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Strangers in the night . Terminata: 10 capitoli. Rating: verde

Ultimo Aggiornamento: 24/01/2011 20:06
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07/01/2011 20:29
 
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Fan Fiction!
Questa è la mia prima ff, [SM=g27819] ho voluto scrivere qualcosa di strano, che ad un certo punto della storia mi portasse in un mondo ad di fuori dell' ''umano''... lascio a voi scoprire! [SM=x47979]
Commentate! mi farebbe piacere avere dei pareri e consigli da voi, un bacione grande ed ecco il primo capitolo... All at once!
Ah dimenticavo, siamo a San Francisco,anno 1988[SM=g27823]
Rock n roll!

Cap.1 All at once

A San Francisco fece un freddo esemplare quell’anno.
Mi strinsi nelle vesti, socchiusi gli occhi e rimasi per qualche secondo ad ascoltare lo scroscio delle onde infrangersi sulla riva.
Così facendo mi appoggiai su una lastra di marmo che percorreva tutto il lungo mare della città restando perciò ad osservare l’oceano.
Tra le mani tenevo alcuni spartiti raccolti con una spilla.
La vista che si celava di fronte ai miei occhi era tutto fuorché ilare. Le foglie degli alberi accanto a me si muovevano vivacemente, come se stessero cantando. Il cielo era grigio, come più o meno il colore dell’acqua. Tutto attorno a me sembrava succube di un inverno infinito, e desideroso di giungere in primavera.
Distolsi la mia mente dai pensieri, quando in lontananza scorsi un frastuono assordante di voci femminili provenire dalle strade della città.
All’improvviso passò fulmineo accanto a me un uomo misterioso con un cappuccio nero in testa.
Aveva tutta l’aria di essere disperatamente nei guai, correva veloce come il vento…così in quell’attimo in cui mi sfiorò vidi cadere dalla sua giacca una collana con un ciondolo a forma di chiave di violino.
<< Ehm…signore!!! Scusi dico a lei!!! Le è caduto…ah, inutile ormai è troppo lontano>>
E intanto a seguito di quell’uomo una folla di ragazze in delirio scappavano in ogni direzione, urlando impazzite.
<<Scusate ragazze...maaa perche siete così agitate???>> Chiesi incuriosita.
<< Se non lo sai stiamo rincorrendo una persona>> ''NOOOO CREDEVO TI STESSI FACENDO UNA CALMA PASSEGGIATA -.-''
<< Oh e chi sarà mai l'uomo che si fa correre dietro tutte queste donne??>> domandai sarcasticamente
<< Michael Jackson!!!è proprio qui a San Francisco!O mio Dio, se lo vedo gli salto addosso, ora devo andare e...Heyyyy ragazze aspettatemi ci sono anchiooo!!!>>

Credo che la mia mente non fu più capace di recepire le ultime parole pronunciate da quella ragazza, difatti sembro crollare in uno stato di confusione totale.
<< Michael…tu…tu sei qui?>> Bisbigliai tra me e me.
Rimasi ancora più ammutolita quando realizzai di avere tra le mani qualcosa che avevo raccolto poco prima…
<< No aspetta…chi mi dice che sia suo…no Veronica guarda è di un folletto delle spiagge! Quando la smetterò di dire idiozie! >>
Più passavano i secondi e più non riuscivo neanche a formulare frasi di senso compiuto che nella mia mente affiorava la sua immagine.
Quel ciondolo apparteneva a lui…una splendida chiave di violino, similissima a quella che portavo anche io al collo.
<< Devo restituirgliela, non sarebbe giusto che la tenessi, magari era importante per lui >>
Così dicendo mi incamminai a passo svelto per la strada riponendo la collanina nella tasca del giubbotto.

To be continued... [SM=g27829]

[Modificato da Trilly_singer94 14/01/2011 15:57]
07/01/2011 21:36
 
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Bell'inizio! Continua... [SM=g27823]


I wish I was a camera sometimes
so I could take a picture in my mind
and put in a frame for you
to see how beautiful Y O U really are to me.
07/01/2011 21:51
 
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Cap. 2 The first time i met you
Cap.2 The first time i met you
rock n roll!


