Salve gente!
Esordisco promettendovi che questo sarà il mio primo ed ultimo tentativo di dare una forma concreta ai tanti pensieri che popolano la mia mente!
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Come già saprete sono un'appassionata lettrice di fan fiction,e vi giuro che rimarrò sempre tale d'ora in poi! Ieri stranamente mi è venuta la cosiddetta "botta creativa" e ho deciso di tirare giù questa cosa che somiglierebbe vagamente ad una One shot.
Mi affido completamente al vostro giudizio ringraziandovi anticipatamente per il tempo che perderete dietro a 'sta "cosa"!
Un bacio
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"One more chance at love"
Se ne stava ancora lì,fermo tra quelle braccia che gli trasmettevano protezione,quel tipo di protezione che non aveva mai ricevuto in vita sua.
La sua testa poggiava delicatamente sulla rotondità dei suoi seni che poco prima lui aveva esplorato con dolcezza. Era accaduto tutto nel giro di pochissimi istanti,irrazionalmente,senza preavviso. Riconosceva però che era una delle cose più belle che gli fossero mai accadute nella vita,mai si era sentito così appagato dal solo udire un battito di cuore.
In quel momento,stretto ancora un po’ ansimante a lei, gli tornò alla mente il motivo per cui l’aveva conosciuta,quasi sei mesi prima.
A Monaco durante l’ultimo dei suoi due concerti allestiti a scopo benefico, il ponte sul quale si stava esibendo aveva visto la parte centrale crollare pericolosamente. L’incidente gli provocò dei danni non indifferenti alla schiena e di conseguenza un ciclo di punture che sarebbe servito a rimetterla in sesto.
Il buon Bill,capo delle sue guardie del corpo ma che ormai per lui era diventato come un padre,per far fronte alle disposizioni dell’ospedale gli consigliò di assumere una ragazza di sua conoscenza al secondo anno di medicina ma che era già abbastanza avvezza a quelle pratiche di cui lui adesso aveva bisogno.
Aveva poco più di vent’anni,era la nipote di un suo caro amico,al quale ogni volta che parlava della sua Iris gli si illuminavano gli occhi di gioia.
Michael si assicurò che la ragazza fosse discreta,gli stava molto a cuore la sua privacy specialmente da quando era diventato padre di due splendidi bambini. Non voleva che i media si immischiassero per l’ennesima volta in faccende che non li riguardavano distorcendo tra l’altro la realtà dei fatti a loro piacimento.
Il giorno dopo Iris si presentò alla volta di Neverland dove Michael aveva fatto ritorno per rimettersi tranquillamente in sesto. Rievocò con tenerezza la buona impressione che la ragazza gli fece appena oltrepassò la porta della sua camera. Appariva molto timida ai suoi occhi,con quel viso incorniciato da morbidi ricci castano chiaro. Con qualcuno di essi cercava di celare il suo imbarazzo e non poté far a meno di notare quanto quel gesto gli fosse familiare.
Le fece cenno di avvicinarsi e le porse la mano presentandosi semplicemente con il suo nome. Fece il tutto con il sorriso sulle labbra e notò che adesso gli occhi della ragazza apparivano più tranquilli. Lei gli rispose presentandosi a sua volta e stringendogli la mano con decisione. Per rompere il ghiaccio Michael decise di farle alcune domande riguardo il suo percorso di studi alle quali lei rispose sorridente con calma e gentilezza.
Passarono i giorni ed oltre ad aver stretto un leale rapporto lavorativo,i due strinsero anche un perfetto rapporto di amicizia basato sul rispetto e sulla fiducia.
Michael chiese molte volte ad Iris di fermarsi a Neverland per pranzo o per cena e la maggior parte delle volte rimaneva lì anche a dormire,anche se poi quasi tutte le volte passavano la notte gustandosi un buon film oppure parlando,ridendo e scherzando.
Nel frattempo la schiena di Michael iniziava finalmente a rispondere positivamente alle cure giornaliere di Iris. Questo però non impedì loro di troncare la delicata amicizia che era nata,infatti si erano aperti l’uno all’altra nel modo più spontaneo possibile,passavano buona parte del tempo libero che avevano a disposizione parlando delle loro vite e scoprendosi a poco a poco.
I loro discorsi e le loro rivelazioni spaziavano su tutti gli argomenti possibili ed immaginabili,ma una delle tematiche preferite da Michael era certamente quella dell’infanzia.
Desiderò sapere il più possibile sugli anni della fanciullezza di Iris,voleva in qualche modo cercare di rivivere momenti che non gli erano mai appartenuti,sensazioni che non aveva mai provato. Lei gli raccontò di aver perso il suo papà cinque anni prima,la scuoteva ancora parlare dell’uomo che era capace di provocarle contemporaneamente un sorriso ed una lacrima al solo ricordo.
Rimase intenerito dal modo in cui lei ne parlava raccontandogli di tutti i viaggi che aveva fatto con lui,dell’amore che le aveva donato in ogni singolo giorno della sua vita e delle migliaia di marachelle che organizzavano insieme ai danni della madre.
