si parla di tante cose, ma soprattutto di MUSICA!!
Ho casualmente trovato online la trascrizione dell'intervista del 2002 rilasciata da MJ alla rivista VIBE e quindi ecco la traduzione
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Finalmente si parla di musica e finalmente è svelato completamente il “mistero” Speechless
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Enjoy it!
Regina Jones è l'autrice. Ha detto di aver incontrato Michael, quando lei aveva 33 anni, al Diana Ross special. Ha scritto per "Soul" e si era tenuta regolarmente in contatto con la famiglia fino a quando la rivista è stata chiusa. Il Neverland Valley Ranch di Michael è di 2.700 ettari. La Jones ha detto che è stata accolta da alcuni dei circa 70 membri dell'”estremamente” cordiale staff di Michael. Aiutano il Re del Pop a curare la manutenzione del complesso e accolgono comitive di visitatori ogni anno, soprattutto bambini con malattie terminali. Michael è vestito con pantaloni neri, calze bianche, mocassini neri e una maglietta giallo tenue, e saluta la Jones con un caloroso ciao e un grande abbraccio. Poi educatamente si scusa per poter parlare con i suoi figli Prince, 5 anni, e Paris, 3, che erano appena tornati da una lunga passeggiata; chiacchieravano animatamente della loro giornata. Mentre Michael stava con i suoi bambini, la Jones ha dato un'occhiata in giro per il ranch prima che facesse buio. Scopre il parco divertimenti, il parco giochi, la stazione ferroviaria, la sala giochi, lo zoo, la piscina, la Jacuzzi, l'autoscontro e diverse zone dove gli animali vivono in libertà. Fra gli animali c'è un ghepardo, un pony, un pappagallo, diversi cervi e un lama.
Michael è pronto a parlare dopo 45 minuti. La Jones gli mostra le vecchie foto di Michael che ha scattato durante il suo periodo alla rivista "Soul". Lui le guarda e ride. Lui le rammenta se ricorda davvero l'intervista (all'epoca non parlava direttamente con lei. Lei doveva parlare con Janet, che ripeteva tutto per Michael. Poi Michael diceva a Janet cosa dire alla Jones. Questo perché si rifiutava di parlare con qualsiasi giornalista in quel momento). Questo è quello che ha detto a questo proposito, "Avevo paura. Sentivo che se mia sorella fosse stata lì, la persona ci sarebbe andata più piano con me". Spesso vivace, Michael passa da un sussurro a una risata in una frazione di secondo. L'unica questione di cui si è rifiutato di parlare è la sua chirurgia plastica. Ha detto: "Questa è una domanda stupida, è una delle ragioni per cui non ho fatto interviste per anni". La Jones gli ha anche chiesto notizie della sua situazione finanziaria, e lui ha ignorato anche questo argomento dicendo: "Sono gestito bene". Certo che lo è, possiede la metà di Sony/ATV Publishing. Ogni volta che qualcuno esegue una delle canzoni del catalogo ATV lui ottiene la metà dei soldi. A 43 anni, Michael è tornato con “Invincible” ed è stato numero 1 della Billboard 200 chart. Il suo show al Madison Square Garden è stato anche l'evento musicale della CBS più visto di tutti i tempi. Jones aggiunge che non importa cosa è cambiato nella vita di Michael - rimane attento, curioso e sensibile.
VIBE: Com'è essere in competizione per le vendite con artisti del calibro di N'SYNC e Britney Spears, ragazzi che in fondo sono nati quando la tua fama era al culmine?
MJ: E' un fenomeno raro. Ho avuto dischi al n°1 nel '69 e '70, e sono entrato di nuovo in classifica al primo posto nel 2001. Non credo che ci sia un altro artista di tale portata. E' un grande onore. Sono felice, non so che altro dire. Sono contento che le persone accettino quello che faccio.
VIBE: Qual è il tuo pensiero sull'attuale stato del R & B?
