente ad una dipendenza psicologica. Pen non parlare delle innumerevoli operazioni di chirurgia (e conseguente anestesia) cui si era sottoposto, che certamente non hanno giovato al suo cuore. Insomma, il messaggio di un Michael in perfetta salute che, per sfortuna accidente o che altro, incontra sulla sua strada un medico incompetente che lo uccide per sbaglio, personalmente non mi convince neanche un pò.
Alla fine tutto si riduce ad una disattenzione di Murray? No io non credo proprio. Purtroppo la vicenda drammatica di Michael comincia ben prima del 25 giugno e non vorrei che, a forza di puntare il dito solo su Murray (che certo non va assolto, non sto dicendo questo) ci si dimenticasse poi di tutto il resto, e di come il linciaggio mediatico continuo e i parassiti che gli giravano intorno, lo avevano ridotto.
Beh, dall'autopsia è venuto fuori che Michael non avesse patologie, cardiache o di qualsiasi altra origine,pregresse da renderlo così fragile e questo è un dato di fatto non sono supposizioni.Nessuno mette in dubbio che abbia sofferto e che psicologicamente potesse dipendere da psicofarmaci, però dire che Murray non può pigliarsi tutta la responsabilità è quanto meno azzardato visto che chiunque sarebbe potuto morire con certe dosi senza essere monitorato.
Io poi continuo ad avere molti dubbi su tutto personalmente.. Innanzitutto da quello che si dice, e cioè che Michael facesse costantemente uso di antidolorifici, l'esame autoptico avrebbe dovuto quanto meno evidenziare un minimo di danno al fegato e al cardiocircolatorio, cosa che non è emersa e questo mi lascia perplessa perchè l'uso così prolungato di certi farmaci non lascia inalterati certi organi.
E poi tornando al Dr. Murray ribadisco che mi pare alquanto ridicolo che un medico, soprattutto nella sua posizione non proprio legalissima, sapendo di dover usare determinate precauzioni (perchè ha dimostrato di saperlo), metta a repentaglio, con un paziente come Michael Jackson poi,la sua vita e la sua carriera e una volta fatto il danno aspetti un'ora o giù di lì per chiamare i soccorsi e nel frattempo si metta a fare il cpr sul letto, andiamo...
Troppa goffaggine, troppa sotto tutti i punti di vista per essere credibile..
Non la bevo la storia della sua incompetenza.
[Modificato da trighe 13/04/2011 10:50]
Get the funk out ma face.