Anche se il pubblico conosceva il Jackson riservato e pacato nelle interviste, dietro le porte dello studio era tutt'altro. "Michael Jackson era un burlone", rivela Marsha. "Era assolutamente divertente. E la sua risata era contagiosa. Quando eravamo in studio, il suo ingegnere continuava a chiamarmi "singing heifer" (giovenca che canta). E Michael diceva al tecnico, 'Sai che heifer vuol dire mucca, è una mucca!' Non potrò mai dimenticarlo. Perciò sarò sempre la "mucca che canta" di Michael Jackson".
ahahahahahahahahahah ..... una mucca che canta. Troppo forte il nostro Michael.