Gheddafi è morto

Ultimo Aggiornamento: 10/12/2013 23:22
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10/12/2011 20:33
 
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Erotica...



... Romance [SM=x47983]







10/12/2011 20:57
 
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Daniela anche se non commento,ti seguo anche io.
11/12/2011 13:54
 
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Grazie, mimma [SM=g27838] Ben vengano i commenti comunque, mica mi date fastidio, anzi [SM=g27817] Per esempio, so che il fatto che lui a volte tendesse a spiegare le cose fino alla nausea può sembrare strano. Nel discorso sulle donne si è soffermato molto sulla condizione femminile in Europa al contrario di quanto ha fatto parlando di Africa e di Oriente in riferimento alla cultura arabo-islamica, questo perchè ci teneva a non essere frainteso dal pubblico che aveva di fronte, a non essere percepito come "ostile", visto che stava in qualche modo criticando la nostra società. Inoltre ha sempre cercato nei suoi incontri con il popolo libico di risultare il più chiaro possibile per tutti, per le persone più istruite e per quelle che lo erano di meno. Soprattutto all'inizio, quando prese il potere nel '69, si trovò di fronte una massa povera e analfabeta, eredità della monarchia assolutista di re Idris I. Qualunque ne fosse la causa, adoro il suo modo semplice di porsi. Non era come i nostri pseudopolitici che spesso si rendono incomprensibili, che partecipano a una realtà come l'UE i cui meccanismi sono cosa assolutamente lontana da tutti noi pur essendo chiamati a mantenerla in essere! Eppure Gheddafi era molto colto, partecipava anche lui a realtà complesse come l'Unione Africana (sosteneva economicamente quelli che si sono rivelati dei traditori) e l'ONU, è stato capace di gestire enormi risorse, di realizzare un'opera monumentale come il Grande Fiume Artificiale, riguardo a ogni settore dell'economia del Paese era in grado di dare un consiglio come consulente o di tirarsi su le maniche e mettercisi a lavorare. Era la mente ma anche il braccio, un uomo animato da grande senso pratico.

Qua stava presiedendo un incontro sull'agricoltura a Sebha (marzo 1981).



In uno dei suoi discorsi alla popolazione durante l'aggressione della NATO disse "Abbiamo piantato insieme, abbiamo irrigato insieme"... Di Gheddafi sto parlando sempre al passato, fatto sta che girano ancora notizie sulla possibilità che sia vivo: "An autopsy determined that the identity of the deceased was for certain Ali Madzid Al Andalus, a resident of Sirte and a Gaddafi family distant relative who resembled him". Non posso linkare la fonte perchè ci sono immagini non adatte al forum, il cui pensiero in questo senso (e non solo) condivido pienamente.
13/12/2011 14:45
 
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Da www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Libia-Saif-al-Islam-Usa-mi-proposero-golpe-contro-mio-padre_312739183...

"Algeri, 12 dic. - (Adnkronos/Aki) - L'intelligence americana aveva proposto a Saif al-Islam Gheddafi, figlio dell'ex leader libico Muammar Gheddafi, di rovesciare il regime del padre e di avviare "profonde riforme". Lo ha rivelato lo stesso Saif al-Islam durante l'interrogatorio al quale è stato sottoposto in carcere dopo l'arresto avvenuto il 19 novembre. Secondo la sua stessa confessione, rilanciata dal quotidiano algerino 'El Khabar', sei giorni dopo l'inizio della rivoluzione in Libia, scoppiata a gennaio e culminata con la morte del Colonnello il 20 ottobre, Saif al-Islam ricevette una telefonata dagli americani, ma fu costretto a rifiutare la proposta per due motivi, ossia la solidità del sistema di sicurezza e di intelligence del regime e l'impossibilità di governare il Paese al posto del padre finché questi fosse rimasto in vita"... Un altro motivo, il più importante, è il profondo affetto unito alla stima e alla fedeltà nei confronti di suo padre. Saif ha guidato la resistenza fino all'ultimo, ma ovviamente il Colonnello va fatto apparire anche post mortem isolato e tradito da tutti, persino dai suoi figli.

Saif prima e dopo la prigionia, ma è ridotto anche peggio di così...



