Non conoscevo questa vicenda e facendo una ricerca sul forum non ho trovato niente...
22 anni fa da oggi, il 17 gennaio, uno squilibrato aprì il fuoco contro la Cleveland Elementary School a Stockton, in California, uccidendo cinque bambini. Patrick Purdy, il killer solitario, trainò la sua station wagon nella parte posteriore della scuola, la incendiò, si mise i tappi nelle orecchie e sparò almeno 106 proiettili in un campo giochi pieno di bambini dall'asilo alla scuola elementare. L'assalto è durato 4 minuti, e quando tutto fu finito un insegnante e 29 bambini erano rimasti feriti e 5 bambini erano morti. Purdy si è poi sparato alla testa con una pistola.
Ho un membro della mia famiglia che viveva a Stockton al momento della sparatoria. Quando gliel'ho chiesto ha detto che non c'è un modo per descrivere accuratamente l'atmosfera a Stockton quel giorno. Ogni singola scuola elementare, media e superiore nella zona di Stockton è rimasta bloccata per ore. Ad ogni singolo studente che frequentava il distretto scolastico di Stockton è stato ordinato di mettersi sotto il banco e rimanere lì per più di un'ora. I genitori erano comprensibilmente terrorizzati, la maggior parte dei genitori voleva far uscire i propri dalla scuola. Eppure il distretto scolastico non lo permetteva, per paura di qualsiasi altro tipo di sparatoria che poteva verificarsi in un'altra scuola.
Nei giorni dopo la sparatoria, i ragazzi avevano paura di andare a scuola. Allo stesso modo, i genitori avevano paura di mandare i figli a scuola. Anche se Patrick Purdy è stato etichettato come un solitario, senza affiliazione ad un gruppo in particolare, la paura nell'aria era ancora palpabile. E anche se le uccisioni alla Cleveland School avevano fatto notizia a livello nazionale, Stockton non vedeva aiuti da nessun intrattenitore che potevano dare un sollievo. Fino a quando a Stockton non venne Michael Jackson.
Poche settimane dopo la sparatoria, Diane Batres, capo del programma Vittime Testimoni di Stockton, ricevette una telefonata dalla MJJ Productions. Al momento la Batres non associò la MJJ Productions a Michael Jackson. Dopo aver appreso che Michael Jackson era interessato a visitare la scuola e i bambini sopravvissuti, la Batres e Jackson si misero d'accordo per un giorno in cui Michael poteva visitare la scuola.
"E' stato molto gentile da parte sua fare questo. Portò carichi di doni e teneva i bambini in braccio. Era sinceramente interessato ed espresse il suo dolore". Michael distribuì anche videocassette delle sue ultime registrazioni per i bambini e il personale della scuola. Uno dei brani distribuiti era Man in the Mirror.
"Una delle madri chiamò dopo l'esperienza e disse: 'Sono così felice di aver assistito a questo' perché si era resa conto per la prima volta che non c'erano lacrime gialle, lacrime bianche, lacrime marroni e lacrime nere. Ogni lacrima era dello stesso colore. Tutti sentivano la stessa tristezza".
La foto sopra è stata scattata a Stockton mentre visitava la Cleveland Elementary School. Questo è il Michael Jackson che tutti noi conosciamo e amiamo. Come Martin Luther King, anche Michael Jackson aveva un sogno.
mjandjustice4some.blogspot.com/2011/01/cleveland-school-shootings-and-mich...
Nel link dove Diane Batres racconta la storia (dice anche che all'inizio era furiosa quando l'ha chiamata la MJJ Productions, pensava che volessero fare un film!) c'è il commento di una mamma che aveva un bambino di 9 anni al tempo della visita di MJ alla scuola e ne rimase molto commossa. Non ricorda pubblicità fino a che non se n'è andato ed è sempre rimasta meravigliata dalla sua compassione per la sofferenza altrui.
www.news10.net/news/featured/story.aspx?storyid=62018&...