| | | Post: 3.148 | Registrato il: 20/03/2010 | Città: MONTEVARCHI | Età: 56 | Sesso: Femminile | HIStorical Member | Dangerous Fan | | OFFLINE |
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Anto (girl on the line), 07/01/2012 01.36:
Il buon Spike non si smentisce mai
Grazie per la news!
Ah,oggi hanno caricato questo video
www.youtube.com/watch?v=9lbC1soatSk&feature=player_embedded
Forse occorre tradurlo....
Ffz in arrivo per la traduttora toscana
Ffz della ragazza sulla linea ricevuta, ecco la traduzione del video (prima o poi dovrò imparare a mettere i sottotitoli.... naaaaa, un ce la posso fare! ).
Vi consiglio di guardare il video, oltre a spezzoni di video di Michael, sempre un bel vedere, si vedono le pagine del libro: spero davvero che l'edizione italiana sarà bella come quella in inglese perché questo libro è davvero un must per ogni fan!
Edit: The Queen of Subtitles is Back!!! [SM=x47932] [SM=x47932]
La nostra mitica Patrizia con una velocità supersonica ha sottotitolato il video, per cui metto la traduzione come testo nascosto e posto direttamente il suo video, così potete vederlo direttamente sottotitolato (che è decisamente n'antra cosa )
Testo nascosto - clicca qui Quando ho sentito la prima volta la sua musica e ho visto lo special per il 25° della Motown dove faceva il moonwalk, mi ha entusiasmato e mi ricordo che andavo a scuola in bicicletta, con il mio walkman, ascoltando la sua musica.
Penso che quello che mi ha fatto scrivere un libro come questo è che in modo simile ai Beatles Michael è cresciuto come artista e io sono cresciuto, pensavo che sono cresciuto con lui e potevo apprezzare il suo lavoro su diversi livelli.
L'ho iniziato nel 2005. Tutta l'attenzione a quel tempo si era spostata dal suo lavoro creativo, la sua musica, quello che lo aveva reso così popolare come prima cosa, agli scandali e alle controversie, e c'era davvero poca letteratura che si concentrava sulla musica di Michael. Il fatto che ci fosse un libro che globalmente lo valutava come un artista era estremamente sorprendente e ho pensato che dovesse essere scritto.
Per anni Michael non era stato preso seriamente, la gente l'ha un pò dimenticato, ma quando è morto si è vista questa enorme effusione globale in ogni angolo del mondo. E' stata un'emozione per tantissima gente perché collegavano la sua musica alla loro infanzia.
Ho pensato a quale fosse l'eredità di Michael, qual è stato il trattamento culturale nel passato e come mettere tutto in una luce diversa, una differente prospettiva.
Michael è stato un pioniere per i cortometraggi, i video musicali, ha rotto le barriere del colore, MTV, ha ottenuto così tanto. Quando si ascoltava una canzone di Michael Jackson, e tuttora quando si ascolta una canzone di Michael Jackson, c'è un'associazione visiva. Quando si sente Thriller, voglio dire, è quasi impossibile non pensare alla coreografia, alla giacca rossa, alla danza con gli zombie. Non gli è mai piaciuto chiamarli video musicali, gli piaceva chiamarli cortometraggi.
L'attenzione tende ad essere, specialmente su Thriller, su Off The Wall e Thriller, anche Bad, sul periodo degli anni '80. Ma Michael ha avuto una carriera, penso, come quella dei Beatles, dove ha continuato a crescere e ad evolversi in modi nuovi.
Negli album successivi è stato il produttore esecutivo, per cui aveva il completo controllo creativo.
Voleva esplorare nuove direzioni per la sua musica, per cui si vede iniziando dall'album Dangerous, pubblicato nel 1991, che il suo lavoro diventa più socialmente consapevole, più sperimentale.
Con Dangerous lui fa tutto, dal gospel al R & B all'hip-hop al rock.
Pensando agli USA lui è una parte della trilogia: Elvis, i Beatles, Michael Jackson. E' stato il primo artista di cui in ogni angolo del mondo la gente riconosceva il suo volto più di qualsiasi presidente. Penso che l'impatto globale di Michael non abbia precedenti.
[Modificato da 4everMJJ 08/01/2012 20:37] |