L'Italia ha contribuito a portare in Libia morte, dolore e distruzione. Personalmente me ne vergogno moltissimo.
13/12/2011 23:45
 
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Università La Sapienza, 11 giugno 2009. Una ragazza disabile si rivolge così a Muammar Gheddafi: "Vorrei farle una domanda e un complimento. Il complimento è dato dal fatto che lei, ieri, mentre scendeva dalla scaletta dell'aereo, ha avuto molto rispetto per il signor Mohammed Omar al-Mukhtar che avendo problemi di salute scendeva dall'aereo molto lentamente. Lei ha cadenzato il suo passo, ha camminato lentamente proprio per rispetto. Questo in un Paese "civile" come il nostro non sarebbe successo. La persona disabile, se qualcuno l'avesse portata, sarebbe stata invitata a scendere da un'altra parte, così non si sarebbe fatta brutta figura. Questo è il complimento: ci ha dato una lezione di civiltà".

Gheddafi: "Grazie".

"Ora passo alla domanda. Ho letto il suo Libro Verde e ovviamente la parte che mi interessa di più è quella sulla base sociale, senza nulla togliere al resto. In questa università, grazie ai rettori che si sono succeduti dal 2002 a oggi e al direttore amministrativo, che è qui, nei confronti delle persone disabili c'è molto rispetto. Nel suo libro, leggo che il sapere è un diritto naturale di ogni uomo e la conoscenza sarà resa disponibile a ogni uomo nel modo che gli è confacente. La mia domanda è: posto che in Italia e nel resto dell'Europa abbiamo ancora molto da imparare in tema di diritti delle persone disabili, nei trattati che state stipulando oggi con l'Italia nei settori tecnico-scientifici è stato previsto qualche rapporto che preveda l'integrazione delle persone disabili in ogni contesto sociale e soprattutto in quello universitario?".

Gheddafi: "Ti ringrazio per quanto detto riguardo la tua lettura del Libro Verde. In questa prima visita in Italia, con tutta la modestia, se mi permetti di darti un aiuto per ogni tuo bisogno personale, anche per la carrozzella che usi, ti prego di comunicarlo al mio ambasciatore. Grazie".

Tra domani e dopodomani trascriverò per intero il suo discorso di quel giorno e il confronto con gli studenti che ne è seguito. Gheddafi ha toccato il tema del colonialismo e alla luce di quanto è accaduto è veramente triste leggere le sue parole. L'Italia ha attaccato pesantemente la Libia per la seconda volta, la NATO tutta cosa ha fatto se non colonizzare quel Paese per appropriarsi delle sue risorse, derubando il popolo libico? Gheddafi in questo discorso ha parlato anche di Cristo e di altri argomenti... A presto.
15/12/2011 15:43
 
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Purtroppo mi tocca postare questa notizia: Italia-Libia/ Jalil da Monti, sul tavolo il futuro del trattato
Questo schifoso è a Roma. Non ce lo voglio nella mia città!!! Spero che se ne vada stasera stessa e che quell'aereo finisca per avvitarsi sulla sede del CNT con dentro tutti gli altri traditori come lui.
15/12/2011 19:14
 
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"Oggi visita di Stato a Roma del Ratto Numero 1, Abdul al Jalil, per incontrare Sua Eccellenza Massonica Mario Monti. Intanto a Bengasi il popolo si solleva contro di lui e la cricca del CNT. Durissima la repressione da parte dei ratti ribelli, che però non suscita lo scandalo di nessuno: anzi, siccome costoro sono i governanti "democratici", meglio coprire le loro malefatte standosene zitti e facendo finta di niente. Poco importa se poi picchiano, rubano e ammazzano per davvero: in fondo lo fanno per noi. Ecco a voi sviscerata in tutta la sua ignominia, signori miei, l'ipocrisia dei liberal e dei democratici della "superiore civiltà europea"! A sinistra ci sono delle quinte colonne dell'imperialismo e del capitalismo guerrafondaio che non hanno avuto nulla da ridire (oppure si sono opposte solo blandamente ed ipocritamente) quando la NATO ha violato la sovranità della Libia radendola al suolo e causando lo sfollamento di 2,5 milioni di libici e la morte sotto i bombardamenti di altri 150mila. Essi non gradivano il regime di Gheddafi e questo bastava ed avanzava, ai loro occhi, per giustificare l'aggressione che la NATO e i suoi ribelli avevano sferrato alla Libia. Adesso in Libia, sotto il saggio, democratico e progredito governo dei ribelli, la Sharia è il fondamento dello Stato, le donne sono state dichiarate inferiori agli uomini, il Paese tratterrà solo il 25% dei proventi derivanti dall'estrazione del petrolio contro il 90% di prima, e verranno a breve impiantate basi militari americane, francesi ed israeliane. Indubbiamente hanno trionfato gli ideali della sinistra: ci sono più giustizia, più democrazia e più libertà! Ecco cosa sono questi sinistrati: degli ipocriti "liberal" e "democratici", malati d'eurocentrismo, frutto degenere della stessa cultura che ha già partorito il colonialismo, l'imperialismo, il mondialismo e tante altre porcherie di questo genere. Dal PD al Manifesto, è sempre la stessa e identica marmaglia. Gente da spedire in Siberia a calci in culo" (Filippo Bovo, scrittore e giornalista freelance).
16/12/2011 00:00
 