I miei occhi in pochi istanti si colorarono di gioia e passavo ripetutamente tra le dita il ciondolo nella tasca, come se fossi troppo felice di averlo con me. Mi sentivo come una bambina che al suo compleanno ricevendo la sua prima bambola la protegge e la difende a tutti i costi.
Il cielo sembrava incupirsi ancora di più, ma io non avrei smesso di camminare.
Proprio quando ricominciai a pensare fui presa alla sprovvista da un corpo che piombò di colpo sul mio. In primo tempo ero spaventata e confusa, a terra con gli spartiti sparsi qua e la.
<< Scusami! Mi dispiace da morire! >>
<< Non si preoccupi signore, succede…è stato solo un inciden…>>
Quell’ uomo si tolse via il cappuccio e una volta in piedi come per incanto vidi davanti a me la creatura più dolce di questo pianeta…Neanche finii di rispondergli…
<< Michael..>> Sussurrai piano…
Lui mi guardò dritta negli occhi, con un po’ di timidezza certo…ma sicuramente non era lui in quel momento il più intimidito!
<< Ehhm..>> feci per tossire << S-signor Ja-jackson…>>
Non riuscii più a parlare, il viso mi bolliva di imbarazzo, non avrei mai potuto immaginare situazione più singolare di questa.
Ma nemmeno lui proferì parola, rimase a guardarmi, con un accenno di sorriso su quelle labbra incredibilmente rosse.
Avrei sfidato chiunque a trovarselo davanti e aver esordito con un discorso che abbia avuto un inizio e una fine.
Dopo un lungo e imbarazzante silenzio mi chinai a terra per raccogliere gli spartiti che tenevo in mano. Infatti ero li a San Francisco proprio per un concerto di musica lirica.
Sentivo le mani gelare e poi di colpo riscaldarsi. Da un momento all’altro pensavo che molto probabilmente sarei potuta scoppiare!
<< Lascia che ti aiuti, sono io la causa di questo macello!>> rise dolcemente
Per la prima volta sentii il cuore battere all’impazzata, come se avesse deciso di non porsi un limite,
tutto ciò perché lui involontariamente aveva posato la sua mano sulla mia (involontariamente?)
<< Fa niente, figurati>> sorrisi arrossendo ancora
<< Che bello! Studi musica?>>
<< Si! Studio canto lirico, sai sono di Roma, ma…mi trovo qui a San Francisco per un concerto>>
<< è fantastico! Vorrei tanto poterti sentire!>>

Oh mio Dio.

Allora signori e signore,fermiamoci mezzo minuto.
Ricapitolando serenamente…Michael Jackson! il mito! il RE DEL POP! l’uomo che sapeva far piangere anche i canguri ai suoi concerti, LuiLuiLui, stava dicendo a me queste parole?!?!?!?!?!?!?!?!?!?
Ebbene si.

Poi ripresi il discorso
<< Spero un giorno di diventare una bravissima cantante lirica, potermi esibire nei teatri con le opere che mi hanno appassionato da sempre. è il mio grande desiderio...>>
<< Wow, sei...molto decisa...è ammirevole>> sorrise
<< Mi piace stare sul palcoscenico, insomma non ho paura, sono sicura di ciò che faccio, ma non sono spavalda, sono semplicemente io, felice di poter cantare per chi mi ascolta>>
<< E altri progetti, desideri..? sempre in ambito musicale suppongo>>
<< Be, in queste circostanze è un po’ imbarazzante dirlo ma…io ho sempre sognato di cantare insieme a te…>>
I suoi occhi brillarono, come se non avesse mai pensato a quella eventualità, come se non gli fosse mai stata detta cosa simile.
Sembrava quasi intenerito di fronte alle mie parole, ma non rispose nulla.
Sorrise e riprese:
<< Mi sorprendi…non sai quante volte mi hanno detto, anche sfacciatamente, di volermi saltare addosso, di volermi sposare, di volermi portare a letto perché mi desiderano fisicamente…e io rimango allibito…perché non penserei mai a questo se fossi al loro posto>>
<< Ti capisco…è naturale…non sanno che dentro a questo corpo c’è un cuore e un animo speciale, se posso ammetterlo.>>
Sembrava sempre più addolcito e confortato da quelle parole…traspariva dai suoi occhi ogni sensazione che provava… poi dopo un sospiro…
<< Ma io ancora non so il tuo nome! dimmi, come ti chiami?>> mi chiese
<< Veronica, mi chiamo Veronica. >> risposi senza esitazione ma abbassando gli occhi
Ad un tratto i nostri sguardi si incontrarono e arrossimmo visibilmente tutti e due.
<< Io sono Michael>>
Mi porse la mano con la tenerezza di un bimbo.