Lui a sua volta le parlò del disagio che avvertiva quando era ancora un bambino e delle botte che giornalmente prendeva da suo padre. Quanto gli faceva male il fatto di provar paura per quell’uomo che è così tanto importante nella vita di una persona,questo malcontento gli si leggeva proprio negli occhi e lei per quello che poteva cercava sempre in qualche modo di consolarlo con le sue dolci parole.
Quella sera erano distesi comodamente sul letto della sua stanza come facevano abitualmente da svariati mesi ormai e lei gli stava parlando di suo padre.
Con tutti quei dolci ricordi a Michael si velarono gli occhi di tristezza,un po’ perché sentiva le emozioni della ragazza sulla sua pelle e un po’ perché era ben consapevole del fatto che quelle emozioni non avrebbe mai potuto provarle. Fu allora che Iris con la sua semplicità lo sorprese ancora una volta.
Gli prese delicatamente la mano dicendogli che di tutti i ricordi che di suo padre conservava avrebbe voluto regalargli quello più bello così da non vedere mai più la tristezza appannare quegli occhi che tanto adorava.
Quelle parole uscite direttamente dal suo cuore lo scossero molto,gli provocarono dei brividi impercettibili lungo la schiena e il suo unico desiderio fu quello di abbracciarla intensamente. E così fece.
Durante quei mesi si erano scambiati più volte affetto e tenerezze,ma in quest’occasione fu tutto diverso. Il cuore di Michael palpitava freneticamente nel petto ed era sicuro che Iris riuscisse a percepirlo.
Il loro abbraccio fu un vero e proprio scambio di anime,rimasero così a lungo,fino a quando lui percepì un paio di labbra calde che gli si erano posate al lato del collo. L’istante successivo la vide ritrarsi mentre si scusava timidamente per il suo gesto e a quell’allontanamento il cuore di lui perse un colpo,gli sembrò di essere ritornato in quel gelo che gli era stato compagno per tutta la vita e dal quale adesso più che mai voleva sottrarsi.
La tirò leggermente ma allo stesso tempo decisamente a sé ed iniziò a baciarla in modo cauto,cercando di carpire nei movimenti il suo consenso che non tardò ad arrivare.
Erano appena entrati in un altro mondo,un mondo che risultava più magico di quello che si erano creati nei mesi passati,dove finalmente stavano ritrovando dei pezzi di vita che avevano perso lungo il cammino della stessa.
Michael l’accolse sotto di sé e con una tenerezza disarmante l’amò a lungo,in quel momento gli sembrava ancora più delicata e tenera del solito e la toccava con garbo e premura,come se avesse paura di romperla.
Lei si lasciò amare per la prima volta in vita sua,prima di quel momento non aveva mai sperimentato l’amore seppur avesse già vent’anni. Insieme raggiunsero la meta del loro dolce percorso,dopodiché lui le regalò un intensissimo bacio per ripagarla ancora di quella stupenda frase che poco prima era uscita dalla sua bocca.
“Michael?” chiese Iris interrompendo i suoi pensieri,mentre giocherellava con i suoi capelli corvini situati a pochi centimetri dal suo viso.
“Si?” le rispose con il suo solito tono di voce caldo dopo aver alzato leggermente il viso verso di lei.
Adesso lei non disse niente,le era bastato incrociare i suoi occhi che brillavano come diamanti al sole per rimanere ammutolita.
“Stavo pensando alla causa del nostro incontro. E sto seriamente considerando l’idea di dover ringraziare il responsabile alla manutenzione del ponte. Vabbè,si fa per dire manutenzione,per un po’ non ci rimanevo secco lassù!!!” le disse sorridendo. Poi riprese a parlare iniziando ad accarezzarle il viso : “Però grazie a lui che non ha svolto correttamente il suo lavoro ho avuto l’opportunità di incontrare te. Sai,credevo di aver detto addio per sempre a… All’… All’amore.”
Disse quella parola,che per lui era il fulcro della vita,indugiando un po’ e cercando la complicità negli occhi di lei che in tutta risposta si riempirono di lacrime d’emozione.
“Vedi,in questo tempo ti sei donata pienamente a me. E’ la prima volta che mi capita una cosa del genere e io non voglio farmi sfuggire questo dono che il cielo ha deciso di offrirmi. Pensavo di essermi arreso,ma invece non è così.” Disse sicuro di sé mentre le baciava la guancia destra rigata da una goccia d’amore.
“Allora Michael mi stai dicendo che vuoi concedere un’altra possibilità all’amore?”
“Si,assolutamente”
“E vuoi che questa possibilità si materializzi attraverso me?” gli chiese con voce spezzata dall’emozione.
“Oh si… La mia possibilità sei proprio tu. Come potrei continuare senza te al mio fianco?”
Il cuore riprese ad esploderle nel petto mentre lui le donava un ultimo bacio stringendola a sé.
This Time, Gonna do my best to make it right,
Can´t go on without you by my side.
Shelter, come and rescue me out of this storm,
And, out of this cold I need someone...
All I need is one more chance at love.
FINE
[Modificato da Anto (girl on the line) 06/12/2010 16:50]