Leslie Robinette aveva 6 anni quando ha conosciuto Michael Jackson.
Una bambina malata, con pochi capelli e lo stomaco gonfio, la Robinette soffriva allora, come oggi, di anemia aplastica causata dalla malattia genetica anemia di Fanconi, che lei descrive essere "come un piccolo Pac-Man che corre dietro al tuo midollo osseo".
Jackson aveva solo 15 anni. Leslie ora pensa che doveva essere più nervoso di lei.
Nel 1973, lei e la sua famiglia si trasferirono a Seattle, dove fu ricoverata al Seattle Children's Hospital, poi al Children's Hospital e all'Orthopedical Medical Center.
La Robinette ricevette un trapianto di midollo osseo, che all'epoca era un intervento chirurgico sperimentale. Era una dei più giovani ad aver provato la procedura. Fece la chemioterapia, le radiazioni e una pletora sempre diversa di farmaci.
Ma cosa peggiore di tutte, venne tenuta in isolamento per tre mesi.
Parlava con le sue sorelle tramite walkie-talkie e solo sua madre era ammessa nella stanza. I medici dissero alla famiglia che avevano fatto tutto ciò che potevano fare, ma le sue condizioni non stavano migliorando.
"Dopo aver attraversato tutto questo, sei solo stanca e vuoi andare a casa, rinunciando alla lotta", ha detto la Robinette.
Ascoltava il suo gruppo preferito, The Jackson 5, su un giradischi sterilizzato che i medici le avevano permesso di tenere.
Il 7 marzo ricevette il suo primo visitatore.
"Ero seduta nella mia stanza guardando fuori dalla finestra, ironicamente ascoltando 'Looking Through the Window' dei Jackson 5, quando ho sentito tutte le infermiere scatenarsi e fare confusione", ha detto Robinette.
Guardò attraverso la lastra di vetro che era il suo unico legame con l'indaffarato ospedale e vide i Jackson 5 lì.
"Mi hanno chiesto quale volevo vedere, e gli ho detto che volevo vedere Michael, era quello carino" ha detto Leslie, ridendo.
Ha descritto il giovane Jackson come, ovviamente, timido ma incredibilmente gentile e genuino. Le diede una foto autografata, le tenne la mano e le chiese come stava.
"Era da tanto che non mi toccava qualcuno che non indossasse i guanti e vedevo dei capelli invece che solo una cuffia verde con gli occhi che ti sbirciano da sotto", ha detto Leslie.
Dopo quella visita, Leslie cominciò a migliorare.
"Non direi mai che lui le ha salvato la vita - sarebbe folle - ma lui le ridiede un po' della sua voglia di vivere che aveva perso", ha detto Trine Robinette, 49 anni, sorella di Leslie.
Leslie poi migliorò e la sua famiglia tornò alla loro fattoria di Greeneville, in Tennessee, dove vive ancora con i genitori.
Quando Leslie aveva 17 anni incontrò Jackson di nuovo.
Il Victory Tour arrivò a Knoxville nel mese di agosto del 1984 per un concerto di due serate, che fu prorogato ad una terza a causa della sua popolarità. Circa 50.000 fans si ammassarono al Neyland Stadium ogni sera per vedere il concerto.
Leslie Robinette ricevette dei biglietti omaggio per i concerti, e la terza sera andò dietro le quinte per incontrare tutta la gang Jackson. Portò a Michael Jackson un biglietto d'auguri scritto a mano.
"Gli chiesi se si ricordava di me, e lui disse di sì. Parlammo del fatto che cantavo in un coro e che presto avrei tolto il busto", ha detto la Robinette.
Jackson poi disse alla sua security che lei era sua ospite, così ebbe modo di guardare il terzo show da una piattaforma rialzata VIP, seduta accanto alla madre di Jackson, Katherine.
Quando Leslie Robinette lasciò il Seattle Children's Hospital tre mesi dopo il suo primo incontro con Jackson, il medico disse che poteva vivere 10 anni. Ancora alle prese con la sua malattia, è alta meno di un metro e cinquanta e pesa circa 28 chili, ma ora ha 42 anni e vive una vita attiva.
Come Jackson, ha una forte passione per gli animali. E' coinvolta nella North American Riding (equitazione) per l'Associazione disabili e attualmente si sta addestrando per diventare istruttore.
"Ho sempre pensato che Michael ed io fossimo come spiriti affini, perché siamo entrambi cresciuti senza essere in grado di andare da nessuna parte o fare qualcosa che i ragazzi normali fanno", ha detto la Robinette.
Leslie era seduta nella sua sedia a dondolo quando Trine ha chiamato per dirle della morte di Jackson, e lei era sconvolta dalla notizia.
Entrambe le sorelle concordano che la gente può dire quello che vuole su Michael Jackson, ma lui ha fatto un sacco di bene e sperano che sarà ricordato per quello. E, naturalmente, per la sua musica.
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