<< Ehm, comunque tornando a noi, io prima che ci ’’incontrassimo’’ ti…ti stavo cercando!>>
<< Cercando me? Non dirmi che…>>
<< No tranquillo non ero nella massa di oche urlanti>>
<< Come mi sento sollevato>> ridemmo
<< Ti cercavo per restituirti…questo…>> E gli mostrai il ciondolo
<< Il mio ciondolo!!! Non posso crederci!!! Aspetta un attimo…chiunque l’avrebbe tenuto, ma tu no, perche?>>
<<È un oggetto che ha significato, a cui devi tenere molto…quindi se è importante, io non posso prenderlo per me, anche se sapendo che è tuo una vocina dentro di me avrebbe detto…tienilo tutto per te! >>
<< Non potrò mai ringraziarti abbastanza>> sorrise
<< Mi ripaga già abbastanza la tua presenza qui, di fronte a me…tutto mi sarei aspettato, meno che questo…>> Arrossii di colpo, e in modo pazzesco ve lo garantisco.


To be continued...

p.s ringrazio Ludo.94 per il suo commento! [SM=x47938]
07/01/2011 22:26
 
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Bellissima...non vedo l'ora di poter leggere il resto...mi incuriosisce molto la storia..
07/01/2011 22:38
 
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Re:
Wendy_81, 07/01/2011 22.26:

Bellissima...non vedo l'ora di poter leggere il resto...mi incuriosisce molto la storia..



Ti ringrazio Wendy_81!
Non sai quanto mi faccia piacere che ti incuriosisca la storia, domani appena potrò posterò il terzo capitolo [SM=g27823]
un abbraccio [SM=x47938]


08/01/2011 20:12
 
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Cap.3 The fable's theatre
Ciao a tutti! [SM=g27823]
Eccoci giunti al 3 capitolo della storia...in questo capitolo si introduce l'inizio di una intricata avventura tra i due protagonisti e che dire...i hope you enjoy it! [SM=g27823]
Please commentate...fatemi sapere cosa ne pensate!!! [SM=g27823]
Rock n roll!

<< Non sarà l'ultima volta che mi vedrai, te lo prometto...magari ci ritroveremo su un palco, magari a cantare qualcosa...e magari sta iniziando a piovere e io non ho neanche l'ombrello!>>
<< Notizia bomba, neanche io ho l’ombrello!!!>>
Ridevamo insieme come due scemi, sotto la pioggia che cominciava seriamente ad incalzare, ma lui sembrava così…. Felice?…
<< La pioggia a volte è piacevole, ma io sono fradicio…>> mi disse sorridendo
<< Eh ormai lo siamo tutti e due…aspetta! Quello li cos’è?>>
<< Quel piccolo edificio? Non lo so, entriamo, cosi potremo ripararci>>
Lui si voltò per vedere se gli ero vicino, in realtà no, ero intimidita da lui e in modo evidente, così mi prese per mano, e sentimmo una scossa elettrica, tanto forte che dovemmo subito staccarci…
Ci avvicinammo ad un portone, non era uno di quelli principali, sembrava quasi appartenente al retro della struttura.
Michael spinse quella grande porta e ci ritrovammo in un luogo buio, illuminato seppur in maniera fioca da alcuni sprazzi di luce provenienti dalle ampie finestre ai lati.
Non si riusciva a capire bene dove fossimo in realtà…
Michael prese nuovamente la mia mano vedendomi leggermente intimorita…
<< Michael… io ho un po’ paura…dove siamo?>>
<< No, tranquilla, non avere paura…ci sono qui io… fidati di me…>> Così dicendo d’istinto mi abbracciò stringendomi forte al suo petto.
Avevo il cuore a mille. Non riuscivo più a ragionare…ero completamente sopraffatta dal suo profumo. Stavo seriamente per darmi alla pazzia.
Mi sarei fidata ciecamente di lui, qualunque fosse stata la circostanza…le sue mani morbide e grandi sembravano proteggermi da tutto quello che ci circondava.
Poi ci lasciammo e avanzai di qualche passo.