MJ: Io non divido la musica in categorie. La musica è musica. Hanno cambiato la parola R & B in rock'n'roll. E' sempre stata, da Fats Domino a Little Richard a Chuck Berry. Come si può distinguere? E' quello che è, grande musica.
VIBE: Ti senti hip hop?
MJ: Mi piace un sacco, un sacco. Mi piace la musica. Non mi piace molto il ballo. Sembra che stiano facendo aerobica.
VIBE: Come mai hai deciso di includere Biggie Smalls su "Unbreakable", in Invincibile?
MJ: Non è stata una mia idea, in realtà. E' stato Rodney Jerkins, uno degli autori/produttori che hanno lavorato sull'album. E' stata una mia idea mettere un rap sulla canzone, e lui ha detto: "Conosco quello perfetto - Biggie". Lo ha inserito e ha funzionato perfettamente.
VIBE: Perché hai scelto Jay-Z per il remix del primo singolo, "YRMW"?
MJ: Lui è trendy, è la cosa nuova, e va forte con i ragazzi di oggi. A loro piace il suo lavoro. Ha picchiato sul nervo della cultura popolare. E' una mossa di buon senso.
VIBE: Com'è stato per te a comparire al concerto Hot 97 Summer Jam di New York come ospite di Jay-Z?
MJ: Mi sono presentato e l'ho abbracciato. C'è stata una tumultuosa esplosione di applausi e stomping (letteralmente pestare i piedi con forza, ndt), un benvenuto splendido, splendido, e io ne ero felice. C'era una grande atmosfera: l'amore, l'AMORE.
VIBE: Ti dà fastidio vedere la gente che ti emula, come Usher, Sisqo, Ginuwine, e anche le Destiny's Child?
MJ: Non mi dispiace affatto. Questi sono artisti che sono cresciuti con la mia musica. Quando si cresce ascoltando qualcuno che si ammira, si tende a diventare loro. Si desidera apparire come loro, vestirsi come loro. Quando ero piccolo, io ero James Brown, ero Sammy Davis Jr., quindi lo capisco. E' un complimento.
VIBE: Sapevi che stavi creando classici senza tempo quando stavi registrando “Thriller” e “Off The Wall”?
MJ: Sì, non per essere arrogante, ma sì. Perché riconosco del gran materiale quando lo sento, e melodicamente e a livello di suono e musicalmente, è così commovente. Mantiene la promessa.
VIBE: Pensi che ci sia una maggiore accettazione degli artisti neri oggigiorno?
MJ: Credo che le persone abbiano sempre ammirato la musica nera fin dall'inizio dei tempi, se si vuole tornare agli spiritual. Oggi il mercato accetta il fatto che questo è il suono. Da Britney agli N'Sync, fanno tutti R & B. Anche Barry Gibb dei BeeGees, mi dice sempre (imitando l'accento inglese), "Amico, noi facciamo R & B". Io dico, Barry, io non gli assegno una categoria, ma è grande musica. Capisco da dove proviene. Io amo la grande musica, lei non ha colore, non ha confini.
VIBE: Sembri apprezzare la vita da genitore single.
MJ: Non mi sono mai divertito tanto in vita mia. Questa è la verità. Perché sono questo ragazzone, e ora riesco a vedere il mondo attraverso gli occhi di quelli veramente giovani. Imparo più io da loro di quello che loro imparano da me. Provo sempre cose nuove e le testo su di loro per vedere cosa va bene e cosa no. I bambini sono sempre i migliori giudici per controllare qualcosa. Ecco perché Harry Potter ha così successo - è un film orientato verso la famiglia. Non può andare male. Vogliamo un'ampia diffusione, per questo cerco di non dire cose nei miei testi che offendano i genitori. Io non voglio essere così. Non siamo stati educati ad essere così. Mia madre e Joseph non direbbero cose del genere.
VIBE: Cosa ascoltano Prince e Paris?
MJ: Ascoltano tutta la mia musica, e amano la musica classica, che viene suonata in tutto il ranch. Gli piace tutta la buona musica dance.
