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Oggi sto andando di corsa, risponderò alla vostra domanda stasera sul tardi, con più calma. Intanto vi lascio questo articolo scritto da chi in Libia c'è stato e senza essere asservito a nessuna redazione. Buona giornata.
QUESTA VOLTA (ANCORA) ABBIAMO SBAGLIATO ALLEATI di Alessandro Londero
20 Ottobre 2011
La giustizia dei ciechi
Chi passerà alla cassa per riscuotere la taglia su Gheddafi vivo o morto? Sembra incredibile che nel 2011 si possa accettare che l’uomo possa dare l’impunità a chiunque di assassinare un pari essere con la totale garanzia dell’impunità, è così, questo è quanto ha dichiarato il CNT e questo è quanto ha accettato l’ALLEANZA, fa nulla che la vittima non sia stata ancora condannata da nessun tribunale se non dalla gogna mediatica, fa nulla se qualche sciagurato non farà salti di gioia sparando colpi di Kalashnikof in aria, fa nulla se le coscienze di chi vive nel giusto possono essere drogate da architetti della disinformazione.
Il 12 agosto ho lascato Tripoli sapendo che probabilmente non ci sarei più tornato, 2 giorni prima Yvonne mia moglie più nostri amici Yuri, Miriam, Clio, Elio, Rea erano partiti portandosi dietro la visione di una catastrofe e l’amarezza di aver visto un popolo in ginocchio vessato e diviso da avvoltoi occidentali.
Io ho deciso di rimanere ancora qualche giorno nella speranza di poter portare in Italia un messaggio del Leader Libico (ora ex in tutto) al nostro Presidente Berlusconi, un messaggio che mi era stato consegnato in data 7 agosto e che doveva essere modificato in alcune parti, il testo (ormai è passato)conteneva un forte segnale di apertura verso l’Italia, diceva che il Leader libico come il suo popolo non capivano il perchè l’Italia si fosse comportata in questo modo senza provare una minima mediazione nè senza provare a verificare cosa realmente stesse accadendo, diceva che la delusione non veniva tanto dal fatto che fosse stato disatteso un accordo firmato con tanto di strombazzature ma che L’Italia, che era diventata la nazione più amica lasciando nel dimenticatoio torti subiti da ambo le parti, aveva il compito morale di provare almeno una soluzione diplomatica.
Ora, a 8 mesi dall’inizio dell’attacco Nato ed a quasi 2 mesi della presa di Tripoli, la situazione in Libia sembra tutto meno che risolta, quale saranno gli avvenimenti futuri, realmente abbiamo fatto qualcosa di buono che un Dio di qualsiasi religione possa avvallare come opera meritoria?
I governi e l’Alleanza atlantica per ora hanno fatto di tutto, sono riusciti in parte a coprire atti criminali facendo credere che fossero volti al salvataggio di vite umane, hanno sganciato morte in modo mirato con sempre la stessa scusa che quelle bombe portavano vita e giustizia e non morte e devastazione, sono riusciti non si sa come ad avere la spalla della comunicazione che ha avvallato quasi tutto chiudendo gli occhi anche su cose palesemente inconcepibili.
Ma ora che succederà?
Molti raccontano ancora cosa sta accadendo nel paese, sacche di resistenza, bandiere issate e poi tolte, scontri, razzismo (caccia tortura e assassinio dei libici di colore), paura e mancanza di libertà in quanto chi accusato di essere contro il Governo sparisce nel nulla, uccisione ed arresti di familiari di Gheddafi poi ogni volta verificati falsi.
Ora di concreto non cè nulla ma credo il futuro ci darà solo tristi certezze.
1. Libia: non si potrà dire che la Libia sia libera o occupata (dipende dai punti di vista) finchè il popolo intero o la grande maggioranza non accetterà il nuovo governo ed i nuovi governanti (sapere per ora chi siano è impossibile)
2. Politici: non sarà possibile formare una nuova classe politica lasciando i ¾ della vecchia, fedele o responsabile del vecchio regime; se non si riesce a trovare altre persone adeguate al compito che stato potrà nascere?
3. Elezioni: NON CI SARANNO! Come potrebbero essere fatte e con quali garanzie di democrazia? Ora come ora è impossibile pensare che questo governo possa indire delle elezioni, significherebbe dare al popolo uno strumento per dire se accetta questo nuovo regime, il CNT come la Nato sa benissimo che sarebbe una sconfitta terribile, quindi non ci saranno libere elezioni finché il CNT dopo aver conquistato il terreno ( o meglio dopo essersi fatto conquistare il terreno dalla NATO), non avrà ottenuto la fiducia dei libici, il problema è che su 6 milioni di libici oltre i 4/5 non accettano una situazione che ha portato uno stato ricco e rispettato a uno stato martoriato dalle bombe ed ora vessato da influenze imperialiste, per di più con una forte dipendenza da Al Qaida.