<< Come è strano qui…sembra quasi…il retro abbandonato di un teatro…>>
<< Questo spazio è così grande che ci si potrebbe ballare>>
<< Il signore vuole esibirsi in qualche performance? >>
<< Si, ma non da solo…mi permette questo ballo dolce signorina?>>
<< Ma con piacere mio gentile cavaliere>>
Lo so, lo so…ero uscita fuori di testa, ma anche lui non è che stesse granché, anzi la scena ad immaginarsela sarebbe stata alquanto ironica, noi due a ballare il valzer nel retro di un teatro abbandonato… che tipi.
<< La luce che viene dalle finestre illumina i tuoi occhi, sono molto belli in questo modo...>>
Dopo questa mia poetica e al quanto superflua esternazione lui abbassò lo sguardo e lo rialzò subito dopo, mi fissò negli occhi e poi sorrise. I nostri visi erano vicinissimi e io ero molto, ma molto tesa…mi tremavano le gambe e forse anche le mani chissà, tuttavia cercavo di non farmi scoprire da lui.
Mi allontanai lentamente, lui rimase fisso con lo sguardo su di me e una volta girata notai dei sipari in fondo alla grande stanza.
<< Michael…vieni…guarda qui…>>
<< Eccomi!>>
Cosi mi infiltrai tra quei gran tendoni rosso scuro e non vidi più nulla, solo il buio più assoluto…
<< Prima era buio ma ora…>>
<< Ci deve pur essere una luce in questo benedetto tea…>>
Senza accorgermene finii con la schiena su un pulsante e feci accendere tutte le luci di quel posto.
Eravamo su un palcoscenico.
Dalla nostra vista si intravedevano solo poltrone vuote…consumate dal tempo e dalle persone…
Poi c’era quel palco …il pavimento in legno faceva sentire rumorosamente il battito dei nostri passi.
Divertita per un attimo rimasi con gli occhi in alto e poi mi girai e mi voltai per osservare quell’ambiente…
Lui faceva lo stesso.
<< Cosa c’è scritto qui dietro…>>
<< Aspetta spostiamo il tendone…>>
<< The Fable’s Theatre… Il teatro delle fiabe …che nome bizzarro…
<< Sai una cosa? …tante volte, nelle quali ti ho visto nei live, in televisione, ho detto...io non vorrei essere nessuna delle ragazze li presenti, neanche quella che tra poco salirà sul palco, ma semplicemente Michael..provare una volta nella vita la sensazione di avere davanti a se migliaia di persone che impazziscono per la sua voce...>> ''e non solo…'' aggiunsi mentalmente
<< Davvero?>> rispose incredulo
<< Non ho mai incontrato nessuno come te.>> Sorrisi e mi voltai


To be continued... [SM=g27821]

p.s grazie a Wendy_81 per il suo commento! [SM=x47938]






[Modificato da Trilly_singer94 08/01/2011 20:16]
08/01/2011 21:18
 
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Wow...molto particolare come ff...son curiosa di sapere come evolverà la storia..Teatro delle Fiabe...interessante come nome..ho idea che porterà a qualcosa di molto singolare...
08/01/2011 22:46
 
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Re:
Wendy_81, 08/01/2011 21.18:

Wow...molto particolare come ff...son curiosa di sapere come evolverà la storia..Teatro delle Fiabe...interessante come nome..ho idea che porterà a qualcosa di molto singolare...




Grazie Wendy! sei sempre molto carina [SM=x47938]
08/01/2011 22:56
 
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Cap.4 Our Fairytale
Ciao a tutti! [SM=g27822]
Ecco qui a voi il capitolo number four. Ho usato parecchio la fantasia e diciamo che mi è venuta fuori una cosa alquanto strana!
Be, vi lascio alla lettura...pleaseeee commentateeeeee!!! [SM=g27829]



Cap.4 Our Fairytale


Dopo questa chiacchierata così intensa…qualcuno disturbò la nostra quiete…
X: Ehi, chi è la!!!
<< o mio Dio Michael…se ci scoprono ci ammazzano, noi non potremmo essere qui!>>
<< Si, infatti è meglio se ce la filiamo! >>
Così in fretta e furia cercammo di uscire da quel posto mentre quell’uomo ancora urlava
Spengemmo le luci e via.
Michael goffamente inciampò sul un filo rotto di una cassa…sbattemmo la testa l’uno sull’altra rimanendo accasciati a terra…
--------- -------------- ------------------------------