VIBE: Come ti senti riguardo al fatto che i tuoi bambini possano diventare icone pop, in base alla tua esperienza?
MJ: Non so come potrebbero gestire la cosa. Sarebbe dura. Non lo so davvero. E' difficile, la maggior parte dei figli delle celebrità finiscono per diventare autodistruttivi perché non si sentono all'altezza del talento del padre. La gente diceva sempre a Fred Astaire Jr., "Sai ballare?" E lui non lo sapeva fare. Non aveva nessun ritmo, ma suo padre era un ballerino geniale. Ciò non significa che questa caratteristica debba essere trasmessa. Dico sempre ai miei bambini, non dovete cantare, non dovete ballare. Siate chi volete essere, fintanto che non fate del male a nessuno. Questa è la cosa principale.
VIBE: Quali artisti - del passato e del presente - ti ispirano?
MJ: Stevie Wonder è un profeta musicale. Tutti quelli della prima Motown. I Beatles. Sono pazzo di Sammy Davis Jr. e Charlie Chaplin, Fred Astaire, Gene Kelly, Bill "Bonjanles" Robinson. Il vero intrattenitore, che non usa espedienti, quello da applausi a scena aperta. James Brown con i “Famous Flames” (gruppo con cui JB si è esibito agli inizi della sua carriera, nella seconda metà degli anni '50, ndt), era incredibile. Ci sono così tanti meravigliosi cantanti-Whitney Houston, Barbra Streisand, Johnny Mathis. Hanno davvero stile. Appena li senti, riconosci subito chi sono. Nat "King" Cole, roba grande. Marvin Gaye, Sam Cooke, sono tutti assurdi.
VIBE: Come sei stato coinvolto nella scelta degli artisti che si dovevano esibire al tuo speciale per il 30° anniversario?
MJ: Non ero coinvolto per niente.
VIBE: Come siete riusciti a lasciare qualcosa di così grande e così speciale?
MJ: Fede.
VIBE: Qual è stata la tua esperienza l'11 settembre?
MJ: Ero a a New York (dopo l'esibizione al Madison Square Garden il 7 e 10 settembre), e ho ricevuto una telefonata da amici in Arabia Saudita che dicevano che l'America era sotto attacco. Ho messo sulle news e ho visto le Torri Gemelle che cadevano giù e ho detto: Oh mio Dio. Gridavo per il corridoio dell'hotel a tutto il nostro staff. Uscite tutti, andiamocene! Marlon Brando era da un lato, la nostra sicurezza all'altra estremità. Eravamo tutti lì, Elizabeth Taylor era in un altro hotel. Siamo corsi in macchina, ma c'erano queste ragazze che erano state allo show la sera prima e picchiavano sui vetri, correndo per strada e urlando. I fan sono così leali. Ci siamo nascosti in New Jersey. E' stato incredibile, ero spaventato a morte.
VIBE: Andiamo su un argomento totalmente diverso: cosa fai per svagarti?
MJ: Mi piacciono le battaglie con i gavettoni (dopo aver postato mi è venuto il dubbio che la parola "gavettoni" sia un "toscanismo"
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, ovviamente Michael parla dei palloncini pieni d'acqua, ndt). Abbiamo un forte per i gavettoni qui e abbiamo una squadra rossa e una squadra blu. Abbiamo catapulte e cannoni e quando il gioco finisce ti ritrovi bagnato fradicio. C'è un timer, e chi ottiene il maggior numero di punti è il vincitore. Se facessi un qualche tipo di sport, dovrebbe farmi ridere. Io non faccio nulla come il basket o il golf. Il basket è molto competitivo, e così il tennis: ti fanno arrabbiare. Non mi appassionano. Dovrebbe essere terapeutico. Mi piacciono anche i parchi di divertimento, stare con gli animali, cose del genere.
VIBE: Hai una fantasia di qualcosa che ti piacerebbe vedere nella tua vita?