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Filippo aggiunge: "Non scordiamoci che è stato violato il comma 7 dell'articolo 2 e l'articolo 39 della Carta delle Nazioni Unite (la Libia aveva una guerra civile, non minacciava altri Stati), e sono stati entrambi violati da una No-Fly zone che è stata a sua volta violata da una Bomb-Fly zone.
Questo lo dico per quei sinistri merdaioli che parlano di rispetto della legalità e della legge e del rispetto della Costituzione italiana, salvo poi violare l'art. 11 della Costituzione italiana assieme alla Carta delle Nazioni Unite. Rinfacciamogli questa cosa".
17/12/2011 20:07
 
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I media non smettono di calunniare il Colonnello: qua si sostiene che Wicky Hassan, stilista ebreo, nel 1967 fu costretto con tutta la famiglia a trasferirsi a Roma a causa della rivoluzione di Gheddafi. La rivoluzione però Gheddafi la fece 2 anni dopo, il 1° settembre 1969. Complimentucci al Corriere della Sera!
Moda: è morto Hassan, creatore di “Miss Sixty”. Lo stilista di famiglia ebraica fu costretto a lasciare la Libia dove era nato, dopo la rivoluzione di Gheddafi
20/12/2011 21:08
 
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"Gheddafi, la rivoluzione tradita", il libro di Nicola Mastronardi presentato ad Agnone sabato scorso

Nonostante la presentazione che se ne fa in questo articolo, sul libro di Mastronardi potrò dare un giudizio solo dopo averlo letto mentre considero non tendenziosi/sensazionalistici i seguenti testi:

- "Gheddafi, una sfida dal deserto" - Angelo del Boca, Editori Laterza;

- "Il Viaggio del Leader. Muammar Gheddafi in Italia - Discorsi", 30GIORNI nella Chiesa e nel mondo (prefazione di Giulio Andreotti).

Libri scritti dallo stesso Gheddafi:


- "Fuga all'inferno e altre storie" - Muhammar Gheddafi, Manifestolibri;

- "Le mie verità. Il libro sulla terza via universale" - Mu'ammar Gheddafi, Termidoro Edizioni;

- "Socialismo e tradizione" - Mo'ammar Gheddafi, Edizioni all'insegna del Veltro/Collana Gladio e Martello.

Segnalo anche "Filosofia della rivoluzione" - Gamal Abdel al–Nasser, Edizioni all'insegna del Veltro/Collana Gladio e Martello. Gheddafi si è ispirato fortemente a Nasser (presidente dell'Egitto dal 16 gennaio 1956 al 28 settembre 1970, data della sua morte causata da un attacco cardiaco), come fece anche Saddam Hussein. Per questo motivo entrambi vengono chiamati "Rais" poichè Nasser dai suoi veniva chiamato così. "Rais" significa "capo". Questo è un articolo su entrambi i volumi definiti "Due libri che sono due bestemmie in tempi di inquisizione democratica"...
www.eurasia-rivista.org/gli-scritti-di-nasser-e-gheddafi-per-capire-come-nascono-le-rivoluzioni-ara...

Gheddafi e Nasser insieme. Una ragazza molto emozionata stringe la mano a Gheddafi. Si noti la tolleranza nei confronti dell'abbigliamento femminile di stile occidentale (e si parla del 1970, nemmeno di oggi!).

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