<< Veronica! Dove sei???>>
<< Michael! Michael!!! Sono qui!!!>>
<< Eccoti finalmente!>>
Confusamente esclamai:
<< Ma cosa…come …ma dove siamo?!?!?!!!??!!???!!?>>
<< Non ne ho la più pallida idea!>>
<< O benedetto mondo…t-tu …tu sei…un cartone animato!!!!!!!>>
<< O mio Dio Anche tu!!!!!!!!!!!!!>>
<< Ma stiamo scherzando????…ma, come abbiamo fatto ad arrivare qui???>>
<< Io ricordo una botta forte…e poi più niente>>
<< Possibile che...noi siamo cartoni???>>
<< Questo complica di gran lunga le cose ma…guardati intorno…è tutto un cartone animato…
Questo teatro andava preso alla lettera ! >> e ridemmo insieme
Poi Michael…arrossendo leggermente mi disse piano…
<< Però…sono felice di essere qui con te …>> poi con voce più ironica << almeno qui non mi daranno la caccia! >>
<< Anche io….ma… come faremo a tornare?>>
<< Purtroppo non ne ho la più pallida idea.>>
<< Pazzesco…anche solo a raccontarlo…>>
<< Non riesco ancora a crederci…>>
<< Ci teniamo per mano? – dissi d’istinto diventando quasi viola…ma cosa mi era saltato in questa mente folle??? – ma così tanto per non finire in pasticci! Non è che mi fidi molto qui…non vorrei cadere in qualche buca…>>
<< Ma certo…anzi stavo per chiedertelo io…>>
Arrossimmo contemporaneamente…
<< Sai che c’è…in un certo senso adesso…non mi importa dove sono…mi piace qui…>>
<< Le piacciono i cartoni signorina? >>
<< Oh mio caro Jackson, deve sapere che io vivo di cartoni…e anche lei a quanto ho sentito! >>
<< Confesso si! Li vedo dalla mattina alla sera!>> - ridiamo insieme-
Si sentiva il profumo dell’erba fresca e dell’immensa varietà dei fiori che ci circondavano.
Era un bosco a dir poco meraviglioso…il cielo era perfettamente in armonia con la natura e viceversa…
<< Michael! Guarda che razza di vestiti che abbiamo addosso! Hahaha>>
<< Be il tuo è carino…il mio lascia un po’ a desiderare…>> E si guardò addosso scontento
<< Invece io trovo che tu stia benissimo così…anzi sei anche più bello >> Risposi d’istinto - ma io zitta non mi stavo mai???-
Mi sorrise dolcemente mostrando i suoi ottocentosei meravigliosi denti…anche da cartone sapeva come farmi confondere…oh beh lui non sapeva nulla, è chiaro ma…io ero perduta nei suoi occhi, e le parole mi uscivano anche se non volevo …è come se fremessero di continuo dentro di me.
Camminammo a lungo finché non incontrammo qualcuno…una pantera nera.
<< Mike….è una pantera quella o sto vagheggiando???>>
<< No, non stai sognando…è una pantera nera…>>
Fummo presi dal panico, ogni passo che avanzava era per noi un brivido di terrore…eravamo bloccati e non sapevamo che fare.
Ci abbracciammo l’un l’altro e restammo attaccati tutto il tempo.
È giusto che due persone ‘’normali’’ avessero paura giusto? Giusto.
Bene.
Solo che ad essere anormale era l’animale di fronte a noi.
<< Ma no dico, faccio cosi tanta paura? Sono una bella pantera modestamente>> e fece per tossire
Io e Michael ci fissammo increduli, quella bestiolina (chiamala bestiolina un coso di 789 kg) ci aveva appena rivolto la parola!
A me veniva quasi da ridere…e forse anche a Mike…
Io e lui ci lasciammo dopo quella stretta a dir poco provocante, però tenendoci sempre la mano.
Non sapevamo che risponderle…ma mi feci coraggio e iniziai:
<< Ehm…tu parli…Signora pantera?>>
<< Chiamami Tuna cara! E comunque si! Qui tutti parlano, siamo in una fiaba ragazzi miei! Sapete qui è un posto fantastico pieno di gioia e di amore…>>
Aveva una voce piuttosto adulta, assomigliava abbastanza a quella di missis Brick della Bella e la bestia.
All’ultima parola pronunciata dalla pantera, il mio cuore sussultò…e mi sentii tremendamente andare a fuoco.
<< Ma questo non è un viaggio mentale! Ci siamo arrivati con i nostri piedi qui! E poi come faremo ad uscire?!?! >> Esclamò Michael agitato.
<< Caro ragazzo, questo posto è tanto particolare…se solo vorrete uscire dovete seguire il cuore…non aggiungerò altro.>>
-si siamo arrivati nel paese dei balocchi -
<< Ma come si chiama questo posto?>>
<< Siete giunti a Fableandia, mi raccomando fate tesoro di questo posto…>>
<< Tuna, suggeriscici almeno a chi potremmo rivolgerci!>>
<< Bene, ma vi dirò solo questo…cercate la maga Karim…lei vi suggerirà l’uscita>>
<< Ma..>>
<< è tutto…arrivederci!>>
Nella mia mente affiorarono tante di quelle belle paroline nei confronti di quella pantera che non potete immaginare 