MJ: Mi piacerebbe vedere una festa internazionale dei bambini per onorare i nostri figli, perché il legame familiare è stato rotto. C'è la Festa della mamma, e c'è la Festa del papà, ma non c'è una festa dei bambini. Ciò significherebbe molto, davvero. Pace nel Mondo. Spero che la nostra prossima generazione potrà vedere un mondo di pace, non come stanno andando le cose adesso.
VIBE: Cantare ha mai smesso di essere divertente ed è diventato solo un lavoro?
MJ: E' sempre stato divertente. A meno che non stia male fisicamente, è sempre divertente. Lo amo ancora.
VIBE: Molti di noi ti vedono come una figura storica, un innovatore che ha fissato uno standard che ancora esiste. Dove va Michael Jackson da qui?
MJ: Grazie, grazie. Ho un profondo amore per il cinema e voglio sperimentare e innovare nella tecnica dei film, scrivere e dirigere e produrre film, per trasmettere uno straordinario divertimento.
VIBE: Che tipo di film? Stai cercando delle sceneggiature?
MJ: Sì, ma non è stato ancora finito niente.
VIBE: Ti senti mai solo?
MJ: Certo. Se sono sul palco, sto bene. Ma puoi avere una casa piena di gente ed essere ancora solo dentro. Non mi sto lamentando, perché penso che sia una buona cosa per il mio lavoro.
VIBE: Parlami dell'ispirazione per "Speechless". Esprime molto amore.
MJ: Sarai sorpreso. Ero con questi ragazzi in Germania e abbiamo fatto una grande battaglia di gavettoni – sono serio - e io ero così felice dopo la battaglia che sono corso di sopra a casa loro e ho scritto "Speechless". Divertirmi mi ispira. Mi spiace dire questo perché è una canzone così romantica. Ma è stata la battaglia a crearla. Ero felice e l'ho scritta subito nella sua interezza. Sentivo che sarebbe stata buona abbastanza per l'album. Dalla felicità vengono la magia, lo stupore e la creatività.
VIBE: Collezioni qualcosa?
MJ: Mi piace qualsiasi cosa abbia a che fare con Shirley Temple, le Simpatiche canaglie e i Tre marmittoni. Amo Curly. Lo amo così tanto che ho fatto un libro su di lui. Sono stato contattato da sua figlia e abbiamo scritto il libro insieme (per chi se lo fosse perso
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9489023 , ndt).
VIBE: C'è qualcosa che vorresti dire ai lettori di VIBE?
MJ: Mi piace Quincy Jones (fondatore della rivista, ndt). Davvero. E poi voglio dire ai lettori di non giudicare una persona da ciò che ascoltano, o anche da ciò che leggono, a meno che non lo abbiano sentito dalla persona stessa. C'è così tanto sensazionalismo da tabloid. Non cadete preda di esso, è sgradevole. Vorrei prendere tutti i tabloid e bruciarli. Voglio che stampiate questo! Alcuni di loro cercano di camuffarsi, ma sono sempre giornali scandalistici.
VIBE: Infine, come incanali la tua creatività?
MJ: Non la forzo, lascio che la natura faccia il suo corso. Non mi siedo al pianoforte e penso “scriverò la più grande canzone di tutti i tempi”. Non succede così. E' qualcosa che ti deve essere dato. Credo che sia già lì prima che della nascita e poi ti cade in grembo. E' la cosa più spirituale del mondo. Quando arriva, arriva con tutti gli accompagnamenti, gli archi, il basso, la batteria, i testi, e tu sei solo il mezzo attraverso il quale arriva, il canale. A volte mi sento in colpa a mettere il mio nome sui brani - "scritto da MJ" - perché è come se qualcuno là in alto li avesse già fatti. Come Michelangelo che aveva questo enorme blocco di marmo delle cave italiane e diceva: "Dentro c'è una forma assopita". Prende martello e scalpello e semplicemente la libera. E' già lì. E' già lì.
kingofpopjackson.tripod.com/galjan29.htm
[Modificato da 4everMJJ 23/12/2010 07:32]