4. Gheddafi: resterà un incubo, vivo o morto, Gheddafi resterà per il popolo l’uomo che ha portato Libia agli antichi (recenti) fulgori, per questo motivo questo governo necessitava assassinare Gheddafi, anche offrendo taglie vivo o morto con o senza un processo in barba ad ogni diritto civile / penale / morale. Sembra che la NATO in questo non abbia veti né preclusioni come non ne ha avute quando è stato ucciso il Generale Younes per un regolamento su chi dovesse comandare.
5. Sirte e Bani Walid: qualsiasi sia stata la sorte dei lealisti contro gli “slealisti “ il dato inconfutabile è che storicamente sarà difficile non ricordare un piccolo popolo che abbia resistito gloriosamente ad attacchi incondizionati da tutto il mondo, ribelli, Nato, aerei, sabotaggi, siccità, carestia, abbandono… chi sarebbe resistito in questo se non avesse avuto a cuore la sua patria ed il suo Leader prima ancora che il portafogli? Gli hanno tagliato l’acqua, i rifornimenti, l’energia elettrica, li hanno bombardati da ogni parte, circondati, mitragliati… loro ancora resistono fino alla morte, e moriranno quasi tutti, per la NATO sono delinquenti, la storia li ricorderà invece come martiri, eppure è gente che viveva a Sirte e Bani Walid e non chiedeva altro che essere lasciata in pace, ora sta morendo per questi diritti.
6. L’Italia: fino ad 8 mesi fa la Libia era un paese che ci portava vantaggi economici e commerciali,in più ci garantiva la sicurezza delle nostre coste contro gli immigrati, ora la cosa sicura è che ci garantisce di aver fatto una porcheria,guardarla è come uno specchio, le nostre coste meridionali saranno meno sicure come sarà meno virtuosa la nostra immagine verso il mondo, chi potrà fare accordi con noi dopo che l’Italia ha dimostrato ancora una volta di abbandonare gli amici per squallide ragioni di convenienza?! La congiuntura economica che ci colpisce in parte viene anche da questa brutta fama che ci siamo fatti nel tempo e che nel tempo continuiamo a rispettare, ricordiamo le ultime: Austria, Germania, Libia...ed ancora Liba!
7. Lampedusa: "ora che Gheddafi è stato detronizzato finalmente Lampedusa sarà libera da immigrati" niente di più falso, anche se i giornali dal 21 agosto cercano di parlarne sempre di meno, la verità e che Lampedusa sta peggio di quanto non stesse prima, chi ha voglia si faccia delle statistiche per rendersi conto quanto e come sono cambiate le cose.
8. Berlusconi: ne esce male, molto male, ha fatto la figura di Giuda che bacia la sua prossima vittima, non che Gheddafi fosse il suo unico problema, ma ha avuto l’occasione di mostrare gli attributi, sarebbe bastato dire alla NATO "fermi tutti, prima di fare qualsiasi attacco pretendiamo che noi, che siamo il paese più impegnato con la Libia anche contrattualmente, proviamo un opera di mediazione, facciamo delle verifiche sul campo su cosa stia accadendo, imponiamo la nostra diplomazia e se tutto salta… ci facciamo da parte cosi li potrete sterminare". Invece dopo il bacio di Giuda ha tirato fuori subdolamente il coltello per colpirlo alle spalle, ha ceduto le basi sottolineando che l'Italia mai però avrebbe partecipato "attivamente"; promessa ritrattata nel giro di pochi giorni. Ora che siamo messi malino, chi si fiderà del nostro Presidente, chi ci verrà in aiuto per non far cadere i mercati e la fiducia visto che abbiamo quasi 200 mila miliardi di euro di debito pubblico?
9. La Francia, Inghilterra, Qatar ed Usa: questi paesi, alla fine non ne escono bene come immagine, ma se non altro a dispetto dell’Italia hanno colonizzato un paese ed attaccato le tubature per succhiare il suo petrolio nonché inserito figure ai vertici per agevolare qualsiasi decisione commerciale utile ai paesi colonizzanti.
10. I libici: (li metto per ultimo) la certezza più grande è che i sopravvissuti hanno perso tanto - se non tutto - risorse economiche,in molti la casa, l’auto, figli, genitori, amici, hanno perso sia la sicurezza di un paese che la dignità dell’ autodeterminazione, l’unità di popolo; non hanno perso però la dignità e l’onore che la gloriosa terra ha generato negli animi dandogli la forza di resistere a dittature, colonizzazioni, oppressioni e guerre telecomandate come questa. I libici resteranno fieri della loro identità, aspetteranno quanto devono attendere e come ci sarà la possibilità si riprenderanno la loro indipendenza.
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