Non sapevamo cosa fare, eravamo sperduti in un mondo che fino ad allora ne io ne lui avevamo mai conosciuto. Beh e nessun altro essere umano credo.
<< Forse dovremmo sentire Tuna, cerchiamo la maga Karim!>>
<< Si hai ragione, solo lei credo possa dare una spiegazione a tutto questo>>
Così ci incamminammo con calma, anche se non vedevamo l’ora di arrivare dalla maga Karim a chiederle chiarimenti sulla faccenda.
<< Sai che mi sembra di trovarmi in un cartone Disney? >>
<< Quale? >> Mi domandò incuriosito Michael
<< La bella addormentata nel bosco! Se ci pensi lei vagava per questi sentieri, tra questi alberi insieme ai suoi amici animali…poi ha iniziato a cantare e un gufo ha cercato di imitare il principe mettendosi nelle sue vesti.>>
<< Ma poi il principe è arrivato davvero>>
<< E a lei è preso un colpo! >> scoppiamo a ridere come due bambini
<< Potrei essere il suo principe?>> Mi chiese con tenerezza
<< Come diceva Aurora? Non dovrei parlare agli estranei…ma noi già ci conosciamo…>>
<< Lo prendo per un si?>>
<< Yeah man..!>>
Continuammo a camminare per i sentieri fioriti e pian piano ci stavamo avvicinando ad un’ alta collina verde sulla quale era posta una casetta bianca e il tetto marroncino. Sembrava molto accogliente a prima vista.
Giunti vicino alla dimora bussammo e ci aprì una vecchietta dall’aria alquanto simpatica.
<< Salve ragazzi, come posso esservi utile?>> Disse con voce rauca dalla vecchiaia
<< Be, vede dato il caso che veniamo da un mondo ''parallelo'' ci saprebbe indicare dove abita la maga Karim?>>
Fece una breve risata della quale io e Michael non capimmo il motivo, poi ci spiegò…
<< Eccomi qui, ditemi tutto bei fanciulli>>
Io e Michael ci fissammo di colpo con un sorriso a 32 denti e poi decidemmo di continuare il nostro discorso con la maga.
<< Siamo felici di averla trovata signora maga>>
<< hahaha ma chiamami Karim ragazzo, infondo ho solo 456 anni, sono ancora giovane sai?>>
Michael la guardò sbalordito e a me scappò una risata, ciò nonostante ripresi spiegandole la situazione…
<< Come vede ora siamo qui…cosa possiamo fare?>>
<< è molto semplice, vedete quel cuore inciso nella corteccia dell’albero? Ecco insieme toccatelo e se piacerete a lui vi riporterà esattamente dove eravate!>>
<< Grazie grazie maga Karim!!!!!>> proferimmo all’unisono felicissimi
<< Di niente miei cari, e ora se non vi dispiace vado a dar da mangiare le fragole al mio anatroccolo Wapi….Ah quasi dimenticavo, prendete uno per uno queste metà di cuori di vetro, serviranno a non dimenticarvi di questo posto e a darvi consigli utili, una volta svegli se le vostre metà congiungeranno vorrà dire che il destino avrà unito i vostri cuori>>
- Io e Michael? I nostri cuori bah, che assurdità!-
Così in pochi istanti raggiungemmo il piccolo albero, poggiammo le mani sul cuore intagliato e all’interno di esso comparirono due lettere, ossia V e M. Un istante dopo tutto quel mondo scomparve nel nulla…



To be continued... [SM=g27829]
09/01/2011 22:39
 
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Cap.5 Back to reality
Questo capitolo è un po cortino...mea culpa! [SM=g27819]
Se visitate la ff per favore lasciate commenti [SM=g27821] , ci terrei tanto a sapere i vostri pareri e perchè no anche consigli!! [SM=g27823] pleaseee [SM=g27821]
Non vi annoio ulteriormente, quindi buona lettura! 1 Abbraccio [SM=g27838]
Rock n roll!



<< Michael…Michael!!!! Svegliati ho fatto un sogno stranissimo!!! Eravamo a fableandia!!! >>
<< Siamo, siamo umani!!!!!! Non siamo più cartoni!>>
<< Ma cosa…vuoi dire che…>>
<< Non dirmi che…>>
<< Abbiamo fatto lo stesso sogno!!!!!>> Esclamammo sconvolti
<< Il…il cuore di vetro!!!>>
E si era proprio lì nelle nostre mani limpido e brillante. Metà per uno.
Per un bel po’ restammo frastornati, poi ne cominciammo a parlare.
Ricomposti e ancora leggermente doloranti per la botta ci avviammo verso l’uscita, e questa volta per davvero!
<< Ehi Michael Jackson!>>
<< Si?>>
<< Dovremmo sbattere la testa più spesso sai?>>
Cominciammo a ridere come due pazzi, forse neanche sapendo tanto il perché, lui barcollando e io piegandomi in due.
Sembravamo due ubriaconi del sabato sera appena usciti da un osteria.
E menomale che io prima di uscire avevo bevuto un aranciata, pensa se avessi bevuto tre boccali birra che sarebbe successo.


<< Si sta facendo tardi Michael, dovrei rientrare in albergo…>>
<< Promettimi che ci rivedremo.>>
Lo disse con aria seria e speranzosa, voleva a tutti i costi strapparmi quella promessa di rivederci ancora…naturalmente non potei rifiutare.
<< Certo che te lo prometto…>>
Lui sorrise, prese la mia mano e all’improvvisò mi trascinò in un caloroso abbraccio…
Avrei voluto non finisse mai…pensavo ma cosa mi succede? Mi sento agitata non riesco a smettere di tremare, ad ogni suo sorriso quasi svengo.
Appunto, lo pensavo e basta. Ma davvero, cosa mi stava succedendo?
Non provate neanche a pensare a quella cosa bella e romantica che inizia per a e finisce e.
Sia ben chiaro ù_ù
Passava le dita tra miei capelli, sentivo che ci stava giocando, e con aria beffarda sorrisi, tanto lui non mi avrebbe visto.
Mi infilavo con il viso nel risvolto della sua pelliccetta sul cappuccio (sintetica s’intende) e beata mi godevo quel profumo rintronante…
<< Dove si trova il tuo albergo? Come si chiama?>> Mi chiese con aria piuttosto incuriosita
<< Non è molto lontano da qui… è il Fairmont San Francisco Hotel>>
<< Ah bene! >> si schiarì la voce <>
<< è meglio che io vada ora...è stato bellissimo conoscerti, davvero...a presto..>>
<< A prestissimo direi…>>
Non so perché ma aveva un sorriso strano sulla faccia quando lo lasciai.
Era praticamente impossibile riuscire ad assimilare ciò che mi era accaduto nelle ultime ore.
Diamine, quante cose assurde erano successe???
Avevo incontrato Michael Jackson per una piccola collanina da lui persa mi sono messa a ballare con lui nel retro abbandonato di un teatro che infine si è rivelato che cosa??? Un posto per sognare un mondo di fiabe realmente esistito! Perché??? Perché avevo in mano la metà di un cuore di vetro che ne era la prova evidente, sbattutaci in faccia come un secchio di acqua gelata!
Ahhh la fantasia!
Ma aspetta un attimo, era tutto vero!


To be continued... [SM=g27829]
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